Israele, tolto riferimento a Dio nell’Yizkor per soldati caduti

Da tempo si discute in Israele sui riferimenti religiosi nell’Yizkor, la ‘preghiera’ che si legge durante i funerali ai soldati caduti (Ultimissima del 29 giugno). In particolare, il caso era emerso con la reintroduzione del riferimento a Dio che ha rimpiazzato la tradizionale menzione del “popolo d’Israele”. L’opzione religiosa era stata caldeggiata dalle alte gerarchie militari, sempre più egemonizzate dall’elemento ortodosso.
Ora l’esercito ha fatto marcia indietro. E’ stato deciso che sarà tolta la menzione di Dio nel testo da leggere durante le cerimonie, come richiesto in particolare dalle numerose famiglie laiche dei militari morti.

Valentino Salvatore

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12 commenti

teologo cattolico

trovo corretto che in una cerimonia non religiosa non si citino per rispetto dei riferimenti religiosi.

Roberto Grendene

concordo

anche se piu’ che “per rispetto” avrei detto “per non discriminare” o “per non imporre ideologie di parte”

(imposizioni particolarmente crudeli durante funerali civili)

teologo cattolico

se però si fa un “preghiera” di ricordo…non capisco che senso abbia non citare il termine ultimo che viene pregato, ossia Dio. Semmai non si deve pregare e parlare di preghiera in un contesto celebrativo laico. ci si deve limitare rammemorare le vittime.

beppe

Piano piano ci arriveranno. Non si può togliere ai tossicodipendenti tutto di un colpo, Israele riuscirà sicuramente a sbarazzarsi del regime religioso, gli israeliani non ne possono più di ingiustizie e privileggi religiosi.

Roberto Grendene

se leggi la notizia originale, il termine “pregato” non erano degli dei, ma il popolo di appartenenza dei caduti

questa ’preghiera del ricordo’ era inclusiva di tutti i ricordati, ma ora c’e’ chi vuole discriminare tra morti di un tipo e morti di un altro 🙁

gioacolp

Arrampicarsi sugli specchi, è quanto riesce meglio da quelle parti: ossia la supposta grandezza dell’uomo che crede in Dio, è altrettanto grande quanto la grandezza di Dio in cui crede l’uomo.
Preghiamo affinché l’uomo creda più in se stesso e meno nelle fate.

Otzi

“se però si fa un “preghiera” di ricordo…non capisco che senso abbia non citare il termine ultimo che viene pregato, ossia Dio.”
L’hai stabilito tu che “il termine ultimo” che viene pregato sia comunque Dio indistintamente per tutti gli oranti? E’ molto indicativo questo pallino in testa. Non solo, ma chi l’ha detto mai, se non il fondamentalista credente, che, di conseguenza “il senso” del reale-tutto sia solo dio?

Fabio

Notizia abbastanza prevedibile in un paese dove solo il 16% della popolazione si dichiara decisamente religiosa (statistica del ’99). Per quanto i religiosi si siano infiltrati progressivamente nell’esercito e nella politica, Israele rimane uno dei paesi meno religiosi al mondo.

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