Due centri ospedalieri catalani, i cui dirigenti sono nominati da un consiglio di cui fanno parte rappresentanti nominati dall’arcivescovo di Barcellona, praticano l’aborto, senza che ciò abbia generato frizioni interne negli organi di governo di tali istituzioni. L’informazione, riporta ABC, è contenuta nell’ultimo rapporto ufficiale del ministero della sanità e delle politiche sociali sull’interruzione volontaria della gravidanza, a cui il quotidiano ha potuto accedere e nel quale compare un allegato con la lista degli ospedali che praticano questi interventi in Catalogna. I due nosocomi sono l’Hospital di Sant Pau di Barcelona e il General di Granollers.
Raffaele Carcano
Immagino a pagamento…
certo…quando c’è il dio quattrino di mezzo il dio trino va a farsi benedire
Mi pare logico. Del resto, se two is “mey che” one, four is “mey che” three..
forse solo su feti cattolici.. non capisco altrimenti sinceramente
nei fatti sono i maggiori alfieri del relativismo
Le loro verità assolute e immutabili cambiano a seconda delle loro convenienze.
Ma trovo sbagliato dire che sono relativisti. Spesso, quando fa loro comodo tendono, diciamo, a relativizzare, ma in termini piuttosto estremisti, cioè, saltano da una verità assoluta all’altra spesso contraddittoria. Ma sempre assolutisti restano.
Due dirigenti nominati…..che poi hanno tradito il loro mandato. Non capisco quale sia la meraviglia della notizia, se non il solito pretesto per attaccare la chiesa. Meno male che nel vostro mondo tutti siete perfetti e irreprensibili; noi apparteniamo ad una umanità che sa di avere limiti e contraddizioni, che sa anche di sbagliare. Questo non significa utilizzare l’incoerenza per giustificare il male.
Penso che la notizia sia più che altro la parte “senza che ciò abbia generato frizioni interne negli organi di governo di tali istituzioni”…
Concordo con Odis. Occorre anche tener presente quanto hanno detto Focaral e alessandro (i primi due interventi in alto).
Certo certo giuseppe, quando dovete per forza ammettere di avere torto dite di che siete umani e che potete sbagliare anche voi (e non vedo cosa ci sia di strano il problema non e’ che siate fallibili ma che non vi assumiate le vostre responsabilita’ e vi sembra gia’ tanto chiedere scusa) prima pero’ dite di essere ispirati divinamente per fare i porci comodi vostri.
Quando sbagliate voi e’ umano quando sbagliano gli altri e’ peccato.
“En el caso del Hospital de Sant Pau, uno de los que el Gobierno reconoce que realizan esta práctica, la situación es especialmente grave si se tiene en cuenta que es el propio Arzobispado de Barcelona el que está presente en su patronato. ”
Nel caso dell’ospedale di Sant Pau, il quale il Governo riconosce fra quelli in cui si realizza la pratica, la situazione è specialmente grave se si considera che è l’Arcivescovato di Barcellona presente nel carico direttivo.
Così non restano dubbi interpretativi. niente frizioni dunque, chiaro e tondo: l’Arcivescovato è completamente consenziente della pratica.
Dopo:
“En el patronato del nosocomio figuran como vicepresidente Jaume Sala Maltas, nombrado directamente por la parroquia de Sant Esteve de Granollers, y como vocal, entre otros, el sacerdote Lluís Pou Illa, rector de la citada iglesia, que pertenece al obispado de Tarrasa. ”
Nella commissione direttiva del nosocomio compaioni come vicepresidente aume Sala Maltas, nominato direttamente dalla parrocchia di Sant Esteve de Granollers, e come vocale, fra altri, il SACERDOTE Lluís Pou Illa, rettore della medesima chiesa, appartenente all’Arcivescovato di Terrasa.”
ORA BASTA D’INTERPRETARE LE NOTIZIE E TRAVOLGERE SEMPRE TUTTO A FAVORE DELLA VOSTRA DOTTRINA. CARI CREDENTI, METTETEVI L’ANIMA IN PACE: LA VOSTRA CHIESA NON è NE’ SANTA NE’ LUOGO DI SANTI
@ Gargiulo
Bravo, hai fatto la scoperta dell’acqua calda.
