Torino, licei propongono storia delle religioni e del libero pensiero durante ora alternativa

Sei licei torinesi hanno accettato di introdurre, durante l’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica, un corso di ‘storia delle religioni e del libero pensiero’. Come segnalato nel dettaglio da Repubblica, si studieranno le diverse religioni e la miscredenza in maniera interdisciplinare, con un approccio ‘aconfessionale’ e laico.
Il progetto è stato elaborato dalla locale Consulta Laica, in collaborazione l’Università di Torino e il Cesedi (ente provinciale che vaglia i corsi per le superiori). In particolare, se ne sono avvalsi i licei ‘Einstein’, ‘Alfieri’, ‘Cavour’, ‘Gobetti’ e ‘Giordano Bruno’ di Torino, più il ‘Maiorana-Marro’ di Moncalieri. Come fa notare Tullio Monti, presidente della Consulta, “ci battiamo perché le opzioni previste dalla legge siano rese tutte possibili, compreso l’insegnamento alternativo” che in questo progetto “si inserisce nello stesso filone ma con un approccio del tutto diverso”.

Valentino Salvatore

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67 commenti

Paul Manoni

Io la trovo una notizia FANTASTICA! 😉
Si dovrebbe approfondire le modalità e le tappe che hanno portato la Consulta Laica ad ottenere questo ottimo risultato, per poterle ricalcare e proporre in altre zone d’Italia, quest’alternativa all’IRC. 😉

Paul Manoni

…Comunque, l’articolo riportato da Repubblica, che ricalca altri articoli simili presenti in rete, risulta un tantino distorto. A partire dal titolo!
Cosa c’entra la citazione dell’Islam nel titolo, se poi la materia si chiama:
“Storia delle religioni e del libero pensiero” e in quell’ora alternativa all’IRC, verranno affrontate TUTTE le religioni???
Cos’e’, un modo per accrescere la fobia dell’Islam nell’italiano medio e riportarlo all’IRC, oppure e’ un’esplicito modo per confondere le acque ed evitare di dire apertamente che le religione verranno studiate da un punto di vista aconfessionale e laico???
Mah…E’ uno schifo di modo questo, per informare la gente. 🙁

Bismarck

Madama Informazione, ricordati bene, non sanno nemmeno dove sia di casa nelle redazione dei giornali e telegiornali italiani.
In più come hai notato sbuca da tutte le parti sto islam del …., lo sbattono in tutte le salse forse per screditare certe nuove iniziative.

Paul Manoni

Si si…Concordo Bismarck.
Utilizzano l’Islam come spauracchio, ammonendo chi si sta secolarizzando affinche’ registri una deriva mussulmana e si riavvicini alla religione che va’ per la maggiore nel paese.
Sostanzialmente giocano a far leva sulle paure e sul razismo dell’italiano medio. Io dico che se fossero tutti piu’ laici, non dovrebbero avere paura e non dovrebbero quindi essere razzisti, nei confronti di qualsivoglia religione.

#Aldo#

Già la vedo dura essere razzisti verso una religione… almeno per chi sa cosa significa “razzismo”.

Paul Manoni

@#Aldo#
Beh, hai capito benessimo cosa stavo intendendo…Che poi si tratti di xenofobia, e nel particolare di islamofobia, e’ giocoforza una conseguenza.

davide p.

questa è una leccata alla chiesa cattolica per cercare di far passare un’ottima notizia come una brutta notizia…

davide p.

per tutta risposta potrebbero togliere lo studio delle religioni e insegnare pensiero critico in associazione col cicap!

andrea tirelli

Speriamo che la notte ti abbia portato buon consiglio (e soprattutto chiarito le idee, qualunque esse siano, così ce le spieghi un po’ meglio…).

Una domanda: ma come cristiano e cattolico, dovresti avere a cuore, se non proprio il dialogo interreligioso (cioé con fedi non cristiane), quantomeno l’ecumenismo (il dialogo tra cristiani di chiese diverse)?
E queste lezioni non potrebbero servire anche a questo, al confronto e alla riflessione teologica?

Southsun

@ Ale(mente)catto.

IHIHIHIH. Non hai capito una MAZZA, come al solito.

