Secondo quanto riporta un’inchiesta di Repubblica, sui manuali di scienze in arrivo nei licei francesi non ci sarà più solo l’anatomia ma troverà posto anche un’esposizione dei diversi orientamenti sessuali, e accanto alla eterosessualità si parlerà di omosessualità e transessualità. La scelta francese, duramente osteggiata dalla Chiesa e dalle associazioni cattoliche che hanno chiesto al ministro competente di ritirare i nuovi libri di testo, è in linea con quanto succede in molti Paesi. In California, per esempio, è stata appena votata una legge che impone nei programmi scolastici capitoli appositamente dedicati a personaggi famosi gay, lesbo e transgender. In Spagna, Zapatero ha voluto che nei programmi scolastici fossero rappresentate tutte le forme di orientamento sessuale. In Svezia l’educazione sessuale aperte a tutte le inclinazioni parte dalla scuola primaria e si sperimentano i primi asili senza più differenze di “genere”. Ancora, in Inghilterra contro l’omofobia si fanno programmi appositi sulle grandi figure gay della storia, della letteratura e della scienza. Le differenze di orientamento sessuale sono presenti nei manuali scolastici danesi. E in Italia? Su questo fronte c’è ancora un tabù. Censura, silenzio e omofobia, con qualche spiraglio di tanto in tanto aperto dall’iniziativa personale di qualche benemerito insegnante che però, rivela l’inchiesta, deve fare i conti con le proteste dei genitori degli adolescenti che giudicano troppo “scabrosi” certi argomenti. A livello ministeriale poi vige la regola non scritta di non toccare con i giovani “argomenti che potrebbero dare fastidio al Vaticano”.
Stefano Marullo
non vedo perchè non parlare di quella che è una realtà.
chiaramente in italia vige il “si fa ma non si dice”, il “le apparenze prima di tutto” e via dicendo.
quando in una società si preferiscono le favolette del sinai ad un’esposizione critica e scientifica della realtà allora, secondo me, è una società malata
questo indubbiamente.
i risultati li puoi vedere qualche post più in basso
Bisogna trattare le fisime cattoliche moderne alla stregua di quelle che ebbero all’epoca di Galileo e Urbano VIII.
Ai cattoliconi non piacciono le nozioni scientifiche sul sesso? Si accomodino fuori dall’aula e un bel 2 in pagella.
Se lasciamo mano libera ai cattolici sui libri di testo, domani dovremmo permettere ai musulmani di fare lo stesso, e per gli stessi motivi.
Giustissimo, ma imporre per legge nei programmi scolastici capitoli dedicati agli omosessuali famosi come si è fatto in California mi sembra una norma illiberale che mi puzza tanto di tentato indottrinamento, seppur “politically correct”.
più che altro di quello non ne capisco molto il senso.
a meno che sia utile per capire un determinato personaggio.
@ Claudio.
Penso che in California si voglia far sapere agli studenti che il Tal dei Tali famoso era gay in chiave anti-bullismo.
Infatti, puoi scagliarti facilmente contro qualcuno senza volto che non conosci e di cui non sai nulla. Ma se ha un volto e un nome e una brillante carriera scientifica o umanistica, allora è più difficile fare il talebano. Specialmente se chi sparla e denigra non vale un’unghia di chi disprezza.
Voglio proprio vederli i caddozzetti cristianisti scagliarsi contro Leonardo e Michelangelo, Shakespeare, i filosofi greci e… Tim Cook, nuovo CEO della Apple 😀
Negli anni ’60 e ’70 nei libri scolastici entrarono i profili biografici dei NERI che diedero lustro alla nazione nei campi più vari. Ai razzisti di tutta l’America venne una sincope, e fecero un casino d’inferno.
Come i cristianisti di oggi sui gay, ma guarda guarda caso……….
quoto. l’omosessualità è un fatto. Non trovo corretto che si nascondano certi eventi o fenomeni (fossero anche negativi o patologici) rispetto ad altri. non viviamo da tempo nel paradiso terrestre.
Problematico e dsicutibile sarebbe se in questi testi si sostenesse che essa è una maturazione piena e soddisfacente della sessualità umana.
è una variante della sessualità umana piena e soddisfacente.
capisco che la bibbia ti dica qualcosa di opposto e che la tua sessuofobia (che ben hai esplicitato in altre ultimissime) contribuisca a farti mantenere questa visione e mi spiace per te, ma solo tu puoi fare qualcosa per te. cerca di lavorarci su.
@ Teologo.
“Problematico e dsicutibile sarebbe se in questi testi si sostenesse che essa è una maturazione piena e soddisfacente della sessualità umana”.
Questo lo devono stabilire le scienze che studiano la materia, non la cricca di vecchi con la gonna che alberga a Città del Vaticano, e men che meno i loro sguatteri politici.
In un’assemblea scolastica fra genitori insegnanti e con tanto di comunità di s.egidio(inorridita dalle mie parole)reclamai il diritto ad un’integrazione più ampia,un’educazione sessuale più matura e osai tirare in ballo l’omosessualità e il non riconoscimento da parte di lor signori di essi come persone.
Non stò qui a elencare i miei tentativi di dire tutto il possibile sul fronte dell’abolizione del crocifisso in aula” marcando la loro autorità fatta subire a chi ne era contrario,e tutto questo sommerso da grida di bigotti e preside intenta a far chiudere il mio intervento.
L’assemblea è stata chiusa a metà del mio intervento.
Alcuni genitori e solo in disparte hanno avuto il coraggio di darmi solidarietà dicendomi “hai fatto bene”.Ma il clima di caccia alle streghe ha impedito loro di poter esternare pubblicamente il loro dissenso per evitare di compromettere la loro “vita sociale” all’interno della scuola.
sai fortunatamente non ovunque è così. l’associazione in cui facevo tirocinio offriva anche corsi (purtroppo per ragioni di tempo e di spesa molto “contenuti”, in totale erano circa 8 ore a classe più l’incontro finale coi genitori per parlare di come era andata) di educazione sessuale, ed erano di solito le stesse scuole e/o i comitati di genitori a richiederli.
ovviamente in mezzo a isole felici di questo genere, abbondano anche gli esempi come quello che porti tu, purtroppo.
