“Perché non credi in Dio?”

Sul sito del New Statesman, Andrew Zak Williams ha chiesto a numerosi intellettuali il motivo per cui non credono nell’esistenza di Dio. Tra le risposte, anche quelle di Philip Pullman, Richard Dawkins, Sam Harris, Daniel Dennett, A C Grayling, Steven Weinberg, Stephen Hawking, Michael Shermer, Jerry Coyne.

La redazione

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59 commenti

天路 tianlu

Non mi pongo nemmeno la domanda a dire il vero. Penso che se la Chiesa funzionasse come l’ordine franscescano delle origini, dedito alla carità e all’ascesi individuale non creerebbe polemiche e danni a nessuno.
Purtroppo è tutto il contrario. La chiesa cattolica si dedica in minima parte alla carità concentrandosi nell’accumulo di danaro e nell’ostacolare i diritti dei cittadini di tutte la nazioni nonchè alla cospirazione ai danni degli altri stati.

Federico Tonizzo

E inoltre, la chiesa cattolica si dedica in minima parte alla carità a fini SOLO pubblicitari, per poter poi dire, ad esempio: “Con l’otto per mille avete fatto “molto”, continuate a farlo!”.

Federico Tonizzo

“La chiesa cattolica si dedica in minima parte alla carità”
e per giunta lo fa SOLO a scopo pubblicitario, per esempio per poter dire “Con l’otto per mille avete fatto molto, continuate a farlo” 👿

Florenskij

@ Tonizzo. Infatti il personaggio di padre Cristoforo, creato dall’ex agnostico Manzoni, che si fa frate per senso di colpa e poi chiede di andare ad assistere gli appestati, lasciandoci la pelle, è solo un’invenzione pubblicitaria. Mai esistiti tipi del genere. Così pure padre Kolbe era un aspirante suicida che si volle travestire da martire dell’altruismo.

Lei non crede che qualche lettura di agiografie ( ce ne sono anche di serie e documentate ) sarebbe indispensabile per uno che trincia giudizi a 360 gradi?

Io personalmente mi sono letto anche la biografia di Bertrand Russell.

Mi spiace, ma queste sparate fanno scappare la trollata dalle dita.

fab

Florenskij, mai ho capito perché ai cattolici Kolbe piaccia tanto. Il suo gesto, per quanto eroico, è puramente utilitaristico: dovendo scegliere fra due vite, ha scelto quella più utile, nel senso più materiale possibile.

Federico Tonizzo

FLORENSKIJ !!!

Non confondiamo le (appunto!!!) ECCEZIONI DI SINGOLI con il NUMERO COLOSSALE delle persone che nella chiesa cattolica (e non solo in quella) ha in mente solo le FINANZE TERRENE e l’esibizione della RICCHEZZA!!!
http://barraasinistra.blog.tiscali.it/files/2010/03/Papa-ed-ori.jpg

Quanto alle agiografie: invece di trastullarti con quella di padre Kolbe, prova a leggere questa:
http://100cosecosi.blogspot.com/2010/10/le-vite-dei-santi-del-dolorismo.html
ti farà molto bene alla salute!

FSMosconi

@Flo’

Agiografia: Aghios, sacro + grafein, scrivere. Scrittura di ciò che è santo, biografia di un santo fatta in modo da “renderne evidente” l’aspetto sacro.

Non ti pare implicito che sia una lettura, per così dire, biografica ma tanto più di propaganda religiosa? 🙄

Francesco

Ho capito Florenskij quando i malati di mente compiono gesti nobili sono cristiani quando compiono massacri sono luterani.

Federico Tonizzo

@ Florenskij :
La mia risposta è “in attesa di approvazione” da ieri pomeriggio: spero che ripasserai di qui a leggerla.

giorgio

visto che conosco la lingua madre italiana (male) un poco di francese e di spagnolo,qualche dialetto,ma non l’inglese, invoco l’onnipotente affinchè,con il suo infinito potere,faccia apparire per incanto(come suo solito)la traduzione delle interviste di cui sopra .
mi raccomando dall’inglese all’italiano e non dall’inglese al latino.
grazie

Paul Manoni

Utilizza il traduttore di google, o altri che puoi trovare in rete. 😉
Copia incolla la risposta che ti interessa, e falla tradurre. Ci vorrà un tantino, ma risulta sufficentemente efficace. 😉
Dimostra inoltre che invocare l’onnipotente, non serve ad una fava! 😀

