I manifesti recentemente affissi a Cagliari per lo spettacolo teatrale Holy Peep Show della compagnia ‘Lucido Sottile‘ hanno suscitato forti polemiche per il contenuto ritenuto ‘blasfemo’. Nell’immagine infatti è riprodotta una scena che rivisita in chiave trasgressiva la Pietà, con una Madonna sensuale simile alla Fata Turchina e un Cristo transgender che ricorda Pinocchio, entrambi a seno scoperto. Lo spettacolo era previsto presso l’Orto Botanico di Cagliari, dal 15 al 17 luglio, ma l’uscita delle locandine ha portato all’annullamento. L’Università di Scienze di Cagliari, che gestisce l’Orto Botanico, aveva prima concesso lo spazio. Ma poi lo ha negato con una decisione del rettore Giovanni Melis proprio a causa della locandina.
Michela Sale Musio e Tiziana Troja della compagnia ‘Lucido Sottile’ denunciano la censura e fanno notare che è penalizzante spostare un evento “concepito, scritto e studiato appositamente per quello spazio”. Altrimenti, “siamo costrette a buttare al vento due anni di lavoro” di un nutrito cast. “La cancellazione dello spettacolo metterà in seria difficoltà la nostra compagnia”, fanno sapere in un comunicato, “Per questo chiediamo a tutte le forze politiche e sociali che credono nella liberta’ dell’espressione artistica, ai nostri colleghi e ai cagliaritani, di convincere il rettore Melis a rivedere la sua decisione e a consentirci di portare in scena regolarmente Holy Peep Show dal 15 al 17 luglio”. Persino l’assessore provinciale alla Cultura, Francesco Siciliano, ha inviato una lettera aperta al rettore Melis per fargli cambiare idea.
Dal canto suo il consigliere Felicetto Contu (Udc-Fli) ha presentato una interrogazione all’assessore regionale della Cultura, Sergio Milia, in cui critica l’intento “scopertamente dissacratorio dell’iconografia cattolica e non” della rappresentazione. Pur assicurando che “non si intende assolutamente censurare lo spettacolo”, Contu dichiara che “non si può assolutamente accettare” che la città “venga inondata da giganteschi manifesti”, “visibili da chiunque, donne, vecchi, bambini, credenti e non credenti”. Secondo Contu, “buona parte dei nostri cittadini, seppure cristiani più formali che sostanzali, non accettano volentieri che alcuni valori, che per tradizione e per cultura si portano appresso dall’infanzia, vengano così facilmente dissacrati e ironizzati”.
Valentino Salvatore
“buona parte dei nostri cittadini, seppure cristiani più formali che sostanzali, non accettano volentieri che alcuni valori, che per tradizione e per cultura si portano appresso dall’infanzia, vengano così facilmente dissacrati e ironizzati” questa frase comunque è anche un bel colpo per i credenti.
detto da gente che vede la madonna in un escremento di uccello sul parabrezza…
(non è una battuta, guardate qui http://www.kwtx.com/home/headlines/50946582.html )
Bwhahahahahahahahahahahahah!!!
c’é di meglio… o di peggio boh !!
http://bitsandpieces1.blogspot.com/2006/09/jesus-image-found-in-dogs-butt.html
Ma è pazzesco! Pensa al padrone del cane che tutto il giorno ha la visione di gesù!
Kaworu… Ti prego…. E’ finto quell’articolo vero?????
O_O
mi sa di no.
del resto vedono madonne anche nelle macchie di muffa o nelle bruciature dei toast…
…Ma quindi se dico “madonna di guano!”, è una bestemmia o una preghiera/invocazione?
non so, dovresti chieder a degli esperti.
tipo a hysterion oppure al nostro diacono favorito.
Sono finiti i bei tempi, in cui le divinità apparivano di persona…
E chi lo sa? Non essendoci la fotografia a documentarle, chissà quante ‘apparizioni’ sono avvenute nella kacca di cammello, nell’acqua stagnante dei fossi o in una ciabatta consunta… 😉 perdute per sempre!
con l’avvento degli antipsicotici, sono finite le apparizioni…
Premesso che le censure non mi vanno giù ho una riflessione da fare su chi ogni volta per “scandalizzare” va a cercare nel repertorio della superstizione, a mio avviso sarebbe ora di cominciare a fregarsene della religione e dei suoi simboli. Una cultura viene influenzata anche in negativo, mi spiego meglio. Se si considera la religione qualcosa di negativo, bisogna cominciare a parlarne il meno possibile, essa non deve continuare ad esistere nel panorama culturale quindi non se ne deve parlare, gli si fa solo pubblicità gratis.
La ccar e affini coi loro simboli, le loro ideologie dovrebbero essere estromesse anche dai messaggi “subliminali” che nella cultura esisto, per esempio si scrive un libro con trama un matrimonio? Si cominci col non farlo svolgere in chiesa per esempio. La cultura deve stroncare, estromettere ed eliminare il messaggio religioso dalla sua produzione, semplicemente la religione non deve esistere, meglio deve smettere di esistere culturalmente sia in positivo che in negativo.
L’Illusione di Dio
saggezza vorrebbe applicato quanto suggerisci. Concordo pienamente. Purtroppo, a godersi la bellezza della rappresentazione, dello spettacolo, del giardino o del tramonto, ci sono semprte le fate in un angolo come dice Dawkins.
