Gruppi di ebrei ortodossi e di coloni israeliani sono entrati questi giorni nel cortile della moschea di al-Aqsa, scortati dalla polizia. La loro intenzione era quella di onorare il Tisha b’Av (che cade quest’anno tra 8 e 9 agosto), festività luttuosa che ricorda le distruzioni del Tempio di Gerusalemme. Il fatto, riportano siti come Middle East Monitor, ha destato l’indignazione dei palestinesi, che rivendicano quest’area occupata dagli israeliani fin dal 1967. Per i musulmani infatti l’intrusione è una vera e propria profanazione, specie in questo periodo di Ramadan, che rischia di riaccendere la tensione tra palestinesi ed israeliani. I palestinesi denunciano inoltre numerosi abusi da parte delle forze dell’ordine, come l’interruzione della preghiera serale nella moschea e la cacciata dei fedeli per far entrare gli ebrei.
Valentino Salvatore
Ma che bella cosa il “sentimento religioso”.
Si proprio quella cosa li.
Quella che dovrebbe unire gli uomini e renderli tutti “fratelli” !!
🙂
Vero, il “messaggio d’amore” cristiano, le mitzvot ebraiche, il Dio “missericordioso” musulmano, la regola è colpire, tanto Lui perdona.
Gerusalemme la città degli Déi. L’amore fraterno dei religiosi in Terra Santa…..nel Santo Sepolcro. Questo video vale più di mille parole!
http://www.youtube.com/watch?v=FmdHh4ZesPE
Gli ortordossi rappresentano meno del 5% della popolazione israelisana, sarebbe decisamente ora che il governo desse loro un bel calcio nel deretano mandandoli a lavorare invece di fare i parassiti guerrafondai.
Mi risulta veramente incomprensibile il trattamento di evidente privelegio che questa minoranza di cerebrolesii riceve.
Stavano solo celebrando i loro riti.
Non mi sembra di sentire indignazione quando i maomettani celebrano i loro.
Se non conosci la situazione di Al-Quds e la continua persecuzione dei fedeli musulmani nell’accesso ai loro luoghi sacri facci il ‘santo’ piacere di stare zitto.
sono i maomettani a discriminare e perseguitare i devoti delle altre religioni. Come è la situazione in quei paesi in cui i maomettani sono la maggioranza? Vogliamo chiamarla “una merda”?
sono i maomettani a discriminare e perseguitare i devoti delle altre religioni. Come è la situazione in quei paesi in cui i maomettani sono la maggioranza? Meglio che non fai predicozze…baciapile maomettano.
Se volessi ricorrere all’insulto stai pure certo che ne troveri di molto più creativi e pungenti!
😀
insulta pure basta che non mi dirotti un aereo sul mio ufficio. Ah giusto…ha quello ci pensano i miei amici del Mossad. I musulmani non fanno ste cose ;-).. l’Islam è una religione di pace.
Esprimo il mio disappunto all’UAAR, di cui sono socio da diversi anni, nel’utilizzo del termine coloni.
I Territori Palestinesi sono territori contesi e non occupati, non sono colonie ma insediamenti (quelli abusivi vengono fatti distruggere) perciò il termine corretto è “settlers”.
questi due popoli stanno distruggendo la pace nel mondo.. bombardiamoli
caro marco, l’UAAR, organizzazione islamofoba e razzista quanto poche ti ha fatto arrabbiare?
ha offeso la tua delicata animuccia di sionista leccaisrael?
cattiva UAAR, cattiva, fate piangere il povero sionista marco!!!!
I coloni ebrei paracadutati nella Palestina occupata da governi indecenti come quelli permanentemente insediati a Tel Aviv sono TUTTI ABUSIVI e TUTTI ILLEGALI!
Sono fanatici ebrei armati e foraggiati dallo Stato, sono il corrispettivo giudaico dei massacratori di Pristina e dei machetatori del Ruanda!
Sono milizie armate impegnate in operazioni di pulizia etnica e di furto di terra.
Le loro colonie (pagate col denaro grassato al Congresso USA come ‘aiuto al terzo mondo’ e al Bundestag tedesco come ‘ compenso per l’olocausto’) non sono considerabili come installazioni civili ai sensi del Diritto Internazionale, ma sono bensì acquartieramenti di milizie e quindi legittimi obiettivi militari nella lotta di liberazione della Palestina.
curioso: i fanatici sionisti dicono che l’uaar è antisionista islamofila, i fanatici islamici dinocono che l’uaar è serva del mossad, i cattotroll dicono che è puramente cattofobica e che attacca solo la chiesa per puro partito preso e i nazirazzisti dicono che è prona a tutte le istanze degli immigrati….mentre i fascisti ci accusano di essere comunisti e i comunisti di essere fascisti………cose del genere dovrebbero portare simili fanatici a ragionare meglio su quanto siano paranoici: se una fazione ci accusa di essere serva dell’altra e viceversa, forse non siamo noi ad essere questo-fobici o quest’altro-fili, ma siamo l’unica voce della ragione equidistante da tutti questi fanatismi ciechi ai propri errori e imbevuti di vittimismo e paranoia…….
@nightshade90
STRAMEGA QUOTONE AL QUADRATO!! 😉
Non entro nella polemica sui territori contesi tra israeliani e palestinesi. Vorrei solo chiarire in qualità di autore dell’articolo che ‘coloni’ è il termine comunemente usato dai giornali. D’altronde ‘settler’ significa appunto ‘colono’.
infatti bisogna chiamarli “territori contesi” E al termine “colonie” è preferibile “insediamento”.
Il termine corretto é “caserma di milizia religiosa fanatica”.
Please.
d’altra parte se chiami Israele “Entità sionista” e Gerusalemme “al quds”….
Al-Quds é il nome con cui Gerusalemme é stata chiamata da tutti i suoi abitanti (musulmani, cristiani, armeni, drusi) per DUE MILLENNI,
quando vai a Londra come la chiami, “Laundinium” o London????
E a parigi cosa dici…”Lutezia”??
@ suleiman kahani
al quds è come la chiamano gli arabi, yerushalaim è come la chiamano gli ebrei, entrambi vivono a Gerusalemme da secoli (sì, anche gli ebrei vivono da secoli a Gerusalemme)
“insulta pure basta che non mi dirotti un aereo sul mio ufficio. Ah giusto…ha quello ci pensano i miei amici del Mossad. I musulmani non fanno ste cose 😉 .. l’Islam è una religione di pace.”
I pii nazi-israeliani invece si limitano ad invadere paesi, come l’invasione del Libano nell’83 dove uccisero quasi 20000 (ventimila!) civili libanesi.
O ad uccidere pericolosissimi terroristi:
come riporta Richard Falk negli ultimi dieci anni, le forze armate di Tel Aviv hanno ucciso 1335 bambini palestinesi di età inferiore ai 15 anni.
Ah, Israele è una religione di pace.
Ma io non riesco a capirvi, se i nazisti fossero stati composti da una discreta percentuale di atei ed avessero ucciso persone religiose, li avreste supportati? NO? E allora come fate a stare dalla parte dei sionisti israeliani?
Secondo me siete estremisti dell’ignoranza, non sapete minimamente cosa ha fatto e cosa continua a fare lo stato nazisionista, perciò dite tali stupidaggini.
Certamente poi il dominio ferreo del sionismo sui mezzi di comunicazione mondiale non aiuta certo…
… e poi c’era la marmotta che confezionava la ciocciolata.
Ma siccome era mussulmana integralista indossava il burqa, e non sapremo mai quindi se era una marmotta o un marmotto con tanto di baffi, pi se llo e cintura esplosiva…
sai questi due popoli fanno a gara di chi e peggio. coma fai TU a preferirne uno dei due??
“sai questi due popoli fanno a gara di chi e peggio. coma fai TU a preferirne uno dei due??”
Tralasciando che non l’ho capita.
Qualunque cosa non ti piaccia (o chiunque sia il tuo “nemico”), devi ammettere che a Napoli ci sono molti camorristi, ti va bene se ammazzo un po di napoletani?
Stai dalla mia parte perchè quel popolo fa a gara con me a chi fa peggio?