Questo che dici è sicuramente una buona notizia.Ma ti posso dire che in periferia(in questo caso parlo di periferie romane)l’educazione sessuale è vista ancora come cosa non scontata.Dove per insultare un coetaneo si dà del “frocio” o si ride di questo.E questo cos’altro non è se non il frutto dell’intolleranza coltivato dall’ignoranza istituzionalizzata?
Ma questo è un discorso di molto più ampio,quello della cultura,o se lo vogliamo chiamare così quella della ricerca di studi individuali,il sapere etc.
Io ho un fratello di 20 anni più piccolo,e ricordo quando dedicavo a lui nella sua giovanissima età(parlo di età prescolastica) attenzioni per accrescere o semplicemente tirar fuori in lui l’interesse verso la matematica o per la lettura,premetto tutto questo in maniera spontanea e libertaria,si vedevano risultati notevolissimi ed era lui anzi ad incitarmi in questo…
il declino degli “interessi” è cominciato da quando ha varcato l’istituto scolastico…la società ,la crescita e il confronto con i compagni di classe,il metodo di studio e tanti altri fattori hanno influenzato negativamente le sue potenzialità….e ora che anche con degli sforzi,e affermo sforzi lontani da ogni logica autoritaria ma basati su volontà e inclinazione e perchè no di utilità pratica,dicevo rimane difficile suscitare un reale interesse verso la cosidetta scuola.
E’ una cosa comune a molti bambini,ragazzi,etc. e mi metto in prima fila visto che ho lasciato gli studi “ufficiali” dopo la terza media.
Il guaio è che il genitore non ha ben chiaro il metodo di studio dell’insegnante perchè purtroppo da quello che è la mia esperienza proprio l’insegnante non ha e non possiede un metodo di studio rivolto al bambino o ragazzo.
la preside per farti un esempio disse rivolto a tutti una frase degna di questo tipo di insegnamento autoritario(cito a memoria):
“L’insegnante deve essere posto su di un piedistallo,è l’istituzione ed è colui che insegna,stà sopra a tutto”
il sunto dei suoi discorsi sono,l’insegnate può – l’alunno non può .
@cerberus
certo, non stento a crederlo. io parlavo appunto di un’esperienza (4 diversi istituti superiori, poi non so quest’anno quanti ne faranno) ma sono conscia del fatto che non sia una cosa che universalmente succede.
tra l’altro anche io ho fatto le superiori in provincia e ricordo giusto un’ora triste e patetica che sarebbe stato forse meglio non fare e occuparla per fare latino, inglese o francese, da quanto era inutile. in quinta superiore, tra l’altro -.-
sul resto, non posso che quotarti…
Già, questa codardia in pubblico unita al “coraggio” privato è esattamente ciò che ha portato ai pogrom.
Tutti con la coda tra le gambe davanti a certi argomenti in pubblico, e in privato tutti d’accordo a dire che è ora che se ne parli.
In una scala enormemente più grande, è esattamente l’andazzo che portò alle leggi razziali e poi ai rastrellamenti.
@ Cerberus
reclamai il diritto ad un’integrazione più ampia,un’educazione sessuale più matura e osai tirare in ballo l’omosessualità e il non riconoscimento da parte di lor signori di essi come persone.
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E da dove deriverebbe che non vengono considerati come persone.
Un tuo vescovo una volta disse che l’omossualità è una metastasi per la società…senza contare che il diritto per essi si è momentaneamente assentato grazie a predicatori tuoi conoscenti.
poi certo ci sono anche quelli più “moderati” che pensano che sia persone,certo,persone a loro modo di vedere da “curare”.
dalla tua stramaledetta setta che di omosessualita ne sa anche troppo perche composta quasi interamente da gay, pero repressi. il giorno che la vostra (e altre) setta sara il passato il mondo sara un posto infinitamente migliore
@ enrico
La sua “risposta” al problema della libertà è semplicemente imbarazzante dopo tutto quanto le ho scritto: onestamente non voglio più perdere ulteriore tempo con chi non è in grado o non vuole comprendere.
Si rilegga (tutti) i miei interventi al riguardo e scoprirà che la “risposta” è l’ennesima fuga.
La prova è che non ha risposto MAI né SI né NO. Né prima né in quella.
Se le pare di aver fornito una buona ragione, ebbene, risponda.
Per ora siamo testimoni che non è in grado o non vuole.
Ora basta!
@ Enrico.
Vallo a chiedere al vescovo Babini che scrive babbionate su Pontifex.
Cerberus scripsit:
Una domanda, per capire: ad assemblea finita (seppure ingiustamente) che bisogno c’era di nascondersi? Forse si vergognavano delle loro idee? Se si ritengono giuste, perché vergognarsi?
Non è vergogna, è paura.
@ HP
a forza di chiamarle pecorelle e di trattarle come tali , le sembra strano il comportamento pavido di molti dissidenti timorosi di ricevere disapprovazione dei benpensanti ( in altri tempi li chiamavano farisei)? Il popolino teme il potere più di quanto ami la propria libertà. Forse perchè nella storia ha troppe volte subito il primo e poche goduto della seconda. Come dicevano i vostri “proteron” della santa inquisizione : bruciarne uno per educarne 100! Per chi non è dell’UAAR funziona ancora. Gutta cavat lapidem………..
@ Hysteron Proteron
“Alcuni genitori e solo in disparte hanno avuto il coraggio di darmi solidarietà dicendomi “hai fatto bene”.Ma il clima di caccia alle streghe ha impedito loro di poter esternare pubblicamente il loro dissenso per evitare di compromettere la loro “vita sociale” all’interno della scuola”
Paura e non vergogna.
Le ripercussioni che si subiscono dopo una presa di posizione contraria a quella stabilità dalle “autorità” scolastiche possono creare come già detto situazioni sconvenienti.
tremo all’idea di quello che potrebbe far scrivere il nostro Ministero della Pubblica Istruzione nei libri di testo a proposito di omosessualità e transsessualità
E da quando la Chiesa ora ha diritto di interdizione e di censura sui MANUALI DI SCIENZE per la scuola?
