Un nuovo studio scopre che gli americani con livello di studio inferiore si stanno progressivamente allontanando dalla religione. W. Bradford Wilcox, sociologo della Università della Virginia, ha rilevato che solo il 37% dei bianchi non laureati è praticante, contro il 50% degli anni ’70. Lo studio riguarda principalmente cattolici, protestanti, mormoni ed ebrei. I ricercatori ipotizzano che la causa sia un allontanamento delle fasce di popolazione più basse dai valori della classe media promossi dalle confessioni religiose come istruzione, matrimonio e genitorialità.
Luciano Vanciu
La notizia, così riportata, sembra significare che i meno istruiti abbandonanao la religione, mentre i più istruiti continuano a frequentare le chiese.
In realtà, leggendo quanto riportato dal link segnalato, il calo di chi frequenta i riti religiosi (di questo si parla, più che di credenze) è generale. Più sensibile nelle classi meno istruite, ma comunque in aumento anche tra i “college-educated”, scesi dal 51 al 46%.
E’ normale che la percentuale di riduzione nella classe già meno numerosa sia più contenuta.
E – attenzione – si parla di chi va in chiesa almeno una volta al mese…
concordo: il titolo della notizia è fuorviante…
attenzione al titolo: “si stanno allo allontanando dalla religione” che non è la stessa cosa.
Comunque molto interessante come articolo
a me invece sembra uno di quei sondaggetti estivi tipo “chi ha più pelo nelle braccia tradisce di più”, notizia da studio aperto o tg4…
Ci sarà chi non può più andare a chiesa perché troppo poveri.
Probabilmente ricorderete questa statistica:
” http://www.uaar.it/news/2010/12/04/predica-alla-casa-pontificia-natale-risposta-cristiana-allo-scientismo-ateo/#comment-439692
1. Bruno Moretti Turri risponde:
sabato 4 dicembre 2010 alle 20:39
“I credenti in superstizioni, scaramanzie, oroscopi & religioni sono:
il 99 % degli analfabeti
il 94 % dei V elementare
il 90 % dei III media
il 74 % dei diplomati
il 35 % dei laureati in materie scientifiche
il 15 % degli scienziati ad alto livello
lo 0 % dei premi Nobel italiani viventi”
Dalla trasmissione “White Rabbit” by Bruno Moretti Turri, Radio Varese, 1978.
N.B.: i dati sono relativi all’Italia del 1978. Oggi, a livello mondiale, gli scienziati ad alto livello che sono credenti, sono il 7% (fonte: Accademia Americana delle Scienze citata da Odifreddi).”
L’ultimissima pare dire qualcosa in controtendenza rispetto a quanto appena detto.
“I ricercatori ipotizzano che la causa sia un allontanamento delle fasce di popolazione più basse dai valori della classe media promossi dalle confessioni religiose come istruzione, matrimonio e genitorialità.”, ma forse la spiegazione va ricercata anche da un’altra parte, ovvero nel fatto che FORSE negli USA i preti “predicano” più alle classi medio-alte (dalla quali possono sperare in COSPICUI OBOLI) che a quelle povere (le quali, più che a dare oboli, potrebbero essere invece propense a chiedere AIUTI, soprattutto in questi periodi di crisi)…
Ovvero: il clero “bussa” dove sa che ci sono i soldi, ma sta lontano da chi i soldi glieli potrebbe chiedere…
Federico ma che dici mai………….parlare così della più grande associazione caritatevole del pianeta terra!!!!!!!!!!
Vergognati peccatore e vai subito a recitare cento Pater Noster seguiti da un cospicuo assegno intestato allo I.O.R.
il 99 % degli analfabeti
il 94 % dei V elementare
il 90 % dei III media
il 74 % dei diplomati
il 35 % dei laureati in materie scientifiche
il 15 % degli scienziati ad alto livello
lo 0 % dei premi Nobel italiani viventi
ah ah spettacolare.
Spettacolare monata
enrico
di solito prima di dare della “monata” a dei dati, si dovrebbe essere in grado di confutarli. purtroppo per te, essedno dei dati REALI ben calcolati (risalenti al 1997, se non sbaglio, queste particolario percentuali, perchè negli ultimi anni gli scienziati ad alto livello credenti sono scesi a 7% circa), non ti è possibile farlo.