Paolo

Ottima iniziativa! Qualche (rara) volta il bene prevale! 🙂

Alecattolico

Meglio questo del farli uscire anzi tempo da scuola,fosse per me la religione Cattolica sarebbe materia obbligatoria,(chi si ribella due calci ),i ragazzi vanno obbligati,l’et adolescenziale troppo incline alla ribellione.

nightshade90

@ ale
che tu fossi un fascistello con manie dittatoriali incapace di comprendere una cosa come il diritto alla libertà religiosa (e dalla religione), diritto ormai accettato (almeno a parole e nelle sue forme più ovvie) persino dalla tua stessa chiesa e considerato (sempre almeno a parole) come irrevocabile ed inalienabile pure secondo il vostro stesso catechismo, lo sapevamo già. quindi il tuo post non aggiunge nulla di nuovo, salvo occupare spazio utile.

(ma seriamente, io non ci credo che qualcuno sia stato così stupido da fare questo diacono, uno che non è nemmeno in grado di stare coerente con i precetti del suo stesso catechismo. la chiesa è alla fame nella ricerca di nuovi preti, che ormai hanno un età media ben oltre a quella normale della pensione mentre i seminari sono deserti e pure importando ogni prete utile dall’africa restano in deficit, ma nemmeno loro sono ancora così disperati. se la chiesa è davvero così disperata da fare tranquillamente diacono la gente come lui, vuol dire che ormai abbiamo vinto e questi sono solo i movimenti intestinali post mortem che fanno sembrare il cadavere ormai più che morto putrefatto ancora vivo, ma in realtà segno della sua completa disfatta irrevocabile)

Diocleziano

Io penso che sia un mitomane, frequentatore di oratori o ospite di qualche istituto
per diversamente furbi, gestito da preti.
Vorrei capire di chi è la responsabilità dell’indottrinamento di questo ba|ordo.

davide p.

chi lo dice che i seminari sono deserti!?
da quello che diceva l’amico di don seppia sono più divertenti dei rave party!

Bee

“Meglio questo del farli uscire anzi tempo da scuola,fosse per me la religione Cattolica sarebbe materia obbligatoria,(chi si ribella due calci ),i ragazzi vanno obbligati,l’et� adolescenziale � troppo incline alla ribellione.”

Ale, vai e fonda una tua teocrazia cattolica in qualche isoletta del pacifico, vai.
Faresti un favore a tutti.

davide p.

dai ma questo commento è finto!!
non fate sti scherzi usando i nick degli altri!

Red Passion

Anch’io mi ribello all’idea che un bambino deve uscire da scuola, perchè in quel momento è entrato il bullo di turno, la religione cattolica. Certo a volte è l’unica forma di difesa all’indottrinamento forzato e finanziato dallo stato (con la s minuscola volutamente), retaggio del peggior periodo storico dell’Italia, quello fascista. La scuola è il luogo dei bambini. Non del corpo docente, non dei genitori, nè tantomeno del potente religioso di turno. Non posso accettare che in nome della religione cattolica si possa assistere in silenzio all’ingiustizia di allontanare un bambino, magari di 6 anni, dalla sua classe (quella che sta ancora imparando a conoscere), dai suoi compagni, dalle sue maestre, come un moderno paria dei nostri tempi. E’ vergongno che qualcuno si ponga in maniera prepotente nei confronti dei bambini, è indecente vedere dei lacchè di stato che glielo consentono, ma la colpa è anche di coloro che guardano in silenzio, senza muovere un dito a difesa della dignità di ogni bambino. Quale pessimo esempio educativo trasmettono i docenti a quei loro alunni che vengono allontanati perchè non chini ai comandamenti prepotenti della religione cattolica? Che in Italia non c’è vera libertà di culto (o di non-culto) e che i padroni di tutto sono i gerarghi dello stato vaticano. A tutti questi, e soprattutto ad alecattolico e a tutti i talebani cristiani, dobbiamo dire che i diritti o sono per tutti o, se non sono per tutti, vuol dire che sono privilegi per alcuni. E che noi, laici ed atei, combattiamo la battaglia dei diritti umani, universali, contro lo strapotere dei privilegi parassitici di alcuni.

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertold Brecht, Berlino, 1932)

andrea tirelli

Condivido anche le virgole.

