La Procura di Milano, scrivono oggi Mario Gerevini e Simona Ravizza sul Corriere della Sera, avrebbe dato un ultimatum alla dirigenza dell’ospedale San Raffaele: o il piano di salvataggio (e in tempi rapidi), o il fallimento. Si ventila l’arrivo di Enrico Bondi, già protagonista del risanamento di Parmalat, e si dà notizia della lettera che il manager suicida Mario Cal avrebbe lasciato. Cal sarebbe stato contrario all’entrata del Vaticano nella compagine sociale, preferendo l’ingresso di un imprenditore privato del settore, Giuseppe Rotelli.
In programma oggi un nuovo consiglio d’amministrazione, nonché i funerali religiosi di Cal.
Luciano Vanciu
San Raffaele, aut aut della procura
22 commenti
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“funerali religiosi di Cal”
quindi e’ un suicidio da contestualizzare?
Sarà stato un suicidio a fin di bene…
O un modo di ringraziarlo per aver eliminato un testimone.
Da quello che ho capito nella chiesa il suicidio ormai e’ quasi sempre contestualizzato, figuriamoci quello di uno dei loro.
Veramente ho conosciuto di persona uno che anni fa si suicidò: gli fecero comunque il funerale religioso…
Certi suicidi “importanti” è meglio tenerseli in casa.
A spregio di quelli come un certo Piergiorgio Wellby.
Il peggior suicidio è stato quando l’Italia l’ha fatto quando sono stati stipulati i Patti Lateranensi.
Forse…
O forse il peggiore è stato quando i Patti Lateranensi furono convalidati nella Costituzione.
I Patti Lateranensi furono stipulati per squallido opportunismo politico da parte di Mussolini, per avere un appoggio. Ma nessuno ha obbligato i redattori della Costituzione a convalidarli: questa fu pura stupidità.
Più sono grossi… 😉
Il giusto non teme la giustizia quando giusta.
Perchè non ti suicidi per stare subito col tuo dio?
@aletroll
Come dire: sono sicuro della mia innocenza a patto che la giustizia sia buona (con me)… 🙄
“Il giusto non teme la giustizia quando � giusta.”
dillo al tuo papa, che per nascondersi dalla giustizia dei tribunali americani si fà scudo con l’intoccabilità dei capi di stato…….se n on la temesse avrebbe rinunciato all’immunità e si sarebbe mostrato disposto a sottomettersi alla giustizia…
Non credo che QUELL’IGNORANTE l’abbia capita: penso che occorra specificargli che i tribunali americani lo volevano processare per copertura della pedofilia, avendo Ratzinger prescritto OMERTA’ E COPERTURA per i delitti commessi dai preti nella sua lettera “De delictis gravioribus” del 2001 (successiva alla “Sacramentorum sanctitatis tutela” di Karol Józef Wojtyła del 2001, la quale è successiva alla “Crimen sollicitationis” di Giovanni XXIII del 1962, tutte su argomenti analoghi e con la stessa prescrizione: OMERTA’).
Don Verz un grand’ uomo,ne uscirpi forte di pridma.
Bravo, affidagli i tuoi risparmi.
@aletroll
Più forte di prima…. sì: come un pugile K.O.
“In programma oggi un nuovo consiglio d’amministrazione, nonché i funerali religiosi di Cal”.
Davanti a un triste evento, verrebbe sempre fatto di tacere. Nel caso in questione, però, si può forse dire qualcosa – soprattutto perché le “coerenti autorità officianti” hanno sempre avuto – ed hanno ancora, per quello che possono – il vezzo, per così dire, di andarci giù durissimo e non guardare in faccia nessuno.
Ciò che viene da dire è, nello specifico, che, forse, quei preti officianti sono stati onesti e coerenti davvero: che sapessero con certezza che Cal non era un peccatore suicida, di quelli da inferno sicuro?! – che sapessero, cioè, che Cal “era stato suicidato” alla maniera di di Cal-vi o Giovanni Paolo I?
E’ un patto col diavolo, al vaticano serve che entro poco tempo si risolva il problema del fallimento, l’aut aut della procura ora è nei confronti del vaticano, quindi, davanti al caso inquetante di M. Cal, il vaticano teme gli scandali e aggira i propri tradizionali divieti (che di solito lo sono per i poveri peccatori, perchè per i ricchi di solito i divieti cadono).
Mario Cal sapeva molto di più sul vaticano di quanto ne sappiamo noi da parte dei Media, del suo testamento ci dicono solo l’abc dell’inquietante entrata del vaticano nel San Raffaele, ma penso che abbia voluto dire molto di più, ma lo hanno spinto al suicidio in un modo o nell’altro.
In vaticano a don Verzè dissero che se avesse fallito si sarebbe dovuto sparare, ebbene, lui che voleva produrre l’elisir di lunga vita, è invecchiato in pochi giorni di parecchi anni e le sue ricette dell’immortalità hanno ora anche l’aut aut della procura.
Pare che gli inquirenti al lavoro sui conti del S. Raffaele, siano alle prese con una situazione documentale torbida e carente, e che sia difficilissimo ricostruire le tappe che hanno portato a quel buco da un miliardo di euro (ed oltre, pare!).
Il 15 di Settembre, scadrà l’ultimatum della Procura di Milano. Risulta essere davvero strana la decisione, sulla quale il suicida Mario Cal non era d’accordo, di far entrare il Vaticano per risanare i debiti, soprattutto se si considera che Rotelli, era pronto a versare 250 milioni di euro subito, per risanare le spese e lavorare con piu’ calma sul bilancio nel tempo.
Don Verzè non ha partecipato ai funerali di Cal…In compenso erano presenti il Ministro della Salute Ferruccio Fazio (grande amico di Don Verzè e di Cal), ed il Governatore della Lomabardia, Roberto Formigoni.
s’arraffaele
🙂
La Uaar dovrebbe fare una sezione apposta per tutte quelle lobby sedicenti cristiane che mirano a diventare uno Stato nello Stato e a occupare tutti i gangli dei massimi poteri italiani (banche, sanità, giornali e TV, ecc.). E’ inutile puntare l’indice contro questo o quel cardinale del Varicano e non dire nulla dei “cattolicissimi” (e potentissimi) Opus Dei, Comunione e Liberazione, Legioari di Cristo, ecc..