Qui di spettacolare monata c’è solo la mona di una certa sgualdrina fattasi Chiesa.
Federico Tonizzo più sopra dice che sono del ’78!
comunque sono dati che rispecchiano abbastanza bene una mia statistica “postuma”, almeno fino al livello di laurea in campo scientifico.
Federico Tognizzo scrive : Ovvero: il clero “bussa” dove sa che ci sono i soldi, ma sta lontano da chi i soldi glieli potrebbe chiedere…
Quindi la Caritas nazionale e internazionale, la san Vincenzo, le centinaia di migliaia di gruppi caritativi dei cattolici nel mondo, gli ospedali e le scuole nei paesi del terzo mondo e tutti i missionari che si spaccano il c..lo per i poveri e gli emarginati sono tutte invenzioni della Chiesa. Ammetterai che, a volere essere gentili, la conclusione che tiri é alquanto ridicola.
Continua vivere nel tuo mondo dei sogni giuseppe che la realta’ sulle associazioni che menzioni e’ tutta un’altra cosa.
@ giuseppe
O la cosa ti sfugge o parli in malafede (secondo me è la seconda), ma la Caritas nazionale e internazionale, la san Vincenzo, i missionari eccetera sono soltanto la PARTE PUBBLICITARIA, il MARKETING di un’entità, la chiesa cattolica, che di fatto è un ENTE A SCOPO DI LUCRO, quindi tende a massimizzare il profitti e a minimizzare le spese (infatti per le sue attività cosiddette “caritatevoli” si basa molto anche sul volontariato, cioè su chi lavora gratis).
Hai niente da dire sul fatto che lo IOR è un “paradiso fiscale” per evasori fiscali, e sul fatto che solo in questo periodo la UE sta cercando di fargli rispettare almeno le regole sulla trasparenza bancaria?
@ Federico Tonizzo
L’ultima notizia non è assolutamente in controtendenza con i dati riportati a suo tempo da Bruno Moretti Murri.
E’ chiaro che non può esserci diminuzione della percentuale di credenti nelle varie superstizioni nella categoria “premi nobel italiani”, visto che già si era a zero; ed è ovviamente molto più probabile assistere a un calo consistente dei creduli nelle fasce a bassa scolarità (che partono da percentuali comprese fra il 90 e il 99%) rispetto a quanto può avvenire in una fascia che già si colloca “solo” al 15%, come gli scienziati di alto livello…
🙂
Oltre all’andamento, comunque positivo (visto che in ogni caso si parla di una diminuzione della percentuale di creduli in tutte le fasce), resta il fatto che lo scetticismo in materia di fede e superstizione continua a essere più alto nelle fasce con un più elevato livello di istruzione/di riconoscimento di capacità.
Effettivamente hai ragione 🙂
Per obiettività, comunque, occorre tener presente che i dati di Bruno Moretti Turri sono relativi all’Italia del 1978, mentre l’ultimissima parla degli americani attuali.
Comunque il ragionamento di Maurizio D’Ulivo “tiene” lo stesso, anche se cambiamo i vecchi numeri italiani con i numeri attuali americani.
E penso che “tenga” anche la mia spiegazione (v. http://www.uaar.it/news/2011/08/26/gli-americani-meno-istruiti-sono-piu-lontani-dalla-religione/#comment-545728 ), per cui, riassumendo, la chiesa sta perdendo i “fedeli” poveri semplicemente perchè non è più interessata a loro (che con la crisi sono aumentati di numero e quelli che erano già povero sono diventati ancora più poveri), e quindi non parla più a loro, perchè essi probabilmente “chiedono aiuto” invece che “dare soldi”, ma rimane (la chiesa) interessata alle classi medio-alte da cui può ancora ottenere soldi.
Cosa c’e’ di strano non e’ perche’ uno e’ meno istruito gli piace farsi mettere le mani addosso.
anche gli italiani, per quanto posso verificare nella mia limitata esperienza
YEAH!
