Una significativa maggioranza degli americani sostiene che è possibile essere in disaccordo con gli insegnamenti della propria religione in materia di aborto (72 %) e omosessualità (63 %), senza minare le basi della fede. La notizie è dell’Huffington Post che riporta parte dei risultati di uno studio condotto dal Public Religion Research Institute. In particolare la pensa così sull’aborto l’86 % dei protestanti, il 67 % degli evangelici bianchi e il 68 % dei cattolici; e sull’omosessualità il 77 % dei protestanti, il 47 % degli evangelici e il 74 % dei cattolici. L’indagine affronta anche altri aspetti dello stesso problema. Ad esempio, il 72 % dei protestanti bianchi e il 58 % dei cattolici bianchi ritengono che gli ambulatori privati debbano fornire un servizio di interruzione della gravidanza contro il 38 % dei cattolici ispanici e il 37 % degli evangelici bianchi. Con l’eccezione di bianchi protestanti evangelici, la maggioranza di tutti i maggiori gruppi religiosi sostiene che l’aborto dovrebbe essere legale in tutti (19 %) o la maggior parte dei casi (37 %). Una parte importante del sondaggio ha coinvolto i giovani dai 18 ai 29 anni i quali si dimostrano essere più favorevoli dei loro genitori ai matrimoni gay e alla legalizzazione dell’aborto (60 %).
Daniele Stefanini
come dire… saranno anche in “maggioranza”, ma la maggioranza di questa maggioranza sembra fare (come in italia del resto) quel che gli pare senza troppi problemi.
“Le regole religiose sono come gli elastici: ogni credente se le accomoda come meglio gli aggrada.” F. Cucurachi
la conoscevo, e la trovo assolutamente adatta
per questo si è necessaria di un’istituzone quale il magistero, altrimenti ogni credente – forse anche in buona fede- si crea un cristianesimo su misura.
evidentemente i gerarchi se ne sbattono perchè sanno che in caso contrario starebbero a guardarsi nelle pa lle degli occhi tra di loro.
Peccato che il “magistero” porti i credenti a non pensare.
Vedi quello che si legge su Pontischifezz: “noi non pensiamo, abbiamo il Magistero”.
Ciumbia! Orwell era un dilettante rispetto a madama la marchesa!
Il magistero garantisce solo un’unità apparente basata sul principio di autorità, combattendo tutti i dissidenti, non una verità (ammesso che ce ne sia una).
Il quadro e chiaro: ogni organizzazione religiosa si fa un “Dio” a sua immagine e somiglianza ed ogni fedele si fa una sua religione a sua imagine e somiglianza.. La commedia deve andare avanti, tutti a fare la loro parte, preti e fedeli, incuranti del fatto che il loro “Dio” potrebbe sentirsi preso per i fondelli e spedirli tutti all'”Inferno”.
Evidentemente i primi sono loro a non credere in “Dio”, il problema è che vogliono imporre la loro impostura anche al prossimo.
@ alfonso, la parola “commedia” è davvero rappresentativa della pantomima iniziata due millenni fa
Sull’aborto più del 60% di bianchi evangelici, neri protestanti e cattolici ispanici. Cattolici bianchi e protestanti bianchi sono meno rigidi. Le religioni si ritrovano divise in due gruppi anche nella condanna all’omosessualità. Del resto quando ci fu il referendum in California contro il matrimonio omosessuale i neri – storicamente democratici – furono determinanti (7 su 10) per l’abrogazione della legge che lo consentiva.
Le culture maschiliste contrasteranno sempre la libertà di autodeterminazione della donna e la presenza di omosessuali nel branco. Si direbbe piuttosto che la religione si è ritagliata adosso a una cultura preesistente, quella del macho.
Futti futti ca diu pirduna a tutti
Ha coinvolto con l’acca!
Dio punisce il redattore privandolo dell'”h” come sta scritto sulle Sacre Scritture.
Sia anatema! 😀
Mi scuso per l’imperdonabile errore.
Devi recitare dieci ave maria e due pater noster.