Ma quand’è che a questa luridissima puzzolente sgualdrinaccia si strapperanno le mutande e la si risbatterà sulla strada da dove proviene?
Da Costantino in poi non ha fatto altro che aprire le gambe e arricchirsi, spargendo le sue menzogne ovunque sia arrivata e mettendo a ferro e fuoco chiunque le resistesse.
Ma che vuole, ‘sta bagassona?
Sarebbe stato più opportuno scrivere manuali di “scienza” anzichè manuali di “scienze”; questo non per pignoleria personale ma bensi per evitare quello che mi è sovente capitato di sentire in certi discorsi e riunioni pubbliche (non in Italia). Infatti c’è gente che ritiene che ci sono “diverse scienze” ! per cui, secondo loro, “l’una vale l’altra”….
Scusate, mi dite cosa c entRa questa news on. L ateismo? Un ateo deve per forza volere che i manuali di scienze parlino di omosessualità e di trans o che quelli di storia trattino personaggi gay o trans
un ateo dovrebbe volere dei manuali di scienze che diano informazioni oggettive ed esaustive.
Kaworu scripsit:
Oggettive ed esaustive? Nessuno scienziato (credente in un Dio uno e trino o non credente) approverebbe le sue parole, ben conscio dei propri limiti. Direbbe semmai che quello è il fine di chi fa scienza, ma che è ben lungi dall’averlo raggiunto!
Una psicologa che prenda per assolutamente “oggettive ed esaustive” le parole dell’OMS o dell’APA non parte proprio alla grande…
beh diciamo che sono più oggettive le spiegazioni degli scienziati di quelle di un branco di pecorai dell’età del bronzo.
se non altro hanno usato il metodo scientifico e non i colpi di sole.
mi rendo conto che per te siano meglio i giudizi moralistici, ma la psicologia non fa (più) morale.
si studia e si traggono conclusioni, non l’inverso.
@ Kaworu
Caustica, semplice, diretta.
😉
Una curiosità se da una psicologa arriva una persona che dice di provare piacere a violentare le donne, cosa che ha fatto ripetutamente, e si accerta che è pienamente capace di intendere e volere cosa dice il professionista?
in che senso “cosa dice”?
ci lavora sopra con quella persona.
il che può essere più o meno difficile a seconda del fatto che questo individuo viva la sua pulsione come egosintonica o egodistonica.
per quanto riguarda la capacità di intendere e di volere, dai un’occhiata qui http://it.wikipedia.org/wiki/Capacit%C3%A0_di_intendere_e_di_volere
per esempio i pedofili sono capacissimi di intendere e di volere. a meno che non siano effettivamente pedofili ma affetti da kluver-bucy. ma sono veramente ma veramente pochi i kluver bucy che poi hanno comportamenti simili.
il codice deontologico recita
Articolo 13
Nel caso di obbligo di referto o di obbligo di denuncia, lo psicologo limita allo stretto necessario il riferimento di quanto appreso in ragione del proprio rapporto professionale, ai fini della tutela psicologica del soggetto. Negli altri casi, valuta con attenzione la necessità di derogare totalmente o parzialmente alla propria doverosa riservatezza, qualora si prospettino gravi pericoli per la vita o per la salute psicofisica del soggetto e/o di terzi.
http://www.opp-psi.it/Deontologia/ObbligoDenuncia.pdf
ma anche questo è da leggere direi.
non vedo comunque che cosa tutto ciò abbia a che fare con l’ultimissima.
mi levi questa curiosità?
Quindi se stuprando si sente in pace con sè stesso cosa dice lo psicologo?
quale parte del discorso che ho fatto sopra non hai capito?
e poi, di grazia, vorresti spiegarmi cosa c’entra con il tema dell’ultimissima? perchè non vedo nemmeno un remoto collegamento.
(comunque un tizio del genere arriverebbe da me solo dopo un ictus o qualcosa del genere, dato che non rientra in quello che principalmente studio)
egodistonico ed egosintonica. Scusa ma una psicologa abilitata all’esercizio della professione ha un abilitazione che vale per tutti i campi o solo per determinati campi?
sto ancora aspettando una risposta, ovvero “che cosa c’entra con il tema dell’ultimissima?”
esiste l’abilitazione E POI le scuole di specialità.
tra l’altro ho la sgradevole sensazione che tu stia traendo delle conclusioni senza in realtà aver capito quello che ho scritto.
ho come la sensazione che mi terrò la curiosità (e anche l’altra sensazione che ho scritto)
un ateo (o meglio, un laico, visto che lo scopo dell’associazione è la laicità, non l’ateismo) potrebbe ad esempio riesentirsi per il fatto che i preti francesi tentino di mettere il becco su cosa debba starci e non possa starci sui libri scolastici DI SCIENZE.
inoltre, poichè l’omofobia è figlia e cavallo di battaglia delle religioni e del loro confessionalismo, ad un laico interessa sapere di notizie su come tale omofobia avanza o è in ritirata nei vari paesi…….
Beh, il succo dell’articolo è che i PRETI ancora nel 2011 mettono bocca su che cosa si può insegnare o no nella scuola pubblica.
Più specificatamente, quali nozioni scientifiche sulla sessualità vanno o non vanno inserite nei libri di scienze scolastici.
Capito?
Pensa tu il casino se lo Stato pretendesse di “revisionare” i LORO libri su cui studiano gli aderenti all’ora di religione!
Ritengo l’educazione sessuale fondamentale per una crescita ordinata della persona e credo che il luogo dove questa deve avvenire sia la famiglia.
Tutto il resto sono tentativi ridicoli di instaurare una cultura omofila.
se la famiglia non fa nulla oppure dà informazioni false e/o distorte, è giusto che la scuola ponga rimedio.
Io penso che il dovere sia dei genitori non della scuola. Ricordiamoci che la scuola deve insegnare non educare a quello pensano i 2 genitori.
ripeto, se i genitori non forniscono informazioni oppure ne forniscono di false o distorte, è bene per la società e per gli individui che la scuola provveda.
1) i genitori non lo fanno
2) l’educazione sessuale bisogna saperla insegnare in modo corretto ( chi potrebbe farlo meglio di uno che lo fa per mestiere?)
