Svizzera, referendum per annullare rimborsi per aborti

In Svizzera una iniziativa di referendum, che raccolto 110.000 firme ed è stata depositata presso la Cancelleria Federale, punterà ad eliminare il rimborso delle spese mediche in caso di interruzione di gravidanza, riportano siti come LifeSiteNews.
La proposta, avanzata da ambienti confessionalisti, vuole togliere aborto e riduzione embrionale dalle prestazioni coperte dalle assicurazioni pubbliche per malattia, tranne in casi quali stupro o pericolo di vita della donna. Valerie Kasteler, co-presidente del comitato promotore, ha affermato che far rimborsare queste spese dal pubblico “ci rende corresponsabili in un atto che condanniamo”. Secondo i promotori, i costi in questi casi devono essere a carico dei singoli e delle loro assicurazioni private.

Valentino Salvatore

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94 commenti

FSMosconi

Valerie Kasteler, co-presidente del comitato promotore, ha affermato che far rimborsare queste spese dal pubblico “ci rende corresponsabili in un atto che condanniamo”.

Per una volta hadetto bene: LORO condannano, LORO e non altri. La cosa più semplice sarebbe decidere, quando sottoscrivono il 5×1000, di segnare quel che vogliono tranne la spesa ospedaliera. ‘N è che ci voglia molto… 🙄

Ernesto

Così sarebbero costrette ad avere un figlio non desiderato solo le donne più povere.

FabioFLX

Ed è un classico, purtroppo. Quella che propone certe soluzioni ai danni degli altri è gente che o è ignorante, o mi fa schifo.

Roby GOD

Direi che nel 2011, in questa parte di mondo, l’ignoranza non possa più essere invocata come attenuante, essere ignoranti è una scelta.
Resta il “mi fa schifo”, che sottoscrivo.

histor91

C’è da dire che però la gravidanza non la subisci per caso: la hai solo se non prendi le adeguate precauzioni. Perché pagare per la negligenza altrui?

Future loop foudation

Non passerà, gli svizzeri son molto più illuminati di noi.

天路 tianlu

Ma è così forte questa lega catto-evangelica piduista da inquinare anche la vita di paesi civili? Spero che gli svizzeri non siano così polli da abboccare.

davide

stavolta però non mi sento di dar loro torto, non in chiave di “condanna” però effettivamente visto che non è una malattia dalla quale magari resti infetto contro la tua volontà, se resti incinta, ovviamente non se ti stuprano o altro ma solo perché non sei stata attenta, sarebbe a mio avviso anche giusto che ora la soluzione debba gravare sulle tue spalle.

davide

a meno che ovviamente non si decida che lo Stato si faccia garante di tutti i problemi e allora la cosa rientra di diritto nelle “cure” erogate

Rocco

La solita trita. Aboliamo, allora, anche i rimborsi per curare i tumori a fumatori e obesi.
Per chi fa incidenti stradali e non indossa cintura o casco.
Per chi pratica sport estremi.
Per chi lavora senza rispettare le (impossibili) norme di sicurezza.
Per chi scivola per strada dove è presente il segnale strada scivolosa.
Per chi sbaglia a prendere le medicine.
Per chi si procura la sindrome del tunnel carpale a furia di scrivere commentucci sui siti internet.

Giorgio Pozzo

Beh, in questa casistica ci sarebbero aspetti che rendono discutibili singolarmente i vari casi.

Per esempio, in Germania le assicurazioni auto ti rimborsano molto di meno se sei colpevole di qualche mancanza, tipo non avere le gomme invernali nel periodo di obbligo, oppure se il passeggero non ha messo la cintura, ecc ecc

E le assicurazioni tedesche, lo posso dire con cognizione di causa, sono molto piu’ oneste che quelle italiane (anche gli assicurati).

andrea tirelli

concordo con Rocco.
Aggiungo che siccome l’aborto è una questione su cui gravano, da parte di qualcuno, giudizi morali, il togliere il diritto di assistenza e sostegno a chi ne ha bisogno è ancora più intollerabile.

@Giorgio, quelle di cui parli sono norme che riguardano le assicurazioni private o l’assistenza sanitaria pubblica. Mi spiego: è l’assicurazione che non ti risarcirsce se fai un incidente e non rispetti il codice stradale o è l’ospedale pubblico che non ti cura?

