Chiesa e politica: un’analisi di Franco Garelli

Il quotidiano Il Messaggero ha pubblicato oggi un’editoriale del sociologo cattolico Franco Garelli dal titolo Il voto e i valori cattolici. Garelli vi sottolinea “la pressoché totale assenza di esponenti di matrice cattolica capaci di interpretare il nuovo che avanza”. Tale circostanza costituisce, a suo dire, “la tendenza di una conferma ormai di lungo periodo, che vede i cattolici in politica relegati più ad un ruolo comprimario o di supporto dell’altrui capacità di iniziativa, che in grado di proporsi come punto di coagulo di istanze emergenti”. E se il papa e i vescovi continuano a chiedere “una nuova generazione di politici cattolici”, Garelli constata che, “da quando il gruppo dirigente della Chiesa è impegnato in prima persona sulla scena pubblica (a difesa e promozione dei “valori non negoziabili”), il cattolicesimo politico italiano stenta a trovare eguale protagonismo”. Il sociologo si chiede “quanto la Chiesa senta il polso del paese”, perché “non si è fatta interprete delle nuove istanze” e “sembra oggi in difficoltà a interpretare la domanda di cambiamento in atto nel Paese”.

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68 commenti

civis romanus sum

Il catto-scienziato si meraviglia di un assurdo in termini ,,, “la pressoché totale assenza di esponenti di matrice cattolica capaci di interpretare il nuovo che avanza” ,,,

Pretendere da un prete o da un suo similare di interpretare il “nuovo”, quando da secoli è risaputo che questi sono geneticamente modificati solo per interpretare il “vecchio”, anzi vecchissimo, e per la sua Conservazione .

“La chiesa ,,, non si fa interprete delle nuove istanze” ,,, frigna ancora .

E così motogarelli ci diventa una cima tra i sociologhi cattolici .

nightshade90

in tutta la storia, non mi ruslta che la chiesa si sia mai schierata con i progressisti, anzi, è sempre stata il simbolo e il polo dei conservatori più estremisti. vedere la chiesa a favore del cambiamento sarebbe come vedere gli scientologisti a favore della psicologia….

Batrakos

Secondo me lui non vuol dire che ‘capire il nuovo’ sia sostenere i progressisti.
Anche un conservatore (e anche un reazionario) ha necessità di capire la (post)modernità e le sue istanze per neutralizzarle o addomesticarle.

Per il resto, il discorso non quadra molto neppure a me: stando a quel che dice, dovrebbero tradurre in agire politico i ‘valori non negoziabili’ della Chiesa.
Beh, di gente del genere ce ne è anche troppa.

E poi nel finale dice che anche la Chiesa è troppo titubante nell’intervenire sulla realtà politica, pur non essendo suo compito farla direttamente… insomma siam messi bene…

Catone48

@ nightshated90

Ovviamente non ti dice niente l’appoggio dato da Tettamanzi e dalla Curia milanese a Pisapia. Naturalmente quando si tratta del contrario è indebita ingerenza della Chiesa negli affari italiani.

Per fortuna che fra un mese Tettamanzi si leva dai k o gli oni.
Sembra che arrivi Scola da Venezia. SPERIAMO E PREGHIAMO CHE SIA COSì.

bradipo

Ovviamente non ti dice niente l’appoggio dato da Tettamanzi e dalla Curia milanese a Pisapia.

Certo, hanno capito da che parte tira il vento in questo periodo… non è un po’ presto per riscuotere meriti che non hanno?

nightshade90

catone48

a quanto mi risulta la chiesa ha datto appoggio a tutti e due i candidati, in modo da tenere il piede in più scarpe possibili. esattamente come hanno fatto alcuni i vertici della chiesa a napoli (assicurandosi accordi con antrambi i candidati).

la chiesa non si è schierata (localmente: nell’ambito dei poteri forti del parlamento e del governo invece si schiera eccome per una parte precisa. ma anche strizzando l’occhlino all’altra, così che, anche se i conservatori perdessero, pure i progressisti stiano sotto il suo giogo ballando alla sua musica ed evitando il più possibile i progressi non voluti dalla chiesa). si è solo assicurata l’appoggio di tutti i candidati.