@ sai
c’è un motivo se Israele nel 1982 ha invaso il Libano, il Libano consentiva l’uso del suo territorio all’OLP per colpire il Nord di Israele, cazzi del Libano se permette l’uso del suo territorio contro un altro paese
Per i filoislamisti tutti i terroristi ammazzati dato che non indossavano uniformi diventano “Civili”.
E cosi’ gi Israeliani si divertirebbero ad ammazzare “civili”, preferibilmente bambini.
A decine di migliaia ci dice SAI, ben 20.000 “civili” nella guerra del Libano.
Chissa’ mai perche’ scoppiata poi.
La pioggia di razzi sulle citta’ israeliane della Galilea certo non c’entra.
Eppoi nelle citta’ di Israele, sugli autobus di Israele non circolano mica “civili” circolano solo scimmie e maiali secondo la definizione che il sacro Corano da degli ebrei.
Poi si sa, tutti gli israeliani fanno il servizio militare, dunque sono militari, dunque sono tutti obbiettivi legittimi dei “resistenti” tagliagole. Per esempio secondo voi nazi islamisti era un obbiettivo legittimo il bambino neonato di Itamar che ha avuto la gola tagliata nella culla di casa sua dove sono stati assassinati altri 4 membri della sua famiglia, cioe’ tutti meno una sorella che era fuori casa?
E naturalmente i due tagliagole poi arrestati erano civili, vero GOEBBELS – SAI ?
E i finti morti dei filmati sulla guerra del Libano marca PALLYWOOD?
In un caso uno addirittura scendeva dalla bara!
In altri MOLTI casi si vedevano gli stessi ATTORI filmati estratti da macerie diverse!
In altri casi lo stesso attore riconoscibile con abbigliamento diverso DURANTE LO STESSO prelievo dalle macerie.
Ed i prelievi di peso di ragazzini a GAZA per utilizzarli come scudi umani seppur riottosi che si sono visti in VARI filmati?
Ed il posizionamento del comando di Hamas dentro al principale ospedale di Gaza?
Ed il posizionamento e sparo di razzi dall’interno di scuole e moschee?
E l’uso di Moschee come depositi di proiettili esplosivi ?
E l’uso di ambulanze con le insegne della mezzaluna rossa per il trasporto di armi proiettili ed armati?
Questi sono tutti crimini di guerra ai sensi delle attuali convenzioni di Ginevra.
Tutti questi casi rendono legittimo fucilare sul posto chi compie simili crimini di guerra
IDEM per la totale assenza di riconoscibilita’ dei combattenti e per il loro voluto mescolarsi ai civili. Anche in una situazione insurrezionale improvvisata i combattenti legittimi sono solo quelli riconoscibili come tali e che non portano armi di nascosto. E’ sufficente anche solo una fascia al braccio ma devono essere riconoscibili.
Anche questo e’ classificato come crimine di guerra in quanto mette in pericolo i veri civili.
Eppero’ e’ utile se tanti pappagalli antisemiti come SAI ripetono le accuse di strage di civili,
vero SAI GOEBBELS?
marcusprometheus, la guerra che si combatte da quelle parti tra palestinesi ed ebrei, e’ anche mediatica e rivolta ad esercitare pressioni sull’opinione pubblica internazionale. Non fa’ piu’ scandalo vedere un funerale dove il morto esce dalla bara perche’ cade, o qualche altro palestinese che viene portato trascinato da altri mezzo morto, ma in realtà, maicamente si riprende girato l’angolo e magari a distanza di tempo, lo si vede a manifestare insieme agli altri, come se nulla fosse accaduto. Queste cose, le organizzano sistematicamente, proprio perche’ ci sono le telecamere.
Le TV trasmettono prevalentemente “civili” palestinesi che manifestano e si scagliano contro i soldati in una situazione di guerriglia, ma mai di guerra. Che io ricordo, non mi sembra di aver mai visto il lacio di bombe da mortaio da parte di palestinesi, o di eventuali missili…Eppure!
Pero’ e’ anche vero, e bisognerebbe dirlo, che in una situazione come quella, e’ piuttosto normale che i manifestanti (combattenti) non siano riconoscibili, tanto quanto lo sono i soldati israeliani. Da parte palestinese infatti, si combatte prevalentemente, attraverso metodi di guerriglia, e non di guerra vera a propria.
I rappresentanti di queste religioni dovevano mettersi d’accordo per celebrare entrambe le cerimonie.
I movimenti ebraici più radicali vogliono ricostruire il tempio che sorgeva dove ora c’è questa moschea, del 621, che è terzo luogo sacro dell’islam (lì si dice che Muhammad abbia fatto l’ascensione nei sette cieli) per adempiere alla bibbia.
Anche alcuni fanatici tra gli evagelici statunitensi sono a favore della ricostruzione del tempio, perchè basandosi sull’apocalisse credono che questo evento ci farà avvicinare alla parusia e al giorno del giudizio.
Ovvio che in tutto questo i musulmani non accetterebbero mai di farsi buttar giù la moschea dell’ascensione.
Sembrerebbe una comica, ma non lo è: vista la situazione caldissima in cui ci si trova, è chiaro che l’entrata degli ortodossi in quella moschea ha un preciso significato, ben più che simbolico.
Va aggiunto che, se non sbaglio, l’autorità israeliana ha ceduto l’amministrazione dell’area all’autorità palestinese, ma se lo volesse potrebbe riprendere sovranità e abbattere la moschea ricostruendo il tempio, creando una reazione esplosiva nel mondo musulmano.
Davanti a questa situazione tragicomica (comica per gli aspetti religiosi, tragica per le implicazioni che possono seguire), pongo un quesito: mettiamo che dei musulmani palestinesi fossero entrati in una storica singagoga (storica per questa moschea si può ben dire, visto che risale a mille e qualche secolo fa, visto che il tempio non esiste più da quasi duemila anni e che i responsabili della sua caduta non sono i musulmani, ma gli antichi romani) su cui da tempo mettevano in giro le voci che dovesse essere abbattuta per ricostruirci una moschea esistente nella loro tradizione nei tempi remoti…quanti di quelli che minimizzano il gesto degli ortodssi farebbe altrettanto in questo contesto, visto quel che può succedere?
Mi accorgo ora di un errore che potrebbe dar adito ad un fraintendimento: all’autorità religiosa musulmana palestinese, non all’autorità palestinese che è un’altra cosa.
La notizia e’ di fonte araba di Palestina, antiisraeliana.
Sono andato a leggere l’originale fonte segnalata, che si puo’ trovare solo in Cache e non piu’ nel link dato dalla Ultimissima.
Si gioca nelle accuse, e nell’equivoco di definire tutta la spianata del tempio come moschea, ma pure nella tendenziosita’ accusatoria voluta, secondo me si capisce che i civili israeliani sarebbero entrati solo sulla spianata del tempio, dove normalmente possono arrivare tutti i turisti (ci sono stato anche io) ECCETTO gli israeliani o eccetto quelli riconoscibili (o per la kippa, o per i riccioli) come ebrei, dato il razzismo antisemita degli arabi mussulmani che con l’assenso dello stato di Israele gestiscono le moschee e la spianata delle moschee.
Che poi i civili israeliani giunti sulla spianata delle moschee fossero i terribili coloni che vuol dire oggi semplicemente abitanti ebrei di Giudea e Samaria o cittadini della stessa Gerusalemme o di altre parti e’ anche possibile, ma anche no, dato il tono dell’articolo e la fonte e’ anche lecito dubitarene e comunque non si vede che cosa cambia se non nell’immaginario dell’antisemitismo filo-islamico.
Detto questo va fatto rilevare anche che nei 19 anni fra il 1948 ed il 1967 quando Gerusalemme antica, entro le mura, contesa durante la guerra di indipendenza di Israele del 1947-48 fu occupata dal Regno Hashemita di Giordania, cioe’ da islamici normalmente fanatici, neppure paragonabili coi parossistici terroristi che governano Gaza, o altri islamisti attuali, il regime religioso dei luoghi sacri alle tre religioni abramitiche cui e’ piu’ o meno sacra Gerusalmme (menzionata quasi un migliaio di volte nella Bibbia, molte volte nei Vangeli ed assolutamente zero volte nel Corano) fu del tutto diverso.
