Esercito USA giustifica l’eticità della guerra nucleare con citazioni religiose

Le istruzioni per la condotta da tenere in caso di una guerra nucleare, diffuse dall’aviazione USA durante i suoi corsi di formazione, giustificano l’eticità dell’eventuale utilizzo di missili e tecnologia nucleare ricorrendo a citazioni religiose. Lo rende noto il Center for Inquiry, che critica l’accaduto. Tra le fonti citate nei documenti vi sono l’Apocalisse (perché descrive Gesù come un potente guerriero), sant’Agostino (e le sue riflessioni sulla “guerra giusta”) e lo stesso Antico Testamento, perché mostra numerosi credenti impegnati a combattere “in modo virtuoso”. Vi si sostiene inoltre che non esiste “alcun sentimento pacifista nella storia ebraica tradizionale”.

Raffaele Carcano

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91 commenti

FSMosconi

Dire “paceamorecarità” mentre si finanziano dei soldati armati non è certo il massimo della coerenza… 🙄

Federico

La guerra termonucleare è in realtà una grande opportunità per l’umanità.
Lo shock causato da un simile evento cambierà il modus pensandi dell’essere umano.
Finalmente gli uomini capiranno ciò che prima non hanno capito gli antichi, poi non hanno capito i cristiani, almeno nella prassi, perchè nella scrittura c’è, e poi non hanno capito gli illuministi, cioè che il mondo non si migliora con la filosofia, ma con l’azione.

Veramente la Sacra Scrittura in questo caso riporta ciò che ogni uomo in fondo sa, ma vuole ignorare. Un po’ come chi ha un problema, va dallo psicologo, e poi scopre di aver pagato 100€ a seduta per sentirsi dire cose che in fondo sapeva perfettamente.

Coloro che sopravviveranno alla guerra saranno molto più pratici.
non ci sarà proprio l’abolizione della proprietà privata, ma ognuno terra per se ciò che gli è necessario. D’altronde se da un momento all’altro puoi perdere tutto, che senso ha accumulare?
Si correrà sempre, ma non per accumulare sempre di più, ma per soccorrere l’altro in difficoltà. Chi ha visto i “funghi atomici” sa meglio cosa è la solitudine. Sapendolo, soccorre che è solo.

Non ci sarà bisogno di un poliziotto ogni 40 abitanti, poichè la gente saprà bene che la guerra nucleare è stata causata dal delinquere legalizzato di qualcuno. Per chi sbaglia non ci sarà bisogno di carceri, ma sarà l’amore e le vicinanza fisica e morale di molti a reindirizzarlo verso il rispetto della legge.

Dio sarà nel cuore di ogni uomo, ma non ci sarà ne Chiesa ne testi sacri, poichè il tempio sarà stato distrutto e ricostruito in tre giorni.

Tutto questo durerà mille anni, dopo che gli uomini dimenticheranno e torneranno come sono ora. Allora ci sarà l’ultima distruzione del tempio, e Gesù Cristo tornerà in questo mondo per portare tutti gli uomini in paradiso.

Amen

Julia

@ Federico

E’ tutta farina del tuo sacco o è la predica apocalittica di qualche prete? Che prima o poi ci sarà una guerra non ho dubbi, che sarà nucleare lo temo, che in quel caso sopravviverà qualcuno non ci credo, e se anche così fosse, che leggerà la bibbia spero proprio di no.

MASSIMO

@ Federico

Ti consiglio di cambiare pusher. Mi sa tanto che ti stanno vendendo della robaccia…..

Francesco

Come dire che per essere vegetariani non si puo’ mangiare una bella bistecca?
Federico perche’ ti piace fare brutte figure?

nightshade90

a seguito di una catastro nucleare avverrebbe l’esatto contrario: un un tale ambiente, con i governi distrutti, senza legge e con poche risorse, sarebbero i più forti e prepotenti a sopravvivere, favorendo il crearsi di bande di razzistori.

chi trova qualcosa, l’accumulerebbe subito, ben sapendo di non avere alcuna certezza di trovare risorse sifficienti anche il giorno successivo, e l’avere il maggior numero di scorte possibili sarebbe il miglior modo di assicurarsi la sopravvivenza.

una volta formatisi dei nuclei di persone abbastanza grandi da razziare e difendersi, non avrebbero più alcuna spinta ad andare a soccorrere gli isolati e i dispersi, perchè appunto in un ambiente dove il domani è sempre incerto e sei sempre sul filo del rasoio, pochissime persone metterebbero a repentaglio la propria vita e le proprie risorse per salvare degli sconosciuti, appunto perchè tanto più una cosa è fragile, preziosa e non può più essere data per scontata tanto più difficilmente verrà messa a repentaglio senza una valida contropartita.

in un simile ambiente, dove regna la legge delle bande e del più forte, non ci sarà più bisogno di poliziotti, perchè sarebbero inutili: ogni gruppo sarebbe abbastanza piccolo da autoregolamentarsi da sè al proprio interno, probabilmente tornando però a forme socieli dispotiche e tribali, nate dal fatto che i membri più forti e dalle conoscenze più utili sarebbero indispensabili al gruppo, che difficilmente se la sentirebbe di mettere a rischio il loro supporto punendoli per comportamenti che non danneggiano tutti gli individui ma solo pochi di loro, mentre con i membri degli altri gruppi nel migliore dei casi ci sarebbero rapporti puramente commerciali se i gruppi sono posti ad adeguata distanza, razzia e saccheggio se troppo vicini, ma sempre nessuna fusione tra i gruppi sufficientemente garndi. questo perchè un territorio potrebbe sfamare solo un numero limitato di individui (specie senza più i mezzi agricoli e i fertilizzanti e con i terreni inariditi e resi inabitabili dalle radiazioni), pertanto i gruppi non potrebbero mai diventare più grandi di un certo limite, e tra gruppi vicini l’unica soluzione è sacceggiarsi a vicenda fino alla distruzione di uno dei due.