Paul Manoni

I motivi che vanno per la maggiore sono sempre quelli comunque… 😉
Perche’ non c’e’ uno straccio di prova che dio esista. Tout court.
La quantità di Psicologi, Psichiatri, Biologi, Scienziati, Fisici e Filosofi che hanno dato questa risposta, che nella sua complessità, si riduce ad una semplicità disarmante, lo ha fatto seguendo una logica efficace e concreta. Non credono in dio, come non credono alle fate, agli gnomi, a Thor, a Poseidone, ecc, ecc. 😉
Fine dei giochi.
Qualche cattotroll dalla genuflessione compulsiva e patologica, ha qualcosa di che ridire??? 😀

Florenskij

@ Paul Manoni. Or ora non ero genuflesso, ma immerso nella pennichella ( sarà patologica? ). Qualcosa da ridire ce l’avrei.

Siamo alle solite: sminuite ( e ridicolizzate ) l’avversario per farlo fuori con due dita. Non so se lo fate apposta, ma continuate a far passare l’equivoco fra Dio come ESSERE CONTINGENTE perticolare-individuale, che può esserci o non esserci, come un’anguria d’acciaio, una molletta per biancheria in platino, un cane coi capelli verdi ( a proposito: come mai nell’elenco manca Babbo Natale ? ) con Dio come ESSERE ASSOLUTO, che è il FONDAMENTO DI TUTTI GLI ENTI PARTICOLARI. Per dirla in soldoni: chi vede le palle da biliardo muoversi, incontrarsi, formare figure d’ogni tipo può evitare di credere, o almeno di supporre, che ci sia un FONDO COMUNE che consente loro di fare gioco insieme? Lo sgradevole è che questo psudoargomento viene speso attraverso l’immagine della “teiera nello spazio” usata a scopo polemico perfino da un notevole pensatore come Bertrand Russell.

Dal punto di vista psicologico-razionale si può osservare nella psiche la tendenza a organizzare tutto il materiale percettivo in complessi e supercomplessi sempre più ampi secondo il principio dell'”UNITA’ NELLA MOLTEPLICITA’. In soldoni: per l’uomo il mondo è bello perchè è vario, ma non sarebbe bello se non fosse uno, o almeno non tendesse all’unità. Secondo il pensiero medievale il segno del Divino è appunto la tendenza alla bellezza, che coincide con la tendenza all’organizzazione. Detto alla latina: “UT UNUM SINT”. Questa tendenza a una crescente bellezza, rinvenuta o costruita, è riconoscibile anche laicamente in tutta la storia della cultura: socialità ed estetica.

C’è poi la questione se Dio sia la MATERIA PRIMA DEGLI ESSERI CONTINGENTI, come l’argilla lo è dei vasi, o il mare delle singole onde, oppure sia AD ESSI ESTERNO. La prima tendenza è quella orientale, la seconda quella abramitica-occidentale.

Ne “L’infinito” di Leopardi trionfa la prima tendenza ( “… e naufragar m’è dolce in questo mare”; nel Paradiso di Dante l’altra: Dio creatore, radice, archetipo, deposito dei piani costruttivi di tutte le cose da Lui messe al mondo.

Dal punto di vista psicologico l’aspirazione al bello così bello che più bello non si può si manifesta come aspirazione al SUBLIME: un ESSERE SUPREMO “TREMENDUM ET FASCINANS”, come il fuoco. Inoltre come aspiraziona a una SUPER-PERSONALITA’. Il massimo dell’essere infatti non è l’accostamento, la “giustapposizione” inerte delle parti, ma la loro reciproca relazionale trasparenza. Nell’amore tutto il mondo è unificato attorno alla relazione IO-TU degli innamorati; lo stesso, ma infinitamente di più, quando il TU è l’ESSERE SUPREMO.

Psicologicamente il desiderio di Dio è percepito come mancanza da colmare attraverso gli amori con cerchio sempre più largo:”Fecisti nos AD TE, et inquietum est cor nostrum donec requiescat IN TE” ( Agostino d’Ippona ).