3) si tratta comunque di insegnamento
4) non si tratta di inculcare nessuna “cultura omofila” , si espone un aspetto della realtà che riguarda anche la sessualità. Tutt’al più si cerca di sradicare una cultura omofoba con la conoscenza.
Si il problema che tu citi esisti troppi genitori non parlano di sesso in casa e poi a 16 anni la ragazza resta incinta fuori dal matrimonio ma il problema và risolto tramite i genitori e non a scuola dove magari la ragazza neanche và.
Ricordiamoci poi che discorsi sull’omosessualità non c’entrano nulla con l’educazione sessuale il cui scopo è quello di spiegare come una sessualità responsabile và gestita. Quella omosessuale è palesemente irresponsabile in quanto sterile e vede nell’altra persona da fecondare ma un portatore di piacere sessuale quondi da escludere dalla educazione sessuale.
a 16 anni una ragazza va a scuola.
cioè, magari nella tua idea di famiglia, dopo le elementari la giuovinetta viene relegata al telaio a tessere in camera sua, in attesa che il buon padre di famiglia le trovi marito.
però tendenzialmente, fino a 16 anni una ha l’obbligo di andare a scuola.
ad esempio, i tuoi figli necessiterebbero di educazione sessuale, dato che tu fornisci informazioni false e distorte.
ma necessiterebbero anche di un assistente sociale, visto quel che più volte hai scritto.
@ Enrico: se tu sei un coniglietto che fa sesso solo per fecondare è un problema tuo ed impartirai ai tuoi figli l'”educazione” sessuale che preferisci. La società , puoi non accettarlo, il sesso non lo fa solo per fecondare ma lo fa quasi esclusivamente a scopo ludico ( il che ha anche una funzione sociale , caratteristica presente anche in alcuni primati )quindi è giusto che si educhi all’uso della contraccezione per prevenire gravidanze indesiderate ( meno aborti) e MST cose che costano molto , in termini di $, alla società.
Si tratta di essere realisti e non fare gli struzzi con la testa perennemente sotto la sabbia.
Be alcuni miei compagni delle elementari alle medie sono andati a singhiozzo.
Informazioni distorte non credo in tutte le culture i genitori,degni di tale nome, educano i figli contro una sessualità sregolata.
*alessandro
Ho forse detto che non educo i giovani esponendogli i rischi che corrono con una sessualità irresponsabile? Io dico questo è dovere della famiglia e basta.
esiste una cosa che si chiama “obbligo scolastico”.
e se un genitore è così irresponsabile da non curarsi se il figlio va a scuola o meno, dubito sia in grado di insegnargli una sessualità responsabile.
Perché una persona non può scopare quanto cazzo vuole?
I miei genitori mi hanno educati all’eudemonismo e al cattolicesimo. Poi io son cresciuto a modo mio, in quant mi son liberato degli insegnamenti dei miei genitori per decidere con la mia testa cos’è giusto e cos’è sbagliato. Ecco, io penso che sia giusto che una persona sia libera di fare sesso come e quanto gli pare, sia esso maschio o femmina. Una sessualità “irresponsabile” non comporta nulla, se pratichi sesso protetto.
Se te pensi che ciò che c’è scritto su un libro e tramandato generazionalmente perché “lo dice la Bibbia” oppure “è peccato” sia giusto da seguire, meglio per te (mi auguro che tu non debvba educare alcun bambino). Ma non imporre le tue regole agli altri
Io dico invece che sia la famiglia (sperando che la famiglia non sia bigotta) sia la scuola (per dare informazioni obiettive e scientificamente provate) devono insegnare educazione sessuale.
HAHAHAHAH!!
“La scuola deve insegnare, non educare”.
BOOOOM!
Ma da quale oscuro medioevo vieni fuori??
Proprio perchè la scuola statale ha SMESSO di educare abbiamo bambini e adolescenti cafonissimi, maleducatissimi e ignorantissimi.
Nei libri di scienza ci deve stare LA SCIENZA, scevra da fisime cattoliche!
@Kaworu, qui scripsit:
Lei e i suoi due fratelli avete frequentato scuole cattoliche, suppongo, piuttosto costose (perché in genere, ahinoi, lo sono). Dunque mi permetto di immaginare che la sua famiglia di origine (visto il numero di figli e le scuole frequentate) non se la passi poi tanto male. Ma sappia che in tante famiglie disagiate i figli abbandonano le scuole ben prima dei 16 anni! E i genitori sono ben lontani dall’obbligare i figli dal rispettare le leggi, perché loro stessi non le rispettano… Figuriamoci se sono vicini dal dare loro un’educazione sessuale seria… Ma mi permetta di dubitare della bontà dei corsi che lei ha impartito come tirocinante. E questo per le idee che lei esprime qui.
È per psicologhe con idee simili alle sue da me conosciute e frequentate (non come paziente, ma per interessi comuni del tutto avulsi dalla loro professione) che nutro un po’ di sospetto per la categoria, e me ne dispiaccio, ma è davvero incredibile e triste pensare cosa possano ascoltare certi pazienti in cura 🙁
* Kaworu
Si ma allora cosa facciamo corsi di educazione sessuale obbligatoria fuori dalla scuola.
*Southsun
Appunto se la scuola deve insegnare la scienza, cosa che condivido, non deve fare propagnada all’omosessualità.
*Airon90
Rispetto, subordinazione non dicono niente queste parole?
perchè mai? la scuola la frequentano tutti, quindi va più che bene farli a scuola.
non esiste propaganda all’omosessualità, perchè se tu a scuola anzichè sgranare il rosario sotto al banco fossi stato attento, sapresti che l’orientamento sessuale non si impara né si insenga, quindi non può logicamente esistere nessuna propaganda.
rispetto, subordinazione mi dicono che tu hai un grandissimo bisogno della sicurezza delle gerarchie.
mi dispiace per te, ma questi sono e restano problemi tuoi. risolviteli, se ti va, che non è impossibile.
però non farli scontare ad altri.
*Kaworu
Ma se non tutti vanno a scuola?L’evasione dall’obbligo scolastico è sempre stato punito con pene ridicole quando è stato punito.
