Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera “un decreto-legge che individua ulteriori ed immediate misure per la stabilizzazione finanziaria, per favorire lo sviluppo, a sostegno dell’occupazione, per la riduzione dei costi degli apparati istituzionali, nonché in materia di liberalizzazione di attività economiche”. Il sito del governo non ha, al momento, ancora pubblicato il testo ufficiale del decreto legge. Secondo anticipazioni di stampa, il governo ha deciso che le festività infrasettimanali “non concordatarie” verranno spostate al lunedì.
La redazione
Le festività “non concordatarie” si chiamano civili o nazionali. Dovrebbero saperlo anche i non atei.
È lo stesso criterio linguistico che ha trasformato i razionalisti in a-tei con l’alfa privativo o in “non credenti” (sulla falsa riga del “NON sa/NON risponde” nei sondaggi). Il concetto espresso in positivo è troppo lussuoso per essere concesso a chi rema contro. Vedrei di buon occhio l’abitudine di definire cattolici, anglicani, sunniti, sciiti, buddisti e induisti
“AN-A-TEI”…
We are Humanists.
Ottima osservazione Massimo, e chi volesse difendere i cattolici, anglicani, sunniti, sciiti, buddisti e induisti si potrebbe definire PRO-AN-A-TEI.
Insomma, è sempre più chiaro che c’è una casta sopra la casta.
Si tratta di una monarchia assoluta a base teocratica (l’ultima in occidente) che gestisce (o pretende di gestire) la vita (e le tasche) di oltre un miliardo di persone nel mondo intero possedendo patrimoni esorbitanti… sai com’è… Sono argomenti che commuovono il cuore sensibile dei politici italioti (con rarissime e, purtroppo, pressoché inutili, isolate eccezioni).
Questo vuol dire che un ipotetico “ponte del 1° maggio”, che il prossimo anno cadrà di martedì,
avrebbe fatto molti più danni di un “ponte dell’immacolata” che quest’anno cadrà di giovedì ?
Si vuol colpire il 25 aprile ed il 1° maggio, il messaggio è estremamente chiaro.
Sono d’accordo. Anche perché non è con ‘sta roba che si sistemano i conti pubblici.
No, ma si sottolinea che, checché ne dica la gente, in italia, gli AN-Atei (grazie Massimo) la fanno da padrone.
”ultimissime” o ”cazzatissime”?
Contessa, anche lei al Rotary?
@ Adele
Finora hai fatto tu sfoggio delle seconde, pontificando oltretutto su cultura e senso critico.
Qui l’elenco delle tue perle:
http://www.uaar.it/news/2011/08/11/congresso-eucaristico-uaar-scrive-anci/
Hai perso l’ennesima occasione di sembrare intelligente stando zitta.
Beh, volete negare che tale provedimento sia una grandissima cazzata?
@ Airon90
Occorre essere nella posizione di poter dire certe cose. Adele non può.
Chi ne produce ad ogni pié sospinto non può permettersi il lusso di parlarne.
E questo a prescindere sul giudizio riguardante il provvedimento.
Bè, chi le considera cazzattissime fa la figura del mona se le segue con tanta attenzione. Complimenti per la figura adelina.
@ maxalber
Adele ha già dato ampia dimostrazione di non comprendere le implicazioni di ciò che scrive. Però è laureata….
le tue direi che sono le seconde che hai detto
E’ arrivato un altro avanzo di oratorio che mangia sotto la tonache del pretume.
molto più probabilmente (e ottimisticamente) sono sempre gli stessi 2 – 3 che cambiano nick.
Adele, hai altro da scriverci oltre a cercare la rissa?
Poveretta, non offendete Adele. Ha già tanti problemi.
Adele non badare a questi monelli, continua a prendere i tuoi antipsicotici e vai a letto presto, vedrai che le cose andranno meglio.
Quindi vuol dire che il 2 giugno, che l’anno prossimo cade di sabato, sarà spostato al lunedì?
Ormai sono alla frutta, l’intero esecutivo si dovrebbe dimettere.
Spostare le festività alla domenica sarebbe stato assurdo
Al lunedì invece non è un’idea malvagia, in Inghilterra se non sbaglio le chiamano Bank Holiday
Il 25 aprile diventerà l’ultimo lunedì del mese
il 1° maggio il primo lunedì di maggio
e il 2 giugno il primo lunedì di giugno
Ok saltano i ponti ovvero nel caso in cui capitavano di martedì o giovedì (2probabilità su 7) ma se cadono di sabato o domenica si guadagna un giorno e per altri 2 giorni rimane invariato. Infine il mercoledì di festa è una rottura quindi meglio il lunedì, quindi su 3/7 meglio, 2/7 peggio 2/7 uguale, concludo che non mi dispiace.
