Sondaggio sulla religione: per gli italiani è importante, ma fino a un certo punto

La società di ricerche demoscopiche Ipsos-Mori ha realizzato un sondaggio sulla globalizzazione e sulla fede in ventiquattro diversi paesi del pianeta, tra cui l’Italia. Il 77% degli italiani si è dichiarato cristiano, il 15% senza religione, il 2% di un culto non cristiano e il restante 5% ha preferito non rispondere. Il 74% del campione ha dichiarato ritiene la fede “importante”, mentre il 50% ritiene che la religione sia in grado di fornire i valori etici necessari alle società del XXI secolo. Solo il 24% la ritiene una motivazione importante alla base della decisione di donare tempo o soldi alle persone in difficoltà: la percentuale di chi ritiene che la sua religione sia l’unica via per raggiungere la salvezza non supera il 15%. Solo il 27% ritiene che nel nostro paese vi sia il rischio di un conflitto etnico o religioso. I “senza religione” sono maggioranza assoluta in Giappone (77%) e Cina (62%), e relativa in Svezia (49%) e nella Corea del Sud (38%).

Raffaele Carcano

Archiviato in: Generale, Notizie

30 commenti

Giu$€pp€

15% di senza religione: se ciò fosse vero un ipotetico partito dei non credenti potrebbe aspirare almeno al 10% dei voti, se consideriamo un certo astensionismo fisiologico.

Francesco S.

IL problema che le semplici questioni filosofico-religiose non costituiscono un partito

Roberto Grendene

conosco non credenti di destra, sinistra, di centro, anarchici, conservatori, progressisti, liberalisti, comunisti, ecc, ecc.

per quale ragione dovrebbero unirsi in nome dell’ateismo?

io preferisco votare per un credente laico (ce ne sono) che per un ateo devoto (ce ne sono tanti)

Lorenzo Galoppini

“…per quale ragione dovrebbero unirsi in nome dell’ateismo?…”

Ma non é quello che già accade, più o meno, nell’Uaar?
Quando si ha un obiettivo comune ci si può unire anche se si proviene da esperienze politiche diverse (esclusi naturalmente atei come quelli devoti: con loro non abbiamo nessun obiettivo in comune).

Luca

Beh non in nome dell’ateismo, dato che né la religione né l’assenza di religione dovrebbero essere importanti in politica perché questioni private, ma in nome della laicità sì e sarebbe meglio che gli atei si unissero con i credenti laici. In politica non dovrebbe esserci differenza tra ateo, cattolico e musulmano ma ci dovrebbe essere tra i troppi clericali teocratici e i troppo pochi laici.

Batrakos

L’UAAR è un’associazione, non un partito, e in quanto associazione persegue precisi scopi.
Un partito deve necessariamente avere una visione d’insieme della società, dell’economia, della politica ecc… cose di cui un’associazione non necessita.
Sarebbe per me un po’ assurdo che scopo primo di un partito fosse ‘la tutela di atei ed agnostici’.

Perchè?

l’ignoranza e l’intolleranza, che poi sono in simbiosi tra loro, sono di casa nella tua comunità visto come ragioni tu; ma parli anche per gli altri della tua comunità quando scrivi su questo sito? Per me sei solo un puzzle incollocabile in qualsiasi progetto di civiltà.

fab

Considerando l’aderenza che hai con la realtà (tipo credere di essere più intelligente e colto anche soltanto del più sfigato che scrive qua sopra), probabilmente la tua comunità perde pezzi ogni giorno, ma sei troppo paranoico per capirlo.

Roberto Grendene

1) il 77% degli italiani si è dichiarato cristiano

2) il 50% ritiene che la religione sia in grado di fornire i valori etici necessari alle società del XXI secolo

io ci vedo una certa incoerenza

Francesco

Non la considero incoerenza ma ipocrisia.
Danno una interpretazione di comodo del termine cristiano, come hanno fatto con il crocifisso che sarebbe non solo un simbolo religioso ma anche un simbolo che rappresenta le radici cristiane del nostro Paese, i valori fondamentali della nostra società e bla bla bla.
Cosi’ non si allontanano dal branco e intanto fanno i porci comodi loro.

