Il singolare regalo, scrive l’Unione Sarda, è arrivato per posta al sindaco Massimo Zedda (SEL), accompagnato da una lettera scritta dal mittente, Carlo Murru (centrodestra, qui il suo sito personale), sindaco del comune di Quartucciu, in cui critica Zedda per aver rimosso il crocifisso presente sulla parete del suo studio subito dopo essere stato eletto: «Il sindaco di una città rappresenta nell’esercizio delle sue funzioni, non se stesso, ma l’intera comunità, in gran parte legata a questo simbolo di fede e la rimozione dello stesso lede un loro diritto».
In realtà Zedda non ha mai rimosso il crocifisso dallo studio, lo ha semplicemente spostato su una parte adiacente per far posto alla foto del Presidente della Repubblica. «Nessuna mancanza di rispetto, si è solo seguito il protocollo», si è affrettato a precisare Zedda.
Citazione anche per la sentenza della CEDU da parte di Murru, che erroneamente parla di uffici pubblici invece che di aule scolastiche: «Ti è sicuramente noto che la Corte Suprema di Strasburgo, nel marzo scorso ha dato ragione al governo Italiano nella querelle sull’esposizione negli uffici pubblici italiani del crocifisso».
Non concordano con l’iniziativa di Murru diversi esponenti del mondo cattolico. Don Mario Cugusi ritiene che Zedda abbia ragione «nel sottolineare che quel che conta è la testimonianza quotidiana che una persona fornisce dei valori del Vangelo», e dello stesso avviso è don Luciano Pani della chiesa di Sant’Anna, mentre secondo don Alfredo Fadda, parroco della cattedrale di Sant ’Elena di Quartu , «sulla parte potevano stare entrambi i simboli. Ma visto che si tratta del suo ufficio personale, non credo che il sindaco Zedda sia obbligato a tenerlo».
Massimo Maiurana
In questi tempi senza problemi urgenti è essenziale la dissertazione su quale parete debba essere appeso e se ci fosse posto sulla stessa con il Presidente della Repubblica.
Magari un Napolitano formato tessera non ruba troppo spazio.
Rivolgo al sindaco di Quartuccio un francescano invito… che andasse a cagare.
Io metterei una foto di Napolitano mentre dopo mezzo secolo chiede scusa al popolo ungherese per aver approvato ed esaltato (peraltro con gli altri compagnucci)l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica che provocò migliaia di morti e la
restaurazione del sanguinario regime comunista…..
ho come il sospetto che il concetto di “rispetto delle istituzioni” ti sia alquanto sconosciuto.
ma del resto cosa aspettarsi dai sostenitori di una monarchia assoluta di un Paese straniero…
Ecco bravo… e poi metterei una foto di uno dei tanti ‘rappresentanti in terra’ di quel povero cristo in croce mentre chiede scusa all’umanità per le infamità che in nome suo sono state commesse.
@ Caifa
A te piacerebbe invece un bel quadro con Torquemada, vero?
Mavacaghèr
Concordo con Caifa.
@ Caifa.
Una bazzecola in confronto alla tua Chiesa che ha promosso per 2000 anni i pogrom contro gli ebrei, culminati con l’Olocausto degli adepti nazisti di “Gott Mit Uns” del cattolico Hitler.
Proprio VOI criticate i sanguinari comunisti? Cencio che (s)parla di straccio!
Una manica di criminali siete, altrochè. Vedi quello che combinate OGGI in Africa, dietro la facciata dell’assistenza ai poveri!
@Adele
Non avevamo dubbi!
Per Caifa ed Adele
Meglio un foto di Napolitano con il papa tra di loro vanno sempre d’accordo.
Zedda noo sa neppure cosa sia ilCrocifisso,Zedda una vergogna per la Sardegna,come Southsun.
Sempre ironico suo malgrado, il nostro Aluccio.
sono cagliaritano. di certo Zedda non è il mio sindaco, così come Napolitano non è il mio presidente (complice nell’omicidio di Eluana Englaro).
considerato che era lei ad aver SPECIFICATO di voler morire in tale situazione, non si tratta di omicidio ma di porre fine alla tortura osservando la sua volontà. avesse affermato di voler vivere in tale situazione, ti darei ragione, ma poichè HA AFFERMATO IN MANIERA INEQUIVOCABILE IL CONTRARIO…..
Ma stai zitto aiò!
mi sa che ale di zedda conosce solo il mirto zedda piras.
di cui evidentemente abusa.
si può sempre cambiare idea, ammesso e non concesso che eluana avesse tale idea (un’affermazione verbale fatta chissà come e chissà quando.. come si sa VERBA VOLANT) – la vita e sacra e nessuno ha diritto di disporne uccidendosi o facendosi uccidere.
Piacerebbe sapere quale diritto viene leso.
il diritto ad imporre a tutti il proprio amico immaginario.
Ma scusa, pensa ad un devoto che va a far visita al sindaco, magari per perorare una licenza edilizia, ed entrando nell’ufficio non trova il crocifisso.
Immagina solo l’angoscia che l’attanaglierebbe, forse farebbe fatica a respirare, sudorazione fredda, palpitazioni, insomma ne andrebbe nella sua salute.
