Crisi e soldi pubblici alla Chiesa, “Avvenire” contrattacca

“Tre “firme” del giornalismo italiano, tre commentatori acuti e salaci e godibili”, li ha definiti su Avvenire Umberto Folena. Negli ultimi giorni Gramellini, Severgnini e Facci si sono però chiesti perché anche la Chiesa non comincia a tirare la cinghia, e perché lo Stato non riduce i contributi che annualmente le eroga. Folena, già autore della Vera questua, risposta cattolica a La questua di Curzio Maltese, contrattacca: i tre, ai quali non sarebbe così “difficile informarsi”, sono a suo dire riusciti “a copincollare la stessa sciocchezza smontata, anzi demolita dati alla mano anni e anni fa”. Perché, ritiene Folena, “quei «quattro miliardi» sottratti all’Italia della crisi sono lo schizzo cattivo di un laicismo che intende eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa, che sta contribuendo già adesso ad ammortizzare gli effetti nefasti della crisi”. Insomma, conclude, “la democrazia, per non essere inquinata, avrebbe bisogno di smascherare chi gioca con le carte truccate. Quattro miliardi di trucco, per cominciare”.

Raffaele Carcano

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55 commenti

Bee

Insomma, un complotto.

E dire che Curzio Maltese per prudenza aveva arrotondato tutto per difetto, mi pare.

Bee

Tra l’altro:

“lo schizzo cattivo di un laicismo che intende eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa”

Il caro Folena pare ignorare il principio di laicità dello stato, tanto da tradurlo in un “laicismo” intollerante ed invasivo. Ma d’altronde fa i propri interessi.

Il Malpensante

“Insomma, un complotto.”

un gomblotto, per la precisione.

😉

davide

ok, allora si sono sbagliati, non sono quattro miliardi…bene e mio caro Folena allora quanti sono? non cominciare nel dire una cosa e subito dopo sviare l’attenzione portandola su altri piani…4 miliardi sono “lo schizzo cattivo di un laicismo che intende eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa”, ok e invece la verità (documenti alla mano) qual’è? 3 miliardi e 999 milioni?

ErnestoBabbo

Copio e incollo: “eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa”. Beh? Cosa c’è di male? Io sono perfettamente d’accordo.

Massimo

“eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa”

Ovvero: tradurre nei contesti pubblici, fuori dalle mura chiesastiche, la situazione di sovaffollamento che c’è dentro i sacri templi. Tre vecchiette e due invasati.

Gianluca

“ritiene Folena, “quei «quattro miliardi» sottratti all’Italia della crisi sono lo schizzo cattivo di un laicismo che intende eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa”

Coda di paglia?

Ma qui siamo all’assurdo:

“che sta contribuendo già adesso ad ammortizzare gli effetti nefasti della crisi”

Stesso modus operandi: Ora dicono che la scienza si è sviluppata grazie al cristianesimo, così come i diritti civili. Naturalmente, tra 30 anni diranno anche che grazie all’amore cristiano e alla chiesa che li ha sostenuti i gay hanno pari diritti degli eterosessuali.

Il Malpensante

“ritiene Folena, “quei «quattro miliardi» sottratti all’Italia della crisi sono lo schizzo cattivo di un laicismo che intende eliminare ogni presenza sociale e pubblica della Chiesa, che sta contribuendo già adesso ad ammortizzare gli effetti nefasti della crisi”. ”

questa gentaglia ha smarrito ogni barlume di dignità e decenza, abbiano almeno il buon gusto di tacere, visti i sacrifici che gran parte degli italiani dovrà affrontare.
sarei inoltre curioso di sapere in che modo ammortizzano gli effetti nefasti della crisi…preghiera e affidamento alla divina provvidenza?

Rothko61

“sono lo schizzo cattivo…”
No, caro Folena, sono soldi. Tanti bei soldoni, ai quali vanno aggiunti tutti gli altri che quotidianamente vengono regalati ai tuoi amici da stato, regioni ed enti locali.
E i laici (laicisti, se preferisci) si sono rotti le folene di questo scempio.

Volo alto

Il giorno in cui le masse dormienti dei beoni scopriranno le furbate della chiesa ai loro danni,
noi laicisti ed atei dovremo scendere in campo per difenderli dai forconi che vorranno infilargli nelle chiappe!
E’ la storia che ce lo insegna!