La Chiesa Cattolica, da sempre, è fatta di santi e peccatori. Io appartengo alla seconda categoria.
è curioso che, nonostante tutto, tu ti prenda la briga di andare a fare la morale ad altri.
nonostante la tua stessa ammissione di incoerenza.
@ Catone48
pensi di cavartela in questo forum con giochini di parole per ragazzini da catechesi?.
Vuoi dirmi che per te i preti possono autorizzare l’aborto perchè anche loro sono peccatori?. Dunque per l’aborto basta poi una confessione?.
Catone la tua chiesa e’ fatta solo da peccatori.
@ Gargiulo
Sì, per la remissione del peccato basta il Sacramento della Penitenza (Confessione), se c’è un sincero pentimento (del quale è giudice solo Dio) e se c’è un sincero proposito (del quale è giudice solo Dio) di non commettere più quel peccato. La Misericordia di Dio non conosce limiti.
Solo chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno.
“In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna» (Mc 3-28,29)
@ Catone48
“Sì, per la remissione del peccato basta il Sacramento della Penitenza (Confessione), se c’è un sincero pentimento (del quale è giudice solo Dio) e se c’è un sincero proposito (del quale è giudice solo Dio) di non commettere più quel peccato. La Misericordia di Dio non conosce limiti.
Solo chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno.”
1. Ti contraddici. Una misericordia divina che non conosce limiti e la possibilità di fare quel peccato 1 sola volta.
2. Perchè il Vaticano impone la sua volontà in materia di aborto quando c’è la possibilità di penstirsi ed essere perdonato?.
3. Perchè questi religiosi stanno autorizzando l’aborto in quelle due strutture???.
caro catone, non c’era anche la storia della trave e della pagliuzza?
o forse tu la tua trave non riesci a vederla perchè anzichè nell’occhio è finita da qualche altra parte?
Per Catone48
“Digli anche che io non ho ritrattato un bel niente. Però spiegaglielo bene, così evita di autocorreggersi continuamente e pateticamente dopo il primo invio di risposta.”
Quando vigliaccamente hai detto ad un altro di rispondere per te hai scritto questo, la verita’ e’ oltre ad aver ritrattato sei tu quello che si autocorretto pateticamente dopo il primo invio di risposta, guarda che le discussioni rimangono e chiuque puo’ andarsele a rileggere per scoprire la verita’.
….volevo dire l’incoerenza di qualcuno.
Ma cosa c’e’ di strano? Tanto poi durante le GMG c’e’ il condono.
Mi hai tolto le parole di bocca! 😉
Mi hai tolto le parole di bocca! 😉
Ad una donna a Madrid hanno condonato un aborto passato ed uno futuro (non avevano i soldi per dargli il resto) 😆
“Questo non significa utilizzare l’incoerenza per giustificare il male.”
L’incoerenza per giustificare il male è uno sport estremo in cui il Vaticano è campione indiscusso.
Mangiapreti, scomunicato e infedele qual sono, ho sempre sospettato che il vero problema dell'”aborto sì, aborto no” fosse per le illustri e caritatevili istituzioni cattoliche fondamentalmente una questione di quattrini – del tipo: “peccherò se mi paghi – in privato”. Di per sé, dunque, la cosa mi stupisce piuttosto poco. L’unica differenza, forse, se ho ben capito, è che la cosa è “in chiaro” anziché al nero. Che la soglia del ritegno si sia sposata? Che abbiano raggiunto il punto in cui non si permettono più neanche (o non omaggiano neanche il più) il sacro nome dell’ipocrisia? In ogni modo, non credo proprio che l’abbiano ammesso per primi. Alla fine dei conti, vivono nel XXI secolo anche loro – e, bisogna dire, di economia se ne intendono…
E poi i medici in italia,cattolici,si dichiarano obiettori di coscienza,per cui non praticano l’aborto,non danno la pillola contraccettiva,la pillola del giorno dopo,la pillola ru 486 non praticano l’eutanasia POI NEL PRIVATO DIETRO LAUTO COMPENSO danno la pillola contraccettiva,la pillola del giorno dopoecc.ecc. GRANDI IPOCRITI.
