Belgio: anche la Santa Sede in tribunale per gli abusi sessuali da parte dei preti?

“La Chiesa cattolica belga ha riconosciuto la propria responsabilità morale negli scandali dei preti pedofili – si legge sul sito di RTL – e s’impegna ad indennizzare le vittime” singolarmente ed in maniera proporzionale al danno ricevuto da ciascuna. Tuttavia, afferma Mons. Harpigny, per il momento “rispondiamo in maniera positiva ad una richiesta del parlamento e si vedrà poi se occorrerà costituire un fondo di solidarietà, vendere degli immobili, o quant’altro, ma nulla è stato ancora deciso” in merito alle modalità del risarcimento.
Le vittime intanto mirano ad un indennizzo provvisorio mediante un giudizio arbitrale presso il tribunale di Gand e intendono perciò citare non soltanto preti, vescovi e prelati belgi che hanno direttamente abusato di loro, ma addirittura la Santa Sede ritenuta moralmente corresponsabile per l’incuria dimostrata nelle note vicende che hanno coinvolto ecclesiastici cattolici. L’atto di citazione nei riguardi del Vaticano – scrive Le Soir – “si basa sulla presunta colpevole negligenza di fronte alle centinaia di vittime abusate da preti e religiosi, in Belgio”. L’azione può sicuramente essere portata a termine, assicura il professore di diritto canonico Rik Torfs, ma la difficoltà risiede nel fatto che la Santa Sede gode d’immunità giudiziaria e, d’altra parte, bisognerà anche “dimostrare un nesso causale tra il presunto colpevole atteggiamento del Vaticano, dei vescovi e delle autorità religiose, e i danni morali o corporali causati alle vittime dagli ecclesiastici che hanno commesso gli abusi”.
La citazione sarà resa nota il prossimo mercoledì a Gand dall’avvocato Walter Van Steenbrugge, che rappresenta le vittime.

Franco Virzo

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63 commenti

Diocleziano

“rispondiamo in maniera positiva ad una richiesta del parlamento e si vedrà poi se occorrerà costituire un fondo di solidarietà, vendere degli immobili, o quant’altro, ma nulla è stato ancora deciso”

Lanceranno una raccolta fondi tra i fedeli? Cornu†i e mazziati! °_°

civis romanus sum

Si cerca il Mandante ,,,
Sarà difficile trovarlo.
Il latitante numero Uno, ricercato da duemila anni .

Southsun

Altro salasso per le casse italiane.

E’ infatti in Italia la cassaforte virtualmente senza fondo a cui attinge la Chiesa per pagarsi lussi, investimenti, risarcimenti, mazzette, pubblicità e beneficienza al 20%.

teologo cattolico

per citare posso citare anche io il Papa o il presidente degli Usa per qualunque cosa… altra cosa è poi che a tale citazione possa far seguito il processo

…”bisognerà anche dimostrare un nesso causale tra il presunto colpevole atteggiamento del Vaticano, dei vescovi e delle autorità religiose, e i danni morali o corporali causati alle vittime dagli ecclesiastici che hanno commesso gli abusi”…..

e cos’altro altrimenti?

Roberto Grendene

un cospicuo numero di operatori di una organizzazione abusano di minori durante la loro attività nell’organizzazione, senza che l’organizzazione li porti all’autorità giudiziaria
anzi, l’organizzazione nega e minimizza, solo dopo anni e dopo che i casi sono conclamati comincia a parlare di “responsabilità morale”

i vertici di tale organizzazione sarebbero indagati e portati in tribunale in tutti i casi, e dovrebbero dimostrare loro che l’organizzazione ha fatto di tutto per evitare che cio’ accadesse

perche’ se l’organizzazione e’ la Chiesa Cattolica Apostolica Romana si fa eccezione?

Hysteron Proteron

teologo cattolico scripsit:

per citare posso citare anche io il Papa o il presidente degli Usa per qualunque cosa… altra cosa è poi che a tale citazione possa far seguito il processo

In effetti già in passato c’erano stati altri che avevano tentato la sorte.

e cos’altro altrimenti?

