Intervenendo alla festa del PD di Pesaro, don Antonio Mazzi ha dichiarato di non essere rimasto convinto dalle risposte date da Benedetto XVI allo scandalo-pedofilia. Secondo il sacerdote, “l’errore comincia nei seminari minori”, che ha definito “un luogo che castra”, “un luogo anormale”, dove si effettua “un allevamento nel pollaio”. E’ questo il motivo per cui ritiene sia venuto il tempo “di abolire i seminari minori”. Il video dell’intervento è stato pubblicato su Repubblica TV.
Raffaele Carcano
Il solito protagonismo.
“il solito protagonismo”..Forse, ma ha detto la verità.
Secondo il sacerdote, “l’errore comincia nei seminari minori”
Infatti, cominciamo ad eliminare quelli. Poi via via quelli maggiori.
A chi ne è entrato seguendo la vocazione, e ne è uscito poco tempo dopo stravolto, auguro di ritrovare la serenità necessaria a vivere una vita senza rimorsi nè rimpianti.
@Gianluca
Grazie.
pensare a dei poveri ragazzini confusi, in buona fede, travolti da quell’ambiente, fa accapponare la pelle.
ma ci sono ancora genitori che mandano i figli in seminario?
si, purtroppo e conosco familgie che ancora sperano che il buon dio dia loro un sacerdote o una suora, e cosa ci si può fare? Poi capita spesso che i figli non arrivino al sacerdozio o ci arrivano e poi mettono incinta delle fedeli parrocchiane.
Purtroppo arrivano a fare anche molto peggio che ingravidare delle parrocchiane sprovvedute.
conosco una madre che plagia suo figlio di sei anni perchè entri in seminario… pensate che “simulano” delle messe in casa… quindi collegio dai preti (a sei anni) e strada segnata. Castrante.
TELEFONO AZZURRO!!!
Si, sarei d’accordo ma non credo alla dichiarazione finchè non dimostreranno coerenza. Belli spot e poi fuffa, come don Gallo. Pare che vadano di moda i preti trasgressivi, quelli che raccolgono il consenso dei fedeli delusi. Uno studio di marketing della religione che accaparra l’opportunità di mercato. Imparano dai nostri politici questi preti (o viceversa?)
Questi preti “illuminati” non fanno altro che dare lustro all’azienda.
@ Gargiulo
“Belli spot e poi fuffa, come don Gallo” Don Andrea Gallo? A me sembra aiuti un sacco di gente…purtoppo non lo conosco ancora di persona, ma da ciò che ho letto mi sembra una persona autentica, molto coerente e di gran cuore. Mi sembra impossibile che non sia così!
Gli ho sentito dire che un suo amico gli ha offerto una villa con tutto quello che necessita per dedicarsi ai giovani senza dover far parte della Chiesa (che minacciava di scomunicarlo). Lui ha risposto che non era possibile perchè il suo mondo è la Chiesa.
Quando donerà la sua pensione (quella che percipisce senza aver lavorato) ai poveri e farà un po’ meno di spot da star televisivo allora forse sarà un po’ più coerente. Una persona umile non va a fare la vedette in televisione.
sono genovese e mi capita spesso di incrociarlo, anche se non lo conosco direttamente: anch’io ho l’impressione che sia in buona fede, il problema è come viene usata la sua buona fede. voglio dire, secondo me la chiesa lo usa come “prodotto anarchico” di nicchia, per raccogliere i dubbiosi.
Ci vorrebbe Steve con le sue statistiche, ma purtroppo ci sono ancora dei fresconi che mandano i figli in seminario fin dalle elementari.
Lo trovi con le sue statistiche su http://laici.forumcommunity.net/
Sono rik – steve. In cosa posso essere utile? Il link di Bismark è al forum in cui scrivo.
“un luogo che castra”, “un luogo anormale”, dove si effettua “un allevamento nel pollaio”.
Questa potrebbe essere una spiegazione della pedofilia dei preti.
“un luogo che castra”
mi pare quasi lapalissiano, vista la pandemia di pedofili cattolici sfornati dai seminari, che non si possa imporre una dottrina sessuofobica ignorandone gli effetti nel lungo periodo.
