Mancini, ex Banda della Magliana: “Emanuela Orlandi rapita per ricattare Vaticano”

In una intervista su La Stampa, l’ex componente della Banda della Magliana Antonio Mancini fornisce la sua versione sul rapimento di Emanuela Orlandi, la figlia del funzionario vaticano scomparsa in circostanze tuttora non del tutto chiarite nel 1983 e mai più ritrovata. A quasi trent’anni dai fatti, quello che era soprannominato ‘Nino l’Accattone’ ha deciso di rispondere alle domande di Giacomo Gaelazzi. Mancini conferma, come ipotizzato dal giudice Rosario Priore, che la giovane sia stata rapita dalla Banda della Magliana per ricattare il Vaticano, per una ingente somma di denaro prestata allo Ior. Anzi, aggiunge che la cifra di 20 miliardi di cui si parlava “sia una somma sottostimata”.
Così poi motiva la sepoltura del boss della Banda, Enrico De Pedis, nella basilica di Sant’Apollinare a Roma. Perché “fu lui a far cessare gli attacchi da parte della Banda (e non solo) nei confronti del Vaticano”. “Queste pressioni della Banda”, continua, “erano dovute al mancato rientro dei soldi prestati, attraverso il Banco Ambrosiano di Calvi, al Vaticano”. Secondo Mancini, “dopo il fatto della Orlandi, nonostante i soldi non fossero rientrati tutti” fu De Pedis “a far cessare le azioni violente”. E “tra le cose che chiese in cambio di questa mediazione, c’era anche la garanzia di poter essere seppellito lì a Sant’Apollinare”.
Alla domanda su chi avesse maggiori contatti con ambienti politici ed ecclesiastici, l’ex malavitoso conferma “i testaccini”, perché “avevano i modi e la sfacciataggine di amalgamare la banda di sangue (Magliana) alla banda di perbenismo (imprenditori, politici, manipolatori di denaro, magistrati, vescovoni e tutto ciò che formava l’apparato Buona Società)”. Lo stesso Mancini dice di aver conosciuto l’allora segretario di Stato vaticano, il card. Casaroli, “da ragazzino, nel periodo del riformatorio” perché questi “si prendeva cura della devianza minorile”. E avvalora la versione del pentito Maurizio Abbatino: “so però che uomini della Banda in seguito hanno avuto rapporti con lui”. Sostiene inoltre che “De Pedis, Carboni e Nicoletti erano quelli che avevano contatti maggiori con alte gerarchie del Vaticano”.
A detta di Mancini, i costruttori vicini alla Banda intrattenevano rapporti anche con lo Ior e istituzioni finanziarie vaticane “in modo cospicuo”. Sul perché non abbia parlato prima, l’ex componente della Banda risponde: “nessun magistrato mi ha mai chiesto niente” sulla scomparsa della Orlandi. Ma aggiunge che “alti funzionari di polizia hanno detto di essersi indirizzati subito sulla pista Magliana ma di aver trovato bastoni tra le ruote”.

Valentino Salvatore

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29 commenti

FSMosconi

Mancini conferma, come ipotizzato dal giudice Rosario Priore, che la giovane sia stata rapita dalla Banda della Magliana per ricattare il Vaticano, per una ingente somma di denaro prestata allo Ior.

Prestata?! 😯

Così poi motiva la sepoltura del boss della Banda, Enrico De Pedis, nella basilica di Sant’Apollinare a Roma. Perché “fu lui a far cessare gli attacchi da parte della Banda (e non solo) nei confronti del Vaticano”. “Queste pressioni della Banda”, continua, “erano dovute al mancato rientro dei soldi prestati, attraverso il Banco Ambrosiano di Calvi, al Vaticano”. Secondo Mancini, “dopo il fatto della Orlandi, nonostante i soldi non fossero rientrati tutti” fu De Pedis “a far cessare le azioni violente”. E “tra le cose che chiese in cambio di questa mediazione, c’era anche la garanzia di poter essere seppellito lì a Sant’Apollinare”.

Quindi se la cantano e se la suonano? 😯 😯

Alla domanda su chi avesse maggiori contatti con ambienti politici ed ecclesiastici, l’ex malavitoso conferma “i testaccini”, perché “avevano i modi e la sfacciataggine di amalgamare la banda di sangue (Magliana) alla banda di perbenismo (imprenditori, politici, manipolatori di denaro, magistrati, vescovoni e tutto ciò che formava l’apparato Buona Società)”.

Banda del perbenismo? In effetti è una definizione azzeccata… 🙁

Lo stesso Mancini dice di aver conosciuto l’allora segretario di Stato vaticano, il card. Casaroli, “da ragazzino, nel periodo del riformatorio” perché questi “si prendeva cura della devianza minorile”. E avvalora la versione del pentito Maurizio Abbatino: “so però che uomini della Banda in seguito hanno avuto rapporti con lui”. Sostiene inoltre che “De Pedis, Carboni e Nicoletti erano quelli che avevano contatti maggiori con alte gerarchie del Vaticano”.