l’importante per la chiesa non è far vincere i conservatori: è ottenere il potere per imporre la sua visione conservatrice, e se quel potere non riescono a darglielo i conservatori, allora come seconda scelta non esita a fare accordi con la sinistra (purchè essa accetti di rimanere conservatrice su ciò che vuole la chiesa)

Catone48

@ nightshade90

Bene, dalle 18:39 alle 23:02 ti risulta qualcosa di diverso.
Sei sulla buona strada. Continua a far lavorare il cervello (che in questo blog è merce rara, anche se se ne fanno un vanto).

nightshade90

@ catone48

forse non ti è chiaro: cerco di essere più specifico:

LA CHIESA NON SI A’ MAI SCHIERATA CON I PROGRESSISTI DI FATTO, CIOE’ CON COLORO CHE FANNO DAVVERO I PROGRESSISTI. SI ACCATTIVANO LE SIMPATIE DI ENTRAMBI I GRUPPI SUPPORTANDO PERO’ SOLO QUELLO DEI CONSERVATORI E, QUANDO VINCONO I PROGRESSISTI, LI SUPPORTANO SOLO AL PREZZO DI NON ESSERE PIU’ PROGRESSISTI SUGLI INTERESSI DELLA CHIESA (della serie: anche quando perdiamo, perdiamo il potere per imporre il conservatorismo completo ma manteniamo il potere di imporlo nelle faccende che ci riguardano da vicino).

chiaro ora? qualsasi “apertura” verso i progressisti per loro ha senso solo al fine di limitare il loro progressismo quando non sono più in grado di impedirlo del tutto.

spapicchio

@ civis romanus sum

qui sono d’accordo, la chiesa cattolica romana – CCAR è da sempre la quintessenza della conservazione dello “status quo ante”, conservazione portata a tali livelli sacrali da ritenere e predicare i partiti progressisti o di sinistra come una manifestazione del maligno da esorcizzare, specialmente quando si oppongono alla sperequazione sociale ed ai privilegi del capitalismo più sfrenato ed iniquo, così come appoggiano i regimi dittatoriali retti da tiranni espressamente cattolici fedeli alla CCAR, anche se evidentemente dispotici e sanguinari.

spapicchio

sopra intendo dire:

(la chiesa cattolica romana è da sempre la quintessenza della conservazione dello “status quo ante”) così come quando (i cattolici romani della CCAR) appoggiano i regimi dittatoriali retti da tiranni espressamente cattolici fedeli alla CCAR, anche se evidentemente dispotici e sanguinari.

teologo cattolico

beh, che in questo clima politico non siano presenti e protagonisti esponenti cattolici, non lo considero una vergogna

Francesco

La vergogna e’ che tra i politici protagonisti in Italia non vi siano esponenti veramente laici.

dissection

Una vergogna ancora più grande è che si debba ancora mischiare politica e religione e che lo si ritenga per giunta una cosa scontata, naturale. Mai una volta che si senta un politico richiamare elettori a prescindere dal loro credo, mai che i clerici parlino di politica (con quale diritto poi) senza tirare in ballo “il bene assoluto” che deriverebbe ovviamente da un LORO governo coi LORO esponenti e via cianciando…

Cesare b

Io spero, alle prossime elezioni (che mi auguro vicine) un bel duello tra la Bindi e Formigoni, vinto dalla Bindi, ma condizionata, al Senato, da Casini. Come successore di Napolitano andrebbe benissimo Prodi. De Siervo alla Giustizia e Casini Carlo senatore a vita, nonche’ vicepresidente del CSM.
Saluti.

Paul Manoni

Ti sei dimenticato di Lupi, la Binetti, Fioroni, Quaglieriello, Gasparri, Giovanardi, la Santanche’, Casini Pierferdi, Rutelli, la Polverini, l’accoppiata Cota/Zaia, Veltroni, e qualche altro…Non vorrai mica che questi restino senza poltrona!!
Al CSM Zichichi va benissimo scommetto….Alla Banca D’Italia, perche’ non Ettore Gotti Tedeschi!?
Ma va’ va’….!