-con questo non affermo che tutti i cattolici sono necessariamente pedofili, ma è evidente un’attrazione da parte dei cattolici verso puberi e prepuberi determinata dall’interiorizzazione di certa teologia-
Per quanto riguarda la chiesa di cui il signor Mazzi fa parte, l’errore è iniziato con il Concilio di Nicea. I seminari minori sono venuti dopo.
“un allevamento nel pollaio”.
Vorrei ricordare che anche l’educazione nelle scuole laiche è un po’ un “allevamento nel pollaio”, non c’è tempo per tutte le domande nè si segue da vicino ogni percorso, anzi, direi molto meno ancora che in un seminario. Non per questo i normali cittadini diventano pedofili, statisticamente parlando, tanto quanto i preti. Credo che il problema sia più il TIPO DI EDUCAZIONE piuttosto che dal metodo di insegnamento.
Vorrei anche ricordare che esistono, oltre i seminari minori i Seminari Redemptoris Mater che non fanno meno danno.
“…un luogo anormale, dove si effettua un allevamento nel pollaio…”
Lui sì che conosce i suoi polli!
La pedofilia come la sessodipendenza ecc. ecc. ecc. sono malattie da curare, come sono da curare i genitori che “forzano” i figli a prendere strade pre-confezionate !!!
Lanciare una campagna per far conoscere l’esistenza di queste istituzioni
di cui si stenterebbe a credere alla loro esistenza nell’europa democratica?
-grazie signor Mazzi ci impegneremo anche noi per la chiusura di queste
istituzioni medioevali e luoghi di manipolazione psicologica preadolescenziale.
Vi segnalo questo articolo di Vania Lucia Gaito su 3 ex vicedirettori del seminario minore di Brescia, condannati per reati sessuali (i primi 2 per pedofilia, il terzo per atti osceni), don Luigi Facchi, don Marco Baresi e don Claudio ballerini:
http://www.vanialuciagaito.it/index.php?option=com_content&view=article&id=143:il-seminario-degli-abusi-sessuali-&catid=34:articoli&Itemid=53
Don Marco Cerullo, condannato in Cassazione a 6 anni e 8 mesi per pedofilia, è stato prima allievo e poi “direttore spirituale” degli alunni del seminario minore di Avresa:
http://laici.forumcommunity.net/?t=11449966
Preti – seminaristi maggiori – seminaristi minori in Italia
1991: 57.274 – 6.172 – 7.061
1992: 57.659 – 6.367 – 6.891
1993: 57.349 – 6.472 – 6.246
1994: 56.708 – 6.357 – 5.963
1995: 56.752 – 6.256 – 5.098
1996: 56.087 – 6.299 – 4.505
1997: 55.499 – 6.337 – 4.412
1998: 54.954 – 6.315 – 4.290
1999: 55.173 – 6.445 – 3.515
2000: 54.920 – 6.433 – 3.417
2001: 54.743 – 6.205 – 3.260
2002: 52.877 – 5.927 – 2.827
2003: 52.268 – 6.079 – 2.694
2004: 51.635 – 5.915 – 2.661
2005: 51.262 – 5.884 – 2.749
2006: 50.854 – 5.825 – 2.733
2007: 50.255 – 5.792 – 3.027
2008: 49.023 – 5.646 – 2.872
2009: 48.335 – 5.533 – 2.912
…ma ci sono ancora più di 48 mila preti in Italia???
Si, ma la spretizzazione avanza, come si può vedere.
L’8×1000 della popolazione… 😉
@ernestio
sì, ma sono tutti ultrasessantenni, ora cercano di compensare la looro morte importandoli dall’africa, ma aspetta una decina d’anni ancora e vedi come il numero cala di botto, con tutte le cariatidi rimaste che tirano le cuoia….
In Francia sono meno di 15 000 dagli quali più della meta è sopra i 75 anni di età
@ Gérard
I preti in Francia erano 19.877 al 31 dicembre 2009. L’Italia non è paragonabile alla Francia. Noi siamo il paese che ospita il Vaticano, l Francia la patria dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese.