Finché la società, e ce ne vorrà di tempo, per azzerare le bufale che hanno divulgato le religioni, in primis, da noi la religione cattolica apostolica romana, dicevo, i rettori dell’università, o quanti altri coinvolti nella società stessa si arrogheranno il “potere” di sentenziare pollice verso per “blasfemia”, saremo costretti a vivere nel ghetto.
Ciao. Buon fine settimana
“Se si considera la religione qualcosa di negativo, bisogna cominciare a parlarne il meno possibile”
molto spesso ci sono posizioni spirituali che pensano di poter attingere al simbolismo religioso per veicolare messaggi: non e’ detto che dietro ci sia una considerazione negativa della religione
poi non so se questo sia il caso
Meno se ne parla meglio è. Dici bene. Vale anche l’opposto: più si aprono gli occhi, meno saremo attorniati da fantasmi.
Credo che dovremo prendere in considerazione tutte e due le ipotesi e vagliare di volta in volta quale sia la strategia migliore da seguire.
Il grosso problema per noi è che, dopo 1800 anni di storia, questi signori sono seduti sulle più alte vette del potere; un potere pericoloso perchè è di quello che non si vede o si vede poco, ma che è estremamente funzionale.
Alle Termopili bastarono trecento soldati Spartani messi in posizione strategica per bloccare centinaia di migliaia di soldati persiani.
nel nostro caso, un solo rettore ha potuto bloccare uno spettacolo; immaginiamoci quello che posso fare una presidente di regione, un sindaco, un politico qualsiasi od un dirigente ben inserito che ubbidisce all’Opus Dei, contro chi considerano un pericolo.
Ricordiamoci delle minacce alla ditta che gestisce la pubblicità sui mezzi di trasporto in italia, quando chiedemmo di fare gli ateobus.
sembra di stare nel medioevo….quando sono loro ad offendere la dignità delle persone reali (e non di personaggi di cui nemmeno si è sicuri dell’esistenza) però va tutto bene.
A me sembra più volgare e sacrilega la compravendita di deputati in parlamento.
http://www.google.co.uk/imgres?imgurl=http://tripsardinia.files.wordpress.com/2011/07/foto-evento-pc.jpg&imgrefurl=http://tripsardinia.wordpress.com/2011/07/04/holy-peep-show-levento-dellanno-firmato-lucidosottile/&usg=___Qf-UYIbTWtutcV7V-gzRpnfO_w=&h=370&w=555&sz=24&hl=it&start=0&zoom=1&tbnid=UIYVdLibk_pvkM:&tbnh=113&tbnw=136&ei=TxkYTo2iDo35sgb3hcW1Dw&prev=/search%3Fq%3DHoly%2BPeep%2BShow%26um%3D1%26hl%3Dit%26sa%3DX%26biw%3D1024%26bih%3D576%26tbs%3Disz:m%26tbm%3Disch&um=1&itbs=1&iact=rc&page=1&ndsp=15&ved=1t:429,r:0,s:0&tx=89&ty=32&biw=1024&bih=576
La mostra di Solmi in Ancona, che a detta del comune era offensiva da fare durante il Congresso Eucaristico, l’hanno censurata per mooooolto meno. Le opere dell’artista, non erano altro che disegni con un bel nulla di offensivo.
Inquisizione versione 7.5/2011! 👿
In compenso nel 2009 l’orto botanico di Cagliari ha proposto una rassegna sulle piante della bibbia, con intervento dell’Arcivescovo di Cagliari Giuseppe Mani che non credo abbia nessuna nozione di botanica.
Ma come è noto a certe persone non serve cognizione di causa per parlare, e immagino abbia parlato di altro.
http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=7888&iso=20&is=7
“Visibili da chiunque, donne etc.” Contu include, fra quelli che sono a rischio se vedono i manifesti, anche le donne! Forte!
“buona parte dei nostri cittadini, seppure cristiani più formali che sostanzali, non accettano volentieri che alcuni valori, che per tradizione e per cultura si portano appresso dall’infanzia, vengano così facilmente dissacrati e ironizzati”. -Non accettano-, appunto: ecco l’intolleranza e la pretesa di limitare la libertà di pensiero ed espressione altrui.
Stiamo parlando di due personaggi mitologici la Madonna e Cristo e ognuno ha il diritto di parlare (e raffigurare in questo caso) di questi personaggi come gli pare.
“il consigliere Felicetto Contu critica l’intento scopertamente dissacratorio dell’iconografia cattolica della rappresentazione.”
Cosa c’è di male in un intento “scopertamente dissacratorio” dell’iconografia cattolica (che fra l’altro è un ambito che si presta straordinariamente bene)?
Il consigliere è libero di criticare, tutti gli altri devono decidere liberamente se vedere lo spettacolo oppure no.
I sedicenti cristiani dovrebbero porsi il problema della nostra benevolenza perchè quando, presto, la maggioranza della popolazione sarà atea, si ricorderà di questi episodi (io di sicuro); il giudizio sulle religioni, non potrà che uscirne incattivito. Temo comunque che ormai per loro sia “missione impossibile” il tentativo di riparare la loro millenaria immagine; ormai sgamata irrimediabilmente dal secolarismo.