È già un passo avanti che dicano che si debba dimostrare la reale colpevolezza! In tanti altri casi a molti soci UAAR bastano e avanzano le accuse… 🙁

nightshade90

scusa, ma non basta come indice di colpevolezza l’ammissione di un vescovo che dice cose come “io da vescovo non denuncerei un prete pedofilo e credo che nel passato, se hanno taciuto dei vescovi, hanno operato con prudenza”, perché “un prete diocesano è figlio del vescovo” e “un padre misericordioso non cerca la morte del figlio, ma la sua conversione” (ammettendo tra l’altro implicitamente che delle coperture ci possono essere state)?

anche se non avesse mai coperto nulla, già questo è istigazione al reato (è come se un dirigente dicesse ai dipendenti che se stuprano qualche cliente, lui li coprirebbe)……

Hysteron Proteron

nightshade90 scripsit:

scusa, ma non basta come indice di colpevolezza l’ammissione di un vescovo che dice cose come “io da vescovo non denuncerei un prete pedofilo e credo che nel passato, se hanno taciuto dei vescovi, hanno operato con prudenza”, perché “un prete diocesano è figlio del vescovo” e “un padre misericordioso non cerca la morte del figlio, ma la sua conversione” (ammettendo tra l’altro implicitamente che delle coperture ci possono essere state)?

Ad alcuni atei (non so se sei tra questi, ma spero di no) basta molto meno per una condanna senza appello. Basta leggere queste pagine per rendersene conto.

FSMosconi

@Hysteron Proteron

Io invece ho visto dalle stesse pagine che per certi credenti non basterebbero dieci processi con prove schiaccianti ed evidenti anche a un cieco per condannare un prete (ed eventualmente gridare al complotto)…

firestarter

scusa cialtrone,

potresti fare i nomi dei soci uaar a cui basta la colpevolezza?

stefano marullo

@ Hysteron Proteron

Le dovevo (se ritiene, in blog, si è adusi darsi del “tu”) una risposta sul suo intervento a margine della discussione sul mio articolo “L’inverno della Chiesa” sullo spazio “Opinioni”, non avendo fatto in tempo a replicare e spero non avrà pensato ad una mia reticenza. Mi scuso con tutti se utilizzo questo spazio collocandomi OT.

Scrive

>Spero vorrà anche spiegarci da cosa evince che il Concilio Vaticano II si sarebbe >espresso contro la sussistenza della Chiesa di Cristo nella Chiesa cattolica (che è >cosa ben diversa dall’affermare che la Chiesa di Cristo possa essere in parte >presente nelle Chiese Riformate [Protestanti]), come lei inspiegabilmente >dichiara, contrapponendo una fantomatica visione della Chiesa di Ratzinger ad >un’altrettanto fantomatica visione alternativa della Chiesa del C.V. II. Ha >qualche elemento per poter affermare che l’attuale pontefice non sia uno >strenue difensore dell’Ermeneutica della Continuità