Red Passion

@Rocco
Mi hai preceduto.
Aggiungo anche i diabetici non insulino-dipendenti perchè in fondo se la sono cercata, chi ha preso malattie veneree, perchè non si sono protetti durante l’atto sessuale, chi ha un figlio down, perchè non ha fatto il test in tempo utile e ha voluto concepire in tarda età, chi va in ospedale in stato confusionale dopo aver alzato un po’ il gomito, chi si è ammalato per aver mangiato pesce crudo o carne cruda o verdure crude, ecc…

davide

@rocco fermo restando che la mia visione è che si dovrebbe garantire tutto a tutti, senza preferire o discriminare nessuno, da un punto di vista meramente economico non mi sento di essere in torto.
negli esempi da te riportati, ne cito due tanto per:

non ti posso vietare di guidare, ma posso però farti pagare le spese mediche se tu guidando senza tutte le protezioni esistenti, ti procuri un danno

allo stesso modo, non posso proibirti di fare rafting, ma se sei senza casco e ti sporgi e batti la testa, le spese per rimetterla apposto le potresti anche pagare te.

in ultimo, non posso impedirti di fare sesso, ma esistono le protezioni, così come esiste la pillola e la pillola del giorno dopo, se non metti in atto TUTTO per evitare qualcosa, a mio avviso sei corresponsabile, quindi che tu sia se non in maniera esclusiva, almeno corresponsabile nelle spese per le tue “bravate”

il tutto ovviamente con le adeguate eccezioni, se batti la testa e stai per morire ti salvo/curo e finiamola patta, se tua moglie la metti incinta e rischia la vita, intervento diretto e patta così

altrimenti resta valido allora quanto detto da me subito dopo il mio, lo Stato (ossia noi) si farà garante di ogni singolo caso e provvederà di conseguenza, mi sta bene, sperando non esistano casi di “abuso” della cosa, visto che tanto è gratis.

Ale

Per queste cose che citi, Rocco, si può anche morire però, ed è necessario che siano garantite dallo stato.

Francesco

Quante cose vengono pagate con i soldi di tutti e che fanno comodo solo ai credenti.
Questo episodio dimostra la vera natura di queste persone, quando si deve spendere qualcosa per loro pretendono i soldi da tutti, quando vogliono impedire qualcosa a qualcuno la prima cosa che pensano e’ boicottarlo finanziariamete (penalizzando quindi solo i poveri) o si attaccano alle tradizioni (vedi episodio dei minaretti), l’annullamento della volonta’ delle donne (solo in presenza di un elememto estraneo, uno stupratore od una malattia, la donna puo’ abortire) non per sua scelta. La richiesta di certi referendum non dovrebbe essere accolta in una nazione civile, ma del resto la Svizzera ha molte cose in comune con lo Stato Pontificio, reciclaggio di denaro sporco per iniziare.

Nellettodilucia

I pro e i contro del referendum propositivo…

Speriamo che gli svizzeri siano abbastanza intelligenti da far valere i loro diritti.

andrea tirelli

Suppponiamo pure di essere contrari all’aborto e di considerare, quindi, un omicidio vero e proprio l’interruzione di gravidanza.

Bene.

Mi piacerebbe sapere dai pro-life se rendere costosa questa pratica, e cioè, riservarla esclusivamente alle donne benestanti, la rende ai loro occhi meno odiosa.
Sono curioso di capire se l’aborto diventa più accettabile se lo fa solo chi ha soldi a sufficienza per permetterselo.

Francesco

I figli dei ricchi non devono lavorare per forza, mentre quelli dei poveri si,costringere i poveri ad avere figli e’ un modo per avere sempre manodopera da schiavizzare a disposizione.

Southsun

Uhm… mammane in nero, come si faceva una volta?

Peccato ammantato mezzo perdonato. Poi il prete in confessionale aggiusta il resto.

teologo cattolico

“….vuole togliere aborto e riduzione embrionale dalle prestazioni coperte dalle assicurazioni pubbliche per malattia, tranne in casi quali stupro o pericolo di vita della donna”

Tutto dipende dal verificare se la gravidanza in sè è considerata dall’OMS una malattia.

thyestes

come si vede che sei abituato ai dogmi e non al ragionamento. Senza offesa.

FSMosconi

@Teologo

🙄

Il punto è se il bambino avesse (avrà) qualche malattia mortale o gravissime malformazioni….

🙄

teologo cattolico

dunque in questi casi ammetti l’aborto: in caso di pericolo di vita della madre oppure nel caso del figlio con gravi malformazioni. Per il resto non lo ammetti, o non come malattia, e non da pagare da servizio nazionale con le nostre tasse. Ho capito bene?

FSMosconi

@Teologo

Se non c’è pericolo né per la madre (anche per il mantenimento del figlio o per l’età della madre) né per il figlio non c’è ragione d’abortire.
Tanto semplice no? 😐

Kaworu

@mosconi
teologo vuole arrivare alle donne che scelgono di abortire causa gravidanza indesiderata.

ovviamente, si scorsa che in quel caso a rischio c’è la salute psichica della donna.

ma per uno che ha l’empatia di phineas gage, è del tutto irrilevante.

elena

gravidanza indesiderata? aaah, vuol dire che hanno fornicato peccaminosamente e non volevano essere aperte alla vita! Anatema, anatema!