in un simile ambiente probabilmente si avrebbe una rinascita delle religioni. questo perchè davanti una simile distruzione è facile che le persone tentino di compensare la definitiva perdita di ciò che avevano con una falsa promessa di felicità nell’aldilà, mentre gli eredi, perdute le conoscenze e il sapere del passato, sarebbero un bel terreno fertile per le superstizioni: si sà che tra gli anlfabeti la percentuale dei credenti è massima. inoltre, il fatto di non saper come funzionano le macchine tecnologiche e vedere solo i loro rottami, al limite qualcuna che “magicamente” funziona ogni tanto senza sapere come, e sentendo i racconti dei genitori sul modo di prima dell’apocalisse, tenderanno a vederle in modo superstizioso come “macchine magiche”, favorendo ulteriormente la superstizione……
in un ambiente così tribale, tuttavia, è molto pèiù probabile lo sviluppo di forme di paganesimo con dei antropomorfi (magari eroi e capi del passato divinizzati), o forme “animiste” con grande sviluppo delle superstizioni più varie sul funzionamento delle vecchie medicine e metodi di cura……
i grandi monotesimi scomparirebbero. o meglio, diverrebbero del tutto irriconoscibili: poichè anche i testi religiosi andrebbero in gran parte distrutti (e se anche qualche gruppo salva qualche bibbia, difficilmente la ristamperebbero e, una volta sciupato il testo originale, le trascrizioni e i racconti avoce sarebbero poco affidabili, vista la facilità con cui cambierebbero a seconda delle idee e della convenienza di chi li dovrebbe trascrivere e ricordare, anche in modo involontario), e in ogni gruppo, isolato dagli altri, tenderebbe a svilupparsi in una direzione diversa tale religione, assumendo toni sempre più tribali e personali, fino a dividersi in una nuova religione o quasi, un “dio personale”, per ogni gruppo.

FSMosconi

@Federico

Ti stai dissociando dato il tuo eclatante Epic Fail o ti vuoi convertire al Discordianesimo (“Non credete mai a quel che leggete”)?

Diocleziano

Federico.

”La guerra termonucleare è in realtà una grande opportunità per l’umanità.”

Vuoi dire che dove ha fallito il tuo gesù, ci può riuscire una volgare bomba atomica?
Un tempo queste cose le faceva direttamente il tuo dio dell’ammmore, distruggeva l’umanità o delle intere città senza pensarci due volte, forse che invecchiando ha perso i superpoteri?
Certo che ce ne vuole di fantasia per immaginare la bomba atomica come redentrice dell’umanità. Comunque la sceneggiatura è debole… 😉

Perchè?

Federico, non avrai forse consigliato tu di gettarla sul Giappone, a dispetto di ciò che disse Einstein della bomba atomica? Ma sei un guerranfondaio tu caspita!

drinn drinn drinn
Federico rispondi al telefono, ti vogliono al Pentagono, cercano un appoggio morale ed etico mentre pianificano guerre a destra e manca.

Davide Corsaro

Bellissimo in testo di federico 🙂

Credo più in uno scenario alla Fallout (videogame) magari senza mutanti.

FSMosconi

@Davide

A me veniva più in mente Bioshock, ma in linea di massima come atmosfere ci siamo. 🙂 😉

Garrick

ottima trollata, ora, però, è necessario evocare un’altro semplice paragrafo, per quando il mondo sarà governato da punk con vestiti in pelle.

“Siamo alla fine del XX secolo. Il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della terra, gli oceani erano scomparsi, e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti. Tuttavia, la razza umana era sopravvissuta.”

Ovviamente l’aria s’incendierà e poi verrà il silenzio.

CosmoGioioso un Giorno

@Federico
ma che psicopatico che sei. Davvero non sto scherzando. Devi rivolgerti subito ad una buona università per farti insegnare un po’ di raziocinio. I tuoi discorsi non hanno proprio alcun filo logico. Magari la prossima volta tenta di non saltare i passaggi di interconnessione logica tra le tue affermazioni; così vediamo se giungi alle stesse conclusioni. Perchè a sognare e inventare siamo capaci tutti….ma è un attimino da allocchi confondere i propri sogni con la realtà, e soprattutto con la realtà del futuro!

Ragazzi ma questi sono troll che si divertono(male) o esistono davvero così tante persone così fuse? e perchè vengono qui a rompere?

bruno gualerzi

Al di là delle citazioni bibliche tutte le guerre – giuste o ingiuste – necessitano nei combbattenti un comportamento ‘religioso’ in quanto in ballo ci sono – programmaticamente – la vita e la morte. Quali che siano i moventi: che si tratti cioè di guerre esplicitamente religiose (e una guerra nucleare è tale in quanto rimanda ad un’apocalisse) o di guerre ‘politiche’.

天路 tianlu

Aveva ragione Vico. Il malanimo e la stupidità umana sopite per brevi periodi tornano sempre a galla e il progresso si alterna a fasi di regresso e oscurantismo. Speriamo di conoscere fasi migliori della storia, al momento ne stiamo vedendo proprio di tutti i colori.

robby

NIGHTSIDE,magari è gia successo che nè sai,non una guerra termonucleare,guardasi battle star galactica,tutto è possibile

Marcvs

Non ci vedo contraddizione sinceramente.

Il messaggio Biblico è sovente connotato da codici quali unicità, identità, possessività, superiorità, sopraffazione, divisione ecc. Gli stessi che caratterizzano i codici dei soldati e muovono gli eserciti.
Sono gli stessi codici che caratterizzano i gruppi delle estreme destre nazi-fasciste (*vedi Forza Nuova e nel suo sito lo statuto ispirato dichiaratamente ai valori cattolici e cristiani)

Lo stesso retaggio ideologico e culturale che ha mosso la mano di Breivik in Norvegia -l’occidente sarà perduto senza la vera fede, se perderà la sua identità Cristiana, se non contrasterà l’invasione islamica, se non respingerà lo straniero, se non combatterà il relativismo, se non torneranno i vecchi valori, se si toglierà il crocifisso, se saranno ammessi altri simboli religiosi ecc-

Gianluca

@ Marcvs

La contraddizione è che il messaggio biblico è dato come giustificazione dall’esercito USA, che essendo un’istituzione federale americana dovrebbe sottostare alle leggi americane, non alle leggi vaticane

scommettitore

Beh anch’io non vedo contraddizione , non dimentichiamo che dopotutto gli americani pregano per essere protetti dai tornado , dalle inondazioni , dalla siccita’ e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Poi arrivano a scrivere sulle banconote che credono in dio e i loro leaders finiscono i discorsi politici con la frase incredibilmente idiota “che dio benedica l’ america” ( chissa’ se gerry scotti che alla fine dei suoi programmi dice cavolate simili ha imparato da loro o se lo fa solo per compiacere chi lo paga) .
Evidentemente la maggior parte di loro e’ soltanto gente superstiziosa e semplice che si lascia “guidare” dai pochi smaliziati uomini di potere.

