Intervistato di recente dal Washington Times, Ahmed Ezz El Arab (vicepresidente del Wafd, partito egiziano di ispirazione liberale), ha fatto una serie di dichiarazioni imbarazzanti in particolare su Olocausto e 11 Settembre. El Arab, che si trovava a Budapest per una conferenza sulla democrazia e i diritti umani, ha detto ad esempio che il diario di Anna Frank è “un falso”. Ritiene inoltre che i nazisti abbiamo ucciso solo “centinaia di migliaia” di persone e definisce quelle delle camere a gas delle “storie fantasiose”. Sebbene critichi decisamente il leader iraniano Ahmadinejad – un “personaggio odioso” – aggiunge: “Quello che dice sull’Olocausto è vero, ma non lo dice perché è vero, lo dice per l’odio che ha verso lo Stato d’Israele”. El Arab contesta che in Occidente, “culla del liberalismo”, vi sia “una legge criminale che rende crimine qualsiasi discussione su un qualsiasi fatto storico”, riferendosi a quelle contro la negazione della Shoah.
Ma l’esponente del Wafd ne ha anche sull’attentato alle Twin Towers dell’11 Settembre, che sarebbe stato architettato dai servizi segreti statunitensi e israeliani e dal “complesso militare-industriale”. Durante l’invasione dell’Iraq inoltre, “soldati americani con nazionalità israeliana e di religione ebraica” avrebbero trafugato reperti del periodo della cattività babilonese e li avrebbero sotterrati a Gerusalemme, in particolare sotto la moschea di Aqsa, per rafforzare le pretese ebraiche sull’area. Ma precisa che comunque “gli ebrei stanno lì, nel bene o nel male”. “Se sei un essere umano non puoi pensare di sterminare 5 o 6 milioni di persone o quello che sia, è folle”, conclude.
Valentino Salvatore
“Se sei un essere umano non puoi pensare di sterminare 5 o 6 milioni di persone o quello che sia, è folle”
Questa frase non ha molto senso, però
Semi-O.T. :
[…] in Occidente, “culla del liberalismo”, vi sia “una legge criminale che rende crimine qualsiasi discussione su un qualsiasi fatto storico”, riferendosi a quelle contro la negazione della Shoah.
In diversi paesi è illegale scrivere libri revisionisti sull’olocausto, perchè?
Non credo che c’entri la sofferenza e l’omicidio di molte persone dato che si possono scrivere libri revisionisti sull’inquisizione.
Ne tanto meno è il cancellare dalla storia la vita di esseri umani uccisi, dato che si può scrivere un libro creazionista che cancella la vita di tutti gli esseri umani nati più di 10000 anni fa.
Ne è illegale scrivere libri con nozioni false, spacciate per scientifiche, come i libri sull’omosessualità come malattia e sul come curarla, ne è illegale scrivere le stupidaggini del Libro nero del comunismo.
Così come si possono scrivere libri sui rapimenti alieni, su Atlantide e tante altre stupidaggini;
perchè è così problematico un libro revisionista sull’olocausto?
perché viene fatto con lo scopo preciso di negare ciò che è stato, è come scrivere che la schiavitù dei negri non c’è mai stata e che i negri si imbarcavano volontariamente sulle navi negriere
e questi sarebbero i laici, i moderati…
Sai,
per me è un subdolo modo, da parte sia dei filonazisti che dell’islam più retrivo, di calunniare gli ebrei.
Se ci pensiamo, i revisionismi/negazionismi -preciso che in storia revisionismo è diverso da metodo critico rispetto agli studi precedenti; il revisionismo, come sto tentando è secondo me uno ‘studio’ a tesi- se li si esplicitano dalle loro confutazioni che si basano essenzialmente su alcune imprecisioni nelle ricostruzioni e su alcuni calcoli affrettati, fenomeni spiegabili data situazione e shock -e per non dire che i calcoli affrettati tipo Auschwitz furono ammessi direttamente da persone preposte- a quali conclusioni portano se non che gli ebrei mentivano e inventavano la shoah per continuare a fare soldi e avere potere politico capace di dirigere il mondo (che è altra cosa da avere, come stato israeliano, un ruolo importante nello scacchiere…qua si parla di ebrei tout court)?
Questo per me c’è nella testa di gente come Irving, Faurisson o Mattogno: magari hanno talmente astio contro gli ebrei che nel loro enorme di ricerca delle documentazioni (perchè va ammesso che questa è gente che sui documenti ci ha lavorato) si sono convinti di un supercomplotto e hanno trovato argomenti che li hanno convinti in buona fede.
