South Australia, il senatore Xenophon: “preti non possono nascondere abusi nel segreto confessionale”

Il senatore indipendente Nick Xenophon, membro del Parlamento dello stato del South Australia, in un recente dibattito in aula ha sostenuto che i sacerdoti cattolici dovrebbero essere obbligati a denunciare casi di abusi, anche se venissero resi noti durante la confessione. Il segreto confessionale, a detta di Xenophon, non può essere una motivazione sufficiente per nascondere reati, visto che qualsiasi altro cittadino è tenuto a denunciare reati di cui venisse a conoscenza. Xenophon aveva già fatto una proposta simile nel 2003 e si è congratulato col primo ministro irlandese Enda Kenny, che recentemente ha accusato pubblicamente in Parlamento il Vaticano di aver coperto gli abusi (Ultimissima del 21 luglio). Il senatore ha annunciato che scriverà ai giudici federali per sostenere l’obbligo di denuncia per gli abusi sui bambini da parte dei preti australiani. “La libertà di religione è una cosa, ma non dovrebbe significare che qualcuno è libero di ignorare i suoi doveri nel rendere noti questi crimini molto gravi”, ha sostenuto.
Ma il vescovo di Ballarat e presidente della commissione dei vescovi australiani per la legge canonica, mons. Peter Connors, ha risposto che i parlamentari “dovrebbero rispettare la legge della Chiesa su questa materia”, perché “se i preti fossero tenuti a rendere note queste cose, il sigillo della confessione sarebbe spezzato”. Concede però che una conversazione informale tra un parroco e un fedele, fuori dalla confessione, possa essere riportata.

Valentino Salvatore

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50 commenti

Bee

“Ma il vescovo di Ballarat e presidente della commissione dei vescovi australiani per la legge canonica, mons. Peter Connors, ha risposto che i parlamentari “dovrebbero rispettare la legge della Chiesa su questa materia”, perché “se i preti fossero tenuti a rendere note queste cose, il sigillo della confessione sarebbe spezzato”. ”

E naturalmente la legge canonica ha la precedenza sulla giustizia e la tutela dei minori…

Southsun

Infatti, guarda caso, è proprio QUELLA la radice dello scandalo dei preti pedofili.

Madama la marchesa vuole fare la vergine davanti all’altare e la puttana dietro il coro.

maxcyberx

Se passasse una legge così, cominceremmo a sentire di preti “obiettori di coscienza”…

Paul Manoni

Che faina che sei Kaworu! 😆
In senso buono, ovviamente! 😉

FSMosconi

“La libertà di religione è una cosa, ma non dovrebbe significare che qualcuno è libero di ignorare i suoi doveri nel rendere noti questi crimini molto gravi”, ha sostenuto.

Parole sagge…

Ma il vescovo di Ballarat e presidente della commissione dei vescovi australiani per la legge canonica, mons. Peter Connors, ha risposto che i parlamentari “dovrebbero rispettare la legge della Chiesa su questa materia”, perché “se i preti fossero tenuti a rendere note queste cose, il sigillo della confessione sarebbe spezzato”.

E’ incredibile: pare non abbia capito (voluto capire?) quello che gli è stato detto! 😯

FSMosconi

@Kaw

In effetti averi potuto usare degli omissis o perlomeno dire il nome del tale. Chiedo venia. 😉

Kaworu

no vabbè è solo che per render più scorrevole potresti appunto mettere i puntini o qualcosa di simile 😉

nightshade90

“dovrebbero rispettare la legge della Chiesa su questa materia”

ma è completamente fuori? non è MAI lo stato che deve chinarsi alle leggi della chiesa, sono le chiese che devono chinarsi alle leggi dello stato. sono SEMPRE le leggi terrene che devono venire PRIMA di quelle dello stato. mai il contrario. il contrario signbificherebbe teocrazia ed invadenza della chiesa nelle questioni dello stato!

alessandro

straquoto…. con quale faccia si permettono di fare certe dichiarazioni mi chiedo

nightshade90

tra l’altro ho appena notato un errore: “sono le leggi terrene che devono venire PRIMA di quelle religiose” non “di quelle dello stato”. errata corridge

Kaworu

ma mi sembra più che giusto che il segreto confessionale non valga in caso di abusi. non vale quello professionale, non vedo perchè il loro debba valere di più.