Grazie per questa bella notizia ^______________^
E allora? Allontanarsi dalla religione non e’ una questione di cultura o estrazione sociale innanzitutto e’ una questione di dignita’.
Beh pero attenzione alla logica, non credo che serva precisarlo, ma nessuno lo ha ancora fatto: lo studio non afferma, almeno da quanto riportato, che la percentuale di non praticanti nelle fasce di popolazione meno acculturate sia maggiore che in quelle più acculturate! In mancanza del dato percentuale dei praticanti nelle fasce “acculturate”, l’unica notizia è che sempre più persone, anche nelle fasce considerate notoriamente più religiose, si stanno allontanando dalla religione! E può essere solo un dato positivo.
In nessun modo si può affermare, sempre stando alla notizia, che gli atei siano più ignoranti dei religiosi, o che gli ignoranti siano più atei dei non ignoranti!
E poi ancora: “Lo studio riguarda principalmente cattolici, protestanti, mormoni ed ebrei.”; quindi il dato non è neanche sul totale della popolazione, ma solamente sulla percentuale di credenti!
Quindi tutt’al più si può affermare che le persone più acculturate siano più coerenti con ciò cui affermano di credere rispetto ai non acculturati!
ottimo lavoro di esegesi “contestualizzante”.
Mah non credo proprio. Lo studio, come è riportato, riguarda solamente la percentuale dei praticanti nel sottoinsieme dei credenti e non ha nulla a che fare con la percentuale dei credenti sul totale della popolazione.
E poi saresti per caso contento di questa presunta tendenza all’elitarismo della religione cristiana? Gesù non ha forse parlato principalmente agli ultimi, ai poveri e agli ignoranti, e condannato gli scribi? Sei contento di una chiesa che non riesce più a rispondere alle loro esigenze? Gesù ha forse parlato ai “teologi”, teologo?
Non c’entra una sega, ma mettete La7, c’è la Hack in un dibattito* con la Binetti.
*So che vista l’interlocutrice della Hack dibattito è una parola grossa ma non ho trovato un’espressione più adeguata
ovviamente la binetti ha mistificato sulle cellule staminali…
La Professoressa Hack non aveva la solita espressione, mi sembrava un po’ “svogliata”…forse pensava: che ci sto a fare con questa….
Ma ancora c’è qualcuno che ascolta la Binetti quando ciancia di staminali?
Non l’hanno informata sugli ultimi risultati delle ricerche in quel campo, alla facciazza sua?
altra mistificazione: matrimonio gay e costituzione
L’ironia ti premia, anzi ancor più la definizione della coconduttrice di “in onda”. Non a caso sono corsi ai ripari
non so quanto la frequenza in chiesa possa essere metro accurato di misurazione per determinare il grado di istruzione tra i credenti cattolici.. ma contenti loro..
Non ho dati statistici alla mano, ma lo zoccolo duro di praticanti USA mi fa pensare alla provincia, con un’analogia al territorio in cui vivo: una certa abitudinarietà mista a conformismo e controllo sociale, dove i più si definiscono ispirati (vagamente) ai principi cattolici (confusi con i diritti umani), e tendono a dichiararsi più praticanti di quanto poi non lo siano. L’istruzione superiore e talvolta universitaria raramente induce a rimettere in questione determinate “nicchie” psicologiche nelle quali si annida la credulità… pardon! gli insegnamenti religiosi ricevuti. In ogni caso l’ateofobia e certe consuetudini prevalgono sui vari distinguo e critiche nei confronti della religione di appartenenza.
Personalmente, qualchuno di paese mi ha criticato perchè una persona istruita come me non può non ispirarsi a valori cattolici!
“Personalmente, qualchuno di paese mi ha criticato perchè una persona istruita come me non può non ispirarsi a valori cattolici!”
Dì loro che parlano così perchè sono ignoranti 😀
citagli la statistica di Moretti Turri, e poi magari chiedigli cosa sono questi “valori cattolici”
@ e-sugar
Ti capischo.
Anke nel mio cuartiere tuti prendano in giro le perzone ke non anno fatta tanta squola e ni dicano ke li innioranti non possano esse anniostici…
e la mancata risposta del Papa al bambino malato a Barcellona allontana ancora di più tutto il mondo, a prescindere di qualsiasi fattore.
