DDL Calabrò: il controllo della persona

C’è chi ha a cuore la persona e la sua libertà e chi ha a cuore il controllo della persona dal suo concepimento alla sua morte naturale o artificiale che sia. Sono questi i due veri schieramenti che si fronteggiano esprimendosi contro o a favore del progetto di Legge sul testamento biologico che, davvero, pare sarà licenziato dall’aula di Montecitorio martedì 12 luglio.
Il relatore Domenico Di Virgilio assicura che alla Camera si può contare su ampie convergenze trasversali perché, ci tiene a sottolinearlo, il testo non ha un’impostazione confessionale. Sarà, ma ricordiamo bene che l’apertura della CEI al testamento biologico, da sempre prima esecrato, venne solo all’indomani delle sentenze sui casi Welby ed Englaro ed i paletti allora indicati furono due: le dichiarazioni di fine vita non dovevano essere vincolanti ma semplici desiderata e alimentazione ed idratazione artificiali forzate non dovevano rientrare tra i trattamenti rinunciabili. Tutto questo troviamo nel testo di legge che sta per essere approvato.
Non si dirà mai abbastanza quanto questa legge sia liberticida ed incostituzionale, violenta e crudele. Una legge che contrappone medico ed assistito rendendo di fatto impossibile quell’alleanza terapeutica che vorrebbe esaltare.
Contro questa legge si sono espressi i medici con l’appello “io non costringo curo” che ha raccolto più di 10.000 sottoscrittori, contro si sono schierati più di cento insigni giuristi che hanno inviato a senatori e deputati documenti analitici sui gravi limiti tecnici della legge, contro si sono espresse le società scientifiche in campo medico che hanno ripetutamente dichiarato che alimentazione ed idratazione artificiali sono a tutti gli effetti trattamenti medici e che indispensabile è il consenso della persona per poter essere avviati, contro si è espressa l’opinione pubblica che da anni risulta essere al 77% favorevole al diritto di decidere liberamente sulla fine della vita.
Ma i “moribondi di palazzo Montecitorio” (v. articolo del prof. Stefano Rodotà su Repubblica del 7 luglio) pare davvero che martedì 12 luglio licenzieranno questo testo che, se mai diventerà legge (è indispensabile un nuovo passaggio in Senato), si impadronirà del nostro corpo e ci porrà, ancora una volta, fuori dall’Europa.
Davanti a tanto scempio a sorreggerci rimane la granitica certezza che tutto questo dispendio di energie e di denaro pubblico, finalizzato solo a conculcare la nostra libertà, anche se dovesse raggiungere l’obiettivo desiderato, sarà stato vano perché la società civile, che ha saputo mobilitarsi in difesa dell’acqua, dell’ambiente e del diritto, saprà reagire: il referendum abrogativo è già alle porte”.

Maria Laura Cattinari (Presidente LiberaUscita – Associazione nazionale, laica e apartitica per il diritto di morire con dignità)

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44 commenti

alessandro

dubito che possa mai raggiungere il quorum purtroppo ( vedi legge 40)

DURRUTI 51

Condivido, purtroppo, le ultime misure governative escludono tassativamente l’accorpamento delle elezioni previsto per gli altri appuntamenti elettorali.

eleuterio

Kaworu risponde:
“credo sia inutile, sono in coma profondo da decenni”.

Verissimo, ma se un serpente cerca di mordermi, io non lo lascio certo fare solo perchè rispetto la natura.

Southsun

Tempo sprecato.

Hanno il cervello fracido colonizzato dalle tignole vaticane. Rispondono solo a loro.

Giorgio Pozzo

Io seguirò l’invito di Roberto e mi presenterò come persona qualunque. Credo che in questo caso la protesta abbia più peso: il problema riguarda tutti, non solo una certa categoria di cittadini.

Gianluca

Sono contrario al referendum, proporne uno su questa (eventuale) legge vorrebbe dire accettare la decisione della maggioranza, ma la legge ingiusta si abroga anche se, paradossalmente, la vogliono tutti, come è successo nella notizia sull’annullamento, da parte della CEDU, del referendum nel quale gli svizzeri si erano espressi contro la costruzione di minareti. Per cui… Corte Costituzionale