Accontentiamoci dei nostri ritmi di spretizazione che sono di tutto rispetto.
In linea di massima si pensa che verso il 2025 i sacerdoti diocesani in Italia possano essere anche quasi trentatremila se si mantiene una densità costante di ordinazioni. Si ritiene anche che a quell’epoca sarà possibile contare su circa 1500 giovani sacerdoti in più rispetto a quelli computabili con un tasso costante di reclutamento. Insomma se le regioni pastorali ora in sofferenza per carenza di vocazioni (e dunque di ordinazioni) dovessero impegnarsi maggiormente nella loro azione si potrebbero registrare risultati ancora più cospicui a livello complessivo. Molto, come nel passato, dipenderà dagli andamenti ciclici nel numero annuale delle ordinazioni (per esempio si sono avuti picchi numerici dal 1963 al 1971 e cali notevoli dal 1979 al 1983, ma poi qualche ripresa nel 1999 e nel 2000). In media nel ventennio 1983-2002 vi sono state 461 ordinazioni annue di sacerdoti diocesani in Italia, ma se si considera il solo decennio 1993-2002 la media è stata leggermente più alta: 494 nuove ordinazioni per anno.
Preti – Ordinazioni di preti diocesani – seminaristi maggiori – seminaristi minori – religiosi non preti – religiose (monache e suore) in Italia
N.B. Alle ordinazioni dei preti diocesani vanno aggiunti quelli degli ordini religiosi, circa 130 – 150 l’anno.
Particolarmente rilevante il calo delle ordinazioni negli ultimi 3 anni.
Al ritmo attule delle ordinazioni complessive, circa 550 in totale, il numero dei preti si dovrebbe stabilizzare sui 27.500.
1969: 62.418 – 740 – 10.570
1970: 65.291 – 698 – 10.227
1971: 64.940 – 619 – 9.439
1972: 67.024 – 558 – 8.131
1973: 63.046 – 499 – 6.811
1974: 64.250 – 467 – 6.695
1975: 62.452 – 425 – 6.143
1976: 61.784 – 389 – 5.880
1977: 61.984 – 388 – 5.230
1978: 64.416 – 431 – 5.516
1979: 64.100 – 373 – 5.413
1980: 63.729 – 347 – 5.076
1981: 62.861 – 347 – 4.877
1982: 62.242 – 355 – 5.160
1983: 61.670 – 344 – 5.229
1984: 61.240 – 391 – 5.369
1985: 60.795 – 387 – 5.664
1986: 60.769 – 465 – 6.010
1987: 60.196 – 500 – 6.334
1988: 59.828 – 526 – 6.275
1989: 59.152 – 431 – 6.040
1990: 58.100 – 492 – 6.147
1991: 57.274 – 547 – 6.172 – 7.061 – 4.947 – 125.887
1992: 57.659 – 533 – 6.367 – 6.891 – 4.896 – 124.721
1993: 57.349 – 506 – 6.472 – 6.246 – 4.788 – 121.813
1994: 56.708 – 512 – 6.357 – 5.963 – 4.731 – 119.625
1995: 56.752 – 533 – 6.256 – 5.098 – 4.650 – 117.761
1996: 56.087 – 528 – 6.299 – 4.505 – 4.406 – 115.738
1997: 55.499 – 494 – 6.337 – 4.412 – 4.193 – 114.775
1998: 54.954 – 485 – 6.315 – 4.290 – 4.224 – 112.958
1999: 55.173 – 556 – 6.445 – 3.515 – 4.055 – 114.912
2000: 54.920 – 527 – 6.433 – 3.417 – 3.947 – 113.295
2001: 54.743 – 492 – 6.205 – 3.260 – 3.798 – 111.032
2002: 52.877 – 502 – 5.927 – 2.827 – 3.754 – 108.175
2003: 52.268 – 456 – 6.079 – 2.694 – 3.653 – 105.208
2004: 51.635 – 454 – 5.915 – 2.661 – 3.553 – 102.363
2005: 51.262 – 443 – 5.884 – 2.749 – 3.474 – 101.604
2006: 50.854 – 473 – 5.825 – 2.733 – 3.325 – 98.965
2007: 50.255 – 395 – 5.792 – 3.027 – 3.238 – 97.019
2008: 49.023 – 398 – 5.646 – 2.872 – 3.098 – 95.011
2009: 48.335 – 405 – 5.533 – 2.912 – 2.988 – 93.391
@ rik
C’è forse un errore nella tua tabella, ovvero non capisco come ci possano essere, a partire dal 1993, valori di gran lunga inferiori dei seminaristi minori rispetto a quelli dei seminaristi maggiori.