Se lo facessero anche per le altre festività sarebbe perfetto
Beh almeno adesso il ponte c’è quasi sempre dal sabato al lunedì.
@Zeno
il ragionamento filerebbe, peccato si parli solo delle festività infrasettimanali… quindi se cadono di sabato o domenica lì restano!
L’han fatto anche in giappone se per questo, la sarà anche solo un provvedimento di facciata, ma noi ci staimo accingendo a fare l’esatto contrario… siamo proprio stupidi forte.
mitica Italia che festeggerà il 1° Maggio per conto suo in… Aprile, a conferma che è una nazione avanti rispetto alle altre.
Le “visite” papali non sono concordatarie per quanto riguarda i giorni da fissarli, spostiamoli tutte a domenica.
Non ragliare troppo, Stefano ”laureato”
ci pensi tu a farlo per tutti, stai tranquilla 😉
Ma con quanta attenzione segui queste “cazzatissime”.
Senti tanta affinità, vero?
@ Adele
“Non ragliare troppo, Stefano ”laureato”
Questo è l’argomento che confuta l’elenco delle tue stupidaggini o è un’aggiunta?
Vedi Adele, considerato che i tuoi interventi hanno buttato alle ortiche la tua credibilità non puoi essere ritenuta attendibile nemmeno sulle offese 🙂
@ Adele
“Non ragliare troppo, Stefano ”laureato””
A proposito:
“Dal vostro modo di porvi più che cultura si evince infantilisno, prepotenza ed esaltazione”
by Adele 🙂
Mi scuserete se sparo sulla Croce Rossa….
Adele ma sei maschia o femmino?
ma non si parlava di spostarle la domenica? e se la festa cade di domenica la si sposta ugualmente al lunedì? 🙂
Marco Tarquinio su Avvenire ha il coraggio, la tolla, di intitolare il suo pezzo “E ora l’altra casta”. Parla degli evasori, ma tace sui grandi privilegi della Chiesa cattolica, che sottrae ogni anno centinaia di milioni tramite l’8/mille che non le sono nemmeno stati attribuiti, per non parlare degli altri.
Due altre festività si potevano accorpare, per parità di trattamento: l’8 dicembre, una festa recente che non paragonabile per “radici” storiche al natale o sol invictus, per di più poco compresa dagli stessi cattolici, non presente in Francia e Germania, e che cade in periodo poco propizio a viaggi. L’altra era quella del patrono che poteva essere benissimo accorpato alla domenica.
Ma la Casta della Chiesa i sacrifici li lascia sempre fare agli altri, e si tiene stretta i privilegi.
Almeno tu l’hai compresa la festa poco compresa dagli stessi cattolici. E poi… chi cavolo se ne frega della Germania e della Francia! Ma cercate di avere un pò di orgoglio e non disprezzare continuamente il vostro Paese piangendovi sempre addosso. Anche voi siete ”Italia”, rimboccatevi le maniche e fate vedere quanto valete di più.
Ti immagino come una camionista, con le braccia muscolose e i metodi spicci, Adelina. Come va la tua lettura estiva dei diari di Goebbels? Puoi scambiarti questi libriccini con la Roccella, così risparmiate.
Per far vedere quanto valiamo, potremmo iniziare a cacciarvi via a calci nel deretano.
Chi se ne frega della Germania??? E chi credi che stia comprando il nostro debito, tesoro?
L’invito a rimboccarsi le maniche andrebbe esteso alla Chiesa cattolica che vive sulle spalle della comunità, ed è un invito che voi stessi cattolici dovreste avere la coscienza di rivolgere: prendete esempio dai valdesi, che incassano esclusivamente le quote attribuite dell’8/1000. Rimbocchiamoci le maniche e facciamo per bene i conti anche su quel fronte, e cominciare a togliere i privilegi economici della Chiesa che pesano sul bilancio pubblico.
@ Adele.
No caruccia. Io non mi rimbocco le maniche per mantenere con le mie TASSE una manica di eunuchi vestiti da donna che fanno i tuttologi del menga su tutto lo scibile umano.
E non pago un santone coperto d’oro zecchino che fa la lagna sulla povertà altrui.
@tianlu. Sarebbe possibile argomentare le proprie posizioni senza insultare le camioniste e/o senza attribuire rispettabilità o poca rispettabilità alle donne in base all’aspetto fisico, in particolare in base alla sua appetibilità per il maschio? Grazie.
hai cambiato nick un’altra volta?
