Libia, ribelli accusano Gheddafi di affidarsi alla stregoneria per vincere

Secondo Il Fatto Quotidiano, il raìs Muammar Gheddafi, braccato ormai dall’avanzata dei ribelli e sotto i colpi degli attacchi Nato, mentre sta cercando di intavolare trattative con gli insorti di Bengasi e con gli stessi Alleati per un cessate il fuoco e per avere garanzie di immunità dopo il mandato di cattura spiccato dalla Corte dell’Aja, si sta affidando agli sciamani di tutto il Sahara per chiedere un aiuto per sconfiggere i nemici, che poi sono quelli con cui starebbe trattando. Lo sostiene il colonnello Saleh Mansour al-Obeidi, esponente dei ribelli. Gheddafi avrebbe fatto ricorso a “stregoni africani” provenienti da Gambia, Marocco, Mali, Mauritania, Nigeria per batterli a colpi di ‘magia nera’. Da “uno dei più stretti collaboratori” del raìs, dichiara al-Obeidi al quotidiano Asharq Al-Awsat, avrebbe saputo che Gheddafi si è affidato ad uno stregone del Gambia “che usa talismani magici e voodoo per prolungargli la vita e fare in modo che non venga ferito dai ribelli o in un attacco Nato”. Il mago gli avrebbe dato “un talismano”, che Gheddafi “indossa sul suo mantello in modo che non venga colpito da proiettili e che non rimanga ferito in un’esplosione” “Per questo lo vediamo con indosso sempre questo mantello”, ha affermato, “anche quando fa tanto caldo, non lo toglie mai!”. Di simili talismani i maghi ‘rifornirebbero le truppe pro-Gheddafi’. Il leader libico, descritto come particolarmente superstizioso, farebbe ‘benedire’ diversi luoghi prima di accedervi sempre da questi stregoni: ulteriore comportamento “non in linea con la sharia islamica”, fanno sapere i ribelli.

Stefano Marullo

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35 commenti

WaLuigi

No va beh, se questi sono gli oppositori del regime, forse sarebbe meglio se vincesse Gheddafi.

Bismarck

…”ulteriore comportamento “non in linea con la sharia islamica”, fanno sapere i ribelli.”

Un futuro radioso aspetta la Libia a quanto pare…

Chiaro di Luna

Infatti nonostante Gheddafi sia un dittatore, per svariati motivo lo ritengo sicuramente più positivo rispetto ai ribelli filoislamici sostenuti dai grandi potenti occidentali interessati al bacino di risorse, alla posizione strategica ecc che fanno prospettare un clamoroso balzo all’indietro per la Libia.

Paul Manoni

@Stefano
La “realpolitik” e’ quella che ha permesso ad un criminale simile di violare diritti umani per decine di anni. Se me la rioffrono ancora questa realpolitik, mi dispiace ma passo volentieri la mano… 😯

Francesco

Mi auguro che sia una manovra per screditarlo di fronte ai musulmani, mi auguro.

tianlu

Forse il colonnello si fa consigliare da Bertone Bagnasco & C. In materia di trucchetti per incantare la gente sono insuperabili.

Ratio

Questa notizia mi ricorda il libro di Ernesto Che Guevara “L’anno che non siamo stati da nessuna parte”. 🙂

Elvetico

“non in linea con la sharia islamica” ?? ma povero Gheddafi, lo stanno bombardando… no si potrebbe “contestualizzare” ?

Markus

Ma facci vedere quanto funzionano i talismani no ? Fatti trovare !

Bee

Usa la Forza, Gheddafi…

“Questo non è il dittatore che state cercando”

lemin

Molti in africa credeno nei poteri di stregoni africani,per questo Gheddafi girava con molte cose strane donate da stragoni prima della crisid el sue regime: la magia e gli stregoni non servano a nulla,giacchè il suom regime è finito. Ho letto questo articolo in un girnale online mauritano.