@Stefano Grassino
Con annessa offerta libera a partire da €30 alla parrocchia di appartenenza
Stefano Grassino scripsit:
Per il tuo fratello Stefano Grassino!
Mica fessi i fedeli, in questo modo ottengono la botte piena e la moglie ubriaca: mantengono la speranza di poter davvero andare in Paradiso dopo la morte e contemporaneamente vivono come par loro.
Alle chiese non pare vero, in quanto comunque riescono ad ottenere quel che a loro interessa, ovvero il denaro ed i privilegi.
Certo che invece in quanto a coerenza sono davvero messi male.
Ciao a tutti
Onestamente sono affari loro se sono coerenti o meno….preferisco mille volte fedeli così piuttosto che bigotti che vogliono imporre le loro idee abominevoli a chi non la pensa come loro!
il problema non sono quel genere di credenti, il problema è che fanno numero e le gerarchie, forti di questi numeri di “credenti incoerenti” pretendono.
😆
Alla facciaccia dei loro stessi superiori…
Nulla di nuovo sotto il sole (nero) della religione.
Il problema è quando costoro prentendono che le leggi dello Stato si conformino alle loro “perfette e ineffabili” dottrine.
Ci sono le(pecore nere,come al solito.
Devono essere proprio tante allora…
sembra che siano la maggioranza.
a quanto pare sono così tante che quelle fuori dal gregge sono quelle bianche….
@ Alecatt.:
E a te piace fare la pecora, vero? Bravo, bravo! Vedrai che qualcuno un giorno ti mangerà! Anzi, se ti svegli ora ti accorgerai che ti sta mangiando la vita da quando qualcuno ha iniziato a parlarti di religione!!!
“Una significativa maggioranza degli americani sostiene che è possibile essere in disaccordo con gli insegnamenti della propria religione in materia di aborto (72 %) e omosessualità (63 %), senza minare le basi della fede.”
Questa fa parte della solita folle irrazionalità della maggior parte dei credenti! 😯
Mi sembra che il sondaggio dica una cosa nota: ovvero che i credenti sono tutti credenti di nome, salvo poi fare quello che gli pare. La domanda è allora: che siete credenti a fare? Meglio essere atei e piantarla con le finzioni, le religioni fanno solo dei gran danni e le organizzazioni a esse legate sono deleterie.
La religione si usa come la moda “pret a porter” in occasione di battesimi, comunioni,
cresime, matrimoni, funerali …… poi “liberi tutti” di rubare, evadere le tasse,
fregare il prossimo, tradire mogli e principi!
Ho letto che i praticanti in Italia siano stimati in cinquantamila, per gli altri vale quanto ho scritto sopra!
Non male!
Eppure di questo articolo la cosa che più mi ha colpito non ha niente (o quasi) a che vedere con le religioni:
noto che le statistiche sono differenziate fra bianchi, neri e ispanici… ma i fedeli di una data religione non sono tutti uguali tra loro? Il cattolicesimo per bianchi è diverso da quello per ispanici o cosa?
Non dovrebbe stupire il fatto che i fedeli protestanti possano non essere in sintonia con i loro vertici, perchè differente è il rapporto tra fedeli e clero, essendo questi dei semplici studiosi o al massimo dei consulenti e non delle vere autorità come per la chiesa cattolica dove si arrogano il diritto di dire ciò che il loro dio vuole a dei sudditi. Per il protestantesimo la base è la lettura individuale dei testi sacri e questo porta inevitabilmente a differenti interpretazioni (e anche tante differenti chiese protestanti). Inoltre non esiste neanche una vera unità della chiesa che ha più una struttura federale tra le diocesi e, quindi, vi sono differenze anche tra le varie diocesi. Per esempio in Germania troverete tra i luterani differenze anche notevoli anche tra le chiese luterane dei singoli laender. Cioè hanno una struttura più simile alle chiese cristiane primitive prima dell’unificazione con la forza sotto un’unica chiesa cattolica che stabilisce il canone a cui fare riferimento.