Come fanno ad incrementarsi i secondi?
E’ da augurarsi che tra i “fuoriusciti”, ex-seminaristi minori, buoni conoscitori dell’ambiente, ci siano alcuni che seguano le orme di Piergiorgio Odifreddi.
Nessun errore. I seminari minori non sono curriculari per diventar preti. La scuola in cui si allevano i preti sono i seminari maggiori, che vanno dai 18 anni in su.
Il passaggio dal seminario minore al maggiore non è automatico. Anzi, in media appena un alunno su 5 passa al maggiore. Gran parte delle famiglie non sceglie il seminario minore per farli diventar preti, ma perché crede che sia una scuola di eccellenza o, all’opposto, un diplomificio dove recuperare anni persi.
I seminari minori hanno subito un fortissimo ridimensionamento negli anni ’80 e ’90. Sopravvivono nelle diocesi del Triveneto, in Lombardia, a Roma, in Puglia, a Ischia, ad Aversa e in poche altre diocesi d’Italia.
Fino a qualche decennio fa il reclutamento avveniva tra le famiglie povere e numerose, che spedivano i figli in seminario per farli sfuggire ai morsi della fame. Ora i seminari minori sono visti con sfavore all’interno della stessa gerarchia, che li considera antiquati e controproducenti, visto lo scarso numero di passaggi dal minore al maggiore.
Inoltre non tutti i seminaristi minori studiano nei seminari minori. Nelle diocesi senza seminari minori per seminaristri minori si intendono qqueglio studenti delle superiori che studiano anche materie religiose in orario post scolastico.
Questi seminaristi sono più orientati a diventar preti e a iscriversi al maggiore. Ormai la stragrande maggioranza delle diocesi italiane (224) non ha seminari minori e recluta gli studenti delle superiori in questo modo.
@ rik
Grazie per il chiarimento su di un argomento che a me evidentemente sfuggiva.
> scarso numero di passaggi
ah, quindi gli conviene chiuderli perché non rendono più e fanno passare la cosa per progresso?
ancora quasi tremila bambini chiusi là dentro 🙁
chiusi là dentro?
so di bambini che vivono e si divertono là dentro
senza i seminari, avremmo dei preti che sanno il culto e basta, prediche da far dormire in chiesa etc.
non conosco il nuo nick, quindi non so se scherzi o sei serio.
su uccr il mio nickname è gabriele
scusa ho un vuoto di memoria: uccr?
@ mister x
“so di bambini che vivono e si divertono là dentro” per fortuna e una caratteristica dei bambini il grande adattamenti e la gioia in loro, ci sono bambini che giocano e si divertono pure vivendo su un cumulo di mondezze oppure facendo i bambini soldato o vivendo chiusi in un madrasa ma questo non significa che vivono bene.
“avremmo dei preti che sanno il culto e basta, prediche da far dormire in chiesa etc.” be questo lo trovo tristissimo, chiudere i bambini in un seminario con lo scopo che da adulti diventano preti divertenti è squallido.
@bardhi
quindi non stava scherzando? era serio? ma non ci posso credere O_o
@ diotassista
non lo so se X scherza o meno, io ho risposto prendendo per serio, se invece scherza mi sento meglio vorrebbe dire che almeno l’X non è perduto, ma dubito che non ci siano mentecatti in giro che pensano seriamente cio che X ha scritto.
hai ragione, purtroppo…
purtroppo abbiamo dovuto aspettare un rappresentante della chiesa cattolica per levare la voce
su questa sconcertante realtà (due miei coetanei,che conosco dall’infazia li hanno frequentati, non
senza cosequenze)La protratta presenza di queste istituzioni nel nostro paese,ci da evidenza dell’aretratezza culturale rispetto all’europa non più cattolica .