Di dico che in 1 elementare con una mia nipote una bambina non è mai andata a scuola un giorno, probabilemente è tornata in Marocco ma al massimo il comune invia una lettera di ammonimento dopo un mese di assenza e poi non succede nulla.
l’importante è che la maggioranza a scuola ci vada (e che i genitori di chi non viene mandato a scuola siano severamente puniti fino alla perdita della patria potestà).
*Kaworu
Ma tu come tratti i tuoi professori? ed i genitori?
oh fly…
soffri di amnesia oppure stai davvero cercando di dirmi che in ogni singola ultimissima sull’omosessualità hai intenzione di rifare sempre lo stesso balletto?
quello dove arrivi e spari le tue idiozie rigonfie di ignoranza e omofobia, qualcuno te le fa notare, tu attacchi con la tiritera della cultura o del rispetto, fai domande come quelle che hai fatto qui sopra e si finisce a parlare di tutt’altro.
ci credo che tutta la gente che conosci ti dà ragione… probabilmente lo fa per sfinimento, dato che discutere con una persona che fa come fai tu è praticamente impossibile.
@ Enrico.
Appunto: deve insegnare la scienza. Ergo, deve insegnare cosa dice la scienza sull’omosessualità.
E la scienza sulla (omo)sessualità dice cose diverse dalla Chiesa cattolica, caro.
E va da se che la scienza NON la scrivono gli idolatri cattolici in Vaticano. Punto, fine.
caro isterico, i tuoi pregiudizi sono veramente tristi.
non vedo come tu possa dedurre che io vado a dire (o meglio, andrò a dire, dato che anche se una laurea l’ho presa, me ne manca un’altra e la scuola di specialità) questo o quello ai miei pazienti.
tra l’altro questo è anche indicativo della tua idea molto limitata e pregiudizievole della psicologia, dato che non ho mai detto di essere o di voler fare la psicoterapeuta.
i miei studi ad ora vanno in tutt’altra direzione e tendenzialmente i miei pazienti di me sapranno giusto il nome.
carino poi lo specificare “non come paziente”, come se “andare dallo psicologo” sia chissà che vergonga, che uno non si azzardi a pensare che puoi esser stato paziente… se no vergogna vergogna vergogna…
che tristezza.
@HP ” incredibile e triste pensare cosa possano ascoltare certi pazienti in cura”
Più assurdità di chi va a confessarsi ( in un certo senso un grezzo e finalistico surrogato della psicanalisi)? Consiglio a tal proposito leggere (e stupire) il libro di Giordano Bruno Guerri ” io ti assolvo”. Leggendo le risposte e i commenti dei ministri di dio si può capire perchè l’italia è la nazione mentecatta che è. Asservita a un tuttologo, laureato nella scienza dell’ipotesi o del nulla, vestito da mago otelma, che affacciato da un balcone spara castronerie(in quanto a ovvietà e coerenza) e riceve applausi. Un teatrino farsesco della esorcizzazione dalla responsabilità individuale che fa camminare a passo di carica l’italia verso la marginalizzazione dalla civiltà umana. La civiltà cattolica è altra cosa.
Enrico, sei un ipocrita ! In questo paese quando si parla di sesso….
1) inanzitutto mai nelle famiglie
2) se ne parla in modo triviale o volgare
Questo è il fatto di un popolo poco maturo ( Grecia idem )
In merito al punto 1 non mi sembra sia vero, nel secondo caso è vero nella televisione.
@ Enrico.
Già, tanto è vero che moltissimi adolescenti delle scuole superiori sono convinti/e che al primo rapporto sessuale non si possa rimanere incinte.
Firulì firulà.
@south
posso assicurarti che pensano anche cose molto ma molto più tragicomiche.
*Kaworui
Concordo con tè l’educazione sessuale è importante ma tocca alle famiglie farla e non deve essere mascherata con l’istigazione all’omosessualità.
non esiste l’istigazione all’omosessualità, e già solo il fatto che tu lo pensi la dice lunga sulla tua abissale ignoranza.
l’orientamento sessuale non si impara, né per insegnamento né per imitazione.
Infatti c’è chi prima sposa una donna e poi dice sono gay.
mi sembra di averti fatto un disegnino, qualche tempo fa.
prova ad andare a recuperarlo e a riguardarlo.
nel caso se vuoi te lo posso anche spiegare.
@ Enrico.
“Infatti c’è chi prima sposa una donna e poi dice sono gay”.
Succede in quei Paesi dove i preti e la loro propaganda costringono i gay a matrimoni di facciata.
Guarda caso, nei Paesi liberi quel tipo di matrimonio FINTO è inversamente proporzionale al potere della Chiesa.
Un gay non si sposa una donna se è sicuro della sua sessualità ed è libero di esprimerla privatamente e pubblicamente. Lo stesso per le lesbiche.
Quei matrimoni di facciata sono l’equivalente gay delle “conversioni spontanee” degli ebrei quando c’era il Papa Re e la sua orrenda tirannide.
Se ti spremi il cervellino sono sicuro che ci arrivi anche tu.
oh io il disegnino gliel’ho fatto, tempo fa.
ma evidentemente non è riuscito a capirlo.
qualcuno gli linka il fumetto di vime? che magari ce la fa 😉
Io credo invece all’importanza del mecanismo: ha forza di fare cose strane e cercare appagamenti nelle stramberie non si sà più cosa si vuole.
l’h la vuole solo il verbo avere alla prima, seconda, terza persona singolare e terza persona plurale. prima elementare.
comunque quel che tu credi è del tutto irrilevante, dato che non è supportato da fatti.
Io vado a scuola per imparare: imparare cose nuove ma anche imparare a vivere. Se la famiglia è come quella del ragazzo del MIT come la mettiamo?
Educazione sessuale deve far parte di un programma di scienze e deve essere trattato in maniera esaustiva e oggettiva: non come dei ragazzini che a Bruzzano hanno imparato che c’è un aeroplanino che sbarca la gente!
parole al vento
il solito enrico: per lui dire che tra omosessuali ed eterosessuali non c’è sostanziale differenza e si tratta di persone eguali, significa instaurare una cultura omofila….un po’ come dire che chi dice che i neri sono persone eguali ai bianchi fà una cultura afrofila…..