Angela

Gheddafi è un criminale ricercato dalla Corte Penale Internazionale che ha acquisito varie prove contro di lui, contro il figlio e il capo dei servizi segreti. Chi lo combatte è gran parte del popolo libico che si sta sacrificando per ottenere libertà e democrazia, grazie anche all’aiuto dei paesi occidentali e della NATO che ha fermato il bagno di sangue di cittadini i quali stavano semplicemente manifestando in maniera pacifica. Ne sono morti a migliaia e direi che meritano tutta la nostra solidarietà e la vicinanza “umana”. Il fatto che siano in maggioranza musulmani, così come in Italia si dice che la maggioranza sia cattolica, non vuol dire che non sia possibile per loro evolvere verso una società civilmente più avanzata. Anzi, ritengo che proprio nei paesi arabi l’instaurarsi della democrazia possa sconfiggere il fondamentalismo e l’oscurantismo religioso. I tempi cambiano, basta pensare che in Libia fino a qualche anno fa bruciavano le bandiere americane mentre oggi gli oppositori del regime dimostrano di condividere proprio quei valori “occidentali” per i quali altri prima di noi si sono sacrificati a costo della vita.

Kaworu

toh, col caldo vengono fuori tutti.

come i funghi con l’umidità

serio

Sarà, ma è sempre meglio farsi venire qualche dubbio, anche se fa comodo a qualcuno che non ci piace.

Angela

@ fra pallino

vorrei ricordarti che è cominciato tutto con pacifiche manifestazioni di piazza pro-democrazia a cui il regime ha risposto con una violenta repressione, causa di migliaia di vittime. Se il dittatore Gheddafi avesse accolto le loro legittime richieste non avrebbe avuto inizio il conflitto “sanguinoso”. I ribelli non sono altro che cittadini libici costretti ad armarsi per difendersi, proprio come avevano fatto i nostri partigiani a cui dobbiamo sempre gratitudine. Certo, so che ci saranno sempre coloro i quali sostegnono i regimi tirannici ( CCAR in primis, v. anche Siria) ma spero che siano sempre una sparuta minoranza altrimenti le nostre democrazie sarebbero in grave pericolo. E poi, se le accuse contro Gheddafi fossero infondate, cosa di cui dubito, la CPI lo assolverebbe. Dunque perchè tanta stizzita reazione contro il mandato di arresto?

fra pallino

Tutto quello che sappiamo sul caso Libia è esattamente quello che ci vogliono far credere, col pretesto delle supposte aspirazioni democratiche libiche (ah quanto ci piace pensare che sia così, che ricordi nostalgici eh? un assaggio di queste aspirazioni sono i massacri dei ribelli contro gli “intrusi” neri a quanto pare…). Non sono certo un ammiratore di Gheddafi ci mancherebbe, ma dal tuo intervento mi confermi quanto efficace sia la propaganda mediatica per tenersi buono il popolino e quanti inconfessabili interessi vi siano dietro…

qualche altro dato oltre ai link segnalati…

http://www.tuttocasarano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1918%3Ajean-paul-pougala-&catid=39%3Aeconomia&Itemid=152

http://www.libero-news.it/news/754961/Le_bombe__umanitarie__Nato_peggio_della_dittatura_del_Ra%C3%ACs.html

http://www.megachipdue.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/6277-obama-giu-le-mani-dalle-nostre-rivoluzioni.html

“[…] Per ciò che concerne, invece, l’anticolonialismo come argomento di consenso interno, Gheddafi non ha bisogno di pretesti internazionali per consolidare la stabilità interna. I numeri parlano chiaro. Fino agli anni Cinquanta la Libia era uno fra i Paesi più poveri al mondo, mentre giànel 1977 essa registrava il reddito annuo pro capite più elevato del Continente africano. Ed oggi – XXXIII anniversario della proclamazione della Jamāhīriyya (2 marzo 1977), e nel XLI della Rivoluzione Al Fath (1 settembre 1969) – lo conferma con 16.115 dollari, grazie all’oculata amministrazione delle rendite petrolifere, di gas naturale, natron e dei minerali ferrosi del Fezzan. La Libia precede Paesi europei e non, e pure quelli del BRIC: Croazia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Russia, Venezuela, Turchia, Messico, Cile, Uruguay, Romania, Argentina, Brasile, Bulgaria, Serbia, Bielorussia, Iran, Macedonia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Ucraina, Cina, Georgia, Moldavia, India, ecc.