MASSIMO

Guarda, 100 volte meglio gli islamici che i fascisti.
Almeno sanno fare dei buoni kebab.

Julia

Ehm io degli islamici salverei il kebab ma poco altro per la verità 🙂

Nikolaus

Permettete un pensiero un po fantasioso ed ipotetico? Le radici del male mondiale sono in Medio Oriente, dove sono nate le religioni abramitiche. Il male dell’umanità, forse nasce li. Non per niente Gaza e la Palestina sono teatri di una guerra senza fine. Nessuna altra religione è tanto bellicosa e sanguinaria come lo sono il cristianesimo e l’islam. I buddhisti penso che non abbiano mai commesso guerre, al massimo si saranno difesi. Nemmeno lo shintoismo credo, si sarà reso responsabile di eccidi in senso fanatico – fondamentalista, lo stesso dicasi per i riti celtici e per quelli animisti e così via… forse solo l’induismo di recente, mostra la faccia feroce: magari solo per motivi politici.

Florenskij

@ MARCVUS. I codici da lei citati come unicità, identità, possessività, sono caratteristici di TUTTI i gruppi umani in quanto tali ( vedasi Carl Schmitt ); nei grandi imperi, data la “differenza di scala” enormemente superiore delle esigenze di gestione del potere, essi devono essere formalizzati, messi pere iscritto, culturalmente elaborati, sistematizzati, trasmessi e imposti dalla pedagogia di regime attraverso una classe sacerdotale o una “intellighenzija”e sulla base di “testi sacri” o “similsacri”. Recentemente è uscito sul “Corriere della Sera” un doppio paginone dedicato al prof. Gianfranco Miglio, fondatore in Italia della facoltà di Scienze Politiche, in cui assieme ad altissime lodi si riassumeva il nucleo del suo pensiero: TUTTE le organizzazioni politiche si basano sulla LOGICA DEL “NOIALTRI”: STIAMO INISIEME E SERRIAMO LE FILE , EVITANDO I CONFLITTI INTERNI, PERCHE’ ABBIAMO UN NEMICO COMUNE. Se non lo abbiamo andiamo a cercarcelo, lo inventiamo, o almeno lo “gonfiamo”. Identico discorso fa (l’ateissimo ) Sartre nella sua “Critica della ragion dialettica”.
Gli Imperi sono ANCHE entità diaboliche, stile “Bestia dell’Apocalisse”, ma NON SOLO quello, dal momento che mantengono un’area di pace vasta o vastissima ( vedasi “Pax Romana” ). Dal momento che OGNI ideologia di gestione di un impero ha necessariamente movenze religiose ( esempio lampante l’URSS, un tempo visto come terra baciata dal “Sole dell’Avvenire” ), è facile attribuire al fenomeno religioso in sè ogni possibile nefandezza.
Che voi ve la prendiate con le religioni abramitiche come “bubbone dell’umanità” a mio parere rientra nella logica del “gonfiamento del nemico” che costituisce la struttura portante della mentalità UAAR. E’ il fenomeno della “DEMONIZZAZIONE” di cui voi siete un esempio lampante. Non che voi dobbiate dire ogni bene della CCAR, ci mancherebbe: anche un credente che non sia un citrullo può e sa inormarsi su Inquisizione e guerre religiose; però ci dovrebbero essere dei limiti alla FAZIOSITA’. L’ultima che ho letto qui è che i Cattolici non hanno mai fatto opere filantropiche se non come specchietto per le allodole, a parte un ristrettissimo gruppetto di ingenui.
Con un pochino di faziosità in meno ricordereste più spesso le stragi degli Assiri, quelle dei coltissimi Greci, quelle dei Romani, quelle degli Atzechi. Quanto ai buoni Induisti, è il caso di ricordarsi del sistema castale ultrachiuso e della dea della morte, ai buoni Buddisti del Buddismo come religione di stato sotto Asoka, ai buoni Shintoisti della strage di Nanchino 1937 ( trecentomila morti in pochi giorni: vedasi Iris Chang “La strage di Nanchino” ).

Un’altra cosetta da ricordare è che il “tasso di violenza” du una società dipende in larghissima misura dalla quantità limitata oppure vasta di surplus di risorse da dedicare al benessere della gente comune. In una zattera con pochissimi viveri e acqua si vive al pelo ed è comprensibilissimo che si imponga una disciplina di ferro. Esprimere condanne indiscriminate e saccenti nei confronti di società sviluppatesi in contesti molto diversi è antistorico e culturalmente deprimente.

Ho fatto la lezion ( accia, cina ) citaiola- vanoagloriosa? FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO.

@ Nicolaus. Tra l’800 e la prima metà del ‘900 il male dell’umanità si annidava nei Balcani e nell’Europa Orientale. Quanto alle religioni abramitiche, il ( fermamente ex cattolico ) Umberto Eco suggeriva l’interpretazione che la zona palestinese costituisca un punto di incrocio geografico-antropico fonfamentale; da qui il complesso similarità religiose-distinzioni magari risicate per sostenere la conflittualità fra gruppi destinati alla collisione.

Vanagloria? Lo ripeto in rancese: “Je m’en fiche.”

Francesco

Niente di nuovo sotto il sole, bisogna addomesticare le truppe.