Più lesivo di così…
Il diritto a vedere il Crocifisso,il diritto a quei diritti che il Crocifisso rappresenta,uguaglianza,rispetto tolleranza,se il Crocifisso vi da fastidio impicatevi pure,don Cugusi indegno delleOrdinazioni sacre che ha ricevuto.
ho come la sensazione che un crocefisso ti sia caduto in testa.
di quelli a grandezza naturale.
probabilmente mentre stavi spegnendo le candele.
Primo neurone: “il crocifisso… rappresenta,uguaglianza,rispetto tolleranza”.
Secondo ed ultimo neurone: “se il Crocifisso vi da fastidio impicatevi”.
Te a percuoterti sul capo non si corre pericolo; non c’è buco, è tutt’osso.
Il diritto a quei diritti 😀
Cattolicesimo e diritti non vanno d’accordo: o uno o l’altro
Uguaglianza, rispetto e tolleranza: tutti concetti ben rappresentati da un simbolo IMPOSTO.
E soprattutto: tutti concetti notoriamente molto cari al nostro Aluccio, come dimostra con ogni suo intervento.
Cerca di capire quello che vuoi, prima di scrivere, sciroccato.
“Don Mario Cugusi ritiene che Zedda abbia ragione «nel sottolineare che quel che conta è la testimonianza quotidiana che una persona fornisce dei valori del Vangelo»
«sulla parte potevano stare entrambi i simboli. Ma visto che si tratta del suo ufficio personale, non credo che il sindaco Zedda sia obbligato a tenerlo».
Siamo all’assurdo, dei preti che mostrano più buon senso dei politici.
Da notare, invece, la chicca:
“«Il sindaco di una città rappresenta nell’esercizio delle sue funzioni, non se stesso, ma l’ INTERA comunità, IN GRAN PARTE legata a questo simbolo di fede e la rimozione dello stesso lede un loro diritto”
l’avevo notata anch’io.
del resto il concetto espresso riflette tutta l’ignoranza di questa gentaglia.
quando capiranno che il livello di democrazia di un Paese si misura dal grado di tutela delle minoranze sarà già troppo tardi: l’islam sarà maggioranza.
E’ così, molti politici del centrodestra si mostrano proni alla chiesa per chiare convenienze elettorali e spesso aggressivi, più di quanto non farebbero preti e vescovi.
Spero lo rispedisca al mittente, in fronte però… Se vuole una teocrazia vada in Iran.
Sspero che i cagliaritani buttinofuori da Cagliari Zedda e la sua cricca a calci nel c..o.
quanto zedda piras hai bevuto oggi?
va che col sole non ti fa mica bene
INTERA comunità fatta non solo da cattolici , anzi questi sono una minoranza come tutte le altre.
Ovviamente dico che sono una minoranza perchè mi riferisco ai praticanti ( a mio avviso o si è cattolici o non lo si è , le vie di mezzo non possono esistere in questi casi)
Ma siete andati a vedere il sito del sindaco Murru?!?!?!?
E’ un sito consacrato!!! Quelli di Pontifex, al confronto, sono dei dilettanti…
Andate a farvi una risata. 🙂
rotfl!
🙂
Carlo Murru: una voce e una chitarra a servizio del Vangelo
rotfl!
vabbè ma questo è il suo sito personale… può farci quello che vuole…
adesso cerco il sito di Quartucciu
@davide p.
“può farci quello che vuole”
e chi dice il contrario?
dico solo che è esilarante…
“sito consacrato”: al posto del firewall ha un esorcista?
rotfl!
mi chiedo per benedire il sito cosa bisogna benedire?
il server? no perchè contiene anche altro…
i settori dell’hardisk del server? ma quelli possono essere riutilizzati e domani contenere rock opere sataniste…
il campo magnetico degli atomi dei settori dell’hardisk? ma come? c’è una formula per benedire anche il campo magnetico oltre alle auto?
Per biechi motivi elettorali si fa questo ed altro; E’ poi ridicolo che si parli di una comunità in gran parte legata “a questo simbolo di fede”.
E basta! Solo chi è in malafede parla di una inesistente maggioranza legata a valori cristiani, quando nei fatti, in Italia, spiace dirlo, c’è una corruzione e una mancanza di senso civico maggiore che in altri paesi contagiati, come direbbe zombie-Benedetto, “dal morbo del relativismo etico”.
Ah, a proposito, in questi giorni si sono svolti i “candelieri”, festa religiosa in quel di Sassari: vi assicuro che, a parte qualche fervente credente, l’è tutta una scusa pe magnà lo zimino (piatto tipico sassarese) nelle campagne circostanti la città.
Carlo Murru invia un crocefisso come segno di diffida?. Ma non era un simbolo di amore?.
Allora voul dire che ci sono nostalgici delle crociace in questo paese.
Murru si vergogni e vada a confessarsi per coerenza.
E’ un simbolo d’amore, ma che all’occorrenza può essere impugnato come una clava oppure una spada.
a me sembra il corrispettivo della testa di cavallo nel letto…
un simbolo che serve per amare come per distruggere… un po cavernicola come concezione, non ti sembra?
