La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo si è recentemente pronunciata sul caso di Vahan Bayatyan, giovane testimone di Geova dell’Armenia, che era stato arrestato nel 2003 per essersi rifiutato di svolgere il servizio militare, obbligatorio in quel Paese. Bayatyan si era appunto appellato alla sua appartenenza religiosa per motivare l’obiezione, ma era stato messo in carcere. L’Armenia, entrando nel Consiglio d’Europa nel 2001, avrebbe dovuto introdurre anche il servizio civile alternativo alla naja e graziare coloro che erano stati puniti, ma non l’ha fatto.
La Cedu ha deciso quindi a maggioranza che c’è stata una violazione dell’articolo 9 della Convenzione Europea per i Diritti Umani, riguardante libertà di pensiero, coscienza e religione.
Valentino Salvatore
ove sia obbligatorio, sono per il diritto all’obiezione di coscienza per il servizio militare (che deve comportare l’impossibilità di qualsiasi altro lavoro che abbia a che fare con armi e un servizio civile sostitutivo)
ma trovo assurdo che i motivi religiosi siano superiori ad altri motivi non religiosi
l’obiezione di un testimone di Geova non dovrebbe avere nessun privilegio in piu’ di quella di un ateo: dovrebbe bastare la dichiarazione di obiezione
ma l’obiezione di coscienza deve fondarsi su motivi etici o religiosi, altrimenti uno potrebbe dire obbietto a fare il militare perché la divisa non mi dona o il rumore delle armi da fuoco mi reca disturbo
qui si parla di TDG perché sono l’unico gruppo religioso credo che si rifiuti di imbracciare le armi, nemmeno i più ferventi cattolici o protestanti si rifiutano di ammazzare il prossimo loro anzi lo fanno anche con metodo pure se il prossimo di cui si parla appartiene alla loro stessa religione
se poi il prossimo loro da ammazzare appartiene ad una religione diversa tanto meglio
Riacese, io ho evitato di fare la ferma di leva nel 1987 perchè per non so quale incomprensione fra Santa Sede e Difesa le commissioni militari per un certo tempo hanno rifiutato il riconoscimento di obiezione di coscienza ai richiedenti cattolici, e ce n’erano tanti da rimandare a casa chi era stato chiamato per “termini naturali”, chiamiamoli così. Per me è stata una botta di fondoschiena, per quei cattolici che si sono visti spedire a imbracciare un fucile e subire diverse angherie, no. A me avevano detto solo che la chiamata era più numerosa di quanto il reparto potesse contenere, il vero motivo l’ho saputo solo dieci anni e passa più tardi.
L’incomprensione era scaturita da un discorso in cui GP2 aveva dichiarato che il cattolico può essere anche militare, cioè un cattolico non ha particolari preclusioni a livello religioso se vuole fare il militare di professione, ma non intendeva (e lo si è chiarito solo dopo diversi mesi) che un cattolico dovesse fare la naja piuttosto del servizio civile. Io sono uno di quei fortunati che da questa incomprensione ha tratto vantaggio.
La frase “per non so quale incomprensione” nel mio post sopra si intenda scritta fra virgolette.
Come si evince dal resto, l’incomprensione ho saputo quale sia stata! 😉
e meno male che la Cedu questa volta non ha invocato un margine di discrezione a disposizione dello stato
Per completezza: s’è fatto 10 mesi e mezzo di carcere e ha ricevuto come risarcimento 10.000 € per i danni non materiali e 10.000 € per le spese processuali sostenute.
mi sa che la mia prossima religione mi imporrà di non pagare le tasse… che dirà la CEDU?
Sono favorevole all’obiezione di coscienza, ma la motivazione della sentenza mi perplime. E se fondassimo una religione che impone di non pagare le tasse?
Appunto… il diritto di uno Stato non può venir meno dinanzi a qualsiasi pretesto. Se no sarebbe troppo facile…
Antonio, oggi come oggi parlare di un diritto dello Stato a proposito del servizio di leva è un po’ esagerato… Eserciti di professionisti: da molto tempo è questa la risposta.
@ Future.
“Perplime” è una coniugazione fantastica, credo sia la prima volta che la leggo.
Fino alla bara s’impara.
Secondo il sito dell’Accademia della Crusca, “perplimere” è una creazione di Corrado Guzzanti, nella trasmissione televisiva “Avanzi”:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4409&ctg_id=44
“Bayatyan si era appunto appellato alla sua appartenenza religiosa”
se è veramente così è l’appartenenza alla comunità che gli impedisce di fare il militare non i valori della sua religione…
curioso…
Il motivo religioso non dovrebbe essere superiore al motivo etico laico, vorrei sapere cosa avrebbe detto la CEDU se si fosse trattato di un anarchico.
’Armenia, entrando nel Consiglio d’Europa nel 2001, avrebbe dovuto introdurre anche il servizio civile alternativo alla naja e graziare coloro che erano stati puniti, ma non l’ha fatto.
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i testimoni di geova sono obbiettori totali,in italia fù istituito nel 1972(?) il servizio civile alternativo, i testimoni di geova lo rifiutavano e andavano in galera, perciò se in armenia esistesse questa opzione al servizio militare , loro (i tdg) lo rifiuterebbero lo stesso
fasano(br)