Una coppia italiana ha presentato un ricorso contro la legge 40 sulla procreazione assistita presso dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) di Strasburgo. Rosetta Costa e Walter Pavan, portatori entrambi di fibrosi cistica, hanno il 25% delle possibilità di trasmettere questa mattia. I due hanno già avuto un figlio nel 2006 che è appunto colpito da fibrosi cistica e la madre ha abortito nel 2010, quando ha scoperto tramite test che il feto che portava in grembo era colpito dalla stessa malattia genetica.
Per questo la coppia vorrebbe utilizzare la fecondazione in vitro con screening, ammessa in 15 Paesi europei. Ma non può ricorrervi: la legge 40 infatti la ammette solo in caso di partner maschio con malattia sessualmente trasmissibile o coppia sterile. Il ricorso vuole far leva sugli articoli 8 e 14 della Convenzione Europea: rispettivamente, la tutela della vita privata e familiare e il divieto di discriminazione.
Il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, che difende la legge 40 ed è contraria alla selezione degli embrioni, ha affermato che su questo ricorso “si stanno diffondendo equivoci ed interpretazioni sbagliate”. Il ricorso infatti “non è stato ancora neppure dichiarato ricevibile, ma è stato soltanto presentato alla Corte” che ne valuterà la ricevibilità. La Cedu “accetta i ricorsi solo quando si siano completati tutti i gradi di giudizio nel Paese di appartenenza”, ha affermato Roccella, “cosa che non mi sembra sia ancora avvenuta in questo caso”.
Valentino Salvatore
Ma alla Roccella (e ai monsignori) che gliene frega ?
Le gravidanze rischiose, e le possibili conseguenze, non sono mica le loro !!
Gliene frega si, non solo ai monsignori ma a tutte le confraternite del clero altrimenti come farebbero a riempire collegi, case di cura e scuole private intestate a santi, madonne e frattaglie varie del corpo di gesù esentasse per l’assistenza ai disabili.
Sintesi perfetta! Dietro i valori irricevibili, questa multinazionale ha sempre ben chiaro il business!
Questo è quanto avviene quando si legifera per conto delle gerarchie cattoliche. Che vergogna!!!
Meno male che c’è l’Europa
c’e’ chi ritiene che passi poca differenza tra zigote, blastocisti, embrione, feto e un bambino vero, perché sono tutti contenitori di una cosa chiamata anima, che e’ la cosa per loro più importante
da cio’ si arriva all’assurdità di vietare uno screening su embrioni sapendo che poi, mesi dopo, si andrà incontro ad un aborto
(c’e’ anche di peggio, c’e’ chi non praticherebbe aborti anche in caso di gravidanze extrauterine, ossia gravidanze che non possono essere portate a termine ma che sono a sicuro impatto devastante per il corpo e la viota della donna)
la legge 40 è una legge stupida. Non permette la diagnosi pre-impianto e obbliga la donna all’impianto di tutti gli embrioni ottenuti anche se poi li può abortire….
D’altronde quando si è andati al referendum non è importato un bel tubo a nessuno.
Spero vivamente che il ricorso venga accolto e che si possa arrivare ad una revisione della legge 40; non capisco perché non adottare una strategia come la fecondazione assistita con screening pre impianto in casi come questo, mi sembra la soluzione più sicura e meno invasiva per garantire il diritto alla salute del nascituro e della madre.
Il punto è: sarà accettato il loro ricorso oppure ha ragione il ministro Roccella? Chi mi può rispondere? Grazie.
Stefano,
non sono un avvocato, ma leggo di questo precedente interessante, che sembrerebbe dare torto a Roccella:
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha pronunciato un’importante sentenza nella quale ammette che si possa ricorrere direttamente alla Corte Europea (senza rivolgersi prima ai Giudici Italiani) quando si presume che i Giudici Italiani non garantiscono l’applicazione delle norme CEDU.