Kaworu

muahahahahah ma no, all’istruzione direttamente 😆

alla famiglia invece enrico.

Francesco

Per Cesare b
Ma non fai prima a prenderti a frustate dalla mattina alla sera invece di sperare in simili scenari per tutti gli italiani?

Florenskij

@ civis romanus

1) Approfitto dell’occasione per una precisazione su quanto da lei affermato recentemente.
I Romani erano, o apparivano molto religiosi in quanto vivevano la religione in funzione politica, come “instrumentum regni”, e in questo a buon diritto riscossero l’approvazione del laicissimo Machiavelli. Ma questa funzione avrebbe potuto essere svolta se i Romani non avessero creduto di avere a che fare con potenze numinose oggettivamente operanti a loro favore e non solo con energie promananti dalla vita sociale? ( Penso all’episodio della “devotio” del console Crio Dentato ). La restaurazione del costume che era nelle intenzioni di Augusto avrebbe potuto essere attuata in un clima di diffuso agnosticismo? Non erano gli stessi autori canonici della Latinità ad affermare che tolta la “religio” veniva meno anche la moralità?

2) Costantino fece i primi passi importanti per l’assunzione del Cristianesimo a religione dell’Impero. Avrebbe potuto concepire questo piano se il Cristianesimo a quei tempi non avesse cavalcato l’onda dei bisogni del tempo, facendo larghissimi progressi anche senza la protezione imperiale? Almeno in quel periodo la Chiesa fu al passo coi tempi!

3) Anch’io trovo piuttosto patetico l’appello alla formzione di una nuova leva di poliici cattolici. Il proposito è del tutto velleitario senza la creazione di un ceto intellettuale cattolico veramente motivato e adeguatamente preparato. Compito dell’Università Cattolica, che in larga misura è caduto in non cale.

civis romanus sum

Eh già, si fa presto a dire Decio Mure .
Ma quale Publio Decio Mure consul, e sopratutto ,,, perchè ?

Diocleziano

E chi può dirlo?
Chi siamo? Dove andiamo? Cosa c’è dietro l’angolo?…
Il dubbio ci nutre, l’incertezza ci disseta…
Aoh! è per questo che siamo così magri!?

Murdega

per Flo:
l Pantheon (“tempio di tutti gli dei”),quanto erano avanti !!!!
Poi sono arrivati i cristiani e…. spero che Lei sappia la storia.

il parroco di Funo

queste cose bisogna urlarle forte e sempre in maggior numero

Francesco

Perche’ non ascolti le parole del tuo messia e non te ne vai nel deserto ad aspettarlo mentre sgranocchi locuste?

FSMosconi

@parroco

Come vuoi. Ma per favore non mettere su una nuova DC: già con l’attuale classe politica c’è già abbastanza marcio in giro…

FSMosconi

Pardòn: eliminate un già. Uno dei dei due (a vostra scelta 😉 ) è pleonastico… 🙁

Murdega

Mal di gola
Sommario
Troppo spesso é un disturbo sottovalutato e quindi trascurato o curato male. Ecco, dunque, le indicazioni giuste per guarire in fretta :
bisogna urlarle forte e sempre in maggior numero :

FSMosconi

In poche parole i politici cattolici non sanno aggiornarsi e per questo subiranno (stanno subendo) la fine che la selezione sociale prefigura per i non-adattati. La scoperta dell’acqua calda…

kundalini444

in politica possono esserci cattolici, atei o induisti… basta che lascino le proprie convinzioni religiose al di fuori della sfera pubblica 🙂

Lorenzo Galoppini

@ kundalini

Giusto, ma migliori di tutti sarebbero i politici atei, che questo problema di dover scindere le proprie convinzioni religiose dalla sfera pubblica non ce l’hanno proprio.

faidate

Uno dei più gravi limiti della Chiesa è di aver concentrato l’attenzione “etica” sulle questioni sessuali, mentre ha ignorato completamente, per gli indirizzi comportamentali dei propri fedeli, l’onestà, (compresa quella intellettuale). uno dei pilastri della convivenza civile. La politica favorisce naturalmente la furbizia, la doppiezza e quindi anche la disonestà: non averla segnalata come il peggiore “peccato” in una comunità civile è il principale limite politico della Chiesa.

bruno gualerzi

“da quando il gruppo dirigente della Chiesa è impegnato in prima persona sulla scena pubblica (a difesa e promozione dei “valori non negoziabili”), il cattolicesimo politico italiano stenta a trovare eguale protagonismo”.

