La Baviera non ha più una maggioranza assoluta di cattolici

Il sito de La Stampa ha pubblicato ieri un articolo del vaticanista Andrea Tornielli sullo stato del cattolicesimo in Baviera, la regione natale di Joseph Ratzinger. Nel 2010, per la prima volta, la percentuale di bavaresi appartenenti alla Chiesa cattolica è scesa sotto il 50%, a causa di un’ulteriore accelerazione del numero di fedeli che l’hanno formalmente abbandonata. Analoghi problemi ha comunque anche la Chiesa luterana.

Luciano Vanciu

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35 commenti

Southsun

Forse è per questo che il papucolo ha appena espettorato la solita rosicata domenicale sul “valore” dell’eucarestia. Sì, eu-carestia di soldi prossima ventura.

Dopo la tranvata sui dentoni di New York e questa ‘scossa sismica’ dalla Baviera, un bel discorsetto autocelebrativo e autoconfortante ci sta tutto.

Il gregge belante e pagante si restringe? Vai col tango.

Diocleziano

A proposito di ‘carestia’ il ministro Tremorti dovrebbe prendere in considerazione qualche taglietto anche dalle parti del vaticano, non solo dalle parti dei pensionati italiani.

Triceratops

20 anni di ricristianizzazione cattolica dell’Europa producono risultati 🙂

elena

È che in Germania se sei adepto della religione X sei tenuto a devolvere parte delle tue tasse per finanziarla, mentre se non segui alcuna religione quelle tasse te le tieni in tasca tua. Molto più sensato rispetto al truffaldino Otto Per Mille!
A ciò aggiungi l’ondata di indignazione per gli scandali della pedofilia nel clero e vedi che le percentuali caleranno ancora 🙂

fab

Non siete voi quelli del “siamo tanti e quindi abbiamo ragione”?

firestarter

non lo so capra, trai le tue conclusioni con quel mini aggregato di neuroni disconnessi che ti ritrovi. O magari chiedilo a quell’aquila di padre livio

giuseppe

E allora ? Che giochetti da bambini di scuola materna !!! Poi non vi lamentate se si ribadisce che siete una sparutissima minoranza. E in quanto tale molto acida.

MASSIMO

@ Giuseppe

Siamo una sparutissima minoranza?
No amico, qui proprio ti sbagli. Gli atei sono tra un terzo e la metà della popolazione europea. E questo per il momento, perchè le statistiche dicono che siamo in crescita.

Semplicemente non siamo rappresentati politicamente (almeno non ancora). E il giorno che saremo rappresentati a livello politico per i vostri amici preti saran dolori…..

Frithnanth

Gli atei sono tra un terzo e la metà della popolazione europea.

Mentre i cattolici sono il 34% degli italiani.
O almeno questi sono i dati della destinazione dell’8 per mille alla CCAR.
Quest’anno le frange cattoliciste si stanno impegnando a fondo, passando casa per casa per convincere i vecchietti a destinare l’8 per mille alla Chiesa.
In pratica stanno raschiando il fondo del barile, se non vediamo un’impennata vuol dire proprio che quel 34% e` tutto cio` che hanno, senza altre possibilita`.

giuseppe

Grazie per aver manifestato chiaramente gli intenti di un certo ateismo che vuole uccidere le libertà fondamentali. Noi non abbiamo paura dei “dolori” e nemmeno delle persecuzioni. Nei paesi atei e comunisti 70 anni di dittatura, fatta di violenze, sorprusi, torture, spogliazioni di beni e insegnamento obbligatorio dell’ateismo fin dalla più tenera età, non ci hanno piegato. E ora il cristianesimo comincia a rifiorire più forte. vedi quello che sta accadendo in Russia e in altri paesi, o quello che é accaduto in Polonia. Dopo lo sfascio della società che state portando avanti in Europa dalla rivoluzione francese in poi, meno male che ci sarà ancora la chiesa cattolica ad aiutare la gente a risorgere dalle macerie che avrete provocato.

Stefano Grassino

Giuseppe, se mi mandi il tuo indirizzo ti spedisco un fazzoletto per asciugarti le lacrime. Certo che se va avanti così dovrò spedirti un lenzuolo matrimoniale.

Francesco

Guarda che e’ il cristianesimo ed in generale le religioni che uccidono le liberta’ fondamentali noi le vogliamo difendere da voi per questo saranno dolori per chi, come la chiesa, le vuole negare. Poi perche’ fai confusione tra ateismo e comunismo? Questi paesi che hanno avuto il comunismo ora sono nelle mani della criminalita’ organizzata ecco perche la chiesa fiorisce, poi se questo ti fa piacere contento tu, si vede che hai capito che la tua chiesa e’ una associazione a delinquere e ti piace fargli da sgherro.

Frithnanth

Gli atei sono tra un terzo e la metà della popolazione europea.

Mentre i cattolici sono il 34% degli italiani.

Grazie per aver manifestato chiaramente gli intenti di un certo ateismo che vuole uccidere le libertà fondamentali.

Dove vedi questa intenzione?
Io ho semplicemente riportato dei dati.
Se questo e` uccidere le libertà fondamentali allora la liberta` che cerchi e` quella di impedire le parole altrui, anche semplicemente l’esposizione dei dati di fatto.

Complimenti.

Dalila

Massimo, forse gli atei sono una minoranza nel villaggio dove abita Giuseppe e quindi, nella sua personale prospettiva, una minoranza tout court…

Kaworu

quindi quando i giochini da scuola materna li fai tu, va tutto bene e quando invece qualcuno ti sbatte in faccia la realtà la cosa non ti piace?

grande maturità caro giuseppe.

firestarter

ciao giuseppe la volpe,

come va oggi? hai studiato le tabelline? mi raccomando non ti fare scoprire dalla mamma che frequenti certi siti altrimenti piange.

