World Humanist Day, la EHF: “Riconoscimenti importanti in Europa”

La European Humanist Federation (EHF) organizzazione che riunisce le associazioni laiche e di non credenti del continente, ‘festeggia’ proprio oggi, giorno del solstizio d’estate, il World Humanist Day. Lo fa un bilancio positivo e incoraggiante delle attività svolte. Il suo presidente, David Pollock, segnala la crescita dell’organizzazione, che conta ormai 50 sigle, come sancito durante l‘assemblea generale del 2011 a Genova co-organizzata proprio dall’UAAR. Inoltre, per la prima volta la Federazione ha incontrato la presidenza del Consiglio d’Europa (Ultimissima del 25 maggio). Importante anche il riconoscimento da parte dello stesso Consiglio d’Europa: viene auspicato un “dialogo interculturale” che dovrebbe includere i non credenti come interlocutori al pari delle religioni. Pollock esprime dispiacere per la decisione della Corte Europa dei Diritti dell’Uomo sul caso Lautsi riguardo l’imposizione del crocifisso, portato in sede internazionale dall’UAAR, ma fa notare che l’incredulità è molto diffusa in Europa. Secondo diverse ricerche, i non credenti sono infatti tra 1/3 e la metà della popolazione europea. E questo “anche se magari non hanno mai sentito parlare di un movimento ‘humanist‘ o laico”. “Abbiamo bisogno di coinvolgerli”, conclude Pollock, “in modo da rendere più forte la nostra voce e continuare a pronunciarci in modo deciso a favore dei loro punti di vista e dei loro interessi”.

La Redazione


34 commenti

nightshade90

“i non credenti sono infatti tra 1/3 e la metà della popolazione europea”

io cattolici dovrebbero ringraziare il fatto che siamo migliori di loro: se fossimo come loro, una volta diventati la maggioranza, avremmo già cominciato ad opprimerli e a pretendere privilegi riservati ai soli non credenti……………

FSMosconi

Più che migliori diciamo meno “palloni gonfiati”. 😉
Ovviamente il discorso non vale per quelli ragionevoli (o “menefreghisti”?)…

FSMosconi

*Per i cattolici ragionevoli*

Ora è più chiaro… scusate. 😉

Andrea65

*Per i cattolici ragionevoli*

Può un cattolico essere ragionevole su qualcosa che in qualche modo viene toccato dalla sua religione (praticamente tutto) ?
Direi che sia impossibile.
Ragionevole significa che fa uso della ragione, e un cattolico non può farne uso, altrimenti sarebbe un razionalista come me, e non un cattolico.
Il cattolico diventa ragionevole quando si discute di un qualcosa che stranamente non venga nemmeno di striscio toccato dalla sua religione, altrimenti, fede cieca.

Ciao a tutti

FSMosconi

@Andre65

Non a caso ho messo vicino a “ragionavoli” un “menefreghisti”. 😉

nightshade90

il mio paragone era con quello che i cattolici hanno SEMPRE FATTO (e ancora oggi cercano di fare) quando credono di essere la maggiranza. non è detto che tutti i cattolici siano dittatori oppressivi che impongono il loro volere, ma di fatto (almeno chi parlava per loro nei luoghi suddetti) si sono sempre comportati così, quando sono stati la maggioranza o comunque hanno avuto più potere degli altri in uno stato…..

FSMosconi

Oh, be: repetita iuvant (e così i trolls non possono tacciarti di nulla 😉 )…

Stefano Grassino

Uno dei problemi è che noi “non credenti” siamo gente pacifica ed alla mano.
Se uno va a messa non lo apostrofiamo con frasi ingiuriose o lo prendiamo a sassate e non avendo il fanatissmo come motore propulsore, non credo che otterremo i risultati che ebbe il cristianesimo a suo tempo.
Chiaro che io preferisco così e credo proprio che il 99% degli iscritti UAAR la pensi come me, onde per cui dobbiamo serenamente accettare che i tempi vadano per le lunghe, così senza rammarico alcuno.
Considerando anche che non avendo i mezzi economici che potrebbero mettere in moto l’informazione (visto che tutto oggi si paga) e che il clero, proprio perchè offre un prodotto di cui la maggior parte degli esseri umani ha bisogno, riceve un ritorno in denaro e soprattutto in potere che gli permette di pesare sulla vita politica, la nostra strada sarà sempre in salita.