Ma protagonismo per che cosa? Forse per non difendere i ‘valori non negoziabili, visto che ci pensa già la chiesa? Certamente no… allora in cosa consisterebbe l’adeguamento ai tempi se non difendere pur sempre i ‘valori non negoziabili’ dandogli una verniciatina di modernità?
In sostanza la solita ambiguità, la solita insolubile contraddizione: un cattolico, al dunque, non può essere veramente laico… altrimenti non dovrebbe più essere cattolico. Anche se ci si arrampica sugli specchi per salvare capra e cavoli.

civis romanus sum

La democrazia cristiana ,,, è un altra contraddizione in termini .

Se si è democratici non si può essere cristiani, uomini che accettano di obbedire al potere di uno solo, dio, monarca e padrone .

Se si è cristiani non si può essere democratici, uomini che decidono di governarsi da se stessi .

Io continuo a pensarla come sempre che nessun potere è meglio di nessun potere ma se conveniamo in maggioranza di essere democratici, occorre non dare spazio alle contraddizioni che minano il concetto stesso di democrazia .

cesarets

Un sociologo non può essere cattolico, oppure si dovrebbe specificare anche un sociologo milanista, un sociologo calvo, un sociologo capellone, ecc…

spapicchio

Eccolo qui di nuovo il solito errore culturale del cattolicesimo romano: un cristiano (evangelico) è per definizione democratico, un cattolico (romano) invece no, non potrà mai essere democratico, perché crede in una chiesa assolutista ed antidemocratica quale è la CCAR, uno stato assoluto teocratico retto da una gerarchia sacerdotale anticristiana.

Batrakos

Spapicchio.

Anche gli evangelici hanno i loro antidemocratici: i fondamentalisti evangelici rinati di matrice bible belt, quelli di Bush e della Palin (in forte ascesa ovunque, soprattutto in Brasile e in Africa subsahariana e di cui in Italia è esponente Legrottaglie), non mi pare che brillino per democrazia (‘god hates fags’, sostegno al creazionismo biblico, alle armi ecc..).
Potremmo forse dire che dove il cristianesimo protestante risente del puritanesimo la democrazia cala, dove non ne risente è il cristianesimo più democratico che ci sia in giro.
Almeno a parer mio.

spapicchio

Esiste un cristianesimo evangelico, quello autentico, di base, delle origini, che non è nemmeno protestante, né puritano, ed è stato testato e verificato da atei e laici, sulla storiografia e sui testi antichi che convergono sul testo biblico della Nuova Riveduta (Diodati, versione internazionale, della società biblica di Ginevra) : è quello testimoniato dai cristiani evangelici, oltre che dalle varie chiese protestanti e riformate che la CCAR tanto osteggia e contrasta; per fare un esempio questa è una chiesa italiana che non mi pare fondamentalista:

http://www.ilcristiano.it/

civis romanus sum

E tu hai ragione, spapicchio, io l’ho un pò forzata, ma il fatto è che qui da noi i cristiani sono tutti cattolici apostolici e romani ma pur sempre cristiani sono, e cantano in coro christus vincit, regnat e imperat e allora capirai che il problema nostro, di uomini che hanno deciso di sistemarsi in una democrazia intendo, sono questi cristiani eversivi in quanto monarchici che vediamo e manteniamo nel nostro sistema .