Ci penserà la sessuologia scritta per filo e per segno nei libri di scuola.
Mica possiamo parlare della validità del sistema tolemaico se la Chiesa non accettasse quello copernicano.
Bisogna finirla di permettere ai preti di imporre cosa è lecito e cosa no nella scuola PUBBLICA, specialmente in materie scientifiche.
Appunto la sessuologia seria condanna l’omosessualità cosi come le varie culture indipendentemente dalla religione.
non mi risulta proprio.
ma certo, tu ti rifai a delle “culture” che hanno in comune la sopraffazione dei deboli, la sottomissione della donna e dei figli…
Non mi sembra che la nostra cultura parli di sopraffazione della donna.
ni.
la tua molto probabilmente si (solo che tu non la chiami sopraffazione, ma non è cambiando nome che cambia la sostanza).
ma in generale anche la cultura machista che ancora esiste in questo paese porta proprio a questo.
@ Enrico.
La sessuologia seria descrive l’omosessualità in termini neutri e ben si guarda dal condannarla.
La sessuologia cattolica la leggete nella Bibbia – insieme a un sacco di altre scemenze – e quindi va da se’ che la condanniate.
Ma, appunto, l’una è SCIENZA, l’altra FUFFA.
Esattamente come fu la vostra “infallibile” dottrina sul cosmo, gli ebrei e le donne.
“Quella omosessuale è palesemente irresponsabile in quanto sterile e vede nell’altra persona da fecondare ma un portatore di piacere sessuale quondi da escludere dalla educazione sessuale.”
l’argomento che usi si basa solo sulla sterilità di un atele rapporto (sterilità peraltro non voluta), ma allora lo stesso varrebbe per chi è sterile per malattia o per nascita. eppure nessuno si sogna di dire che i rapporti tra etero sterili sono “palesemente irresponsabili in quanto sterile e vedono nell’altra non un persona da fecondare ma un portatore di piacere sessuale quindi da escludere dalla educazione sessuale”…….forse perchè non è un’argomentazione, ma 8un’altra patetica scusa neanche in grado di reggersi in piedi da sola usata dagli omofobi nel tentativo di dare una giustificazione alla loro gratta omofobia da repressi?
“tale”, non atele
Mi sembra che quello che ho scritto sia razionale.
“sembrerebbe” di no, dato che si tratta di un semplice pregiudizio da ignorante
@ Enrico.
Sarà razionale quando avrai letto (e capito) un libro di sessuologia umana.
Possibilmente non scritto dalla Binetti o da Bagnasco o dalla Santadechè. Grazie.
no che poi deve andare a confessarsi
Non sono cosi bigotto come mi rappresenti.
allora prova a dare un’occhiata al sito dell’apa, ci sono un sacco di link e dovresti averne per un po’.
@enrico
se quanto hai scritto fosse razionale, si applicherebbe anche a chi è sterile e non solo agli omosessuali. il fatto che “improvvisamente” il ragionamento basata sulla sterilità del rapporto non valga più per gli sterili mostra apertamente come non avesse nessuna base razionale ma solo puri pregiudizi….
Non sono ridicoli tentativi di diffondere una cultura omofila ma, tuo malgrado, si chiamano SCIENZA e REALTA’, che in quanto tali hanno tutto il diritto di essere integrati nel programma scolastico (e gli studenti hanno anche loro il diritto di averceli). E a parte che mi sfugge questa gran differenza (od opposizione) tra educare ed insegnare, l’educazione sessuale (che comunque non è l’oggetto in questione, visto che qui si parla solo di manuali di scienze) non può essere affidata alle idee e ai metodi soggettivi di ogni famiglia, poichè la sua natura è oggettiva. Esempio pratico: crescere i figli con la bigotta idea che solo il sesso eterosessuale sia accettabile, è sbagliato e va contro la natura, che invece prevede anche il sesso omosessuale. Quindi ben venga quanto stanno cercando di fare in Francia.
Poi per fortuna che la scuola e gli insegnanti sono la fonte di ogni male della società….!!! Se i ragazzi non sanno nulla riguardo al sesso e sono irresponsabili, è proprio perchè è un aspetto affidato alle famiglie (che nella stragrande maggioranza dei casi glissano totalmente l’argomento)…..
@ Elisabetta.
Le famiglie SE NE FREGANO di educare su questa e su tante altre materie “scottanti”.
Mollano i figli davanti alla TV e ciao. Molti genitori in fatto di sesso sanno MENO dei loro figli. Figurarsi se si addentrano in quel campo minato.
Poi quando la “bimba” 16enne finisce incinta al primo rapporto o il “bimbo” si becca lo scolo, apriti cielo e tutti lì a sproloquiare.
Solo l’Italia è in queste situazioni disperate? No, anche altre nazioni occidentali o anche ex soviet, certo, mi sarei aspettato di più dal mio paese rispetto ai paesi ex soviet, ma fin che ci sono puzze di indole umorale educate a disprezzare il diverso (omofobia), le proteste dei genitori contro programmi tipo quelli de paesi più laici di noi, saranno sempre pilotate dal vaticano e sostenute dai politici anti scuole pubbliche e anti insegnanti laici e progressisiti, che vengono accusati di insegnare cose diverse da ciò che le famiglie insegnano.
Il fatto è che le famiglie su quelle cose non insegnano un bel niente.
Al massimo “insegnano” ai figli davanti alla TV che i gay si disprezzano e si picchiano per strada o a scuola.
La strategia cattolica è chiara: a casa si disfa quello che eventualmente si è fatto a scuola, se alla Chiesa non piace.
Tanto, nel mostrare carità pelosa quando ci sono aggressioni in piazza sono specialisti.
In Italia siamo troppo avanti:
l’educazione sessuale l’insegna il premier.
Lui, la Minetti e Ruby. A latere Santadechè e Carfagna.
E i cattolici zitti e mosca sennò arriva Feltri col metodo Boffo.
Credo che le figlie di Pacciani dissentirebbero dalla tesi di Enrico.