Attendiamo ansiosi una risposta !
🙂 🙂 🙂 :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) :-):-) 🙂
@ Gargiulo
La risposta è Gesù Cristo.
Che è morto e risorto (anche per te), nonostante fosse senza colpa come un bambino.
Tu sei libero di non accettarlo fino al tuo ultimo respiro.
Ma sei anche libero di accettarlo.
Di fronte ad uno che parla di vita eterna felice, le scelte sono due: o è un pazzo o dice qualcosa di veramente sconvolgente. La prima sceltà sembra essere la tua, ed è legittima. Però prova a pensare – solo per un secondo – se fosse vera la seconda opzione, cosa perderesti.
E allora vallo a raccontare a Ratzinger che se ne andato con la coda tra le gambe.
P.s. Gesu’ Cristo (almeno quello descritto nei vangeli) non e’ mai esistito (anche per te).
Catone,
ma siamo ancora alla ‘scommessa di Pascal’? Eddaiiiii!
Forse non ti è chiaro che accettare una proposizione incontrollabile, non la rende vera.
Pensi che se la vita eterna poi non c’è, non faccia differenza? La differenza è che hai vissuto una vita da illuso. Tutto quello in cui credi non è stata una tua libera scelta: sei stato condizionato. E non hai più la volontà di opporti.
A parte l’esistenza (perniciosa) della chiesa, quale effetto concreto ha avuto la morte in mutande del tuo dio, sulla storia dell’uomo occidentale? Dico occidentale perché in oriente non ne avevano sentito parlare e hanno proseguito per conto loro…
continuate a dire che cristo è morto per noi… a prescindere dall’essere credenti o meno, qualcuno è in grado di spiegare che vantaggio ha dato all’umanità la sua morte??
@ Catone.
Urca, se la risposta era così facile e ovvia, tu dovresti essere come minimo suggeritore ufficiale di Ratzinger.
A me basta vedere l’orrendo strazio dei bambini africani malati di stomatite cancrenosa (NOMA) che devasta i loro visi e la loro innocenza.
http://www.windsofhope.org/it/la-malattia/comprendere-il-noma.html
Un film horror che il vostro dio, a quanto pare, si diverte a guardare con mefistofelica soddisfazione.
Se lo tsunami di Fukushima è ‘opera di dio per punire l’uomo’, cosa avranno mai fatto di male questi infanti per soffrire di quell’orrore?
Attendiamo con trepidazione l’ispirato pronunciamento di De Mattei sulla questione.
“Daniele Luttazzi” ha detto:
@peppe Ma come, non lo sai? Doveva morire per impressionarsi da solo, ed indursi così a poterci perdonare per qualcosa che è sbagliato solo perchè lui aveva deciso così.
E se per te questo non ha senso, sei un pervertito indemoniato che si rifiuta di avvicinarsi umilmente alla Verità.
Verità che ovviamente è “amministrata” da gente fidata scelta personalmente da Lui. E se lo dicono loro di essere stati scelti, puoi fidarti: se fossero dei truffatori non li avrebbe mica scelti, no?
Caro Diocleziano,
la mia opzione per Gesù Cristo nasce anzitutto dal cuore (il senso del mistero è innato, basta guardare le stelle). E poi dalla ragione. Soprattutto dalla ragione.
Ti chiedo una cortesia.
Puoi dire a Francesco, la cui struttura encefalica – purtroppo – ha una componente integralmente sabbiosa (e io che speravo solo parzialmente sabbiosa), che il “diritto ad offendere” i cristiani, di cui blatera Gervais, potrebbe indurre qualcuno ad esercitare quel “diritto”? Che però non è tale, ma è un reato. “Offendere”, infatti, significa vilipendere. Digli anche che io non ho ritrattato un bel niente. Però spiegaglielo bene, così evita di autocorreggersi continuamente e pateticamente dopo il primo invio di risposta.