Julia

Ma loro sono al servizio della verità assoluta, tutto quello che fanno o che li riguarda vale di più 😉

Drvso

perché non invitiamo il senatore a trasferirsi qui? con queste premesse lo voterei subito

Paul Manoni

Lo farei anche Presidente del Consiglio, senza minimamente controllare le sue credenziali, se e’ per questo! 😉

Perchè?

ecco, queste sono parole che la cbiesa cattolica deve stamparsi nella testa con inchiostro indelebile.

“La libertà di religione è una cosa, ma non dovrebbe significare che qualcuno è libero di ignorare i suoi doveri nel rendere noti questi crimini molto gravi”.

Il segreto confessionale, a detta di Xenophon, non può essere una motivazione sufficiente per nascondere reati, visto che qualsiasi altro cittadino è tenuto a denunciare reati di cui venisse a conoscenza.

Come dicevo in “Australia, cattolici si scusano per adozioni forzate” il contagio del premiere irlandese si va propagando a macchia d’olio, finalmente gesti e parole laiche che fa tremare i i gerarchi e se va avanti così avranno anche problemi di icontinenza.

MicheleB.

E’ ben noto che, sotto le dittature fascista e franchista, molti confessori non hanno affatto mantenuto il segreto confessionale quando si trattava di denunciare presunti sovversivi.
Come al solito, bisogna contestualizzare: un conto è il legittimo diritto alla riservatezza di povero curato affetto da vizi veniali, un conto ben diverso è nascondere schifosi criminali politici che attentano allo status quo. Che diamine!

alessandro

sarebbe curioso sapere cosa ne pensano i vari cattolici che frequentano questo sito

CosmoGioioso un Giorno

ffffff ffff fffffff fffffff (una sterpaglia che rotola nel deserto)

gioacolp

Cominciamo a dire che la confessione altro non è che una scappatoia al senso di colpa che in alcuni fa capolino.
Perciò non c’è alcuna necessità di confidarlo ai preti, ne tanto meno ce la si può cavare recitando dieci ave Maria come sostengono di fare i diaconi di Roma dopo i periodici settimanali rapporti sessuali omo o etero che siano.
Men che meno, se il misfatto compiuto è di tutt’altra natura e gravità. La religione, mai come in questo caso, contrasta con la legge civile.
Che poi, Peters Connors, se ne esca con la sua opposizione, alla proposta del senatore, non si può che essere d’accordo con la richiesta del il Governo di quel paese, qualora venisse accettata la richiesta.
Dice bene Odifreddi: “…dovrebbero farci credere non soltanto sulla supposta grandezza dell’uomo che crede in Dio, ma anche sull’altrettanto supposta grandezza del Dio in cui crede l’uomo”.
Ci si confessi quindi, o meglio si dichiari il crimine, alla autorità giudiziaria, un Dio fatto della stessa sostanza di tutti gli uomini.

cesareTS

Ma chi …z z o si confessa ancora? Insomma siamo realisti, la confessione è talmente ridotta ai minimi termini che proprio i criminali dovrebbero andare a confessarsi e magari sapendo che non esiste più il segreto dichiararsi colpevoli? Ma vivete oggi?

bardhi

cioè il mons. Peter Connors si è speso per difendere una cosa che è “talmente ridotta ai minimi termini”??? Quindi nessun problema se lo mettiamo per iscritto vero??

Southsun

Infatti, tanto è vero che Wojtyla approvò entusiasticamente la letterina del card. Hoyos al vescovo Pican, che lodava il suo rifiuto a denunciare il prete pedofilo Bissey alla Magistratura.

E così Bissey potè continuare a violentar bambini indisturbato finquando la pentola non scoppiò da sè.