(concordo sul fatto che non vadano insultate le poche camioniste e le donne in generale, comunque)
@ titti
hai ragione. Qualche volta siamo tentati di usare gli stessi argomenti di questi nazisti vestiti da agnelli, ovvero lo scherno, ma non è una buona idea perchè si finisce per porsi al loro stesso livello. E’ difficile non cedere alle provocazioni a volte a causa delle assurdità e volgarità che escono loro dalla bocca. In questo caso dal keypad.
Chiedo scusa alle persone delle quali ho urtato la sensibilità.
Io conosco delle ragazze con quel tipo di fisico e mi stanno simpaticissime. Volevo solo far capire a adele che spesso i cattolici hanno problemi ad accettare la propria omosessualità. Lei potrebbe essere benissimo una omo repressa, e non ci sarebbe nulla di male. Proprio come il suo amico nazinger, gay evidentissimo ma schieratissimo contro i gay. Id est: cripto checca.
Peace and love
p.s. con questo non voglio assolutamente dire che tutte le lesbiche hanno un aspetto mascolino. Me ne guardo bene. Anzi la maggior parte di quelle che conosco io sembrano delle madonne rinascimentali.
Sandra: «che cade in periodo poco propizio a viaggi»
Non è che uno è in vacanza solo se se ne va di casa, nè! Il senso della “vacanza” (da vacuum, cioè vuoto) è quello di un tempo privo di impegni, da destinare al… vuoto, ovvero a farne quel he si preferisce. “Tempo libero” nella sua accezione più profonda. Il tempo libero, non dimentichiamolo, è quel tempo che riusciamo a sottrarre alla schiavitù degli impegni, non ultimi ma non solo gli impegni lavorativi. Dunque, l’8 dicembre è e resti vacanza, uno spazio vuoto da dedicare a… quel che ci pare. Che quel gradito spazio vuoto sia vuoto per via di una ragione religiosa o laica, onestamente, non mi interessa — basta che vuoto sia e vuoto lo si lasci.
Intendevo dire che dal punto di vista dell’economia, che è o dovrebbe essere il pretesto di questa faccenda, avrebbe più senso accorpare un giorno come l’8 dicembre che cade “male” – non è abbastanza caldo per andare via e di solito non c’è ancora abbastanza neve perché aprano le piste – piuttosto che un 25 aprile, 1 maggio o un 2 giugno che sono più fortunati dal punto di vista climatico. Il senso della “manovra” economica in teoria doveva essere portare un vantaggio economico al paese, almeno è così che vogliono venderla, e sinceramente, se tanto mi dà tanto, è ovvio che questa manovra è solo un modo di guadagnare tempo, per loro (che equivale a perderlo, per noi).
mah, sono riusciti a togliere una parte delle province, ma le esenzioni fiscali vaticane, non si toccano.
Aspetta a dire che le province sono riusciti a toglierle, perché dobbiamo ancora assistere al balletto delle deroghe, tipico della nostra tradizione.
Inoltre, non è che tagliando le province hai eliminato le spese che derivano dalle attività che erano gestite da quegli enti. Più probabilmente quelle attività passeranno in mano ad altri enti, con aggravi dei costi per la gestione di questi ultimi. Inoltre c’è la pesantissima questione dei riflessi sull’occupazione di chi nelle province da sopprimere ci sta lavorando. Anche loro sono persone, anche loro sono lavoratori come gli altri. Quando si va a rivoluzionare un meccanismo rodato e radicato si mettono in piedi montagne di problemi. Staremo a vedere come li si affronterà, ma non sono per niente ottimista.
Nel migliore dei casi chi lavora in provincia è un occupatore di posti di lavoro inutili. Le provincie possono benissimo essere sostituite da federazioni di comuni (i quali andrebbero a loro volta diminuiti) o tre livelli amministrativi non bastano, ce ne vogliono per forza 4, o magari 5?
Quanto ai minori costi di certo ci saranno costi per i politici, visto che in Italia per ogni livello amministrativo abbiamo un presidente con tanto di giunta e consiglieri, più rispettivi collaboratori e portaborse.
serlvrer: «posti di lavoro inutili»
Valutazione opinabile. Per me sono posti di lavoro “inutili” quelli da calciatore, vetrinista, operatore in agenzia viaggi, commesso in profumeria, stilista, attore, orafo, [la lista, compilata secondo un ordine assolutamente sparso, si potrebbe allungare a dismisura]. Altri avranno certo opinioni diverse dalle mie. Rimane un fatto: tutti quegli “occupatori di posti di lavoro inutili” persone basano il proprio sostentamento sul mestiere che fanno, per cui ogni mestiere è importante e sopprimerlo genera problemi.