Massimo

La verità è che molti laici non vedono l’ora – come me – di svestire i panni dell’anticlericale. Purtroppo, ciò sarà possibile sono con l’estinzione dei clericali. Pertanto, finché c’è chi sente l’INTERESSE di difendere i privilegi anacronistici di una combriccola di oligarchi medievaleggianti, ci sarà chi sente il DOVERE ETICO di contrastarli in nome di qualcosa di appena più aggiornato. Una perdita di tempo di cui si farebbe volentieri a meno se, disgraziatamente, non ce ne fosse così bisogno…

Francesco

Per amedeo
L’Unita’ prende i finanziameti come giornale di partito mentre Avvenire prende i finanziamenti come giornale di una Fondazione (conferenza episcopale italiana) sono due cose differenti, questo accaparrarsi soldi publici per fare disinformazione cosa c’entra con il messaggio che vi avrebbe lasciato Gesu’ (non mi risulta fosse finanziato dal governo anzi diceva date a Cesare quel che e’ di cesare e a dio quel che e’ di dio)

davide p.

il problema è che ciccio folena non ha risposto per le rime presentando dati ma ha solo fatto a pezzi i maroni usando i soldi miei per scrivere aria fritta!

Francesco

Umberto Folena costretto ad offendere suoi tre persone serie per cercare con arrampicate libere sugli specchi di coprire il suo padrone la chiesa.

Francesco

Ho dimenticato di togliere “suoi” prima avevo scritto “suoi colleghi” ma era troppo offensivo per i tre giornalisti.

daniele

la democrazia, per non essere inquinata, avrebbe bisogno di smascherare chi gioca con le carte truccate
——————–
è proprio quello che si cerca di fare. Smascherare i gonnelloni su quanti soldi fottono agli italiani.

elena

Ma i tagli allo stato sociale, al di là delle lamentele di facciata, alla Chiesa fanno comodo: in questo modo può continuare a sostituirsi allo stato nella funzione di ammortizzatore sociale, e sfruttare la situazione per fidelizzare il cliente e magari anche per distogliere l’attenzione dagli innumerevoli scandali che la colpiscono. Il punto è che un paese, che è per forza di cose plurale, non può permettersi di delegare le sue competenze e i suoi obblighi a un’organizzazione di parte che risponde solo a se stessa e che usa questa interdipendenza col potere politico per fare pressioni sul legislatore a danno di tutti quelli che non si riconoscono nel suo magistero: vedi la mancanza di leggi umane sul fine vita, il boicottaggio della 194, la truffa dell’8×1000, i finanziamenti alle scuole cattoliche… tutti provvedimenti che colpiscono anche chi non è né cattolico né cristiano. Se un paese fa questo vuol dire che considera parte dei suoi cittadini (tutti i non cattolici) come cittadini di serie B.

firestarter

grazie elena, io non riesco mai ad esprimere gli stessi concetti senza degenerare nelle bestemmie

davide p.

e la gente ci casca!
mio zio per primo che mi fa “bello il nuovo oratorio, almeno i ragazzi hanno un posto dove stare senza andare in giro a bere”
io non sono mai stato all’oratorio e sono astemio!
ma come dice Paul “non ci puoi ragionare con certa gente”

Kaworu

a tuo zio sfugge che i ragazzi dell’oratorio escono il sabato sera a bere, tendenzialmente.

nicola

piu’ chiaro di cosi’.vogliono essere lo stato.ma sensa responsabilita di stato.delegano al parlamento le loro istanze.loro pretendono,non chiedono.per loro è importante avere un piede dentro.se’ un giorno uno stato vero,con un parlamento vero,decide,che ognuno deve stare al suo posto,da quel giorno inizia un cammino di democrazia.

Southsun

Per rispondere a Folena basterebbe appioppare alla Chiesa italiana il sistema tedesco.

Allora sì che a madama la sgualdrina passerebbero tutte le arie e il sussiego, e si manterrebbe con i sussidi che gioiosamente le elergiscono i propri fedeli, e farebbe beneficienza con i soldi PROPRI, e non con quelli degli altri al 20%.

In caso di scandali la vorrei vedere, la predetta sgualdrina, a tamponare l’emorragia di fedeli PAGANTI.

Finquando sarà lo Stato a pagare alla Chiesa sottane e vibratori, la vedremo sempre in cattedra a dispensare “dottrine” su tutto lo scibile umano, senza manco un barlume di vergogna per le menzogne propugnate ieri, oggi e domani.

Gianluca

@ Southsun

E anche col sistema tedesco, non è che dal punto di vista del diritto sia tanto più giusto. Allora un cattolico solo perchè crede in dio deve essere obbligato a versare una tassa per sostenere la sua chiesa? Perchè? Sarebbe più giusto che la chiesa campasse di donazioni, ma non di donazioni imposte. Tra l’altro andrebbe un po’ meglio, ma con il sistema alla tedesca qui sarebbe come coi sindacati, intanto ogni nuovo nato sarebbe cattolico (indipendentemente dal battesimo) a meno che non dimostri il contrario, quindi lo stato preleverebbe in automatico la tassa procapite e ci vorrebbero ricorsi al tar per riaverle indietro. Un po’ come per l’ora di religione: una cosa facoltativa che ti viene appioppata d’ufficio e sei tu che ti devi attivare per NON farla.

Cartman666

Caro Gianluca, in america i fedeli danno alla chiesa il 10% del loro stipendio. Se ci fosse il sistema tedesco in italia, di cattolico non ne resterebbe neppure uno.