#Aldo#

Laciamo per un attimo perdere la religione e l’Australia… se ciascuno di noi dovesse denunciare tutti i grandi e piccoli reati dei quali, per un motivo o per l’altro, viene a conoscenza nell’arco di una vita avremmo uno stuolo di costosissimi avvocati perennemente all’opera per difendere gli sventurati “denunciatori” (sì, soprattutto quelli sinceri ed onesti) da una fiumana di controdenunce per diffamazione/calunnia. Al che seguirebbe un’incontenibile e insostenibile alluvione di risarcimenti a beneficio dei “danneggiati”. Non mi pare un bello scenario.

Southsun

Guarda che qui la questione è diversa.

Un prete che riceve in confessione la notizia di un reato GRAVISSIMO che riguarda un suo “collega”, la prima cosa che deve fare è correre dal Magistrato per segnalare il fatto come qualsiasi altro cittadino che non sia mafioso, eventualmente in forma anonima. Starà poi agli inquirenti accertare i fatti.

Qui non si tratta di bagattelle da lavandaie di paese o di corna e neanche di truffe ai danni del Fisco: qui si tratta di B-A-M-B-I-N-I violentati proprio da chi li dovrebbe educare e proteggere.

Invece costoro non riconoscono l’autorità giudiziaria secolare perchè hanno venduto cervello, intelligenza e dignità alla più grande bagassa mai vista dopo Messalina: la Chiesa cattolica.

E’ il segreto confessionale la prima protezione dei preti pedofili, e la complice accondiscendenza dei loro “superiori” la seconda.

#Aldo#

Non per niente ho aperto il commento con: «Lasciamo perdere per un attimo la religione e l’Australia…». Rimane il fatto che nel nostro sistema denunciare equivale ad aprire le porte di un’avventura il cui esito è sempre incerto. Finisce che da denunciante ti ritrovi ad essere denunciato o, quantomeno, coinvolto in disavventure pluriennali di quelle che ti consumano l’esistenza. Ad esempio, molto saggio è stato quel tale che, scoperto nei boschi un cadavere, si è guardato bene dal presentarsi di persona per denunciare il ritrovamento. Molto saggio è a non rispondere tutt’oggi alle esortazioni pubbliche degli inquirenti che vorrebbero incontrarlo per ricavare “utili elementi di indagine”. In queste cose si sa come si entra, ma non si sa come si esce. E’ triste, vergognoso, schifoso, tutto quel che vuoi. Ma è la realtà.

Alecattolico

Ilsenatore dovrebbe sapere che la Confessione esistd pure tra iProtestanti,quindi siccome l’Australia Anglicana in maggioranza :( megioche taccia s vuol’essere rieletto.

Kaworu

si perchè tu pensi che l’australia sia come il pi scia to io del vaticano? (cioè l’italia)

nightshade90

perchè, ale, pensi che i protestanti australiani siano degli ipocriti collusi omertosi privi di capacità di giudizio autonoma come i cattolici e che non sarebbero daccordo con l’obbligo di denuncia?

Southsun

@ Ale.

Il senatore sarà rieletto a furor di popolo, alla faccia tua e di quella sgualdrina di istituzione che ti paga lo stipendio per fare omel…ette.

Non hai la più pallida idea di come vadano le cose nel cortile di casa tua, figuriamoci in Australia.

fab

Il fatto che anche i protestanti sbaglino (ma sarà poi vero che hanno la confessione? Mi pare un’alucciata) non è un gran motivo per evitare la correzione.

