La deputata Paola Concia (Pd) querela Avvenire, per l’editoriale Se si celebra un ‘caso’ di Luciano Moia che ne criticava le recenti nozze con la compagna Ricarda Trautman (Ultimissima di ieri). Nel commento di Moia si parlava di “vendita dei diritti della cerimonia”.
Paola Concia chiarisce che accetta le critiche, “ma quando queste sono fondate sul falso, diventano del tutto strumentali e questo non posso accettarlo”. In particolare, il punto è quello del compenso: “non ho chiesto nè ricevuto alcuna forma di compenso per i diritti fotografici di Vanity Fair per il mio matrimonio e attribuirmi queste falsità, come ha fatto esplicitamente il quotidiano Avvenire significa diffamarmi”. Per questo Paola Concia ha conferito mandato all’avvocato Giulia Bongiorno (deputato di Futuro e Libertà) per querelare Luciano Moia, autore dell’editoriale.
Valentino Salvatore
Capirai cosa gliene frega della querela a quelli di avvenire! Tanto se dovranno scucire soldi, saranno sempre e solo quelli del popolo italiano e la signora Concia lo sa benissimo.
Quello che dovrebbe fare la Concia è di sp++anare questa gentaglia in televisione, ma ho idea che non lo farà mai….
Stai criticando proprio una delle persone che si stanno prendendo la responsabilità e il peso, in prima persona, di promuovere iniziative in questo senso: sei sicuro che non sarebbe prioritario rivolgere innanzitutto le critiche a chi, invece, non fa assolutamente nulla?
Paola Concia ha addirittura querelato Avvenire, figuriamoci se non è disponibile a parlarne in TV, semprechè ci sia qualche canale TV nazionale a consentirglielo!
Ma poi anche se avesse venduto i diritti per le foto che male ci sarebbe stato?
Perchè ad esempio Brunetta (o qualunque altro “Vip”)può farlo senza che nessuno gli dica nulla e lei no?
Perchè Avvenire è un giornale porno per cattolici strabici.
A costoro gli occhi gli si raddrizzano solo quando il Papa coperto d’oro preme l’apposito tasto sull’apposito telecomando.
Vedi l’odio contro gli ebrei, spazzato via dalla sera alla mattina dopo 2000 anni di menzogne, stelle gialle e pogrom.
Non ci sarebbe stato nulla di male, ma avvenire vuole screditare la Concia tramite delle insinuazioni per attaccare il riconoscimento legale delle coppie omosessuali.
Il messaggio è un po’ questo: “ma guarda, fanno un evento inusuale per richiamare l’attenzione della gente e ricavarne dei soldi”
Non c’è molto da dire, chi non ha argomentazioni attacca strumentalmente le persone.
Fa bene a querelare. Ma va detto che affermare che la Concia accetta le critiche ma se sono basate sul falso allora no, riferito a quanto detto dall’Avvenire non ha senso.
Tutte, dico tutte le critiche dell’Avvenire al matrimonio della Concia non si accettano perché sono tutte fondate sul falso, nessuna esclusa.
Quando si dirà senza ipocrisie che questi dicono solo cazzate?
Non ci crederò mai che i giornalisti di Avvenire abbiano detto il falso nel loro editoriale.
I giornalisti cattolici hanno una caratura di elevato spessore morale -vedi Bruno Volpe, Introvigne ecc-
Che tempi, signora mia, con tutti questi denigratori della specchiatezza cattolicissima.
Avvenire non ci arriva e non ci arriverà mai. Otre che diventare impopolari con la continua fabbrica del fango non fa altro che pubblicizzare tutti gli eventi che invece vorrebbero silenziare.
Vadano a pregare se vogliono cambiare le cose con coerenza
Ormai siamo alla deriva totale e la stampa reazionaria e bigotta peggiora tutto. E’ inutile che la Germania ci salvi il kulo, ci vuole altro per strappare di mano l’Italia agli zulù. Ci vorrebbe una nuova resistenza partigiana.
risorgimento atto II.
semplicemente,tesoro paola,se non vuoi strumantalizzazzioni(e poi ma che t’aspettavi dall’italietta)manda vanity fair a farsi benedire no?no eh?
Se non era Vanity Fair era Novella 2000, la fonte primaria di Avvenire per smerdolare ai propri famelici lettori qualche articoletto omofobico tre-chili-una-lira.
“Concia querela ‘Avvenire’: “Non ho avuto soldi per foto delle nozze””
E sarebbe solo questo il motivo per querelare Luciano Moia dopo le schifezze che ha scritto nel suo articolo?
Le querele per diffamazione devono essere presentate contro chi pubblica fatti FALSI spacciati come veri che ledono l’onorabilità del querelante.
Avesse la Concia querelato Moia per la totalità dell’articolo, i gonnelloni avrebbero gridato all’attentato alla libertà di espressione e di opinione. E non avrebbero avuto torto.
Non si può querelare nessuno solo perchè non è daccordo con te.
Concordo con quanto scritto da Southsun.
Inoltre la querela di parte la può presentare solo il soggetto che si ritiene ingiustamente danneggiato, e ovviamente solo per quegli aspetti che lo danneggiano direttamente.
Le parti dell’articolo di Avvenire che sono inesatte o capziose, ma che non ledono direttamente o indirettamente Paola Concia, non possono dunque essere essere oggetto di querela da parte di quest’ultima, come infatti non sono state.
Scusate Southsun Maurizio ma l’avete letto bene l’articolo?
“Southsun e Maurizio”
Avvenire dovrebbe ssere querelato per il solo fatto di venire stampato !!
🙂
ahia…la Buongiorno come avvocato…ma “il suo partito” non ha avvocati?
E’ rilevante?
ah certo che no,davanti ai soldi che prende…
una sorta di Taormina al femminile,gli manca grande puffo e babbo natale e poi li ha difesi tutti…
Giusta iniziativa, la querela è quello che ci vuole con questa gente abituata solo a insultare.
X Cerberus: si chiama Bongiorno l’onorevole senza la U. E solo questo dovrebbe farti capire che al di la della schiere politiche la Concia,che e’ una donna intelligente, ha scelto una donna di fiducia,una donna aperta.Ricordo che anche la Luxuria di rifondazione comunista ne ha sempre parlato un gran bene dell’onorevole Bongiorno descrivendola come donna attenta e senza pregiudizi,preparatissima sia come politico che come avvocato.Ti basta?
“mi scuso” per la “U” di troppo,è stata una svista,ma non credo cambi di molto una “U” dal contenuto…
per quanto riguarda quello che invece tu dici,mi trovo in disaccordo totale.
Non mi interessa affatto che Luxuria parli bene della Bongiorno,se per questo Luxuria è andata anche all’isola dei famosi e allora?,anzi questo dimostra come il compromesso politico in tempi giudiziari sia facilitato e ben accetto.
E come dire,visto che Berlusconi è un imprenditore “di un certo livello” gli affido volentieri i miei risparmi per farli fruttare…
per quanto riguarda il tuo “ti basta?”,non mi basta che no.a te non basta sapere che milita nel terzo polo per capire il suo grado “politico di preparazione”?
Le piccinerie di scegliere avvocati dello stesso partito lasciale fare agli altri.Ottima scelta la Bongiorno.
Avresti scelto Albert Speer come architetto per la tua casa?
Ma un altro avvocato no? proprio la buongiorno? quella che difese Andreotti?….
Ottimo la querela. 😉
Questi capiscono solo il linguaggio delle carte bollate.
Paola Concia
non fare la sconcia!