Per questo costoro sono pericolosi: perchè presentano argomenti che potrebbero facilmente convincere un ingenuo in storia.
Scusate, non ho riletto e, oltre i refusi, mi sono rimaste due parole in testa, che evidenzierò usando il maiuscolo: ‘sto tentando DI DIRE ‘nella parentesi all’inizio; ‘che nel loro enorme LAVORO di ricerca’ verso la fine.
Magari si capiva lo stesso, ma a me pareva un po’ claudicante e, visto che l’argomento è serio, reputo sia bene un certa precisione. Mi scuso nuovamente.
@ Sai
il negazionismo olocaustico, rispetto al negazionismo su altri fatti storici, ha il difetto di rivalutare il nazismo e renderlo riproponibile, il che alcuni considerano intollerabile perchè molte democrazie europee si fondano proprio sull’antinazismo
convengo però che una legge che trasforma un fatto storico in un dogma è un’anomalia nei regimi liberaldemocratici
altro che “primavera araba” come è stata ribattezzata acriticamente dai nostri media entusiasti, io temo che tra un po’ si rimpiangerà Mubarak… Il Wafd è considerato il partito “laico” moderato che dovrebbe fronteggiare i Fratelli Musulmani…
La “primavera araba” è solo uno slogan che ricorda tanto il racconto del Gattopardo: “Affinchè tutto cambi perchè nulla cambi.”
Ovvero, cambiamo dittatore per continuare a succhiare il loro petrolio al prezzo che vogliamo noi (magari un’aggiustatina, piccola piccola, per le tasche dei nuovi ci può anche stare, ma niente di più).
@Grassino
Piu’ esattamente rischia di essere il remake dei fatti dell’IRAN.
Quando lo Scia fu costretto ad abdicare dopo essere stato “scaricato” da quel genio della politica estera che fu Carter,tutti i progressisti applaudirono la nuova leadership
dell’ayatollah Komeini.
Inutile aggiungere altro.
“Se sei un essere umano non puoi pensare di sterminare 5 o 6 milioni di persone o quello che sia, è folle”, conclude.
Giustissimo,pura saggezza.
Specialmente se sai benissimo che gli individui in questione dispongono della bomba atomica da anni,e se messi alle strette non ci penserebbero nemmeno “mezza volta” prima di tirarla sulla testa di un aggressore.
E che anche senza bomba atomica hanno saputo farsi rispettare benissimo in parecchie occasioni.
Quant’e’ bella la virtu’ della necessita,vero ?
E’ sorella del senno del poi.
l’affermazione riguardava l’Olocausto e quanto fatto dai nazisti prima e durante la seconda guerra mondiale
manco c’era lo stato di Israele, e meno che meno la bomba atomica
@Grendene
Verissimo,pero’.visto l’atteggiamento tenuto dai paesi arabi negli ultimi decenni,e
intensificato negli ultimi anni grazie all’integralismo islamico,calzerebbe benissimo anche al giorno d’oggi.
Il fatto che abbia detto “Gli ebrei stanno li’,nel bene o nel male…..” potrebbe far pensare ad un “rassegnato” riconoscimento dell’esistenza di Israele,che detto da un personaggio simile sarebbe gia un notevole atto di coraggio.
Basta pensare alla fine del povero Sadat.
Ma forse anch’io mi illudo di vedere aperture dove non ce ne sono affatto,nemmeno basate sulla virtu della necessita.
Se questi sono i liberali, non oso pensare gli illiberali.
Non so quanti di voi abbiano letto il libro di Paul Rassinier La menzogna di Ulisse.
Non mi sembra che l’autore abbia avuto l’intenzione di rivalutare il nazismo come qualcuno afferma. E di esempi simili ce ne sono tanti.
Come ce ne sono anche indubbiamente di favorevoli alla “tesi della rivalutazione”.
Sinceramente la cosa che mi ha più sconvolto è stata quella della lapide di Auschwitz dove fino a qualche anno fa era riportata la cifra di 4 milioni di morti mentre ora c’è quella di 1,5 milioni.
Cioè hanno fatto “sparire” 2,5 milioni di vittime come se niente fosse.
Ad ogni modo mi auguro che il nazismo sia da considerarsi morto e sepolto. E lo dico giusto per evitare le solite accuse che servono solo a troncare qualsiasi discorso serio.
Da un paio d’anni mi informo su quello che è successo in quel periodo storico e finora di punti oscuri ne ho trovati molti.
Come ce ne sono anche riguardo il 9-11.