1) Liberta’ di culto e di visita per pellegrini anche stranieri e rispetto per i monumenti e luoghi sacri sia islamici che cristiani.
2) Distruzione di _TUTTE_ le sinagoghe ebraiche, e di _TUTTI_ i cimiteri ebraici, riutilizzo delle lapidi ebraiche per latrine e per pavimentazione stradale.
3) Proibizione assoluta di ingresso agli ebrei, sia israeliani sia di qualsiasi altro paese al mondo se dichiaravano tale fede nelle richieste di visto o se avevano qualsiasi aspetto esteriore della appartenenza ebraica (solita kippa o riccioli e barba per gli uomini), o se erano riconoscibili da cognomi ebraici, sia loro sia dei loro genitori (da dichiarare anche essi nelle richieste di visto).
4) Addossamento voluto e programmato al Muro Occidentale del Tempio di Gerusalemme (detto popolarmente muro del pianto) che e’ il luogo piu’ sacro dell’ebraismo al mondo, di un pubblico pisciatoio maschile e di baracche – negozi in legno e muratura che ne coprirono (ovvero impedirono) interamente l’accesso non solo a chi avesse voluto pregare cola’ ma anche a chi fosse solo stato curioso di vedere i blocchi del muro che serviva da fondamento allo scomparso tempio.
5) In tutta la Giordania inclusa la Giudea e la Samaria piene di luoghi della storia ebraica (fra cui la tombe di Abramo e quelle di altri patriarchi) e la prima capitale HEBRON, quella da cui il nome stesso di ebrei proviene, non resto’ un solo ebreo e per 19 anni a nessun ebreo fu concesso di metter piede o di dare un’occhiata, figuriamoci se di pregare.
Si tenga anche conto che almeno dalla prima meta’ dell’800 il gruppo etnico-religioso maggioritario a Gerusalemme era quello ebraico.
In questa situazione criticare lo stato di Israele che
– ha rispettato tutti i luoghi di culto islamici e cristiani
– ha offerto a tutti i cittadini mussulmani e cristiani diritti politici e civili di uno stato di diritto e di una democrazia liberale nonche’ possibilita’ benessere sociale e di reddito molto superiori a quelle offerta da qualsiasi stato vicino
– ha lasciato la gestione e l’utilizzo esclusivo del monte del tempio ai soli islamici
– TOLLERA il razzismo islamico antiebraico consitenete nel non far accedere quasi mai alcun ebreo sull’intera spianata delle moschee (e non all’interno delle 2 Moschee stesse, comunque provvedimento inusuale e razzista dato che in quasi tutto il mondo quasi tutte le moschee sono visitabili dai turisti fuori dall’ora delle preghiere).
Mi sembra degno dei vergognosi atei devoti all’islam, della loro doppiezza, incoerenza, falsita’, malafede, tradimento di ogni idea di rispetto della verita’ per seguire il loro fanatismo antioccidentale ed antisemita razzista e nazi islamista.
In quanto al criminalizzare gli abitanti ebrei di Giudea e Samaria con le parole settler o coloni dei territori “occupati” questa e’ acquiescenza totale alla propaganda razzista antisemita degli arabi di Palestina.
Nel diritto internazionale si parla di territori occupati quando uno stato occupa territori precedentemente riconosciuti pacificamente ed internazionalmente come appartenenti ad un altro stato (che li rivendica, in attesa di un regolamento di pace).
Ebbene quei territori (Giudea e Samaria detti dai Giordani West Bank e dai filoarabi territori occupati) non hanno mai fatto parte di uno stato arabo di Palestina, che anzi non e’ proprio _mai_ esistito, neanche come formazione autonoma o almeno semiautonoma e tanto meno ha avuto una capitale a Gerusalemme.
Quei territori furono assegnati alla costituenda sede nazionale ebraica in Palestina dalla Conferenza internazionale di Sanremo 1922 che riprese la precedente dichiarazione Balfour
(inglese, sottoscritta poi anche da Italia, Francia ecc. ed inserita nel trattato di pace internazionale di Sevres con la Turchia, in quanto trattava di destinazione di territori ex Ottomani).
Anzi Sanremo gia’ divise la zona ebraica (fra Giordano e Mare) da quella riservata agli arabi (oltre il Giordano, per cui vennero sgomberati alcuni insediamenti ebraici esistenti OLTRE il Giordano nel Nordl dell’attuale Giordania)
Su quei territori gli Arabi di Palestina RIFIUTARONO sdegnosamente (come complotto occidentale) di costituire un loro stato nel 1947, ed invitarono i “fratelli arabi” di Libano, Siria, Irak, Giordania ed Egitto a gettare a mare gli ebrei, anche sgomberando il campo per facilitare lo sperato genocidio. Cosi’ nacque il “problema” dei profughi, che comunque nel 1948 erano solo altrettanti quanti i profughi ebrei espropriati e cacciati dai paesi arabi ove vivevano da anche da un millennio prima dell’arrivo del primo predone jihadista islamico.
Quei territori di Giudea e Samaria furono successivamente presi e tenuti di fatto dall’emirato Hascemita di Transgiordania che si proclamo’ da allora Regno di Giordania, occupazione NON riconosciuta neppure dagli altri paesi arabi stessi.
Quei territori furono poi presi legittimamante da Israele in quanto conquistati in una guerra di difesa. Secondo il diritto internazionale sarebbero percio’ attualmente da definire come territori contestati piuttosto che territori occupati, dato che l’altra parte che ad essi oggi aspira non vi ha esercitato la propria sovranita’ precedentemente (ed anzi mai, neppure in tutta la storia).
Scusa ma io che c’entro?
Apprezzo la discussione storica, ma visto che ci sono frasi pesant e accuse di antisemitismo anche se non rivolte a me, comunque in risposita al mio commento, ti chiedo di indirizzare meglio le tue risposte.
Su tutto il discorso: non facciamo gli ingenui, la storia della fondazione di Israele è molto problematica per cui il discorso andrebbe affrontato a partire da fine ‘800, ma l’abbiamo già fatto e sinceramente non mi va di ripetermi.
Non avrei nemmeno replicato se non avessi usato le tue solite accuse stile ‘traditore della patria’ sotto il tuo commento, per cui se non ce l’avevi con me stai più attento per favore.
Io nel mio commento non ho detto nulla dello stato di Israele, ho solo detto che ci sono ortodossi fanatici che vorrebbero ricostruire il tempio e lo stesso alcune frange evangeliche.
Dico che, dovesse succedere che venisse buttata giù la moschea (cosa che personalmente non credo avverrà) per costruire il tempio non ci sarebbe da stare allegri, e mosse come queste -se poi la fonte è errata mi fido e prendo atto- non credo giovino alla pace.
Per il resto, la storia dipende spesso da che parte la si guarda: io tendo a stare dalla parte della parte economicamente, storicamente e socialmente più debole e personalmente ritengo che, in quell’area, sia quella palestinese (ma senza fissazione coi palestinesi, per me varrebbe per gli irlandesi o peri sahrawi), anche se, è giusto dirlo visto che nel mio commento chiedevo onoestà intellettuale, nemmeno i lanci di pietre su quelli del Muro del pianto va bene.
Ma non vanno nemmeno bene gli sconfinamenti continui dei coloni oltre il tracciato del muro, che credo tu conosca bene, nè le infrastrutture che Netanyahu costruisce; del resto sai anche bene che Israele è uno degli Stati che ha avuto maggiori sanzioni Onu mai rispettate e se mi dici che ciò accade perchè l’Onu è filopalestinese, beh…ti lascerei al complottismo che esiste in tutte le forme.
Ma, appunto, non avrei risposto a questo modo se non avessi letto le solite accuse immeidatamente sotto il mio commento, molto sereno rispetto alla questione palestinese, che, a differenza tua, evito di tirare fuori continuamente perchè alla fine a molti non interessa e preferisco concentarmi, come puoi vedere, sulla laicità.
Per cui, per favore, taccia di fanatismo antioccidentale e antisemita quelli a cui ti rivolgi e non il sottoscritto.
Confermo che i miei due messaggi precedenti NON erano indirizzati a Batrakos.
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Adesso riprendo invece alcuni discorsi di Batrakos:
Batrakos: la storia della fondazione di Israele è molto problematica per cui il discorso andrebbe affrontato a partire da fine ‘800.
