Debito sfiora un miliardo, piano vaticano per salvare San Raffaele di don Verzè

Il Vaticano interviene per salvare il gruppo ospedaliero e universitario ‘San Raffaele’ di don Luigi Verzè, che ha accumulato quasi un miliardo di euro di debiti e rischiava il commissariamento. Il consiglio di amministrazione staordinario della Fondazione Monte Tabor, che gestisce il ‘San Raffaele’, ha infatti deciso ieri l’ingresso di figure legate al Vaticano. Sono il presidente dello Ior (Istituto delle Opere di Religione, cioé la banca vaticana) Ettore Gotti Tedeschi, l’imprenditore Vittorio Malacalza, il politico e giurista Giovanni Maria Flick, il presidente dell’ospedale ‘Bambin Gesù’ di Roma Giuseppe Profiti. Proprio quest ultimo è stato condannato in appello a sei mesi, per un processo riguardante gli appalti nella sanità della Liguria, cui ricorrerà in Cassazione. Entreranno anche Maurizio Pini, docente presso l’Università Bocconi di Milano, e il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute ‘San Raffaele’, Massimo Clementi. Si prevedono sostituzioni di dirigenti fedeli a don Verzè e l’aumento dell’influenza diretta del Vaticano sull’importante gruppo, anche se don Verzè dovrebbe rimanere formalmente presidente. Secondo indiscrezioni, si sarebbe particolarmente interessato alla questione il card. Tarcisio Bertone.

In un articolo su Il Fatto Quotidiano tra l’altro, Marco Politi segnala: “l’aspetto allarmante è che il costo dell’operazione potrebbe anche riversarsi in parte sul contribuente italiano”, perché “il Vaticano dietro le quinte sa essere molto insistente con i governi italiani di ogni colore per ottenere finanziamenti a favore dei propri enti”. Infatti anche la politica guarda con una certa apprensione la crisi del San Raffaele. Ad esempio il consigliere della Regione Lombardia Sara Valmaggi (Pd) invita il nuovo cda dell’ente a “tutelare il patrimonio di professionalità presenti nell’istituto a garanzia dei pazienti e dei cittadini tutti”. Ma anche le istituzioni a “garantire prioritariamente l’interesse pubblico della gestione di un Irccs così importante”.

Lo Ior garantirà 200 milioni e sarà affiancato da banche come UniCredit e Intesa SanPaolo, per una cifra complessiva tra i 350 e i 400 milioni di euro. Si parla anche di una charity internazionale, che si dice legata al magnate George Soros e che ha come referenti proprio Pini e Clementi, che investierà nell’Università Vita-Salute ben un miliardo di dollari, per un periodo di 3 o 5 anni.

Valentino Salvatore

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29 commenti

Paul Manoni

Mezzo secolo di vergogna bipartisan, a tutti i politici che hanno in qualche modo contribuito o facilitato la costruzione o il finanziamento degli ospedali di Don Verze’. 2 nomi su tutti: Berlusconi e Vendola. Vi ho detto tutto! 🙁

ser joe

Informati meglio. Berlusconi ha il 24% di Molmed, lo spin off quotato del S. Raffaele attivo per la ricerca oncologica. Vendola non mi risulta che abbia messo soldi nel S. Raffaele ma ha chiesto di costruire in Puglia un ospedale tecnologicamente avanzato come il S. Raffaele in modo che la gente non sia più costretta a farsi curare al nord con grandi sacrifici dei famigliari. Nessuno può dire che il S. Raffaele non sia all’avanguardia tecnologicamente anche se amministrativamente ha delle grosse pecche.

ethan

Vendola ha già stanziato 60 dei 210 milioni per il San Raffaele di Taranto; l’accordo prevede che il 49 % dell’investimento sarà privato il restante pubblico. Il c.d.a. della nuova struttura avrà un presidente di nomina privata .In compenso due ospedali pubblici veranno chiusi. l’intero sistema sanitario di un capoluogo di provincia sarà privatizzato. Che poi sarà un polo d’eccellenza che eviterà il turismo sanitario ai cittadini di Taranto è tutto da vedere: sicuramente il turismo sanitario diventerà obbligatorio per tutte le materie in cui ci sarà obiezione di coscienza da parte dei cattolicissimi medici del nuovo ospedale.

fab

Un governo civile stabilirebbe: un miliardo di sovvenzioni per salvare l’ospedale, un miliardo di azioni (immagino che sia una S.p.A.) che passa di proprietà allo stato.