E non sono mica problemi nostri le diatribe interne di una religione, toccherebbe allora ai cristiani darsi una regolata , che se la risolvessero da soli la loro questione senza creare cancri ( il cattolicesimo ) e metastasi ( la chiesa ) che impestano e ingombrano il concetto di democrazia .

spapicchio

Direi di sì, se uno vuole farsi una idea del cristianesimo autentico, non mi dovrebbe andare in processione dal papa, da don Seppia ecc… ma piuttosto leggersi il Nuovo Testamento ed aggregandosi a dei cristiani evangelici, come ce ne sono parecchi anche Italia.

Kaworu

insomma, gli evangelici sono degli invasati da furore estatico e penso tornerebbero volentieri a lapidazioni e roghi per gli “infedeli” eh…

ne ho conosciuti alcuni e fanno venire i brividi

spapicchio

@ Kaworu

😆

io ne ho conosciuti, di evangelici, tipo questi de “Il cristiano”, devo dire che sono su posizioni molto simili a quelle degli atei.

Naturalmente nelle aggregazioni diciamo di religione o confessionali, si trovano molto casi molti tipi di “fedele”, ovviamente, alcuni non sono nemmeno ispirati, c’è una notevole varietà di soggetti, come per esempio nelle ADI, provenienti da paesi diversi (africa, asia, americhe, …) per cui queste assemblee evangeliche sono molto variegate.

Molti ci vanno per difficoltà di integrazione oggettive, essendo immigrati, nel territorio.

spapicchio

@ Kaworu

Mi sa che ti hanno fatto uno scherzo, se ti hanno fatto venire i brividi non erano ovviamente neanche cristiani, ma nelle assemblee evangeliche puoi trovare di tutto, alcune spariscono per autoscomunica o per mancanza di accoliti, o di fondi.

Naturalmente nelle aggregazioni, diciamo, di religione o confessionali evangeliche, si trovano molti casi personali, molti tipi di “fedele”, ovviamente, alcuni non sono nemmeno ispirati, c’è una notevole varietà di soggetti, come per esempio nelle ADI, provenienti da paesi diversi (africa, asia, americhe, est europa …) per cui queste assemblee evangeliche sono molto variegate.

Molti naturalmente ci vanno per difficoltà di integrazione oggettive, essendo immigrati, nel territorio, ma appunto principalmente perché le chiese evangeliche sono fondamentalmente, ed al contrario delle cattoliche, istituzionalmente democratiche.

Se in una assemblea cristiana, od una chiesa evangelica viene meno la coesione democratica o popolare, l’assemblea è autoscomunicataa e scompare; questo non succede per una chiesa cattolica, che viene nominata nell’ambito della gerarchia cattolica.

D’altra parte Dio è ateo, e le assemblee evangeliche sono fatte per lo più da atei.

Kaworu

mah io posso dirti quelli che incontro abbastanza regolarmente (come gli scientology) in giro per milano che sembrano lobotomizzati.

poi altri li ho conosciuti su altri forum (non religiosi) e diciamo che milithia christi gli fa una pippa.

poi magari ci sono anche persone normali eh, non lo metto in dubbio 😉

spapicchio

@ Kaworu

eh, penso che un ateo può benissimo funzionare in una chiesa evangelica libera, tipo un ADI o una cristiana evangelica standard.

Chiaro poi che dentro queste assemblee puoi trovare di tutto.

Sì anche a me non ispirano moltissimo gli scientologisti, poi ho visto che parecchi attori americani sono soci… io mi considero tra l’ateo e l’evangelico.

civis romanus sum

@ spapicchio

“Direi di sì, se uno vuole farsi una idea del cristianesimo autentico, non mi dovrebbe andare in processione dal papa, da don Seppia ecc… ma piuttosto leggersi il Nuovo Testamento ed aggregandosi a dei cristiani evangelici, come ce ne sono parecchi anche Italia.”

Altro fatto è che c’è pure chi non ha la minima intenzione di farsi un idea del cristianesimo autentico ,,, nun je passa manco p’a capa ,,, se ne frega di dio di suo figlio e del suo messaggio, è il caso mio ad esempio, perchè magari ne ha già una di idea costruita su esperienze e studi personali, e si limita quindi a tollerare queste costruzioni metafisiche di altri e chi ci crede ,,, finchè però non gli creano problemi, e qui veniamo al punto discusso .