Cesare b

L’ affermazione che “qualsiasi … cittadino è tenuto a denunciare reati di cui venisse a conoscenza” varra’ (se lo dice un Senatore di quel Paese …) per l’Australia, ma non vale per l’Italia ne’, credo, per moltissimi altri Paesi.
In ogni Paese civilizzato il valore probatorio d’una confessione e’ nullo, in quanto l’ imputato puo’ sempre ritrattarla. Questo vale per le confessioni rese alla Polizia o alla Magistratura (vedasi, ad esempio, il recente caso, ancora aperto, di Amanda Knox), figuriamoci quando si tratta di una privata confidenza, quale e’, tecnicamente, una Confessione Sacramentale. Vale quando c’e’ fior di verbali scritti e sottoscritti, figuriamoci quando si tratta di “volantia verba” pronunciate senza testimoni ne’, ovviamente, registrazioni, che l’interessato potrebbe facilmente negare d’avere mai detto, inguaiando il denunciante.
La legge, poi, sarebbe inapplicabile, perche’ sarebbe sempre impossibile provare che un determinato colpevole abbia rivelato a un determinato prete questo o quel reato da lui commesso.
Infine e’ probabile che chi commette quei peccati gravissimi che sono anche reati raramente si confessi, ancor piu’ raramente si confessi bene (casomai, se e’ prete, fa Confessioni che noi chiamiamo sacrileghe proprio per sembrare quella degna persona che in realta’ non e’) e, se proprio vuole confessarsi bene … va lontano da dove abita, da un prete che personalmente non lo conosce.
Per prevenire i reati, e punirli quando avvengono, l’ Autorita’ Civile deve vigilare con i mezzi che le sono propri su tutti quei luoghi e quegli ambienti in cui questo o quel reato potrebbe essere commesso e sulle persone a rischio di commetterli.
Saluti.

Southsun

Scemenze pinnacolari da uno che non ha capito un tubo di nulla.

E’ assolutamente OVVIO che una confessione sacramentale NON ha valore di prova, esattamente come le parole di un qualsiasi cittadino che sente per caso qualcuno vantarsi di aver commesso un delitto e poi va a riferire la circostanza alla polizia.

Sta alla Magistratura scoprire se dietro quell’informazione c’è l’arrosto oltre che il fumo, e certo non basterà la mera testimonianza verbale. E la raccolta delle prove spetta agli inquirenti.

Ma se chi SA sta zitto su fatti gravissimi perchè la sua congregazione mafiosa glielo IMPONE, allora è prima di tutto un problema di coscienza, sia personale che civile, e di onestà intellettuale.

Ma si sa, voi cattolici non avete nè l’una nè l’altra, a meno che non vi venga ordinato da qualche ominide tuttologo vestito da donna e coperto di gioielli in oro massiccio.

E’ esattamente quello che fece il vescovo Pican, che tacque sul prete pedofilo Bissey permettendogli di imperversare, con l’elogio scritto del card. Hoyos e l’approvazione di Wojtyla.

Hanno fatto bene gli irlandesi a strigliare il Papato: con che faccia critica l’omertà delle zone di mafia, quando sono i suoi preti per primi a tacere su fatti gravissimi?

Il fatto è che volete ESENZIONI DALLA LEGGE MORALE DI DENUNCIARE I REATI sulla base dei vostri precetti religiosi.

Troppo comodo.

Cesare b

Se una legge e’ soltanto “morale” sono ammessi i piu’ diversi pareri in proposito, e chi non la rispetta non si puo’ dire che ne “chiede l’esenzione”, ma soltanto che e’ di opinione diversa rispetto a chi afferma l’esistenza di tale cosiddetta “legge”.
Se si chiede di trasformare quello che personalmente si ritiene un “dovere morale” in obbligo giuridico (e quando uno e’ Senatore, ovviamente solleva il problema a questo fine) ci si dovrebbe chiedere se la norma prosposta sia applicabile ed efficace.
Ribadusco la mia opinione che un’ipotetica legge del genere proposto sarebbe inefficace perche’, probabilmente, nessuno andrebbe mai a confessare peccati che fossero anche gravi reati a un sacerdote che avess l’obbligo di denunciarlo, e che fosse in condizione di farlo, fornendo agli inquirenti validi elementi per identificarlo e acquisire le prove della sua colpevolezza. Casomai andrebbe da un prete che non lo conosce, rivelandogli i suoi peccati … ma non le proprie generalità, ne’ le circostanze concrete del suo illegale agire. La legge, inoltre, sarebbe inapplicabile per l’impossibilita’ di dimostrare (o anche soltanto di sospettare) che un determinato colpevole abbia mai confessato a un determinato sacerdote i propri reati. Di conseguenza anche il contrasto tra tale ipotetica legge statale e la legge ecclesiastica del segreto della confessione sarebbe destinato a restare puramente teorico.
Cio’ detto, se qualche Stato vuol farla, la faccia. Ma speriamo anche che ricorra a mezzi piu’ efficaci per sanare la piaga dell’ abuso sui minori.
Saluti.

