Fanatismo e religione

Stefano Marullo*
Fotina Marullo 2

Comunque si voglia declinare il fanatismo, una delle sue caratteristiche più odiose è quell’ insopprimibile vocazione a “passare” sopra le persone in nome di una verità considerata ineccepibile. Il “sacrificio della ragione”, richiesto ad Abramo, una delle figure più truci del Vecchio Testamento – venerato da ben tre religioni! – disposto a immolare il figlio per obbedire a Dio, ne è l’esempio lampante. Le religioni, portatrici di verità assolute, sono le candidate ideali perché il morbo del fanatismo possa attecchire e prosperare.
Agostino d’Ippona, che ha scritto lunghe e suadenti pagine sull’amore di Dio e verso Dio, non disdegnava di chiedere all’imperatore di ammazzare quei cristiani che non la pensavano come lui. Il filosofo preferito dal teologo Joseph Ratzinger arrivava ad affermare di preferire lo stupro e l’incesto alla masturbazione e all’omosessualità. Parecchi secoli dopo, cronaca recente, in Brasile una bambina di solo 9 anni, abusata dal patrigno, rimane incinta e viene fatta abortire, e il suo vescovo, card. Sobrinho, emette una solenne scomunica perché “lo stupro è meno grave dell’aborto”.
Lungi dal pensare che il fanatismo sia appannaggio della sola religione cristiana, né che le verità assolute siano una “specialità” delle sole religioni. Pure, la prima ha avuto una “palestra” di parecchi secoli. Come i truculenti racconti sui Padri del Deserto, che alla fine del III secolo, si ritirarono in Egitto, per vivere in penitenza allo stato brado, in vermicai, girovagando nudi e autoflagellandosi e cibandosi solo di erbacce selvatiche, in preda al delirio e alle allucinazioni demoniache. Laddove il fanatismo cammina a piè pari con l’ignoranza. Ai suoi tempi il buon Erasmo dovette sferrare un attacco senza precedenti contro la superstizione che arrivava a riconoscere poteri taumaturgici alla “sporcizia” e all’ “ignoranza” – esistevano persino una santa sporcizia e una santa ignoranza!
Poi, che dire, la storia si ripete sempre nei suoi pregiudizi e nella sua crudeltà: i cristiani accusati di rapire i bambini per fare sacrifici umani a loro volta divenuti maggioranza accusarono gli ebrei (dal 1200) di rapire i bambini cristiani per ricavarne sangue per i loro sacrifici o per perpetuare la crocifissione di Gesù. In fondo, l’abbiamo scritto tante volte, il Vecchio Testamento è pieno di pagine di inaudita violenza, dove la difesa della verità passa necessariamente per lo sterminio del prossimo.
Il fanatismo ha operato anche come fattore omissivo. Il Padre della Chiesa Gregorio Nazianzeno riteneva, per esempio, che la medicina fosse inutile e che bastasse l’imposizione delle mani consacrate sui malati. Nella seconda metà del XVI secoloPio V vietò la dissezione dei cadaveri – per molto tempo la Chiesa credette che vi fosse nel corpo un osso indistruttibile che sarebbe stato il nucleo del corpo per la risurrezione –  e ordinò ai medici di rifiutare le cure ai malati che non si fossero prima confessati entro tre giorni perché l’infermità del corpo nasce spesso dal peccato. Nel 1489 il Malleus maleficarum sosteneva che la magia è più consona alle donne e che le streghe erano responsabili del maltempo – si stima che nella sola Germania fra il 1450 e il 1550 siano state messe a morte circa 100.000 “streghe”.
La verità può fare ubriacare, non c’è che dire. Nel celebre Sinodo di Efeso i vescovi si batterono gli uni contro gli altri a colpi di bastone – oggetto il dogma trinitario – finché dopo che una delle fazioni ebbe sgombrato il campo di battaglia, lo Spirito Santo si decise a parlare. In realtà il dogma trinitario, come è stato fatto osservare, deriva dal Paganesimo, in tutte le grandi religioni ellenistiche c’era una trinità, c’era una dottrina trinitaria nella religione dionisiaca, precisamente Zagreo, Fane e Dioniso, in Italia c’era la triade capitolina Giove, Giunone, Minerva. Nell’Induismo e nel Buddismo era comune il simbolo trinitario sotto forma di divinità tricipiti, ma…questa è un’altra storia.
