Osservatorio cristiano attacca la Federazione Umanista Europea

Il documento sulla religione nella società presentato dalla EHF, la Federazione Umanista Europea [ci cui fa parte anche l’UAAR], nell’ambito del progetto Religare, sostenuto dall’UE, sembra aver irritato l’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa (precedentemente conosciuto come l’Osservatorio sulla cristianofobia), che ha inviato a Religare una presunta confutazione. In realtà il loro testo è offensivo, ignora quasi tutti i nostri argomenti e travisa gravemente le nostre opinioni. Si può leggere – con l’evidenziazione degli abusi e con i nostri commenti – sul sito della EHF.

David Pollock, presidente EHF

Il documento dell’osservatorio è stato commentato favorevolmente nei giorni scorsi da padre John Flynn sul sito Zenit – Il mondo visto da Roma.

16 commenti

giulio

L’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa è ridicolo già solo per il fatto di esistere. Se fosse per l’Asia o per l’Africa sarebbe una cosa più seria.

Perchè?

non solo, ma se attacca l’EHF, vuol dire che è intollerante e premeditatamente discriminatoria verso altre opinioni. L’Osservatorio ha un solo obiettivo, far tacere per sempre l’EHF all’interno dell’Europa.

Perchè?

sul Zenit ho letot cose fuori dalla realtà, per esempio questa:

“Le persone che credono hanno uno stile di vita più sano, un’aspettativa di vita più lunga, matrimoni più stabili e sono più generosi nel contribuire al bene comune, secondo il documento.”

Chiunque sia amante delle statistiche, sa che i matrimoni religiosi sono in crisi, e c’è la fila lunga migliaia di kilomettri nel mondo per sciogliore questi matrimoni, oltretutto che siano sane le persone che credono è molto relativo e che vivano più a lungo non è affatto vero, non ci sono prove di questo.

Per l’intelligenza non si possono fare precississime statistiche, ma è emerso che dove non c’è la fede c’è maggior progresso e maggiore tolleranza, dove c’è neutralità laica dello stato c’è miglior qualità di vita e più libertà di espessione e lavoro che rispetta tutte le le fasce sociali, mentre nella nostra Italia ci sono ancora fabbriche dischiaratamente cattoliche che licenziano donne perchè stiano a casa ad accudire ai figli, non solo, persino con la scusa che portano un senso stipendio.

l’Osservatorio queste cose non le vede?

La fede istituzioinalizzata e teocraticizzata è stata ed è acnora oggi un cancro per l’umanità, le sue forme arcaiche e medioevali frenano il progresso di tutta l’Umanità nel suo insieme e nei suoi dettagli demografici.

Near

Da considerare anche il fatto che, dato che la maggior parte delle persone si considerano credenti, eventuali dati come le aspettative di vita e la stabilità dei matrimoni sarebbero del tutto prive di ogni valore statistico, in quanto riferite a campioni di popolazione disomogenei.
Sulla stabilità dei matrimoni tra credenti comunque meglio stendere un velo pietoso sulle eventuali fonti che hanno consultato, se lo hanno fatto.

Perchè?

Io mi rendo conto che ci sono livelli di informaziome molto scientifica e precisa che non sono frequentati dai credenti dell’Osservatorio cristiano, mentre questi bazzicano solo ed esclusivamente a livello di disinformazione cristiana, dove c’è tutto il contrario della realtà, della laicità e del ripetto dei diritti umani.

Beatrice

Facendo riferimento al testo alla sezione “Family” a pag. 6, l’affermazione “life-long” (sulla prima riga della sezione) e “This concept of family … it is not the tenet of one particular religion” (ultima riga del primo paragrafo) è falsa, tanto è vero che sia i protestanti che gli ebrei ammettono il divorzio.
Sempre alla sezione “Family” a pag. 6, l’affermazione “to devise policies” e “to the natural order of things” (ultima riga del terzo paragrafo) qualifica chiaramente l’autore come un cattolico che dimentica che l’ordine “naturale” è un concetto della loro filosofia o teologia che non viene accettato nemmeno da tutti i cristiani, e che non può diventare la base di una volontà pubblica.

Osservazione sulla sezione “The Catholic Church’s Doctrine on Religious Freedom” alle pag. 9-10, terzo paragrafo secondo bullet point “The right to be free from coercion in religious matters: no one is to be forced to act in a manner contrary to his own beliefs” andrebbe precisation meglio.
Se una persona esercita della funzioni di autorità pubblica gli devono potere essere dati dei limiti. Pensiamo ad es. il membro di una commissione di esame per un concorso pubblico pagato dal bilancio pubblici (sia che sia eseguito direttamente da un ente pubblico sia che sia eseguito indirettamente tramite un contratto di servizio o di sovvenzione). Non si deve potere assegnare punti più alti (a parità di tutte le altre condizioni) ai cattolici, rispetto a protestanti, ebrei, atei.