Il fatto che Dio abbia ipoteticamente unire la sua supernatura a quella umana in un singolo uomo non può essere dedotto astrattamente: può essere colto attraverso il fascino insuperabile dell’individuo Gesù ( posto che uno lo avverta guardandovi senza pregiudizi ) e ulteriormente attraverso lo studio storico, sociologico, archeologico. Esso come tale richiede un impegno notevolissimo, a cui uno è disposto a sottoporsi solo se ci tiene.

Conclusa la solita trattazione vanagloriosa-viscida-supponente-citaiola vi saluto caramente.

FSMosconi

Siamo alle solite: sminuite ( e ridicolizzate ) l’avversario per farlo fuori con due dita. Non so se lo fate apposta, ma continuate a far passare l’equivoco fra Dio come ESSERE CONTINGENTE perticolare-individuale, che può esserci o non esserci, come un’anguria d’acciaio, una molletta per biancheria in platino, un cane coi capelli verdi ( a proposito: come mai nell’elenco manca Babbo Natale ? ) con Dio come ESSERE ASSOLUTO, che è il FONDAMENTO DI TUTTI GLI ENTI PARTICOLARI. Per dirla in soldoni: chi vede le palle da biliardo muoversi, incontrarsi, formare figure d’ogni tipo può evitare di credere, o almeno di supporre, che ci sia un FONDO COMUNE che consente loro di fare gioco insieme?

Fondo comune? Prima mi devi dimostrare che queste sfere vadano davvero sullo stesso piano senza addurre all’argomentum ad ignorantiam o alla suggestione.

Lo sgradevole è che questo psudoargomento viene speso attraverso l’immagine della “teiera nello spazio” usata a scopo polemico perfino da un notevole pensatore come Bertrand Russell.

Dicebi a proposito di sminuire?

Dal punto di vista psicologico-razionale si può osservare nella psiche la tendenza a organizzare tutto il materiale percettivo in complessi e supercomplessi sempre più ampi secondo il principio dell’”UNITA’ NELLA MOLTEPLICITA’. In soldoni: per l’uomo il mondo è bello perchè è vario, ma non sarebbe bello se non fosse uno, o almeno non tendesse all’unità. Secondo il pensiero medievale il segno del Divino è appunto la tendenza alla bellezza, che coincide con la tendenza all’organizzazione. Detto alla latina: “UT UNUM SINT”. Questa tendenza a una crescente bellezza, rinvenuta o costruita, è riconoscibile anche laicamente in tutta la storia della cultura: socialità ed estetica.

Stai ricorrendo ad argomenti di pancia per mancanza d’argomenti? No so: da che mondo è mondo la bellezza sta nell’occhio di chi guarda…

C’è poi la questione se Dio sia la MATERIA PRIMA DEGLI ESSERI CONTINGENTI, come l’argilla lo è dei vasi, o il mare delle singole onde, oppure sia AD ESSI ESTERNO. La prima tendenza è quella orientale, la seconda quella abramitica-occidentale.

🙄 Prego: Jain-Buddhista. Non metterti in ridicolo… 🙄

Ne “L’infinito” di Leopardi trionfa la prima tendenza ( “… e naufragar m’è dolce in questo mare”; nel Paradiso di Dante l’altra: Dio creatore, radice, archetipo, deposito dei piani costruttivi di tutte le cose da Lui messe al mondo.

Cos’è qusto? Un ad auctoritatem?

Dal punto di vista psicologico l’aspirazione al bello così bello che più bello non si può si manifesta come aspirazione al SUBLIME: un ESSERE SUPREMO “TREMENDUM ET FASCINANS”, come il fuoco.

Volontariamente tralasciando che il fuoco è concreto…

noltre come aspiraziona a una SUPER-PERSONALITA’. Il massimo dell’essere infatti non è l’accostamento, la “giustapposizione” inerte delle parti, ma la loro reciproca relazionale trasparenza. Nell’amore tutto il mondo è unificato attorno alla relazione IO-TU degli innamorati; lo stesso, ma infinitamente di più, quando il TU è l’ESSERE SUPREMO.

Stai semplicemente umanizzando un antropocentrismo…

Il fatto che Dio abbia ipoteticamente unire la sua supernatura a quella umana in un singolo uomo non può essere dedotto astrattamente: può essere colto attraverso il fascino insuperabile dell’individuo Gesù ( posto che uno lo avverta guardandovi senza pregiudizi ) e ulteriormente attraverso lo studio storico, sociologico, archeologico. Esso come tale richiede un impegno notevolissimo, a cui uno è disposto a sottoporsi solo se ci tiene.