Aspetta e non sperare. Demolire una montagna è quasi impossibile, supporre di far franare 2 millenni di storia è utopia. Rassegnati. Te lo dico con tristezza. Ma fino a quando, come dice Dawkins la bellezza di un giardino, è sempre assistita dalle fate in un angolo, c’è poco da sperare. Non farti sangue amaro. Vai fiero del tuo ateismo, anche se credo come capita a molti atei, le prime avversioni le troviamo in famiglia.
l’unico modo che hanno per arrestare questo processo, secondo me, è la distruzione dei backbone internet(diciamolo piano perchè alcuni sono anche capaci). Internet incoraggia la razionalità e il progresso in modo divertente e interattivo. Questo in generale non si può dire per quasi alcuno dei metodi per la veicolazione dell’informazione usati in passato.
Internet è una rivoluzione epocale, millenaria e ho piena fiducia negli effetti colossali che questa susciterà. Certo, sempre di fiducia si tratta, ma credo che avranno bisogno veramente delle fate per fermare un estremo colosso economico mondiale come quello mosso dalla scienza.
E perchè, tutti i documentari del National geographic che danno su sky? E le tante riviste che puoi trovare in edicola? Il problema per il clero (e lo dimostra la lettera di pio IX° a Re Vittorio Emanuele II°) è che oggi tutti sanno leggere e scrivere.
E’ vero che in giro esiste tanta robaccia ma chi si vuole informare come si deve, oggi lo può fare, e rispetto a ieri le persone che la chiesa poteva gabbare, sono scese di numero e di molto.
Ci vorrà tempo ed io che ho 58 anni non lo vedrò ma resto comunque fiducioso. L’umanità di cammino ne ha fatto, si o no?
E se lo ha fatto, non solo sul piano tecnologico ma soprattutto su quello etico, vorrà pur dire qualcosa o uomini di poca fede.
@ gioacolp
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
@Stefano Grassino:
Mi permetto di farti notare un ricorrente errore che spesso ho visto nei tuoi post riguardo ai numeri ordinali:
o li esprimi col pallino dopo il numerale (quindi 2°) oppure in numeri romani (II).
Scrivere II° è una ripetizione (è come se dicessi secondo secondo) e per questo considerato un errore grammaticale! 🙂
@ Chiaro di Luna
Grazie. Segnala sempre, ci tengo a scrivere bene. Ho un vocabolario ma consultarlo è complicato e noioso. I suggerimenti sono bene accolti. 🙂
@ Cosmogioioso. LA NOSTRA BENEVOLENZA? CHE FA? MINACCIA?
A proposito: mi spieghi come fa a definire “gioioso” un cosmo che è tutto esplosioni, crolli, scosse telluriche e in cui la vita umana è un”affacciata di finestra”?
Ascolti il poeta:” Ciascuno vive sul cuore del mondo / traftto da un raggio di sole: / ED E’ SUBITO SERA.”
Non occorre chiamarsi Giacomo Leopardi per pensare e dire queste cose: basta leggere il giornale.
Ah, forse lei pensa che la gioia durerà un solo giorno?
Ecco, ascolti il poeta, Florenskij.
“Ognuno sta solo sul cuor della terra/ trafitto da un raggio di sole:/ ed è subito sera.
(Salvatore Quasimodo)
sta perdendo colpi
@LS
Mi hai fatto stare male da tanto che ho riso!!!
😀 😀 😀
Qui cè la locandina: http://tripsardinia.files.wordpress.com/2011/07/foto-evento-pc.jpg
Bho… io la trovo trash
E qui c’é l’apostrofo: ‘
😆
I protestatari di Cagliari hanno sbagliato. Con una spesa non troppo elevata avrebbero potuto far attaccare per tutta la città un manifesto con l’immagine tradizionale di Maria, ad esempio la Madonna del ccar-dellino di Raffaello o l’Annunciazione del Beato Angelico. Al confronto si sarebbe visto chi si identifica con la bruttezza e la sconcezza dissacratice della figura del “Giusto sofferente”, valida anche per i laici che non hanno il cuore di cuoio, e la bellezza. Un autore russo ( Dostojewkij? Soloviev? ) disse “La bellezza salverà il mondo”; i “nuovi atei” possono dire, di questo passo:”La sconcezza propaganderà la nostra idea”.
Del resto, niente di nuovo: è stato trovato un graffito del II secolo, i cui si vede un crocifgisso con la testa d’asino contemplato da una figura umana. Sotto la scritta: “Alexamenos adora il suo Dio”.
A ciascuno il suo: a noi le laude: “Altissima luce co’l grande splendore…”, a voi Hellzapoppin.
giri di parole per dire un bel nulla….
esprimerti in modo più semplice magari dicendo qualcosa di sensato è così difficile?
Difendere la libertà di espressione è tutt’altra cosa dall’identificarsi con ciò che viene espresso di volta in volta. Così come difendere, ad es., la pubblicazione di un’inchiesta giornalistica sulla mafia non equivale ad identificarsi con la mafia, o difendere la pubblicazione senza censure di un’opera d’arte contemporanea che raffigura una scena violenta non significa identificarsi con la scena raffigurata e con la violenza. Ma forse è una distinzione troppo sottile per gente che è abituata a bersi libri di 2000 anni come Verità Assoluta.