GianniCiardi

Ne esce fuori solo una grandissima confusione, e soprattutto tanta ma tanta ignoranza.

paolo

Io ho trovato la mia serenità nell’agnosticismo, e per me fa poca differenza che qualche cattolico, o credente in generale, trovi la sua nella religione che professa.

Provengo da una famiglia con tradizioni cattoliche secolari; basti pensare che sono stato anche in seminario!!!

All’epoca quella esperienza ecclesiastica mi ha fatto molto male, e non sto qui a particolareggiarne le motivazioni, ma una cosa è certa: adesso mi sento un uomo libero.

Ho resettato tutte le risposte che mi forniva la religione, e ho iniziato a cercare. Mi sono accorto che ogni risposta (sudata!) che trovavo per conto mio, attraverso lo studio, il confronto (quello vero!), è incrollabile.

Il mio è stato un percorso che mi ha condotto all’agnosticismo quasi in maniera naturale, e oggi ne sono felice.

Io non biasimo e non offendo nè i cattolici, nè i credenti. Vorrei solo che loro facessero altrettanto con chi non la pensa allo stesso modo.

Paul Manoni

Lo si evince dalla notizia apparsa precedentemente a questa su Ultimissime, cosa significa per loro il “vivi e lascia vivere”. 😯

paolo

E’ pazzesco ed irrazionale che i cattolici non ammettano altro, al di fuori del loro credo.

Federico Tonizzo

@ Paolo: anche gli islamici “non ammettano altro, al di fuori del loro credo.”

Paul Manoni

“la percentuale di chi ritiene che la sua religione sia l’unica via per raggiungere la salvezza non supera il 15%”

MA LA SALVEZZA DA COSA!?!?
Dico, siamo impazziti!?!?

Federico Tonizzo

Molto giusto: “LA SALVEZZA DA COSA!?!?” 🙂
Sarebbe un ottimo quesito da porre a tutti i cattolici! 🙂 Ognuno darebbe risposte diverse da quelle altrui… 🙂 Sarebbe da porre lo stesso quesito agli islamici e a tutti i fedeli di altre religioni, e infine pubblicare tutti i risultati su tutti i giornali 🙂

天路 tianlu

Si sa benissimo che alla maggior parte della gente non frega nulla della religione. Le chiese sono semivuote, ci vanno solo le vecchiette e i bigotti. Tutto il sistema è tenuto in piedi da politici compiacenti che in privato fanno la vita da beoni e si portano 4 escort per volta in camere d’albergo pagate dal contribuente. Ma non durerà in eterno.

luciano tanto

hola… / la democrazia insegna -lentamente- l’indipendenza da partiti e ideologie (nemici inevitabili delle “idee”); l’ultimo capitolo sará l’indipendenza dalle religioni. pazienza, sono passati appena 10 mila anni di storia registrabile.

Maurizio_ds

Mi sembra l’ennesima conferma che la religione, per molti italiani, è solo questione di facciata. Se tutte queste persone si sbattezzassero, sarebbe un gran bella cosa.

Alessio

Ieri sera ho ripassato la lezione. Ho letto, nell’ultimo libro che mi sono comprato, che crede in un Dio assoluto solo il 4% dei biologi (e naturalisti, I suppose), il 7 % dei fisici e il 14 % dei matematici. Non mi sembra che, almeno tra gli uomini di scienza, i credenti siano schiere immense.

Alessio

E’ il libro “Caro papa, ti scrivo” di Piergiorgio Odifreddi. La citazione, riportata da “Avvenire” del 27 gennaio 2009 si trova a pag. 56.

Commenti chiusi.