Il fatto che abbiano nomi di santi non vuol dire chesiano propriet della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Ti quoto sia il testo dell’ultimissima, e ti rimando alla traduzione (postata da Gargiulo) dell’articolo cui l’ultimissima fa riferimento:
Un consiglio: dovresti leggere le notizie che commenti… giusto per evitare certe figuracce. 😉
sprechi il tuo tempo a rispondere in maniera seria e sensata a quell’individuo.
Probabilmente hai ragione, ma preferisco provarci lo stesso.
Vedi mai che serva a qualcosa…
è che, visti i suoi commenti standard, credo sia a malapena capace di intendere e di volere. e non ci metterei la mano sul fuoco. quindi discorsi complessi con lui mi sembrano sprecati
Ragazzi, contestualizziamo!!
ora mi aspetto per coerenza la scomunica dell’arcivescovo di barcellona
Teoricamente sarebbe un esempio di laicità da parte della Chiesa: un ospedale è un servizio e siccome l’aborto è garantito dalla legge anche questo ospedale lo fornisce: sta poi alle famiglie osservanti non avvalersene seguendo la morale cattolica.
Leggo nei commenti che alcuni pensano che siano a pagamento: non conosco l’organizzazione della sanità spagnola e catalana, ma penso che questa sarebbe una buona spiegazione per la faccenda, visto che una simile posizione laica non è molto consueta per i clericali.
Tuttavia, leggendo velocemente l’ultimissima e l’articolo, pur nel mio spagnolo debolissimo, non ho trovato riferimenti a ciò, anzi nell’articolo si parla del Sant Pau come uno dei ‘centros publicos’, cosa che in teoria affermerebbe il contratio: appunto dovrei conoscere le politiche sanitarie spagnole per poter essere sicuro di aver trovato la spiegazione.
Insomma, siamo sicuri che siano a pagamento? Chiedo a chi è più informato.
Quando parlo di ‘laicità da parte della Chiesa’ è chiaramente una semplificazione: intendo di ‘questi esponenti della Chiesa’, visto che non siamo certamente davanti ad una direttiva pastorale, o in qualsiasi altro modo si chiami una decisione uniforme e di vertice.
”… siamo sicuri che siano a pagamento? ”
Suppongo che, se non paga il cittadino, lo stato rimborsi l’ospedale. Come succede in Italia.
Sì, ma così fosse rientra nel normale procedere del settore pubblico; non mi sembra cosa tale da garantire chissà quali introiti nelle tasche dei proprietari.
Ma forse sottovaluto questo dato.
Contraddizioni, ipocrisia ed ovviamente soldi…La CCAR in 3 parole.
Pregiudizio, odio e intolleranza : qualche membro dell’uaar in tre parole.
pensavo descrivessi i membri della ccar…
quelle tre parole si addicevano benissimo a questa ultimissima per descrivere il prete: http://www.uaar.it/news/2011/08/24/cesano-maderno-mb-parroco-caccia-allenatore-da-oratorio-perche-gay/
I romani cattolici della CCAR vogliono solo i soldi ed il potere, tutto il resto sono accessori, semplici strumenti per raggiungere soldi e potere istituzionali: del popolo e dello stato non gliene importa un fico secco, anzi li considerano meno che degli schiavi.
businness is businness
” Un consiglio di cui fanno parte rappresentanti nominati dall’arcivescovo di Barcellona.”
Sono in maggioranza? Tale presenza comporta qualche utile finanziario per la Chiesa?
In Italia sono numerose gli IPAB (Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza) che, istituiti originariamente con donazioni o lasciti di persone abbienti, hanno, per volonta’ del fondatore, rappresentanti della Chiesa nel Consiglio d’ Amministrazione, ma in minoranza, e senza che gli eventuali utili dell’ amministrazione stessa vadano a nessuno (tanto meno alla Chiesa): se ci sono devono essere reinvestiti per le finalita’ dell’ Ente.
