Si dibatte in Israele sull’influenza religiosa nell’esercito, in particolare se durante i funerali dei soldati debbano essere caratterizzati da una invocazione a Dio. Ci si domanda se pronunciare nel corso dell’Yizkor (‘preghiera del ricordo’, tipica dei funerali) le parole “ricordiamo nel nome di Dio” o “ricordiamo nel nome di Israele”, inteso come popolo. Tradizionalmente, veniva usata la seconda espressione, ma è scoppiato un caso dopo che un cappellano militare ha usato di recente la formulazione con l’esplicito riferimento a Dio. Proprio lunedì una commissione parlamentare ha chiesto esplicitamente al primo ministro Benjamin Netanyahu di pronunciarsi sulla questione.
Il nuovo comandante in capo delle Israel Defense Forces (IDF, l’esercito), il generale di corpo d’armata Benny Ganz, vuole l’esplicito riferimento religioso nei funerali ai caduti. Critiche arrivano da ambienti e politici laici, che vedono negativamente l’eccessiva confessionalizzazione dell’esercito di questi anni. I soldati vengono sempre più spesso ‘invitati’, tra le altre cose, a partecipare a riti religiosi o ad ascoltare sermoni di rabbini, o subiscono punizioni se attuano comportamenti ritenuti ‘non ortodossi’, come si legge ad esempio sul sito MediaLine.org.
Secondo le stime, la maggior parte dei soldati israeliani non sono religiosi, ma cresce il numero degli ufficiali ultra-ortodossi. Diversi politici propendono per una doppia versione dell’invocazione: una laica, l’altra col riferimento a Dio, da utilizzare a seconda dei casi.
Valentino Salvatore
“..ma è scoppiato un caso dopo che un cappellano militare ha usato di recente la formulazione con l’esplicito riferimento a Dio.”
Che un “cappellano militare” (non so l’esatto parallelo del capellano cattolico in ambito ebraico, ma credo che comunque svolga funzioni religiose) faccia riferimento a Dio non è prorpio scandaloso; sarebbe come scandalizzarsi che un prete parli ogni tanto di Dio durante una funzione religiosa..
Sono invece piuttosto repellenti le parole “cappellano” e “militare”, prese sia insieme sia separatamente.
Quoto entrambi.
@ Fab. E qual è il suo pensiero su Camilo Torres?
@Florenskij Esattamente quello di cui parlavo nell’ultimissima su buttiglione: non importa quante volte le si spieghi che “ateo” non implica “comunista”, quante volte glielo si dimostri… lei torna sempre e comunque con questa sciocchezza di ateo=comunista.
@ P.C.: Mi permetta di osservare che la condizione di “ateo e di destra” non è che sia migliore. È il primo attributo il problema.
P.C.
Parabola:
”Viveva in terra di Galilea un cow-boy saggio e prudente, non mancava di sacrificare ogni giorno a dio una pannocchia di granoturco. Questo cow-boy aveva dei cavalli che egli stesso aveva domati, ma tra essi ve n’era uno bizzoso alquanto che, dal giorno in cui nacque, doveva essere domato tutte le mattine. Il cow-boy andò nel deserto e digiunò per far piacere a dio; ma lo scontento non cessava: il cow-boy ebbe infine l’illuminazione! Tornò a casa, e del cavallo che non imparava ne fece bistecche”
Morale: c’è del buono anche in chi non impara. 😉
Florenskij, grazie di avermi segnalato il personaggio, che non avevo mai sentito nominare. Per quel che ho capito, un uomo di grande energia, generoso, migliore di molti di noi (di me di sicuro), ma dalle idee confuse.
La repellenza riesce a scavarsi un posticino perfino nella sua personalità.
@Hysteron
Eppure Cavour non era proprio tutta ‘sta gran fede. Eppure di sinistra non era…
Vuoi mettere? 🙄
@Hysteron Proteron Hai anche intenzione di dire il perchè lo pensi o è il solito slogan buttato lì?
FSMosconi scripsit:
A questo mondo esisteranno pur atei con qualche qualità! Non sia così pessimista! 😉 Il problema è e resta che sono atei. È vero che nessuno è perfetto, ma gli atei ci tengono ad essere imperfetti.
I cappellani militari?
Capisco l’obiettivo di portare assistenza religiosa ai militari credenti ma quando benedicono le armi, cristologicamente parlando, che senso ha?
Lo chiedo al teologo cattolico in quanto tale teologo e in quanto cattolico.
“io sono il dio degli eserciti” ti dice nulla?
certo, quando serve diventa improvvisamente “il dio d’amore e misericordia” (specie verso i suoi seguaci. in particolare quando hanno voglia di peccare a piacere e lavarsi comunque la coscienza), ma lo stampo originale è ben diverso, e loro se lo ricordano…..
la cosa incredibile, a mio avviso, è che in una stato in qualche modo “confessionale” come Israele ci sia posti il problema.
Non mi pare che in Italia, paese “laico”, si sia sollevata la questione.
@Roberto
Non e’poi cosi incredibile se si pensa che in Israele le donne ad esempio fanno il servizio militare anche nei repart combattenti, e possono divenire anche ufficiali.