Per non limitarci al Cristianesimo, va ricordato, per quanto riguarda i popoli nordici, che la religione dei vichinghi non impediva loro di divertirsi a lanciare in aria i neonati e farli cadere sulla punta delle loro lance oppure a spaccarne la testa al muro. Con un pensiero ai nuovi “vichinghi”, come mr. Breivik in Norvegia, cronaca recentissima, le cui credenze non solo non gli hanno impedito di uccidere un centinaio di persone ma forse lo hanno anche galvanizzato. Quanto alla religione indù la pratica del sāti, ovvero quella di bruciare le vedove insieme ai cadaveri dei mariti, sopravvive ancora nelle campagne. Un po’ meglio va con i pigmei Mbuti, ai quali la credenza che gli spiriti della foresta sono molto sensibili al “rumore” da cui potrebbero essere disturbati fa evitare qualsiasi discordia. Un po’ peggio va ai Keraki della Nuova Guinea, dove i rapporti sessuali con gli uomini non sono una libera scelta, ma fanno parte dei riti della pubertà di ogni ragazzo: i ragazzi praticano la fellatio a uomini più anziani allo scopo di ingerirne lo sperma, secondo la comune credenza che il seme faccia aumentare la loro forza virile. Ancora, durante la guerra anglo-boera, gli inglesi rimanevano basiti dagli zulu, i quali solevano squartare i corpi dei nemici dopo averli uccisi: non era però crudeltà ma un atto di pietà. Per gli zulu infatti, in questo modo, l’anima veniva “rilasciata”. Che dire poi delle migliaia di persone che si accalcano sul fiume Gange o alla Mecca, calpestandosi a vicenda, con decine di morti ogni anno, per “purificarsi”. Perfino il “mite” Buddhismo conosce pagine di inusitata crudeltà.
Sull’Islam fanatico si potrebbero scrivere intere pagine. Per chi è forte di stomaco, suggerisco il sito www.nogod.it, che ha un “osservatorio sull’Islam”. Ma basterebbero le pagine di chi, come Khalida Messaoudi, da musulmana, nel suo libro “Una donna in piedi”, ha denunciato gli orrori della GIA, il braccio armato del Fis algerino, o le lunghe pagine di Oriana Fallaci nei suoi ultimi libri, tra le quali spicca un episodio nel quale il “passare” sopra alle persone non è solo una figurazione letteraria ma si materializza con allucinante naturalezza: “Finita la guerra del Bangladesh a Dacca nello stadio furono giustiziati 12 giovanotti impuri a colpi di baionetta nel torace e nel ventre alla presenza di ventimila fedeli che dalle tribune applaudivano in nome di Allah. Dopo i dodici giovanotti ammazzarono anche un bambino che per salvare il fratello condannato a morte s’era buttato fra i giustizieri. Gli schiacciarono la testa con gli scarponi da militare. Concluso lo scempio i ventimila fedeli lasciarono le tribune e scesero nel campo e in maniera ordinata passarono sopra i cadaveri salmodiando Allah akbar” (da “La rabbia e l’orgoglio”). O i fatti di Olanda, l’uccisione del regista Theo Van Gogh, i tentati omicidi in Danimarca e in Svezia contro i disegnatori delle vignette su Maometto. Con i fondamentalisti evangelico-cristiani pro-life americani, costoro sono avviati davvero sulla strada dell’ecumenismo della crudeltà. C’è finanche un oscuro episodio, riportato da Albert Caraco nel suo “Breviario del caos”, in cui si parla dei mongoli musulmani che durante il Medioevo massacrarono almeno 30.000 pellegrini buddisti che andavano loro incontro con i fiori cercando di intenerirli.
Un’altra caratteristica da non sottovalutare è che tutti i fanatici si assomigliano tra di loro a prescindere dalla loro appartenenza religiosa. Osama Bin Laden considerava il secolarismo un crimine da punire e riteneva che per questo Dio avesse reso possibile l’11 settembre. Ma queste convinzioni non sono molto diverse da leader cristiani evangelici della risma di Jerry Falwell che proprio a proposito dell’11 settembre ebbe a dire: “Abbiamo fatto arrabbiare Dio. I pagani e gli abortisti e le femministe e i gay e le lesbiche e tutti coloro che stanno seguendo uno stile alternativo di vita tentando di secolarizzare l’America, io punto il dito contro di loro e dico voi avete permesso che ciò accadesse”.
Si è già detto che abbiamo conosciuto ideologie totalitarie diverse dalle religioni, ma assai imparentate, in nome delle cui verità si è incoraggiata l’eliminazione fisica dell’avversario. Scrive Richard Dawkins, in “L’illusione di Dio”: “Non tutti gli assolutismi derivano dalla religione, ma è abbastanza difficile difendere i principi morali assolutisti su basi diverse da quelle religiose”. Persino il cosiddetto “ateismo di Stato”, talvolta teorizzato, qualche volta praticato – nelle rivoluzioni moderne spesso più anticlericalismo che ateismo, come un capitolo della lotta contro le classi dominanti laddove le caste religiose sono state in combutta con altrettanti classi politiche – è una nefandezza intollerabile prima che una immane sciocchezza, quasi peggio che la “religione di Stato”.
Senza negare che esistono religioni in cui l’ateismo non è considerato un peccato ma un modo diverso di interfacciarsi con l’esistenza, dove la condanna dell’errore non contempla mai quella dell’errante, dove la propria verità va sotterrata in nome di un atto di pietà, dove l’umanesimo è considerato l’orizzonte comune oltre le differenze. Esistono, certamente. Forse. E’ che in questo momento, ma sarà un vuoto di memoria sicuramente, non me ne viene in mente nessuna.