Marcus Prometheus: Bravissimo, ed a fine ‘800 avevamo: 1 maggioranze ebraiche nelle due maggiori citta’ (Gerusalemme e un’altra che ora mi sfugge, come documentato da un libro di un viaggiatore di fine 600!), 2 Zona in generale semidesertica come attestano viaggiatori dell’ ‘800,
3 inizi di ripopolamento tramite acquisti ebraici anche prima del sionismo che attrassero anche numerosi immigranti mussulmani da attuali Siria Libano, Irak Egitto e Sudan, 4 zona MAI stata sede di una formazione politica, regno od altro o nazione araba indipendente o autonome a o semiautonoma.
Tutte queste sono premesse al dire che dato l’aiuto ebraico agli alleati durante la prima guerra mondiale, e data l’esistenza cola’ gia’ di una notevole comunita’ locale (sempre esistita nella storia da 3 mila anni nonostante espulsioni e conquiste altrui), dato che in quella sede SOLO gli ebrei avevano avuto uno stato indipendente, fu naturale riconoscere i loro diritti nazionali in formazione durante il regolamento della zona in seguito alla prima guerra mondiale.
E fu naturale parlare di diritti nazionali SOLO per loro perche’ solo loro ne avevano di specifici nella zona. Gli altri abitanti si videro riconosciuti nelle dichiarazioni Balfour inglese ripresa poi da Francia Italia eccetera, ripresa da conferenza di Sanremo e da trattato di Sevres solo i diritti civili personali, non diritti statali nella zona fra Giordano e mare, in cambio dello sgombero di insediamenti ebraici e implicitamente pretese future ebraiche a zone ad Est del Giordano, e questo per una semplicissima ragione, perche’ non esisteva assolutamente un popolo arabo palestinese minimamente distinto o distinguibile dal popolo arabo di Siria, e non era mai esistito nella storia e non esisteva neanche solo nella mente di un solo patriota antesignano.
Tanto da fare rifiutare (e con starnazzi da gallina spellata viva) come complotto occidentale l’invito a creare uno stato arabo di Palestina nel 1947.
Esistevano solo arabi contro ebrei Centinaia di milioni di arabi (spalleggiati anche da altre centinaia di milioni di islamici) contro pochi ebrei, Arabi con decine di stati e milioni di chilometri quadrati. ed Ebrei con un fazzoletto di terra, pertanto con la simpatia di tutto il mondo per il solito Davide contro il solito Golia.
Ma un popolo arabo palestinese distinto ed una aspirazione ad una nazionalita’ propria
non sarebbe esistita neanche fino alla formazione della OLP di Arafat ed a dopo la sconfitta di Egitto Giordania e Siria nel secondo tentativo arabo (dopo quello del 1947) di soluzione finale (buttare a mare gli ebrei) nel 1967. Ci volle la seconda mega sconfitta collettiva araba per cambiare la psicologia degli arabi di Palestina. Come il cristianesimo fu re- inventato come movimento pacifico-spirituale trascendentale da San Paolo dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme riciclando il misticismo esseno ed il millenarismo bellicista terreno zelota e sicario, cosi’ dopo le due sconfitte tragiche del 1947-8 e dellla guerra dei sei giorni del 1967 Arafat ripenso’ la sua ideologia antisemita arabista. E pare che anche dopo un colloquio nientemeno che con Ho Chi Min, fu proprio da questi convinto che la carta vincente per gli arabi di Palestina sarebbe stata l’attribuire a se’ stessi la parte di Davide della situazione, costituendosi in pseudo minoranza oppressa invece che in punta di lancia del revanscismo e bellicismo islamico ed arabo
ED ECCO LA SIMPATIA per il Davide sbagliato! Il davide terrorista che mira ai civili e si fa scudo dei propri bimbi e donne ed ha la faccia tosta di lamentarsi degli altri.
Certo anche i petrodollari e l’alleanza con la URSS e la vita’ occidentale di alimentare il coccodrillo terrorista con gli altri sperando di essere mangiati per ultimi hanno pesato.
Ed ha pesato il masochismo occidentale che si vergogna
1 di un secolo di colonialismo nei paesi mussulmani (con molti meriti accanto a moltissimi demeriti) senza ricordarsi di applicare la stessa censura ad altri colonialismi assolutamente non pentiti ne’ rivisti, quale quello zarista sovietico russo e quello arabo che va avanti senza la minima autocritica da 1400 anni oppressivo ed INIQUO per i dhimmi indigeni dei paesi di conquista o anche per le minoranze islamizzate da quelle curde a quelle berbere
il masochismo occidentale si vergogna assurdamente anche di un secolo di crociate con molti demeriti nel modo, crimini di guerra intendo, ma col perfetto diritto di una controffensiva in ritardo di secoli.
Il masochismo occidentale si vergogna infine ancor piu’ assurdamente dello schiavismo, fenomeno del tutto universale dai tempi della rivoluzione agricola ed a cui solo la maturazione autonoma occidentale ha posto fine (ed a forza contro le resistenze islamiche e perfino africane). Si parla sempre e si condanna giustamente la tratta atlantica degli schiavi, ma si dimentica che ad essa erano complici gli africani e gli arabi, e che fini’ per decisione ed impegno occidentale contro resistenze arabe ed africane.
Si dimentica la PIU’ AMPIA (quantitativamente doppia all’incirca) tratta arabo islamica sia Mediterranea sia di slavi (= sinonimo di schiavi da quanti ne furono rapiti) sia di neri africani attraverso l’oceano indiano ed il Mar Rosso.
E si dimentica che se i paesi arabi non sono pieni di minoranze nere come le Americhe e’ solo perche’ loro gli schiavi neri (ed i figli di schiave nere) li castravano in massa a differenza di quanto fu fatto nelle Americhe dove agli schiavi fu permessa una vita familiare.
Batrakos:
Per il resto, la storia dipende spesso da che parte la si guarda: io tendo a stare dalla parte della parte economicamente, storicamente e socialmente più debole e personalmente ritengo che, in quell’area, sia quella palestinese .
Marcus Prometheus:
Io tendo a stare dalla parte che dimostra civilta’ nella enorme autolimitazione che si impone.
Io sto contro chi non accetta nessuna delle limitazioni che il resto del mondo civile si e’ faticosamente dato.
Prova a riflettere anche su questo e non solo su schemi di identificazione del buono con chi e’ riuscito a camuffarsi astutamente da Davide della situazione.
Ancora una considerazione.
Dato per dimostrato che nel 1947 non esisteva nessuna nazione Araba di Palestina distinta dagli altri arabi (anche loro stesse proteste contro una simile idea) e che Palestinese senza altri aggettivi era sinonimo di ebreo di Palestina e non di arabo di Palestina, il problema della indipendenza di Israele era dunque fra arabi ed ebrei in generale.
Ebbene ISRAELE piu’ Giudea e Samaria ha una superfice pari alla meta’ dell’un percento dei paesi della Lega Araba!
E se il problema era allora fra Arabi ed ebrei in generale dovrebbero contare in questa equazione anche le terre ed i beni che gli ebrei possedevano in tutto il mondo arabo da Marocco ad Yemen e che furono OBBLIGATI a lasciare senza indennizzo agli arabi che glie le sequestrarono.
E si noti che si trattava di comunita’ in genere piu’ antiche di oltre un millennio rispetto all’arrivo dell’islam!
Come Israele ha assorbito i suoi profughi senza mettere a ferro e fuoco il mondo cosi’ potevano fare gli arabi mussulmani se non fossero stati animati dal Corano al supremazismo e razzismo bellicismo e revanscismo, e non avessero goduto delle simpatie antisemte, dello strapotere dei petrodollari, del sostegno sovietico e comunista.
La sensazione di poter tentare sempre nuove guerre e di essere comunque esentati dal pagarne il prezzo pur perdendole, grazie al sostegno mondiale e’ cio’ che perpetua la cancrena revanscista, nella speranza di una sola guerra vinta prima o poi che segni il genocidio e la pulizia etnica desiderata.