(sigh)

teologo cattolico

@kaworu

Esatto. E l’utente @Mosconi mi ha dato ragione.. per ora..forse cambierà presto idea.

Sulla vaghezza del concetto di salute psichica associata alla gravidanza ti volevo: a parte che mi farebbe piacere che mi spiegassi il tipo di malattia psicologica che l’OMS dichiara causato dalla gravidanza ( il problema si ripresenta, si sposta semplicemente) .. non avevo tirato in ballo l’idea della liposuzione a casaccio… con l’idea che una situazione diventa malattia perchè mi crea problemi di natura psicologica sono in grado di farmi prescrivere ogni forma di assistenza medica per qualsiasi cosa, certo per una liposuzione estetica dato che il grasso in eccesso mi crea “problemi psicologici e certo per ogni intervento di chirurgia estetica (che ti ricordo l’assistenza sanitaria pubblica non paga).

Kaworu

più sotto ti hanno esaurientemente risposto, ma tanto non ti andrà bene comunque.

così come non ti va bene la spiegazione del perchè le vittime dei pedofili aspettano anni prima di denunciare.

purtroppo il problema non sono le spiegazioni, ma la tua pressoché totale mancanza di empatia.

quindi su questo punto io non posso farci nulla.

FSMosconi

@Teologo

Non girare le parole a comodo:

“Se non c’è pericolo né per la madre (anche per il mantenimento del figlio o per l’età della madre) né per il figlio non c’è ragione d’abortire.”

Significa anche gravidanza indesiderata. Non fare lo Gnorri…

andrea tirelli

Per l’OMS, come per ogni persona di buon senso, la gravidanza non è certo una malattia (come peraltro l’omosessualità): condividi?
Ma questo non toglie che alle donne in gravidanza venga riconosciuta la maternità.

Il punto, allora, è se fornire assistenza e soccorso pubblici a chi ha bisogno.

Chi abortisce è in uno stato di necessità: un servizio pubblico degno di questo nome deve offrire aiuto e assistenza e deve farlo INDIPENDENTEMENTE dal censo delle persone che ne hanno bisogno.

Fare dell’aborto una questione di soldi lasciando che sia accessibile solo alle donne più abbienti lo rende teologicamente più accettabile?

Kaworu

beh da che mondo è mondo, le religioni hanno un occhio di riguardo per chi ha il portafogli bello gonfio.

teologo cattolico

@andrea

Non ho capito. Non ho capito cosa intendi “per stato di necessità”: voi dire che manca di qualcosa in quanto in gravidanza e che questa mancanza la rende malata?

Non ho capito la malattia della donna in gravidanza e per la quale io, con le mie tasse, sono tenuto a pagare la cura.

Se voglio farmi una liposuzione perchè mi infastidiscono le “maniglie dell’amore” non devi pagarmela con le tue tasse, non si tratta di una malattia: se voglio vado da un chirurgo estetico. Non capisco invece quale è la malattia oggettiva che io devo curare pagando con le mie tasse la pratica dell’aborto prima del terzo mese.

Kaworu

hai fatto un esempio sbagliato, dato che l’obesità è considerata patologia.

probabilmente non ti pagheranno la liposuzione, ma il dietologo si.

andrea tirelli

Mi chiedi di spiegarti lo STATO DI NECESSITA’ di chi decide di abortire? Eddai…
E paragoni la scelta di ABORTIRE con quella di fare la LIPOSUZIONE? Mah…

Il punto non è essere pro o contro aborto (io considero l’aborto un diritto civile ma considero del tutto legittimo pensarla in modo diverso).

Quel che non capisco è come sia possibile che chi è contrario all’aborto e lo considera un omicidio, faccia dell’interruzione di gravidanza una questione di soldi.

Per questo torno a chiedere: fare dell’aborto una questione di soldi lasciando che sia accessibile solo alle donne più abbienti, lo rende teologicamente più accettabile?

andrea pessarelli

@teologo: “e per la quale io, con le mie tasse, sono tenuto a pagare la cura” beh io con le mie tasse sono tenuto a mantenere il clero, tu sei tenuto a mantenere le donne che scelgono di abortire

davide p.

i rimborsi lo stato li da anche per cose che non sono malattie tipo gli aiuti per l’acquisto di libri o sconti in bolletta luce per le famiglie indigenti… il fatto che la gravidanza non sia un malattia non impona automaticamente che lo stato non debba pagare