Nelle ferramente si trovano attrezzi multiuso più utili ed efficaci di questo.
Evidentemente il sindachetto-prete (o aspirante tale) di Quartucciu non si è letto la sentenza CEDU e vuole imporre a tutti il simbolo della sua religione.
Simbolo che dovrebbe star fuori dalle istituzioni dello Stato LAICO che NON ha più una “religione di Stato”.
Ma è ovvio che questi ayatollah cattolici da quell’orecchio non ci sentano.
Sono abituati – male – a pretendere e ad avere tutto: l’uovo, la gallina, il cesto, la stia, il pollaio e tutta l’aia.
Bè, un crocifisso potrei anche accettarlo come regalo. Perchè no?
L’unico neo sopra la croce è Cristo: io preferirei il dio Bacco, nella sua splendida interpretazione delle ammucchiate orgiastiche delle baccanali.
Ma ancora si fanno questioni su come deve essere posizionata una foto e un pezzo di legno sul muro mentre le caste ci stanno uccidendo socialmente?
Ah, guarda…Io saprei benissimo dove mettere ai rappresentanti di queste caste, simboli, pezzi di legno e foto! 😉
«Il sindaco di una città rappresenta nell’esercizio delle sue funzioni, non se stesso, ma l’intera comunità, in gran parte legata a questo simbolo di fede e la rimozione dello stesso lede un loro diritto».
Esatto!…”In gran parte”, significa che NON TUTTA la comunità e’ legata a quel simbolo di fede. Cio’ significa che un Sindaco, non puo’ farsi carico di rappresentare una sola specifica religione, a dispetto di tutte le altre dei suoi cittadini, che ne avrebbero pari diritto.
La rimozione di quel simbolo di fede, non significa affatto andare a ledere un diritto, ma anzi, significa garantire una neutralità ed un’ugualianza, nella rappresentanza che il primo cittadino, fa’ dei suoi concittadini stessi.
Non mi risultano affatto “Diritti di vedere appesi i simboli della propria religione negli edifici pubblici”…Se il Sig. Carlo Murru ne conosce l’esistenza, dovrebbe avere prima la gentilezza di rendere partecipe la comunità della sua importante scoperta. Se non riuscisse a dimostrare la violazione di quel diritto che richiama nella lettera a Zedda, beh allora che taccia definitivamente ed eviti accuratamente di buttare a caso sul piatto, qualsiasi parola gli venga in mente.
Zedda, dal canto suo, se ritiene davvero di essere dalla parte del giusto nelle sue azioni relative all’accantonamento del crocefisso nel suo ufficio (!!), dimostri di avere un minimo di spian dorsale e non si nasconda dietro “il protocollo”. Cominci a sfatare di questi tabu’ una volta per tutte, perche’ e’ chiaro che un crocifisso, in un luogo pubblico, non ha ragione di starci!
Ma una buona manica di cazzi suoi non se la poteva fare?
Quasi quasi faccio un regalo a quel pagliaccio: un dildo. Infatti anch’esso rappresenta parte della popolazione di quel paesino di pastori. «Il sindaco di una città rappresenta nell’esercizio delle sue funzioni, non se stesso, ma l’intera comunità, in gran parte legata a questo simbolo e la rimozione dello stesso lede un loro diritto».
Ma perchè i cattolici ci tengono tanto a ricordare una sentenza che ha definito passivo, cioè inutile e superfluo, il loro prezioso simbolo?
Perche’ probabilmente, nel disinteresse generale e nella disinformazione sistematica, non lo sanno nemmeno che e’ stato definito in quel modo… 😀
Per loro beoti “Hanno vinto” e basta…E si accontentano della loro vottoria di Pirro, appunto! 😉
Resta il fatto che se gli uffici pubblici rappresentano tutti, è giusto che non ci sia nessun simbolo religioso appeso, che sia il crocifisso, la mezzaluna o quant’altro. Gli integralisti cattolici è meglio che si rassegnino all’idea che prima o poi, tutti i simboli religiosi verranno tolti dagli spazi pubblici.
Che palle ste discussioni sul crocifisso!! Ma sti (mente)cattolici non dovrebbero porgere l’altra guancia ogni tanto? Ma l’idolatria di icone non è più eresia?? Poi le argomentazioni che propongono sono patetiche, sembrano più che altro tifosi da stadio che vogliono vedere sbandierato il loro simbolo!! Che pena!! Mi ricordano i mafiosi che portano le madonne a quelle baracconate di processioni: ammazzano e rubano però la madonnina è la madonnina! Bho, mi immagino quel poveraccio di Gesù cristo morto ammazzato come si senta preso per il culo da questi gonzi pagani che beatificano papi e padri pio(tutto) e poi si riempiono la bocca di moralità e principi contestualizzando bestemmie e puttane!! Avete stufato, siete dei poveracci frustrati da dubbi e sensi di colpa e andate in giro a rompere i coglioni al prossimo, basta!! Pensate al vostro regno dei celi e possibilmente raggiungetelo il più in fretta possibile!!