Aggiungo a mo’ di chiosa che “noi, laici ed atei, combattiamo la battaglia dei diritti umani, universali” e lo facciamo per tutti, credenti inclusi, qualunque cosa essi credano.

Questo vuol dire che:

– Pensiamo ad un mondo migliore per tutti senza chiedere a nessuno di cambiare la propria opinione sulla fede.

– Non condanniamo nessuno (né nell’aldiqua né nell’aldilà) per quel che pensa di dio ma, anzi, vogliamo che tutti abbiano sempre il diritto di manifestare liberamente le proprie idee.

– Vogliamo più diritti per tutti, a prescindere da quel che pensano di dio, perché ognungo possa scegliere (lui e nessun altro al posto suo) cosa fare del suo corpo e della sua vita.

teologo cattolico

Proposta che quoto.
NB: lascerei perdere il titolo di “libero pensiero” :è un pleonasmo e oltretutto non conosco corsi accademici o testi di “libero pensiero”.
Un corso di storia delle religioni sarebbe molto interessante, anzi sarebbe da simtolante integrazione dell’ora stessa di religione cattolica. Infatti il prof di religione cattolica conosce di norma ben poco sulle altre religioni.

…certo che leggere atei che plaudono all’sitituzione di un corso sulla storia delle religioni mi meraviglia positivamente.. i tempi stanno cambiando per fortuna

Roberto Grendene

“leggere atei che plaudono all’sitituzione di un corso sulla storia delle religioni mi meraviglia positivamente.. i tempi stanno cambiando per fortuna”

mah, e quale sarebbe per gli atei il problema nello studiare le religioni. l’ateismo e l’agnosticismo?

io i miei figli li tengo alla larga da chi nella scuola pubblica insegna religione cattolica in conformità con la dottrina delle Chiesa Cattolica (come da Concodato), e non invece in conformità con la storia e le indagini scientifiche

teologo cattolico

@roberto

Molti utenti cattolici e cristiani non sarebbero stati entusiasti se avesser proposto come corso formativo una “storia dell’ateismo”; riscontro invece che per l’ateo è considerato formativo un corso di “storia delle religioni”.
Plaudo al vostro plauso, non cerchiamo la polemica anche quando mi complimento con voi.

davide p.

mi sorpendo della tua sorpesa…
qui si parla di storia, di fatti e non di dogmi inviolabili…
gli atei ci vanno a nozze con i fatti mentre i cattolici li vedono come fumo negli occhi!

Kaworu

io ho sempre trovato i racconti mitologici molto interessanti

davide p.

beh la bibbia è più sanguinaria del signore degli anelli e più magica di harry potter! ma di poco!
per questo il papa ne temeva la concorrenza!

Kaworu

ti sorprenderà magari, ma da piccola (oltre appunto a racconti mitologici vari, dai greci alla mitologia norrena, passando per quella maya) mi piaceva anche leggere la mitologia cattolica, ho tipo una raccolta di “il vangelo per i bambini” con tanto di vhs (religione molto sui generis, a pensarci… probabilmente perchè ‘sti vhs si basavano sulla storia di tre bambini che trovavano nel bosco una casa di un inventore svitato e il suo robot e con questa viaggiavano “nel tempo” attraverso i vari episodi biblici. ovviamente molto credibile il fatto che tre bambini occidentali e un robot andassero a parlare con la maddalena e affini. ma erano vhs ccar approved…) più i fumetti della bibbia del giornalino, tra l’altro ben disegnati.

ma di fatto, non ho mai creduto.

davide p.

mi dispaice che nonhai mai creduto 🙁
ti è mancato il dono della fede…
hai provato a scrivere a babbo natale? 🙂

Francesco

“si studieranno le diverse religioni e la miscredenza in maniera interdisciplinare, con un approccio ‘aconfessionale’ e laico.”
Teologo innazitutto quello che conta e’ l’approccio ‘aconfessionale’ e laico, poi sappi che la maggior parte dei non credenti hanno studiato le religioni e questo e’ uno dei motivi principali perche’ sono non credenti, i tempi stanno cambiando grazie ai non credenti che stanno portando a scuola lo studio della storia delle religioni che e’ importante per far capire che si tratta di sciocche superstizioni, mi meraviglio io che sei contento tu.