La vilta’ dell’occidente nel sostenere i suoi valori liberal democratici
e simpatie non solo buoniste ma proprio errate per dei nazisti travestiti da Davide fanno il resto e diventano complici nelle sofferenze dei Palestinesi stessi consegnati ai bellicisti ed agli islamisti e nelle sofferenze degli Israeliani offerti in pasto ai macellai terroristi.
Ok Marcus Ptrometheus, tutto a posto.
Sul tema, avendo pochissimo tempo tendo ad un’estrema sintesi…non me ne volere se non sviluppo meglio i discorsi, lo farò se possibile.
A me organizzare navi, pagate appositamente, per portare quanti più ebrei possibile in Palestina, comprare le terre ai latifondisti arabai (colpevolissimi forse più degli ebrei…appunto io vedo la situazione di classe prima che quella culturale) sostituendo la mano d’opera araba con quella ebraica (e questa è la distinzione fondante tra sionismo e colonialismo tout court), dunque senza bisogno di espulsioni formali (che invece fecero poi molti paesi arabi non avendo l’argomento economico e dunque dovendo usare quello legale), ma facendole sull’economia per poi venire a rivendicare i propri numeri non è un progetto che piace.
Uno stato indipendente risalente a duemila anni prima (anzi già allora non era indipendente) non è argomento sufficiente, almeno per come la vedo io.
Rispetto alla schiavitù: l’occidente la abolì con la nascita della rivoluzione industriale, non prima, dove l’operaio salariato era più utile dello schiavo, perchè poteva entrare nel mercato come acquirente e implementare il mercato, che nelle società agricole era meno utile su vasta scala: capitava infatti spesso che gli schiavi delle piantagioni del sud stessero meglio degli operai di Detroit: dunque la causa non è così dovuta al liberalismo e ai valori della democrazia, come spesso si pensa (anche i fascisti in Etiopia abolirono la schiavitù, ma intanto fecero deportazioni, uso di iprite, incendi di villaggi e monasteri…per capire come conti poi poco il formalismo giuridico).
Per maggiori informazioni rimando al testo di Alberto Burgio ‘Storia del razzismo moderno’ che tratta queste questioni in modo eccellente, sperando che ancora sia sul mercato
No, Batrakos, non ci siamo.
D’accordo che la schiavitu’ sia stata abolita sostanzialmente in tutto il pianeta solo quando pote’ essere abolita dato lo sviluppo di energie alternative (uso intensivo del carbone e guarda caso in coincidenza temporale con la scoperta delle possibilita’ di utilizzo del petrolio dei primi pozzi in Pennsilvania ed a Baku sul mar Caspio).
Pero’
O diciamo che si tratta solo di rapporti di produzione e nessun merito etico ci fu nella abolizione, ma allora anche nessun demerito etico nell’uso di quel sistema vecchio di 10 millenni?
(Oppure, sempre se sosteniamo che lo schiavismo non va bene, allora almeno glorifichiamo il capitalismo che porto’ al cambiamento di rapporti di produzione?!)
MA STORICAMENTE le cose NON andarono cosi’.
Ci fu una crescente tensione etica contro lo schiavismo, laica e religiosa da parte protestante
(non maggioritaria agli inizi), ma comunque indiscutibilmente
1) La schiavitu’ fu abolita nell’ottocento anche grazie a lotte di migliaia di religiosi protestanti e di uomini occidentali illuminati che si impegnarono per motivi esclusivamente morali, etici, di dignita’ umana.
2) Prima ancora vi erano statie abolizioni (temporanee) in ambiente dell’Asia buddista e Jainista (India, Cina, Giappone)
3) Queste le Abolizioni in ambiente cattolico pre riforma e pre illuminismo
1102 Traffico di schiavi e servitu’ sono dichiarete illegali dal Consiglio di Londra
1117 Schiavitu’ abolita in in Islanda
1214 Statuto della citta’ di Curzola nella Dalmazia Veneziana abolisce la schiavitu’.
1274 Landslova (Legge della terra) in Norvegia menziona solo ex schiavi, il che indica che la schiavitu’ era stata recentemente abolita in Norvegia.
1315 Luigi X, re di Francia, pubblica un decreto che proclama “Francia” significa liberta’ e che ogni schiavo che ponga piede nel regno di Francia sara’ libero.
1335 Il Regno di svezia (includente allora anche la Finlandia) dichiara la schiavitu’ illegale.
1416 La Repubblica di Ragusa in Dalmazia abolisce schiavitu’ e traffico di schiavi.
4) niente, ma proprio niente di simile e’ mai accaduto in ambiente islamico.
L’slam e’ fondamentalmente semischiavistico, perche’ fondato sulle diseguaglianze fra islamici e dhimmi e fra uomini e donne, (e dhimmi e donne se non sono schiavi poco ci manca).
DUNQUE se vogliamo rimproverare all’occidente cose come il colonialismo o la tratta Atlantica (commessa con la piena partecipazione di africani e spesso anche di arabi) dobbiamo
anche considerare
La TRATTA ISLAMICA che coinvolse quasi il doppio di uomini (calcolati in quasi 20 milioni di schiavi, rispetto ai circa 11 o 12 della tratta Atlantica).
La tratta araba razzie e pirateria vide prede razziate quasi tutti i popoli europei dalla ISLANDA a tutto il Mediterraneo ai Balcani al Caucaso ed all’Oriente Slavo.
La tratta araba e’ durata 13 secoli esattamente quanto l’islam (14 secoli) meno un secolo di PREDOMINIO EUROPEO (piu’ che colonialismo salvo che in Algeria).
Si deve anche considerare che con la fine del colonialismo molti paesi islamici hanno reintrodotto di fatto o di diritto la schiavitu’, ovvero l’impossibilita’ anche legale di sottrarsi ad rapporti di lavoro o obblighi di lavoro indesiderati.
Se si dice che la (brutale) invasione coloniale araba della Siria e dell’Egitto ebbe almeno il merito di far terminare la brutale persecuzione bizantina dei cristiani “eretici” copti e giacobiti non vedo perche’ non si debbano riconoscere i meriti del colonialismo Europeo dell’800 e dei protettorati Europei in nome della societa’ delle nazioni del trentennio fra 1920 e 1950.
Abolirono la schiavitu’ e la tratta. che duravano da 10 mila anni e che furono difese fino all’ultimo da arabo islamici schiavisti e da africani che partecipavano alla tratta.
Forse non ci siamo capìti, hai ragione.
Io non la sto mettendo sull’islam, di cui so benissimo il colonialismo schiavista, come da Corano; stavo solo mostrando come quella che tu dici essere una gloria europea discende semplicemente da un tipo di società diversa nella forma e non nella sostanza, visto che fondata sullo sfruttamento massiccio di uomini; che poi il capitalismo si sia temperato per le lotte esterne è giustissimo, così come non nego la presenza di sovrani illuminati quali quelli che tu mi citi (ma che sicuramente, se vediamo i numeri, questi importanti precursori hanno ben poco a che vedere con l’enorme schivitù dei neri deportati dall’Africa in America); peraltro la Francia mantenne la schiaivtù nelle colonie fino anche a dopo la Rivoluzione con Haiti e le lotte di Touissant L’Overtoure, se non erro, e Inghilterra e Usa (che in molti casi ancora nemmeno c’erano) che furono i maggiori artefici della deportazione schiavista dall’Africa (con la complicità delle tribù rivali che raccoglievano tra i nemici i futuri schiavi).
Dunque gli esempi da te portati mi sembrano cosa minima e minoritaria (e in molti casi più legati alla servitù familiare, forma di schiavitù meno violenta di quella usata come fornza lavoro) rispetto alla sostanza dello schiavismo europeo; che poi vi furono forti movimenti abolizionisti questo è vero e non ho problemi ad ammettere che in islam ciò non accadde, anche perchè non è di quello che stavo parlando precipuamente.
Ma, appunto questo era un inciso sul discorso che la grande schiavitù occidentale ha avuto per cambiare necessità di mutazione dei rapporti produttivi e gli esempi da te portati mi sembrano importanti come indice di mentalità, ma molto meno rispetto alla schiavitù nel suo senso proprio.
Ma era un inciso anche perchè la sostanza del discorso da me svolto era un’altra, come si può ben leggere, e lì non parlavo di religioni.