Roberto Grendene

Se ti riferisci a questa notizia:
http://www.uaar.it/news/2011/07/08/svizzera-corte-di-strasburgo-irricevibili-due-ricorsi-contro-divieto-minareti/
la Cedu ha dichiarato il contrario, ossia che sono irricevibili due ricorsi contro il divieto (non e’ vietato costruire moschee e cioe’ luoghi di culto, ma solo minareti che sono strutture architettoniche)

tornando alla questione referendum, una strada non pregiudica altre: ora dobbiamo opporci all’approvazione della legge, poi si potrebbe pensare che il presidente della repubblica ravvisi l’incostituzionalità, poi c’e’ la strada del ricorso individuale per violazione dell’art.32, e parallelamente anche la strada del referendum e quella di una nuova maggioranza che cancelli la legge Calabrò

Gianluca

@ Roberto Grendene.
Sì, mi riferivo a quella notizia, al di là della quale io volevo sottolineare il fatto che se una legge è palesemente incostituzionale come questa non è neanche giusto abrogarla perchè non incontra l’approvazione della maggior parte dei cittadini, va abrogata e basta. Chiedere il referendum è come legittimarla, se questa legge venisse abrogata dal referendum è come se indirettamente si autorizzasse il parlamento a continuare a fare simili leggi assurde e incostituzionali

mimmo

in realtà, se non sbaglio, in california hanno fatto un referendum sul matrimonio omosessuale. Vinse il no e quindi le nozze omosessuali non furono consentite. tuttavia, qualche tempo dopo, la corte suprema della california dichiarò incostituzionale la legge….

Francesco S.

A MIO AVVISO DEVONO TOGLIERE IL QUORUM DAI REFERENDUM, VINCE CHI VA A VOTARE, QUESTO SAREBBE LA COSA PIù GIUSTA E DEMOCRATICA

Federico Tonizzo

CONCORDO ASSOLUTAMENTE!
IL QUORUM E’ ANTIDEMOCRATICO!
PERCHE’ NON C’E’ QUORUM ALLE ELEZIONI? LA CASTA POLITICA SI “BLINDA” CONTRO LA DEMOCRAZIA!

nightshade90

a tutti e due: scrivere tutto maiuscolo in un post è maleducato, equivale ad urlare…..

Batrakos

Concordo sul quorum (o vale anche per le elezioni politiche o non vale mai, essendo il medesimo principio) ma continuo a dire, confortato anche da Paul Manoni sotto, che se si deve arrivare al referendum il primo e più difficile passo è organizzare la raccolta firme per indire il referendum, il quorum è lo step successivo e forse, su tematiche caldissime, anche meno difficile da raggiungere se si guarda ad un indicatore, cioè proprio le firme raccolte: in genere se si vede che la raccolta firme raggiunge livelli molto alti è lecito sperare bene, almeno stando al referendum appena trascorso, in particolare per l’acqua dove ho maggior cognizione dei fatti.

Federico Tonizzo

Concordo con Batrakos sulle difficoltà che descrive.
Chissà che non sia una buona idea vedere se è possibile riunire referendum su altri temi per lo stesso giorno: forse, se qualche persona è interessata in particolare a qualcuno dei quesiti, poi va a votare anche per gli altri…

OT per Batrakos: scusa, avevi poi visto la mia seconda risposta a te riguardo “caso e necessità”? Che te ne era sembrato?

Batrakos

Sì, avevo letto e mi ha molto convinto…non ho potuto dirlo perchè il post era chiuso.
Ma proprio leggendo quel che scrivi, mi sembra confermata la mia tesi che un minimo di determinismo sia stato troppo facilonamente accantonato, determinismo che anche il progredire degli studi sul cervello, a quel che scrivete tu ed anche un altro ragazzo di cui non ricordo il nome il quale aveva fatto a suo tempo un ottimo intervento in merito, sembra tendere a confermare.
Senza voler aprire un dibattito OT, che magari riprenderemo appena uscirà un post inerente, spero di aver capito bene le tue considerazioni che, se le ho ben comprese, mi paiono condivisibili e, per quel che vale il mio parere, molto intelligenti e competenti.

Batrakos

Ottima iniziativa: per organizzare la raccolta di firme del referendum è necessario fare come abbiamo fatto coi comitati per l’acqua, ovvero coinvolgere il più possibile quella che si usa chiamare la ‘gente comune’.
Ci vogliono banchetti esplicativi a scadenze molto vicine (due tre a settimana) e disponibilità a parlare con la gente: un lavoro molto impegnativo e anche ben più stancante del web (che intanto serve per diffondere ulteriormente le linee generali del discorso e per far da cassa di risonanza), ma che credo sia quello che paga di più.
Se l’UAAR presenterà una raccolta di firme nella mia città firmerò sicuramente; anche se non posso far parte della macchina organizzativa per lavoro ed altri impegni politici che ho, sicuramente in me avrete una buona sponda in tutte le discussioni in cui entri l’argomento.

davide p.