Parlo volentieri di ecclesiologia (ho sempre ritenuto che ogni teologia è figlia di una certa ecclesiologia) con chi mastica, come lei, la materia, ma mi rendo conto che una discussione troppo tecnica sarebbe un tedio per i frequentatori di questo blog, quindi non me ne vorrà se tenderò a semplificare al massimo i concetti. Sulla ‘sussistenza’ della Chiesa di Cristo nella Chiesa Cattolica si sono scritti fiumi di parole e ci sono state infinite disquisizioni che giocano molto sull’etimologia (‘subsistentia’ in latino è molto prossimo a ‘substantia’). La Lumen Gentium parlando di sussistenza (dove ha letto che avrei detto che il Concilio si esprime contro la sussistenza?) corregge di molto il tiro rispetto alla tradizionale formula secondo cui “la Chiesa di Cristo è la Chiesa Cattolica”; la sussistenza implica che la Chiesa di Cristo è presente ‘anche’ nella Chiesa Cattolica ma non in maniera esclusiva. Lo storico e giurista Sohm sotto questo aspetto ha detto efficacemente che il cattolicesimo è una costruzione umana e storica, mentre la vita della Chiesa di Cristo è spirituale, cosicché l’essenza della Chiesa è in contraddizione con l’essenza del diritto, anzi, la Chiesa di Cristo non può tollerare un diritto ecclesiastico! LG (5) ammonisce a non eccedere l’identificazione tra Chiesa e Regno di Dio, già il teologo Yves Congar sosteneva che una identificazione Cristo-Chiesa tout court è fuorviante, una Chiesa mistica e soltanto piena di grazia appartiene alla teologia romantica del XIX secolo. Persino Ratzinger, giovane teologo, affermava che la Chiesa Cattolica è insieme unita e distaccata da Cristo. Leonardo Boff più efficacemente ha detto che la CCAR non è detentrice di tutto il Mistero dell’unica Chiesa di Cristo, “non lo possiede ma ne è posseduta”. Il grande merito del Concilio Vat. II è stato essenzialmente quello di chiarire poi cosa intendiamo per Chiesa, intravedendo finanche una sorta di ‘magistero’ dei fedeli. Argomento per nulla ozioso se si pensa che l’elemento prevalente nella Chiesa dei primi secoli non era il ministro ma la comunità. Paolo di Tarso scriveva alle comunità di Tessalonica o di Roma e non ai suoi dirigenti per dirimere le questioni. La stessa comunità che si formò attorno al Gesù dei Vangeli non era limitata ai Dodici (numero peraltro simbolico) ma si estendeva a molte persone (donne comprese); l’appellativo “apostolo” nel Nuovo Testamento significa “inviato” (Ebrei 3,1 lo dice anche dello stesso Gesù) e non è caratteristica dei primi dodici seguaci; Paolo è chiamato pure apostolo pur non avendo mai conosciuto Gesù di Nazaret “secondo la carne”. Quindi anche la cosiddetta apostolicità riservata ai vescovi “successori degli apostoli” è un’invenzione della chiesa del III e IV secolo. Rivalutando il ruolo proprio del “popolo di Dio” o dei laici, il Vat. II è in controtendenza rispetto ad una tradizione ecclesiastica che li aveva espropriati di un potere che, almeno agli inizi, consentiva di designare e persino, secondo Cipriano, di deporre i vescovi che si comportavano indegnamente. Ratzinger è davvero, come dice lei, uno strenue difensore dell’ermeneutica della continuità, sì ma non rispetto al Vaticano II ma rispetto al Vaticano I se non del Concilio di Trento. Non a caso il cardinal Ratzinger presiede la commissione di cardinali e vescovi che l’11 ottobre 1992 partorisce il Catechismo Universale, una creatura calata dall’alto che come ha scritto un prete, Enzo Mazzi, “non conosce interrogativi né incertezze ma solo risposte, asserzioni, dogmi, regole assolute. Un testo triste e opprimente” (altro che indicativo, B’Rat, qui c’è solo l’imperativo!). Ma più che le Responsa è il documento Dominus Iesu il vero manifesto programmatico della Chiesa di Joseph Ratzinger, una rottura senza precedenti con lo spirito ecumenico e con l’ecclesiologia del Vaticano II. Leggiamone solo alcuni passaggi: “Le comunità ecclesiastiche che non hanno conservato l’Episcopato valido e la genuina e integra sostanza del mistero eucaristico, non sono Chiese in senso proprio” (DI introduzione); “le varie tradizioni religiose contengono e offrono elementi di religiosità […] ad esse non può essere attribuita l’origine divina e l’efficacia salvifica[…]. D’altronde non si può ignorare che altri riti, in quanto dipendenti da superstizioni ed errori, costituiscono piuttosto un ostacolo alla salvezza” (DI VI,21). Nella parte finale si legge: “Di fronte ad alcune proposte problematiche o anche erronee, la riflessione teologica è chiamata a riconfermare la fede della Chiesa” leggi Cattolica. In estrema sintesi la ‘Dominus Iesu’ (che non a caso cita pochissimo il Vaticano II con citazioni estrapolate dal contesto come è stato fatto notare) stabilisce che la Chiesa Cattolica è l’unica via per la salvezza dell’uomo, che l’incarnazione di Gesù Cristo è un valore assoluto ed esclusivo per la storia dell’umanità, che ogni lettura della Bibbia fuori dall’interpretazione data dal Magistero cattolico (romano) è deviante e fuorviante. Come non chiamare questo “razzismo ecclesiologico”? Questa è la visione della Chiesa secondo Ratzinger. Su questa linea il cd aggiornamento (si fa per dire) del Codice di Diritto Canonico del 1983 che nel libro II ignora la definizione di Popolo di Dio della Lumen Gentium ed elenco lo statuto dei fedeli, chierici e laici, del papa e del collegio dei vescovi, i cardinali, la Curia Romana in una logica piramidale di Chiesa Universale (laddove il Concilio vedeva nelle diocesi una “porzione” di Chiesa con una sua valenza ecclesiologica e non semplicemente una parte della grande Chiesa Universale). Mi fermo qui. Spero di averla soddisfatta con le mie risposte

tianlu

Appunto, non devono mica preoccuparsi, tanto paghiamo noi col miliardo di euro dell’8×1000 che finisce nelle loro grinfie grazie alla trovata di tremonti. Avvoltoi.