Ti ringrazio e ti saluto
@Catone48
Almeno in questo scambio di battute, non vedo nessuna offesa di Francesco nei confronti dei cristiani. In compenso le tue nei suoi confronti sono piuttosto evidenti, esplicite ed indirizzate direttamente contro una persona.
Catone 48 vedo che continui a ritrattare (non e’ che scaraventando le tue colpe agli altri ottieni qualcosa) ed ad offendere e sei pure vigliacco.
catone
“Di fronte ad uno che parla di vita eterna felice, le scelte sono due: o è un pazzo o dice qualcosa di veramente sconvolgente. La prima sceltà sembra essere la tua, ed è legittima. Però prova a pensare – solo per un secondo – se fosse vera la seconda opzione, cosa perderesti.”
davanti ad uno che dice che però per accedere alla vita eterna il vero dio pretende che tu tragga il massimo piacere e felicità in questa fregandosene di ogni regola divina, le possibilità sono due: o si sbaglia e ha ragione il tuo dio (quello che impone un mucchio di regole morali divine), o si sbaglia e non esiste alcun dio (quindi qualunque cosa tu faccia non cambia niente, quindi tantovale trarre il massimo piacere e felicità in QUESTA vita fregandosene di ogni regola divina), o ha ragione lui e a comportarsi in modo represso si ottiene solo la tortura eterna.
secondo la tua logica, la conclusione migliore quindi sarebbe vivere completamente senza regole e votati al puro egoismo, in quanto i rischi e i premi sono gli stessi identici del vivere secondo le regole del dio cristiano, ma almeno il periodo in terra è piu piacevole (cosa che non ti consiglio di fare, ma è semplicemente la diretta conseguenza della TUA argomentazione).
vedi come la scommessa di pascal (e le altre argomentazioni simili) tendono a ritorcersi contro ai credenti, così arroganti da dare per scontato che la scelta sia tra l’aver DEL TUTTO RAGIONE LORO e l’ateismo, dimenticandosi che gli dei possibili sono infiniti e quello cristiano, con le sue regole, è solo uno dei tanti……
Catone48, la tua “opzione” nasce dalla pervicace e perversa volontà di negare l’evidenza, secondo cui non può esistere nulla che sia insieme buono e onnipotente.
Va oltre la mia comprensione capire con che gusto tu continui a muoverti come se stessi camminando, mentre sei supino. Se il motivo è il “senso del mistero”, che sembra più un pretesto che un motivo, cercati almeno dei misteri possibili.
Le religioni sono un WOMBAT, ovverosia
Waste of Money, Brain and Time.
Wombat, come l’omonimo marsupiale australiano. Chissà se le religioni possano anche definirsi come KOALA ovvero: Kind Of Attack (vs) Logical Ability.
Giù le mani da quelle meravigliose creature!
Come vi permettete di accostare i preti mascalzoni ai meravigliosi koala e ai dolcissimi wombat???
Gargiulo,
chiedo scusa, ma non sono al corrente della ” mancata risposta del papa al bambino malato di Barcellona,…”. Posso sapere di che si tratta? Grazie!
Qui c’è la notizia
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/gmg-2011-7281/
Il papa ha comunque detto che avrebbe dato una risposta, ma purtroppo sappiamo che ogni uomo ha sempre sollevato questo tipo di domande e che non ha mai ottenuto una risposta soddisfacente, quindi, attenderemo questa risposta (con un po’ di scetticismo da parte mia).
Bimbo malato chiede al Papa: “Perchè se Dio è buono esiste il cancro?”. È un’eredità delle religioni precedenti.
Fra trecento anni la chiesa chiederà scusa perché il biglietto del bambino è andato perduto…
I bimbi del Niger gli chiederebbero:
“perchè se dio è buono io ho la faccia mezza mangiata dalla stomatite cancrenosa”?
E a De Mattei: “che ho fatto di male per meritare questo”?
Purtroppo i due somari cattolici scapperebbero pieni d’orrore e vergogna prima ancora che la frase sia finita, ragliando le loro litanìe.
@ Stefano Otzi Gibbon
Mentre le persone poco istruite discettano di docetismo, testimonium flavium et similia.
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Docetismo
Il docetismo indica che la natura umana e quella divina sono scisse.