Red Passion

@ teologo.
Adesso ti dico io cosa è immorale pagare. E’ immorale che cittadini di diverse fedi e confessioni ed orientamenti filosofici aconfessionali paghino con le loro tasse ed in modo diverso (l’8×1000 è solo la più evidente, ma purtroppo non l’unica) il benessere di fancazzisti di un’unica confessione, quella potente e dominante del vaticano, e che i medesimi si permettano, dall’alto del loro comportamento parassitico, di stabilire cosa sia giusto meritevole o no far rientrare nelle spese della sanità pubblica.
Parafrasando i suoni gutturali dei vs amici leghisti: fora di ball.
A proposito, vi comunico in via del tutto ufficiale, che è iniziato un corteggiamento vomitevole (basta seguire radio padania per sentirlo in diretta) fra cattotalebani come CL e LegaNord. Se la democrazia cristiana era la rappresentante del mondo cattolico tout-court, la lega nord aspira a divenire la paladina delle iniziative delle aree più integraliste dell’arcipelago del cattolicesimo. Dopo l’obbligo dei crocefissi nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici, vedrete che la proposta di non pagare gli aborti l’avanzeranno anche qui.

Francesco

Teologo
Tu non sei disposto a pagare con i soldi delle tue tasse una donna che necessita dell’assistenza medica, sia che decida di abortire o di portare avanti la gravidanza, perche’ anche se una donna incinta necessita di assistenza medica non puo’ considerarsi ammalata?
Per te chi non e’ malato non deve avere assistenza medica?

teologo cattolico

@francesco

Rispondo a te, perchè sei l’unico che mi corrisponde, gli altri evitano.
Se una donna incinta è ammalata, ad esempio ha una polmonite, deve essere curata. Non capisco e continuo a chiedere invece in cosa consista la malattia di cui l’aborto è la cura e per la quale si deve pagare l’assistenza sanitaria (a parte i casi già indicati di un pericolo di morte per la mamma o malformazioni al feto, eccettuati dalla proposta svizzera).
Non lo chiedo anche a te perchè tanto non ho risposte.

Kaworu

il fatto che tu non capisca non implica che non ci siano ragioni sacrosante che portano una donna ad abortire.

io ho parlato di salute psichica, ma evidentemente per te non è una ragione sufficiente oppure sei affetto da alessia senza agrafia e quindi scrivi senza capire quel che leggi.

può anche darsi, non posso escluderlo.

Fri

@ teologo

Neanche la gravidanza e’ una malattia pero’ le donne incinte vanno a fare le ecografie e le visite mediche a spese dello stato e neanche il parto e’ una malattia pero’ la maggior parte delle donne va in ospedale a partorire e le spese vengono pagate con le mie e le tue tasse.

Francesco

Per teologo
Ma l’aborto non e’ una cura a qualche malattia, come partorire non e’ una cura (ma una conseguenza della gravidanza) eppure solitamente si partorisce in ospedale e rientra nel servizio sanitario pubblico.
Una donna che non abortisce solitamente non muore ma ti rendi conto di cosa significa constringere una donna a portare avanti una gravidanza non desiderata, partorire ed avere un bambino che non voleva?
Bisogna accettare che si deve riconoscere alla donna il diritto a interrompere la gravidanza, cosa che deve rientrare anche tra i servizi pubblici per evitare che solo le donne che hanno la possibilita’ economica possano usufruire di questo diritto.

teologo cattolico

@francesco

rispondo a te e chiudo

Si, si partorisce in ospedale. La azione sanitaria è diretta e favorire il parto e ad impedire di perdere il bambino. Non il contrario.

Se il non desiderare una cosa (gravidanza in questo caso) dovesse comportare di per sè l’azione dello Stato e della sanità pubblica nel caso specifico, mi permetti allora di dire che ci sono tante cose che io non desidero (pagare il mutuo della casa, ad esempio) e specificamente sul versante fisico, ad esempio l’eccesso di grasso nella fascia addominale: credi che il fatto che non sia soddisfatto della mancanza di addominali scolpiti obblighi il servizio nazionale a finanziarmi una liposuzione e l’iscrizione a qualche palestra??

“Bisogna accettare che si deve riconoscere..” sinceramente non sento quel bisogno, almeno fino a che non si dimostri che l’aborto è una cura (di qualche malattia)..e permetttimi il non desiderare qualcosa nn è la definizione di malattia, altrimenti saremmo tutti malati di qualcosa e lo Stato dovrebbe intervenire con soldi pubblici ad eliminare ogni stato di insoddisfazione.