Partire con un’idea a cui uno tiene per indagare sul determinato argomento cui tale cosa fa parte non è il massimo della correttezza scientifica…

Conclusa la solita trattazione vanagloriosa-viscida-supponente-citaiola vi saluto caramente.

Perlomeno hai la bontà d’ammetterlo. Sempre non sia una supponente auto-ironia…

Hysteron Proteron

FSMosconi si impegni a cercare di capire gli interventi un po’ più complessi… Si può sempre imparare dagli altri, quando si è disposti ad ascoltare (questo a prescindere dal credo, beninteso!)

Paul Manoni

@Florenskij
Razionalmente parlando, non posso certo escludere a priori l’esistenza di dio. Ma tu puoi crederci ciecamente come se fosse una verità data per certa?
Con Russell e la sua teiera, abbiamo la stessa medesima situazione. Puoi tu escludere la presenza della teiera tra Marte e Venere o l’esistenza di Thor e se vuoi di Babbo Natale alle prese con la distribuzione dei regali su una slitta trainata da renne, in cielo? Posso io dare per certa, l’esistenza di Thor, della teiera o della slitta volante? Non vedo nessuna provocazione, ne da parte degli Agnostici, ne da parte di Russel che con spirito logico e razionale, ha esposto la sua metafora. In assenza di elementi e di evidenze tali da potermi dare la certezza e la verità sicura delle cose, preferisco sospendere il mio giudizio sull’esistenza di dio…Tradotto: Se non conosco le cose, evito di esprimermi come se la faccenda fosse chiara, limpida e cristallina, cioe’ come fanno i credenti irrazionali di tutto il pianeta terra.
Così come sapete (o dovreste) dire ben poco su dio, così sul suo ipotetico figlio Gesu’. Potete mitizzare una figura storica, ammesso che di questa figura storica, si possano reperire gli elementi per i quali verrebbero giustificate le sue virtu’, cosa di cui lo stesso cristianesimo ne e’ carente fino all’inverosimile, ma uscirsene con storielle del tipo che questo personaggio era il figlio di un dio (che risulta sempre ed ancora indimostrato ed indimostrabile), che e’ nato da una vergine, che ha compiuto gesta metafisiche sbalorditive (indimostrabili anche quelle), e che e’ risorto, risulta essere l’ennesima irrazionale convinzione priva di fondamento. Aggiungi al momento opportuno un concepimento verginale, qualche miracolo, ed un resurrezione a Che Guevara, Napoleone, Carlo Magno e qualche altro personaggio storico autorevole nelle sue gesta e nei suoi comportamenti in vita, e noteresti una moltiplicazione infinita di credenze umane, con tutto cio’ che segue, ossia l’istituzionalizzazione di tali credenze, ed una mare di gente che ne parlerebbe a sproposito. 😉

FSMosconi

@Hysteron

Oh, ma io ho ascoltato. Ho ascoltato eccome. 🙄
Sempre che tu per ascoltare non intendi l’ascoltare quel che vuoi tu sin da principio.

antoniadess

da un punto di vista agnostico: e anche se esistesse? perchè mai dovrei genuflettermi? gli argomenti per non adorarlo venerarlo ammirarlo sono molteplici, gli auguro che non esista perchè non merita nè stima nè amore nè tanto meno terrore, ancor meno che gli si dia il potere in veste di religioni assolutiste e oppressive 🙁

ECCE ALIEN

Perchè non credo in Dio? e perchè mai dovrei crederci? non sono mica un povero cristo!

Marcvs

Da ateo mi sono sempre riconosciuto pienamente nella sintetica descrizione che un filosofo di Avvenire dava sull’ateismo moderno:

“Non solo Dio non esiste e se mai vi è stato non ha lasciato alcuna traccia di sé, ma – se anche vi fosse – non ci servirebbe in nulla nel cammino con cui procediamo a edificare le nostre vite; sarebbe anzi inutile e superfluo”.

Non so cosa si peggio: un Dio che non esiste, un Dio che non è utile.