E, come ben sappiamo, l’attuale è un governo di grande civiltà.

serlvrer

ovviamente lo faranno chiedendo soldi pubblici sotto banco

faber

Ora io dico: ci rendiamo conto di quanti siano 1.000.000.000 di euro??? Come diamine è possibile che nessuno sia mai intervenuto prima che si raggiungessero cifre simili? Concordo con fab, quella sarebbe la soluzione più civile in uno stato normale. Di fatto in Italia sarebbe uno sperpero dal momento che lo stato sovvenzionerebbe il salvataggio (e anche su questo attualmente non è che ci siano molte risorse da investire…) pur lasciando il tutto in mano alla dirigenza vaticana. In aggiunta a ciò in casi come questo non vedrei male l’arresto immediato di tutti i responsabili di un simile crack e la loro condanna a lavori di pubblica utilità (pulire le strade, recuperare l’immondizia, stendere l’asfalto per le strade ecc…) vita natural durante. Ripagherebbero almeno in parte la collettività di ciò che hanno sottratto, oltre che essere un buon insegnamento su cos’è la fatica.

Stefano Grassino

…..e la loro condanna a lavori di pubblica utilità (pulire le strade, recuperare l’immondizia, stendere l’asfalto per le strade ecc…) vita natural durante.

Ti sei scordato la parte migliore: stendere il letame a mani nude sui campi sotto il sole d’estate.

天路 tianlu

Che problemi ci sono. Prendono il MiGLiardo di euro dell’8x1ooo di quest’anno e lo consegnano pari pari al don … E’ tutto gratis …

Kaworu

volendo possono dargli anche un biliardo.

non so se avete notato tutto il circo attorno all’ospedale… l’hotel rafael ad esempio, o il feudo berlusconiano.

Kaworu

non so se è lo stesso, quello si chiama proprio rafael, non raphael.

sorvoliamo sull’angelo kitsch…

Sergio

Eppure questo figlio di buona mamma Don Verzé ha detto non molto tempo fa una cosa veramente incredibile: “Niente può fermare la scienza, nemmeno la Chiesa.” Ma vi rendete conto? Io proporrei don Verzé come premio Nobel.
Scherzo ovviamente.

pablo

Pensavo che le piantaggioni in Brasile, i villaggi turistici, gli aerei, elicotteri e tantissime altre risorse “accumulate” da Versè fossero sufficienti per cancellare il debbito… sarà che non sono così bravo a fare i conti. Dovrò pregare per lavare il mio cervello di strani pensieri…

enrico

@ Alla cortese attenzione del signor Bee

OT (giusto per una replica al gentile Bee)

Franco Battaglia (docente di Chimica dell’Ambiente a Modena, esperto internazionale di tematiche energetiche)

“Innanzitutto, l’uranio che è previsto esaurirsi entro alcune decine d’anni è l’U-235 delle riserve attualmente utilizzate (quindi senza tenere conto né di quelle ancora da utilizzare né di quelle del mare). In ogni caso, l’U-235 è meno di un centesimo dell’uranio naturale che contiene, cento volte di più, U-238. Poi, sulla Terra abbiamo il torio-232, almeno il doppio dell’U-238. Quelle decine d’anni di cui sopra vanno moltiplicate almeno per 100 (senza che ancora si sia toccato l’uranio nel mare).