Inoltre in vari punti di questo documento su etichetta il fascismo come ideologia atea, dimenticando che Hitler era cattolico e cresciuto in una famiglia cattolica, che i fascismi italiano e spagnolo hanno infastidito e discriminato i protestanti e gli ebrei.

Beatrice

Un’altro punto interessante è alla sezione ‘Is There an Obligation for States to be “Neutral” or “Secular”?’ alle pag. 19-21, il primo paragrafo a pag. 21 dice “it follows from all this that it is perfectly legitime for EU Member States to give a special legal standing, or special consideration to some religious communities”.
Se fosse così come sostengono gli autori di questo testo, uno stato membro potrebbe esentare la comunità religiosa dominante dalle tasse (es. ICI) facendole però pagare alle altre comunità religiose minoritarie, oppure potrebbe pretendere si esporre il simbolo della comunità religiosa dominante (es. crocifisso) negli uffici pubblici, negando però la stessa possibilità di espressione agli altri (es. esposizione di altri simboli a fianco del crocifisso oppure esposizione della sola bandiera nazionale non accompagnata da simboli religiosi).

Beatrice

Mi scuso se aggiungo un terzo intervento ma questo documento mi sembra una raccolta di stupidità tale che dovrebbe diventare “suggested reading” per tutti quelli che non sono cattolici e contiene alcune affermazioni che superano la mia pazienza e capacità di dialogo.

L’affermazione “For that reason, there can be no doubt that Member States have the right, and may be even the obligation, to ensure that all pupils are appropriately acquainted with the Christian religion, …’ a pagina 25.
Questo potrebbe volere dire che secondo questi loschi figuri uno stato membro dell’EU potrebbe rendere obbligatoria la partecipazione a lezioni della religione dominante del paese, spacciandolo per un corso “culturale”, senza prevedere che gli appartenenti alle altre opinioni religiose possana chiedere di essere esclusi.
Tanto per non fare nomi, vorrebbe dire che se l’Italia applicasse questo principio potrebbe non garantire l’esonero dalle lezioni di religione cattolica agli studenti maggiorenni o su richiesta dei genitori per gli studenti minorenni.
Ora questa brutta abitudine di catechizzare gli altri era in vigore nel medioevo, dove ogni tanto gli ebrei venivano raccolti e obbligati ad ascoltare le prediche: non credo di dovere aggiungere altro per dire quanto sia violenta questa pretesa.

Aggiungo però che ammettendo che un corso fosse “culturale”, allora questi loschi figuri dovranno anche inventarsi qualche trucco per escludere gli altri da diventare professori della loro materia “culturale” violando i principi di non discriminazione che dovrebbero regolare gli accessi all’impiego pubblico.
Ammettiamo per un attimo che nella scuola si voglia studiare la storia della religione cristiana usando come testo di studio “Cristianesimo” di Hans Küng; se questi loschi figuri non imbrogliano nei concorsi pubblici il professore potrebbe essere protestante, ebreo o ateo. Questi loschi figuri intendono che a loro deve essere consentito restringere la selezione fra i soli cattolici.

Vi ricordo che erano i fascismi che escludevano dalle posizioni di giudice e qualche volta da tutte le posizioni dell’impiego pubblico gli altri (ebrei, testimoni di gehova, in Italia e in Spagna anche i protestanti) in base all’appartenenza religiosa.
Ecco questo loschi figuri stanno preparandosi piano pianino la strada per ripetere queste cose appena potranno.

Paul Manoni

Vai, vai…Continua pure con i commenti. Mi stai risparmiando una mole di lavoro infinito per la traduzione. Per questi 3 commenti, intanto ti ringrazio. 😉

Southsun

L’ennesima vomitata a spruzzo dei soliti clericalisti strafalliti, che non sanno più a quale fogna di corruzione abbeverarsi – oltre a quella vaticana – per imporre a tutti la loro Bibbia in cenci e stracci.

Defechiamoci sopra e buonanotte.

Elvetico

@Beatrice
Hans Küng ?? intendi proprio il teologo svizzero ? penso che i cattolici preferirebbero il Corano agli scritti di Küng, un vero satana che disprezza san gpII !

Dario Colombera

E’ tempo di smettere di attaccare la chiesa cattolica, perchè è una prassi controproducente per la propria realtà sociale, culturale e biologica. Molto meglio vivere in modo diverso, in armonia colle leggi della vita. Vedi sotto:

Near

In questo caso mi pare sia stata la chiesa cattolica che ha attaccatto le posizioni dei laici, travisandole e falsificandole come sua consueta prassi.

Federico Tonizzo

Sì, tutti i discorsi dei cattolici sulla laicità sono frittate ribaltate: è sempre vero il contrario di quello che dicono.

Il vantaggio del bosco.

La EHF provoca solo danni sociali.
E’ una palla al piede per lo sviluppo umano dell’ Europa.
E’ un coacervo di odio e di intolleranza.
La società cristiana, invece, è la società dell’amore.

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