Beh, Aldo, che l’amministrazione pubblica italiana sia pesante e inefficiente, e che quindi ci siano posti di lavoro “inutili” è una cosa assodata. L’orafo fa un lavoro inutile? Ma è sul mercato, se non vende chiude, nel privato se il lavoro è inutile non corrisponde un flusso di denaro. Nel caso dell’amministrazione pubblica il flusso di denaro non è sintomo di utilità pubblica. Nella categoria dei lavori inutili, ossia che pesano sulla spesa pubblica senza produrre un vantaggio per il pubblico, metterei gli insegnanti di religione: anche loro basano il loro sostentamento sul mestiere che fanno, ma se non serve, perché dobbiamo sostenerli noi?
>anche loro basano il loro sostentamento sul mestiere che fanno, ma se non serve, perché dobbiamo sostenerli noi?
perchè quelle stesse persone poi sono quelle che vanno a comprare le scarpe che produci nella tua fabbrichetta, ergo tagliando posti di lavoro non si risolve assolutamente nulla.
Le feste al lunedì. E il paese ora è salvo.
A questo punto, bisogna che ci organizziamo da adesso per una atto di disobbedienza civile collettivo, qualra dovessero toccare alcune feste fondamentali, come il 25 aprile, il primo maggio. E poi allora si aboliscano i santi patroni…
ma siamo sicuri che quel “ACCORPARE ALLE DOMENICHE” significhi festeggiare il lunedi’
e non che voglia dire festeggiare proprio la domenica, cioe’ farle sparire?
Io non ho ancora capito bene, se qualcuno mi puo’ dare la certezza di quello che vuol dire lo
ringrazierei molto
Questa di “abolire” le feste non religiose la trovo una manovra invero idiota, ideologica e, sprattutto, completamente inutile.
Che bisogno c’è di lavorare di più quando ormai di lavoro non ce n’è più per nessuno, molte ditte hanno chiuso e quelle che restano vanno avanti a stento o a furia di cassa integrazione ?
Forse non si sono ancora resi conto che l’economia non è più quella degli anni ’50 e ’60 e che non si può pretendere di investire, produrre e aumentare la popolazione e i consumi sempre di più.
La maggior parte dei cittadini queste semplici e lapalissiane cose che attengono alla logica dello sviluppo sostenibile (l’unica possibile) l’hanno capita, i nostri rinomati ed “esperti” politici ancora no.
Con queste premesse la crisi potrà solo peggiorare e forse non è neppure un male, anzi, la reputo una dovuta punizione all’arroganza del capitalismo sfegatato imperante.
Purtroppo la punizione non ricadra’ sui capitalisti sfegatati ma sui lavoratori sfigati!
L’unica festa che dovevano tagliare, è quella che fa il Vaticano con i miliardi di euro che ogni anno ruba al popolo italano!
è stato proposto dai radicali se non sbaglio, ma ovviamente la cosa non avrà seguito.
la casta dei pariah al contrario è , per definizione, intoccabile.
Ottima idea,per bisogna abolire pure le feste come il 17 Marzo,il 2 Giugno,mentre assolutamente dalasciare il 25 Aprile ,come pure, lafesta dei lavoratori,tranne che per gli atei,i quali ,non meritano riposo.
pensa che i cattotalebani come te non meritano neanche la cittadinanza e la residenza italiana….
forse si: in una residenza assistenziale protetta !
Ohia, fischia che ti passa cretinetti.
Bruciata anche oggi l’omelette?
Se il problema delle feste religionse è che sono previste dal concordato e quindi non si possono toccare, beh, basta abolire il concordato, no? Sarebbe anche ora…
Proprio nel glorioso 150° dell’unità d’Italia, le festività emblematiche di questo Paese vengono cancellate, e in favore di altro che nulla c’entra con la laica repubblica.
L’impegno dei bisnonni risorgimentali è stato completamente vanificato dai pronipoti avidi e inetti, al punto che le popolazioni che vivevano sotto la Francia, l’Austria, la Spagna, e in organizzazioni locali (tranne una), se non fossero state unite in questa espressione geografica: l’Italia, ora vivrebbero più libere, civili e ricche.
Uscite per strada e guardate a quante finestre sventola la bandiera: ridere o piangere?
E pensare a tutto l’assenteismo dei parlamentari!!!
E pensare al parassitismo sociale dei preti!!!
E pensare che alcuni anni fa si parlava invece di riduzione dell’orario di lavoro, di “settimana corta”, ecc…