Crisi diplomatica tra Santa Sede e Croazia?

I monaci benedettini di Praglia, in Veneto, vorrebbero rientrare in possesso di alcuni terreni che oggi appartengono alla diocesi di Pola e Parenzo, in Croazia, e che secondo Vatican Insider valgono intorno ai 25 milioni di euro. Il Vaticano ha dato ragione ai primi, il vescovo si è lamentato pubblicamente e il governo croato è intervenuto a suo sostegno. La premier Jadranka Kosor ha definito l’iniziativa “inaccettabile”, “un tentativo clamoroso del Vaticano di rivedere” gli accordi di Osimo. Anche perché i benedettini ricevettero già a suo tempo un indennizzo di quasi due miliardi di lire. Da parte sua il vescovo di Pola vorrebbe vendere parte dei terreni per farne un golf resort. Ieri la Santa Sede ha dovuto emanare
un comunicato ufficiale, in cui si “dispiace ” che la questione, “di natura propriamente ecclesiastica”, “sia stata strumentalizzata a fini che cercano di presentarla in chiave politica e demagogica, come se intendesse danneggiare la Croazia”.
AGGIORNAMENTO DEL 12 AGOSTO. Il governo croato ha emanato una delibera con la quale ha dichiarato nulla la restituzione dei beni del monastero, aprendo in questo modo la strada per la restituzione dell’immobile allo Stato croato.

Luciano Vanciu

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33 commenti

Gargiulo

Abbiamo capito la natura ecclesiastica, non ho nessun dubbio. Ora sappiamo di cosa si occupano veramente gli istituti ecclesiastici. Dovrebbero rimpiazzare le croci con calcolatrici.

Gargiulo

Miracolo!, andiamo in chiesa a farci due calcoli insieme 😉

teologo cattolico

croci e calcolatrici…si possono usare entrambi, secondo l’et-et cattolico.

Gargiulo

Già, soltanto che le prime servono a coprire le seconde. L’omino torturato che giace sopra è stato il primo calcolatore della storia, ha anche truffato il suo popolo con la “multiplicazione” dei pesci

andrea tirelli

beh, prova un po’ a spiegarci cosa ci sia di ecclesiale nel golf resort che il vescovo di Pola vuole costruire su quei terreni diocesani (così capiamo bene quali siano i valori cui si ispira una comunità cristiana).

Ma non eri proprio tu, caro Teo, che parlavi non molto tempo fa di povertà kenotica…
Chissà perché il divino si spoglia di tutto per diventare umano e l’umano si ricopre d’ogni cosa in nome del divino!

Gianluca

E’ assurdo che il Vaticano ritenga di poter dire la sua su territori appartenenti a un altro Stato

FSMosconi

La giurisdizione del Prodigioso Spaghetto Volante è vigente sull’intero globo terrestre.

Southsun

La giurisdizione de che??

Ha fatto bene l’Irlanda a dargli quattro pesciate in faccia, e male a suo tempo fecero i romani a non gettare Pio IX nel Tevere con tutta la sua cricca di eunuchi.

La sua “giurisdizione” si ferma a Città del Vaticano, un microStato parassita che succhia il sangue a chiunque si faccia infinocchiare dalla sua puttanaggine.

“Giurisdizione”, uhauhauhauha, de ‘sta cippa.

FelipeFelice

Si,eil suo geometra e’ il Grande Puffo…MA VA LA’, VAAAAA

Sandra

Come no, se persino il vescovo croato chiede aiuto al primo ministro CONTRO il papa ….

Gargiulo

Ecco perchè chiedono perdono dopo 500 anni, hanno altre cosine di cui occuparsi, otre a dover analizzare il danno economico prima di passare dalla parte del torto.

Amen

Gargiulo

25 milioni di Euro per il Vaticano sono noccioline, è intervenuto addirittura il Papa!. E’ come se un miliardario piangesse per aver pagato il caffè 10 centesimi più caro, ma che vergogna !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gargiulo

Eh no caro, il morto lo festeggiano, ehem…, lo seppeliscono, scusa…

Southsun

Chi l’ha detto???