Osvaldo

Dove sarebbe il pleonasmo in “libero pensiero”? I corsi di storia delle religioni non si occupano dell’ateismo come corrente di pensiero, dunque è quanto mai opportuno aggiungerlo in questo questo caso. Che tu personalmente non conosca testi sul libero pensiero è un problema tutto tuo, e dovrebbe farti riflettere sulla necessità di colmare questa lacuna tra gli studenti.

“…certo che leggere atei che plaudono all’sitituzione di un corso sulla storia delle religioni mi meraviglia positivamente.. ”
Questa frase, invece, tradisce una tua pressochè totale incomprensione su cosa e come pensano i non credenti.

Diciamo che ti sei assegnato da solo i compitini da svolgere a casa.

teologo cattolico

libero pensiero lo considero un pleonasmo, in quanto un pensiero non libero è non pensiero. Se esistesse una corrente di pensiero che positivamente si qualificasse come non libero non sarebbero pleonastico dare quella precisazione, sarebbe una qualificazione positiva e di specificazione

testi accademici e relativi corsi sull’argomento “il libero pensiero” non ne conosco. Se mi dai titoli e corsi relativi mi fai un piacere.
La storia delle religioini è invece una discplina autonoma e testi scritti da accamidici di storia delle religioni ne trovi quanti ne vuoi
Esempio: di Brelich l’introduzione alla storia delle religioni
http://www.ibs.it/code/9788884760432/brelich-angelo/introduzione-alla-storia.html

Angelo Brelich (Budapest, 20 giugno 1913 – Roma, 1 ottobre 1977) è stato uno storico delle religioni e antropologo ungherese naturalizzato italiano, docente di Storia delle religioni.

andrea tirelli

concordo con te, Teo, che il pensiero o è libero o non è pensiero (in questo senso, immagino, dici che libero pensiero è un pleonasmo): ti domando, ti pare libero il pensiero di chi accetta sempre acriticamente come assoluta una verità che non sa spiegare?
Ti pare libero il pensiero di chi aderisce ad una confessione religiosa e non ha mai dubbi, non è mai incerto ma, al contrario, è sempre convinto che la sua chiesa abbia ragione, che la sua dottrina sia quella giusta?
Ti pare libero il pensiero chi non ritiene di doversi interrogare su nulla, di chi non mette in discussione niente perché non c’è alcun tema, alcuna questione, alcun argomento che per lui o lei sia teologicamente problematico?

Credo tu che possa essere d’accordo con me se dico che l’adesione incondizionata ad una fede, l’assenso senza riserve ad una dottrina è l’esatto opposto del fare teologia, che deve presupporre, per essere seria e convincente, sempre e comunque un pensare liberamente.

fab

teologo, il fatto che non ci siano corsi di libero pensiero, mentre ci sono di servo “pensiero” (religioni varie e filosofia) è appunto un problema mica da ridere.

davide p.

io li conosco dei testi di libero pensiero!
basta sfogliare un po’ di archivi vaticani e cercare sotto la voce “processi per eresia”!

Murdega

Caro teologo cattolico ,come dicevo io,storia delle religioni senza dogmi.
Sati attento alla scomunica .

andrea tirelli

Caro Teologo,

mi piace che tu ammetta d’essere stupito riguardo al fatto che anche chi è incredulo o convintamente ateo trovi interessante lo studio delle religioni e il confronto con esse.

Vuol dire che ti stai liberando da alcuni pregiudizi.

Vedrai che proprio tra gli increduli, gli agnostici e gli atei troverai persone in grado di affrontare questioni teologiche in maniera più seria e approfondita di quanto non sappiano Nè vogliano fare molti, moltissimi cattolici.

Chi ha dubbi su dio, sul suo essere e sul suo agire, e si ritiene libero di poter riflettere e di potersi esprimere, è capace di interrogarsi sulle questioni di fede molto di più e molto meglio di chi invece ritiene di possedere la verità assoluta.

Sergio

Storia delle religioni? Che noia. Davvero interessa qualcuno la religione dei Greci e dei Romani? Quante sono poi le religioni da studiare o conoscere? Qualche centinaio o migliaio? O ci si concentrerà sulle cosiddette “grandi religioni”, quelle cioè che hanno avuto più successo?
Meglio storia delle religioni che l’IRC? Meglio non credo proprio (forse meno peggio). Il cosiddetto fenomeno religioso e le sue espressioni possono essere trattati in tante altre materie (filosofia, storia, letteratura, storia dell’arte).