Overo l’Eone Cristo entra nel corpo dell’uomo Gesù, le nature restano scisse, e dunque il vero Cristo, l’eone, non si sacrifica nè muore sulla croce.
Ciò che soffre e muore sulla croce e sulo il corpo, l’involucro.
Il docetismo è una dottrina cristologica presente nello gnosticismo.
Gli scambi di persona o sosia con il docetismo non c’entrano un fico.
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Testimonium
Sul fatto che il testimonium Flavium sarebbe un falso.
Origene afferma che Flavio non crede che Gesù sia il Cristo.
Ma è pacifico per la maggioranza degli studiosi del testo che una glossa possa essere stata incorporata al testo.
Cosa che accadeva senza che la motivazione fosse stata causata da una manomissione volontaria ( che poi non si capisce perchè a questo punto le antichità giudaiche non ne siano costellate).
Sicchè omettendo “Egli era il Cristo” dal testo del Testimonium lo stesso resta sintaticamente corretto.
Al contrario, nonostante ciò che scrive l’amico Gibbon, lo stesso non si può dire del passo delle antichità giudaiche Ant. 20.9.1
“ton adelphon Iêsou tou legomenou Christou, Iakôbos onoma autôi”
la glossa che sarebbe accidentalmente finita nel testo, eliminata, produrrebbe un risultato non sintatticamente corretto
“misero a morte il cui nome era Giacomo”
Se fosse un’interpolazione di origine cristiana si sarebbe trovato “ho adelphos tou Kyrion” perchè questo è il modo con cui Paolo e tutti i Padri della Chiesa vi si riferiscono.
E non sicuramente un dubitativo..”detto il Cristo”.
Origene, fatto riferimento al passaggio Ant. 20.9.1 e a quello di Paolo nella lettera ai Galati, precisa infatti che Giacomo è detto fratello di Gesù “non per il suo legame di sangue, quanto piuttosto per la sua virtù e la sua dottrina”
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Fuga in Egitto
E’ evidente che bisogna distinguere tra una fonte riferita de visu o da qualcuno che l’ha vissuta a chi poi la stende in forma scritta, ed una fonte inserita in un testo, sinteticamente, per dare un riferimento a chi la legge.
I caratteri dominanti del Vangelo di Luca e di Matteo sono diversi.
Matteo scrive per una comunità ebraica che conosce le Scritture.
Da dunque dei riferimenti rispetto alle stesse.
Luca ha un interesse maggiore ad inquadrare il fatto in un quadro storico.
Detto questo, visto che si discuteva sulle Antichità giudaiche, lo stesso Flavio Giuseppe dimostra talvolta di contraddirsi su fatti di cui lui stesso Flavio aveva discusso nel medesimo testo.
Comunque
Con molta semplicità Gesù può essere stato circonciso l’ottavo giorno secondo la legge, presentato al Tempio dopo circa un mese, e sucessivamente fuga in Egitto.
Anche perchè sappiamo dal testo
“Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi”
Al contrario sarebbe bastato scannare quelli di qualche mese.
la risposta, preciso, non è OT.
In quanto evidenzia che l’ignoranza di fonti e documenti, può portare ad allontanarsi dalla fede con motivazioni illogiche.
Mi prene sottolineare, letto qualche riferimento più sopra, che nell ‘elenco indicato.
Manca il signor Carlo Rubbia
Forse da quando ha dipinto gli agitatori della Sapienza (visita di Benedetto XVI) come degli scalmanati illogici, gli avranno ritirato pure il nobel.
@ Stefano
Poi una risposta a Stefano ed alla sua Pietà.
Il Paradiso è il pieno rapporto di Dio con la sua creatura.
Visto che stiamo ragionando in quel sistema, e lei ritiene di dimostrare una fallacia logica interna al sistema.
Dio è l’origine e summa di ogni bene dunque in paradiso la creatura è completamente piena di tale bene, secondo le capacità della creatura.
Dunque non vi è ragione alcuna, logica, di mutare il proprio stato.
Proprio nello stesso modo in cui qualcuno si suicida quando è depresso e non quando è felice e soddisfatto.
