Intervistato a proposito delle misure da prendere per fronteggiare la crisi economica, il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha parlato di un generico “aumento della produttività”. Il sito del TG3 scrive, in proposito, che “il ministro si limita a citare l’accorpamento delle festività civili alla domenica”.
Luciano Vanciu
lasciando solo festività religiose si farebbe girare l’economia?
beh sai, la vendita dei ceri…
Infatti.
Solo ad un economista come Tremonti poteva venite in mente l’equazione meno festività = maggior produzione = maggior richiesta.
Ma quante sono in Italia le fesività civili rispetto a quelle religiose? Credo esista – non a caso – lo stesso rapporto che esiste tra non battezzati e battezzati. Quindi sai che balzo farebbe l’economia lavorando nei giorni delle festività civili!
io ho come la sensazione che non sia la “produttività” la posta in gioco…
ma io sono malfidente per natura.
cara prudenza… fai bene 🙂
Risponde Bersani che.. attacca la Chiesa senza nominarla?
“[Tremonti] Ci dovrà anche dire quanto pagherà, di questa manovra, chi ha un reddito medio basso o chi ha bisogno dei servizi, e quanto pagherà chi ha redditi, patrimonio e ricchezza paragonabili, per fare solo un esempio, a quelli del Presidente del Consiglio.“
R. Grendene. Bersani: laureato con una tesi su san Gregorio Magno, soprannominato “il console di Dio”. A prescindere da questo, mi piacciono il suo stile e il suo eloquio ruspante.
Grazie per l’informazione: io credevo fosse un economista? Anche perché è stato titolare di un ministero economico.
C’è da fidarsi sempre meno di questi buffoni.
Chissà, forse è ammissibile apprezzare – per esempio – la musica gregoriana ed essere, nel contempo, ateo/buddista/agnostico/animista. Chissà… In tal caso, una tesi su Gregorio Magno spiegherebbe meno i flirt con Comunione e Liberazione di quanto li possano spiegare gli “addentellati” politico-economici di CL stessa – in quanto tale e “al netto” di Gregorio, che, in questo, a onor del vero, forse non ha colpa. “Omnia munda mundis (si mundis)” anche in questo caso, direi: c’è chi, per dirne una, è ateo e, nello stesso tempo, medievista…
Siii , figurati . I politici italiani piuttosto che fare un taglio ai finanziamenti alla chiesa si farebbero un taglio netto alle pall. ( sempre che non l’ abbiano gia’ fatto )
sì, davo per scontato che non pensasse alla Chiesa
eppure e’ il piu’ grande immobiliarista in in Italia, e calza perfettamente come risposta alla sua domanda retorica
si parlava di tagli alle esenzioni fiscali, ma nessun cenno alle agevolazioni vaticane, che sono tante, imboscate e succose.
Le feste civili in italiano sono Capodanno (1° gennaio), la Liberazione (25 aprile), il 1° maggio e della Repubblica (2 giugno): una viene già le lunghe festività natalizie in cui molte famiglie ne approfittano per fare le vacanze bianche, le altre in primavera e quando generano ponti lunghi sono sempre occasioni per le famiglie per andare a fare un finesettimana al mare.
Considerando che gran parte del comparto italiano vive di turismo, accorparle alla domenica equivale economicamente a tagliarsi i testicoli.
giulietto si sarà votato a Origene…
capodanno non e’ una festa civile, ma cattolica (il giorno della madonna o qualcosa del genere)
Una festa cattolica che festeggiano in tutti mondo, anche quello non cattolico?
Diciamo che semmai è la Chiesa che se l’è ribattezzato per appropriarsi di una festa non sua.
Diciamolo pure (d’altra parte ha fatto lo stesso con un sacco di altre feste….), ma la sostanza non cambia. Rimangono comunque 12 festivita’ cattoliche (13 se consideriamo capodanno) a 3 (4 se consideriamo capodanno), senza considerare tutte le domeniche!
Confermo: Capodanno era la festa del Santo Prepuzio… sì avete capito bene, si festeggiava un pezzetto di pene di dio.
Poi siccome ‘sti prepuzi, nel corso degli anni, si sono moltiplicati (facendo assomigliare dio ad un polpo più che a un uomo) la vergogna li ha indotti a silenziare questa festa e introdurre la scomunica per quelli che addirittura ne parlassero/scrivessero…
@peppe
certe persone, vista la testa che si ritrovano, dovrebbero ancora festeggiarlo come giorno del santo prepuzio, il capodanno.