Sugli inglesi e la deportazione schiavista (mentre tu dici che fu abolita: essa avveniva nelle colonie americane per rimpiazzare gli indios in alcuni posti, come la attuale Giamaica, quasi estintisi molto presto già dal tempo degli spagnoli (famoso il dibattito Las Casas contro Sepulveda che mette sul tavolo indios e africani) per la fatica e le malattie, per cui se sul suolo inglese si era abolita la schiavitù mi pare che nelle colonie ci fosse eccome e non solo come servitù domestica ma come braccianti agricoli a zero salario e massiccio impiego.
C’è da dire che i trafficanti africani di schiavi africani erano di religione islamica e prevedevano lo schiavismo, ma quando l’Inghilterra nel 1808 (dunque la data portata da te suò Consiglio di Londra non è realmente incidente perchè fuori dai suoi terreni l’Inghilterra continuò a praticarla) aveva una industria sviluppata; la Francia lo mantenne oltre.
L’islam non è certo da meno, anzi, essendo cultura più antica dell’Europa moderna ha tempi di lunghissima pratica di schiaivtù (che era prassi diffusissima ai tempi di Muhammad e lui certo non disdegnava e tantomeno il suo Dio) sussistendo in molti paesi in cui non vi è una società industriale continua a praticare forme di schiavitù m non conosco le forme economiche della schiavitù islamica per cui, ripeto, al di là delle cifre non so se prevalesse (o prevalga dove sussiste ancora informalmente) il lato della servitù familiare o quello del lavoro da soma, presumo che dipenda dai diversi contesti.
Era necessario spiegare più in dettaglio il discorso sulla schiaivtù, ma si parlava di altro, questo era solo un inciso ma, visto che l’hai presa a cuore, volevo spiegare in dettaglio il discorso che l’Europa abolì lei la schiaivtù è vero, anche nelle colonie stesse in molti casi, ma lo fece quando era economicamente conveniente, non solo per lo spirito di tolleranza e democrazia che il tuo precedente intervento tendeva a non sottolineare, allo stesso modo dell’esempio del fascismo in Etiopia…spesso quando è conveniente economicamente abolire la schiavitù è anche una bella mossa propagandistica (come appunto l’Inghilterra rispetto alla Francia ad inizio ottocento).
Però questo era solo un inciso: sulla sostanza della mia risposta non ho trovato obiezioni…se posso permettermi sarebbe bene rimanere più in topic piuttosto che iniziare coi discorsi sui massimi sistemi che producono un OT dietro l’altro, visto che per la complessità la discussione si disperde dietro a mille rigagnoli.
@ Batrakos ed @ Tutti.
Le civilta’ fanno bene ad imparare dalla storia, ed a condannare passati comportamenti non ammissibili secondo una etica attuale migliore piu’ generosa e rispettosa del prossimo di quella del passato.
Benissimo.
TUTTAVIA
1) Le responsabilita’ degli antenati dell’occidente o non sono diverse da quelle del resto del mondo Africano ed Asiatico di un tempo, oppure sono nel confrontao minori o molto minori rispetto q quelle del mondo islamico.
Idem per il debito di civilta’. Non esiste neanche a sognarlo un saldo totale a debito della civilta’ europea nei confronti dell’islam.
2) E’ falsissimo che attuali carenze civili economiche politiche e culturali del terzo mondo Africano, Islamico o Asiatico derivino da responsabilita’ politiche o economiche occidentali.
I paesi che stanno peggio sono quelli che sono tagliati fuori dal commercio mondiale, non quelli che secondo la vulgata marxista sono sfruttati dall’occidente.
Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Singapore, Malaysia, Thailandia, India Brasile e la stessa Cina si sono elevati e si stanno elevando uno dopo l’altro a livelli di vita occidentali tramite il commercio con l’occidente. L’occidente sfrutto’ (o tuttora sfrutta) inizialmente la loro manodopera a buon mercato e loro sfruttarono o sfruttano ancora gli investimenti, le conoscenze, le scoperte, la tecnica dell’occidente. ENTRAMBI profittano ampiamente, non ce’ assolutamente sfruttamento unilaterale oggi.
Chi sostiene il contrario o e’ poco informato storicamente o ha gravi pregiudizi ideologici antioccidentali che lo portano oggi consapevole o meno a fare il gioco della barbarie islamista nuovamente scatenata nella jihad mondiale contro i concetti di eguaglianza giuridica (fra tutti gli uomini fedeli o infedeli, all’interno della nazione di cui sono cittadini, nonche’ di eguaglianza fra uomo e donna), contro il concetto stesso di democrazia cui l’islamismo oppone la sovranita’ di Allah ovvero del Corano, della Sharia, dei barbari imam ed arruffapopoli jihadisti ed incitatori alla conquista demografica, contro il concetto di liberta’ personale, contro il concetto di stato di diritto e di stato laico, con suddivisione di poteri e di sfere di competenza.
Queste cose vanno dette.
Perche’ ognuno chiarisca a se’ stesso cosa vuole davvero se non puo’ volere tutto insieme.
Perche’ nessuno piu’ sia complice del masochismo collettivo che sta distruggendo la nostra societa’ e la sua stessa voglia di combattere per la propria sopravvivenza, che non e’ importante solo perche’ e’ la nostra e dovrebbe avere come tutte al mondo il diritto di sopravvivere e di riformarsi nelle sue pecche, ma sissignori, e’ molte volte migliore (o meno peggio che per il nostro ragionamento fa lo stesso) di chi la vuol distruggere e ne costituisce oggi l’ultima alternativa ideologica.
L’islamismo estremo, che non e’ per niente migliore, ne’ tanto diverso, salvo nel successo e nella durata del nazismo.
prendersi entro certi limiti le responsabilita’
Punto 2)
Il debito estero sui paesi del terzo mondo e la sua mancata abolizione, che sarebbe forse l’unico atto di giustizia, a te non sembra una forma enorme di responsabilità occidentale contemporanea sull’Africa?
Se non si parla di quello a me pare che si omettano le fondamenta della casa.
Non capisco però perchè la contrapposizione al capitalismo debba essere per forza l’islam, che tra l’altro è una religione vigente in molti paesi capitalisti e anche filo occidentali.
Al solito: bisogna guardare la luna e non il dito, e la luna è la governance economica visto che il debito estero permette alle multinazionali di fare in Africa ciò che vogliono…e nonostante la penetrazione cinese, elementi cardine del’Africa come l’industrai estrattiva sono in mano saldamente occidentale, ma credo che se non sei informato solo sull’islam conoscerai bene queste implicazioni.
Ma io non ho mai detto che l’islam della sharia sia l’alternativa a questo sistema, ma nemmanco lontanamente.
Sei tu che quando parli di occidente parli come un innamorato della sua fidanzata…l’occidente ha cose bellissime , altre molto meno ma insomma questa esagerazione filo occidentale o utile idiota dell’islam che poni sempre sembra in alcuni contesti fuori misura (come fuori misura è la difesa estrema dell’islam), lasciatelo dire con serenità.
Quando dico che l’islam è vigente in paesi capitalisti e filo occidentali parlo, ovviamente per evitare equivoci, di Arabia Saudita, Kuwait, Oman, Qatar (se sbaglio qualche nome correggimi).
Abolition of slavery timeline
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From Wikipedia, the free encyclopedia
Abolition of slavery occurred as abolition in specific countries, abolition of the trade in slaves and abolition throughout empires. Each of these steps was usually the result of a separate law or action.
Ancient times
9th – 6th century BC in India: Jains have 15 types of female slaves,[1], but the Tirthankaras (wise men) in Jain literature: advise “Do not injure, abuse, oppress, enslave, insult, torment, torture, or kill any creature or living being.”[2]
3rd century BC Ashoka abolishes slave trade and encourages people to treat slaves well but does not abolish slavery itself in the Maurya Empire, covering the majority of India, which was under his rule.[3]
AD 9 In China, Emperor Wang Mang usurps the throne, abolishes slave trading (although not slavery), and institutes radical land reform[4]
It should be noted that many of these changes were reversed in practice over the succeeding centuries.