Che è l’incompatibilità, l’inadeguatezza, l’incoerenza sempre più evidente delle persone religiose a conformarsi ai valori pubblici ,,, quelli collettivi, le uniche vere autorità che altri considerano ove conformarcisi, quali sono il rispetto per la cosa comune, la sua cura e Conservazione, anche il pubblico va “conservato” per la tranquilla convivenza tra diversi ,,, in quanto questi uomini religiosi di qualunque religione, perchè non è vero che i cristiani di altre sette non creano problemi, consciamente o inconsciamente sentono sempre in animo di doversi conformare ad altre leggi e valori per come gli sono stati inculcati o come gli sono dettati o imposti da un altra autorità assoluta reale ( per i cattolici ) o immaginaria ( per gli altri ) che non è quella pubblica, un popolo, una cittadinanza che ha deciso per convenienza di sistemarsi in una democrazia .

Esiste la soluzione ,,, relegare la religione, con tutti i suoi riti e valori al PRIVATO, mantenendo come unico valore comune la cura e la tutela della cosa comune, il PUBBLICO, che a sua volta avrà i suoi riti ai quali tutti a loro volta dovrannno conformarsi, una sorta di religione anche questa se vogliamo, che però nel suo seno tollera tutte le altre, sempre finchè non interferiscono con essa .

Per farmi capire meglio, per qualcuno, non per me ma è un altro discorso, questo è il concetto di Laicità dello Stato .

spapicchio

@ civis romanus sum

“ma il fatto è che qui da noi i cristiani sono tutti cattolici apostolici e romani ma pur sempre cristiani sono”

no, scusa, non mi ero accorto di questa tua frase, non vera: non è certamente vero che un romano cattolico sia un cristiano, e allora di nuovi mostri il tuo volto bugiardo, perché lo sai benissimo che da noi ci sono anche i cristiani evangelici che non sono cristiani.

Leggi questo periodico, è spiegata bene la differenza tra romano-cattolico (come tu pari molto essere) e cristiano-evangelico:

http://www.ilcristiano.it/

Però se non desideri vederla, riconoscerla questa differenza decisiva per poter distinguere tra bene e male, puoi continuare ad illuderti e a voler confondere cattolico romano (il male) con cristiano evangelico (il bene); diciamo che non ti facevo così…furbetto, senza cattiveria da parte mia eh.

Poi c’è un’altra frase strana nel tuo post, un po’ … romana anche lei, è questa:

“Per farmi capire meglio, per qualcuno, non per me ma è un altro discorso, questo è il concetto di Laicità dello Stato.”: ma cosa sei, “dissociato” ? 😆

Non sentirti troppo superiore dai, stai qui tra noi, … anche tu 😀

spapicchio

@ civis romanus sum

non mi ero accorto di questa tua frase, non vera: non è certamente vero che un romano cattolico sia un cristiano, e allora di nuovi mostri il tuo volto bugiardo, perché lo sai benissimo che da noi ci sono anche i cristiani evangelici, che non sono né romani, né cattolici.

http://www.ilcristiano.it/

spapicchio

corrige sopra

una chiesa evangelica libera, tipo una ADI o una Cristiana Evangelica dei Fratelli

civis romanus sum

papicchio ,,, 1 confuso commento per dirmi quello che già so e accusarmi di un falso inesistente e 3 in fila per correggerlo ,,, e poi il dissociato sono io .

civis romanus sum

papicchio : “non è certamente vero che un romano cattolico sia un cristiano”.

E chi dice il falso sarei ancora io .