Solo per fare alcuni esempi ora esistono tredici università, e centinaia di scuole con vari livelli di specializzazione in tutto il territorio libico (1.759.840 kmq) che assomma in totale a 6.120.585 abitanti, secondo una stima del 2008. Il Paese offre una vasta serie di infrastrutture sanitarie, fra ospedali e poli ambulatoriali. Si moltiplicano le reti stradali e di trasporto, sviluppo architettonico e industriale – in aggiunta alle opere già compiute. Inoltre si è riuscito a realizzare il progetto del grande fiume artificiale che ha risolto definitivamente il problema dell’acqua in Libia per tutti gli usi incluso lo sviluppo agricolo (Great Man-Made River).

Lei ha mai forse visto un extracomunitario libico fra le nostre mura, che non siano studenti funzionari o uomini d’affari? La presenza di extracomunitari indica che il Paese di origine non offre loro garanzie di vita dignitosa. Ovviamente queste cose non vanno dette, per quel politically correct che fa in modo che lo Stato che ospita gli extracomunitari poi faccia affari con il Paese che costringe i propri cittadini ad emigrare.”

Brano tratto dall’intervista di Melania Perciballi a Giovanni Armillotta, pubblicata su “Eurasia”, n. 2/2010.

Laverdure

@Angela

Che domande !
Perche Gheddafi e’ stato per decenni nemico dichiarato degli USA,e qualunque nemico degli USA merita automaticamente rispetto incondizionato.
Htler non e’ mai stato riabilitato unicamente perche oltre che nemico degli USA era anche nemico della (allora) URSS (dopo esserne stato alleato).
In ogni caso l’arma segreta di Gheddafi,molto piu’ che la stregoneria,e’ il denaro.
Nelle ultime settimane i suoi faccendieri in occidente si debbono essere impegnati allo spasimo per comprare sostenitori a peso d’oro,sia tra i politici che tra gli intellettuali.
E provate a indovinare in quale paese occidentale abbiano concentrato gli sforzi ?
Vi e’ mai venuto il dubbio che l’opposizione di Bossi alla guerra,per esempio,come quella
dell’esimio ministro Maroni,tanto per fare due esempi,non sia stata dettata unicamente dal piu’ puro senso umanitario ?
O credevate che il Divo Giulio,ormai fuorin registro,fosse un esemplare unico ?

Federico Tonizzo

Però Bossi &C per propaganda loro dicono che se si perde Gheddafi si perdono anche gli accordi Berlusconi-Gheddafi per il blocco all’immigrazione clandestina (che in realtà però Gheddafi bloccava facendo ammazzare nel deserto libico i “tentati” emigranti clandestini… ma questo Berlusconi e Bossi non lo dicevano).

Stefano Grassino

Angela, da molti mesi le forze speciali inglesi preparavano il golpe contro il colonnello. Noi ci siamo intromessi per pura logica di denaro, di controllo del petrolio Libico. Per favore, il resto sono barzellette.

Federico Tonizzo

In effetti, gia diverse volte gli Italiani nel secolo scorso (in particolare durante le guerre per le colonie) sono arrivati in un posto per primi, l’hanno conquistato con terribili stragi, e poi sono arrivati gli Inglesi che hanno sconfitto gli Italiani e si sono, almeno per un po’, tenuti i territori.

Tornando al presente: lo stato italiano aveva fatto grossi investimenti in Libia? Ecco che arrivano gli Inglesi. Sarà un caso…

serio

@Angela: la “violenta repressione” tu l’hai vista?
Te l’hanno raccontata, certo.
Forse hai anche creduto di vederla.
Ma la verità è che le prove non ci sono, nemmeno una.
Guardatela meglio, la televisione. Gheddafi non è certo un agnellino, ma noi siamo PEGGIO.

Stopàr-debàle

@Angela

scusa , ma la tua logica dovrebbe valere anche, ad esempio, per la Siria, dove da mesi il locale governo sta “scannando” il suo popolo. Lì sta morendo tantissima gente , però nessuno sta pensando di bombardare la Siria…..e perchè????

Fabio

Il mago gli avrebbe dato “un talismano”, che Gheddafi “indossa sul suo mantello in modo che non venga colpito da proiettili…

Se il talismano è tipo quello che clint eastwood portava sotto il poncho in “Per un pugno di dollari” magari risulta efficace.