MASSIMO

Questi discorsi fanno comodo quando si tratta di trovare una giustificazione per uccidere gli altri.
Ma anche gli altri possono trovare le stesse giustificazioni per uccidere noi.

bruno gualerzi

Ci sarebbero le guerre se non si credesse in un qualche ‘aldilà’? In senso proprio, quello delle tante religioni, ma anche in un aldilà per così dire ‘laico’, l’aldilà che spetta ai vincitori… per la qual cosa sembra valga la pena rischiare di uscire per sempre dall”aldiqua’.
E sto parlando soprattutto ovviamente di chi le guerre le scatena per una qualsiasi ragione (anche se in genere coloro che le scatenano sono poi quelli che personalmente rischiano di meno, che riescono a convincere gli altri a trasformarsi in carne da macello)… trascinando però il ‘nemico’ nella stessa logica perversa (infernale?).
In altre parole, un mondo ateo in senso pieno, radicale, che non confida in nessun aldilà, in nessun ‘dopo’ se questo ‘dopo’ comporta il sacrificio del ‘qui e ora’, sarebbe un mondo senza guerre. Alla faccia di tutte le bibbie, di tutti i testi sacri, religiosi o ideologici che siano.
Non varrebbe la pena essere atei anche solo per questo?

MASSIMO

Se il mondo fosse ateo le guerre ci sarebbero lo stesso.
Ma almeno ci risparmieremmo questi discorsi ipocriti e rivoltanti.

eleuterio

@MASSIMO.
Esatto.
Perchè le guerre sono gli affari più redditizi.
Prova solo ad immaginare il giro di soldi che si intascano su armi, munizioni, esplosivi, aerei, carri armati, uniformi, carburante, navi, sottomarini, e perchè no, anche i cassamortari…
Poi, le scuse per fare le guerre, si trovano.

bruno gualerzi

@ MASSIMO
Un mondo senza guerre è, allo stato, certamente utopico, come, allo stato, lo è un ‘mondo ateo’… ma quando la cosiddetta realtà coltiva in sè il germe dell’autodistruzione… e non basta, quando il potenziale per un’apocalisse vera e propria è nelle mani di poteri conflittuali che – nonostante tutti i conclamati progressi dell’umanità – sono ancora sostanzialmente di natura tribale, ma con la clava sostituita da un’arma nucleare… credo che essere ‘realisti’ costituisca il vero utopismo.
Naturalmente non è che rifugiandosi nell’utopia intesa come ‘il luogo che non c’è’ sia molto diverso dalla fuga in un qualche salvifico ‘aldilà’… ma o l’utopia si prospetta come indicazione di rotta senza pretese di realizzazione storica, oppure ciò che si realizzerà nella situazione attuale è destinato a ritorcersi, e in modo definitivo, sull’umanità intera.
E personalmente ritengo che solo una cultura atea, intesa nel suo significato più esteso, cioè non solo relativa alle religioni storiche, sia l’indicazione di rotta più… realistica.

Batrakos

Bruno,
sulla guerra non è così semplice, almeno a mio avviso.
Nella due grandi guerre mondiali del novecento i soldati erano in gran parte contadini ed operai coscritti.
Nella prima andavano a combattere per pura e semplice coercizione e per il terrore di finire fucilati, sia nella diserzione prima della guerra sia nelle tentate fughe durante le battaglie, in cui dietro le truppe stavano reparti di carabinieri atti a fucilare sul posto chi tentava di fuggire, ed esistevano già le decimazioni in casi di insubordinazione grave…insomma una macchina del terrore ben congegnata.
La seconda guerra fu più mossa dal fanatismo ideologico, soprattutto per la parte nazista (sui sovietici c’è anche il fattore dell’invasione del suolo, ‘la guerra patriottica’ era ispirata dal terrore della repressione, idem come per la prima guerra mondiale di cui sopra, e insieme da un senso di necessità della situazione, oltre all’ideologia stalinista) di cui tu dici bene, e allo stesso modo dall’entusiasmo, in molti paesi occupati dai nazifascisti, per un mondo nuovo di molti altri…il quale per fortuna ci fu sennò forse il mondo oggi sarebbe un immenso lager, ben peggiore del mondo odierno, che già non brilla…
Se, tirando le somme, la tua analisi è secondo me me calzante massimamente per la seconda guerra mondiale (dove comunque anche la coscrizione ebbe il suo peso enorme), ad oggi le cose cambiano.
Se nel terzo mondo e in particolare dove vige l’islam la molla della religione/ideologia nelle masse è ancora forte e dunque la tua argomentazione sta pienamente, il modo di condurre la guerra degli stati occidentali, massimamente studiata a livello tecnologico, richiede professionisti che affrontano un rischio calcolato e pagato, visto che tanto, in Italia, si muore facilmente anche in fabbrica e fuor del nostro paese è comunque uno sbocco occupazionale anche quando si smette di fare il soldato; seppure sussiste certamente nei soldati odierni l’ideale della patria, non si tratta più di grandi masse ma di gruppi stretti di professionisti.
In sostanza, l’occidente capitalista ha secondo me trovato il modo di sganciare, almeno in parte, la guerra dalla forza delle ideologie nelle masse, cardine su cui si regge la tua argomentazione.

Batrakos

Tra i motivi ideologici ci fu senz’anche il ‘sogno americano’, vissuto in buona fede da moltissimi soldati statunitensi, o comunque americani, di costruire ‘il mondo libero’, che consisteva anche nel libero mercato e nelle sue indefinite potenzialità.
Ad oggi anche questa si sta rivelando una faciloneria, ma ciò non toglie che l’entusiasmo ideologico di cui tu parli bene (preciso che per me ideologia ha connotazione neutra, non negativa, essendo a mio avviso ideologia ogni sistema culturale complesso in quanto volto comunque a sottendere ed argomentare un certo tipo di società ideale archetipa) , nella seconda guerra mondiale riguardi anche molti tra i volontari americani e delle truppe alleate -sovietici a parte di cui è stato già detto- e dei partigiani (l’entusiasmo per un mondo migliore, che poi ognuno declinava a modo suo).