Bismarck

Un riassunto di un articolo fatto in maniera piuttosto imprecisa.
Non è in tutta la Baviera che i cattolici sono scesi sotto il 50% ma è nella diocesi di Monaco e Frisinga che il numero si assesta intorno al 49%. Maggiore precisione per favore!
In ogni caso il calo continua, vorrei ricordare che il numero di cattolici in Baviera è intorno al 57% e mi pare il 18% quella dei protestanti, visti i numeri assoluti delle deffezioni non ci si può aspettare cali enormi e vistosi, ma in lunghi periodi di dieci o vent’anni i numeri si fanno sempre più consistenti.
Per esempio, nella ex Germania Est le chiese non hanno mai recuperato la situazione precedente alla ddr.

vecchio laico

@ Bismark

Della Diocesi di Monaco/Frisinga, che tu giustamente citi, Ratzinger è stato Arcivescovo dal 1977 al 1982.

Sarebbe curioso conoscere la percentuale dei cattolici della Diocesi di Passau, in cui si trova Marktl am Inn ove è nato Benedetto XVI .

Bismarck

Mi pare che Passau sia sul 85%, la zona dove ha tenuto di più ma anche la più provinciale, non ha grossi centri per intenerci Passau stessa ha sui 51.000 abitanti.

vecchio laico

Diocesi di Passau, suffraganea dell’Arcidiocesi di Monaco Frisinga (come dire a casa sua)

Perchè?

Mah si, piuttosto che l’incoerenza meglio lo sbattezzo! Uscite dal gregge!

Andrea65

Direi che la notizia è abbastanza in tendenza con quello che succede un pò ovunque.
La forza delle religioni sono inversamente proporzionali al benessere e all’istruzione, e sono tutte destinate ad essere abbandonate prima o poi in quanto tutte nessuna esclusa sono basate su menzogne belle e buone, facili da smascherare con una cultura anche medio bassa.

La diffusione dell’informazione riguardante l’abnorme diffusione della pedofilia nella chiesa è stato solo un piccolo acceleratore di quello che comunque è il destino finale della chiesa cattolica.

Al contrario di chi pensa che in Italia si sia così cattolici, sono fermamente convinto che i cattolici nostrani siano davvero pochi, sebbene strombazzino a tutto spiano.
Fate mente locale e cercate di contare chi possa venire davvero cattolico, ovvero che vive secondo i dettami del loro mito Gesù: io non ne conosco nemmeno uno.

Ciao a tutti

Ffrank

Io qualche anno fa ho visto per la prima volta un uomo in un RISTORANTE che si e’ fatto il segno della croce prima di mangiare. Sono rimasto basito (e con me anche altri avventori). Mi sembrava di essere in uno di quei film americani ambientati nella “bible belt” ho persino giardato in giro sospettoso pensando di essere in una candid camera. Nei fillm questa sembra cosa normale ma nella quotidianita’ si ha l’impressione di avere di fronte una persona seriamente disturbata e questo la dice lunga sul cambiamento del costumi.
Io per lavoro mangio nei ristoranti circa 300 volte l’anno da moolti anni: lo dico solo per dire che di persone ne ho incontrate moltissime, occasionalmente anche preti ma loro non li ho mai visti fare il segno della croce. Non avevo nemmeno fatto caso a questa cosa prima che l’incontro con questo strano civile non mi ci facesse pensare.

Mario 47

Chiedo ai vari cattolici che scrivono qui i loro commenti di definire – ciascuno di loro – che caratteristiche debbano avere le persone per essere considerate nel novero dei cattolici; per esempio:

1- Basta essere essere battezzato
2- Bisogna essere battezzato e non aver fatto dichiarazione formale di apostasia
3- oltre a quanto sopra occorre una frequenza minima ai sacramenti (confessione, comunione) e una percentuale da definire di osservanza ai precetti della chiesa.
4- persone separate, divorziate, favorevoli ad esperienze sessuali prematrimoniali, alla contraccezione, all’aborto sono da considerare cattolici?

Una volta definito quanto sopra può aver senso parlare di percentuali.

mario

Per quelli che ci definiscono “ateisti” quanto sopra va modificato sostituendo al termine “cattolico” quello di “cattolicista”. Non sono così sottile da capire la differenza delle due accezioni, ma penso che sia corretto usare lo stesso metro per entrambe le convinzioni.

Perchè?

marchiati a vita siamo per loro; per loro non conta che ci siamo sbattezzati e non crediamo al loro dio e alla loro religione, per loro noi dobbiamo soffrie e morire marchiati.

Rasputin

“La regione natale di Joseph Ratzinger”

La Baviera è uno Stato, parte di una repubblica federale. Potete darmi del pedante.

MassimoP

Vabbè. In ogni modo, la “regione addominale” non ha province…

giuseppe

Stefano Grassino risponde:

domenica 26 giugno 2011 alle 19:03

Giuseppe, se mi mandi il tuo indirizzo ti spedisco un fazzoletto per asciugarti le lacrime. Certo che se va avanti così dovrò spedirti un lenzuolo matrimoniale

Io non piango affatto, sono tranquillissimo. Ma capisco che mancano gli argomenti…

Kaworu

mi spiace per la tua mancanza di argomenti.

di fronte ai fatti in effetti c’è poco da dire.

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