Volevo rispondere anche una cosa a gioacolp: dici che non si può cancellare 2000 anni di tradizione, però ad es. gli dèi egizi sono durati per ben più tempo, diciamo 5000 anni, e ora ce n’è solo un ricordo storico.. Abbi fede nel progresso dell’educazione alla razionalità, in fondo quest’ultima è praticata da duecento anni appena e non abbiamo mai neanche cominciato a insegnarla nelle scuole.
RatioNon Fides. Al centro della religiosità Egiziana c’era il mito di Osiride che muore e risorge, con il tema connesso del passaggio all’aldilà di ogni singolo uomo, con tanto di giudizio sulle sue azioni buone e cattive. Per questo il Egitto il passaggio al Cristianesimo fu molto fracile. Bisognerebbe poi aggiungere il tema della dea-madre Iside.
Il prete psicanalista tedesco ( oggi ex ) Eugen Drewermann in “Scenderò sulla barca del sole” propone appunto come terapeutici i temi delle religiosità egizia. La religione egiziana si è in gran parte trasfusa in quella cattolica.
La risurrezione si trova perfino nella retorica della sinistra garibaldina: “Si scopron le tombe, SI LEVANO I MORTI, i martiri nostri SON TUTTI RISORTI… Non manca neppure in quella comunista: “… verso IL SOL dell’avvenir!”
che la paura della morte sia trasversale alle culture non è una novità.
tra l’identificarsi in una cosa ed essere contrari alla censura ci passa un oceano, è cosi’ difficile da comprendere?
Il bello è un concetto soggettivo, caro il nostro parolaio florenskij. A me ad esempio piace ciò che lascia sbigottiti i bigotti; mi diverte; ma questa mia attitudine non è naturale, è istigata dalla vostra violenza. Un giorno sarete grati alla nostra matura “cultura civica” per non essere ripagati con la stessa moneta.
La matura “coscienza civica” sarebbe quella di dileggiare i simboli altrui e prorompere in uno sghignazzo sul lutto per un figlio ucciso ancor giovane? Tenga presente che il “compianto funebre” è un “locus communis” di molte culture, anche pagane, tanto che la scena della “pietà” può esprimere anche sentimenti laici.
Un esempio: il compianto della madre nel film “Salvarore Giuliano” di Francesco Rosi, che non mi sembra esattamente un regista “fascistello”.
Su questo può leggersi il libro dell’antropologo Ernesto De Martino ( comunista, ai suoi tempi ) “Morte e pianto rituale”. Poi potrebbe fare una ripassatina del “pianto della Vergine” di Jacopone di Todi: “Donna de paradiso, lo tuo figlio9 è priso, Jesù Cristo beato…
Il “caro” di dileggio pseudocondiscendente se lo tenga per lei; quanto al “parolaio”, è il solito squallido-sconveniente modo per darsi le arie di smontare chi porta concetti e argomenti, ovviamente veicolati dalle parole. Mi dica un po’: Marx era un parolaio, con im suoi massicci tomi del “Capitale”? E Gramsci?
Ovviamente se uno replica con battutacce gli si risponde con pari o peggiore volgarità; se si risponde in modo documentato si passa per re delle chiacchiere. E POI AVETE LA FACCIA DI DEFINIRVI RAZIONALISTI !
Quanto alla concezione del bello come puramente soggettivo, si tratta in gran parte di una comoda balla che propalate per difendere di volta in volta la scelta e la difesa di autentica ratatuglia, purchè sia “di rottura”. Esiste una teoria pitagorica del bello, per cui esso corrisponde a proporzioni numeriche e geometriche. Il gusto personale c’è, ma c’è anche un largo consenso di critici e storici su ciò che rappresenta arte “alta” da conservare assolutamente nei musei e arte minore o non arte.
Flo,
Secondo me il bello nell’arte è 5% estetica-significato, il 95% è conformismo.
Che, all’incirca, coincidono con la comprensione dell’opera d’arte da parte del pubblico.
Per Florenskij
Pensa alla statua di Papa Wojtyla alla stazione di Roma Termini e cerca di darti un contegno.
@ FRANCESCO. La statua di Wojtila alla stazione Termini è stata considerata ORRIPILANTE anche negli ambienti cosiddetti clericali. Si tratta di un tentativo malissimo riuscito di ispirarsi all’arte concettuale: segno di uno sbandament6o estetico, a sua volta indice di una grave crisi di pensiero e di stile.
@ Giacolp. A proposito, se il gusto artistico è del tutto soggettivo, perchè continuare l’insegnamento di armonia e contrappunto nei Conservatori musicali… E che dire della teoria dei colori nelle Accademie d’arte?
Sbagliato Florenskij la statua di Papa Wojtyla alla stazione di Roma Termini vi rappresenta benissimo.
vero, francesco.
un contenitore vuoto
il solito discorso vuoto di un fascistello autoritario: fatevene una ragione, dovete smetterla di usare la blasfemia per difendere l’indifendibile. In uno stato laico la blasfemia non e’ sanzionabile in modo coerente a meno di eliminare per prime tutte le religioni che sono, per definizione, mutuamente blasfeme.