Batrakos

Per me…un dio che non esiste, perchè su quella ideologia si posono orientare le masse a subire regimi ed angherie e anche a fare le cose peggiori (ricordate..tantum potuit religio suadere malorum); se anche si ammettesse un entità deista senza attributi antropomorfi dunque non necessitante di culto e religione e perciò sostanzialmente inutile in ogni sfera dell’agire umano e puro ente di ragionamento, difficilmente la gente si scannerebbe in nome di essa, visto che da un dio inutile consegue l’ateismo pratico.

nightshade90

la vera domanda non è “perchè non credi in dio?” ma “perchè credi in dio?”

per credere nell’esistenza di qualsiasi cosa servono delle valide motivazioni, per non credere basta l’assenza di motivazioni per credere: l’onere della prova stà sempre a chi afferma l’esistenza di qualcosa. lo stato base normale di partenza è sempre la non credenza.

Giovanni Bosticco

Una volta, nella mia classe (III Liceo Classico)
l’insegnante di religione si era chiesto: “Perché,
oggi, deve esistere un fenomeno come l’ateismo?”.
Secondo lui, ovviamente, i credenti erano “normali”,
e gli atei i “marziani”.
Un allievo gli ha risposto: “Perché deve esserci un
fenomeno come la religione?”.
Perché non credo in Dio?
Chiediamo loro perché ci credono.

Florasol

….per malafede, perchè sai che il tuo orto non è il più sincero 😀

Laverdure

Ma come non potete credere in Dio ?
Provate a immaginarvi un mondo affidato unicamente alle fredde legge fisiche ineluttabili,nonche a quelle della semplice probabilita statistica,senza una mente superiore
infinitamente benevola intenta a vegliare costantemente sul nostro benessere,sulla nostra
felicita,sulla nostra giustizia.
Ma davvero riuscite a concepirlo ?
Riuscite anche solo a sopporterne la visione ?
(E ammetto che personalmente riesco a sopportarla spesso solo con notevole sforzo,perche’ e’ quello dove ci tocca vivere,nel caso non l’abbiate capito da soli.)

Reiuky

Non ho bisogno di immaginamelo: un mondo come lo descrivi lo vedo ogni giorno. E’ la realtà.

Noway

Senza offendere nessuno, sia chiaro, ma spesso mi capita di notare certi atei che cercando di separarsi dalle influenze religiose dell’infanzia finiscono per assumere una visione del mondo meccanicistica, fredda. Il mondo è organico, non meccanico. Secondo me il non-credere implica semplicemente l’evitare di proiettare su entità astratte vizi e virtù umane e il guardare con mente lucida alle trappole sociali di chi da milenni lucra sulle miserie umane.

schiaudano

Malposta così la domanda implica il monoteismo.
La domanda corretta sarebbe: “Perché non credete negli dei?”.
E la domanda opportuna per un credente dovrebbe essere: “Perché non credi negli altri (un bel po’) dei?”.

Florasol

essendo pagana, credimi, questo problema mi si è presentato un bel po’ di volte, e ha causato sia (blandi) litigi sia (crasse) risate 😀

Io credo negli dei. Che poi io creda anche nell’assoluto laicisno dello stato, enlla libertà di credere/non credere in qualunque fede ed esprimerlo liberamente, detesti le discriminazioni di ogni tipo e sia contraria alla legalità di ogni tipo di religione organizzata (per me andrebbero proprio vietate per legge! tutte!) lascia perplessa un bel po’ di gente, a cui la cosa appare incoerente, anche se in realtà non lo è affatto.

Senjin

Posso chiederti quali dei e perchè? Non è per fare polemica, sono solo curioso di capire cosa ai tuoi occhi rende più plausibile la divinità X invece della divinità Y.

Florasol

“tutte le dee sono la dea, tutti gli dei sono il dio”
diciamo che credo in una forma di energia creatrice e duale, maschile e femminile se vogliamo semplificare, quindi nessuna divinità mi appare più credibile di un’altra, perchè le riconduco tutte alla dualità divina originaria.
Quello che amo del paganesimo è che non fa proselitismo, e non si pone come unica verità dicendo che “ognuno segue il proprio sentiero”, e nessuno di essi è giusto o sbagliato. Inoltre la responsabiità personale si riassume nel “Se non nuoce ad alcuno fai ciò che vuoi” il che ti obbliga a pensare bene prima di scegliere un comportamento, non è licenza di fare ciò che vuoi ma di fare ciò che davvero desideri se sei ragionevolmente certo che non nuocerà ad alcuno, te compreso. Mi sono spiegata in modo comprensibile…? 🙂

