Il noto magnate egiziano delle telecomunicazioni Naguib Sawiris, che ha fondato un raggruppamento politico di impostazione liberale denominato Partito degli Egiziani Liberi, è stato accusato di aver insultato l’islam. L’avvocato Mamdouh Ismail e altri 14 membri del sindacato degli avvocati hanno depositato un esposto contro Sawiris, presso il Procuratore generale del Cairo Abdel Majid, come riporta il sito Youm7. Sulla propria pagina Twitter, Sawiris ha infatti postato una vignetta ironica che ritraeva Mickey Mouse e Minnie in versione islamica: il primo con la barba e la jelabiya (tipica tunica egiziana) e l’altra con il velo. Per questo, i legali lo accusano di aver “offeso la religione islamica e il profeta Maometto” e “minacciato la pace sociale”. L’immagine, inserita su Yfrog di Sawiris, è stata ora rimossa ed egli stesso si è scusato verso coloro che l’hanno ritenuta offensiva.
Valentino Salvatore
Si offendono se a portare velo, barbe e palandrane sono Minnie e Topolino, e quando le portano le persone in carne ed ossa non si offendono? Come poi una vignetta possa attentare alla pace sociale vorrei che lo spiegassero sul serio…..
Addavegnì Vauro! 😉
«Un mercante di cammelli (Muhàmmad, Maometto) che è capace di suscitare una rivolta nel suo quartiere; che insieme ad alcuni sfortunati accoliti li persuade anche di essersi intrattenuto con l’angelo Gabriele; che si vanti di essere stato rapito in cielo e lì di aver ricevuto quel libro incomprensibile che fa fremere il senso comune pagina dopo pagina; che, per far rispettare quel libro, mette a ferro e fuoco la sua stessa patria; che sgozza i genitori, che rapisce le giovani, che concede ai vinti la scelta tra la conversione o la morte, è qualche cosa che nessun uomo può perdonare, a meno che non sia nato turco, e che la superstizione non abbia spento in lui anche l’ultimo ricordo delle leggi naturali.»
Lettera di Voltaire a Federico II di Prussia in cui parla della sua pièce “Le fanatisme, ou Mahomet le prophète” (Il fanatismo, ossia Maometto il profeta)
Un’altra storia di ordinaria intolleranza e arroganza religiosa.
Ecco cosa rischiamo non mantenendo una netta indipendenza dello Stato da *tutte* le religioni.
Sempre più evidente che la religione alimenta l’idiozia.
bè insomma, sempre più evidente… dubito che con una vignetta si possa esplicare l’idiozia della religione più di quanto abbiano fatto gli atti compiuti negli ultimi millenni di storia..
…nel senso che c’è un’ulteriore elemento di evidenza.
http://www.nachhaltigkeits-guerilla.de/wp-content/uploads/2011/02/Minnie.jpg
Dov’è questa immagine? Al momento trovo: http://www.pureevilclothing.com/printed/Images/42.jpg
Si trova ad esempio riprodotta in piccolo nell’immagine sulla stessa pagina linkata del sito Youm7.
“accusato di offesa all’islam”
Essere accusati di offendere una religione non dovrebbe essere reato come si fa ad offendere qualcosa che non esiste?
Per intolleranza e diffusione di odio, la religione di Maometto non ha rivali.
A me, persona per indole rispettosa oltre la media, questo genere di notizie fa venir voglia di insultare l’Islam un giorno sì e l’altro pure (isole comprese).
… e adesso i seguaci del profeta Walt Disney (che la pace sia con Lui) assalteranno le ambasciate dei paesi arabi gridando “Mickey-u akbar” 🙂
Mi sembra una osservazione dello stesso livello di Giovanardi quando ha detto che Lady Gaga rischiava di offendere il pontefice con la sua stessa presenza. Sick man.
Giovanardi non fa testo; Giovanardi non PUO fare testo; Giovanardi non è come uno di noi. Egli è un’anima pura. “Se non tornerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli”. Giovanardi è atteso in paradiso e siederà sulle ginocchia del padre suo.
A ridagli con la solita suscettibilità religiosa…
I musulmani sono campioni del mondo di suscettibilità: non c’è una volta che non si offendono!
