Pedofilia: Belgio, class action contro la Chiesa

Il sedici settembre sarà depositata al tribunale di Gand la denuncia contro la Santa Sede e la Chiesa belga presentata da un gruppo di vittime di preti pedofili. Lo scrive La Libre, che evidenzia anche il ritiro all’ultimo momento da parte di alcune persone, inizialmente pronte a impegnarsi anch’esse nell’azione legale: “è uno scandalo, la prosecuzione di un’intimidazione esercitata dalla Chiesa e di cui le vittime hanno già sofferto”, dichiara l’avvocato dei ricorrenti, Christine Mussche.

Luciano Vanciu

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30 commenti

天路 tianlu

Mi sa che ci rimettono anche le mutande. Ma non devono preoccuparsi. Col miliardone dell’8×1000 ripianano subito la bancarotta.

nightshade90

e perchè toccare gli introiti dell’8×1000? quelli servono per gli anellazzi d’oro massiccio e le nuove tuniche in seta filigranate in oro firmate armani per papa e vescovi, a riempire il buco ci penserà come sempre lo stato italiano, come ha sempre fatto quando la chiesa ha avuto quelche buco finanziario da riempire, spacciando tali fondi per “aiuti alla ristrutturazione delle case per uccelli della chiesa” o altre scuse palesemente false, o nel migliore dei casi spacciandoli per “prestiti” alla santa sede. sapendo che non verranno mai restituiti e cancellando loro il debito in capo ad un anno o due…

Marcvs

Le denunce aumentano (Texas 2005 -> immunità diplomatica per J. Ratzinger; Germania 2010 denunciato per crimini contro l’umanità al Tribunale dell’Aja; Belgio 2011)

inizio davvero a pensare che sia innocente

Julia

Hai ragione, questa domanda mi è sfuggita 🙁 Ho dimenticato che parliamo della chiesa, e stavo solo considerando che quando qualcuno (o qualche ente) sbaglia, è giusto che risarcisca chi ha danneggiato.

Marco

Il punto non sono i soldi (che sono comunque importanti). Il bello è la perdita di autorità e credibilità.

Julia

Diciamo che la loro immagine è già sufficientemente danneggiata (almeno per chi vuole guardare la realtà dei fatti) con tutte le ricadute sulla loro credibilità, il bello è dare loro quante più batoste è possibile 😉

Francesco

La chiesa sta raccogliendo i frutti delle proprie fatiche. 😉

FSMosconi

Mi aspetto le solite grida al complotto da parte dei soliti noti. 😉

scommettitore

Bene bene , un’ altra martellata. Ma sì , speriamo che riescano a scucirgli un bel po’ di grana.
E poi riguardo alla domanda “chi paga ?” non mi preoccuperei troppo : i soldi che possono dare alla ccar li daranno lo stesso indipendentemente dall’ esito del processo e quelli che vorrebbero ma non posoono dare a causa della crisi economica non glieli daranno , punto e basta.

giuseppe

tianlu scrive:

30 luglio 2011 alle 10:01
Mi sa che ci rimettono anche le mutande. Ma non devono preoccuparsi. Col miliardone dell’8×1000 ripianano subito la bancarotta.

Tipica arroganza uuarina.In Belgio l’otto per mille non esiste ! Sempre bravi a inventare frottole. Almeno studiate di più !

nightshade90

guarda geniaccio che ci riferivamo al NOSTRO 8×1000, visto che è la chiesa cattolica, non la filiale in belgio, a dover sborsare i soldi……

ma tu colleghi il cervello prima di scrivere?

giuseppe

Dato che ti esprimi sempre con offese, credo che dovresti collegare tu il tuo piccolissimo cervello. Guarda, geniaccio, che nemmeno il Vaticano c’entra con l’otto per mille, ma la conferenza episcopale italiana. Se il Vaticano dovesse sborsare i soldi per questo caso ( cosa molto improbabile perché contro il diritto più elementare ) li sborserà senza potere attingere all’otto per mille. Capito ? Informati, invece di fare il saputello e offendere gli altri. Capito ?

nightshade90

forse non ti è del tutto chiaro, cercherò di parlare con parole semplici in modo da farmi comprendere.

peccato che nessuno abbia usato la parola “vaticano”: tianlu ha parlato solo dell’8×1000, io dell’8×1000 della chiesa cattolica. e visto che è la CHIESA a dover pagare, e che l’8×1000 và alla chiesa……

ci arrivi o devo anche fare un disegnino?

quanto alle offese, sono solo un’adeguata descrizione del tenore medio dei tuoi post. e tra l’altro questo, dove hai dovuto tirare in ballo dal nulla il “vaticano” quando si parla di “chiesa” solo per non ammettere di non aver letto e capito bene il post di tianlu prima di commentarlo facendo una figuraccia (abbastanza grande da meritarsi tutto il mio sarcasmo), è parecchio esemplificativio della cosa….

giuseppe

Reiuky risponde:

sabato 30 luglio 2011 alle 11:45

“Con l’8×1000 avete fatto molto, per molti.”