io gli darei delle legnate sulla testa! altro che referendum!
… poi però mi pento… ma poi!

eleuterio

Chiedo scusa se ricordo quello che ho scritto su Biotestamento: camera approva emendamento…ecc.
domenica 10 luglio 2011 alle 11:58

“Dal canto suo il deputato Pdl Lucio Barani, si è difeso così: “il mio emendamento arriva da un socialista laico e il laico è colui che ha il dubbio”

Il barani però non ha avuto dubbi quando fece erigere una statua in una piazza a bottino craxi, così come non ha avuto dubbi quando fu il prmo firmatario della proposta di legge che assegna lo status di combattente a coloro che aderirono a Salò.
Lucio Barani – Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Barani
Medico, (ma da lui non mi farei mettere nemmeno un cerotto), come il “buon” calabrò raffaele, opusdeista….e come il “buon” dottor mengele, del quale avranno sicuramente la foto con il lumicino acceso.

A proposito:
sempre da
wikipedia.org/wiki/Lucio_Barani
(da cui per precauzione ho stampato la pagina inerente al galantuomo di cui sopra: non si sa mai…)
si legge che “dalla sua giunta risulta anche la posa in opera di cartelli stradali nel territorio comunale indicanti il divieto di prostituzione”.
Orbene, se qualche cittadino stufo della sua presenza e delle sue emissioni di aria dall’orifizio sbagliato lo incrocia da quelle parti… certamente per controllare che il divieto venga rispettato… 🙂 ce lo faccia sapere.
🙂 🙂 🙂

paolo

Penso che su questo tema il quorum verrà raggiunto. Gli italiani con l’ultimo referendum hanno ripreso in mano il piccolo potere che l’abrogativo da loro. Un’altro schiaffo alla Binetti, all’udc pdl lega. Armiamoci gli italiani sono stanchi e questo è il momento propizio per dare contro a tutto ciò che il parlamento dice o emana.

天路 tianlu

Si arrogano il diritto di decidere per tutti, pur avendo in media, dentro la maggioranza, una maggioranza di analfabeti.

Southsun

Se questa ciofeca viene approvata bisogna subito portarla davanti alla Corte Costituzionale.

In secondo luogo, davanti alla CEDU di Strasburgo.

E’ ora di finirla con questi ominidi con le gonne ricchi sfondati che tengono in ostaggio un’intera nazione.

Maurizio_ds

Concordo pienamente con quanto scritto nell’articolo. Se la legge passa, un bel referendum abrogativo, tra il settanta e l’ottanta per cento degli italiani prenderà questa legge e la infilerà su per il c… a tutti quelli che l’hanno scritta. vaticano compreso.

Batrakos

Scusate, ma a quel che so io, quando si vuole indire un referendum il problema del quorum viene dopo.
Prima, ed è già lì il difficile, c’è tutta la raccolta di firme su carta ufficiale e con documenti di identità, volta a far sì che il referendum si faccia; solo a referendum indetto nasce il discorso del quorum.
Almeno per i referendum appena svolti è andata così, tanto che c’è voluto un anno di lavoro sui banchetti per la raccolta firme.
O mi sono perso qualcosa?

Paul Manoni

@Batrakos
Hai pienamente ragione. La raccolta delle firme, sarà un lavoro arduo e comporterà non pochi sacrifici. Calcola pero’, che ad occuparsi di questa raccoltà, non ci sarà solo l’UAAR, ma almeno una trentina (se non di piu) di Associazioni piu’ varie. Si tratterebbe di spenderci del tempo e dedicarsi un po alla cosa.

Batrakos

Se si dovesse arrivare a tanto la mia firma l’avrete di sicuro.
Il problema, a differenza dell’acqua, è che qua però ci sarà un avversario forte che ce la metterà tutta per far fallire i referendum, cioè la Chiesa che quando ci si mette ha ancora una macchina organizzativa fortissima e radicata sul territorio.
Questo lo dico per realismo, non certo per scoraggiare le lotte, non sono proprio il tipo: anzi d’inverno in cui lavoro meno, e si dovesse arrivare a tanto, ti contatterò se c’è necessità di una mano a stare ai banchetti, sempre sperando che non ce ne sia bisogno.
(Per tutti: io e Paul Manoni siamo concittadini e ci conosciamo anche, seppure non moltissimo…non è che con l’ultima frase sia impazzito dal caldo, lo sarei se ci conoscessimo solo come due utenti di un blog, ecco questo ci tenevo a spiegarlo 😉 )