Marcvs

“ma la difficoltà risiede nel fatto che la Santa Sede gode d’immunità giudiziaria”

qualche malizioso -non io – potrebbe pensare che lo spirito santo ci abbia visto lungo anche consentendo a ratzinger (vedi texas) di essere eletto pontefice

Diocleziano

Bisognerebbe capire perché lo stato canaglia più canaglia che ci sia sulla terra, debba godere dell’immunità giudiziaria. Già il suo ‘status’ di stato indipendente è un’assurdità.

giuseppe

Avrai scelto Dicleziano per onorare quell’imperatore pieno di odio contro i cristiani e continui a non smentirti.

Diocleziano

Come hai fatto a indovinare?! 😉

Comunque non credo che Diocleziano odiasse i cristiani: lui era l’imperatore e doveva salvaguardare la legalità dello stato…

giuseppe

Che cosa comica; Benedetto XVI trascinato in tribunale per essere responsabile di fatti accaduti negli anni 60 o 70. E’ come volere fare un processo a Obama per la guerra in Vietnam. Follie anticlericali che si risolveranno in una bolla di sapone.
E se vogliono essere coerenti convochino pure il ministro della pubblica istruzione per i pedofili nelle scuole, o quello della sanità per gli abusi in ospedale. Vedremo che risate.

civis romanus sum

Non si cita B16 come papa particolare, leggi come si deve non come ti consiglia il prete confessore .

Si cita il Vaticano come responsabile delle azioni dei suoi chierici, in particolare qui dei suoi preti belgi .

E mi pare ci sia pure già la confessione : “La Chiesa cattolica belga ha riconosciuto la propria responsabilità morale negli scandali dei preti pedofili ,,, e s’impegna ad indennizzare le vittime”.

Cesare b

“La Chiesa cattolica belga ha riconosciuto la propria responsabilità morale negli scandali dei preti pedofili ,,, e s’impegna ad indennizzare le vittime”.
Prego osservare che la “Chiesa Cattolica Belga” parla per se’ (come e’ giusto che faccia) e riconosce una “propria responsabilita'”, peraltro “morale” e, dunque, NON giuridica. Infatti, come e’ stato giustamente osservato, affinche’ questa sussista bisognerebbe “dimostrare un nesso causale tra il presunto colpevole atteggiamento del Vaticano, dei vescovi e delle autorità religiose, e i danni morali o corporali causati alle vittime dagli ecclesiastici che hanno commesso gli abusi.”
Saluti.

andrea pessarelli

che cosa tragica: i pogrom contro gli ebrei “responsabili” di deicidio avvenuto 2000 anni fa

civis romanus sum

I pogrom contro gli ebrei “responsabili di deicidio” li hanno fatti i cristiani .

Qui invece nessuno accusa nessun’altro di aver assassinato dio, ma tante vittime di tutte le religioni e di nessuna fanno causa come vuole il Diritto contro un Organizzazione che si auto-dichiara di fronte all’evidenza responsabile morale delle criminali azioni dei suoi soci contro i loro bambini, e pronta a valutare un risarcimento .

Si presume adesso come in molte altre cause è avvenuto, che la responsabilità debba cadere anche e sopratutto su chi si ritiene il capo, il monarca assoluto, di tutta l’ organizzazione .

Tutto in quel concetto del Diritto ,,, la legge è uguale per tutti .

Il Diritto inventato a Roma per riuscire a convivere tra diversi senza ritenersi nemici ,,, tutt’altro dunque dei costumi e delle intenzioni barbaro cristiane dei pogrom contro gli ebrei .

giuseppe

Cosa c’entra Ratzinger con gli abusi fatti in Belgio. Spietamelo con argomenti veri, senza furie anticlericali. E meno male che c’é l’immunità; cosi si eviterà ai belgi di essere più ridicolizzati.

Francesco

In questo blog la maggior parte degli utenti prima si informa, poi riflette e poi trae una conclusione, non facciamo come i cristiani che dicono che le loro opinioni discendono dal cielo, se arriviamo alla conclusione che Ratzinger ha coperto lo scandalo della pedofilia nella chiesa e’ sufficiente che t’informi (adesso con internet e’ piu’ facile) invece di pretendere argomentazioni dagli altri.
Qui io esprimo un opinione se non ti piace e’ un problema tuo, questo blog non nasce per fare proselitismo a differenza di quelli della chiesa.