Veramente da anni sul forum in cui scrivo denunciamo la vergogna dei seminari minori:
http://laici.forumcommunity.net/?t=4982787
“LA VITA: ISTRUZIONI PER L’USO” purtroppo la notizia non è stata trasmessa da una rete nazionale come in un primo momento mi sembrava di aver capito, aspettiamo domani per vedere se qualche giornale riprenderà la notizia allargando il dibattito
e’ sconvolgente che ancora esistano seminari minori
e preti pedofili
No, allora sconvolgiamoci anche per le scuole militari tipo Nunziatella.
non mi risulta che si entri nelle scuole militari da minorenni
http://www.esercito.difesa.it/Concorsi/Scuole_Militari/ConcorsoScuoleMilitari/Pagine/ScuoleMilitarischedaconcorsopubblico.aspx
Legga attentamente.
e dei cappellani militari cosa hai da dire?
Niente contro di loro. Perchè cosa fanno di male?
sono perfettamente d’accordo!
@ enrico
non mi sembra che una cosa escluda l’altra. quindi ok, facciamo che sono-scandalizzata-anche-per-la-nunziatella. eliminato l’ot. tornando a bomba, che ne pensi dei seminari minori?
@ Enrico
Niente contro di loro. Perchè cosa fanno di male?
Niente, accompagnano e benedicono plotoni e unità militari che vanno a combattere altri uomini. Hai raggione, una cosa molto cristiana…. benedire la guerra
sì sà, il comandamento “non uccidere”, il più chiaro in assoluto, è quello che amano di più contestualizzare (e il bello è che, se si contestualizzasse per davvero e non per convenienza tale comandamento, il massimo che si otterrebbe è “non uccidere un membro del popolo eletto”……)
*nightsade90
Se tu fossi nato qualche anno prima cosa avresti fatto all’arrivo della cartolina precetto?
Se fossi nato in una zona con il 30 % di disoccupazione giovanile e genitori che non posso mantenerti come fuori sede a studiare cosa faresti?
Abbi almeno rispetto degli altri e ricordati che adesso i cieli d’Italia sono difesi da caccia armati.
*gargiulo
Esiste la guerra giusta e poi confondete assistenza spirituale con altro.
@enrico
ah già, i comandamenti vi piacciono su ordinazione come la pizza. ma non mi hai risposto.
ritengo giusto ed un bene che sia la famiglia + la scuola ad educare i figli minorenni. Quando la famiglia fallisce a questa missione e delega totalmente l’educazione del figlio minore ad un istituto, civile, religioso o militare si tratta sempre di ultima spiaggia di casi disperati, ed esito è molto incerto; un buon soldato, un buon prete un buon professionista non equivale sempre ad un buon uomo.
Poi ci sono famiglie che per altre esigenze devono mandare i figli in istituti lontano di casa o/e che prevedono una vita in convito, caserma o seminario si spera sempre che vada per il meglio ma pure la famiglia stessa non è una garanzia a 100%, i criminali non vengono tutti da conviti, caserme o seminari.
@ Enrico
“Esiste la guerra giusta e poi confondete assistenza spirituale con altro.”
Bravo, questo volevo ascoltare!. Ragazzi, prendete nota: PER ENRICO ESISTE LA GUERRA GIUSTA E I CAPPELLANI MILITARI SONO LA’ PER GARANTIRE ASSISTENZA SPIRITUALE
E io che da ateo ero così convinto che la guerra fosse SEMPRE INGIUSTA e MISERABILE e dovrebbe essere un’ULTIMO RICORSO. Io da buon ateo (ingenuo certo) pernsavo che I SACERDOTI DOVREBBERO RIPUDIARE LA GUERRA E NON STARE IN MEZZO A QUESTA PER OFFRIRE “SERVIZI” (assistenza spirituale la chiami tu), con questa “interpretazione” cattolica si potrebbe affermare che i preti che benedivano le cerimonie naziste e le fosse comuni offrivano assistenza spirituale.