Perfettamente d’accordo. Del resto da un fascistello autoritario che non afferra neppure il concetto di libertà di espressione, e che in altri interventi ha dimostrato di disprezzare praticamente tutta l’arte contemporanea non c’era da aspettarsi altro…
@ Flor….con tutta la attenzione che si può prestare a un pentagramma vuoto, prova a leggere le note che seguono: L’evoluzione come concetto è incredibilmente semplice, ma ha dato origine all’infinita sconcertante complessità della vita. Te ne eri mai accorto? Quello che puoi scoprire con la biologia evoluzionistica può suscitarti un senso di reverenza al cui confronto la reverenza per la religione suscita in tutti coloro che hanno capa, solo sconforto. Non credi sia meglio avere reverenza per conoscenza che reverenza per ignoranza?
Scusa gioacolp, ti rendi conto che se Florenskij tenta di ragionare sul concetto ovvio che hai scritto, rischia di finire alla neurodeliri per tutto il resto della sua vita?
Vuoi passare il resto della vita con un senso di colpa così terribile?
Visto che la libertà di espressione è inviuolabile, propongo di mettere in giro un manifesto con il cadavere di Che Guevara con seni femminili e naso da Pinocchio; accanto a lui una spogliarellista in tenuta da lavoro.
Giacolp. Ma che cosa crede? Che io non conosca la varietà delle forme naturali?
Quanto alla superiorità di questo spettacolo rispetto a quanto offre la religione, mi rimetto al giudizio di Hegel: l’arte che ritrae l’umano è sempre più alta del bello naturale, perchè ritrae l'”interno spirituale”. Già, che differeza c’è fra “vita” e “spirito”? Lo spirito si dà con l’autocoscienza, propria dell’uomo, e nelle pur meravigliose forme biologiche non c’è, o non c’è ancora.
Magari si cerchi su qualche dizionario il significato dell’aggettivo SUBLIME.
Quale animale pensa:”Il cielo stellato sopra di me e la legge mortale in me”?
@ FERRER. Signor ATEUCCIO ( mi spiace per la scorrettezza, ma lei si merita di essere ripagato con la stessa moneta di sgarbo e dileggio), mi sento tanto “fascista” da interessarmi a Francisco Ferrer Guardia ( 1859 – 1909 ), il personaggio di spicco dlell’anarchia a cui, come credo, lei si ispira.
Nella mia università ho trovato il volume ( finora mai letto da nessuno ) Giuliana Iurlano “Da Barcellona a Stelton. Francisco Ferrer e il movimento della scuole moderne in Spagna e negli Stati Uniti”.
Quanto ho letto finora mi permette di esprimere un primo giudizio. Ferrer era affetto da un UTOPISMO PATETICO ( e anche piuttosto superbo ). Come in generale gli atei “umanisti” presumeva di saldare il mito di una società perfetta sulla visione scientifica e scientista dell’universo.
Peccato che la scienza moderna ci mostri, in cosmologia, come in geologia e in ( micro ) biologia un mondo in perenne conflittualità: esplosioni, crolli, urti, sprofondamenti… e sistematica violenza fra i viventi, all’insegna del principio “mors tua, vita mea”. Perfino Darwin, non meno di Marx e di Nietzsche, propone la violenza come “levatrice della storia”: violenza della natura, violenza fra specie e individui. Ecco il succo della sua teoria “semplice ed elegante”.
E su questa visione “scientifica” del mondo Ferrer e i suoi simili prospettano, anzi ESIGONO COME OVVIA l’instaurazione di un mondo di perfetta giustizia?
L’ho già detto: come pretendere di conservare intatto un servizio di cristallo poggiato su un tavolo in un vascello sbattuto dalla tempesta.
Mi sembra molto meno spericolata l’attesa dei cristiani: solo DIO ha la potenza
di darci “Cieli nuovi e terra nuova”.
Peraltro ammiro l’ateismo “tragico”, come quello di Leopardi e qui del prof. Gualerzi: almeno c’è coerenza logica.
Flo,
”Il cielo stellato sopra di me e la legge mortale in me”?
Sei in fase depressiva? 😉
Con tutto il rispetto, alle laude io preferisco Hellzapoppin.
Florenskij ha scoperto Ferrer!! accidenti che passo in avanti! si vede che il parroco non gli aveva mai parlato (nel buio della stanzetta in cui si incontrano furtivi) di come i clericali lo fucilarono.
Certo Florenskij ci rimarrebbe male a scoprire che è stato l’ispiratore della comunità cattolica di nomadelfia.
Ma si sa, troppe nozioni nel breve lasso di una settimana potrebbero far esplodere un piccolo catto-cervello, come quelli degli alieni in Mars Attac al suono di Slim Whitman.
@ Florenskji.
A voi il Papa vestito da donna con le babbucce rosse e i ventagli di piume, e uno stuolo di eunuchi a reggergli la coda di pavone.
Scusa, ma non eravate proprio voi che propugnate e commercializzate da secoli “l’utopia cattolica”?
Per quanto riguarda lo spettacolo, invece, le organizzatrici stanno pensando di denunciare il Rettore e chiedergli sostanziosi danni, visto che si è accorto all’ultimo minuto – ma guarda caso – che l’Orto Botanico è inagibile.