Sì, ma per la lapide di Auscwitz -la quale avevo in mente- fu proprio il direttore del dipartimento di ricerca storica a rivedere le cifre con onestà, a dimostrazione che è difficile parlare di complotto segresto.
Un conto però è discutere le cifre, altro dire che le camere a gas non esistevano o sono dubbie basandosi su incongurenze ed esagerazioni delle testimonianze, cosa che faranno i discepoli di Rassinier (lui, a quel che so, si convinse pian piano dell’eccezionalità delle camere a gas; non si schierò mai a favore dell’invenzione totale di queste), nè il voler ritrovare a tutti i costi un ordine autografo di Hitler -stesso problema che si ebbe verso Del Boca- o sostenere che le ammissioni naziste a Norimberga furono dovute a pressioni e torture sono elementi fondamentali o conditiones sine qua non per poter accertare i fatti.
Lo stesso si possono spiegare cose come la piscina, l’ospedale, il bordello presenti nei lager -diventa un po’ lungo farlo qua e ora- e, soprattutto, è stata molto discussa la perizia chimica da cui partono diversi studi revisionisti a proposito dei gas, anche se non sono un chimico e qua posso solo basarmi sulla letteratura storica assodata.
D’altronde giocare su errori e discrepanze relative a testimonianze spesso a caldo e dovute alla rabbia e a mancanza di lucidità, comprensibile in situazioni come quelle delle vittime, per proporre una controteoria così assurda (non tanto di Rassinier, quanto dei suoi successori) -cioè il complotto internazionale degli ebrei- è una forzatura metodologica della scienza storica, assimilabile al metodo dei creazionisti rispetto all’evoluzionismo, per cui gli aspetti irisolti della toria evolutiva diventano la scusa per proporre una controteoria intrinsecamente insostenibile.
Fate ridere (voi filo-USionisti e filo-liberali)!
“Complottista”? Voi “pecoroni”!
In effetti hai ragione sul fatto che parlare di complotto segreto è una forzatura.
Resta il fatto che a mio modo di vedere non ce la raccontano giusta.
Troppe incongruenze.
Voglio chiarire sempre a scanso di equivoci che la politica nazista verso i “diversi” fu una politica da condannare in toto.
Quello che si può lo stesso condannare è la legislazione che vige in molti paesi che non permette di fare una ricerca storica seria. Mettendo nello stesso calderone sia gli storici seri sia i personaggi che sono spinti a “revisionare” solo per ideologia.
Secondo me invece ce l’hanno raccontata giusta (relativamente alla shoah): qualche aneddoto può essere stato messo nel lavoro scientifico per cui ci possono essere alcune sfasature, qualche leggerezza nella valutazione delle testimonianze. ma niente più occulto e storicamente determinante.
Sulla proibizione: io non sono un ultraliberale, personalmente ho dei dubbi persino sulla legalità del creazionismo fissista, e conoscendo bene che le tesi di molti negazionismi odierni sono tesi ideologiche, starei bene attento, vista anche la forte presenza del neonazismo o neofascismo sociale in Italia.
Ne’ vedo nel vietare tesi assurde e pericolose una contraddizione con la democrazia: la democrazia non può permettersi il lusso di avere guanti di velluto con chi la vuol negare, e su lavori del genere ci vorrebbe una previa valutazione di storici per accreditare che sia un lavoro realmente scientifico, perchè se sono tesi fasciste camuffate da ricerca sto con Popper quando dice che la società aperta non può esserlo con chi vuole distruggerla; se si tratta di lavori seriamente storici è altro conto.
Viceversa renderei legale, sempre parlo dell’Italia, il Mein Kampf perchè tutti possano leggere e constatare che abominio sia quel libro: è molto più pericoloso il neofascismo organizzato e la riscrittura della storia a tesi, che ad esso in Italia si lega indissolubilmente, che il prodotto di quell’epoca nella sua crudezza.
Queste, comunque, sono opinioni mie: quello su cui invece mi sento più sicuro è sul fatto che nelle sue linee fondamentali la ricerca storica sul nazismo e la shoah a me pare giusta.
Mi sono espresso male sul Mein kampf, perchè in Italia non credo che sia illegale, tuttavia avevo in mente le forti limitazioni in Germania (dove forse c’è qualche motivo di preoccupazione in più) e facevo comunque un discorso generale sulla differenza tra un prodotto storico (come è il testo di Hitler) e un lavoro ideologico sulla storia (il revisionismo nel senso di negazione del progetto di sterminio nazista e della sua applicazione).
“Liberale” e’ un parolone… 😯