Come commentare tutto ciò? 🙁 :(:(

A detta di Mancini, i costruttori vicini alla Banda intrattenevano rapporti anche con lo Ior e istituzioni finanziarie vaticane “in modo cospicuo”. Sul perché non abbia parlato prima, l’ex componente della Banda risponde: “nessun magistrato mi ha mai chiesto niente” sulla scomparsa della Orlandi. Ma aggiunge che “alti funzionari di polizia hanno detto di essersi indirizzati subito sulla pista Magliana ma di aver trovato bastoni tra le ruote”.

Anche questo sarà stato l’ennesimo errore di valutazione? 👿 🙄 👿

Bismarck

L’unica, e sottolineo unica riflessione positiva che mi viene da questa squallida vicenda è che la ccar è irreformabile quidi destinata (anche se i un periodo di tempo piuttosto lungo per noi ma non per la storia) a crollare.

Bismarck

Questa intervista sembra confermare quanto scritto da Rita Di Giovacchino nel libro: “Storie di alti prelati e gangster romani”.

Paul Manoni

Ritengo che il soggetto sia piuttosto credibile nelle sue dichiarazioni, a differenza di ciarlatani scrittori portoghesi che hanno addirittura incontrato Emanuela, improbabili agenti in pensione dei servizi segreti che ritengono che sia a Londra in un manicomio, o ex-attentatori di Papi falliti e fuori dalla trebisonda come Ali Agca…

Mancini fornisce no solo un motivo plausibile per la sparizione della Orlandi, ma ne fornisce uno altrettanto plausibile per il seppellimento di “Renatino” a Sant’Apollinare.
Con lo IOR, i miliardi ed il crack del BAnco Ambrosiano, parecchie cose cominciano a quadrare…Che sia la volta buona che cominceranno a fornirci spiegazioni decenti!?

Laverdure

@Manoni

Ti chiedo solo questo:
tu credi davvero che i sant’uomini della Curia,con tutte le loro secolari,per non dire millenarie performances,si lascierebbero sforzare a mollare grossi capitali solo per pieta’
verso la sorte di una ragazzina,e questo senza che nessun estraneo fosse al corrente della storia,per cui un rifiuto non avrebbe intaccato minimamente il loro “prestigio di santita” ?
O che a De Pedis importasse davvero di essere sepolto in una Cattedrale ?
E ammettendo che gli importasse,una volta morto (ammazzato) il suddetto,credi che avrebbero mantenuto la promessa ,con la certezza di attirarsi delle polemiche dall’opinione pubblica,e solo per generosita,perche non vedo cos’altro li costringesse ?

Paul Manoni

Le risposte:

– No 😉
– No 😉
– Si…Fino ad ora, si era sempre ipotizzato ad un lascito multimilionario di DePedis, per il quale fu concessa la sepoltura a Sant’Apollinare.

Comunque una cosa e’ “avere il sospetto” o avere “la sensazione” che le cose fossero andate in quel modo…Un’altra cosa e’ una confessione di un appartenente alla Banda della Magliana, che fornisce dettagli e circostanze piuttosto complesse. Tutto qui. 😉

Laverdure

@manoni
Il fatto e’ che di “confessioni” ce ne sono gia state altre in passato,tutte incoerenti tra di loro.
Basta pensare a quella di Ali Agca.
Per cui anche questa va presa con molte riserve,al minimo.

Laverdure

“Mancini conferma, come ipotizzato dal giudice Rosario Priore….”

Rosario Priore e’,se non erro,il magistrato che per 20 anni ha pervicacemente (buona,vero ?)
sostenuto la tesi del missile di Ustica,ottenendo innumerevoli proroge alla sua inchiesta,sempre concesse senza difficolta (alla faccia delle trame deviate e diritte),e che una volta arrivato al dunque in un’aula di tribunale,dove non poteva rifiutare il contradittorio,ha dovuto ammettere di non avere alcuna prova valida.
Ho anche letto,mapotrebbe essere solo l’ennesima scemenza dei mass media,che ha anche pubblicato un libro dedicato ai segreti della CIA,che evidentemente conosce a menadito.
Ognuno giudichi come vuole.