Federico Tonizzo

Con questi talismani Gheddafi è ridotto a comportarsi come una vecchietta che bacia i santini per chiedere una “grazia”.

ser joe

Lo scoppio dei combattimentti civili in libya ha certamente colto l’italia di sorpresa. Dallo sbandamento iniziale, il governo italiano non è più riuscito veramente a riprendersi e sono emerse difficoltà sia nella comprensione degli avvenimenti che nella formulazione degli obiettivi. Del resto i rivoltosi di benghazi con le bandiere rosso-nero-verdi non sono un movimento che mira a rimpiazzare il colonnello con la ex monarchia senussita ma, come hanno rivelato recentemente fonti giornalistiche, sono miliziani addestrati al confine Egiziano dalle forze franco-inglesi che non hanno capito che si gioca sulla loro testa una guerra sporca per il petrolio che ricorda gli interventi americani anni 1970-’80 in America Latina.
La cosa più sconcertante è il coinvolgimento italiano da parte di un omuncolo che nel 2008 ha firmato un trattato con Tripoli che comprendeva tra l’altro una clausola di non aggressione, mettendo in pericolo la vita degli oltre 3.000 tecnici delle molte aziende italiane presenti sul posto. Ho lavorato 4 anni in Libya, so quel che dico e non le elenco per non fare pubblicità. Comunque, ritornando ai ribelli, con il passare del tempo non hanno dissipato i dubbi e le incertezze sul loro ruolo e sebbene fino a febbraio scorso l’amministrazione di Obama non si era pronunciata apertamente, Hillary Clinton aveva incontrato prima nella capitale americana e poi a Parigi un rappresentante dell’opposizione libica. Così come Sarkozy si è fatto addirittura fotografare con uno di essi. Tanto per chiarire che non è esattamente come riportano certi giornalisti che fanno gli inviati di guerra restando comodamente nella Hall dell’albergo. Un’altra questione sconcertante è l’intervento della Nato che da strumento di difesa è diventato strumento di offesa di Stati imperialisti. La Libya non ha dichiarato guerra a nessuno eppure countinua ad essere bombardata con circa 2500 raid giornalieri. Mi risulta che è sono stati bombardati anche piccoli paesi indifesi come Jefren e Giado da me visitati di circa 700 abitanti situati in mezo alla montagna predesertica. A Tripoli i bombardamenti della Nato hanno fatto vittime civili, hanno ucciso 3 nipotini di Gheddafi e ultimamente altre vittime sono rimaste sotto le macerie e tra queste altri 9 bambini. Ma che importa, la Nato chiede scusa, forse sono bambini di serie B e sulle bombe Nato c’era scritto Gott mit Huns.

Angela

ragazzi, io non credo che le piazze delle città libiche durante le proteste, sulla scia di quanto accaduto in Tunisia e in Egitto (o anche lì c’erano complotti occidentali?), fossero piene di miliziani ma di cittadini che chiedevano nient’altro che il rispetto dei loro DIRITTI UMANI. Per me è doveroso riconoscerli a TUTTI gli individui. Poi ognuno può pensarla come vuole e vederci quello che vuole, solo il tempo potrà svelarci la verità.
Riguardo alla Siria penso la stessa cosa e mi auguro che anche lì il popolo riesca quanto prima a conquistare la libertà e che la comunità internazionale si decida a fare qualcosa per salvaguardare le loro legittime richieste per uno stato democratico. Io mi sento sempre al fianco ddi chi lotta e muore per questo supremi valori, senza se e senza ma!

stefano b.

in egitto stanno di nuovo protestando perchè i nuovi padroni sponsorizzati dall’occidente, sono simili ai vecchi
in siria stenta la protesta perchè l’incertezza del futuro è tanta (quale democrazia? quella dei brogli americani?)
in libia i rivoltosi hanno sottoscritto con l’italia gli stessi accordi sugli immigrati già sottoscritti da gheddafi !!! il petrolio costa di meno ma la benzina costa di più! (???)

strana la notizia riportata dai ribelli
gheddafi non mi sembra (ma chi lo conosce?) un fanatico metafisico
la democrazia è bella, ma credo che non esista da nessuna parte
(ancora meno negli usa dove esistono i servizi segreti interni più potenti del mondo)
e con una guerra come quella in corso ci vorranno altri 40 anni prima di parlare di un barlume di democrazia, perchè i capi tribù che prenderanno il potere non mi sembrano particolarmente illuminati

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