Reiuky

Già: meno male che c’è l’immunità. Lo sai, vero, che in america c’è una causa pendente contro B16 perché quando era vescovo, ha fatto lavoro attivo di copertura e insabbiamento della pedofilia?

Non so se B16 sia direttamente coinvolto nei casi del belgio o se lo sia solo indirettamente in qualità di emissario della epistolare in cui raccomandava i vescovi di coprire i preti pedofili. In ogni caso lui è il presidente dell’organizzazione che ha coperto dei pedofili, e, in quanto tale, ha delle responsabilità.

Cesare b

Se passasse la tesi che uno Stato puo’ essere chiamato in causa presso i Tribunali di un altro Stato, v’immaginate voi quanti processi dovrebbero subire il Belgio stesso, la Francia, l’ Inghilterra, la Germania, l’ Italia, il Portogallo, gli Usa, e molti altri nei Paesi che sono state loro colonie o che sono stati da essi militarmente occupati?
Saluti.

firestarter

quindi il vaticano e’ uno stato, ed quando othelma XVI parla esso, come monarca straniero, ingerisce di fatto negli affari interni dello stato italiano.

Giorgio Pozzo

@ giuseppe

Il papa c’entra con i reati in Belgio più o meno quanto c’entrava Harald Espenhahn con l’incidente della Thyssenkrupp qui a Torino.

Espenhahn è stato condannato, tra l’altro.

Osvaldo

Ora che piano piano cominciano ad emergere anche le responsabilità dei vertici della Chiesa nello scandalo dei preti pedofili, i genitori cattolici che d’ora in avanti affideranno i loro figli all’educazione e alle “cure” dei preti avranno una tremenda responsabilità, e se si dovessero verificare nuovi casi di violenze, allora quei genitori meriteranno di essere incolpati di quello che è sucesso insieme al prete pedofilo e alle gerarchie vaticane che abbiano eventualmente protetto il prete .

Nessun genitore di buon senso e che davvero ama i propri figli dovrebbe lasciarli in mano di una organizzazione così fortemente sospettata di coprire, e quindi indirettamente di favorire, la pedofila al suo interno.

Fedele Razio

“L’Eglise catholique belge a reconnu sa responsabilité morale dans les scandales des prêtres pédophiles et s’engage à indemniser les victimes.”

Questo è il sottotitolo.

Poi ho letto l’articolo, e la Chiesa Cattolica del Belgio non ha riconosciuto proprio un bel niente, come è giusto che sia, ma solo accettato di concordare delle modalità di arbitraggio per riconoscere degli indennizzi agli abusati anche per fatti prescritti, trattando ogni singolo caso uno per uno (e sarà divertente… mettere alla prova le accuse!).

Solito giochetto del mettere titoli falsi a notizie vere, per far divertire il popolo bue.

robby

è con il tempo,sai come la burocrazia,aiutera il ritardo nei confronti delle vittime..e le gerarchie.lo,sanno,è adesso mostrano una pieia conveniente…..

Osvaldo

La Chiesa belga ha riconsciuto la propria “responsibilità morale”:

http://www.rtl.be/info/belgique/societe/799124/pedophilie-l-eglise-belge-s-engage-a-indemniser-les-victimes

“Les évêques et les supérieurs religieux reconnaissent sans détour que ces faits sont d’autant plus pénibles que leurs auteurs sont des membres de l’Eglise revêtus d’une autorité morale, qui auraient dû être exemplaires, par respect pour la confiance déposée en eux”

“Conscients de leur responsabilité morale et de l’attente de la société à leur égard, les évêques et les supérieurs religieux s’engagent à assurer une reconnaissance des victimes et adopter des mesures réparatrices de leur souffrance. Ainsi sont-ils déterminés à rétablir les victimes dans leur dignité et à leur procurer des indemnités financières selon leurs besoins”

Fedele Razio

Osvaldo, hai problemi con il francese? Si legge che i vescovi sanno di avere una speciale responsabilità morale, il che è vero, non che riconoscono di essere moralmente responsabili delle perversioni dei preti traditori.

Saluti cari.

Osvaldo

Non ho riportato tutto il testo per brevità, ma ho aggiunto il link in modo che potessi leggere l’articolo.