* Laureato in Storia, ha compiuti studi di filosofia e teologia. E’ membro dell’Attivo del Circolo UAAR di Padova.

Post scriptum: a seguire un remake di un vecchio decalogo di un gruppo umanista anglosassone, un simpatico pro-memoria della serie “Fanatismo? No grazie”, per ricordarci che…la Birra (e non solo) è meglio di Dio! La realizzazione grafica è di Davide Guglielmo, curatore del sito www.diononesiste.it

birra
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36 commenti

Perchè?

Ecco, è proprio di Abramo che si tratta, altre religioni pagane chiedevano in sacrificio i primogeniti per fondare un popolo, era tipico delle religione di quel periodo, e il suo dio no faceva alcuna differrenza nel chiedere altrettanti sacrifici. Tuttavia Abramo vuole differenziarsi dalla rfeligione da cui lui veniva, volle dare al suo dio anche un volto buono e remissivo, del rfesto anche nella mitologia greca Zeus volle salvare la principessa di Argo dal Drago marino a cui era stata sacrificata, Perseo si occupò di salvarla per volontà di Zeus.

Anche oggi, a mio parere, si sta tentando di adatattare l dio vereotestamentario al terzo millenio, adattarlo tutavia non è possibile perchp quel dio dell’antico testamento è anche fuori tempo massimo, è quello che anocra la Bibbia descrive come feroce, e il fanatismo di oggi ricalca la sua figura originaria, ma alcuni lo vorrebbero più ricontestualizzabile a seconda del periodo storico in cui ci si trova a vivere e a lottare contro le sfide del progresso e della laicità.

Insomma il dio di abramo come anche il diaovolo sono feroci nella mitologia, non possono sssrre resi buoni da una mano fatata della teologia o dell’ID, essi sono déi e demoni costruiti per indicare ai popoli passati un comportamento che oggi riteniamo inaccettabile, fanatico e criminale. Comuqnure sacrificare figli e nemici agli dei e demoni era un po’ preresente in tutte le religioni antiche dell’America, come dell’Africa, dell’Asia, dell’Europa, del Mediooriente.

Maurizio_ds

Ottimo articolo.
Mi sfugge però il riferimento della Fallaci, la quale si è dimostrata a sua volta fin troppo fanatica nell’attaccare l’islam in nome del cristianesimo. Insomma, verrebbe da dire: da che pulpito…

Perchè?

Insomma la birra è la bibita dei laici! A me non piace la birra, solo qialche bichiede di vino bianco aalla finedell’anno e a capodanno.

enrico

Il “sacrificio della ragione”, richiesto ad Abramo, una delle figure più truci del Vecchio Testamento – venerato da ben tre religioni!
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risposta:
Piccolo particolare, il sacrificio di Isacco non si compie
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Agostino d’Ippona, che ha scritto lunghe e suadenti pagine sull’amore di Dio e verso Dio, non disdegnava di chiedere all’imperatore di ammazzare quei cristiani che non la pensavano come lui
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risposta:
Fratelli, vi esortiamo ardentemente a questa carità, non soltanto verso i vostri compagni di fede, ma anche verso quelli che si trovano al di fuori, siano essi pagani che ancora non credono in Cristo, oppure siano divisi da noi, perché, mentre riconoscono con noi lo stesso capo, sono però separati dal corpo. Fratelli proviamo dolore per essi, come per nostri fratelli. Cesseranno di essere nostri fratelli, quando non diranno più “Padre Nostro”. Dicano pure essi: “Perché ci cercate, perché ci volete?”. Noi risponderemo: “Siete nostri fratelli”. Ci dicano “Andatevene da noi, non abbiamo niente a che fare con voi”. Ebbene, noi invece abbiamo assolutamente parte con voi: confessiamo l’unico Cristo, dobbiamo essere in un solo corpo, sotto un unico Capo. Perciò vi scongiuriamo, fratelli, per le stesse viscere della carità, dal cui latte siamo nutriti, dal cui pane ci fortifichiamo, per Cristo nostro Signore, per la sua mansuetudine vi scongiuriamo. È tempo che usiamo una grande carità verso di loro, un’infinita misericordia nel supplicare Dio per loro perché conceda finalmente ad essi idee e sentimenti di saggezza per ravvedersi e capire che non hanno assolutamente nessun argomento da opporre alla verità. Ad essi è rimasta solo l’animosità, la quale tanto più è inferma quanto più crede di abbondare in forze. Vi scongiuriamo, dicevo, per i deboli, per i sapienti secondo la carne, per gli uomini rozzi e materiali, per i nostri fratelli che celebrano gli stessi misteri, anche se non con noi, ma tuttavia gli stessi; per i nostri fratelli che rispondono un unico Amen come noi, anche se non con noi. Esprimete a Dio la vostra profonda carità per loro. (Agostino, Commento sui Salmi, XXXII, 29)
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arrivava ad affermare di preferire lo stupro e l’incesto alla masturbazione e all’omosessualità
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risposta :
Potrebbe fornire la citazione, darebbe maggior precisione all’articolo
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risposta:
Qualunque persona in stato di peccato mortale è scomunicata, la motivazione non c’entra nulla
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Nella seconda metà del XVI secoloPio V vietò la dissezione dei cadaveri – per molto tempo la Chiesa credette che vi fosse nel corpo un osso indistruttibile che sarebbe stato il nucleo del corpo per la risurrezione – e ordinò ai medici di rifiutare le cure ai malati che non si fossero prima confessati entro tre giorni perché l’infermità del corpo nasce spesso dal peccato
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Riferimento incomprensibile
cfr
Chirurgia, anatomia e Chiesa cattolica nel Medioevo – Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Chirurgia,_anatomia_e_Chiesa_catt
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Malleus maleficarum
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risposta:
Il testo non fu mai utilizzato dall’inquisizione
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Birra
L’alcolismo provoca un discreto numero di morti nel mondo per cirrosi epatica
Bere e mettersi al volante provoca molti incidenti fra cui certi purtroppo mortali
Bere sotto la calura agostana può provocare scarsa lucidità….