Kaworu

è come l’ora di epica alle medie, volendo.

a me piaceva.

sicuramente più interessante dell’ora di religione

Paul Manoni

@Sergio
A mio modesto parere, “Storia delle religioni” e’ una materia laica, quindi inclusiva, pluralista ed aggregante quanto basta da permettere la conoscenza ed il rispetto di altre culture ed altri modi di vedere le cose.

La materia attuale, “religione cattolica” invece, essendo spudoratamente confessionale, tanto da essere addirittura insegnata secondo dottrina da personale che il vescovo nomina e suggerisce sostanzialmente lui stesso, e’ esclusiva dei soli appartenenti alla religione cattolica, si fa’ beffe del pensiero e delle religioni a cui credono altri cittadini anche italiani, e sostanzialmente discrimininante, in quanto durante quest’ora, gli alunni che non se ne avvalgono, vengono “cacciati” dall’aula.

Tenendo conto che l’Italia e’ una paese laico per Costituzione, quale delle due materie sarebbe piu’ opportuno insegnare, finanziare ed incentivarne la frequenza?
La scuola deve fornire agli alunni una cultura ed uno spirito critico. Chiediti come questo sia possibile, se li si tiene all’oscuro dell’esistenza di altre realtà religiose, o gli si fa’ conosscere una sola religione. 😉

Sergio

@ Paul Mannoni

Probabilmente siamo entrambi d’accordo sull’inutilità dell’IRC: sarebbe da abolire, no? Ma attualmente è impossibile, chiaro. Ma ho qualche dubbio sull’interesse che lo studio di varie religioni può suscitare nei ragazzi (quante ce ne sono state e ce ne sono ancora oggi? Bisognerà per forza limitarsi, dunque tralasciare (= discriminare) tante credenze non più stupide di quelle con maggior seguito).
Una volta ho cominciato a leggere il capolavoro di Mircea Eliade, Storia delle idee e delle credenze religiose: una noia che non ti dico, un guazzabuglio di divinità e credenze per me di nessuno o scarso interesse (per finire ho letto solo le trenta pagine sul cristianesimo e quelle su Budda che sono molte di più).
Certo mettere una religione accanto a un’altra ne (di)mostrerebbe la relativa importanza e magari anche l’assurdità. Questo sarebbe positivo. Non vorrei però che s’inculcasse nei ragazzi il “rispetto” per tutte le strane e assurde idee e credenze religiose passate e presenti.
Forse però questo insegnamento è nel momento attuale lo stesso opportuno per intaccare la posizione di privilegio dell’IRC: di più non si può pretendere.
M’interesserebbe sapere che ne pensa la Chiesa di questo insegnamento. Magari non le dispiace perché si parla sempre di religione.
Ma, ripeto, c’è la letteratura, la storia, la filosofia in cui si può discutere en passant anche di religione. Religione come materia “non tiene”.

Paul Manoni

@Sergio
Magari e’ proprio quell’approccio “aconfessionale” alle religioni che viene dato in questo progetto torinese, che potrebbe aiutare a far valutare le religione, con quella dose di razionalità necessaria a giudicarle assurde, proprio come facciamo io e te. 😉

nightshade90

a me sono sempre piaciuti i miti greci e romani. li ho sempre trovati molto più interessanti di quella barbosità che era il catechismo (dove oltrettutto di solito ero io a insegnare ogni tanto cose nuove ai catechisti, oltre a spere già tutto quello che insegnavano. perchè da piccolo almeno io la bibbia l’avevo letta. a fumetti, ma l’avevo letta, ed evidentemente i catechisti non avevano fatto lo stesso. manco avevano idea di chi fosse elia….)