O che nello stesso esercito da tempo sono ammessi anche gli omosessuali dichiarati.
Due piccoli dettagli che,assieme a molti altri,sembrano essere completamente ignorati da tanti progressisti nostrani filoarabiislamici,come quello che recentemente ha avuto l’onore di farsi ammazzare da membri di quegli stessi movimenti palestinesi di cui era collaboratore,ricordate ?
Che le donne e gli omosessuali israeliani abbiano conquistato il diritto di ammazzare anche loro i civili palestinesi non mi sembra una grande conquista laica.
Arrigoni è stato vittima di quei giochi di potere che contraddistinguono i rapporti tra i gruppi oligarchici, religiosi o laico che siano, arabi o israeliani che siano, e che se ne fregano della sorte delle popolazioni, ma che cercano di utilizzare le contraddizioni per i loro scopi di potere politico ed economico.
Ciò non toglie nessun valore al se pur piccolo contributo di Arrigoni per risollevare le sorti dei diseredati palestinesi.
@Zat
Caro Zat,anche negli stati fondamentalisti a quanto si legge ,le donna e probabilmente
gli omosessuali hanno la possibilita di ammazzare gli infedeli:in qualita di kamikaze,
facendosi saltare in aria ,magari in mercati affollati dalla loro stessa gente.
Con l’alternativa di lapidazione o impiccagione in caso di renitenza a questo sacro dovere,beninteso.
E in articoli apparsi recentemente risulta che questo sacro onore e’ stato concesso anche alle bambine,magari senza nemmeno rivelargli il vero contenuto dei “pacchetti”
che erano state incaricate di consegnare.
Ma la mia personale opinione e’ che i diritti di donne e omosessuali siano rispettati molto
di piu’ in Israele.
Quanto a Arrigoni e i numerosi altri “idealisti” occidentali,ho sempre il dubbio che rappresentino per Hamas quelli che il sagace Lenin definive “Utili stupidi” .
Laverdure,
non si rende un bel servizio a Israele se lo si difende sempre acriticamente, magari ripetendo talking points propagandati dalle destre (israeliana e occidentali).
zat scripsit:
Sottoscrivo questo intervento.
@Laverdure
Laverdure, dal mio commento dovresti aver capito che non difendo alcuno Stato, ne israeliano e ne tantomeno gli Stati fondamentalisti islamici.
La tua risposta quindi mi sembra fuori bersaglio.
Per me sono i giochi di potere dei vari potentati oligarchici locali, laici o religiosi che siano, a cui si sommano gli interessi politico strategici degli altri Paesi arabi ed occidentali, che impediscono ai popoli palestinese e israeliano a vivere in pace.
Ribadisco comunque che l’acquisizione del diritto a sparare su civili inermi non la spaccerei tanto per una conquista laica.
Che poi i gruppi oligarchici del fondamentalismo islamico rimestino nel “torbito” è vero, ma non è ammazzando “religiosamente” con la legalità dello Stato o con quella delle Chiese che risolvi i problemi di sicurezza di una popolazione.
Ultimamente si stanno diffondendo forme di cooperazione politico-sociale tra i due popoli al di là degli Stati e dei potentati sionisti e fondamentalisti islamici. Sempre più israeliani stanno partecipando insieme ai palestinesi a manifestazioni contro l’occupazione dello Stato israeliano, rifiutando qualsiasi ingerenza delle organizzazioni politico-religiose verticiste.
E’ una strada lunga e difficile ma è iniziata ed è proprio questa ad essere la più osteggiata, sia dallo Stato israeliano e sia dai gruppi oligarchici fondamentalisti.
Arrigoni era un uomo molto cosciente di quello che faceva e sapeva quali potessero essere i pericoli della sua attività.
In quanto agli “utili stupidi” è la classica affermazione di chi si crede di essere “sagacemente” superiore agli altri (non mi riferisco a te, ovviamente).
@Zat
Caro Zat,non ho nessun dubbio sulla partecipazione di israreliani a proteste contro le occupazioni,il problema e’ che finora non ho avuto nessuna notizia di manifestazioni
di palestinesi o arabi in generale contro il fondamentalismo di hamas,che,se ricordi bene,e’ stato alla base del fallimeto di tanti promettenti progetti di pace.
Sugli “utili stupidi”,mi hai frainteso (O hai solo finto ?).
Non ho espresso giudizi personali su Arrigoni e compagni,ho solo espresso il dubbio che Hamas e compagnia abbiano l’opinione poco lusinghiera di cui sopra verso tutti
gli “infedeli”,anche quelli che per ora risultano utili ai loro scopi.
Questo perche negli ambienti dell’estremismo fanatico, di qualunque colore,se da una parte abbondano i pregiudizi razziali,dall’altra la gratitudine e’merce molto rara.
Se lo Yizkor e’ una preghiera tipica della religione ebraica togliere il riferimento a dio e’ illogico se si vuole un funerale laico questo non deve essere presenziato da un religioso.
Israele non è uno Stato confessionale.