“Les évêques et les supérieurs des ordres religieux de l’Eglise catholique belge se sont engagés lundi à indemniser les victimes de prêtres pédophiles, se disant “conscients de leur responsabilité morale” dans les scandales qui ont secoué le royaume depuis un an.”

Si legge che i vescovi si dicono “coscienti della loro responsabilità morale” negli scandali che hanno scosso il reame da un anno a questa parte.

“L’Eglise catholique belge a reconnu lundi sa “responsabilité morale” dans les scandales de prêtres pédophiles qui la secouent depuis un an et s’est engagée à indemniser les victimes, dont 80 s’apprêtent à porter plainte contre elle et contre le Vatican”

Anche qui si legge la stessa cosa. Dunque nell’articolo non si tratta di una generica resposabilità morale, ma della responsabilità specifica delle perversioni dei preti.

Se poi guardi il video annesso all’articolo, sentirai con le tue orecchie
il monsignor Guy Harpigny, rappresentante della Conferenza Episcopale, parlare, a proposito dei casi della pedofilia nella Chiesa, di una responsabilità globale della Chiesa in quanto istituzione.

Fedele Razio

Parafrasi di Osvaldo:

Ora che piano piano cominciano ad emergere anche le responsabilità dei presidi nello scandalo degli insegnati pedofili, i genitori atei che d’ora in avanti affideranno i loro figli all’educazione e alle “cure” della scuola pubblica avranno una tremenda responsabilità, e se si dovessero verificare nuovi casi di violenze, allora quei genitori meriteranno di essere incolpati di quello che è sucesso insieme all’insegnante pedofilo e ai funzionari della scuola pubblica che abbiano eventualmente protetto l’insegnante.

http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=45189&idsezione=1

“Dopo aver denunciato i fatti al preside, i genitori avevano deciso di tenere i bambini a casa perché nulla era cambiato. Solo allora il preside, Fausto Caielli, secondo l’accusa, intervenne suggerendo all’insegnante di mettersi in malattia.”

Eh… cari amici, quando si attraversa la strada bisogna guardare sia a destra che a sinistra, che a guardare da una parte sola si finisce sotto le macchine!!!

Saluti cari.

Reiuky

La situazione non è esattamente la stessa: il preside non gode di immunità diplomatica, e la gente non difende il preside per partito preso.

Roberto Grendene

– riporti un articolo di un insegnante con evidente rancore personale

– la scuola statale non e’ atea, e’ della Repubblica (ma con un sacco di insegnanti scelti dal vescovo in cattedra)

– nel caso che riporti, il dirigente che aveva insabbiato e’ stato condannato: quindi concordi col fatto che anche i vertici ecclesiastici abbiano responsabilità

Kaworu

vabbè ma uno che scrive cose del genere può essere preso sul serio?

o è terribilmente ignorante o è terribilmente in malafede, quindi è abbastanza inutile perderci tempo

Fedele Razio

Caro Grendene, per condannare qualcuno bisogna dimostrare che è colpevole. Al momento non mi pare che ci siano né prove, né indizi.

Se poi pensate che la gente dovrebbe essere obbligata a denunciare, vi ricordo che in democrazia l’obbligo di denunciare i delitti c’è solo in capo ai pubblici ufficiali, e che le spie politiche sono roba da comunisti e nazifascisti.

Nessuno ovviamente impedisce alle vittime di denunciare; au contraire, condivido l’opportunità di invitare sempre le vittime a denunciare gli abusi anche alle autorità civili, lasciandole tuttavia libere di non farlo se non lo vogliono (la libertà prima di tutto, giusto?).

Vi ricordo infine che una quantità enorme di denunce di pedofilia a carico di preti negli USA si è rivelata falsa, tanto che l’abitudine di accusare falsamente i preti per spillare soldi ai vescovi pirla (che pagavano, per il terrore panico che portavano le accuse) è diventato praticamente uno scandalo.

Solo un esempio del clima di terrore a cui possono portare false accuse di abuso:

http://angiemedia.com/2009/02/15/santa-clara-county-false-child-sex-abuse-scandal/

Al momento, in effetti, pare che quelli che non rispondono mai del loro comportamento infame siano quelli che lanciano false accuse.

Infine, se come è giusto e necessario dobbiamo porci il problema della pedofilia, continuare a guardare come fanno certe organizzazioni solo nelle mutande dei preti mi pare uno strabismo ideologico imperdonabile.