Fedele Razio

Eh eh… considerati i danni che ha fatto alla fede l’ora di religione in classe, non vedo l’ora di vedere i pargoli alle prese con l’insegnante di totalitarismo relativista…!

nightshade90

totalitarismo che? ora l’insegnamento del metodo critico d’indagine è “totalitarismo”? e magari i diritti civili sono “schiavitù”, l’ignoranza è “forza” e la guerra è “pace”…….

davide p.

totalitarismo relativista:
forma di governo dove i comandanti supremi costringono i cittadini a criticarli e a deporli democraticamente

andrea tirelli

Toglimi un dubbio: come fai ad essere così profondamente religioso e, allo stesso tempo, non sopportare il dialogo, il confronto, la riflessione teologica?

davide p.

m devi capire che per i cattolici dialogono non signifa scambio di idee ma solo che 2 parlano a turno…
dialogo abramo-dio:
dio “ammazza tuo figlio”
abramo “si! dio”
….

andrea tirelli

davide p., in non pochi passi dell’antico testamento (dove, facci caso, non c’è uno stinco di santo!), il fedele che si trova di fronte niente popò di meno che dio, spesso lo implora ma talvolta lo contesta, spesso lo supplica ma gli capita anche di criticarlo e di ricolgersi a lui per chiedergli spiegazioni, esigere risposte, etc.

Ma te li vedi i fedeli di oggi genuflessi davanti al loro prete, trovarsi di fronte dio?
Gli va bene che forse, dico forse, non esiste…

davide p.

si ma il dio del vecchio testamente aveva più personalita! quello del nuovo testamento si fa sentire solo quando c’è da fare le pulizie (leggi apocalisse)…

Kaworu

ripeto, togli quel “razio” dal tuo nick, che stona davvero tanto

davide p.

per la redazione
ma è normale che ci siano post identici di queste dimensioni a scopo pubblicitario in almeno 2 notizie diverse?
o si fa un articolo o è spam…

davide p.

ripensandoci non so se è una buona idea…
l’ora di religione è sempre stata l’ora dello spaparanzo…
così gli toccherà studiare un’ora in piu! 🙂

MarcoC.

Senza contare i benefici dell’ora di religione: è grazia anche a questa se sono diventato ateo!

maah!

Insegnamento di storia delle religioni con “approccio a-confessionale e ateo”….da docenti “certificati” laici….
Mi ricordate tanto gli axteisti (ateisti, dall’occhio invetriato, con l’ascia, giusto per tagliare la testa a Dio, come dicono loro stessi…dimentichi, per un attimo, che non credono in Dio!
Ma gli atei avete fatto un master per diventare capaci contorcervi fino ad avvitarvi su voi stessi?
Avete fatto della laicità una confessione religiosa, avete messo insieme confusamente ateismo e agnosticismo, avete chiamato libero pensiero le discutibili opinioni “storiche” di un perito agrario ex seminarista poi operaio edile (Cascioli), quelle “religiose”, ancora più discutibili, di un geometra ex seminarista, poi insegnante di matematica (Pippa Odifreddi). ..
Ma tutto questo vi sembra veramente SCIENTIFICO E RAZIONALISTA??

Kaworu

hai presente come gli insegnanti spiegano epica?

ecco, uguale.

non è difficile.

Southsun

Scusa, voi credete alle cionfonate di un “uomo” vestito con gonna e ciabattine rosse che parla con esseri inesistenti ed esalta una cosiddetta vergine inseminata eterologamente all’insaputa del marito, rimasta vergine prima durante e dopo il parto? Poh!

Scusa? Lezioni da voi su laicità e realtà? AHAHAHAHA!

Avete kannato tutti i fondamentali dell’origine del cosmo e dell’uomo, e state ancora a berciare e indicare la pagliuzza degli altri?

Quand’è che butterete finalmente nel cesso tutto quel compendio di sciocchezze, o forse è quello il catetere che vi tiene vivi?

maxalber

In termini assoluti io sono stato sempre contrario alla proposta portata avanti da alcuni (molti?) di noi di sostituire l’ora di IRC con un’ora di storia delle religioni.
Per me tale insegnamento andrebbe “spalmato” in tutte le materie (letteratura, storia, storia dell’arte, scienze, ecc.) e non formalizzato in un’ora specifica che dà a tale materia l’importanza che essa non merita.
Ma questo in una visione appunto “assoluta” e quasi utopica del progetto.
Di conseguenza, per coerenza, non sono entusiasta di questa notizia.

Ma, realisticamente e relativamente alla realtà “hic et nunc” devo ammettere che è pur sempre un passo in avanti e un progresso, verso il traguardo lontano, che mi sembra lodevole e per il quale auspico sviluppi ed espansioni.

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