Batrakos

Ah…per dire che non voglio scoraggiare la lotta: anche contro divorzio e aborto -seppure il paragone è forse un po’ azzardato perchè allora era più forte la tensione all’innovazione sociale- la Chiesa ce l’ha messa tutta e sappiamo tutti come è andata a finire…

Paul Manoni

@Batrakos
Ovviamente sarà dura, anzi, sarà durissima, visto la posta in palio. Pero’ confindo proprio nella legge che oggi hanno approvato…Insomma e’ talmente ingusta, antiliberale, anticostituzionale, discutibile ed a questo punto inutile, che gli italiani, una volta messi al corrente bene bene su questa legge, sapranno valutare in modo coerente con iil buonsenso e la giustizia (che anche in questo caso non coincide con la legge) e contribuire all’abrogazione. Accadde con il divorzio e con l’aborto…Accadrà anche con questa legge, ne sono convinto e fiducioso. 😉

P.S: In città c’e’ subbuglio per l’arresto di due “pasdaran” (godo come una biscia!) e per l’occupazione dell’ex Nirvana. Ottima iniziativa quella di via Baroccio. 😉 Un caro saluto!

Perchè?

Ma io ho un altro dubbio, e se Napolitano lo leggesse meglio e non lo firmasse affatto? Almeno finché il testo non sia stato corretto a casusa dell’incompatibilità con la Costituzione.

Il vantaggio del bosco.

Sono contento: la legge è stata approvata!

Paul Manoni

Ringrazio Maria Laura Cattinari per questo importante comunicato.

Effettivamente, pare che lo “sturpo” del linguaggio medico, in questa legge, sia stato il principale obbiettivo dei maledetti usurpatori di liberta costituzionali che siedono alla camera dei deputati. Come e’ stato possibile che la legge, potesse dire che un sondino nasagastrico che alimenta artificialmente, non sia una terapia o una cura medica, solo loro lo possono sapere. I medici ti infilano una sonda nel naso per pomparti dentro chissà quali sostanze nutritive, e’ per loro non e’ considerata una terapia (!!!), ma un semplice “sostegno alla vita”…Sostegno che ovviamente e’ impossibile da inserire in una DAT e quindi da rifiutare, in quanto già all’art. 1 della stessa legge, sono stati capaci di ettere una pietra sopra all’eutanasia.

Siamo l’unico paese con una legge sul fine-vita che arriverà a violentare impunemente le sentenze precedenti in materia di fine-vite (Caso Englaro), la Cotituzione Italiana e la convenzione di Oviedo, per compiacere ideologicamente la casta privilegiata ingerente di una religione, in uno stato laico.

Roberto Grendene, nel suo commento delle 9.32 di oggi, percorre a grandi linee il panorama che ci resta come manovra per non vedere approvata o per abrogare questa legge. Alle tappe che lui riassume, vorrei aggiungere che ovviamente, per coloro che ritengono liberticida questa legge, si tratterà di esercitare una pressione indicibile.

I sit-in o le manifestazioni di protesta, devono essere fatte non solo ora che stanno discutendo questa legge, ma anche quando dovrà essere firmata da Napolitano…Anche quando passerà al vaglio della Corte Costituzionale…Anche quando qualche comune cittadino la impugnerà in qualche aula di tribunale d’Italia ed anche quando con l’arrivo di una nuova campagna elettorale o con l’arrivo di un nuovo governo, verranno scritti i programmi e gli obbiettivi, fino ad arrivare alla raccolta delle firme per un eventuale referendum abrogativo.

Non perdiamoci d’animo, perche’ se passa questa legge palesemente ingiusta, avremo bisogno di moltissimo impegno, moltissimo sacrificio e moltissimo entusiasmo. 😉

Paul Manoni

Martedì 12 luglio, dalle ore 10.00, in concomitanza con la discussione e la votazione finale della legge Calabrò “contro” il testamento biologico, si terrà in piazza Montecitorio un sit-in dell’Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani per la libertà di scelta sulle decisioni di fine vita e per l’eutanasia legale contro l’eutanasia clandestina.
In piazza si ascolteranno i lavori parlamentari. Interverranno dirigenti, parlamentari Radicali e delle associazioni che si sono battute contro questa legge liberticida e per un vero testamento biologico.

tabish

Sappiano i poco onorevoli che controllerò accuratamente chi voterà per il controllo del mio corpo e sicuramente non gli darò più il mio voto e mi batterò perché più persone possibili non glielo diano.
Mi mobiliterò per il referendum, dovesse passare questa legge liberticida e cattotalebana, e farò tutto quanto potrò per farla naufragare.
Ci vogliamo rendere conto, una volta per tutte, che non viviamo in Italia bensì in Vaticalia?

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