Loro i morti putrefatti li riesumano pure! Li imbottiscono di formaldeide, ci appiccicano sopra una maschera di silicone e li espongono in cripte rivestite d’oro pagate con i soldi dei gonzi in adorazione.

E’ il marketing religioso, bellezze al bagno, e funziona da 10.000 anni!

Solo alle cialtrone sprovvedute come Wanna Marchi va male. Bastava dicesse che aveva visto la Madonna e a lei e alla sua orrenda figlia facevano una reggia, invece che un processo.

Fiorenzo Nacciariti

Il comunicato ufficiale della sala stampa vaticana sopra lincato è breve e merita la lettura integrale.

La domanda che penso valga la pena porsi è: avranno, le autorità civili croate, le palle per rispondere al vaticano con i toni usati il 20 luglio 2011 dal primo ministro irlandese Enda Kenny nel suo discorso al parlamento in occasione della discussione del Rapporto Cloyne? Tale discorso ha infatti portato alla crisi diplomatica tra Irlanda e Vaticano e contiene brani del tipo:

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[la mia traduzione amatoriale integrale del discorso di Enda Kenny (di quanto trovato sul sito del primo ministro) è stata pubblicata sul sito axteismo il mese di agosto 2011].

Dunque la cattolicissima Irlanda sembra aver ritrovato l’orgoglio della propria sovranità.

Sarà interessante vedere se le autorità della Croazia reagiranno come autorità di uno Stato sovrano o come eunuchi di una colonia Vaticana; come quelli di cui dobbiamo vergognarci a casa nostra.

E ciò in relazione al suddetto comunicato ufficiale della sala stampa vaticana, che continua a rivelare “le disfunzioni, le disconnessioni, l’elitismo, … il narcisismo che domina la cultura del Vaticano di oggi.”

Fiorenzo Nacciariti

Chiedo scusa, manca un pezzo, non sapevo che le parentesi angolari avessero un potere di censura. Vedi sotto.

Fiorenzo Nacciariti

Il comunicato ufficiale della sala stampa vaticana sopra lincato è breve e merita la lettura integrale.

La domanda che penso valga la pena porsi è: avranno, le autorità civili croate, le palle per rispondere al vaticano con i toni usati il 20 luglio 2011 dal primo ministro irlandese Enda Kenny nel suo discorso al parlamento in occasione della discussione del Rapporto Cloyne? Tale discorso ha infatti portato alla crisi diplomatica tra Irlanda e Vaticano e contiene brani del tipo:

La rivelazione del Rapporto Cloyne ha condotto il governo, i cattolici irlandesi e il Vaticano a una congiuntura senza precedenti.

Perché per la prima volta in Irlanda, un Rapporto sugli abusi sessuali sui minori rivela un tentativo della Santa Sede di rendere vana un’inchiesta di una Repubblica democratica sovrana. E ciò è accaduto meno di tre anni fa e non tre decenni fa.

Per ciò, il Rapporto Cloyne ha portato alla luce le disfunzioni, le disconnessioni, l’elitismo, … il narcisismo che domina la cultura del Vaticano di oggi.

Lontano dall’ascoltare le prove di umiliazione e tradendo il motto di San Benedetto ‘ascolta il cuore’ … la reazione del Vaticano è stata quella di sottoporle all’analisi grammaticale e psicologica con l’occhio acuto dell’avvocato del diritto canonico.

Un giorno dopo la pubblicazione [del Rapporto], il vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e Commercio irlandese si è incontrato con il Nunzio papale in Irlanda, arcivescovo Giuseppe Leanza. Il vice Primo Ministro ha chiarito all’arcivescovo due cose: la gravità delle azioni e dell’atteggiamento della Santa Sede. E il completo rifiuto e ripugnanza delle stesse.