CRONOLOGIA dell’abolizionismo dei tempi piu’ remoti in Occidente:
Queste le Abolizioni in ambiente cattolico pre riforma e pre illuminismo
1102 Traffico di schiavi e servitu’ sono dichiarete illegali dal Consiglio di Londra
1117 Schiavitu’ abolita in in Islanda
1214 Statuto della citta’ di Curzola nella Dalmazia Veneziana abolisce la schiavitu’.
1274 Landslova (Legge della terra) in Norvegia menziona solo ex schiavi, il che indica che la schiavitu’ era stata recentemente abolita in Norvegia.
1315 Luigi X, re di Francia, pubblica un decreto che proclama “Francia” significa liberta’ e che ogni schiavo che ponga piede nel regno di Francia sara’ libero.
1335 Il Regno di svezia (includente allora anche la Finlandia) dichiara la schiavitu’ illegale.
1416 La Repubblica di Ragusa in Dalmazia abolisce schiavitu’ e traffico di schiavi.
Modern timeline
1500–1700
1569 An English court case involving Cartwright who had bought a slave from Russia ruled that English law could not recognise slavery.
1588 The Polish–Lithuanian Commonwealth abolishes slavery[9]
1595 A law is passed in Portugal banning the selling and buying of Chinese slaves.[10]
16th century Japan Toyotomi Hideyoshi outlaws export of Japanese as slaves by Portuguese traders[11]
1600 Last villein dies in England
February 19, 1624, The King of Portugal forbids the enslavement of Chinese of either sex.[12][13]
1652 Slavery abolished in Providence Plantations (British North America).
1683 The Spanish crown abolishes slavery in Chile
CRONOLOGIA 1700–1800
1701 The Lord Chief Justice rules that a slave became free as soon as he arrived in England.[14]
1723 Russia abolishes outright slavery but retains serfdom.[15]
1761, 12 February, Portugal abolishes slavery[16] in mainland Portugal and in Portuguese possessions in India through a decree by the Marquis of Pombal.
1772 The Somersett’s case held that no slave could be forcibly removed from Britain. This case was generally taken at the time to have decided that the condition of slavery did not exist under English law in England and Wales, and emancipated the remaining ten to fourteen thousand slaves or possible slaves in England and Wales, who were mostly domestic servants.[17]
1777 Slavery abolished in Madeira, Portugal[18]
1777 Constitution of the Vermont Republic (USA) bans slavery.[18]
1780 Pennsylvania passes An Act for the Gradual Abolition of Slavery, freeing future children of slaves. Those born prior to the Act remain enslaved-for-life. The Act becomes a model for other Northern states.[19]
1783 Russia abolishes slavery in Crimean Khanate (conquered from islam, Ottoman empire) [20]
1783 Massachusetts rules slavery illegal based on 1780 constitution.[18] All slaves immediately freed.
1783 Bukovina: Joseph II, Holy Roman Emperor issued an order abolishing slavery on 19 June 1783 in Czernowitz (acquired from Ottoman empire) [21]
1783 New Hampshire begins a gradual abolition of slavery, freeing future children of slaves, and all slaves in [year].
1784 Connecticut begins a gradual abolititon of slavery, freeing future children of slaves, and all slaves in [year].[22]
1784 Rhode Island begins a gradual abolition of slavery, freeing future children of slaves, and all slaves in [year].
1787 Sierra Leone founded by Britain as colony for emancipated slaves
1787 Society for the Abolition of the Slave Trade founded in Britain[18]
1788 Sir William Dolben’s Act regulating the conditions on British slave ships enacted
1792 Denmark-Norway declares transatlantic slave trade illegal after 1803 (though slavery continues to 1848)[23]
1793 Upper Canada, abolishes import of slaves by Act Against Slavery
1794 French First Republic abolishes slavery[18][24]
1799 New York State passes gradual emancipation act freeing future children of slaves, and all slaves in 1827.[25]
1799 in Scotland, by an act of the Parliament of Great Britain—the ‘Colliers (Scotland) Act 1799′ (39 Geo III c. 56) ended the legal slavery of Scottish coal miners that had been established by the Parliament of Scotland in 1606.[26] The Colliers and Salters (Scotland) Act 1775 (15 Geo III c. 28) was originally intended to accomplish this, but it had been only partially effective.
[edit]1800–1849
1802 The First Consul Napoleon re-introduces slavery on French colonies growing sugarcane.[16]
1803 Denmark-Norway abolishes transatlantic slave trade on 1 January 1803
1803 Lower Canada abolishes slavery
1804 New Jersey begins a gradual abolition of slavery, freeing future children of slaves.[22] Those born prior to the Act remain enslaved-for-life; all the Northern states have now abolished slavery
1804 Haiti declares independence and abolishes slavery[18]
1805 Bill for Abolition passed in Commons, rejected in the House of Lords.
1807 25 March Abolition of the Slave Trade Act: slave trading abolished in British Empire. Captains fined £120 per slave transported.
1807 British begin patrols of African coast to arrest slaving vessels. West Africa Squadron (Royal Navy) established to suppress slave trading; by 1865, nearly 150,000 people freed by anti-slavery operations[27]
1807 Abolition of serfdom in Prussia through the Stein-Hardenberg Reforms.
1808 United States—import and export of slaves prohibited after 1 Jan.[28]
1810 Mexico: Miguel Hidalgo y Costilla declared slavery abolished, but it wasn’t official until Independence War finished
1811 Slave trading made a felony in the British Empire punishable by transportation (= deportazione) for British subjects and foreigners.
1811 Spain abolishes slavery at home and in all colonies except Cuba,[16] Puerto Rico, and Santo Domingo
1811 Chile: The First National Congress approves a proposal drafted by Manuel de Salas that declares the Freedom of wombs, (= legge del ventre libero) which sets free the sons of slaves born on Chilean territory, no matter the conditions of the parents; it prohibited the slave trade and recognized as freedmen those who, passing in transit through Chilean territory, stayed there for six months.
1813 Argentina: the Law of Wombs (= legge del ventre libero) was passed on February 2, by the Assembly of Year XIII. The law stated that those born after January 31, 1813 would be granted freedom when contracting matrimony, or on their 16th birthday for women and 20th for men, and upon their manumission would be given land and tools to work it. In 1853, slavery was completely abolished.
1814 Uruguay, before its independence, declares all those born of slaves in their territories are free from that day forward.
1814 Dutch outlaw slave trade.
1815 British pay Portugal £750,000 to cease their trade north of the Equator[29]
1815 Congress of Vienna. 8 Victorious powers declared their opposition to slavery
1816 Serfdom abolished in Estonia.
1817 Serfdom abolished in Courland. (Lettonia)
1817 Spain paid £400,000 by British to cease trade to Cuba, Puerto Rico, and Santo Domingo[29]
1817 New York State sets a date of July 4, 1827 to free all its slaves.[30]
1818 Treaty between Britain and Spain to abolish slave trade [31]
1818 Treaty between Britain and Portugal to abolish slave trade [31]
1818 France and Netherlands abolish slave trading
1819 Treaty between Britain and Netherlands to abolish slave trade [31]
1819 Serfdom abolished in Livonia (Lettonia).
1820 Compromise of 1820 in U.S. prohibits slavery north of a line (36°30′)
1821 Gran Colombia (Ecuador, Colombia, Venezuela, Panama) declares free the sons and daughters born to slave mothers, sets up program for compensated emancipation [32]
1822 Liberia founded by American Colonization Society (USA) as a colony for emancipated slaves.
1822 Greece abolishes slavery
1823 Chile abolishes slavery[18]
1824 The Federal Republic of Central America abolishes slavery.
1825 Uruguay declares independence from Brazil and prohibits the traffic of slaves from foreign countries.
1827 Treaty between Britain and Sweden to abolish slave trade [31]
1827 New York State abolishes slavery. Children born between 1799 and 1827 are indentured until age 25 (females) or age 28 (males).[33]
1829 Mexico officially abolishes slavery[18]
1830 The first Constitution of Uruguay declares the abolition of slavery.
1831 Bolivia abolishes slavery[18]
1833 The British Slavery Abolition Act 1833 comes into force, abolishing slavery throughout most of the British Empire. The exceptions being territories controlled by the Honourable East India Company and Ceylon which were liberated in 1843 when they became part of the British Empire. Legally frees 700,000 in West Indies, 20,000 in Mauritius, 40,000 in South Africa.[34]
1835 Treaty between Britain and France to abolish slave trade [31]
1835 Treaty between Britain and Denmark to abolish slave trade [31]
1836 Portugal abolishes transatlantic slave trade
1838 1 August – enslaved men, women and children in the British Empire finally became free after a period of forced apprenticeship following the passing of the Slavery Abolition Act in 1833
1839 British and Foreign Anti-Slavery Society founded, now called Anti-Slavery International
1839 Indian indenture system made illegal (reversed in 1842)
1840 Treaty between Britain and Venezuela to abolish slave trade [31]
1841 Quintuple Treaty is signed; Britain, France, Russia, Prussia, and Austria agree to suppress slave trade[18]
1842 Treaty between Britain and Portugal to extend the enforcement of the ban on slave trade to Portuguese ships sailing south of the Equator.