Bismarck

Una ricostruzione piuttosto lacunosa sull’attività di Rosario Priore che nel caso di Ustica entrerà in scena nel luglio del 1990 ,altro che vent’anni, e ha depositato secondo il vecchio rito l’ordinanza-sentenza (essendo lui giudice istruttore) nel 1999. Ha avuto le proroghe grazie all’insistenza dei famigliari delle vittime.
Ha anche dovuto lottare non poco per avere la decodifica dei dati radar dalla nato.
Il libro è Intrigo internazionale ed. chiarelettere.
Ha, signor Laverdure, una visione piuttosto “pressapochistica” per dare elementi di giudizio e sputare sentenze su uno come Priore.

Laverdure

@Bismark
Quindi,anche se come hanno sostenuto in tanti,dietro la faccenda si nascondeva un intreccio di servizi segreti internazionali ed interessi di altolivello,sono bastate le insistenze dei familiari delle vittime per sbloccare la situazione.
Caro signor Bismark,invidio molto il suo ottimismo e la sua fiducia nel prossimo.
Io personalmente credo che il fatto che l’esimio magistrato in questione sia ancora vivo tende a dimostrare che in nessuno momento si sia mai avvicinato a meno di anni luce da nessuna faccenda veramente scottante come quelle immaginate da tante parti.
E la mia spiegazione preferita e’ che non ‘c’era NESSUN vero mistero scottante nella faccenda.

Bismarck

Il responso della nato sulle tracce radar non è tanto d’accordo con lei.
Per quanto riguarda il fatto che Priore sia vivo dipende forse dal fatto che un conto è intravedere la realtà e un conto e provarla in tribunale portando ad un giudizio.
Ma lei sa come funzionano i processi e la differenza tra verità storica r verità giudiziaria?
Se non ci fosse stato niente non si vede nemmeno perchè le indagini siano state ostacolate in tutte le maniere e i familiari riuniti in associazione lo hanno fatto appunto per contrastare le forze con interessi poco chiari nella vicenda, o meglio a noi poco chiari.
Ha una visione manichea o infantile delle questioni? Già il fatto che non sappia che Priore si è occupato del processo per gli ultimi dieci anni e non venti mi illumina molto sulla sua conoscenza del problema.

Bismarck

Comunque oltre a “Le avventure del barone di Munchausen” le suggerisco “I musicanti di Brema” e “Il gatto con gli stivali” sono sicuro che li troverà al suo livello e sono di certo a loro modo illuminanti. Mi saluti il marchese di Carabattole quando lo vedrà, ma, in quel caso mi creda, non sarà un buon segno.

Laverdure

@Bismark
Non vedo come siano state “ostacolate” le indagini,datio che ,ripeto,a Priore sono state concesse numerose proroghe quando per bloccarlo bastava semplicemente negargliele.
Sull’abbattimento sono circolate innumerevoli ipotesi tutte intotale contrasto tra di loro,
e la maggior parte denotano una totale ignoranza dei problemi tecnici connessi.
Il relitto e’ attualmente ospitato in un museo allestito appositamente,con una spesa di miliardi(per i quali ovviamente non c’era inpiego migliore,diamine!),e mi sono preso la briga di visitarlo piu’ volte.
Ora,essendo un appassionato di aeronautica da molti anni, e lettore abituale di riviste specializzate,ritengo di poter ritenere che un abbattimento tramite missile avrebbe lasciato tracce talmente evidenti che non ci sarebbe stato il minimo dubbio
fin dai primi giorni dell’inchiesta,perche l’esplosione di diversi chilogrammi di esplosivo ultrapotente,abbinata all’effetto “srahpnel” della testata a frammentazione,avrebbe lasciato le lamiere crivellate come un colapasta e semifuse in piu’ punti.
In mancanza di tutto questo sarebbe come sostenere che un uomo e’ stato uccisdo a colpi di arma da fuoco malgrado non siano state rilevate ne ‘ ferite ne proiettili sul cadavere.
Quanto alle tracce radar si cade nella pura farsa: si e’ sostenuta la loro sparizione e contemporaneamente ne sono state presentate all’inchiesta.
Insomma i “depistatori”,pur aveno avuto mesi a disposizione ne hanno fatto sparire
solo alcune tralasciandone altre.Dei veri negligenti,no ?
E comunque al processo gli imputati sono stati assolti perche ,comunque la si rigiri,
le prove presentate sono state ritenute non conclusive.
IO credo che se ,a suo tempo fossero stati esaminati attentamente i documenti relativi alla manutenzione di quel DC9,ai pezzi di ricambio usati,agli esami obbligatori periodici ( e costosissimi)che “avrebbe dovuto fare”,sarebbero saltate fuori storie molto piu’ interessanti e coerenti.
Perche,guarda caso,furono proprio i propietari dell’Itavia a lanciare la storia del missile,
senza fornire la minima prova,dopo ,guarda caso,settimane di critiche a loro presunte negligenze,critiche che furono magicamente zittite dall’esca lanciata alla
fantasia dei mass media.
Anni fa un aereo charter tunisino cadde in mare perche era partito coi serbatoi vuoti,ricordate ?
E il pilota non se ne era accorto perche l’indicatore montato,di tipo non omologato,
dava false indicazioni.
Ed era stato montato perche procurarne un omologato avrebbe obbligato i proprietari a tenere l’aereo a terra per almeno 24 ore,con perdita economica.
Di casi come questi ne sono stati accertati parecchi nel corso degli anni in tutto il mondo.
Provate un po a rimuginare su questi elementi,e vediamo se non e’ il caso di avere
qualche piccolo dubbio.