Francesco

Per teologo
Si abortisce in ospedale perche l’aborto e’ una operazione chirurgica e qual’e’ il posto migliore (almeno in teoria) dove praticarlo se non in luogo dove ci sono i mezzi e le persone competenti.
Lo stato non riconosce il desiderio della donna di abortire ma il suo diritto di poterlo fare.
Bisogna accettare che si deve riconoscere alla donna il diritto di abortire non di accettare l’aborto, in generale si deve riconoscere il diritto della donna di poter decidere, se non si concede questo diritto la si deve constringere e non si puo’ costringere una donna a portare avnti una gravidanza che non desidera come non si puo’ costringere una donna ad abortire se non vuole.

P.s.
“Si, si partorisce in ospedale. La azione sanitaria è diretta e favorire il parto e ad impedire di perdere il bambino. Non il contrario.”
La sanita’ deve anche favorire l’aborto salvaguardando la salute della donna che abortisce.

Federico Tonizzo

@ tutti:
Perchè non lasciamo perdere questo disumano “robot-avvocato-del-vaticano” che si autoproclama “teologo cattolico”, e usiamo invece il nostro tempo in modo migliore?

teologo cattolico

@federico

si, penso che vi convenga ignorarmi; oppure potreste rispondere alla semplice domanda: quale è la malattia di cui l’aborto è cura? Altrimenti date l’impressione di non aver argomenti..

Kaworu

detto da uno che ignora gli argomenti perchè “non li capisce”…

la notizia è che anche se tu “non capisci”, esistono.

Stefano

@ teologo cattolico

“quale è la malattia di cui l’aborto è cura? ”

Nessuna.

Tuttavia la legge ha stabilito in quali casi si possa fare e che le spese siano rimborsabili o a carico del SSN.
E’ più che sufficiente.

O le norme sono valide solo quando specificano se si possano mettere o togliere crocifissi?

Ciò non toglie che tu possa giudicare la cosa non soddisfacente dal tuo punto di vista.

Detto questo – e fermi restando i casi in cui ci siano in gioco problemi di salute – la ratio della norma credo preveda il rimborso per consentirlo anche a chi storicamente – a differenza dei benestanti – non poteva accedervi se non con gravi pericoli per la propria vita.
Permetterlo in linea teorica a chi non ha i soldi sarebbe stata una beffa.
Che poi si possa valutare meglio quando erogarlo è altra faccenda.
Tra l’altro – onestamente – ne so veramente poco al riguardo.

DeceptivePerception

Teologo cattolico,

la gravidanza egodistonica (non accettata e non accettabile per la persona in cui si instaura)
è una condizione che nuoce alla salute così come definita nel preambolo della convenzione dell’ OMS “Uno stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale e non la semplice assenza dello stato di
malattia o di infermità”
inoltre la gravidanza può costituire una condizione che in presenza di fattori predisponenti può determinare nella donna vere e proprie patologie o l’aggravamento di patologie preesistenti.

Kaworu

ma lui “non capisce” porello…

capisce solo le risposte che gli fanno comodo.

teologo cattolico

@deceptive

Non ho capito se è la gravidanza in sè la malattia psichica e che dunque si cura con l’aborto, oppure se la malattia psichica è altra, e tale da rendere indesiderabile la gravidanza. Perchè capisci bene che allora è questa altra causa la malattia che va tolta (anche tu parli di altri fattori predisponenti)

Si tratta di semplice logica. Inutile che ci si giri intorno.
Se vi è una cura, vi deve essere una malattia. Se tutti mi confermano per buon senso che la gravidanza non può essere malattia, alora quello che la rende tale è un fattore psichico esterno, ed è questo che deve essere superato e curato.

Sarebbe interessante in caso contrario che mi si indicasse il nome della malattia psichica legata alla in se stesso alla gravidanza (nel DSM) e mi si spiegasse come mai – caso unico- una malattia della psiche si cura con un intervento di chirurgia sul corpo (qui non si tratta nemmeno di neuorchirurgia).

infine mi farebbe piacere mi si spiegasse come mai io non posso giocarmi la non accettabilità “egodistonica” di una fascia adiposa in eccesso e farmi fare la liposuzione, e invece una donna può dire di non sentirsi “in uno stato di completo benessere..ecc.” con la gravidanza e dunqune farsi aspirare a spese del servizio nazionale, non il grasso ma quell’agglomerato di cellule che viene considerato il feto..

DeceptivePerception

la gravidanza può essere una condizione che danneggia la salute fisica e psichica della persona, che ti piaccia o meno, il fatto che sia naturale, non significa che non possa nuocere a chi vi incorre. ci sono donne fisicamente e/o psichicamente inidonee alla gravidanza, il che non significa che, senza la gravidanza, siano in sé malate.
ma io dimenticavo che per l’ideologia cattolica l’avversione per la gravidanza e il parto, il non voler subire nel proprio corpo la generazione di un nuovo organismo umano
sono queste le malattie , da curate rinchiudendo la donna gravida fino al parto, in una struttura di detenzione psichiatrica. penso tuttavia che la medicina ufficiale sia più vicina alla prima concezione. del resto non è un mistero che la medicina cattolica è un’altro pianeta, rispetto a quella comune.