Federico Tonizzo

E poi, in “quale” Dio???
L’umanità, nella sua storia e preistoria, ne deve aver adorati molti milioni, ed è solo la PRESUNZIONE dei cristiani a far loro parlare di “Dio” dando per assodato che ne esiste uno e uno solo: il “loro”.
Al punto che, in un certo qual senso, un ateo è “quasi” un cristiano: perchè un cristiano non crede nella quasi totalità dei MILIONI di dei passati o attuali dell’umanità, e gli atei hanno soltanto UN dio in meno rispetto ai cristiani 😀

MASSIMO

Eh…sarebbe un bel casino se fossimo tutti atei.
Poi come li giustificheremmo tutti i soldi che lo Stato da al Vaticano?

Maurizio_ds

“Perché non esiste” non è già una risposta sufficiente?
Ad ogni modo sarà interessante leggere come hanno articolato le risposte personalità come quelle elencate.

Steffen666

Perchè perdere tempo a discutere sull’esistenza di un’entità ultraterrena?
Credo sia molto più utile continuare la campagna contro la dominazione religiosa nella società civile piuttosto che portare avanti una discussione sterile.

bruno gualerzi

Se lo chiedessero a me… dopo aver resistito ad una delle tante battute che sorgono spontanee… risponderei che mi sento di esprimere molto meglio la mia umanità (la condizione umana) non alienandola in qualcosa o qualcuno che la dovrebbe trascendere. Senza ritenere, sperare, infine necessariamente solo credere, illudendosi di superare la fatica, il disagio, di vivere, per un intervento esterno che – quale che sia il livello della fede/fiducia che si verifichi – sempre alla superstizione conduce.

Hysteron Proteron

Nessun ateo ha notato l’intervento di Hawking? Parrebbe molto più un pensiero agnostico che non ateo:

Stephen Hawking, Physicist:
«I am not claiming there is no God. The scientific account is complete, but it does not predict human behaviour, because there are too many equations to solve. One therefore uses a different model, which can include free will and God.»

Gian

E’ molto divertente come molti scienziati vogliano sbarazzarsi di Dio sebbene la scienza non riesca assolutamente a sbarazzarsene: della singolarità iniziale da cui ha avuto origine il big bang 13,7 miliardi di anni fa non si sa nulla per cui l’ipotesi che sia stato Dio a generarla rimane.Prove schiaccianti del big bang sono la radiazione cosmica di fondo ed il moto di allontanamento delle galassie. Inoltre si può dimostrare facilmente che il raggio dell’universo tenda a 0 in prossimità del big bang.Quando il raggio tende a 0 bisogno tenere conto della meccanica quantistica e ne viene fuori la certezza che esista un multiverso in base alle dimostrazioni del fisico Hugh Everett cioè una pluralità di universi dove il male (terremoti,tsunami,malattie )potrebbe esistere in misura maggiore (inferno) o non esistere affatto (paradiso).Per non parlare poi delle costanti fondamentali della fisica che se assumessero i valori che conosciamo, non consentirebbero la vita come la conosciamo. Potete considerare il Dio di cui parla un tappa buchi ma sta di fatto che la scienza in questo momento è molto lontana dallo sbarazzarsi di Dio e probabilmente non ci riuscirà mai, per cui l’ateismo è una credenza come tante altre. E’ più razionale l’agnosticismo.

daigoro

è bello vedere come alcuni degli intervistati rispondano in modo chiaro:

“…religion is immoral. It is bad for individuals and bad for society”

alessandro pendesini

Perchè non credo in un dio monoteista ?
La risposta è semplicissima :
Non ci sarebbe niente di più stupido di un CREATORE che punirebbe l’istinto che lui stesso ha impiantato nella sua creatura fatta alla sua immagine…..
Inoltre perchè cio’ che certi credono (a torto) sublime nello « spirituale », è incarnato nel sublime biologico tramite il quale incominciamo a capire, progressivamente dal quantitativo al qualitativo, i processi neurologici sottostanti in termini NON METAFISICI ma biologici !

Hysteron Proteron

Alessandro Pendesini scripsit:

cio’ che certi credono (a torto) sublime nello « spirituale », è incarnato nel sublime biologico tramite il quale incominciamo a capire, progressivamente dal quantitativo al qualitativo, i processi neurologici sottostanti in termini NON METAFISICI ma biologici !