Un altro che spara senza conoscere.

nightshade90

conosciamo bene invece: dell’8×1000 solo il 20% và in beneficienza (alla faccia di quello che propagandate). il resto viene tenuto per “esigenze di culto”. peccato che

le ristrutturazioni le paghino sempre i comuni o le regioni, con una scusa o con l’altra

idem il finanziamento di oratori, ospedali, scuole, ecc. che, quando non vengono fianziati interamente, irescono comunque a mantenersi in attivo con le entrate di vario tipo.

i preti piangano sempre miseria e di dover pagare di tasca propria le varie opere parrocchiali, avendo pure uno stipendo magro (e questo lo dicono i vostri preti, non noi).

ora dove andranno tutti questi soldi? a pagare le carnevalate vaticane come la GMG, le macchinone e gli ipad dei vari vescovi e cardinali (e ne ho visti), le uscite per le varie cause di pedofilia perse, le preziose vesti cardinalizie e vescovili, magari una bella cripta in oro massiccio per padre pio……..sempre che non vengano reinvestiti sottobanco in propaganda fide e ior……

Reiuky

Perché non ci illumini tu, caro giuseppe?

Quanti soldi ogni anno vanno alla chiesa con la truffa dell’8×1000 lo sappiamo tutti.

Quanti soldi da la chiesa in beneficenza (una minima parte), anche.

Il resto dei soldi dove va?

Dove sparisce la stragrande maggioranza dell’8×1000?

Perché non posti un po’ di cifre?

Stefano Grassino

Finita la resistenza un’amico di mio nonno, insieme a lui, consegnò il fucile per ordine del governo italiano. Un’altro accanto a loro disse: “e se ci dovesse riservire?” La risposta fu semplice: “quale è il problema? Le armi le trovi quando vuoi, se c’è la necessità e la volontà di combattere.” Ho fatto questo esempio per dire che i soldi sono nulla di fronte alla perdita di credibilità che sta subendo la CCAR in questi ultimi cinque anni. Ho 58 anni e quando andai in Belgio ne avevo 22. Allora non avrei mai e poi mai pensato che quel paese, profondamente cattolico si sarebbe emancipato e ribellato a tal punto. E che dire dell’Irlanda, portata ad esempio dal clero nostrano fino a poco tempo fa? E l’Austria, che dalla caduta di Napoleone è stata il baluardo principale del Vaticano? Non guardiamo a casa nostra. Qua dovremo lottare più che altrove, ultima roccaforte clericale dove il lume della ragione tarderà ad accendersi; oppure, già acceso si nasconde dietro una mano per mera opportunità politica e di tornaconto personale.

Stefano Grassino

E per ricordare come son fatte l’italiche genti, di cui i cattolici sono la massima espressione, ecco quello che disse a suo tempo il Guicciardini.
E’ uno scritto questo di un’attualità drammaticamente attuale.

“Mancava la forza morale; supplì l’intrigo, l’astuzia, la simulazione, la doppiezza. Ciascuno pensava al proprio particulare sì che nella tempesta comune naufragarono tutti. La consuetudine nostra non comportava che s’implicassi nella lotta tra i principi, ma attendesse a schierarsi, ricompagnandosi con chi vinceva secondo le occasioni e le necessità. Noi abbiamo bisogno di intrattenerci con ognuno dè potenti e mai fare offesa ad alcun principe grande”.

giuseppe

nightshade90 risponde:

sabato 30 luglio 2011 alle 21:20

forse non ti è del tutto chiaro, cercherò di parlare con parole semplici in modo da farmi comprendere.

peccato che nessuno abbia usato la parola “vaticano”: tianlu ha parlato solo dell’8×1000, io dell’8×1000 della chiesa cattolica. e visto che è la CHIESA a dover pagare, e che l’8×1000 và alla chiesa……

ci arrivi o devo anche fare un disegnino?

L’arroganza si accoppia sempre con l’ignoranza.Allora, senza farti il disegnino perché non lo capiresti, cerco di spiegarti in modo più semplice. L’otto per mille é un sistema stabilito tra lo stato italiano e la “chiesa italiana”. I soldi vanno alla conferenza episcopale italiana che li distribuisce alle diocesi italiane.Ogni stato, dove ci sono concordati tra stato e chiesa, ha un suo sistema. La chiesa italiana, dal punto di vista economico, non ha nulla a che vedere con quella belga, francese o tedesca etc..perché ognuna ha un suo sistema di sostentamento diverso, secondo accordi diversi. In Francia, per esempio, lo stato non da nulla. Lo stesso Vaticano,pur intervenendo con i concordati della chiesa in altri stati, non usufruisce dell’otto per mille. Quindi parlare di otto per mille nel caso della chiesa belga é una grossa minchiata. Insistere, pretendendo di avere ragione quando i fatti dicono il contrario, significa fare figure da stroiiizi ! Anche se é normale per uno dell’uaar alterare i fatti, ti devi rassegnare. Capito ? Se non lo capisci ricomincia dall’asilo. Sarebbe stato più semplice dire mi sono sbagliato e continuare la tua critica in altro modo, ma sei troppo chiuso per volare a queste altezze.