Giorgio Pozzo

Personalmente io, senza andare indietro fino all’Impero Romano, mi fermerei alla nostra storia italiana e guarderei all’inizio di questi 150 anni: Cavour diceva “libera Chiesa in libero Stato”: e mi sembra che purtroppo oggi questo nostro Stato non riesca ancora a liberarsi dalle ingerenze della Chiesa cattolico-romana.
Anzi, c’è di peggio: la gerarchia vaticana, con in testa il loro capo, non perde occasione (spalleggiata da collaborazionisti italiani) di rinfacciare all’Italia che il 20 settembre 1870 sono stati da essa rapinati dei loro beni. L’ultima monarchia assoulta europea sarebbe dovuta cadere in quell’occasione, e invece, ancora oggi nel 2011, abbiamo dei politici con sensi di colpa i quali si sentono in debito verso questa monarchia che ancora si comporta come assoluta.

spapicchio

@ Giorgio Pozzo

Sono d’accordo, da rivedere sono le relazioni dell’Italia con lo stato del Vaticano, ossia il Concordato dello stato italiano con la CCAR, le leggi che regolano il finanziamento pubblico allo stato del Vaticano ed alla CCAR, così come il finanziamento pubblico ai partiti e le retribuzioni a politici ed a manager d’imprese pubbliche ed industrie statalizzate non meritate, che aumentano a dismisura il nostro debito pubblico, essendo emolumenti o finanziammenti abnormi e sproporzionati, non commisurati ai meriti od ai realizzi, così come le uscite e gli sprechi di denaro pubblico dovuti alla corruzione ed alle organizzazioni mafiose camorrisitiche e ndranghetistiche presenti nel territorio sia dentro che fuori le istituzioni e nel nostro sistema sociale, politico, e non per ultimo economico, come descrive bene questo libro:

http://www.ilconsapevole.it/vetrina_libro.php?id=15421

http://www.ilcristiano.it/

antoniadess

concordo, ergo: di politici cattolici e clericali, zuavi che portano avanti in parlamento i così detti “valori non negoziabili”, nonché gli storici privilegi economici e fiscali, ce ne sono ancora fin troppi, a destra e a “sinistra”; questa analisi di Garelli mi sembra senza fondamento, poi ci sarebbe da chiedersi quale sarebbe questo “nuovo che avanza”: l’unica novità sarebbero politici veramente laici, che lasciano la religione fuori dalla politica, ma non mi sembra questo che intende il giornalista 🙁

spapicchio

@ Giorgio Pozzo

Sono d’accordo, da rivedere sono le relazioni dell’Italia con il cosiddetto stato del Vaticano, ossia il Concordato dello stato italiano con la CCAR, dai Patti Lateranensi, le leggi che regolano il finanziamento pubblico (prelevato cioè dalle tasche dei cittadini italiani, in vario modo anche a loro insaputa) allo stato del Vaticano ed alla CCAR, così come il finanziamento pubblico ai partiti e le retribuzioni ai politici ed ai manager d’imprese pubbliche ed industrie statalizzate: finanziamenti e retribuzioni non meritati, che aumentano a dismisura il nostro debito pubblico portando il sistema Paese al fallimento ed al richio default, essendo emolumenti o finanziamenti abnormi e sproporzionati, non commisurati ai meriti ed/od ai realizzi, così come le uscite e gli sprechi di denaro pubblico dovuti alla corruzione ed alle organizzazioni mafiose, camorristiche e ndranghetistiche presenti nel territorio italiano, sia dentro che fuori le istituzioni e nel nostro sistema sociale, politico, e non per ultimo economico, come descrive bene questo articolo:

http://www.ilconsapevole.it/articolo.php?id=8665

spapicchio

corrige:

finanziamenti e retribuzioni non meritati, (che) aumentano a dismisura il nostro debito pubblico portando il sistema Paese al fallimento ed al rischio default

daigoro

“la pressoché totale assenza di esponenti di matrice cattolica”

questo quà si è “piccato” la realtà è l’esatto contrario:

la pressochè totale assenza di esponenti di matrice laica.

anzi quei pochi che potrebbero sembrare laici si affrettano a prostrarsi più degli altri ai piedi della ccar per non uscire dal branco.

Cesare b

Segnalo un inviperito articolo (corredato di altrettanto biliosi commenti) su “Il Giornale” di oggi, intitolato “Tettamanzi benedice il compagno Pisapia”.
Immagino che da questo momento la vostra solidarieta’ con il quotidiano della famiglia Berlusconi, cosi’ schierato contro il Cardinale, sia incondizionata.
Saluti.