1843 Honourable East India Company becomes increasingly controlled by Britain and abolishes slavery in India by the Indian Slavery Act V. of 1843.
1843 Treaty between Britain and Uruguay to suppress slave trade [31]
1843 Treaty between Britain and Mexico to suppress slave trade [31]
1843 Treaty between Britain and Chile to suppress slave trade [31]
1843 Treaty between Britain and Bolivia to abolish slave trade [31]
1845 36 British Royal Navy ships are assigned to the Anti-Slavery Squadron, making it one of the largest fleets in the world.
1846 Tunisia abolishes slavery
1847 Ottoman Empire abolishes slave trade from Africa.[35] (ma rimane la schiavitu’ ovunque nell’impero ottomano e la tratta in Asia)
1847 Sweden abolishes slavery [36]
1847 Slavery ends in Pennsylvania. Those born before 1780 (fewer than 100 in 1840 Census) are freed.[37]
1848 Denmark abolishes slavery [36]
1848 Slavery abolished in all French and Danish colonies [18]
1848 France founds Gabon for settlement of emancipated slaves.
1848 Treaty between Britain and Muscat to suppress slave trade [31]
1849 Treaty between Britain and Persian Gulf states to suppress slave trade [31]
[edit]1850–1899
1850 United States: Fugitive Slave Law of 1850 requires return of escaped slaves
1851 New Granada (Colombia) abolishes slavery[32]
1852 The Hawaiian Kingdom abolishes kauwa system of serfdom.[38]
1853 Argentina abolishes slavery when promulgating the 1853 Constitution
1854 Peru abolishes slavery[18]
1854 Venezuela abolishes slavery[18][32]
1855 Moldavia partially abolishes slavery.[39]
1856 Wallachia partially abolishes slavery.[39]
1860 Indenture system abolished within British occupied India.
1861 Russia frees its serfs in the Emancipation reform of 1861.[40]
1862 Treaty between United States and Britain for the suppression of the slave trade (African Slave Trade Treaty Act).[31]
1862 Cuba abolishes slave trade[18]
1863 Slavery abolished in Dutch colonies.[41]
1863 United States: Emancipation Proclamation declares those slaves in Confederate-controlled areas to be freed. Most slaves in “border states” are freed by state action; separate law frees the slaves in Washington, D.C.
1865 United States abolishes slavery with the Thirteenth Amendment to the United States Constitution; about 40,000 remaining slaves are affected.[18]
1869 Portugal abolishes slavery in the African colonies
1870 U.S. abolishes slavery in the Department of Alaska after purchasing it from Russia in 1867
1871 Brazil declares free the sons and daughters born to slave mothers after 28 September 1871. (= Legge del ventre libero)
1873 Slavery abolished in Puerto Rico
1873 Treaty between Britain and Zanzibar and Madagascar to suppress slave trade [31]
1874 Britain abolishes slavery in the Gold Coast (now Ghana) following its annexation in 1874 (after Third Anglo-Asante War).
1879 Bulgaria abolishes slavery (note: the slavery was abolished with the first constitution of the renewed Bulgarian state)
1882 Ottoman firman abolishes all forms of slavery, white or black.[42]
1885 Brazil passes Sexagenarian Law freeing all slaves over the age of 60.
1886 Slavery abolished in Cuba[18]
1888 Brazil passes Golden Law, abolishing slavery without indemnities to slaveowners or aid to newly freed slaves.[43]
1890 Brussels Act – Treaty granting anti-slavery powers the right to stop and search ships for slaves
1894 Korea abolishes slavery[44]
1896 France abolishes slavery in Madagascar
1897 Zanzibar abolishes slavery[45] following its becoming a British protectorate.
1900–today
1906 China formally abolishes slavery and the law became effective on 31 January 1910, when all adult slaves were converted into hired labourers and the young were freed upon reaching age 25.[15]
1912 Siam (Thailand), formally abolishes all slavery. The act of selling a person into slavery was abolished in 1897 but slavery itself was not outlawed at that time.[46]
1921 Nepal abolishes slavery[47][48]
1923 Afghanistan abolishes slavery[49]
1922 Morocco abolishes slavery [50]
1924 Iraq abolishes slavery
1924 League of Nations Temporary Slavery Commission
1926 Slavery Convention. Bound all signatories to end slavery Convention to Suppress the Slave Trade and Slavery (25 September 1926)
1928 Iran abolishes slavery[51]
1928 Domestic slavery practised by local African elites abolished in Sierra Leone[52] (ironically established as a place for freed slaves). A study found practices of domestic slavery still widespread in rural areas in the 1970s.
1935 Italian General Emilio De Bono proclaims slavery to be abolished in the Ethiopian Empire[53]
1936 Britain abolishes slavery in Northern Nigeria[54]
1942 Ethiopian Empire abolishes slavery
1945 In the subsequent defeat of Nazi Germany and Japan, workcamps for slave labor (primarily Jewish encampments in Nazi Germany and colonists in Japanese-dominated lands) were gradually closed by the liberators.
1946 Fritz Sauckel, procurer of slave labor for Nazi Germany, convicted at the Nuremberg trials and executed as war criminal.
1948 UN Article 4 of the Declaration of Human Rights bans slavery globally[55]
1952 Qatar abolishes slavery
1959 Slavery in Tibet is abolished by China after the Dalai Lama flees.
1960 Niger abolishes slavery[56]
1962 Saudi Arabia abolishes slavery
1962 Yemen abolishes slavery
1963 United Arab Emirates abolishes slavery
1970 Oman abolishes slavery
1981 Mauritania abolishes slavery[57][58][59] (L’abolizione resta solo teorica).
2007 La Mauretania passa una nuova legge per abolire la schiavitu’.
While now illegal everywhere, slavery or practices akin to it continue today in many countries throughout the world.
E cosa dsimostrerebbe questo?
Ah vedi…c’è anche l’abolizione della schiavitù in Etiopia di Del Bono di cui abbiamo parlato 😉
E vedi che non ricordavo male (abolire la schiavitù a suon di iprite, deportazioni ed eccidi…è da un pezzo che l’hanno inventata l’esportazione della democrazia 🙂 ).
Ciò non significa, vedi sopra, che l’islam sia l’alternativa, mai detto o pensato nemmeno lontanamente io…
E appunto, cosa dimostrerebbe? Che c’era stata la rivoluzione industriale.
Sarebbe peraltro interessante vedere documenti circa le condizioni di vita degli slums operai delle varie località, per farsi un quadro reale.
Vabbè, vado a letto…nessuno se cerca di uscire dalle contraddizioni di questo sistema che ad oggi vive una crisi epocale vuole consegnare l’Europa all’ ‘invasore’ stai pur tranquillo.
Semmai ne riparleremo alla prossima; buonanotte.
Anche qua sono stato sbrigativo e devo spiegarmi meglio anche se tardissimo perchè il thread è in chiusura.
Marcus, leggiti la mia risposta precedente sulla schiavitù e vedrai che spiega bene la tabella anche nelle fasi pre rivoluzione industriale (schiaivtù interna ed estera, pre e post rivoluzione industriale).
Noto altresì che l’Impero Ottomano abolì la schiavitù nel 1882, dunque non è nemmeno del tutto vero che ciò è patrimonio solo dell’Europa, giacchè l’Impero Ottomano mi pare che fosse islamico e non certo uno staterello.