Nightshade90

Il sacrificio non si compie, ma dio PRETENDE che il suo seguace sia prontissimo a compierlo ad un suo ordine: la prova a cui ha sottoposto Abramo consisteva appunto in questo, ed evidentemente l’ha superata PROPRIO comportandosi come un mostro fanatico pronto ad ammazzare il figlio nel nome del suo amico immaginario. Almeno adesso sappiamo che tipo di seguaci predilige il vostro dio.

Quanto alla bambini brasiliana, e’ il vescovo stesso a dire che lo stupro e’ più legittimo dell’aborto. Quanto poi a definire “peccato mortale” l’unica soluzione possibile non solo per salvare la salute FISICA (pensi davvero che una BAMBINA possa partorire? Ma hai una minima idea della proporzioni?) ma anche quella PSICOLOGICA della bambina (dopo uno stupro, solo una sadico malvagio alla massima potenza la costringerebbe anche a partorire il risultato di tale stupro contro la sua stessa volontà), specie se si considera che la probabilità di portare a termine una gravidanza per una bambina sono quasi nulli, direi che solo un folle perverso e malato possa fare una cosa del genere.

enrico

@Nightshade90

Dio ha messo alla prova la fede di Abramo, ovvero la sua fiducia, ma l’atto non si è compiuto.
Inutile che arzigogoli.

Perchè?

No enrico, non se la caverà così tanto facilmente, la prove di fede è di quella fede cieca nell’odine che il suo dio gli ha dato, quello di uccidere il figlio Isacco.

Quando io metto alla prova la fiducia di chi mi ama, io abuso della sua fiducia fino ad approfittarne ed eccedere nel chiedere cose lei non può concedermi se sana di mente.

scommettitore

@enrico
“Dio ha messo alla prova la fede di Abramo”
Ma secondo te , se esistesse un dio che deve mandare avanti un universo ( o piu’ universi ,secondo alcuni) tale dio si metterebbe a giocare con un povero pastore e l’ amore per suo figlio come un gatto col topo.
Se lo facesse sarebbe proprio un dio da quttro soldi , un cialtrone , non credi?

Sandra

Soprattutto avrebbe messo alla prova la sensibilità di un bambino che difficilmente dimenticherà lo spavento di vedere il proprio padre disposto a pugnalarlo. Shining….

enrico

Mi dispiace.
Abramo mette Dio al primo.
Il sacrificio non si compie.
Abramo resta con promessa e figlio ed entrambi non se ne vanno a mani vuote.

Kaworu

che festa sapere che comunque tuo padre non avrebbe battuto ciglio a darti una legnata sulla cocuzza…

Nightshade90

@Enrico

Che il sacrificio non si sia compiuto ha davvero poca importanza: la prova consiste nel vedere se Abramo e’ davvero abbastanza malato e fanatico da ammazzare il figlio su ordine del suo dio. Ha superato la prova: dio pretende che i suoi seguaci siano pronti agli atti più malvagi ad un suo cenno. Se le cose stessero diversamente (se dio preferisse fedeli che, tra il compiere atti malvagi e disobbedire ad un suo ordine, scelgono la seconda, cioè se dio preferisse persone sane ed equilibrate a fanatici malati), abramo avrebbe fallito la prova di brutto.

E su questo hai poco da svicolare o care di girare attorno ai semplici fatti: secondo il giudizio del tuo dio, chi non e’ pronto a compiere il peggior male del mondo ad un Suo cenno (cioè chiunque sia capace di distinguere il bene ed il male per conto suo e sia dotato di coscienza e morale), non e’ un suo degno seguace.