Ora
Ciò che lei non capisce è che il rapporto non può essere imposto.
Dunque
Qualunque fosse lo stato in cui lei si trovasse
Con il peccato originale/ senza peccato originale/ puro spirito
Tale rapporto dovrebbe sceglierlo e volerlo.
Il caso opposto, overo un rapporto obbligato, si chiama costrizione o violenza se preferisce.
E’ evidente storicamente che i sistemi atei dittatoriali abbiano una certa ideosincrasia con questo concetto di libertà.
Infatti, più o meno in buona fede, trovata quella che ritengono la soluzione del problema dell’umanità, la impongono e chi non ci sta zacchete lo fan fuori.
Quindi non mi stupisce che lei non inquadri cosa significhi il concetto proprio di libertà, e che lei se potesse imporrebbe la scelta migliore.
ma al contrario la persona è persona in quanto è libera.
@ enrico.
“Il caso opposto, overo un rapporto obbligato, si chiama costrizione o violenza se preferisce.
E’ evidente storicamente che i sistemi atei dittatoriali abbiano una certa ideosincrasia con questo concetto di libertà.
Infatti, più o meno in buona fede, trovata quella che ritengono la soluzione del problema dell’umanità, la impongono e chi non ci sta zacchete lo fan fuori”.
Infatti – guarda caso – il defunto Stato Pontificio era la realizzazione pratica dell’enunciato di cui sopra, e per gunta una delle più dispotiche.
Anche oggi, in effetti, sopravvive in Vaticano una certa idiosincrasia per le scelte e le concezioni di pensiero non conformi alla dottrina ivi formulata, reminiscenza sbiadita di fior di condanne di fior di Papi su praticamente ogni forma di libertà.
Infine, il concetto enunciato da enrico è pedissequamente e puntualmente applicato OGGI nelle teocrazie assolute musulmane, che mai conobbero la separazione tra Chiesa e Stato.
Come volevasi dimostrare.
@ Southsun
Infatti – guarda caso – il defunto Stato Pontificio era la realizzazione pratica dell’enunciato di cui sopra, e per gunta una delle più dispotiche.
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Studi la storia possibilmente non su testi volti a dimostrare ciò che a lei piacerebbe essere la verità.
Si studi le miserabili conseguenze che hanno portato all’umanità tutti i regimi che avesse scelto programmaticamente di combattere il senso religioso.
Poi si affanni a dimostrare che l’ateismo militante è un’altra cosa.
Magari dare dei cretini come fa Odifreddi a chi non la pensa come lui.
Per quanto riguarda l’abbandono della religiosità, credo che sia un falso mito quello di pensare che AUTOMATICAMENTE si traduca in un miglioramento della società.
In certe condizioni, suppongo che si possa avere anche una regressione e un imbarbarimento.
E’ tutto molto legato alle motivazioni che hanno portato le persone ad abbandonare la religione.
Comunque, per essere chiari, la mia è una supposizione in generale e non vuole riferirsi direttamente al caso americano citato nell’articolo, che trovo complessivamente poco chiaro.
Ma certo. Vedi per es. l’Unione Sovietica, dove la religiosità fu abolita per legge ma non fu sostituita dall’istruzione e dalla conoscenza critica, ma soltanto dalle formulette precotte dell’ideologia comunista totalitaria, che – guarda caso – pretendeva l’obbedienza.
Inutile svuotare le teste da una religione mistica per poi riempirle di un’altra secolare e speculare.
enrico credo che in questo sito siamo in tanti completamente ignoranti, in fatologia, elfologia, astrologia, omeopatia ect ect, e siamo fieri di essere. Personalmente ammetto di essere ignorane pure in dio-logia, cristologia e maomettologia e mi dispiace un po ma sono interesato ad altro e quindi è megli lasciare piu spazio al mio piccolo cervelo alle cose piu utile. Vai pure avanti con le tue spiegazioni detagliate ma secondo me sprechi il tuo prezioso tempo.
Poverino, io provo a leggerlo ma spamma una marea di nozioni inutili… forse vuole catechizzarci? 😐
@ Walter
Difficoltà con lo studio?
