India: guru digiuna contro la corruzione, interviene la polizia

Lo yogin Swami Ramdev ha indetto a New Delhi un digiuno pubblico “fino alla morte” per protestare contro la diffusione della corruzione in India e la tolleranza che riceve dal governo. Dopo aver raccolto intorno a sé migliaia di devoti è intervenuta la polizia, che ha disperso i sostenitori usando anche gas lacrimogeni. Il guru, scrive The Hindu, ha passato la notte in carcere, poi è stato rilasciato ma ha dovuto far ritorno al suo ashram.

Luciano Vanciu

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19 commenti

Chiericoperduto

Attenzione però, un guru con molto seguito che incita al digiuno “fino alla morte” , anche se la finalità è meritoria, nel caso qualcuno ci rimanesse stecchito, potrebbe essere accusato di istigazione al suicidio.

FSMosconi

Duole dirlo ma chi non risica non rosica… 🙁
Sinceramente quanto il gioco valga la candela deve stabilirlo lui…

#Aldo#

Quale fulgido esempio di democrazia la modernissima India, modello spesso additato come esempio da seguire. Mi chiedo come sia possibile che ci sia chi riesce a vedere in questo calderone un modello da imitare. La forza del pregiudizio ideologico, evidentemente (parente stretto della forma mentis religiosa).

Chiaro di Luna

Succede quasi dappertutto Aldo. La polizia cerca in ogni caso di proteggere i por.ci che sono al governo, non è una novità.
Non ti dico cosa fa qua a Saronno la polizia perchè c’è da mettersi le mani nei capelli. La religione si sta sgretolando, è ora di intaccare anche il concetto attuale di democrazia, che ha fatto il suo tempo…

Comunque relativo al 3ad, sono solo dei maledetti reazionari…servi dei servi dei servi. ACAB.

#Aldo#

Chiaro di Luna, il fatto che succeda quasi dappertutto non mi consola, anzi.

Chiaro di Luna

Appunto! La mia voleva essere un’amara replica al tuo post 🙂

myself

Ammirevole protestare contro la corruzione, ma gli scioperi della fame sono fondamentalmente inutili

P.C.

Inutili? Non proprio: se hai copertura mediatica e seguito popolare, rendi difficile per il potere ignorare la tua protesta, perchè farlo vorrebbe dire assumere, agli occhi della gente ( e degli elettori) il ruolo dell’assassino, del personaggio negativo, dando al contempo ulteriore forza alla protesta stessa…

Riccardo

Inutili?
In India?
Posso capire dannosi per la persona ma in India c’e’ chi e’ arrivato ad ottimi risultati digiunando.

Giorgio Pozzo

Leggevo su National Geographic (aprile 2011) che in India l’associazione 5th Pillar ha emesso banconote da zero rupie. Sopra la banconota, che, ripeto, non vale nulla in termini monetari, c’è anche scritto “Prometto di non dare nè ricevere tangenti” e in grassetto “Eliminate la corruzione a tutti i livelli”.
La banconota è più spessa di una banconota vera, così che risulti difficile da piegare, come quelle passate come “mazzette”. La preghiera è quella di dare tale banconota tutte le volta che un poliziotto o un burocrate la pretende.

Un’iniziativa che sarebbe piaciuta al non violento Gandhi, il quale sorride sulla banconota stessa.

Ernesto

In Cina invece ti impiccano se vieni scoperto a prendere tangenti.

Chiericoperduto

fanno bene, sai cosa vuol dire in un paese di 1400 milioni di persone se anche solo il 5% dei funzionari intasca tangenti?

tianlu

Infatti, come è successo da poco al sindaco di Shenzen 深圳. L’unico problema è che si ha l’impressione che finiscano sulla forca solo i pesci più piccoli.

天路

Paul Manoni

Iniziativa, degna di elogi ed apprezzamenti.
Un forma di disobbedienza civile, che evidentemente ha colto pienamente nel segno, se “i Chips” indiani, sono stati costretti a sparare lacrimogeni sulla folla e disperderli.
La prossima volta, saranno di piu’…E poi di piu’ ancora, se sapranno portare avanti in modo non violento, le loro idee ed i loro principi. 😉

Federico Tonizzo

Sono i corrotti che dovrebbero essere condannati ai lavori forzati, e non venire alimentati se non lavorano.

#Aldo#

Oppure si potrebbe alimentarli con un sondino naso-gastrico.

(sia ben chiaro che è solo umorismo nero)

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