bruno gualerzi

@ Batrakos
Di queste questioni abbiamo già trattato altre volte. E, credo proprio rispondendo a te, ditinguevo nettamente tra due aspetti: quello ideologico (o religioso) in senso proprio, e quello relativo alla necessaria carica alla quale, chi si trova nel frangente di uccidere o essere ucciso, deve in qualche modo ricorrere trovandosi di fronte ad un bivio radicalmente esistenziale. In che senso? O diventa ‘guerriero’, cioè ricorre all’istinto di conservazione sollecitato al massimo… il che necessariamente pone tutti gli altri istinti, razionalità compresa, al suo servizio alienando così, necessariamente, la propria umanità… o rinuncia alla vita. Quali che siano le circostanze (che sia costretto o che sia per scelta) che lo hanno posto in quella situazione. Di fronte al ‘mors tua vita mea’ non c’è più umanità che tenga: devo rinunciarvi… come vi rinuncia chi subordina la propria umanità ad un qualche agente ad essa esterno.
Detto alla buona ma forse più efficacemente: il soldato in guerra, o ‘diventa una bestia’, oppure è fregato. E non conta tanto che – come nelle guerre ‘tradizionali’ – si trovi effettivamente faccia faccia col nemico, quanto il fatto che anche in guerre in cui si ricore ad armi sempre più sofisticate, o queste servono per eliminare il nemico oppure sarà lui a eliminare noi. Anzi, in modo tanto più efficace quanto più sofisticate saranno le armi utilizzate. Con, oltre tutto, l’illusione, se possiile ancor più pericolosa, che un conflitto altamente tecnologizzato possa essere affrontato come si affronta un War game.

Tutta questa analisi lascia poi il tempo che trova quando la tecnologia rende disponibili armi di distruzione di massa, potenzialmente dell’umanità intera… e a dispisizione, come dicevo, di poteri che – quale che sia la base su cui si reggono (economica, politica, religiosa) – non intendono certo rinunciarvi tenendosi pronti allo scntro finale. O si prende coscienza, ormai da parte di tutti, ‘sovrani e sudditi’, che da un conflitto di questa natura non usciranno nè vincitori nè vinti, ma tutti perdenti… come sembrava evidente dopo l’epilogo ‘atomico’ della IIGM, e che invece ora sembra rimosso mentre gli arsenali sono pieni di ordigmi nucleari di fronte ai quali le bombe sganciati sul Giappone erano poco più che petardi… o cresceranno sempre più. gli apocalittici ‘ideologici’

Batrakos

Sì ne parlammo, e io continuo a credere che l’apocaliise atomica sia più uno spauracchio che dura da cinquant’anni che un pericolo reale: i governanti sanno bene che un attacco nucleare genera una reazione a catena che va loro contro.
E infatti il modello di conflitti post muro di Berlino è fatto di guerre locali, spesso ad intensità nemmeno troppo alta, e appunto fondate su operazioni in larga parte di aviazione e in cui l’esercito di terra entra pochissimo e a situazione ormai quasi vinta (emepio emblematico ‘Desert Storm’) e in cui le perdite dovrebbero essere limitato al massimo (anche se ci sono fallimenti enormi di questo modello, come fu la Somalia e sta mostrandosi l’Afghanistan).
E’ a questo modello a cui mi riferisco, la guerra atomica è più difficile se l’arma atomica non è nelle mani di uno solo (certo, se nessuno l’avesse sarebbe meglio ma visto che così non è il possesso dell’arma nucleare è più un balance of powers che un pericolo concreto, come fu nella guerra fredda, e, credimi, un Ahmadinejad è molto più un politico che un kamikaze religioso).

bruno gualerzi

“(…) io continuo a credere che l’apocaliise atomica sia più uno spauracchio che dura da cinquant’anni che un pericolo reale”

Ma è proprio questo il punto! Il considerare l’apocalisse atomica uno spauracchio e non un pericolo reale fa sì che, entrando in questo ordine di idee, il pericolo reale viene rimosso, non lo si considera più tale, lo si cancella come evento possibile, come evento reale in quanto concretamente possibile, si abbassa la guardia… e ci si abitua a questa sorta di ‘equilibrio del terrore’ (come può anche essere tradotto ‘balance of powers’) che un qualsiasi Dottor Stranamore può così in qualsiasi momento rompere.
La srumentalizzazione dell’arma nucleare come deterrente perchè così la si renderebbe innocua, invece di liberare l’umanità da questa spada di Damocle la si tiene appesa sulla sua testa rischiando ogni momento che la corda si spezzi.
No, il pericolo c’è, ed è reale, e occorre che sempre più se ne prenda coscienza… o che non si esaurisca la percezione netta di questo pericolo prodotta dall’esperienza di Hiroshima e Nagasaki. Quando si accetta di morire – come in tutte le guerre, passate e presenti – per motivi che hanno a che fare con tutto meno che con la razionalità, non credo che la razionalità avrà la meglio, se non per motivi contingenti, di fronte all’eventualità di un conflitto nucleare.
E in ogni caso non vorrei metterla alla prova.
Scusa Batrakos, ma una posizione come la tua ha molte analogie – non a caso – con chi considera il ricorso all’energia nucleare in fondo non pericoloso… salvo poi, di fronte ad un qualche disastro naturale (e la natura, si sa, non è molto ‘razionale’) doversi ricredere.

Batrakos

Hiroshima e Nagasaki, non a caso avvennero quando gli USA erano detentori esclusivi dell’atomica.
Forse sono stato troppo drastico: la catastrofe reale si rischierà se Usa e Cina verranno a contatto frontale per la saturazione dei maercati: lì, allora, può succedere di tutto…quindi dicendo che è uno spauracchio non intendevo dire che la possibilità non possa darsi.
Quindi, quel che io intendo, e di cui anche qui discutemmo già, è che a questo punto il problema è il modello di sviluppo: per oltrepassarlo serve che qualcuno, stando alla teoria pura, lo scalzi di forza, visto che gli interessi in ballo sono tali e tanti per cui è difficile che vinca la forza degli argomenti.
Per scalzarlo, o si riesce in modo pacifico (cosa di cui dubito, personalmente) o ci vorrà gente che dovrà morire per questo (nelle rivolte del Maghreb, come in tutti gli eventi passati a cui guardiamo con interesse hanno purtroppo generato morti) per cui il problema è la tensione al futuro: essa deve esserci per forza per generare miglioramento e progresso, ma in tal caso necessita anche del sacrificio dei più coraggiosi.
Non se se per te sia qualcosa di religioso, io li chiamo ideali, tutto qua.
Spero di aver chiarito meglio la posizione sull’atomica e la mia personale; per il resto, sostenendo nei tempi prossimi la pluralità di microguerre allo scontro frontale atomico, non intendevo certo dire che questo in futuro, per le dinamiche intrinseche al sistema, non potrà accadere, ma penso che senza una forte dose di ideali il mondo stato anche peggiore di quello che viviamo; però è una constatazione che, ad oggi, l’occidente ha saputo ‘razionalizzare’ (nel senso di Foucault, che non ha aspetti solo positivi) anche la concezione del militare, rispetto alla spinta ideologica che dicevi tu, e che secondo me invece è anche foriera di miglioramento.