Batrakos

‘Il seme sotto la neve’ lo avrebbe chiamato Kropotkin.
Commento, il tuo, a parer mio molto intelligente ed equilibrato, anche se con la crisi che abbiamo, e il modo in cui è gestita, se peggioreranno seriamente le condizioni economiche -spero vivamente di no, ma sperare serve a poco- potrebbe anche darsi un’accelerazione dei tempi storici: se in favore loro (aumento di religiosità per reazione morale alle avversità) o nostro (cominciare ad accorgersi che tra i privilegiati della società ci sono, e ben in alto, gli alti papaveri del clero e anche molti preti semplici a mia esperienza non se la passano male, tra l’ora di religione che insegnano, qualche ruolo in qualche consiglio direttivo di qualche fondazione e cose così…), quello è tutto da giocarsi.
Ma, escludendo questa ipotesi, il lavoro su tempi lunghi credo che, anche a livello esclusivamente tattico, sia il migliore.
Il senso di laicità per vincere deve essere assorbito dal sentire della gente, e i kulturkampf vanno fatti con pazienza, equilibrio e ragionevolezza, altrimenti è come ululare alla luna.

Maurizio_ds

Il fatto che l’EHF sia cresciuta così tanto in relativamente pochi anni significa comunque che l’ateismo e l’agnosticismo sono diffusi, al di là delle manifestazioni di facciata. E questa è una buona notizia.

Stefano Grassino

Un bell’aiuto lo stiamo ricevendo da questo papa e da quasi tutta la chiesa odierna, che si è arroccata su schemi vetusti e sulla ricerca del denaro ma soprattutto del potere. Credo che pian piano, anche i cattolici si sveglieranno anche se occorrerà molto tempo………

Kaworu

il grosso problema è che i cattolici nostrani lo sono per abitudine e conformismo.

se lo fossero per convinzione, sarebbe MOLTO più facile abbandonare la chiesa quando questa disattende i suoi stessi insegnamenti.

Stefano Grassino

Anche questo è vero e non solo per abitudine e conformismo; c’è un’aspetto ben peggiore: i favori che il clero ti può far avere, del tipo: un’assunzione, un avanzamento di carriera, un’avvicinamento se sei in una sede lontano da casa etc. etc.
Io però (debbo dire che non mi sono spiegato bene, prima) penso che in ogni comunità esista una percentuale di individui, che in questo caso non sò quantificare, che non sono disposti a vendere l’anima al diavolo….pardon al prete.

Kaworu

si c’è anche quell’aspetto di comodo.

mi auguro che la percentuale di gente che dici sia più alta di quel che sembra 😉

FSMosconi

Convertitevi e credete al Sacro Libro del Mostro degli Spaghetti Volante [?], Possa il FSM toccarvi con le sue Pappardellose Appendici.

😀

nightshade90

glielo diciamo anche noi al parroco che è eretico, ma rispetto a te è più ortodosso e seguace del magiestero del papa stesso. almeno lui le indicazioni del TUO dio le segue…..

ErnestoBabbo

Se non ci credi, chiedilo a loro

– chiedilo a don Seppia
– chiedilo a don Sepe
– chiedilo a don Giordano

…avrai delle belle lezioni di ortodossia.