Oltre la polemica, il guaio è che questi non hanno un’idea che si possa definire tale.
Far pagare al Vaticano quello che deve, per esempio sull’ICI, è vero che porterebbe denaro allo Stato, ma non migliorerebbe la scandalosa condizione in cui versa la politica nei confronti delle banche, della finanza, del mercato unico.
E qui, purtroppo, non è certo questione religiosa. Almeno non nel senso confessionale del termine.
@ ciasky. E se molti artigiani si astenessero dall’evadere e far evadere il fisco? Parecchi di loro chiedono: “Se vuol pagare l’IVA gliel’aggiungo.”
Molti dei clienti si attengono al principio: “Accà nisciuno è fesso!”
anche questo aiuterebbe, ma come si dice… tutto fa brodo.
si potrebbe esser portati a pensare che artigiani, medici (eh si…) e professionisti vari son ben poco timorati di dio, a dispetto dei numerosi iscritti a CL tra i cari amici col camice bianco. il che porterebbe ad altre interessanti elucubrazioni… ma forse ci hai già pensato, chissà.
una cosa e’ evadere, e rischiare i sempre piu’ frequenti e costosi accertamenti da studi di settore.
Ma e’ molto peggio corrompere il legislatore per fari dare esenzioni fiscali in cambio di voti.
Se dovessimo spendere meno per il vaticano e tutta le corrutela dei politici amici del clero, magari dovremmo pagare meno tasse e quindi ci sarebbe anche meno evasione.
Per Florenskij
Molti dei clienti si attengono al principio: “Accà nisciuno è fesso!”
In modo particolare i cattolici.
ok, quindi metti la Chiesa sullo stesso piano degli evasori
Verissimo per quanto riguarda la condizione dello stato ma permettimi di notare che far pagare di piu’ il vaticano una volta tanto significherebbe far pagare di meno tutti gli altri contribuenti.
il fondo è ormai bello che raggiunto, ora si comincia a scavare a razzo
E se Tremonti abolisse 8×1000 visto che la creato lui e tutti gli altri privelegi che lo stato italiano concede alla chiesa?
La solita boutda-ciofeca di un Treconti (sbagliati) col chiulo sulla graticola.
Fino a tre mesi fa andava in giro tutto tronfio dicendo che “i conti erano a posto”. Faina.
Se si vuole VERAMENTE aiutare l’economia bisogna accorpare TUTTE LE FESTE RELIGIOSE IN UNA SOLA DOMENICA
Uhm… A me viene il sospetto che sia un escamotage per successivamente oscurare e poi far sparire feste come il 25 aprile e il 1 maggio…
Certo che per togliere diritti e benenfici ai lavoratori se le inventano di tutte; vogliono far lavorare la gente pure il venticinque aprile e il primo maggio -come dice Focaral- e poche altre feste ,come se fosse questo a cambiare il trend economico. Una pura affermazione di arroganza.
E dire che oramai di lavoratori garantiti ce ne sono pochi, visto l’alto livello di disoccupazione, precariato, contratti a chiamata e visto che ormai è passato il piano Marchionne anche per le classi operaie più solide, come i metalmeccanici.
Mala tempora currunt.
“vogliono far lavorare la gente pure il venticinque aprile e il primo maggio -come dice Focaral- e poche altre feste ”
una sola altra festa, il 2 giugno. Sono le uniche feste civili che ci sono in italia (e la minuscola e’ voluta)
Grazie della precisazione, Fri… io metterei anche capodanno e ferragosto -ho letto la discussione di cui sopra- che sono feste civili su cui la religione ha inserito le sue feste (soprattutto il ferragosto, feriae augusti -periodo in cui il sottoscritto lavora di più, ma questo dipende dal mio lavoro- poi diventata una qualche festa anche religiosa che ora non ricordo nel dettaglio, mentre il capodanno è sentito come festa laica nella grandissima parte della popolazione).
Comunque poco cambia: tre, quattro o cinque giorni che siano sono sempre un’inezia.
Nella mia città non si lavora nemmeno alla festa del patrono: chissà se le feste dei patroni le lasceranno?