@ enrico
“Difficoltà con lo studio?”
detto da te……..
@ nightshade 90
Bella battuta.
Forse lei avrà un master in uaarologia applicata.
mi basta avere un livello culturale e una maturità, anche nelle relazioni con gli esseri umani, superiore alla tua. il che significa che basta essere un individuo normodotato, visto che almeno loro non considerano i gay dei deviati e non imporrebbero a dai gay delle torture fisiche per “correggerli”, come farebbe lei a dei figli gay…..
@ enrico
forse ti sfugge che a noi non ce ne frega niente del “Il Paradiso è il pieno rapporto di Dio con la sua creatura.” proprio non ci passa nemmeno dal anticamere del cervello a memorizzare anche un singolo concetto di questo tipo. Non è difficoltà col lo studio ma semplicemente interesse pari a ZERO.
quoto quoto. Sempre le solite melense astrazioni di amore ripetute fino alla morte con qualche lieve alterazione lessicale per non far capire che dicono sempre le solite, avvilenti, insignificanti, irrazionali, cose.
Non sono d’accordo: non penso sia disinteresse, è solo che, finchè non venga provata l’esistenza del dio cristiano, l’intero apparato teologico è aria fritta, parole vuote, senza fondamento alcuno.
Cioè, l’utilità di imparare questi concetti è simile, secondo me, a quella di imparare le regole, ad esempio, di DnD: utile se vuoi giocare bene, ma inutile in qualsiasi altro campo – realtà inclusa.
“Visto che stiamo ragionando in quel sistema, e lei ritiene di dimostrare una fallacia logica interna al sistema.”
@Enrico
….« Quindi non mi stupisce che lei non inquadri cosa significhi il concetto proprio di libertà, e che lei se potesse imporrebbe la scelta migliore. ma al contrario la persona è persona in quanto è libera. »…..
Modestamente, sarebbe assurdo aggiungere che « la persona è persona in quanto è libera » ma inevitabilmente determinata a sciegliere 100% delle volte cio’ che ritiene più interessante sciegliere ?
A questo punto è ragionevole credere che siamo interamente “liberi” delle nostre scelte anzichè “determinati” a sciegliere ?
NB Spinoza (e non solo) aveva già risposto a questo dilemma, oggi convalidato dalla neuroscenza cognitiva.
@ Pendesini alessandro
“ma inevitabilmente determinata a sciegliere 100% delle volte cio’ che ritiene più interessante sciegliere ?”
E questa dove l’avrebbe tirata fuori come verità assoluta?
In effetti, letta così sembrerebbe che gli americani meno sono istruiti e meno sono religiosi, implicando così che una maggiore istruzione comporterebbe maggiore religiosità, contrastando tutte le altre ricerche. Il titolo è fuorviante. Come hanno già commentato altri più sopra, in questi anni c’è stato un maggiore allontanamento dalla religione, in termini percentuali, dei meno istruiti; anche perché i più istruiti se ne sono già allontanati per cui le percentuali annuali di “allontanamento”, ragionevolmente, dovrebbero essere inferiori (un po’ contorto ma spero si sia capito).
E’ interessante però: in tempi di crisi come questi, per chi è più povero dovrebbe essere di conforto avvicinarsi alla religione. La ricerca sembra confutare quest’ipotesi.
http://www.uaar.it/news/2011/08/26/gli-americani-meno-istruiti-sono-piu-lontani-dalla-religione/#comment-546127
Ti convince (indipendentemente dal fatto che siano diminuiti anche i credenti ricchi/istruiti)?
E’ così: la grande apostasia è correlata ad un crollo verticale della qualità dell’istruzione. Molta parte dei laureati d oggi non sa nemmeno scrivere in italiano corretto, cosa che dal punto di vista professionale li rende inadatti a qualsiasi attività.
Ecco un altro che non legge nè le notizie nè i commenti, prima di scrivere.
In tutta questa pagina web, fatta eccezione per un excursus postato qui, mi pare si faccia riferimento ai non laureati…
Inoltre, non vedo cosa c’entri la diminuita capacità grammaticale dei laureati italiani con il livello d’istruzione dei non laureati americani.