FSMosconi

@cesare b

Perché cerchi di attribuire ai commentatori di queste news le tue caratteristiche?
Ad ogni modo (sto parlando per me ora) no: è ovvio che il cardinale se lo vuole tenere stretto per il mantenimento dei suoi privilegi ma è altrettanto vero che Il Giornale sia tira a campare sia fa ciò che il nano di Arcore gli dice… palese palese.

nightshade90

e perchè mai dovremmo adesso dare solidarietà ad un giornale simile?

guarda che siete solo voi a cambiare sponda a seconda di dove tira il vento, pronti ad invitare persino i mussulmani ad allearsi con voi in una lotta contra gli atei (vedi frattini).

fab

Scambio di cortesie fra clerici e fascisti; noi siamo altrove.

spapicchio

@ civis romanus sum

“E tu hai ragione, spapicchio, io l’ho un pò forzata, ma il fatto è che qui da noi i cristiani sono tutti cattolici apostolici e romani ma pur sempre cristiani sono, e cantano in coro christus vincit, regnat e imperat e allora capirai che il problema nostro, di uomini che hanno deciso di sistemarsi in una democrazia intendo, sono questi cristiani eversivi in quanto monarchici che vediamo e manteniamo nel nostro sistema.”

“E non sono mica problemi nostri le diatribe interne di una religione, toccherebbe allora ai cristiani darsi una regolata , che se la risolvessero da soli la loro questione senza creare cancri ( il cattolicesimo ) e metastasi ( la chiesa ) che impestano e ingombrano il concetto di democrazia.”

Queste sono frasi piuttosto contorte, perché, in fondo tu vuoi far passare l’dea che, come tu dici “qui da noi” vi sia una solo chiesa, ed una sola religione, il cattolicesimo romano;

invece esiste per esempio la religione cristiana evangelica che come spiegano gli evangelici anche qui: http://www.ilcristiano.it/ , ha influenzato il processo di formazione e di unificazione dello stato italiano in modo decisivo, mentre il papato era contrario sia allo stato unitario, sia all’istruzione pubblica (Pio IX, “non expedit”, “non possumus”) eccetera.

Ma la realtà è sempre la stessa: la chiesa cristiana evangelica è una chiesa molto diversa e distante dalla chiesa romana cattolica.

Su questa differenza sostanziale e non solo nominale tra queste due chiese è stata fatta la storia dell’Europa.

Voler continuare a confondere tra queste due diversissime e distantissime realtà diciamo “confessionali”, è sbagliato perché non consente di comprendere differenze culturali molto profonde tra vari paesi europei e non solo, vedi gli USA, il Brasile, le americhe, molte parti dell’africa, dell’asia eccetera.

Quello di considerare tutto romano cattolico è un antico vizio imperialista romano carolingio che fa acqua da tutte le parti.

“qui da noi i cristiani sono tutti cattolici apostolici e romani ma pur sempre cristiani sono”

non è affatto vero: i cristiani non sono cattolici apostolici e romani, casomai sono evangelici, c’è scritto in tutto il Nuovo Testamento, mi risulta questo il vero problema dottrinale di base dei romani cattolici: se un cosiddetto cristiano non è evangelico, semplicemente non è cristiano.

Infatti ai cattolici romani manca quasi sempre l’evangelizzazione: sensibilissimi alle questioni politiche, finanziarie e di potere, non sono evangelizzati, non conoscono il Nuovo Testamento.

Non esiste cristiano che non sia evangelico, un sedicente cristiano che non sia evangelico semplicemente non esiste.

Chiesa cristiana evangelica e chiesa romana cattolica sono realtà ecclesiali molto diverse su posizioni dottrinali estreme e distantissime che stanno agli antipodi tra di loro.

Mi scuso per i refusi ma il compito di discernimento e di districazione tenendo conto delle espressioni e delle frasi nel loro complesso qui non era facile, anche per una semplice lettura interpretativa.

Bisogna anche dire che Roma in questo periodo non sta dando un buon esempio di civiltà al Paese, per come viene amministrata, e per la situazione politica in complesso poco o per nulla democratica.

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