Ancora con la contrapposizione inesistente tra scienza e fede? 🙁

alessandro pendesini

Ma anche perchè, come diceva R.Dawkins, non abbiamo bisogno di dio per essere buoni o cattivi….

Giorgio Pozzo

Domanda assolutamente mal posta: dovrebbe essere “perchè non credi in un dio?”.

Anzi, adesso che ci penso, dovrebbe essere l’opposto: “perchè credi in un dio? E quale, tra l’altro?”.

Ciò che risulta difficile da capire è questo bisogno di credere nelle illusioni trascendenti. Io non saprei sinceramente rispondere alla domanda posta. In tenera età, credevo nel dio cattolico perchè ero stato indottrinato e possedevo l’ingenuità propria dei bambini che vogliono imparare tutto, e in buona fede assimilano tutto.

Anche le frottole.

Losna

Concordo e aggiungo per mia parte: il perché è che da piccolo non mi hanno dato alternative, quella era la Verità e basta.
Quando ho realizzato che non credevo mi sono sentito veramente libero, più responsabile esistenzialmente e felice.

Perchè?

Si concordo anche io, poichè l’idea di un dio fra tanti altri déi immaginari è più relativa e meglio gestibile razionalmente nelle domande e nelle risposte, perchè così l’ora di religione potrebbe essere abollita e fagogitata dalla materia Storia, in tal caso informando gli studenti sulla storia delle religioni, conoscere i miti e le leggende più importanti, le radici nazionali che hanno avuto origine da religioni precristiane.

Insegnare a tutti gli studenti europei che le radici dell’Europa non sono cristiane, ridimensionare le pretese di nazionalismo cristiano identitario perchè portano alle stragi come quelle di OSLO, insegnare che “tutto è relativo” e anche nell’insegnarlo non si deve interpretarlo come affermato assolutamente, poiché la natura dell’insegnamento, anche il più laico possibile, si presta dietro ad una scrivania ad un certo tono autorevole e quasi indiscusso.

Abituarsi ad insegnare storia delle religioni in modo relativo, abituando gli alunni e gli studenti ad avere il senso critico, a non bersi tutto quello che gli viene detto dalle religioni uffiiciali sugli dei e sulle ortodossie teologiche, che di solito esaltano il prorpio dio e disprezzano quello degli altri generando odio interreligioso, guerre, sofferenza e morte (vedi il caso del Corano bruciato dal reverendo battista negli USA e di conseguenza reazioni violente dei mussulmani).

Le domande giuste; in quale dio o dea credi? Qualcuno risponderà facendo prima una domanda tipo: ma non c’è un solo Dio? Allora bisogna informalo che non solo non esiste un solo Dio ma anche gli dei e le dee adorate e venerate sono solo feticci, non sono reali.

Perchè?

Veramente sarebbe più logico domandare “perchè credi in Dio?” Dal momento che non mi interessa cercare le prove della sua inesistenza, qualsiasi presunto indizio della sua esistenza mi lascia del tutto indifferente; io non credo in Dio esattamente perchè non esiste, e non accetto come realtà probabile o possibile che Dio esista, che io gli creda o non, perchè la mia esitenza stessa è raltiva, quindi, non assoluta, a maggior ragione non posso credere che via sia in me un Dio assoluto che sopravviva ad un io relativo e mortale.

Prendo felicemente atto che come me anche voi siete atei e agnostici, infatti si sospende il giudizio su Dio, non ci si vuole nememno tanto ragionare sopra perchè non esiste ed è solo materia di fede in entità immaginarie, quindi, al massimo ci facico sopra qualche battuta spiritosa.

Tra tutti stimo l’astrofisico Stephen Hawking e Richard Dawkins, gli altri non li conosco molto bene.

kundalini444

Non credo in dio perchè non si vede in giro.
“ma come fai a non vederlo, è dappertuto: la vita meravigliosa, l’amore, il cosmo, tutto ci parla di Dio” dice il credente.
E infatti è proprio questo l’equivoco: in tante belle cose in cui crede lui, credo pure io (l’amore la vita etc), solo che per lui queste cose rappresentano Dio, per me no.

La questione di fondo, infatti, è la DEFINIZIONE di dio… non è chiaro dell’esistenza di “che cosa” esattamente stiamo parlando.