Hysteron Proteron

nightshade90 scripsit:

glielo diciamo anche noi al parroco che è eretico

Tre osservazioni “al volo”:
– perché scambiare il sarcasmo per eterodossia?
– perché pronunciarsi sull’ortodossia di una persona quando si è totalmente digiuni di studi approfonditi e non approssimativi sulla dottrina cattolica? Io mi guardo bene dal definire “eretico” o “eterodosso” un altro cattolico, perché so bene di avere lacune enormi ma soprattutto so bene che non spetta a me giudicare un mio fratello sulla sua fede. La mia trave mi è d’ostacolo per vedere bene nel suo cuore.
– peccato che il parroco di Funo ultimamente scriva così poco.

Hysteron Proteron

/me scripsit:

La mia trave mi è d’ostacolo per vedere bene nel suo cuore.

A scanso di equivoci: se anche non avessi le mie belle travi nei miei occhi non saprei comunque guardare nel profondo degli altri. Ma colle mie magagne è se possibile ancora più difficile! 🙁

Kaworu

c’è bisogno di esser laureati in matematica per dire che 1 + 1 + 1 = 3 e non 1?

(perchè in linea di massima quel che dice il parroco, che frequenta anche il forum e scrive molto più che qui, è di questo genere)

Hysteron Proteron

Kaworu scrispit:

c’è bisogno di esser laureati in matematica per dire che 1 + 1 + 1 = 3 e non 1?

No, ma c’è bisogno di tanta mala fede per non voler capire che il parroco di Funo è perennemente sarcastico.

Spero che vorrà chiarirlo anche lui (non ce n’è bisogno, almeno per noi cattolici che ne conosciamo di presbiteri sagaci e pungenti come lui, ma è giusto per far tacere queste ridicole accuse di eterodossia, che piovono da chi ha davvero pochi titoli per definire l’ortodossia).

Andrea65

Se la fede ti permettesse di essere in pace con te stesso e con il prossimo, non verresti a fare il troll qui.

Tu sei una ulteriore dimostrazione che non solo la fede non serva a migliorare, ma che al contrario peggiori le persone.

Ciao a tutti

fab

Dai e dai, un po’ alla volta anche Ale riesce anche a imparare le maiuscole. C’è speranza per tutti.

Bee

@ale

Sarebbe meglio se ti adoperassi a comporre un commento costruttivo che possa giovare alla discussione invece di scrivere

“Convertitevi � credete al Vangelo”

Somiglia tanto allo spam…

PINK

Gettate le vostre vesti dorate, rinunciate ai vostri privilegi, seguite la PAROLA, la provvidenza vi aiuterà, coltivate la terra essa vi darà i suoi frutti per sopravvivere , LUI vi guarda e vi giudicherà …

Ri ramen fratelli

Federico Tonizzo

“i non credenti sono infatti tra 1/3 e la metà della popolazione europea.” Bene.
E suppongo siano anche in calo. Bene.

Reiuky

1/3.

Significa non più una minoranza spaurita, ma una fetta importante della popolazione.

Significa che imporre delle idee religiose a tutta la popolazione, significa che per ogni due persone a cui potrebbe andare bene ce n’è una a cui andrebbero più che male.

Significa che i credenti non possono pretendere che la loro morale di odio e rancore sia imposta a tutti.

Questo discorso vale sempre, anche se fosse stato un non credente ogni 10’000 credenti.

Ma qui siamo a livello di 1 contro 2.

Federico Tonizzo

Errata-corrige:
Volevo dire: “E suppongo che i NON credenti siano anche in AUMENTO. Bene.” 🙂

ErnestoBabbo

Un terzo di atei, più 75 % dei credenti che “dicono di credere” o che “pensano di credere”. Basta andare in chiesa (o alla moschea, o in sinagoga, o al tempio) ogni tanto per avere la patente di fedele? O si tratta piuttosto di addomesticamento? Io credo che il 99,999999% di quelli che conosco “credono” perchè glielo ha insegnato la mamma, nulla di più, e non sprecano tempo a pensarci, non si sa mai… Bel fervore…

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