Il caso delle recenti rivelazioni di orge pedofile in capo a soggetti governativi in Francia spero vi aiuti a capire che il fenomeno pedofilia è un problema in cui sono coinvolti alcuni preti, ma non è un problema dei preti.

Saluti cari.

Kaworu

probabilmente non riesci a capire che il problema è il sistematico insabbiamento dei “problemi dei preti ma comuni anche ad altre categorie” da parte delle gerarchie ecclesiastiche.

MEVI

to Fedele Razio
Ma sai che piacere in questo modo denunciare al tutto il mondo di essere stato violentato?Sopratutto per i ragazzi!Se già le donne si vergonano di denunciare lo stupro,immagino come deve sentirsi il ragazzo e mentire (racontare tutto in in minimi detagli) davanti la polizia,gli amici,magari anche la stampa che è stato stuprato,molestato-cosa vuoi che sia,un vero piacere!In questi casi si vergonano più le vittime,che i carnefici,le vittime possono essere anche prese in giro (mi ricordo le parole di una nonna,che racontava come i ragazzini prendevano in giro il suo nipotino di magari 5 anni,la vittima del prete pedofilo,lo chiamavano “la fidanzata del prete”.

Francesco

Chi sa se Fedele Razio e un nuovo depravato o e sempre uno di quelli vecchi che ha cambiato nick?

RobertoV

Veramente il John Jay Report riporta solo che l’1,5% si è rivelato falso. Dove si è inventato che una quantità enorme di denunce si è rivelata falsa? L’ha letto da Introvigne? La sua attendibilità è pari a quella della trasmissione Voyager.
E’ sempre “commovente” vedere come insultano le vittime della pedofilia per difendere i pedofili, la stessa logica degli stupratori di donne. Della complessità del fenomeno e delle enormi difficoltà che le vittime incontrano per far emergere gli abusi non gli interessa. E confermano, come ammesso da cattolici onesti (soprattutto all’estero), che la chiesa ha visto (e continua a vedere) le vittime come nemiche della chiesa.

Osvaldo

Grazie della gentile parafrasi, ma non era proprio necessaria.

Nell’articolo che hai riportato si parla di 2 soli casi di pedofilia avvenuti in scuole della provincia di Milano, per i quali sono stati condannati sia gli insegnanti pedofili che i dirigenti considerati conniventi. Dunque se c’è stato un problema di copertura di reati questo riguarda soltanto la zona di quella provincia ed alcuni dirigenti scolastici di quella provincia.
E’ evidente dunque che, considerando soltanto questi 2 casi, non ha proprio senso parlare di uno “scandalo degli insegnanti pedofili” a livello nazionale, così come invece ha senso parlare dello “scandalo dei preti pedofili” a livello mondiale, in quanto questo riguarda migliaia di casi sparsi in tutto il mondo (Canada, Irlanda, Stati Uniti, Brasile, Australia, Alaska, Paesi Bassi, Italia…) e che hanno tutti un denominatore comune, e cioè sono stati perpetrati da rappresentanti della Chiesa Cattolica che fanno capo al Vaticano.

Se nella scuola italiana vi fosse una situazione in qualunque modo comparabile a quella della Chiesa, naturalmente i genitori dei bambini italiani (tutti i bambini, e non solo quelli degli atei) farebbero bene a non mandare più i loro figli a scuola, e infatti i genitori che hanno tenuto i figli a casa dopo aver denunciato le molestie di uno degli insegnanti per me hanno fatto la cosa giusta. Una volta che i colpevoli sono stati condannati i bambini hanno potuto riprendere a frequentare.

Tuttavia è chiaro che stiamo parlando di situazioni assolutamente non confrontabili, non solo per le dimensioni dei fenomeni, ma anche perchè in un caso è stato accertato che le rensponsabilità fossero solo a livello locale, mentre nell’altro c’è la concreta possibiltà che vi siano gravi responsabilità a livello centrale.
Finchè non sarà accertata la verità e non saranno condannati tutti i colpevoli, ribadisco che i genitori cattolici hanno un’enorme responsabilità nei confronti dei loro figli, e non possono ignorare i rischi a cui li espongono facendoli entrare in un ambiente non controllato dove i preti pedofili fino ad ora hanno potuto agire liberamente.