Fin qui l’aritmetica. Ora la fisica: è vero che solo U-235 è fissile, ma l’U-238 e il Th-232 sono fertili e, in reattori autofertilizzanti, si trasformano rispettivamente in Pu-239 e in U-233, che sono fissili (e la fissione del Pu-239 avviene già negli attuali reattori).

Riguardo l’energia fotovoltaica (FV) non solo è la più costosa al mondo (se un impianto nucleare costa 3 miliardi, un equipollente FV costa 60 miliardi), ma non può fare assolutamente a meno della presenza di impianti convenzionali, necessari quando il sole non brilla, per cui gli impianti FV hanno una sola funzione: far risparmiare il combustibile di quelli convenzionali.

Di conseguenza (allo stato dell’arte) quando questo sarà esaurito gli impianti FV saranno inservibili perché non ci sarà più nulla da risparmiare.”
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Aggiungo che non vi è stato dell’orbe terracqueo ( Germania esclusa dopo sonora batosta elettorale della Merckel ) che rinunci all’energia nucleare.
Aggiungo sempre per il signor Bee che l’infallibilità papale si attua sotto precise condizioni.
Aggiungo che la posizione della Chiesa non è contraria al nucleare ( nè chiaramente alla scienza) come dimostra l’intervento della Santa Sede alla conferenza ministeriale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) il 21 giugno scorso.

alessandro

ancora aspetto le tue risposte però vedo che quando ti si tocca il vaticancro rispondi subito….

enrico

Risposte de che?
Mi hai invitato da qualche parte…mi spiace non ho tempo oggi.

alessandro

ancora dell’articolo di buttiglione….non hai mai tempo per le questioni reali ma per quelle teologiche si.

Diocleziano

enrico,
”… l’infallibilità papale si attua sotto precise condizioni.”

Precise condizioni come, per esempio, essere a conoscenza di fatti e prescindendo da
invenzioni fantastiche?
In tal caso TUTTI sono infallibili.

Hysteron Proteron

Diocleziano ritorna un po’ troppo spesso sull’infallibilità papale… Non sarà mica invidia? Mi ricorda un po’ l’icona del folklore ateo alla UAAR, Piergiorgio Odifreddi, che da fanciullo in seminario minore voleva diventare papa.

nightshade90

…poi è cresciuto e ha smesso di credere nelle favolette di seconda mano e terzo ordine……

Southsun

L’infallibilità del Papa, caro Hysteron, se l’è inventata Pio IX per controbilanciare la perdita del potere temporale.

Vi avrei voluto vedere se fosse esistita come dogma ai tempi di Urbano VIII, e quel Papa se ne fosse servito per zittire Galileo senza discussioni. Piccoline le “contestualizzazioni” e i voli pindarici carpiati!

La furbata della “infallibilità” è che ai fedeli cretinetti è dato a intendere – specie a quelli anziani – che il Papa sia SEMPRE infallibile.

La sottigliezza bizantina dell’ex-cathedra è sempre tenuta accuratamente in ombra.

Ergo, i fedeli non notano che, quando il Papa parla NON ex-cathedra, è FALLIBILISSIMO come uno qualsiasi dei suoi malaccorti consiglieri.

Invece vi fa comodo che il popolino penda dalle sue labbra sia quando parla dalla cattedra sia dal gabinetto.

Future loop foundation

Questo è socialismo: anche il Vaticano è ormai eretico.

firestarter

spero che il ciellino ignobile don verzè e la sua protesi preferita, il presidente unto dal signore, possano continuare la loro ricerca che prossimamente (come dall’unto promesso) ci donerà la cura del cancro (che c significa me lo spiegassero).

enrico, hystericon, florenskji ed altri che al momento non mi sovvengono dovrebbero solo vergognarsi per appartenere ad una associazione che fa affari con il migliore presidente degli ultimi 150 anni. Ogni volta che parlano l’ironia involontaria mi impedisce di prenderli sul serio.

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