Però qua, leggendo senza saperne tante, potrebbe esserci, dietro il paravento religioso, anche una mossa più prosaicamente economica comune a tutte le culture: cercare di spillare soldi al magnate di turno attraverso cause ad hoc.
Io non ci vedo motivazioni economiche. C’e’ puramente l’etichettamento del riformista come nemico anti potere, antireligioso, antiislamico nel nostro caso ma poteva anche essere anti stalinista, anti cristiano in altri casi di altre dittature ideologiche parossistiche.
L’etichettamento come nemico definitivo e da eliminare avviene anche se il riformista di turno questi aveva cercato di EVITARE di criticare frontalmente l’ideologia dominante, l’islam in questo caso, e si era concentrato su dettagli dei suoi eccessi.
L’estremizzare la propria suscettibilita’ pertanto e’ pensata, razionalissima arma estremistica per costringere l’avversario in un angolo e non farlo piu’ uscire di la’ rendendolo innocuo sulla difensiva finche’ non sara’ poi anche spazzato via fisicamente.
— E’ cosi’ con la “Jihad legale” contro chi critica gli islamisti o l’islam ( le associazioni islamiste come il CAIR intentano cause su cause per danni soprattutto negli USA dove la giustizia e’ pesantissima coi danni civili e comunque e’ costoso per gli individui accusati pagarsi gli avvocati)
— E’ cosi’ anche in Europa, vedansi le accuse di razzismo a Wilders per avere criticato un libro religioso che non c’entra niente con le ipotetiche razze.
— E’ cosi’ in Iran con la criminalizzazione del movimento di contestazione “verde”.
— E’ stato cosi’ per le Vignette Danesi il cui scandalo fu montato ad arte e preparato per ben 6 mesi prima di farlo scoppiare in modo coordinato in decine di paesi islamici anche con false vignette (piu’ offensive di quelle pubblicate in Danimarca)
— Ed e’ cosi’ nel caso attuale di Naguib Sawiris attaccato strumentalmente per squalificare ed eliminare dalla prossima competizione elettorale il suo partito riformista.
E QUESTA e’ la parte STRUMENTALE della “IPERSENSIBILITA’ ISLAMICA” alle offese.
Ma poi ce’ anche la ipersensibilita’ viscerale, e questa la potete capire solo se avete letto il Corano. Il Corano non predica nenche in teoria Amore, Equita’ e Giustizia, ma soltanto la sottomissione al volere di Allah.
Dovremmo leggere il Corano per capire l’Islam.
Non si puo’ proprio pensare a semplici analogie con le religioni finora dominanti da noi.
Per noi occidentali un concetto come ” Giustizia ” sta in piedi da solo, con definizione puramente umana.
Per chi prende sul serio il sacro Corano (di cui l’originale sta in cielo eterno, immutabile non criticabile e non interpretabile, solo da applicare), la “Giustizia” e’ soltanto il volere di Allah.
Non puo’ essere costruita secondo un’etica umana, razionale, basata su equita’ reciprocita’ eguaglianza.
– Per gli islamici, l’idea stessa che un infedele abbia gli stessi diritti di un “vero credente”suona estremamente ingiusta: per loro Dio in persona ha consegnato loro gli infedeli perchè li sottomettano e li costringano a pagare il tributo.
Non per niente dividono il mondo in “terra dell’islam” e “terra della guerra”.
IDEM per la diseguaglianza delle donne. Non sono eguali. Lo ha stabilito il Corano. Amen.
– Sara’ anche propaganda cristiana, ma il Cristianesimo a forza di mettere al centro della sua predicazione l’uomo e l’amore per l’uomo, un pochino ne viene influenzato, almeno nei casi migliori, nei tempi moderni e dopo l’evoluzione della societa’ e le critiche dell’illuminismo che lo incalzano alla coerenza in questo senso.
Insomma, anche se raramente possiamo anche incontrare qualche cristiano molto devoto e molto coerente che si comporta umanamente bene.
Anche nell’islam ci sono tante brave persone, ma proprio quelle che sono INcoerenti con gli insegnamenti religiosi molto precisi sull’aggressione obbligatoria agli infedeli, il disprezzo verso gli infedeli, ed il divieto di farseli amici.