Maurizio_ds

L’ennesima dimostrazione che le religioni fanno solo dei gran danni.

Federico Tonizzo

E’ la solita maledetta frottola rccontata da innumerevoli guerrafondai da tempo immemore: “DIO LO VUOLE!” 👿

Enrico

Da

Mit brennender Sorge

Non si può considerare come credente in Dio colui che usa il nome di Dio retoricamente, ma solo colui che unisce a questa venerata parola una vera e degna nozione di Dio. […] Chi, con indeterminatezza panteistica, identifica Dio con l’universo, materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio, non appartiene ai veri credenti. […]Né è tale chi, seguendo una sedicente concezione precristiana dell’antico germanesimo, pone in luogo del Dio personale il fato tetro e impersonale, rinnegando la sapienza divina e la sua provvidenza; un simile uomo non può pretendere di essere annoverato fra i veri credenti. »

nightshade90

non ho ben capito: quindi san bernardo, detto “uccidere infedeli non è malicidio” e che, al pari dei crociati che guidava, entrava in campo di battaglia dicendo “deus lo vult”, non era cristiano o lo era?

tra parentesi, per dire che un deista (coloro che vedono io in una sorta di “spirito dell’universo” non interventista e disinteressato delle vicende umane, la categoria di persone citata dal testo insomma) non è un credente ce ne vuole…..al limite non è un TEISTA (e grazie al cazz…), e quindi non è un cristiano, ma credenti lo sono (se poi tu vuoi ingrandire le nostre fila inserendo anche loro tra gli atei e non credenti, contento tu….)

Enrico

San Bernardo era San Bernardo e poi sulle crociate la stessa chiesa ha ammesso gli errori.

nightshade90

“San Bernardo era San Bernardo”

e questo che vorrebbe dire?

“e poi sulle crociate la stessa chiesa ha ammesso gli errori.”

….ma non ha rinnegato la santità di coloro che le propugnarono, vero? e di coloro che pronunciarono frasi così malefiche e così “poco cristiane”? perchè, se davvero tali fatti furono un errore, è strano che a compierli e a propagandarli siano proprio coloro che affermano fossero “inspirati dal signore e prossimi al suo volere”…..

e poi sei tu che hai appena affermato che tali persone non si possono dire credenti (e quindi anche san bernardo)…..cos’è, ti rimangi quanto detto?

Enrico

Io ho detto che erano frasi sbagliate, ma costoro restano cristiani e credenti.

Nightshade90

Quindi un santo può usare il nome di dio in modo strumentale (per far guerra in suo nome) e dirsi tale (anche se hai detto che chi lo fa non può dirsi cristiano) e addirittura sostenere dottrine guerrafondaie e assassine (cosa strana per un santo, che secondo voi in quanto tale divrebbe essere più vicino degli altri al volere di dio) perché “erano solo frasi errate, suvvia”…..

Federico Tonizzo

« Il Signore pose su Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l’avesse incontrato » (Genesi 4,15)

« NON AMMAZZARE » (Quinto comandamento dato a Mosè)

E ALLORA, ENRICO??? 👿

Enrico

Eiste la leggitima difesa. Anche voi state beneficiando di questa difesa armata.

Federico Tonizzo

La “legittima difesa” NON è un concetto predicato da Gesù: lui prescrisse “Porgete l’altra guancia”! In questo, Ghandi era più cristiano di voi!
Il concetto di “legittima difesa” è stato istituito, in Italia, nel 1930: http://it.wikipedia.org/wiki/Legittima_difesa , pare ispirato al “vim vi repellere licet” giustinianeo (533 e.v.): http://it.wikipedia.org/wiki/Digesto , ma non è assolutamente “cristiano”.
Se mai, siete dunque voi (falsi cristiani) che ve ne approfittate!

Enrico

Io rispetto mè stesso come creatura creata ad immagine e somiglianza di Dio e pertanto mi tutelo.

Nightshade90

Peccato che tale tutela cozzi con quanto insegnato dal tuo Gesù, che anzi insegnava la non violenza più estrema (che pensavi significasse altrimenti la parte del “porgi l’altra guancia”?).

E i conquistadores, con tanto di preti e missionari al seguito e la benedizione del Papa, da chi si difendevano? Dalla pericolosa invasione degli inca, che minacciavano di invadere la Spagna e l’Europa?

Enrico

L’ho già spiegato la chiesa non è una pacifista assolutistica, il papa stesso si difende con uomini armati, voi stessi siete difesi da uomini armati.

Enrico

La guerra nucleare può essere considerata giusta solo dopo aver subito un aggressione dello stesso tipo.

Il fatto poi che la chiesa stessa ametta una guerra giusta è nel suo magistero da sempre, infatti i cappellani militari sono soldati tra i soldati

bruno gualerzi

“La guerra nucleare può essere considerata giusta solo dopo aver subito un aggressione dello stesso tipo.”
Giusto! E se poi questo portasse alla distruzione dell’umanità (ma hai una qualche idea di cosa significa ‘guerra nucleare’?) la guerra sarebbe giustissima perchè significherebbe finalmente l’uscita definitiva da questa valle di lacrime. Che volere di più?

“Il fatto poi che la chiesa stessa ametta una guerra giusta è nel suo magistero da sempre, infatti i cappellani militari sono soldati tra i soldati”
E che mi dici dei cappellani militari che si trovano a benedire i soldati che stanno combattendo una ‘guerra ingiusta’?

nightshade90

nel suo magistero da sempre no: prima di essere fatta religione di stato dai romani eravate profondamente non violenta (difatti uno dei motivi principali per cui subiste le persecuzioni era perchè rifiutavate il servizio di leva, mica per altro), solo dopo aver avuto il potere (e quindi avere un’ovvia convenienza nell’essere disposti alla guerra) cambiaste faccia…..

quanto ai cappellani militari….se non sbaglio, durante le guerre europee e quelle mondiali, benedicevano tutti gli schiramenti (ciascun cappellano benediceva l’esercito del suo paese).

come è possibile ciò? tutti i paesi erano sempre quello aggredito? e chi era ad aggredirli e poi dare la colpa all’altro, i marziani? o semplicemente benediscono “a prescindere”, perchè è il loro lavoro, quello è l’esercito del loro paese e il loro paese ha sempre ragione?