Halftrack

La Chiesa non ha mai detto a nessuno quanti soldi ha in tasca, come li ha fatti, come li spende e quanti gliene restano da spendere.
Lo Stato ha un Bilancio. Difficile pensare che sia veritiero al 100% ma c’è un documento.
La Chiesa che continuamente parla di verità non pensa anche a dirla invece di nasconderla?
Come invece fa e ha sempre fatto in economia, storia e pedofilia?
Perchè non pubblica un bel Bilancio di tutti, ma proprio tutti, i soldi che amministra compresi quelli amministrati dalle migliaia di associazioni che sotto i nomi più disparati fanno sempre capo a lei?
In quest’ottica di verità potrebbe anche pubblicare su Internet gli archivi vaticani in modo accessibile a tutti.
Si toglierebbe un bel peso storico dallo stomaco.
Ho i miei dubbi però.
I confessori non hanno nessunissima voglia di confessarsi.

Federico Tonizzo

La chiesa e la mafia hanno una perfetta affinità di struttura e di funzionamento.

davide p.

perchè tenerle separate…
io la chiamerei chiafia o maiesa…

chiafia mi piace di più…

Marco Uno

Chiesa e stato in italia sono una sola cosa da troppi secoli per sperare che la politica ci regali una laicità com’é presente nel nord europa.
Se poi i politici non sono statisti illuminati ma mezze calzette colluse mettiamoci pure il cuore in pace.

Esempio, dei 4 miliardi in TV si parla ovviamente poco, in compenso quando l’arcivescovo di Genova decise di restituirci 1 milione di euro per aiutare i poveri della città non ci fu canale televisivo che perse l’occasione di magnificare e ricordare più volte il generoso regalo. Fatto da lui ma con i nostri soldi. 🙁

davide p.

fantastico!
un ladro che ti ridà un infinitesimo del maltolto e passa per eroe!
santo subito!

Bismarck

L’unica fortuna in tutta questa vicenda dei soldi, noi sappiamo che sono ben più di 4 miliardi, è che, nonostante la massa ingente di denaro, le clientele e chi più ne ha più ne metta, la chiesa continua a perdere inesorabilmente fedeli e i suoi principi sono sempre meno seguiti (ammesso che un tempo i suoi “consigli di vita” fossero seguiti). In questo senso è proprio vero, come dice Ratzy, che i soldi non sono tutto. Questo ci dovrebbe far sperare nella prossima, anche se temporalmente lunga da aspettare, dipartita della superstizione.

Anonymous

Non sono affatto d’accordo. Possiamo anche regredire come ha fatto l’Ungheria, per esempio.

Bismarck

Penso che l’Ungheria sia un caso un po’ straordinario e legato alla sua storia interna. Certo è che l’ue non batte un colpo. Nonstante tutto da noi la maggiornza non è così grande da incidere sulla costituzione come è stato fatto a Budapest. Basta ricordarsi che anche la riforma costituzionale fatta a maggioranza nel periodo 2001-2006 è stata poi bocciata dal referendum confermativo, che appunto non ha confermato.

davide p.

bello però il sito dell’avvenire su cui non si possono commentare le notizie…
ma è lo stesso avvenire che si cucca milioni di soldi pubblici?
Folena…. MUTO!!!!!

amedeo

A tutti quelli che chiedono “quanti sono i soldi che la Chiesa riceve dallo stato” (ma nei commenti ho visto richieste ben più assurde) ricordo che è sufficiente una semplice sottrazione: leggete quanto dice maltese nel libro “la questua” (che da bravi anticlericali avete acquistato) e sottraete quanto sbugiardato da Folena nel libro “la vera questua” che trovate GRATIS qui:
http://www.avvenireonline.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf

Quel che resta sono i veri soldi che lo stato da alla Chiesa.

Ma se mi contate come “soldi alla chiesa” anche gli stipendi dei giornalisti, degli insegnanti o dei vigili in servizio a processioni e funerali… allora siamo fuori strada.

davide p.

sono tardo
mi fai il conto?
e poi mi rispieghi perchè lo stato dovrebbe dare anche solo un centesimo alla chiesa?

Bee

E naturalmente Folena ha ragione e Curzio Maltese e tutti gli altri torto?

Senza contare che Maltese aveva calcolato 4 miliardi e rotti arrotondando tutto per difetto e che invece vi sono altri che aumentano di molto quella cifra?

Bee

Personalmente, tra l’altro, ritengo che da una organizzazione che così spesso opta per il revisionismo storico mi pare il minimo aspettarsi che ricorra a giustificazioni finanziarie…

Francesco

Per Amedeo
“Ma se mi contate come “soldi alla chiesa” anche gli stipendi dei giornalisti, degli insegnanti o dei vigili in servizio a processioni e funerali… allora siamo fuori strada.”

E perche’ non li dovremmo contare perche’ non fa comodo alla chiesa?

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