Roberto Grendene

via, enrico, se domani vedi uno con un machete che sta per squartare il suo figlioletto perche’ ha sentito la voce del suo dio che glielo ordinava, poi all’ultimo non lo fa perche’ la stessa voce gli dice di non farlo piu’, tu guardi e passi o una telefonata al 113 per internare quel tizio e togliergli la patria potestà la fai?

se ci limitassimo a citare l’episodio dell’ordine divino ad Abramo di uccidere suo figlio come un mito, come una storia non reale, sarebbe tutto piu’ semplice, no?
trovare giustificazioni pensandola reale e’ fiancheggiamento della peggiore devianza criminale

enrico

In realtà il dogma trinitario, come è stato fatto osservare, deriva dal Paganesimo, in tutte le grandi religioni ellenistiche c’era una trinità, c’era una dottrina trinitaria nella religione dionisiaca, precisamente Zagreo, Fane e Dioniso, in Italia c’era la triade capitolina Giove, Giunone, Minerva. Nell’Induismo e nel Buddismo era comune il simbolo trinitario sotto forma di divinità tricipiti, ma…questa è un’altra storia.
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Ancora un piccolo particolare.
Traggo da wikipedia sotto la voce Dioniso

“1)Zeus avrebbe mangiato il cuore di Zagreo, poi si sarebbe unito a Semele e questa avrebbe partorito Dioniso.

2)Oppure, Zeus avrebbe fatto mangiare il cuore di Zagreo a Semele che avrebbe dato al dio divorato una seconda vita, generando appunto Dioniso.

Zeus punì i Titani fulminandoli, e dal fumo uscito dai loro corpi in fiamme sarebbero nati gli uomini.

Nei Canti Orfici, nell’elenco dei sovrani degli dei, Dioniso è il sesto; l’ultimo re degli dei, investito da Zeus; il padre lo pone sul trono regale, gli da lo scettro e lo fa re di tutti gli dei[. Sempre nei Canti Orfici, Dioniso viene fatto a pezzi dai Titani e ricomposto da Apollo. E, parlando della nascita di Dioniso: La prima è dalla madre, un’altra è dalla coscia, la terza avviene quando, dopo che è stato straziato dai Titani, e dopo che Rea ha rimesso insieme le sue membra, egli ritorna in vita.”

Sinceramente parlare di Trinità mi pare un tantino fantasioso…

Per quanto riguarda induismo e buddhismo, chi in queste religioni riconosce l’esistenza di un unico Dio, certamente non parla di tre persone distinte, come nella Trinità cristiana, ma di semplici manifestazioni di un unico Dio.
Il concetto di Trimūrti è piuttosto diverso da quello di Trinità.

FSMosconi

Strano: sta storia della resurrezione ricorda la storia di Tabita come concetto base…

Perchè?

enrico, se la pensa così sulla Trinità, allora deve dar per certo che il cristiniasimo stesso e il cattolicesimo in particolare hanno assunto la visione trinitaria di orgine pagana, ma questo cozza contro il monoteismo di cui le tre religioni si vantano di professare, cioè un solo dio che ha parlato a dei profeti, gesù comprso, come mosè e maometto.

enrico, lei si è contraddetot più vplte nel suo commento, per esempio:
“Per quanto riguarda induismo e buddhismo, chi in queste religioni riconosce l’esistenza di un unico Dio,…..”

L’induismo è politeista e il buddismo è ateo, per favore enrico, si studi meglio le religioni orientali. Lei si è sbagliato perchè non ha studiato, è semplice dal mio punto di vista, se studia la prossima volta non sbaglierà.

La Trimurti parla di tre entità diverse tra loro per significato e funzione, di carattere filosofico e religioso, è chiaro che sono state percepite come divinità ma anche nell’Olimpo greco vi sono insegnamenti di carattere filosofico, sebbene la reliigone pagana abbia avuto altri effetti sul popolo bue e credulone.

enrico

@ Perchè

Mi spiace per lei proprio perchè ho studiato non direi mai le corbellerie che lei scrive.

Buddhismo
Così a grandi linee, cerchi poi lei i riferimenti, si deve inizialmente distinguere le scuole del grande e del piccolo veicolo.
Entrambe non sono atee.
Nella versione probabilmente originaria del buddhismo, nato in risposta all’induismo, quella del piccolo veicolo. gli dei o meglio le manifestazioni del Dio non sono conoscibili dall’uomo, e l’uomo può giungere al Nirvana attraverso un cammino di perfezione, introducendo rispetto all’induismo una responsabilità del singolo alla salvezza collettiva ( ruolo dei bodhisattva).
Nella scuola del grande veicolo, successiva, Buddha assurge ad un ruolo quasi divino ma non nel senso di persona ma come manifestazione del Dio supremo.
Shakya-muni è diventato il Dio supremo perché, avendo nella sua vita raggiunto l’assoluto, in lui c’è la natura dell’assoluto. Cosi in altri mondi e in altri periodi di questo mondo, ci possono essere altri Budda: essi non sono Shakya-muni nella sua individualità fenomenica, ma per la loro essenza comune sono lo stesso Dio.

Induismo
Nel popolo è un politeismo; nei brahmini è un panteismo o almeno un immanentismo.
Gli Indù negli dei vedono non delle persone distinte, ma personificazioni degli attributi del Dio unico, del Brahaman.