DeceptivePerception

inoltre, anche se attualmente non tutti gli interventi di chirurgia plastica sono coperti dal servizio sanitario pubblico (ma ci sono anche quelli coperti e che comunque non sono indispensabili per tenere in vita o in funzionalità organica il paziente)
questo non significa che non faccia parte del concetto di salute anche l’integrità estetica del corpo, tanto che per esempio i danni estetici sono risarcibili in sede di responsabilità extracontrattuale come danni alla salute o biologici. quindi in un sistema dove ci fossero maggiori risorse sarebbe auspicabile che, in effetti, anche gli interventi di chirurgia plastica fossero rimborsabili, ad eccezione di quelli strettamente voluttuarii, che non servono per correggere deformità o decadimenti , ma per dare al corpo caratteristiche che la moda del momento considera sexy (come aumento del volume dei seni o delle labbra).

DeceptivePerception

ricordo ancora che il ssn copre le spese per gli interventi di cambiamento del sesso somatico, ora secondo l’ideologia cattolica non riconoscersi nel proprio sesso cromosomico è una grave disordine mentale, che andrebbe curato facendo la riprogrammazione della personalità al soggetto che ha una mente che non corrisponde alla natura, non certo con un intervento chirurgico…eppure la psichiatria e la medicina non cattolica la pensano diversamente…

Kaworu

ti piacerebbe avere almeno un mezzo per poter controllare e sottomettere le donne, vero?

Kaworu

I bambini morti e quelli mai nati vengono universalmente amati e compianti, solo la sofferenza dei bambini vivi è di continuo, stranamente, minimizzata.

prova a meditarci sopra.

mi rendo conto di chiederti una cosa difficile, ma fai un tentativo.

andrea tirelli

beh c’è musica e musica, direi…

Io penso che si possa discutere se l’aborto sia o meno un diritto civile.
Io personalmente sono convinto di si.
Ma è del tutto legittimo pensare e sostenere il contrario.

Quello che trovo imbarazzante è rendere l’aborto un privilegio, concedendolo per qualcuno e negandolo a qualcun altro.

Chi è contrario all’aborto, lo trova moralmente accettabile se diventa una prerogativa per donne disposte a pagare tanti soldi per farlo?
Se l’aborto è un omicidio, non lo è più se a farlo sono le donne danarose?

mimmo

“Chi è contrario all’aborto, lo trova moralmente accettabile se diventa una prerogativa per donne disposte a pagare tanti soldi per farlo?”.

No, andrea. non è moralmente accettabile. in ogni modo non voterei contro un provvedimento che potrebbe comunque ridurre (anche se in misura poco significativa) il numero di aborti.

andrea tirelli

e no, caro Mimmo, su questo punto è meglio fare chiarezza:

1. credo che tu sappia bene che vietare per legge le interruzioni di gravidanza NON SIGNIFICA RIDURRE IL NUMERO DI ABORTI: l’aborto clandestino è MOLTO PIU’ NUMEROSO e fuori controllo di quello assistito pubblicamente;

2. votare a favore di una norma che nega l’aborto alle donne più bisognose, significa introdurre un’odiosa discriminazione, facendo di un diritto per tutti un privilegio per pochi e favorendo pratiche abortive clandestine (con i rischi che puoi ben immaginarti)

Torno a chiederti: perché un cattolico dovrebbe votare per vietare alle donne povere quel che è concesso alle donne ricche?
Se si pensa che l’aborto sia un reato, si deve chiedere che diventi illegale per tutti (e non solo per le donne più povere), o no?

mimmo

andrea, molto spesso i pro-choice affermano che proibire l’aborto è sbagliato perchè inefficace, in quanto le donne ricorrerebbero all’aborto clandestino e l’unica conseguenza sarebbe quella di causare maggiori problemi di salute alla donna. ebbene, io ho sempre affermato che questa argomentazione è assolutamente sbagliata. ti faccio un esempio: nei paesi islamici è molto praticata l’infibulazione. alcuni di questi paesi hanno deciso di proibire questa pratica. supponiamo che questa proibizione non riduca il numero di bambine sottoposte a questa pratica orrenda e che anzi causi un aumento dell’infibulazione clandestina (che comporta maggiori rischi per la salute). se l’argomentazione dei pro-choice fosse valida, dovremmo concludere che proibire l’infibulazione sia sbagliato! ecco perchè penso che questa argomentazione sia del tutto assurda.
Io penso che aborto e infibulazione vadano proibite perchè sono un male e questo indipendentemente dall’efficacia del proibizionismo: è una questione di civiltà.