Enrico

Benedire significava augurare di tornare a casa sano e salvo. Si benediva gli uomini non la causa.

bruno gualerzi

@ Enrico
Già, e così si benedice il soldato che conduce una guerra ‘ingiusta’ perchè torni a casa sano e salvo… ma perchè torni a casa ‘sano e salvo’ occorre – è la logica inesorabile della guerra – che uccida il ‘nemico’… che pure, per il magistero della chiesa, sta conducendo una guerra ‘giusta’. E che pure è benedetto perchè torni a casa sano e salvo…
Con tanti saluti al ‘non uccidere’… comandamanto che del resto, come al solito, va interpretato e contestualizzato. Se no i teologi cosa ci starebbero a fare?

Enrico

Gualerzi allora cosa pensa dei suoi parenti in grigioverde nel 1940 ?

nightshade90

@enrico

guarda che sei proprio tu che hai tirato in ballo i cappellani in relazione con il sostegno dato dalla chiesa al concetto di “guerra giusta”. che fai, svicoli come un’anguilla o ti rimangi quanto detto?

quanto ai parenti in grigioverde, suppongo che (se li ha) non vada affato fiero di quello che hanno fatto e ammetta che stavano dalla perte sbagliata. a differenza tua, che difendi a prescindere la chiesa.

tra l’altro, come si concilia il “infatti i cappellani militari sono soldati tra i soldati” con il “Si benediva gli uomini non la causa”? se erano soldati, allora sostenevano e combattevano per la causa. e questo si notava parecchio nelle loro benedizioni. non so se ti è mai capitato di sentire una “benedizione” di un cappellano militare ad un soldato, ma difficilmente gli augurano solo di tornare a casa sano e salvo senza fare riferimenti alla giustezza della sua causa e augurargli di essere vittorioso per la patria….

bruno gualerzi

@ Enrico
Scusa, ma proprio non ho capito il senso di questa domanda.

Perchè?

Enrico guarda che nelle guerre clerico-fasciste si benedivano le armi prima, persino p.Pio inneggiva alla guerra santa in Africa, quindi devo dedurre che la voce di Dio in lui giustificava le guerre clerico-fasciste, perchè ciò ha molti precedenti nei mistici del passato, per esempio Caterina da Siena che disse al papa di organizzare una crociata a liberare la Terra Santa, ovviamente si usano le armi in guerra e si sono ammazzati esseri umani in nome di Dio, d’ambo le parti, sia cristiani che mussulmani e anche ebrei.

Ma che religioni piene di amor di Dio.

Nightshade90

@Enrico

Peccato che tu abbia detto che la chiesa accetti come valide solo le guerre di difesa. Peccato che i suoi cappellani supportino e benedicano sempre entrambe le faccioni, alla faccia della coerenza e della “guerra di difesa”…….la verità e’ che di fatto la chiesa non rifiuta nulla della guerra: accetta la guerra e basta, anche non di difesa, anche con dichiarati fini imperialistici (dai conquistadores, con tanto di missionari al seguito, alle invasioni coloniali in Africa), l’unica richiesta minima e’ solo che si abbia una scusa con cui farla accettare al popolo per avere il suo sostegno ( e a volte manco quella, come dimostrano i conquistadores)

Perchè?

e chi si ferma alla fine? Enrico Enrico, eddai ragioniamo un po’ con meno dita possibili sul grilletto. Se si reagisce, e probabilmente lo si farà, sarà una serie di effetti a cascata e addio pianeta blù, persino gli alieni se ne starebbero lontani nel frattempo, magari diranno, attendiamo che si distruggano a vicenda in nome di Dio dopo la guerra nucleare e poi la terra è tutta nostra, se ci sarà possibile abitare nei prossimi centinaia di anni.

Einstein diceva che la prossima guerra la faremo con le clave, ai posteri l’ardua sentenza.

Perchè?

Dio ordina e i suoi fedeli eseguono, tuttavia Dio dice anche, “abbiate sempre comunque carità verso i vostri nemici, perdonateli, la vostra guqrra non sia contro esseri in carne ed ossa ma contro gli spiriti delel tenebre, beh se vi capita di incontrarli nei vostri nemici, siete giustificati nell’uso delle armi”.

Florenskij

Non è corretto attribuire esclusivamente al brav’uomo Charles Darwin ( orripilato dalle uccisioni di nativi che vide in Argentina ) lo sviluppo del “Darwinismo sociale” in senso imperialistico-guerrafondaio; tuttavia rimane il fatto che nella visione del mondo di i cui i concetti da lui formulati sono gran parte la violenza tra esseri viventi appare come un fatto naturale. L’idea di un mondo senza violenza può essere coltivata in una prospettiva utopistica ( laicamente ) oppure edenica-p0latonica in senso lato ( nel senso religioso di un ritorno al “paradiso terrestre” concepito originariamente da Dio ).
Presso TUTTI i regimi si impone presto o tardi l’esigenza della difesa del territorio, o almeno, nei casi migliori, della preparazione attiva a tale difesa ( “si vis pacem, para bellum” ). Ieri in una trasmisssione di RAI Storia ho visto come negli anni ’60 la ginnastica fosse suggerita ( ovvero imposta ) ai Cinesi come preparazione alla difesa della Patria. E quelli ai tempi erano considerati gli avanguardisti dell’Utopia!

Non capisco perchè si debba dare sempre addosso a san Bernardo per quella frase, non peggiore di altre pronunciate da personaggi di tutti i possibili colori ideologici. Perchè, la guerra dei partigiani italiani 1943-45 non imponeva distinzioni analoghe? Ultimamente si è diffuso il vezzo ( ideologicamente interessato ) di dare addosso ai Crociati come rozzi, perfidi e crudeli, presentando di contro gli Islamici come fior di bontà e lealtà. Peccato che la pirateria islamica abbia imperversato sulle coste mediterranee dell’Europa addirittura fino all’inizio dell’800. Queste considerazioni ovviamente non tolgono lo scandalo dello schiavismo sulle coste dell’Africa degli Europei, protestanti come cattolici.