“Inagibile” solo per leccare il bucione all’arcivescovo che ha emesso sentenza prima ancora di vedere lo spettacolo, come Inquisizione comandava.
Sono sicurissimo che se il manifesto non fosse stato così brutto e provocatorio, le Lucido Sottile avrebbero fatto lo spettacolo senza problemi.
Chi voleva andare a vederlo pagava il biglietto, tutti gli altri stavano a casa. Così funziona in una democrazia libera, disinfettata dalla purulenza vaticana.
Se fosse stato Maometto, sicuramente nessun politico avrebbe mosso un dito…
@ Future. Nella cattedrale di Bologna c’è un affresco in cui si mostra Maometto all’Inferno. A scanso di guai su di esso è stato steso un …, pietoso velo, anzi drappo. perchè non protestate per questa censura?
Che andrebbe tolto e l’opera d’arte esposta nella sua interezza per rispetto all’autore ed all’opera stessa. Coma i mutandoni nella cappella sistina.
Se ai mussulmani non piace non vadano a visitare la cattedrale di Bologna.
Florenskij in realtà sul bello abbiamo idea probabilmente molto, molto affini. Sulla censura un po meno.
Facciamo un esempio sotto gli occhi di tutti: Lady Gaga. Musicalmente è una nullità totale senza niente da esprimere, per questo una il “famolo strano” per alzare l’audience. Personalmente l’uso volgare e mercificatorio che fà sia del corpo femminile che dell’iconografia religiosa mi urta i nervi. Come reagisco? Cambio canale, di sicuro non pretenderei mai di zittirla.
Nel caso del manifesto in oggetto devo ammettere che se non avessi letto prima i riferimenti alla pietà….. avrei pensato alla pubblicità di un locale “tamarro” alla moda oppure di una linea di mutande per modaioli. Data la qualità dell’immagine e la sua composizione ammetto che il salto logico “due gnocche coi capelli tinti e le tette de fora” —> “la madonna che depone cristo” NON mi sarebbe assolutamente riuscito.
Visto. Bello il commento “It is amazing what the ignorant can believe”, e com’è vero!
Era per Kaworu ore 10.44.
Florenskij: quello che Lei dice è sicuramente interessante ma non intacca minimamente il punto: nessuno più oggi crede che Anubi e Ra esistano e operino nel mondo, per quanto una nicchia di studiosi persegua la loro conoscenza e una fetta di pubblico sia affascinato da quel mondo remoto nel tempo (come da molti altri mondi remoti nel tempo: quello preistorico, quello babilonese, etc.etc.). Eppure la loro credenza durò e ispirò uomini e popoli per 5000 anni. Quindi continuo a sperare che, nel giro di qualche secolo, o magari di uno o due millenni ancora, anche la mitologia cristica si riconduca a ciò che è, appunto una mitologia. C’è chi ha scritto che “la mitologia è una religione cui non crede più nessuno”: niente di più vero. E in fondo cos’è un pugno di millenni di fronte all’eternità?…
Quanto al manifesto di Che Guevara in quella veste: credo che, se fosse abbinato a un’opera artistica e non una provocazione isolata e fine a sé stessa, nessuno di quelli che scrivono qui si opporrebbero. E anche se fosse una provocazione isolata e fine a sé stessa (cosa che lo spettacolo di cui si parla nell’articolo NON era), dubito che molti si opporrebbero tra quelli che scrivono qui, e sicuramente non io: mi batterei affinché ogni satira e ogni provocazione si possa liberamente esprimere, salvo poi esprimermi anch’io su quella provocazione, ovviamente, non cercando di censurarla o occultarla, ma affermando che a chi mancano argomenti non resta altro che provocare a vuoto.
@ RatioNonFides. Meno male che qualcuno replica in modo appropriato, senza dileggi plebei nè accuse di esibizionismo parolaio.
Sulle sopravvivenze dell’arte egiziana si potrebbero citare gli edifici dei regimi dittatoriali, come quelli sovietici ( con tanto di mummie “eccellenti” ), fascisti e nazisti. Un po’ di Egitto si può vedere a Milano, contemplando la Stazione Centrale. E l’androne di ingresso? Sembra una scena dell’Aida!
Il problema si pone a proposito della validità o meno del MITO. Secondo studiosi non da poco il mito ( nella sua accezione migliore ) costituisce una dimensione ineliminabile della vita umana; per cui ogni nuovo regime, dopo aver cercato di eliminare i miti di quelli precedenti, finisce per proporne altri ( magari travestendo quelli ufficialmente dismessi ). L’esempio più lampante è offerto dal Giacobinismo, con il culto della Dea Ragione. Su questo un libro edito da Il Mulino: “Con il fuoco nella mente”, e anche gli studi di Northrop Fryie e di Hans Blumenberg. ( Esibizionismo culturaloide? “Francamente me ne infischio”: sono per le opinioni documentate, non per le “sparate”, improvvisate
e proterve,magari anche molto volgari .)
Su Che Guevara. La vostra conclamata disinvoltura con alzata di spalle sul trattamento sconveniente o addirittura sconcio dei vostri simboli per mè è solo una posa per far passare come innocente e inoffensiva la incipiente-tentata
demolizione dell’altrui “immaginario”. Se foste già al potere le cose andrebbero diversamente, come si vede nelle larvate ( ma non tanto ) minacce di CosmoNoioso. E se manifesti “in negativo” fossero affissi da esponenti dell’estrema destra, ad esempio una dissacrazione de “La marcia del Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo? Una dissacrazione dei morti della Fosse Ardeatine?