tu mi dici: “cattolico dovrebbe votare per vietare alle donne povere quel che è concesso alle donne ricche?”
Ovviamente l’ideale sarebbe vietarlo a tutti. ma se io dovessi scegliere se consentire a tutte le donne di compiere un’azione che considero sbagliata oppure consentirlo soltanto ad alcune di esse, riterrei migliore la seconda ipotesi.

andrea tirelli

Premesso che è un dato più che assodato (al punto che è accettato anche dai pro-life) che quand’anche l’aborto fosse illegale, di aborti se ne farebbero tantissimi (addirittura di più che se la pratica fosse legale e medicalmente assistita) e tutti esponendo la donna a rischi elevatissimi di emoraggie, infezioni, etc.

Come fai a paragonare l’infibulazione con l’aborto?
Sono speculari, opposti, l’uno è una violenza sulla donna decisa da altri al suo posto, l’altro è una libera scelta che solo la donna – e nessun altro – può prendere (e l’assistenza pubblica serve a garantire anche questo).

Inoltre, l’infibulazione è frutto di una cultura maschilista che percepisce la donna e, in primis, il suo sesso come proprietà dell’uomo e ritiene moralmente inaccettabile il godimento sessuale femminile.
L’aborto riconosce alla donna (e solo a lei) il diritto di decidere cosa fare del suo corpo.

Se l’ideale è vietare l’aborto a tutti, perché non raccogliere firme per vietare l’aborto a tutti invece di chiedere che sia concesso alle sole donne ricche?

Non ti viene il dubbio che renderlo possibile solo a chi ha soldi da spendere abbia un qualche risvolto economico.

ECCO COME QUESTO REFERENDUM CAMBIA L’ABORTO: PRIMA ERA GRATIS, ORA E’ A PAGAMENTO.
Come puoi, in tutta coscienza, considerarlo un passo avanti?

mimmo

so bene che infibulazione e aborto sono due cose diverse ma il paragone regge perchè, pur essendo due cose diverse, presentano 2 aspetti in comune:

1) proibendo queste pratiche si favorisce il ricorso alla clandestinità

2) il ricorso alla clandestinità causa maggiori rischi alla salute delle donne

ho utilizzato il paragone per dimostrare l’assurdità della seguente argomentazione (molto utilizzata dai pro-choice):
“è sbagliato proibire una determinata pratica quando tale proibizione causa i punti 1) e 2)”.

Tu dici: ECCO COME QUESTO REFERENDUM CAMBIA L’ABORTO: PRIMA ERA GRATIS, ORA E’ A PAGAMENTO.

Io invece ritengo che questo referendum introduce questo cambiamento: “prima lo stato agevolava l’aborto mentre adesso lo agevola di meno”. da antiabortista non posso che considerarlo un miglioramento, nonostante la disuguaglianza che introduce.

FSMosconi

@Fedele Razio

Guarda che finora è solo una richiesta di referendum non conclusione di Referendum, né ne è tantomeno lo svolgimento. Aspetterei a cantar vittoria fossi in te, se non altro per onestà…

DeceptivePerception

non sta cambiando niente, è che in un periodo di crisi economica si cerca di ridurre le prestazioni del welfare, fino al 2004 c’era anche in Italia un progetto per rendere parzialmente coperti dal ssn anche gli interventi di chirurgia plastica, poi si è arenato, perché quando non ci sono soldi si cerca di tagliare sulle spese che sembrano (il che nn è detto siano veramente) meno importanti e ovviamente anche gli antiaborto ne approfittano.

andrea tirelli

Diciamo che è una bella prova democratica per dimostrare la civiltà di uno stato: riconoscere che l’aborto è un diritto per TUTTE le donne o solo per le POCHE che hanno i soldi per permetterselo?

Ad Enrico, al Teologo e agli altri amici cattolici chiedo: davvero la questione aborto che scuote le vostre coscienze le scuote un po’ meno se a poterlo fare solo solo le donne ricche?
E’ così che si risolve (o si attenua) la vostra questione morale sull’interruzione di gravidanza, col censo?

Red Passion

certo che è così. Altrimenti non si spiegherebbe la “contestualizzazione” della bestemmia se detta da Berlusconi, la sua possibilità di divorziare per ben 2 volte e rimanere nonostante tutto ciò paladino della famigghia, concedendo anche la comunione, atto precluso a tutti gli altri credenti divorziati. Pecunia non olet, ma unge, eccome se unge.

Dalila

Ma questa è l’attitudine di chi possiede la doppia morale del cattolico à la carte…

Alecattolico

Il Signore sia con voiIo gi noo comprendo come si possa legalizzare questo tipo di omicidio,figurianoci rimborsare lespese per un intervento di quel tipo..