Perchè?

no enrico, so quello che le ho scritto, lei è un bugiardo o male informato, qualsiasi studioso serio la smentirebbe, io non la ritengo credibile e affidabile dal punto di vista della storia delle religioni, lei può anche fregarsene delle mie parole ma non è certo per colpa mia o della sua disinformazione se le dico: non mi ha convinto nemmeno un po’, non solo, ma mi pare che non sia riuscito a convincere nemmeno gli altri.

No enrico, mi faccia il favore sia almeno un po’ erudito sulla sua Bibbia, forse un giorno, un giorno ne ripalrleremo.

fab

M’è sempre piaciuta questa pubblicità comparativa, soprattutto il quarto punto: “Se avete consacrato la vostra vita alla birra, ci sono gruppi che vi aiutano a smettere.”

bruno gualerzi

“Lungi dal pensare che il fanatismo sia appannaggio della sola religione cristiana, né che le verità assolute siano una “specialità” delle sole religioni.”

Esatto. Personalmente, nel momento attuale, o comunque col diffondersi nel XX secolo delle dittature di massa, dei totalitarismi, credo che il fanatismo si sia esteso, e, per posì dire, ‘secolarizzato’… conservando e scimiottando però anche negli aspetti esteriori, nei culti, nei rituali – e non poteva essere diversamente – tutti i caratteri del fanatismo religioso. Contemporaneamente, per altro, a manifestazioni di fanatismo religioso in senso proprio. Perchè è nelle religioni storiche, di qualunque tipo che sta il terreno di coltura – che la tua carrellata mette benissimo in luce – di ogni fanatismo.
Chiedo scusa se insisto su questo punto, ma tutti indistintamente gli interventi (v. l’ultimo in merito alla campagna per l’ateismo in Brasile) di quanti avversano l’ateismo non fanno altro che contrapporre alla barbarie, elemento ineliminabile da ogni religione (giustificandola, quando ‘obtorto collo’ non possono proprio negarlo, col solito ricorso alla contestualizzazione), la barbarie di certi regimi considerati atei. Arrivando perfino – in un macabro conteggio (e su questo purtroppo si lasciano coinvolgere anche alcuni atei) – a contrapporre i morti ammazzati che sarebbe più numerosi quelli causati dagli uni piuttosto che dagli altri.
Il fanatismo, con le sue conseguenze, è solo l’aspetto più vistosamente violento e feroce (e naturalmente stupido) di una cultura magico-religiosa che, come detto, è prerogativa non solo delle religioni istituzionalizzate.

Alfonso

Wikipedia non e’ una fonte attendibile.

Quoto 100%, è una colossale presa per il c……!!!!

Massimo

Sarei più moderato: uno trova XYZ su Wikipedia… copia e incolla il passo sospetto sulla striscia di Google… e verifica se il passo in questione è attendibile o è una castroneria sulla base delle conferme statistiche (se si sanno più lingue, si ripete il gioco in ognuna di esse e il pranzo è servito). Su Internet esistono le ricette e gli antidoti a quelle sbagliata. “È cosa buona e giusta” – direbbe qualcuno 😉

MASSIMO

Ci vuole poco per capire che lo scopo delle religioni è il plagio, ovverosia il controllo della mente umana.

Tutte le le religioni si basano sul semplice sillogismo:
– tu devi credere in Dio ed obbedirgli;
– io rappresento Dio;
– quindi tu devi obbedire a me.
E il discorso “credi e non ragionare” significa semplicemente “non usare l’intelligenza così ti possiamo coglionare meglio”.

E’ ovvio che una persona che ama usare l’intelligenza ed il ragionamento si irriti di fronte a questo tentativo criminale di controllare la propria mente. E pertanto prenda in odio le religioni ed i suoi ministri.

antoniadess

“Un’altra caratteristica da non sottovalutare è che tutti i fanatici si assomigliano tra di loro a prescindere dalla loro appartenenza religiosa” giusto e ben argomentato; aggiungerei “e tutti gli assolutismi”, che non necessariamente sono religiosi, infatti il comune denominatore tra i fanatismi religiosi e gli stati autoritari moderni è il rifiuto del liberalismo e della democrazia, di cui i diritti umani sono parte integrante; inoltre questo fanatismo si avvale anche della _forma_ democratica per affermarsi, in modo anche più efficace e subdolo, vedi le leggi confessionali o comunitariste che si votano nei parlamenti democratici

enrico

@ murdega

Mi associo

Uno degli articoli più divertenti delle ultimissime da quando le leggo.