Mi sembra molto verosimile che il caso descritto sia analogo.
Naturalmente aspetto che venga fuori un caso in cui i membri ecclesiastici di uno di tali Consigli d’Amministrazione si opponga a pratiche, all’interno della struttura, contrarie all’insegnamento della Chiesa (ad esempio in materia di fine vita), per leggere qui affermazioni scandalizzate sull’argomento.
Saluti.
Ma il punto, se ho ben capito, è proprio questo: nessuno dei rappresentanti della ccar ha mai avuto nulla da ridire…
Abbiamo capito. Il problema per la Chiesa non è l’aborto in sè ma quale casse gonfia.
I valori cattolici condizionati dai soldi, che vorgogna !
I poveri credenti difendono a spada tratta i valori cattolici che poi vengono fissati dai vertici vaticani da esperti economisti. In definitiva: la morale cristiana è una conseguenza finanziaria. Quando faranno quotare in borsa i loro valori ??? (considerando l’andazzo direi che non è il momento…)
@ Gargiulo: i valori cattolici SONO i soldi.
e la Bibbia era l’info provider dell’antichità
😉
che novità, anche i sassi sanno che il loro unico dio è quello quattrino.
In questo caso, si potrebbe dire che predicano male e razzolano bene? Nel senso che tuonano contro l’aborto e poi, dietro compenso, lo fanno tranquillamente?
Ragazzi, torno a formulare la domanda: ma da dove si deduce che l’aborto sia a pagamento e non sia quello di una normale struttura pubblica, dove credo che l’Ivg non sia chissà che grande introito, tantopiù che a quel che ho letto nel Sant Pau, definito pubblico, veniva usata la Ru486 risparmiando anche su chirurgia e, credo, degenza? (non so se in Spagna sia previsto il ricovero).
L’avevo scritto anche sopra: il lucro viene in mente anche a me, ma abbiamo la certezza per poterlo affermare?
Chiedo lumi a chi è maggiormente edotto.
Anche in regime di convenzione l’intervento viene rimborsato. Non sarà forse la più grande fonte di introiti ma soli entrano e non con parcella in passivo. Se poi invece erano fatti privatamente il guadagno è anche maggiore.
Se spendo 10 e incasso 11 ho sempre generato una guadagno, anche perchè dubito che i protocolli d’intesa distinguano fra i due tipi di intervento abortivo nei rimborsi.
Per il resto ammetto che è un caso abbastanza pittoresco.
Senjin: io questo l’ho capito, ma non mi pare una ragione sufficiente -a meno che l’ospedale navigasse in cattive acque- per una scelta del genere: quando si valutano il rapporto costi/benefici bisogna mettere sul piatto anche questo.
La cosa continua a non tornarmi: sarebbe interessante sentire quel che dice l’arcivescovo, ma non credo, conoscendo il modo di fare della chiesa, che filtreranno dichiarazioni.
Potrebbe essere anche che l’arcivescovo desse per scontato che gli aborti non si praticassero, dunque non abbia avuto la premura di informarsi a fondo sull’operato dei membri da lui nominati nel consiglio che a sua volta nominavano il direttivo (il giro burocratico pare un po’ lungo) -e bisognerebbe vedere chi sono costoro e se hanno fatto dichiarazioni in merito, cosa che mi pare improbabile come sopra, ma non si sa mai- e bisogna vedere se il direttivo nominato fosse quello che avevano votato i membri nominati o se tenesse linee divergenti.
Insomma, secondo me ci sarebbero molti elementi da approfondire prima di pensare all’arcivescovo che voleva guadagnare dagli aborti, tesi che, in questo specifico caso, non mi pare in sè assai robusta.
Cosa si può aspettare da chi segue l’esempio di un Dio che fa violentare una donna da uno spiritu, la fa partorire e dopo manda ad ammazzare per mezzo della tortura il proprio filgio?.