Red Passion

E già. A noi ci dai il tuo Signore, perchè gli altri, i signori veri, quelli pieni di soldi, ve li siete già accaparrati tutti voi!

andrea tirelli

Caro Ale, il tema qui non è tanto essere pro o contro l’aborto ma se sia giusto o meno concederlo solo a chi soldi (e può pagarselo).

Ora, se io fossi cattolico e convinto che l’aborto sia un omicidio, sarei comunque contro questo referendum perché non vieta/proibisce l’aborto a TUTTI ma lo trasforma in un privilegio consentito solo a chi ha soldi.
Qui il punto è: è giusto consentire l’aborto solo alle donne ricche?
A me pare che la dottrina sociale della chiesa non preveda che alle donne ricche sia consentito di fare qualcosa che alle donne povere è vietato, o sbaglio?

Kaworu

con tutte le cose che non comprendi si potrebbe riempire la biblioteca del congresso diWashington

andrea tirelli

beh, diciamo che dire “non comprendere” lascerebbe presupporre avere dubbi, interrogarsi, porsi domande, riflettere, e quindi, confrontarsi con gli altri, discutere, sentire le diverse opinioni, etc. etc. etc. tutte cose apprezzabili, specie su questioni tanto delicate.

Temo, però, che AleCattolico quando dice “non comprendo” intende dire “non sono d’accordo”.

Ora, come si faccia a “non comprendere” e, allo stesso tempo, dire “non sono d’accordo” è MISTERO DELLA FEDE, campo in cui, invece, sono pronto a scommettere che AleCattolico “non comprende” ma “è d’accordo”…

FSMosconi

@aletroll

Non sarebbe la prima volta che non comprendi… -_-‘

fab

Io invece non comprendo come fai a credere nella vita eterna e a preoccuparti degli aborti.

Red Passion

Quello dell’aborto per soli ricchi fa il paio con le cure per l’infertilità in Italia. Una legge medioevale, la legge 40, voluta dal governo Berlusconi (è sempre bene sapere chi è il colpevole, il mandante lo sappiamo è il vaticano), impedisce di fatto l’accesso alle migliori conoscenze e tecnologie in questo campo. Risultato: gli italiani vanno all’estero. Ma in nazioni diverse a seconda delle proprie possibilità economiche: Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra per i più ricchi, Albania, Russia, Ucraina per i meno ricchi. E per i più poveri? Ciccia!
Come dice il vangelo? “Beati gli ultimi perchè saranno i primi”; sì a mandarli tutti a f f a n c u l o!

Red Passion

Purtoppo e con amarezza devo constatare che hai ragione. Ma ricordati che a fianco al pessimismo della ragione ci vuol anche l’ottimismo della volontà

Elvetico

Gli iniziativisti giocano sul fatto che la maternità con un decorso normale non è una malattia e quindi l’aborto come “cura” della maternità non deve esser coperta dall’assicurazione malattia.
Ma a questo punto non dovrebbero essere nemmeno coperte le spese di ospedalizzazione per il parto, l’ostetrica etc…
Comunque è chiaro che:
“L’iniziativa è un accanimento ideologico antidemocratico, un attacco nascosto contro la soluzione dei termini. Lo scopo ultimo è il divieto totale dell’aborto.” secondo il consigliere nazionale Freysinger.

DeceptivePerception

non a caso, solitamente, gli antiabortisti militanti sono anche contrari all’epidurale e al parto cesareo e in generale a quella che chiamano l’eccessiva medicalizzazione della gravidanza e del parto, per loro si tratta di una passeggiata che chiunque può affrontare anche innumerevoli volte nella vita, a qualsiasi età, in qualsiasi condizione di salute fisica e psichica…

Elisabetta

Poi però sono a favore dell’accanimento terapeutico……

Senjin

Quindi costoro accetterebbero che i non cattolici smettessero di pagare le tasse volte a mantenere la CCAR? Visto che in molti casi si tratta di dover pagare per un’associazione che non si approva, direi che introdurre il metodo alla tedesca (decima pagata solo da chi si iscrive in apposita lista) sarebbe la cosa più equa.

Kaworu

se le cose funzionassero così, pure teologo cattolico sarebbe ateo.

Elvetico

in Svizzera infatti funziona così, con diversità tra i Cantoni ma chi crede paga la propria chiesa.

Elisabetta

Che tristezza, non sanno proprio a cosa attaccarsi….pensate che putiferio scoppierebbe se qualcuno cominciasse a dire che è uno spreco di denaro pubblico l’assistenza sanitaria a sfortunati come Eluana Englaro…..eppure il ragionamento di fondo è lo stesso!

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