Chiedo a Stefano Marullo o agli amministratori di correggere un errore grave: la transessualità non è un orientamento sessuale ma «è la condizione di una persona la cui identità sessuale fisica non è corrispondente alla condizione psicologica dell’identità di genere maschile o femminile e che, sovente, persegue l’obiettivo di un cambiamento del proprio corpo, attraverso interventi medico-chirurgici». La transessualità non ha a che fare con l’orientamento sessuale ma con l’identità di genere: infatti esistono trans gay e lesbiche e trans etero.
E chiedo anche di modificare il titolo: outing significa “la pratica politica di rivelare pubblicamente, per ritorsione, l’omosessualità di alcune persone segretamente omosessuali, le quali attaccano pubblicamente l’omosessualità.” (da non confondere con il coming out, ovvero la dichiarazione spontanea) 🙂
vero, quoto airon 🙂
E chiedo anche di modificare il titolo: outing significa “la pratica politica di rivelare pubblicamente, per ritorsione, l’omosessualità di alcune persone segretamente omosessuali, le quali attaccano pubblicamente l’omosessualità.“ (da non confondere con il coming out, ovvero la dichiarazione spontanea) 🙂
@ Airon90
Magari è più corretto dire coming out rispetto ad outing ma mi pare ozioso e puramente tuzioristico rimarcarlo, il senso dell’articolo è abbastanza chiaro in ogni caso. Riguardo alla transessualità vedo che anche tu attingi da Wikipedia (studiate sui libri non sui bignami telematici! ), se non ti piace l’espressione “orientamento sessuale” sostituisci pure con “tendenza”.
la precisazione è che la transessualità non ha a che fare con l’orientamento sessuale ma con l’identità di genere 😉
mettendo omosessualità e transessualità vicine come nell’articolo, sembra che la transessualità sia un orientamento sessuale.
un’ambiguità linguistica della frase, in sostanza. un problema più che per chi sa, per chi non sa.
ti chiedo: anche la bisessualità ha a che fare con l’identità di genere?
E poi, visto che c’è una transessualità cosiddetta secondaria che si sviluppa in età adulta, possiamo pensare che i condizionamenti culturali possano “orientare” sessualmente?
no, la bisessualità ha a che fare, come omo ed eterosessualità, con l’orientamento sessuale.
della transessualità secondaria ignoravo l’esistenza, ma leggo
a) secondarietà rispetto a psicosi schizofreniche (delirio identitario nello schizofrenico);
b) transessualismo come equivalente depressivo (regressione della sessualità e crisi della identificazione sessuale, con svalorizzazione di Sè e travestitismo);
c) “crisi transessuali” in situazioni di disadattamento post-stress.”
quindi mi sembra più qualcosa che è secondaria ad altre patologie, e non nel senso che si sviluppa in età adulta. anche perchè penso che nessun terapeuta darebbe a uno dei tre “casi” sopra il la per andare avanti in una transizione o affini.
se invece intendevi individui che in età adulta vogliono cambiare sesso o lo fanno in età adulta, più probabilmente si tratta di individui così da sempre, che però hanno tentato di conciliare il loro essere con quello che la società si aspettava da loro. raggiunto il limite, come si dice “al diavolo tutti e io lo faccio”.
un po’ come il quarantenne che molla moglie e figli (o la moglie che molla marito e figli) e va a vivere con un uomo (o con una donna). non è che ha cambiato idea, è che molto probabilmente il castello è crollato.
Se per “manuali di scienze del liceo” si intendono tutti i testi scientifici – dalla biologia all’educazione sessuale – non vedo lo scandalo nell’inserire anche i diversi “orientamenti sessuali” che non siano l’eterosessualità.
L’omosessualità è un “orientamento” (più una pratica) studiato e accertato per diverse specie viventi, animali “superiori” e non. Se si riferisce più all’educazione sessuale (wow ma allora in qualche stato la si fa anche!), continuo a non vedere alcuno scandalo nella normalità delle cose. I genitori sono scioccati che i loro figli possano capire che il mondo per fortuna non gira solo nel modo in cui è stato insegnato a loro? Ora come ora sono contento che almeno in qualche altro paese ci siano iniziative simili, ma a mio parere dovrebbe essere la normalità, senza bisogno di stupirsi…
concordo, l’unica cosa che non ho capito è cosa intendi per “pratica”
Non sapevo come rendere l’idea, semplicemente per il fatto che “orientamento” mi stonava un po’ parlando di animali 🙂
ah ok scusa non avevo capito. “comportamento” è meglio 😉
Stefano Marullo scripsit:
Stefano Marullo lei approva anche questa bislacca idea? Se, come dite, l’essere omosessuali è semplicemente un orientamento sessuale, che bisogno c’è di rimarcarlo nel descrivere l’operato di una persona? È o no semplicemente un orientamento sessuale?
certo ma è utile per sradicare una cultura omofoba e razzista perpetrata da 2000 anni dalla tua chiesa….quando capirete che le vostre idee non sono poi molto dissimili da quelle dei nazisti forse vi vergognerete della vostra religione.
probabilmente tra 10 anni non ci sarà più bisogno di specificare che tizio o caio erano omosessuali.
@ alessandro: non si vergogneranno mai, perché la vergogna non esiste nel loro vocabolario. Al massimo diranno che “hanno sempre detto che…” e che “bisogna contestualizzare quello che è successo prima…” ma sorpattutto “sì, ma gli altri hanno fatto peggio!”
Per esempio in casi come quello di Alan Turing è d’obbligo, visto che le vessazioni che subì lo portarono al suicidio.
E tutto questo dopo aver dato un contributo fondamentale alla vittoria degli alleati.
E visto che è il modello della macchina di Turing all’origine della definizione di algoritmo, e quindi di tutta la programmazione.
Anche Oscar Wilde è un esempio d’obbligo, o Proust. E altri ancora, casi su cui si glissa.
Non altrettanto con gli amori di Dante o Petrarca, o la vita matrimoniale di Manzoni, di cui invece i libri scolastici non risparmiano i dettagli. Se la vita privata e amorosa è importante per gli uni, deve esserlo anche per gli altri. Soprattutto quando quella vita privata a portato alla persecuzione pubblica.