Ma, per loro e nostra fortuna, qui non siamo a Roma.
Non siamo neppure l’industrial-school o Magdalene Ireland, dove il sibilo di una sottana soffocava le coscienze e l’umanità o dove l’ondeggiare di un incensiere regolava il mondo cattolico irlandese.
Questa è la Repubblica d’Irlanda del 2011.
Una Repubblica di leggi … di diritti e responsabilità … di vero ordine civile … dove la delinquenza e l’arroganza di una particolare versione … di un particolare tipo di “moralità” … non sarà più tollerata o ignorata.

Dove la legge – la loro legge – come cittadini di questo Paese, prevarrà sempre sul codice canonico della Chiesa che non ha né legittimità né posto negli affari di questo Paese.

Il cardinale Josef Ratzinger ha detto: “gli standards di condotta appropriati per la società civile o per le attività di una democrazia non si possono puramente e semplicemente applicare alla Chiesa.”
Mentre la Santa Sede prepara le sue meditate risposte al Rapporto Cloyne, come Primo Ministro, voglio chiarire senza ombra di dubbio, che quando si tratta della protezione dei bambini di questo Stato, gli standard di condotta che la Chiesa giudica appropriati per se stessa, non possono essere e non saranno applicate alle attività della democrazia e della società civile di questa Repubblica.

[la mia traduzione amatoriale integrale del discorso di Enda Kenny (di quanto trovato sul sito del primo ministro) è stata pubblicata sul sito axteismo il mese di agosto 2011].

Dunque la cattolicissima Irlanda sembra aver ritrovato l’orgoglio della propria sovranità.

Sarà interessante vedere se le autorità della Croazia reagiranno come autorità di uno Stato sovrano o come eunuchi di una colonia Vaticana; come quelli di cui dobbiamo vergognarci a casa nostra.

E ciò in relazione al suddetto comunicato ufficiale della sala stampa vaticana, che continua a rivelare “le disfunzioni, le disconnessioni, l’elitismo, … il narcisismo che domina la cultura del Vaticano di oggi.”

Southsun

………e con questo tutte le cionfonate di Fisichella, Fanzaga, Bagnasco, Bertone e Bertuccia sono svergognate come una monaca sorpresa a ciucciare.

Ci manca solo che in Irlanda si proibiscano i partiti confessionali e la secchiata di sterco in faccia al Vaticano è completa.

Qualcuno dovrebbe finalmente urlare nelle orecchie al Papa che, se se vuole entrare a gamba tesa nella politica secolare degli Stati, allora gli Stati secolari saranno autorizzati a far irruzione nei suoi affaracci religiosi.

Troppo comodo infiltrare le democrazie trincerandosi dietro una monarchia assoluta.

Gargiulo

Speriamo che la Croazia tagli finalmente la corda e tutta quella massa interte di materia clericale deva inizziare a LAVORARE.

Maurizio_ds

Ah, ecco qual’ la preoccupazione della chiesa: fare un “golf resort”… Eh, sì, questi sono problemi…

Perchè?

Da parte sua il vescovo di Pola vorrebbe vendere parte dei terreni per farne un golf resort.

Ma allora è una questione che coinvolge il governo croato se si tratta di un trattato di Osimo, non è solo una quatione ecclesiastica; vabbé che nooi in italia abbiamo il concordatro che s’è messo a riparo dalle modifiche unilaterali e addirittura non paga né l’ICI e neppure l’acqua e il depuratore oltre che costruire su terreni protetti dall’UNESCO per costruirvi ospedali senza nemmeno l’autorizzazione del comune e della regione.

Ma i monaci benedettino non avevano il voto di povertà?

Clair de Lune

D’altra parte la croce non è altro che il simbolo dell’addizione.
Solo che la sequenza degli addendi non è ancora stata chiusa.

Paul Manoni

Irlanda….Belgio….Croazia…. 😀
In pochi mesi, ci sono almeno 3 cattolicissimi paesi, che sono in crisi diplomatica con il Vaticano. Avanti così, và! 😉

Chiericoperduto

Eh sì, la “giurisdizione” del papa si assottiglia..

Kaworu

dimentichi gli ottimi risultati di malta.

questo papa ovunque vada lascia in macerie la ccar locale

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