Visto che il gusto è soggettivo, come distinguere tra manifesti passabili e non passabili?
La verità è che il vero mito è quello dell’assoluta neutralità-laicità dello stato. In ogni regime, buono o cattivo, c’è tanto o poco una cultura prevalente, se non proprio dominante, con i suoi temi filosofico-ideologici.col suo progetto di ingegneria sociale
e CON I SUOI SIMBOLI.
Si tratta di vedere quanto spazio di tolleranza si possa lasciare alle minoranze ( ovviamente il più largo possibile ). Però in ultima analisi sarà il regime a decidere
quale debba essere l’arredo urbano la scansione delle feste non lavorative. Non mi si dica che un regime ateo lascerebbe intatto il calendario ereditato dal Cristianesimo ( con sopravvivenze pagane ): vedasi il calendario rivoluzionario francese.
Nessun regime può lasciare una libertà assoluta: L’ELASTICITA’ DI UN ASSETTO SOCIOPOLITICO HA DEI LIMITI, OLTRE I QUALI AVVIENE LA ROTTURA.
Nel caso del manifesto di Cagliari, bisogna vedere gli effetti sull’educazione dei piccoli. Ad esempio un padre comunista potrebbe giustamente risentirsi se venissero esposte gigantograie con le vignette di Guareschi sui comunisti “trinaricuti”. Esiste un fair-play.
tra i diversi schieramenti politici. O no?
Cosa credo?
In verità se non comprendo, non credo. Lei, non mi da modo di comprendere. Probabilmente, lei è tutto pensiero e luce.
Io che per natura, vivo all’ombra, non riesco a distinguere le note del suo pentagramma.
Stono? Può essere. Se ne faccia una ragione.
Non credo che i musici, gli scienziati, i matematici, gli scultori, non avrebbero mai lasciato ai loro contemporanei e ai posteri le loro opere, senza l’intervento divino.
Lei si?
Me ne dimostri la credenza.
Poi, se ce la fa, non accosti il sacro al profano. Mediti prima di proporre. Ecco come comprendere prima di cerdere.
É una sua illazione (parto dal fondo). I non credenti “credono nella libertà di espressione”, non nell’imporre questa o quella visione del mondo. E il laicismo è tale verso OGNI ideologia, non solo verso quelle religiose. Nessun laico (l’UAAR è un’associazione laicista, glielo ricordo) imporrebbe mai questa o quella ideologia religiosa o politica come valore assoluto. Lei insiste nel confondere l’UAAR con un partito politico e per giunta un partito politico di sinistra estrema. L’UAAR è dichiaratamente apolitica e laica e il laicismo è sia religioso che politico. Quindi, sinceramente, degli effetti di un dileggio o di una satira di Che Guevara o di Lenin o di Marx sui tesserati comunisti e sugli ideologi di sinistra e sui fanatici ossessionati dalle icone comuniste, a me (e penso a quasi tutti i soci UAAR) frega ben poco. L’UAAR è laica. Potrebbero anche (loro) strepitare e chiedere – come i credenti – la censura del manifesto in questione, io sarei e sarò sempre favorevole alla libera espressione e alla libera satira, purché non fine a sé stessa (ma anche quella fine a sé stessa è giusto che si possa esprimere). Quanto all’effetto sull’educazione dei bambini, insegnerebbe loro una cosa molto importante: che l’arte e il pensiero umano devono essere lasciati LIBERI di esprimersi, e che la vera affermazione dei propri valori sta nella discussione e nella validità degli argomenti, e non nella PREPOTENTE CENSURA. Ma voi state dando ai bambini esattamente l’esempio opposto: che quando qualcosa ci dà fastidio è bene SOPPRIMERLO. C’è da stupirsi che il mondo continui ad andare in direzioni neofasciste?
Quanto alla sopravvivenza dell’ARTE egizia e al valore simbolico del mito, Lei continua a mancare il punto. Non c’è dubbio che l’arte di ogni tempo sopravviverà sempre (si spera) e sarà sempre ammirata, e non c’è dubbio che nei miti, dacché sono prodotti da esseri umani, risuonino i modi affettivi e psicologici più profondi dell’essere umano. Non c’è dubbio e non ci meraviglia. Il punto è: qualcuno oggi crede nell’esistenza ontologica di Anubi e Ra e nel loro operato nel mondo? No. Bene, lo stesso accadrà anche per Cristo: basta dare tempo all’umanità e come tutti i miti anche questo tramonterà. Poi non c’è dubbio che gli studiosi del futuro continueranno a studiare e a trasmettere gli archetipi profondi espressi dalla complessa mitologia cristiana, e che l’arte ispirata dalla Bibbia e dai santi continuerà ad essere ammirata e protetta. Solo che nessuno più sarà veramente convinto di parlare con Cristo vivente e che quest’ultimo operi realmente nel mondo.
“Buona parte dei nostri cittadini, seppure cristiani più formali che sostanzali, non accettano volentieri che alcuni valori, che per tradizione e per cultura si portano appresso dall’infanzia, vengano così facilmente dissacrati e ironizzati”… quindi per imprinting, per automatismo più che per scelta personale frutto di riflessione.