Non c’è un passo che non faccia sorgere un sorriso

Poi bisogna vedere perchè…

stefano marullo

@ Enrico

Vedo che ormai lei, come ‘defensor fidei’ di turno, è precettato nel sito degli atei. L’armamentario è il solito: “Lei” d’ordinanza che sottolinea la “distanza” da tenere, continui riferimenti a Wikipedia come “quinto Vangelo” di supporto, uno spocchioso atteggiamento di “sfida” tra un “fuori le fonti” e una “risposta” antitesi alla tesi che si deve confutare, mentre di converso le sue Verità (che non riflettono un suo personale pensiero ma alle quali solo si deve aderire acriticamente) non sono in discussione. Temo che non ci sia molta possibilità di confronto costruttivo con persone come lei che considerano il discrimine credenza/non credenza come dirimente. Lasciamo stare allora per un attimo i perfidi atei. Mi chiedo per esempio cosa lei possa pensare di un teologo come Queiruga, che ritiene la Resurrezione di Gesù un fatto psicologico, un’esperienza interiore che non ha nulla di storico. O ci sono credenti di serie A e di serie B? I teologi della liberazione, un poco più attenti all’ortoprassi (traduco “cosa mi chiede di fare Cristo qui in questo momento storico per soccorrere il grido del povero”) meno all’ortodossia (se lo Spirito procede dal Padre od anche dal Figlio o i vizi capitali sono sei o sette) credono in un Cristo diverso dal suo?
Chiusa la digressione, adesso vengo alle sue obiezioni. Mi soffermo in particolare su alcune “perle”.
MALLEUS MALEFICARUM
Ripete spesso che la Chiesa Cattolica non c’entra niente con questo testo. Sì, e magari niente anche con le 100.000, forse 500.000, meno probabile 1.000.000 di vittime della caccia alle streghe che per oltre tre secoli infestò Europa e Americhe che furono senz’altro conseguenza di un cattivo uso del barbecue! Peccato per lei che gli autori del Malleus furono due monaci domenicani, uno dei quali, il tedesco Heinrich Institoris si vantava di avere il favore del papa Sisto IV e in Germania era inquisitore “senza limiti territoriali”. L’altro era il confratello svizzero Jacob Sprenger. Nella bolla Summis desiderantes affectibus il nuovo papa Innocenzo VIII chiama i due religiosi, ai quali conferma la giurisdizione sui territori tedeschi, “diletti figli” e si intimava ai vescovi di “proteggerli e collaborare con essi affinché non siano molestati da qualsivoglia autorità od impediti” nella loro eroica opera di…fornai!
AGOSTINO D’IPPONA
Mi cita un sermone per “provarmi” che codesto personaggio (che era fermamente convinto che fossero i demoni a portare le malattie e che potevano possedere anche bambini innocenti : a proposito Enrico: per la sua fede, il diavolo può impossessarsi di infanti che non hanno ancora capacità di libero arbitrio? Gradirei una sua risposta) aveva sentimenti altamente fraterni verso quelli della sua stessa fede se non verso i pagani. Le assicuro che se ci mettiamo di impegno, troveremo perfino nel “Mein Kampf” qualche passaggio condivisibile.
La verità “storica” è che, come molti autori (non solo storici ma anche teologi ) lo considerano il teorico della lotta contro gli eretici. Nell’epistola 93, arriva ad affermare che bisogna punire i Donatisti, contro i quali chiedeva la requisizione dei beni, distruzione delle chiese ed esilio, come opera di misericordia per salvarli da sicura dannazione. E’ uno dei primi casi in cui alcuni esponenti di una religione chiedono alle autorità civili di reprimere con la violenza esponenti della stessa religione che hanno posizioni differenti.
Non escludiamo neanche l’ipotesi di una personalità schizofrenica. D’altronde, lo stesso Agostino che aveva relazioni con minorenni, teneva una sorta di bordello a casa sua, ebbe un figlio…scrisse pagine molto elevate sulla verginità femminile. Ma la sua misoginia affiora continuamente; da vescovo ebbe a dire che “le donne non dovrebbero essere educate in alcun modo, dovrebbero essere segregate poiché sono la causa di involontarie erezioni di uomini santi”. Non si sorprenda allora delle sue posizioni su stupro e incesto. Per uno che scrive: “Haec imago dei est in homine, ut unus factus sit…ideoque mulier non est facta ad imaginem Dei”. C’è bisogno di tradurre? Ma tra i Padri, non era il solo a considerare la donna un “essere inferiore”. Simone de Beauvoir nel “Secondo Sesso” ricorda che secondo Giovanni Crisostomo le donne servono “principalmente” a soddisfare la lussuria degli uomini. Mentalità che avrà enorme successo qualche secolo dopo in molte Sure del Corano. Le risparmio le amenità di san Pier Damiani e Tommaso d’Aquino. Ma in fondo, non è la stessa Parola di Dio, che narra di episodi di incesto (Genesi 1,30-38), stupro collettivo (Giudici 19,20-30) incesto e stupro (Samuele 13,1-22) stupro pubblico sui tetti (Samuele 13,1-22)
ABRAMO
Qui davvero non la capisco Enrico, e vedo che sono inutili gli ottimi argomenti di chi le fa notare il paradosso. Insiste che dal momento che “il sacrificio non è avvenuto”, Abramo non è da disprezzare. Uhm, proviamo a usare la proprietà transitiva. Un uomo rapisce una donna per abusare di lei, poi per qualche motivo non lo fa, non è successo niente, allora perché condannarlo, giusto? Ragiona così lei? Ah no, dimenticavo, Abramo “mette al primo posto Dio”. Lo fanno anche i kamikaze che si fanno esplodere per uccidere altre persone. Di per sé non è una “garanzia”.
Ma ammesso, e non concesso, che la storia di Abramo dimostra quando sia “buono” il suo Dio.
E della storia di Iefte cosa dice? Glie la rammento. Antico Testamento, capitolo 11 del libro dei Giudici: il condottiero Iefte fa un voto a Dio “Se tu mi metti nelle mani degli ammoniti, la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando ritornerò vittorioso dagli ammoniti, sarà per il Signore e la offrirò in olocausto”. Iefte in effetti sconfigge gli Ammoniti (ennesima strage, ma che importa, sono di un’altra religione) e torna a casa vittorioso. Ad accoglierlo è però…sua figlia. Iefte si straccia le vesti ma non può farci niente. La promessa a Dio va mantenuta e la figlia si sottopone al sacrificio. E naturalmente qui Dio non dice “ma sì, tieniti tua figlia, apprezzo il gesto…”. Qui il sacrificio si compie. Allora?
SCOMUNICHE PECCATO MORTALE
Su Pinochet, gerarchi nazisti aiutati dal Vaticano a fuggire in SudAmerica, boss mafiosi che ricevevano la comunione in latitanza, sembra che il “meccanismo automatico” si sia inceppato