CASO (RICHIESTA N. 162/04)
SENTENZA CEDU DEL 16 NOVEMBRE 2006
Grazie. pure io non essendo esperto in materia mi pongo a questo punto un quesito che ritengo fondamentale: come si fa a dimostrare che i nostri giudici non garantiscano l’applicazione delle norme CEDU?
Uhm… direi che la stessa CEDU possa essere in grado, analizzando l’accettabilita’ del ricorso, di dire se la legge italiana (che i giudici dovrebbero applicare) contrasta in qualche modo con le norme europee (che invece devono applicare alla CEDU).
In altre parole (sto inventando), se la legge 40, in qualche comma, darebbe torto ai facenti ricorso, e quindi i giudici italiani farebbero altrettanto, ma le norme europee darebbero ragione ai facenti ricorso, allora ci dovrebbe essere l’accettabilita’, vista l’inutilita’ dei gradi di giudizio successivi in Italia.
Direi che tutto questo debba essere parte della domanda stessa di ricorso.
Comunque, esiste un precedente alla faccia di Roccella.
sarà.. ma dopo la delusione della sentenza sul crocifisso le mie aspettative dalla CEDU sono scese di molto.
Anche le mie.
Roccella, cosa non si fa per salvare la poltrona. Ha girato più partiti lei che scilipoti. LA realtà è che siamo governati da un parlamento di nominati mediocri senza testa. La Turchia ci da punti.
La Turchia è figlia di Ataturk.
Una sera, il primo ministro, stava ascoltando dei suonatori su di un terrazzo presso un locale dove si beveva (tipo sala da tè per intenderci) quando il muezzin iniziò ad intonare il canto religioso della sera dall’alto del minareto. I suonatori, in segno di rispetto, smisero di suonare ed attesero la fine del canto per ricominciare.
Ataturk non disse nulla; la notte, il minareto saltò in aria.
Un tempo la Turchia era un grande esempio di laicità.
Con gli estremisti al potere da vent’anni e più, purtroppo, ad oggi non si può dire la stessa cosa 🙁
La Roccella è senz’altro una di quelle che si permetterebbe di importi il diktat del vaticano e se le rispondi opponendoti a lei troverebbe anche il modo di farti causa, magari non ti picchierebbe come fanno gli estremisti islamici nei cinema tunisini, ma ti farebbe capire che in Italia o sei d’accordo con il papa o sei fuori legge, ed essere fuori legge per la Roccella vuol dire essere in peccato mortale, manca solo che la Costituzione recepisca in toto il Codice di diritto canonico e stiamo freschi.
curiosamente, i cattolici non solo devono mettere i bastoni tra le ruote a chi i figli non li vuole.
godono a metterli anche a chi i figli li vuole.
il che mi porta a pensare che a loro interessi unicamente far soffrire il più possibile le persone.
Quoto…
è ovvio, ed è cosi da sempre.
Creano problemi inesistenti per poterli risolvere con il loro dio inesistente.
È praticamente l’unico modo che hanno per poter continuare a venderlo ancora oggi…
Te l’immagini, doversi trovare un lavoro vero?
Certo, il cattolicesimo è prima di tutto uno strumento di potere (non a caso ha combattuto come eresie tutte le varianti meno insensate, in modo da pretendere il totale sacrificio del pensiero) e il potere dimostra di esistere soltanto se dà fastidio.
Hai ragione Kaworu. Inizio a pensare che il cattolicesimo dovrebbe essere trattato come una malattia psichica.
Le religioni in generale dovrebbe essere trattata come malattie psichiche (idee deliranti collettive, e simili), e curate con almeno una decuplicazione dei finanziamenti alle scuole statali italiane e con esclusione dei programmi “religiosi” dalle trasmissioni televisive; la tv dovrebbe invece diffondere a piene mani scienza, storia ed educazione civica.
Invece, pensa che esiste pure “Rai-Vaticano”! 🙁
http://it.wikipedia.org/wiki/Rai_Vaticano
chissà, magari nel dsm VI… 😉
la ragione di tutto questo risiede in questa parola chiave dell’ideologia cattolica: antindividualismo.
prevedo altre mazzate a questa legge criminale e nazista.
ma un prete che ha una malattia genetica o che è sterile può accoppiarsi con un minore dello stesso sesso?