E’ il solito problema… il cattolicesimo in Italia può essere (nel migliore dei casi) un collante sociale, un mezzo di ostracismo, uno strumento di condizionamento, un’influenza politica e molte altre cose – non una religione.
@ Gioacolp. Non ho detto che Dio interviene direttamente a ispirare la singola opera d’arte, anche se non mancano autori che ritengono contigue l’ispiazione artistica e la mistica ( ad esempio Henry Bremond ). Volevo affermare piuttosto che, nel processo di cambiamento degli stili ( con periodici ritorni ) ci sono due poli estremi: il disordine estremo, il Caos, e l’ordine perfettamente armonioso, nel senso pitagorico: il Cosmos. Per averne un’idea basta cercare su Internet le opere di quel disegnatore formidabile che fu Cornelis Escher. L’espressione del Cosmos si ottiene con uma massiccia presenza di geometrismo, nel senso dell’introduzione di figure geometriche pure. Per averne un’idea basta andare alle statue dei faraoni egiziani e alle opere di Piero della Francesca. L’elemento geometrico rientra nel campo dell’estetica platonizzante. Platone, in stretta dipendenza dalla tradizione pitagorica, riteneva che le forme degli enti terrestri ( quelli “contingenti” ) fossero copie imperfette di forme pure, rigorosamente corrispondenti a canoni numerici e geometrici, risiedenti nel cielo iperuranio o addirittura nella mente di Dio. Per questo basta andare all’ultimo canto del Paradiso. E’ noto il detto di Platonem “Dio sempre geometrizza”.
E’ simpatico che lei mi dica che io vivo nel pensiero e nella luce, invece di ironizzare; però la sua interpretazione non corrisponde. Io ho un senso fortissimo dell’elemento drammatico del mondo: le basti pensare che apprezzo molto la verità tragica di Goya. Questo sentimento è tipico del Cattolicesimo conservatore, quello che ha il suo grande autore in Agostino: proprio perchè vediamo che il mondo è una fossa, una “valle di lacrime” andiamo in cerca di un salvatore che ci soccorra dall’alto. Del resto, se pensa a Caravasggio, si convincerà che la luce che viene dall’alto a radere l’oscurità può contemperarsi con la terrestrità e perfino con la sporcizia. E’ questo il paradosso dell’estetica cristiana.
RatioNonFides. Uno dei concetti fodamentali di Machiavelli è quello della “realtà effettuale”. In soldoni: uno può sognare regimi ideali, ma la realtà concreta offre una resistenza, un “attrito” che obbliga a utilizzarer strumenti più concreti e spregiudicati..
L’UAAR, anche se non è ancora un partito, si muove in direzione della costituzione di un soggetto anche con valenza politica. Quanto poi al taglio ideologico, continuo a pensarla come prima: la mistica prometeica dell’uomo che costruisce da sè il proprio mondo un tempo si incanalava prevalentemente nel Marxismo, anche “intelligente” e critico; caduto il “comunismo reale” le stesse istanze si rivolgono al canale del radicalismo sinistreggiante ma non troppo: da Marx a Marcuse. Non ho detto che gli aderenti all’UAAR sono comunisti: ho detto solo che sembrano prevalentemente di sinistra progressista. Basta pensare a chi continua a chiamarmi villanamente “fascistello”. L’UAAR non ha dogmi? Sì che ce li ha: il positivismo meccanicista,per cui nell’universo non possono esistere altre forze, di tipo spirituale, diverse da quelle presentate dalla fisica ( ottocentesca, alloa Laplace ); il Darwinismo, pilastro fondamentale del sistema ideologico UAAR, difeso più con i lazzi che con gli argomenti.
Non riesco a capirte comegli aderenti all’UAAR possano immaginare che le loro idee, innervando un nuovo regime, non debbano fare i conti con la realtà effettuale, come è avvenuto per gli Illuministi: dalla buona volontà alla ghigliottina a Napoleone.
La mitologia cristiana destinata a a cadere come quella pagana? Si vedrà. Personalmente sostengo che il mito, come gli archetipi Junghiani, è parte costituti9va dell’essenza umana. L’ipotesi sulla quale mi muovo è la seguente: i personaggi della storia sacra cristiana hanno occupato IN CARNE ED OSSA le nicchie predisposte come in sogno dalla mitologia. Esempio: i popoli hanno sempre vagheggiato uma Magna Mater: Maria di Nazareth, una fanciulla quindicenne in carne ed ossa, figlia di Gioachino ed Anna, nata nell’anno tal dei tali è andata ad occupare fisicamente quella nicchia.
Ovviamente occorrono argomenti per ritenere eettivamente avvenuti gli eventi narrati dai Vangeli: per questo occorre un lavoro critico che può occupare parecchi anni, come è stato per me personalmente. L’esempio più noto in Italia: Vittorio Messori, ex agnostico indifferente.
Kuna. Quando mai una religione è stata condivisa con zelo da tutta la popolazione? Se il Cattolicesimo ha avuto seguito, vuol dire che in qualche modo ha “funzionato”. L’istinto gregario e l’inprinting si fanno valere in tutte le realtà ideologiche.