Mi spiego il tutto pensando che c’è un nodo di pensiero ambivalente: da un lato si irride all’utopismo del pensiero religioso, che ogni mente matura non può non considerare infantilmmente irrealizzabile o furbescamente ipocrita, da un altro gli si dà addosso per la sua mancanta realizzazione. Caso analogo a quello di chi prima nega Dio come inesistente, poi gli dà addosso per le sue colpe. La giustificazione tipica è che in realtà si vuole bollare chi si serve dell’immagine di Dio per i suoi sporchi interessi; in realtà c’è qualcosa di più: una specie di “rivolta” alla Ivan Karamazov o alla Camus.

( Le citazioni perchè sono apparse qui persone come il prof. Gualerzi e Batrakos ).

Perchè?

I templari sono stati quelli che hanno organizzato una buona parte della finanza italiana ed europea ai tempi in cui loro facevano da esattori delle tasse e usurai, avevano raggiunto tali e tanti poteri nell’impero che fecero tremare molti papi, al confronto la pirateria dei mussulamani era un gioco da capitan uncino, non per niente ci vollero tutti i re dell’impero per spazzarli via.

Stefano

@ Florenskij

“Caso analogo a quello di chi prima nega Dio come inesistente, poi gli dà addosso per le sue colpe”

Non ci arriva….

Poiché si afferma essere perfetto (sotto tutti i punti di vista) il fatto che possano essergli attribuite colpe è ulteriore tassello che prova l’inesistenza dell’essere così concepito.
Non può esistere un dio perfetto cui possono essere attribuite colpe.
A meno di non alterare i concetti, la vosta pratica sportiva preferita.

L’auto perfetta che frena male, consuma molto carburante e non tiene la strada o non esiste o non è perfetta. Salvo per i cattolici.

IULIUS

Il governo degli Stati Uniti e lobby annesse sono la più grande organizzazione terroristica e criminale del mondo!!

Perchè?

beh, con Bush figlio si son fatte guerre preventive, così le han chiamate i Repubblicani, cioè, i cattolici guerrafondai delle lobby di cui parli tu.

Senjin

Solo una rettifica. Bush & Firends sono cristiani rinati, un gruppo di derivazione evangelica così di destra, ma così di destra, da far sembrare B16 un bolscevico.

Perchè?

Si ma sempre alleati dei cattolici, e dubito che vi sia un papista più del papa attuale, solo è una questione di poteri, il papa non ha il potere che ha il Presidente degli USA o del congresso e senato USA, ma grazie per la rettifica

IULIUS

Anche con Obama non si scherza: guerra in Afghanistan a oltranza, attacco alla Libia, minacce ai paesi “non allineati”, progetto scudo anti-missile puntato contro Cina e Russia, mancata chiusura di Guantanamo, massiccio intervento mediatico e militare nei sommovimenti nord-africani, appoggio al colpo di stato in Honduras contro il legittimo presidente Zelaya e appoggio al mancato colpo di stato in Ecuador ai danni di Correa, sostegno alle azioni militari sud-coreane al confine con la Corea del Nord, invasione militare de facto di Haiti dopo il terremoto, aumento delle spese militari…. Insomma anche i “democratici” di Obama e Clinton hanno le loro belle malefatte direi…d’altronde non è un mistero che Obama frequenti guarda caso le lobby ultra-cattoliche nonchè quella sionista che si cela dietro il Pentagono. Io dico che non è questione di repubblicani e democratici, è proprio la politica statunitense in generale che rappresenta un pericolo per il mondo intero. E naturalmente la religione è il loro paravento…i discorsi dei presidenti americani traboccano di messianismo divino…

Perchè?

Ops, hai ragione, ed è pure Nobel per la pace. ahi ahi, aria di default, mi sa che sarà costretto a ritirare un bel po’ delle sue truppe dall’estero.

IULIUS

Lo spero, caro Perchè!! Lo spero veramente..per il bene dei popoli…Non mi vergogno di dire che ho nutrivo un pò fiducia in Obama al tempo della sua elezione,e non mi vergogno di dire di non nutrirne più neanche un briciolo adesso. Col tempo ho capito che il problema era un altro, e che non fa differenza se al governo USA ci sta un Bush o un Obama…Se questo default ci sarà ,e sarà disastroso, credo che dovrà esserci per forza una pausa di riflessione…anche se il problema è proprio il fatto che un paese in crisi tenta di risolvere i suoi problemi interni rivolgendosi all’esterno, con guerre ed altro. Stiamo a vedere…

alessandro pendesini

Non dobbiamo perdere di vista che il sistema politico USA è in realtà del tipo OLIGARCHICO ! Cioè un regime politico dove l’autorità è nelle mani di determinate persone o famiglie potenti. In altre parole sarebbe assurdo ritenere che ufficialmente il sistema è democratico ma che, in realtà, è del tipo Teo-Plutocratico ?
Da serie statistiche (livello universitario) risulta che la maturità media degli americani USA non oltrepassa quella di un ragazzo di….12 anni !
In Europa UE le stesse statistiche (stessi metodi) arrivano ad una conclusione « migliore », la maturità media non oltrepassa i….14anni !
Possiamo ritenere che ci sia un nesso fra questi dati e il sondaggio « Gallup USA » 2001 relativo alle credenze, superstizioni e religioni USA ? : –50% della popolazione adulta crede nella percezione estrasensoriale
–42% alle case stregate
–41% alla possessione del diavolo
–36% alla telepatia
–32% alla chiaroveggenza
–28% all’astrologia
–15% alla possibilità che uno spirito prenda il controllo del corpo di un individuo
in stato di trance (channeling)
–45% all’esattezza letterale della narrazione creazionista scritta nella Genesi !!!

HAL9000

@nightshade90
Scusami un secondo, ma stai a perdere il tuo prezioso tempo con troll alla Federico ?

Nightshade90

Mi piace tirare perle in testa ai porci: mi piace il suono che fanno quando risuona a vuoto 😉

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