Reiuky

Stiamo aspettando le cifre. Nel dettaglio.

E la somma deve portare gli entroiti.

Nightshade90

Giuseppe

Facile dire a parole che i soldi della CEI restano sul suolo italiano, quando non pubblicano alcun bilancio e si limitano a dare “percentuali indicative” su come destinino o fondi. E dopo i numerosi scandali finanziari IOR e propaganda fide, il dubbio che la CEI sia “tentata” ad usare i suoi soldini per aiutare la sezione belga viene, e con la trasparenza zero che contraddistingue i bilanci della chiesa e’ pure difficilino da sedare…

Perchè?

Infatti mi domando come mai in Germania vogliano stranamente tenere sotto controllo governativo ogni tentativo di Class Action, secondo me anche li alcuni politici stanno dissuadendo le vittime a mettersi insieme e contestare il vaticano e non solo il Belgio ha questi problemi di poltici che dissuadono le vittime a denuciare in una class action il vaticano, in Italia e in altri paesi come lei non parliamone hanno addirittura tutto il parlamento al completo a dissuadere le vittime dal formare una class action.

Perchè?

Penso che quel che ho detto un po’ sottovoce sta emergendo sempre più, cioè, il coraggio del premiere irlandese sta contagiando tutti, arrivano insistenti richieste al vaticano da ogni parte del mondo e molti stati sono ormai intenzionati ad alzare la voce contro il vaticano, all’inizio si è chiesto chiarificazioni e maggiore trasparenza nelle cosidette norme rigorose sui reati di pedofilia da parte del papa, ma tali norme hanno lasciato impuniti gli stessi preti pedofili, trasferiti al massimo o nascosti in comventi e monasteri e addirittura alcuni ancora a contatto con l’infanzia, come dire alla maniera del Berlusca “ghe pense mi”, insomma per dire che alla giustizia secolare meno materiale si da meglio è, le vittime, nel raigonamento del papa, si leccano le ferite e si rassegnino, prima viene l’istituzione cattolica.

Il fronte del dissenso contro il Vaticano e il governo centrale della chiesa cattolica si fa ogni giorno più attivo. In queste ore è dall’Irlanda, dal Belgio, dall’Australia e dall’Austria che arrivano le notizie più preoccupanti per Roma.

“Nessun primo ministro – scrive il Financial Times – ha mai condannato il Vaticano con un linguaggio così tagliente come quello utilizzato la scorsa settimana da Enda Kenny. Nessun primo ministro era mai stato giustificato nel farlo”. Perché “gli scandali della pedofilia da tempo hanno mandato in frantumi l’autorità morale del Vaticano in Irlanda”. Tanto che oggi “il Vaticano sta pagando un prezzo pesante per la sua arroganza e la sua segretezza”.

Il caso del Belgio e le dischiarazioni del parlamentare cristiano che hanno intomorito alcune vittime sta facemdo discuterenegli ambienti stessi della politica, e questo dovrebbe dirci a quale livello di gradi Celsius è arrivata la colonnina di Mercurio, la Class action, a mio parere, deve tentare di recuprare le vittime che si sono ritirate e assicurare loro che gli avvocati le difenderanno contro lo strapotere del vaticano e della politica che lo compiace.

In Australia è di ieri la notizia che mille fedeli della diocesi di Toowoomba, vicino a Brisbane, nel sudest del paese, hanno scritto al Papa contestando la sua decisione resa nota il 2 maggio di dimissionare il 67enne vescovo William M. Morris.

In Vaticano il vento della disobbedienza è monitorato costantemente. Sul tavolo dei principali collaboratori del Papa sono aperti i dossier relativi all’Irlanda, all’Austria e all’America dove i preti chiamano alla disobbedienza se Roma non mette in campo quelle riforme che non ha mai voluto attuare: la fine del celibato sacerdotale, l’apertura al sacerdozio femminile, la comunione concessa a tutti, a cominciare dai divorziati risposati. Il ricatto, nemmeno troppo sottinteso, è uno: o Roma approva ciò che chiediamo o sarà scisma.

Mi sa che il Papa sta sprofondando sempre più negli scandali e nella disobbedienza neppure tanto velata da parte dei suoi gerarchi, dipendenti e sudditi, ops, dimenticavo la Cina, eh..quella si che è ancora una bella sonora sconfitta della politica estera del vaticano.

Ma come in tutte le crisi ci sono i topi che escono dalla fogna per trovare cibo tra fetore ed escrementi di chi se la sta facendo sotto nei sacri palazzi per il rumore mediatico che avrà sia la Class Action in Belgio e l’eco delle parole del premiere e le continue proteste che anche in Spagna arrivano dai cattolici contrari allo spoprzionato e affarrista evento del GMG 2011.

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