@ Hysteron Proteron
Non vedo nulla di bislacco nei programmi scolastici californiani che prevedono di trattare di personaggi storici gay, lesbo o trans. Mi pare un giusto risarcimento, una sorta di necessaria par condicio in un Paese come gli USA in cui esponenti delle chiese cristiane imputano ai non-etero la responsabilità finanche delle calamità naturali. Sarebbe ora che anche nei seminari si sdoganassero certi argomenti cominciando a dire che ci sono stati papi omosessuali (Bonifacio VIII, Urbano VI, Alessandro VI, Paolo VI tra gli altri) e travestiti (Leone X, Giulio III). Capisco che nei manuali e nei dizionari teologici ancora si parla di omosessualità, travestismo e transessualità in termini di peccato e malattia; la ricerca teologica ha fatto però passi da gigante. La teologia ‘queer’ per esempio è l’ultima frontiera della teologia di genere.
oO
non è che linki qualcosa? che adesso mi hai incuriosita con la teologia queer 😉
Non linko per niente. Ma penso presto di potere soddisfare la tua curiosità scrivendo qualcosa. Ti faccio sapere (promesso)
darò un’occhiata in giro in attesa di quel che scriverai allora 😀
Kaworu è un problema di coerenza. Continuo a dire peste e corna di Wikipedia (in realtà di chi lo usa come quinto vangelo) e poi che faccio ti rinvio a Wikipedia? 🙂 . Ma probabilmente trovi qualcosa da quelle parti. Cerca “teoria queer” oppure “teologia queer”.
La teologia queer è comunque uno dei mille rivoli della teologia della liberazione, o se vuoi uno dei suoi epigoni. Tra i suoi teorici la teologa argentina Marcella Maria Althaus-Reid, che vive in Inghilterra, se vuoi in privato ti invio il suo indirizzo mail.
Grazie per le dritte su transessualismo e bisessualità
Ma è nai possibile che la presenza di un piccolo stato teocratico parassita influenzi i già corrotti politici italiani fino al punto da far rimanere l’Italia al medioevo anche sull’argomento della sessualità? 👿
http://www.testitradotti.it/canzoni/ska-p/sexo-y-religion
Con il titolo “Diventare uomo o donna”, i paragrafi in questione in uno dei manuali di scienze ed. Bordas
http://www.scribd.com/doc/61838455/Bordas
uuuh proprio scabroso.
non ci vedo nulla di diverso rispetto a quel che ci può essere scritto in un testo di psicologia, a parte il linguaggio più semplice e la brevità.
anche a me pare semplice e ben scritto. Del tutto normale che un liceale che sappia almeno cosa differenzia un omosessuale da un etero o da un transessuale, e conosca la differenza tra genere e orientamento sessuale. Non è da trascurare nemmeno l’effetto “retrogenerazionale”, alcuni di questi liceali, libro alla mano, potranno chiarire le idee anche a qualche genitore.
si infatti, forse non s’era capito dal modo in cui l’ho scritto ma condivido il tuo giudizio sulla realizzazione 🙂
Tranquilla, avevo capito che avevi capito….!
Francesoir ha raccolto qualche reazione, sono quasi tutte pro, e c’è una signora che dice che sarebbe da insegnare già alle medie inferiori.
http://www.francesoir.fr/actualite/societe/l-homosexualite-enseignee-dans-lycees-rentree-126458.html
concordo con la signora, dato che “non è mai troppo presto” e c’è modo e modo di spiegare determinati argomenti, in maniera adeguata all’età degli interessati
Qualcuno sa se esistono studi sugli orientamenti sessuali dei gemelli omozigoti?
Che due palle con sta storia!
Sì. Sono molto interessanti.
Ne parlò anche super quark (hai presente quella trasmissione che in italia viene trasmessa a orari improponibili e negli altri stati in prima serata? ecco quella).
Se vuoi metti come chiave di ricerca sul tubo “omosessualità quark” e godi.
prova a vedere su pubmed, però i riferimenti che ho letto in vari libri sottolineano comunque che non sono esaustivi o sufficienti.
Grazie!
Domanda generale, slegata dalla notizia:
Non sarebbe peccato (o addirittura da scomunica) visionare il sito dell’UAAR?
Ma poi alla GMG si abbona tutto
Come sempre L’Italia è rimasta un paio di secoli indietro rispetto agli altri paesi. Da questo punto di vista quelli che ce l’hanno portata non possono fare altro che vergognarsi.
e poi va a finire come per questo senatore portoricano contrario ai matrimoni gay, sposato e padre di due figli…
http://www.huffingtonpost.com/2011/08/28/roberto-arango-puerto-rico_n_939714.html
@ Kaworu.
Ma lo hai letto questo fulminante commento?
“Goes to prove that Republicans are part of G.O.D.S. (Gay Only During Sex) party!”
UHAUHAUHAUHA! Gli anglofoni sono specialisti in acronimi salaci! Perfetti!
si, ho riso mezz’ora XD
e sinceramente non credo che molti dei nostri politici omofobi siano molto diversi 😛
@Kaworu: lo saprevo il 23 settembre quando mancuso, presidente arcigay, fara i nomi di 15 politici gay che hanno votato controla legge sull’omofobia, 5 cardinali e 5 “VIP” della TV che hanno fatto dichiarazioni omofobe 🙂
ci sarà da ridere
ci vorrebbero anche le prove, altrimenti restano solo parole.
comunque diverse idee su politici/che, sportivi/e e via dicendo, ce le ho anche io, ma si tratta solo di gaydar 😉
si infatti credo che le cose siano documentate ( anche se amio avviso non ce ne sarebbe bisogno).
Secondo te chi? ahahah io sto radar non ce l ho così sviluppato…ne ho individuato solo uno tra le file del PD
beh per dire, tra gli sportivi, la Schiavone “mi sa”.
formigoni idem.
coi preti si fa prima a dire chi non fa scattare il radar 😆
beh la schiavone mi sa anche a me 🙂
formigoni non saprei…
Tra i cardinali importati sicuramente bagnasco dopo la pastora tedesca