Francesco

All’inizio la chiesa ha pensato solo a insabbiare ed a proteggere i propri sacerdoti depravati, ora sta inziando a parlare di risarcimenti (soldi) ma quando inziera’ a farsi schifo?

gero

Se c’è un prete su mille che ha sbagliato non capisco perchè devono fare schifo gli altri 999.
Questo vostro modo di calunniare e di dimostrarvi abbastanza depravati visto l’unica cosa che vi interessa, non fa altro che aumentare l’amore per la Chiesa. Martedì scorso ero in San Pietro: martedì capisci? e dentro non ci si girava dalla gente. Mercoledì l’udienza dal papa si è dovuta fare in piazza. Mercoledì, capisci? La piazza era piena. 40-50 mila persone di mercoledì! Ho letto che sta aumentando la partecipazione alla messa domenicale. Grazie anche a voi.

Kaworu

mi sembra piuttosto ovvio, a san pietro ci vanno un sacco di turisti.

è come dire “wow a notre dame non si girava dalla gente”. ciccisbau, il 99% sono turisti.

Sandra

E poi in francia, germania, svizzera e austria c’è il ponte dell’ascensione.
40mila, non male, metà di san siro per il derby.

Francesco

Per gero
1 su 999 te la detto la madonna in un apparizione?
Dire che la verita’ e” calunniare e tipico dei malviventi.
I depravati sono quelli che denunciano questi fatti non quelli che li commetto o li coprono vero?
“non fa altro che aumentare l’amore per la Chiesa” certo dei veri deprati che capisco che un ottimo luogo dove rifugiarsi.
Prova vedere cosa succede a Roma se “martedi'”o “mercoledi” un cantante famoso organizza un concerto gratis anche questo e’ merito dell’UAAR?
Ho letto che sta aumentando la partecipazione alla messa domenicale dove nel vangelo?
Ma vai a dire fesserie da un’altra parte.

Kaworu

ma pure a pagamento, francesco…

tanto per dire, vediamo quanto riempirà san siro la riedizione del musical di cocciante tra qualche settimana 😉

e si paga abbastanza eh

Francesco

Correzione
“non fa altro che aumentare l’amore per la Chiesa” certo dei veri depravati che capiscono che e’un ottimo luogo dove rifugiarsi.”

gero

E bravi. Solo che il mercoledì capita una volta per settimana. Quindi cominciano ad essere tanti. Paolo VI faceva l’udienza del mercoledì dentro l’aula Nervi, 13.ooo persone. Nel giro di 30 anni si è cresciuti un po’.

Francesco

E’ vero con questi cattolici non c’e’ niente da fare.

nightshade90

e di giorni ne capitano 7 in una settimana. se si organizza un concerto gratis ogni sera, si continua comunque ad avere ogni sera una partecipazione maggiore di quella di ogni udienza del papa. e in più in nuna settimana si raccogle pure un numero di partecipanti 7 volte tanto, quindi secondo il tuo ragionamento, i cantanti vincerebbero comunque di varie lunghezze.

Filippo Chelli

Beh, in questo caso, mi devi trovare un artista diverso per ogni giorno dell’anno… Io credo che un concerto gratis di Vasco Rossi sette giorni di fila, riempie i primi tre…poi…

civis romanus sum

Fate finta di niente, forse se ne va da solo .

Non attirategli addosso troppa attenzione che se se ne accorge qualcuno all’inps poi ci toccherà pagargli anche la badante .

Sandra

gero, nel giro di 30 anni sono cresciuti…. i voli low-cost! Questo è il vero “miracolo” che porta tanti turisti in piazza san Pietro. Tutti curiosi di farsi un bel tuffo nel passato, un bello spettacolo. Come ti spieghi che ogni anni migliaia di persone assistano al cambio della guardia a Buckingham Palace, tutti sostenitori della casa reale inglese? E il cambio della guardia è tutti i giorni della settimana, pensa un po’… Sono cose folkloristiche, non si può andare a Londra e non vedere il cambio della guardia, e andare a Roma senza vedere il papa. Non confondere la fede con l’intrattenimento. O no?

Kaworu

tra l’altro anche il cambio della guardia c’è se non sbaglio tutti i giorni 😆

Kaworu

non parliamo poi del fatto che il matrimonio dei due pisquani inglesi ha fatto un audience decisamente maggiore a livello sia locale che internazionale della beatificazione del santosubito.

dario colombera

E chi indennizza il papa, gli alti prelati, i preti, i monaci i seminaristi cattolici, non pederasti, per aver subito un condizionamento culturale innaturale e crudele, che gli ha privati di una vita sana, di una religiosità valida in termini esistenziali ed evolutivi, di una moralità laica?

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