Parliamone… Israele è un tutto un controsenso dove laicità e confessionalità si intrecciano e si scontrano…
Per esempio in Israele non esiste il matrimonio civile (etero o omo) ma il matrimonio omosessuale contratto all’estero è ampiamente riconosciuto…
@ giancarlo bonini
Israele non è uno stato laico per standard occidentali, lo è solo per standard mediorientali.
In Israele non esiste il matrimonio civile, sulle questioni di matrimonio e divorzio si applicano le leggi delle diverse religioni. Per non parlare dei privilegi di cui godono gli haredim che sono praticametne mantenuti dallo stato per studiare le scritture.
Questo è esatto! E’ l’Italia lo stato bigotto per eccellenza: unico paese tanto troglodita da tenersi a sue spese uno stato nemico entro i confini della sua capitale; Italia dei baciapile, prima di porgere le terga sporche.
che palle! se vuoi fare l’impersonatore ateo ti consiglio di allenarti a performance più convincenti.
“Diversi politici propendono per una doppia versione dell’invocazione: una laica, l’altra col riferimento a Dio, da utilizzare a seconda dei casi.”
Questa mi pare la soluzione migliore, più rispettosa dei singoli defunti.
Israele non è uno stato laico per standard occidentali, lo è solo per standard mediorientali.
In Israele non esiste il matrimonio civile, sulle questioni di matrimonio e divorzio si applicano le leggi delle diverse religioni. Inoltre Israele dà la cittadinanza agli ebrei che vi si trasferiscono, e l’identità ebraica dipende anche dalla religione. Per non parlare dei privilegi di cui godono gli haredim che sono praticametne mantenuti dallo stato per studiare le scritture.
voleva essere una risposta a giancarlo bonini, non so perchè è andata a finire qua
“Proprio lunedì una commissione parlamentare ha chiesto esplicitamente al primo ministro Benjamin Netanyahu di pronunciarsi sulla questione.”
Visti i recenti sviluppi e le conferenze a cui ha preso parte potrebbe balenargli l’idea di pronunciarsi in favore del sacro bunga bunga XD
Ma perche’ se un militare cade bisogna fargli i funerali?
Scusate ma mi manca Alecattolico.
@ rancesco. E se cade un partigiano?
Si rialza. 😉
Puoi benissimo essere un funerale civile senza participazione di preti .
E se cade un operaio sul lavoro? A mio avviso è più commemorabile di un militare. E’ la mia opinione, certo, ma non vedo perchè sia meno valida di chi sostiene i funerali di Stato per le “nostre” truppe coloniali. Se crepa un lavoratore si fanno i funerali che scegle la famiglia. Perchè non fare altrettanto per i soldati? Forse chi è pagato per uccidere è più meritevole di chi fatica per portare a casa la pagnotta?
Straquoto!!!
Sono d’accordo. Io rimango perplesso anche di fronte alle folle che al passaggio della salma esplodono in un applauso di massa, celebrandoli come eroi della patria. Ditemi che non sono patriottico, ditemi che sono cinico, non voglio offendere la sensibilità di eventuali parenti o amici di militari caduti, ma di eroico in tali circostanze ci vedo ben poco.
“celebrando i soldati” ovviamente
In altri paesi regge il silenzio assoluto ….
Qui é una farsa….
Giusto, teniamo conto inoltre che il lavoratore non ha messo in bilancio di dover morire, non è nei doveri contrattuali, il soldato invece “deve” anche morire per ottemperare agli ordini.
Ciò detto penso che è una bella ipocrisia mandare a morire la gente quasi sempre per interessi inconfessabili, e per conservare privilegi di chi già tartassa il popolo soldati inclusi,e poi fare lacrimucce ipocrite quando avviene quello che deve per forza avvenire in ogni guerra.
FRASE ILLUMINANTE:
“Secondo le stime, la maggior parte dei soldati israeliani non sono religiosi, ma cresce il numero degli ufficiali ultra-ortodossi. Diversi politici propendono per una doppia versione dell’invocazione: una laica, l’altra col riferimento a Dio, da utilizzare a seconda dei casi.”
PARAGONI:
1) “la maggior parte dei soldati israeliani non sono religiosi, ma cresce il numero degli ufficiali ultra-ortodossi.” => gli Italiani generalmente si curano poco o niente della religione, ma i politici sono quasi tutti filoclericali;
2) “Diversi politici propendono per una doppia versione dell’invocazione: una laica, l’altra col riferimento a Dio, da utilizzare a seconda dei casi.” => tipico atteggiamento da “politicastro vulgaris”: “Andiamo d’accordo con tutti pur di mantenerci al potere”.
ma il punto 2 sarebbe anche sensato: se la vittima è credente e vuole il funerale religioso, che riceva pure due benedizioni se vuole, se invece la vittima è non credente (o comunque non vuole richiami alla religione), che non ne vengano pronunciate al suo funerale.
a me sembra la soluzione più ovvia: che sia il morto a decidere che tipo di bfunerale vorrebbe, e che nessun’altro osi imporgli un’alternativa o l’altra contro la sua volontà.
Ma perchè coloro che vogliono quella religiosa non se la fanno fare in privato, dopo quella pubblica uguale per tutti, in modo che lo stato non si impicci con la religione?