Morte Wojtyla, Mediaset premeva Rai: “torniamo alla programmazione normale”

Nei giorni scorsi sono state pubblicate numerose intercettazioni dalle quale emerge che un gruppo vicino a Mediaset, capitanato da Deborah Bergamini (già consulente della comunicazione per Silvio Berlusconi, poi vicedirettore del marketing strategico Rai, ora deputata PDL), orientava i palinsesti Rai con modalità gradite alla società di Arcore. Nuove intercettazioni mostrano però che, almeno in un’occasione, tali desideri non sono stati recepiti. E’ accaduto, scrive il sito di Repubblica, quando morì Giovanni Paolo II, e la Rai decise che i palinsesti delle tre reti sarebbero stati dedicati all’evento, annullando tutte le trasmissioni di intrattenimento. Mediaset dovette controvoglia adeguarsi: ma poiché desiderava tornare presto a trasmettere programmi più seguiti e lucrosi, premette per un sollecito ritorno alla “normalità”. Senza successo. Commento intercettato di Bergamini: “dentro la Rai sono tutti papalini e insistono per fare un palinsesto ancora luttuoso”.

Luciano Vanciu

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23 commenti

dysphoria_noctis

la Rai perfino più papalina di Mediaset, nonostante i Paolo Brosio, le Claudia Kohl e le decine di trasmissioni dedicate a Lourdes e Medjugorje su Rete4?

in ogni caso, bella sfida! 😀

Roberto Grendene

penso che Mediaset vinca questa incivile battaglia a livello di trasmissioni trash, mentre la Rai a livello di trasmissioni di (pseudo)informazione

Bee

In ogni caso entrambe mi fanno domandare come mai continuiamo a pagare il canone…

Diocleziano

Basta fare un po’ di zapping sui telegiornali rai/mediaset per capire che, almeno i primi 10-15 minuti, sono sincronizzati sulle stesse notizie.

Stefano Grassino

Mi vengono a mente le parole del Generale De Gaulle: l’Italia non è un paese povero ma un povero paese. Quelle signore che di professione fanno merce del proprio corpo, hanno una dignità cento volte maggiore di tutti coloro che occupano posti di potere.
Credo che quando si voglia offendere una persona, si debba smettere di dargli del figlio di……. ma dirgli senza ombra di dubbio, figlio di direttore generale……sottosegretario…….dirigente…..assessore….Onorevole che sarebbe poi il massimo.

Stefano Molinari

Insomma: “figlio di politico italiano”. Formidabile commento. Lo faccio circolare.

Stefano Grassino

Dalila, non ho mai avuto rapporti con prostitute e se li avessi avuti non credo che li avrei tenuti nascosti perchè penso che sia una cosa naturale.
Per quanto mi riguarda amo la sincerità per cui considero una persona che mi dice ti presto il mio corpo per questa cifra, sia mille volte più onesta e corretta di chi promette mari e monti per poi depredare le casse dello stato e non fare nulla di ciò che di utile alla società aveva promesso.

Bismarck

Singolare il fatto che non si sia riuscito alla rai di far cambiare le sue posizioni “papiste”.

Paul Manoni

Quale sarebbe la differenza sostanziale tra la Rai e Mediaset???
Perche’ io ancora la devo scoprire. Oltretutto Mediaset, appartiene al Presidente del Consiglio, il quale guardacaso, e questo poteva succedere solo in Italia, ha facoltà di nomina del direttivo della Rai.
Se poi vogliamo parlare poi dei contenuti, dei palinsesti e della programmazione, hanno trasmissioni IDENTICHE. Telegiornali IDENTICI. Pubblicità IDENTICHE. Programmi di approfondimento IDENTICI e l’unica cosa per cui Mediaset e Rai sono diverse, sta nelle televendite, che hanno obbligato a trasmettere a Mediaset (per dargli una connotazione commerciale), mentre la Rai non ne ha.
Per chi non lo avesse letto (dubito perche’ ha avuto un successo enorme), Stéphane Hessel, un appartenente alla resistenza francese, nonchè partecipante alla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ha scritto un libricino di poche pagine dal titolo “Indignatevi!”. Nel libro, ci sono importantissimi punti di vista sul come dovrebbero essere, o sul come l’avevano ipotizzate i partigiani, stampa e mass media.
Andatevelo a leggere, e capirete il crimine che stanno commettendo le TV pilotate, i giornali di regime che non dicono nulla e tutta quanta la macchina mediatica tipica europea.

ser joe

Se la Rai voleva fare concorrenza a mediaset bastava che mandasse in onda un programma della Tv catalana.
Provate a cliccare su Youtube: Tv3poloniapapa

Florasol

modo di dire della mia collega, che si attaglia perfettamente alla situazione
“certo che tra il marcio e la muffa…”

CosmoGioioso un Giorno

Mi trovate un software per la dispensa automatica di critiche? perchè stare dietro a tutte queste peripezie dei cattolici richiede un notevole dispendio di tempo…che purtroppo non ho; però pare brutto non commentarle e mi lascia un senso di vuoto spiacevole.

Future loop foundation

Per una volta che mediaset aveva ragione…
Sono ancora offeso, come figlio di abbonati RAI, per la messa in onda di un’edizione straordinaria di 3 ore del Tg3 dedicata alla morte di quel tizio, invece di Ulisse.

Il vantaggio del bosco.

Meno male che la Rai non accolse le richieste di Mediaset.
Quelle sulla morte di Giovanni Paolo II furono trasmissioni di altissimo livello culturale.

Lucio

Una cosa vergognosa, che ancora ricordo benissimo. 1 settimana intera (!!) di lutto televisivo, e la cosa che mi fece più inc@zz@re (da appassionato di sport) è che decisero di NON trasmettere il GP di F1 che andava in diretta quella domenica… Forse lo mandarono in replica… di notte… Ero davvero furioso. Credo di non aver mai odiato tanto la RAI come quel giorno.

MBR

Ricordo che avevano fatto saltare la diretta del Gran Premio di Formula 1 per mandare la millesima replica di un film religioso in bianco e nero. Per fortuna la televisione tedesca trasmetteva la gara in chiaro sul satellite.

Losna

Film religioso, Formula 1, calcio, ecc.
Tutte armi di distrazione di massa. Aiutano a non pensare.

Batrakos

Questo fatto offre spunti di riflessione.
La volontà di Mediaset sembrerebbe mostrare come, nonostante tutta la declamata propaganda e i racconti di esaltazione religiosa di massa circa la malattia e della morte del Polacco, alla gente comune in Italia -altro discorso per i polacchi o per gente di altre zone del mondo- interessasse di più l’ultima puntata della fiction preferita o del grande fratello (dico a caso) piuttosto che le celbrazioni di Wojtyla.
Sarebbe un buon segno (un ulteriore segno della disaffezione reale di molta gente rispetto alla Chiesa), se il livello del resto della programmazione non fosse mediamente di infimo rango; ma questa è un’altra storia.

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