Sandra

In California esiste una legge, Chilld Abuse and Neglect Reporting Law, che prevede l’obbligo di segnalazione per una serie di figure professionali, dal maestro al medico al fotografo, che devono riferire alla polizia anche nel caso abbiano fondati sospetti. L’obbligo è esteso ai religiosi e anzi per chi ha accesso ai documenti ecclesiastici viene esteso l’obbligo nel caso la vittima abbia superato la maggiore età. Vengono esclusi per la confessione, ma, come on!, come dici tu, chi mai va a confessarsi? La confessione è la scusa per coprire l’omertà.

d. Mandated reporters in public contact positions include: commercial film and photographic
print processors, clergy, employees or volunteers of a Court Appointed Special Advocate program, child visitation monitors, animal control officers or humane society officers.
– Any custodian of records of a clergy member (specified in P.C. 11165.7(33) and 11166 (3)
(A)). “On or before January 1, 2004, a clergy member or any custodian of records for the clergy member may report to an agency specified in Section 11165.9 that the clergy member or any
custodian of records for the clergy member, prior to January 1, 1997, in his or her professional capacity or within the scope of his or her employment, other than during a penitential communication, acquired knowledge or had a reasonable suspicion that a child had been the victim of sexual abuse that the clergy member or any custodian of records for the clergy member did not previously report the abuse to an agency specified in Section 11165.9. The provisions of Section 11172 shall apply to all reports made pursuant to this paragraph.”
Also, unlike other mandated reporters the custodian of records for clergy, Section 11166
(3)(B) states: “This paragraph shall apply even if the victim of the known or suspected abuse
has reached the age of majority by the time the required report is made” (i.e. the child is now an adult).

Cesare b

” other than during a penitential communication”. Ahime’: il Senatore Xenophon, non possedendo il dono dell’ubiquità politica, siede soltanto nel Senato dell’ Australia e non nel Parlamento della California.
la legge californiana mi sembra piu’ che giusta, perche’ affronta tutti quei casi che ragionevolmente possono darsi e che si possono accertare, mentre esclude un caso improbabilissimo (che un colpevole di reato si confessi, e lo faccia con un prete che lo conosce personalemente) e, comunque, mai accertabile, e neppure sospettabile, posto che nessuno, eccetto i diretti interessati, puo’ sapere che cosa un penitente ha detto al confessore.
Lascio a te le tue opinioni sulla confessione. Molti la pensano diversamente, ma il mondo e’ bello perche’ e’ vario.
Saluti.

Federico Tonizzo

“mons. Peter Connors, ha risposto che i parlamentari “dovrebbero rispettare la legge della Chiesa su questa materia”,”
Chiamasi “vilipendio delle leggi dello stato”? 😯
I preti in generale si sentono, molto presuntuosamente, superiori a tutti gli altri esseri umani, e immuni dalle leggi dei paesi in cui vivono, soprattutto quando si tratta di difendere i loro interessi o di coprire i loro reati!!! 👿

ECCE ALIEN

I diritti delle vittime non interessano al parassita: gli basta il loro sangue.

Southsun

Ecco perchè ai preti si deve rispondere a muso duro e dir loro chiaro e tondo che PRIMA viene la Legge dello Stato e POI quella del loro vecchiardo con la gonna, che sta a Roma e non paga nè luce nè acqua pur vendendo la fuffa di dio.

Si inizino a condannare i preti per reticenza e favoreggiamento, come qualsiasi altro poveraccio, e vedrete che madama la marchesa cala le arie e la gonna.

Questi bastardi vengono a sapere che uno di loro violenta bambini e stanno zitti perchè sennò il loro vescovone gli toglie cadrega e stipendio???

Vogliono rispettare solo la legge canonica? Perfetto: se ne stiano tutti in Vaticano!

ser joe

Per centinaia di anni il “sigillo della confessione” è servito e serve ancora come arma di ricatto per difendere il loro potere. i loro interessi e i loro crimini. Solo i cervelli blindati dei cattodementi non lo capiscono.

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