Facciamo una cosa Enrico, VIA TUTTI I CRIMINALI OMERTOSI DAGLI OSPEDALI !!!!
*Gargiulo
Stai tranquillo perchè qualche armato vigila su di tè.
E cosa ne facciamo dei medici militari?
Segnalo che le diocesi del Triveneto e alcue lombarde organizzano ogni anno le “Seminariadi”, sottospecie di manifestazioni sportive riservate agli alunni dei seminari minori.
http://laici.forumcommunity.net/?t=8243415
http://www.seminariobergamo.it/slideshow/dettaglio_slideshow.asp?idfoto=3042&idgruppo=112
Altro caso di pedofilia addebitato a docente del seminario minore di Agrigento è quello di don Bruno Puleo, che ha denunciato la sua vittima Marco Marchese.
Dopo il patteggiamento il vescovo di Agrigento e il prete pedofilo deniunciarono Marco Marchese per diffamazione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Marchese
la carenza di scuole nell’italia post unitaria assieme alla povertà ha rapresentato una
manna per la chiesa cattolica – indottrinamento,rinuncia ad una normale vita affettiva
in cambio di un riscatto sociale- quello che avviene oggi in africa dove i
seminari minori sono numerosissimi.
Nel seminario minore diAversa pare fosse molto in voga un famigerato “gioco dello scarpone” a cui erano sottoposte le giovani reclute. Attualmente il seminario di Aversa ha circa 100 seminaristi:
http://www.pupia.tv/aversa/notizie/0001241.html
i seminari minori della chiesa cattolica sono ancora numerosissimi
nei paesi più poveri, è un problema che dovrebbe essere portato all’attenzione
dell’ONU perchè se in italia tuttavia non si possono più permettere
di “sequestrare” bambini di 10 -11 anni in africa soprattutto è una
pratica diffussisima.
Infatti la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo di New York vieta che i minori siano sottratti alle famiglie, anche per ragione di studio.
I seminari minori sono contro la Convenzione ONu, ratificata dall’Italia. Sono anni che lo denunciamo.
dalle informazioni che dai risulta un quadro della situazione
dove appare che la chiesa cattolica è consapevole che
la violazione dell’infanzia non gli è più agevole
ne per il ritorno negativo di immagine ne come reclutamento
(l’intervento di Mazzi va visto in questo contesto)
e sembra in cerca di nuove strategie,
quindi il problema più grosso riguarda
Africa,Asia,Sudamerica.
Ma le famiglie sono condordi.
e quindi?
”…Ma le famiglie sono concordi…”
Vale a dire che vi approfittate della loro ıgnoranza?
No, semplicemente chiedono di entrare in un collegio è proibito studiare in collegio?Ricordo che nel seminario minore si studia per il liceo classico solitamente.
ripeto la domanda: e quindi?
Se le famiglie sono concordi non vi è sottrazione.
ri-ripeto la domanda: e quindi?
Perchè si alle scuole militari e no ai seminari minori.
“diotassista” non ha argomenti, sa solo rispondere “e quindi” … ahaha, che pena questi ad avere una tale mentalità fanatica priva della benché minima onesta intellettuale .
dove accade che i minori vengano sottratti alle famiglie e messi in seminario?
in Italia direi di no
O meglio non più, il rapimento di minori era praticato ai tempi dello Stato Pontificio:
http://it.wikipedia.org/wiki/Edgardo_Mortara
Da vero laico quale credo di essere, non aspetto pagelle da nessuno, e posso dire a chiare note che, come esistono – e sono molte – differenze fra individui che esercitano qualsiasi mestiere, così ce ne sono anche fra i preti. Come individuo e al di là delle convinzioni metafisiche che non condivido, Gallo ha la mia stima e la mia ammirazione. Su Manzi, sono un po’ meno sicuro, ma di certo, nell’accolita, c’è di peggio anche in quel caso.