Quando gli chiedo cosa è dio, solitamente un credente mi risponde “dio è amore”… beh allora siamo d’accordo! Anche io credo nell’amore 🙂 e possiamo mettere la parola amore nel dizionario dei sinonimi. Ma in realtà i credenti non usano amore come sinonimo di dio, ma piuttosto ne forniscono una loro interpretazione.

Il problema della credenza è in COME vengono interpretati i fenomeni sensibili che tutti viviamo.

lorenz

Documento interessante.
Mi piacciono quasi tutti i commenti. E diciamo anche, senza troppa paura di offendere i devoti (quante offese alla nostra intelligenza da parte loro abbiamo subito… specie da bambini?):
diciamolo che credere in dio è da sciocchi!
Diciamolo chiaramente: non si può dirsi davvero intelligenti e al contempo credere davvero nelle assurdità proposte da uno dei vari culti religiosi.

“I do not believe in God – an intelligent, all-powerful being who cares about human beings – because the idea seems to me to be silly. The positive arguments that have been given for belief in God all appear to me as silly as the proposition they are intended to prove. Fortunately, in some parts of the world, religious belief has weakened enough so that people no longer kill each other over differences in this silliness.”

Applauso

Volo alto

Personalmente non credo in dio, ma potrei anche sbagliarmi!
Di una cosa sono però certo, qualora esistesse non è certo quello rappresentato in modo
così squallido, infantile, ridicolo, espressione dei peggiori difetti degli uomini, dai religiosi di tutto il mondo e di tutti i credo!
Se penso, per esempio, che il fondamento del cristianesimo è l’amore per il prossimo,
così sosteneva Gesù. Ireneo, Tommaso Moro, Erasmo da Rotterdam, così solo per citare i primi che ricordo,
dove sono i cristiani? non dico quelli che intervengono maldestramente in questo forum, ne in vaticano, ma nel mondo?

Perchè?

@Volo alto Di una cosa sono però certo, qualora esistesse non è certo quello rappresentato in modo così squallido, infantile, ridicolo, espressione dei peggiori difetti degli uomini, dai religiosi di tutto il mondo e di tutti i credo!

mi ricorda tanto gli dei dell’Olimpo, che erano una proiezione dell’umanità in versione astrologica, rappresentavano l’umanità in Cielo, erano speculari all’umanità.

Dove sono i cristiani? Meglio dire cosa vuol dire essere cristiani oggi?

e ancora…

Che senso ha oggi parlare ancora di cristiani cattolici quando molti di questi ormai sono in rotta di collisione con il papa e il vaticano e spesso sono delusi da come si è comportata la chiesa cattolica?

e ancora….

Chi sono oggi i veri e autentici cristiani? Qui dirai tu ….eh no caro @Perchè?, questa è una domanda su una strada struciolevole, come si fa dire chi è davvero cristiano e chi no, o chi è davvero cattolico e chi no? Sarebbe un po’ come dire “si comporta meglio chi crede in Dio o nei leader religiosi?” Beh Dio è immaginario ma i leader religiosi esistono purtroppo, il papa è quello che si espone di più come modello al pubblico ma è altrettanto vulenerabile sulla stampa estera, più che quella vergognosamente ossequiosa italiana, e il papa di oggi è irricevibile dal punto di vista dell’esempio cristiano, quindi, la domanda che farei al cattolico alla fine è “credi più in Dio o nel papa? E non mi si risponda che è la stessa cosa indirettamente, perchè allora gli altri cristiani potrebbero protestare giustamente, per loro il papa non rappresenta che se stesso e al massimo la sua chiesa ma non Dio.

dei teologi che hai citato al massimo salverei Erasmo e aggiungi anche Giordano Bruno, Tommaso moro non l’ho conosco bene.

Alessio

Ecco l’inizio della risposta del biologo evoluzionista R. Dawkins: “I don’t believe in leprechauns (gnomi), pixies (folletti), werwwolves (lupi mannari), jujus (?), Thor (dio del tuono e della guerra), Poseidon, Yahweh, Allah or the Trinity. For the same reason in every case: there is not the tiniest shred of evidence for any of them, and the burden of the proof rests with those who wish to believe”.
Già qui, in apertura, una risposta molto decisa alla richiesta del giornalista Andrew Zak Williams. Da leggere per intero (e il consiglio vale anche per i credenti).

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