Buona giornata.
sia capodanno che ferragosto sono feste cattoliche, rubate sicuramente, ma per il calendario italiano sono classificate come feste religiose.
Non sapevo che fossero considerate feste religiose…buono a sapersi, anzi no!
Grazie Fri.
QUESTA BANDA DI CLERICO FSCISTI E PIDDUISTI A CUI ASSOCIO ANCHE IL PD e SEL NON PERDE L’OCCASIONE PER PROSTRARSI ALLE GERARCHIE ECCLESIASTICHE – PROPONGO UNA RIBELLIONE DI MASSA !!!!!! ATEI DI TUTTA ITALIA UNIMAOCI !!!!!!!
Schiava Ancia
hai forse il mal di pancia?
teoricamente lo schiavo saresti tu.
all’oratorio estivo vi danno come lavoretto il comporre rime di dubbio gusto e di sicura irrilevanza?
va che se vuoi un bicchiere di spuma in più, puoi prenderla al discount.
@Kaworu
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 :lol 😆 😆 😆 :lol 😆 😆 😆 :lol
@CERIOS
LA SCHIAVA ANCIA CHE NON HA IL MAL DI PANCIA TI AVVERTE CHE PRIMA O POI CON UN MORSO LA LINGUA TI TRANCIA !!!!
Lasciamo da parte, per un momento, la questione civile vs religioso e chiediamoci: si lavora per vivere o si vive per lavorare? Le festività sono uno dei pochi modi che hanno i nuovi schiavi per tirare il respiro di quando in quando. Già, perché chi ha disponibilità di rilievo non penso proprio abbia difficoltà a ritagliarsi tutti i “ponti” che crede, semplicemente rinunciando a una piccola fetta della parte in eccesso del proprio reddito, mentre i lavoratori salariati generalmente non hanno margini di reddito ai quali rinunciare, e comunque non hanno facoltà di decidere quando “concedersi” le loro interruzioni. Io queste cose alla Tremonti le chiamo prove tecniche di schiavitù, vedete voi come volete chiamarle.
A questo punto, piuttosto che vedere ridursi sempre più i momenti di “respiro”, preferirei un proliferare di festività religiose…
P.S. Quante ferie hanno, nell’anno, i lavoratori cosidetti “atipici” (che oggi come oggi sono quanto di più tipico sia dato di incontrare)? Che facciamo, per aumentare la produttività (degli schiavi) togliamo le ferie anche agli altri? Se non altro per equità di trattamento. Perché è lì che si vuole arrivare: spremere il limone fintanto che c’è un po’ di succo, poi buttarlo via (pensate un po’ alla fine che hanno già fatto le pensioni, please).
Concordo.
La mossa che si vuol fare è ridurre i lavoratori garantiti al livello di quelli precari o stagionali: doveri senza diritti.
E sì, qua il problema va oltre il discorso della laicità contro le feste religiose: qua si tratta di togliere al lavoro e ai lavoratori tutti quei diritti, riposo compreso, che le generazioni precedenti hanno estorto attraverso lotte e sacrifici, perchè il capitalismo, che oggi va di moda considerare ‘buono’, non ha mai regalato nulla a nessuno e ora torna a riprendersi quel che ha dovuto cedere.
Batrakos @ : Ho letto la tua risposta del 10 corrente alle 19 :07
Vorrei evitare di « monopolizzare » il sito rispondendoti ! Dopotutto da quello che ho potuto capire, la neurologia non sembra che interessi più di tanto (sarà anche dovuto al moi pessimo italiano,- che non è la mia lingua- causa di eventuali confusioni o malintesi; “mea culpa” !) ; per cui se lo desideri, trasmettimi (eventualmente via UAAR) il tuo EMAIL affinchè io possa risponderti. Grazie
Alessandro, e chiunque voglia: ecco qua
batrakos74@gmail.com
(dopo il ferragosto potrò rispondere con più calma)
Te l’ho lasciato…aspettiamo che venga approvato.
mi sa ke vogliono ACCOPPARE tutte le festivita’ civili altro ke accorpare.e comunque ke c’entra lasciare quelle religiose ?il 2 giugno,il primo maggio,il 25 aprile tutte festivita’ che fanno onore all’italia e agli italiani
la cosa “divertente”, tra l’altro, è che operai e impiegati stanno a casa cassintegrati perchè il lavoro non c’è o è poco.
feste o non feste