Obbligano la donna a mettere al mondo figli con malattie gravissime, oppure ad abortire.
Sono dei barbari. Per loro una cellula vale di più di una donna viva e vegeta.
vale anche più del bambino nato, se è per questo.
difatti una volta scodellato, se ne strabattono allegramente della sua vita.
@ kaworu
“difatti una volta scodellato, se ne strabattono allegramente della sua vita.”
Noooo, ma che dici?
Una volta scodellato deve essere battezzato (offerte in chiesa), poi comunicato (offerte in chiesa), cresimato (offerte in chiesa), deve sposarsi in Chiesa (offerte in chiesa), qualsiasi cosa farà nella sua vita non potrà mai andare contro i “padri” della chiesa (offerte in chiesa, 8×1000, elargizioni a CCAR se politico, no denunce se c’è qualcosa di losco in mezzo), dopo morto dovrà subire una cerimonia religiosa (offerte in chiesa dai parenti)… e anche fin quando i parenti saranno vivi, è auspicabile che gli facciano dire almeno una messa all’anno (offerte in chiesa) per abbreviare il suo soggiorno in purgatorio (inventato da Gregorio Magno nel 539dc), dove sicuramente sarà, essendo peccatore…
@ Gianluca
Per quanto consapevole del ladrocinio continuo, non avevo mai riflettuto sul fatto che ogni singolo momento che accompagna la vita di un cattolico credente ha il suo sistematico obolo corrispondente.
Comprensibile che i preti non mollino mai la presa. Hanno stravizi assicurati grazie all’ingenuità di chi è convinto di salvarsi il kiul … ehm … l’anima, alla fine di una vita insulsa.
http://www.youtube.com/watch?v=5JESGmwY7Y4
Dal minuto 4:38
In effetti la legge 40 è una tale fesseria che in qualsiasi paese civile non sarebbe mai stata approvata.
Infatti, qui è stata addirittura confermata, sia pure per mancanza di quorum.
E’ da allora che ho totalmente e definitivamente smesso di sentirmi italiano. Ancora sento i postumi di quel ribrezzo.
Anche io ho la stessa sensazione di nausea a pensare di essere nato nello stesso paese di Giovanardi, Roccella, Binetti, Sindona, Sgarbi, Scilipoti & C. ma dobbiamo anche ricordare che siamo connazionali di Sandro Pertini, di Giorgio Ambrosoli, Peppino Impastato e della Montalcini e spero che un giorno il paese si sveglierà di nuovo al buon senso e al senso di giustizia.
@ tianlu:
E’ quello che spero anch’io.
Purtroppo, per attuare il risveglio non possiamo contare sui politici attuali, ma su una diffusione massiccia fatta da noi, per esempio via internet, del “buon senso e del senso di giustizia”…
Per esempio, personalmente inoltro spesso notizie delle Ultimissime a quanta gente mi è possibile.
Il sottosegretario confida troppo nel proprio nome e tenta di nascondersi dietro il latinorum leguleio.
Di fatto, certifica che nel Medio Evo (piu’ oscuro) l’Italia deve restarci per un bel pezzo.
Se la coppia sostiene interamente le spese del procedimento e dei suoi esiti, la cosa non deve riguardarci. In caso contrario, considero discutibile che in un Paese nel quale molti farmaci non considerati “salvavita” non sono forniti dal s.s.n. sia offerto l’accesso gratuito alle procedure di procreazione assistita, che certo “salvavita” non sono.
Più che giusto.
(ma mi pare che ti sia sfuggito un ‘non’ di troppo?)
No, no. I “non” sono quelli giusti, anche se ammetto che rendono la frase un po’ meno chiara di come avrebbe potuto essere. Al momento, però, non riesco a pensare ad una formulazione diversa.