Florenskij

@ S. Marullo. I suoi interventi offrono sempre ottimi spunti per verifiche anche di una certa importanza. Questa volta però la sua lunga trattazione mi dà l’impressione, forse sbagliata, di un INSALATONE con esempi negativi a raffica pescati forse a memoria.

Così di corsa: su Pio V ( su cui mi appresto a leggere quanto troverò, non essendo anxora riuscito a capire se fosse un fanatico isterico o un sant’uomo – l’inquisitore, ma anche il pèromotore di Lepanto – deciso a usare il bastone di ferro in una situazione gravissima ): su Wikipedia ( non è granchè, lo so ) di dice che consentì le dissezioni su corpi di ebrei ed eretici. Inoltre si fanno ampi cenni sulle dissezioni in epoca medievale e umanistica. Nel ‘500 faceva scuola l’anatomia artistica di Michelagelo, giravano le tavole anatomiche di Vesalio… in Vaticano facevano gli gnorri? Mah!
Su Agostino: assai vivace prima della conversione, è vero che ebbe un figlio, ma del bordello DA CONVERTITO non ho mai saputo niente. Disprezzo per le donne? Ma non portava alle stelle la madre Monica? Relazioni con minorenni: che età? Minorenni rispetto alle norme odierne o rispetto ai suoi tempi? L’Indro nazionale non ebbe alcuna remora a raccontare di essersi comprata, lui venticinquenne, una moglie africana quindicenne.
Quanto al generale disprezzo ecclesiastico per le donne nella chiesa paleocristiana e alto medievale: e le tante basiliche romane dedicate a sante martiri ( Agnese, Sabina, Prassede… )? E le catacombe intitolate a santa Domitilla?

Sui Donatisti: dal Donatismo presero spunto i Circoncellioni, ribelli-briganti-picchiatori che erano il flagello della provincia d’Africa.

Faccia buona collazione di esempi. Agosto ha 31 giorni, anche se le biblioteche chiudono.

stefano marullo

Sulla mia posta personale ho ricevuto questa mail da un socio, il cui nome ometto per ovvie ragioni di riservatezza, e pubblico volentieri. Credo sia utile a proposito del dibattito sul buddhismo che nel thread è stato affrontato. Devo anche una risposta a Florenskij, spero di riuscire. Grazie a Sandra per i suoi link di approfondimento.

“Gentile Dott. Marullo,
Nel numero di oggi (04.08.2011) ilei lega giustamente fanatismo, religione e
violenza. La storia è li a dimostrarlo. Io sono un ateo buddista (tradizione
theravada). Non sono proprio d’accordo sul fatto che (ammesso che il
buddismo sia una religione) non esistano religioni come quelle cui si
riferisce quando dice
*”Senza negare che esistono religioni in cui l’ateismo non è considerato un
peccato ma un modo diverso di interfacciarsi con l’esistenza, dove la
condanna dell’errore non contempla mai quella dell’errante, dove la propria
verità va sotterrata in nome di un atto di pietà, dove l’umanesimo è
considerato l’orizzonte comune oltre le differenze. Esistono, certamente.
Forse. E’ che in questo momento, ma sarà un vuoto di memoria sicuramente,
non me ne viene in mente nessuna.”*
Secondo me esiste, si chiama buddismo theravada, almeno nella versione che
pratico. Ed è d’accordo con me un bel po’ di gente, uno fra tutti: Stephen
Batchelor di cui consiglio l’ultimo “Confessioni di una ateo buddista”
Ubaldini, e precedentemente, “Buddismo senza fede”.
Grazie del suo impegno e a rileggerla presto!”

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