Laverdure

@Bismark
Suggerisco anch’io una bella storiella :quella del tipo losco che tutte le sere usciva da uno stabilimento spingendo una carriola piena di rottami.
I guardiani,sospettosi,la esaminavano sempre,non tyrovando altro che ciarpame privo
di qualunque valore.
Solo molto tempo dopo scoprirono che era stato rubato un grosso numero di
CARRIOLE !!!!
Prova un po a fare un parallelo con la storia dei presunti “depistaggi” sull’abbattimento.
E se il vero depistaggio fosse proprio la storia dell’abbattimento in se ?

justin

carissimi,qualcuno saprebbe indicarmi un buon punto di partenza per capire i fatti della b della magliana,senza deliri ovviamente.

Laverdure

@Justin
Leggiti “Le avventure del barione di Munchausen” !

Laverdure

@Justin
Perche tutto quello che troverai sui mass media ha la stessa attendibilita.

Bismarck

Ti scirvo anche qui i libri che ho trovato interessanti.

Ho trovato un buon libro in Rita Di Giovacchino: “Storie di alti prelati e gangster romani” Fazi editore con prefazione di Nicola Cavaliere vicecapo della polizia.

Oppure altra tesi di Pino Nicotri sul caso Orlandi: “Mistero Vaticano – La scomparsa di Emanuela Orlandi” Kaos edizioni.

Per la banda della magliana sempre di Nicotri: “Cronaca criminale – La storia definitiva della banda della magliana”” B.C. Dalai editore.

Lorenzo Galoppini

Molto buono anche Gianni Flamini, “La banda della Magliana – Storia di una holding politico-criminale”, Kaos edizioni, che ho letto lo scorso anno e mi é piaciuto molto, come tutti quelli che ho letto sinora della Kaos.

Bismarck

Ho trovato un buon libro in Rita Di Giovacchino: “Storie di alti prelati e gangster romani” Fazi editore con prefazione di Nicola Cavaliere vicecapo della polizia.

Oppure altra tesi di Pino Nicotri sul caso Orlandi: “Mistero Vaticano – La scomparsa di Emanuela Orlandi” Kaos edizioni.

Per la banda della magliana sempre di Nicotri: “Cronaca criminale – La storia definitiva della banda della magliana”” B.C. Dalai editore.

alessandro

poi quando saranno tutti morti e la verità verrà a galla la CCAR darà le scuse….ormai siamo abituati alla manfrina delle scuse in differita!

justin

infatti,immaginavo,stavo iniziando con il gatto co gli stivali.se quello che si trova e’ “parola di franceschetti” allora capisco l’ironia.comunque sia se a qualcuno,gentilmente,venisse a mente qualche altro coso da leggere,preferirei un libro(quelli che si toccano,con le pagine e tutto il resto^_^)apprezzerei molto.non credo faccia testo romanzo criminale nevvero:p?scherzo ovviamente..anche perche’ da quel tvmoviequalcosa paiono degli eroi..se per questo anche per l’abate(cruento esaminatore personaggio indiscutibile)di sant apollinare renatino era un brav’uomo..

Bismarck

Ho trovato un buon libro in Rita Di Giovacchino: “Storie di alti prelati e gangster romani” Fazi editore con prefazione di Nicola Cavaliere vicecapo della polizia.

Oppure altra tesi di Pino Nicotri sul caso Orlandi: “Mistero Vaticano – La scomparsa di Emanuela Orlandi” Kaos edizioni.

Per la banda della magliana sempre di Nicotri: “Cronaca criminale – La storia definitiva della banda della magliana”” B.C. Dalai editore.

FSMosconi

Quindi confermi tutti gli intrallazzi dello IOR con le associazioni criminali e criminose?

nightshade90

è troppo stupido per leggere qualcosa oltre al titolo o per conoscere i fatti di cui si parla, così è saltato subito alla conclusione che nella materia trattata il vaticano fosse la “povera vittimuccia innocente dei cattivi mafiosi atei e massonici che le volevano fare del male per pura cattiveria” 😀

justin

uao quanta roba…grazie mille.ho gia’ letto qualcosa della kaos edizioni.ma,ovviamente non quel titolo.di nuovo grazie.

Commenti chiusi.