Detto questo, su un altro piano, dico anche che sono contento che, come si dice, “di preti così”, in Italia, ce ne siano tanto quanti sono i pinguini albini – compreso, non si è avuto il tempo di capirlo bene (al contrario dei vertici “interventisti” della chiesa, che hanno “provveduto” a modo loro), il vecchio Albino… Luciani.
Sono contento che siano pochi, perché è bene che prevalga la linea “dura e pura” di Ratzinger. Ci vorrà comunque un bel po’ prima che la chiesa esca definitivamente dalla storia – ha troppi tentacoli nell’al di qua. In ogni modo, grazie a Ratzinger & Co., toglierà il disturbo assai prima che se prevalessero voci più accomodanti e in grado di rallentare il processo.
In altre parole: i “preti moderni” sono umanamente migliori dei loro colleghi più tipici e noti, ma è bene che siano pochi: rischierebbero di rallentare l’auspicabile scomparsa del cattolicesimo.
L’opinione di don Mazzi sui seminari minori e il loro ruolo negativo nella maturità sessuale dei futuri sacerdoti ha trovato spazio su numerose testate e agenzie, Ansa, messaggero, corriere, repubblica, unità, libero, il giornale, più i quotidiani locali.
Manca all’appello l’Osservatore romano, che proprio ieri ha falsamente legato l’educazione sessuale all’aumento delle gravidanze tra le giovanissime, e l’Avvenire, che ogni anno riceve 6 milioni di euro pubblici: per nascondere le notizie, dunque? Come fanno a fidarsi i cattolici di giornali che non hanno nemmeno l’onestà di discutere l’opinione di un sacerdote, e fanno finta di niente?
Nascondono sempre il dissenso interno: anche per la GMG, grandi articoli contro i laici contrari, ma non è stata pubblicata la notizia che 120 sacerdoti spagnoli avevano firmato una petizione contro la visita del papa per protestarne i suoi costi.
La notizia dei 120 sacerdoti spagnoli contrari alla visita del Papa in Spagna, è stata data dalle TV francesi e tedesche, anche con un servizio nel quale si vedeva un prete distribuire volantini per le strade di Madrid
Niente di ciò alle TV italiane ……
Gérard, non è che riesci a trovarlo, intendo quello del prete che volantina?
La stampa cattolica non ha fatto che uguagliare la protesta a una manifestazione atea, mentre non è improbabile che parte dei manifestanti fossero credenti!
Segnalo questa discussione sui seminari minori sul sito de “Il dialogo”. Già allora, nel 2007, si era aperto il dibattito:
http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pretipedofili/minori02072007.htm
Allora bisognerebbe chiudere i collegi militari come la nunziatella e i convitti nazionali?
La più rapida soluzione per i mali della chiesa cattolica sarebbe quella di iniziare una analisi del valore etico, evolutivo e sociale dei suoi insegnamenti, confrontandoli con quello dei Vangeli e di altre religioni, tipo Buddismo, Induismo e Taoismo. Allora si scoprirebbe che la chiesa cattolica è una associazione deleteria per il bene dell’Umanita, che il cristianesimo non è adeguato per i tempi moderni e che è tempo di rivedere la nostra cultura alla luce delle leggi della vita.
Io sono uno di quelli che ha partecipato alla gmg e frequenta da ben 4 anni il “POLLAIO”. Per la GMG: io ho pagato 599 euro dei quali: vitto e alloggio, spese organizzative, aiuto per i giovani che facevano fatica a venire a quasta giornata/e. La spagna non ha pagato niente. Solo chi ha partecipato.
Per il pollaio: ma voi siete mai andati a visitare i seminari minori? qualcuno ha publicato una pagina del seminario minore di Bergamo (Nel quale non ci sono le elementari e per entrare devono firmare sia i genitori sia il ragazzo, quindi se il ragazzo non accetta non entra anche se i genitori vogliono). Quando sono entrato in sem ho deciso io, non i miei genitori, anzi loro erano contrari! Nel mio seminario i ragazzi vanno a casa il sabato e la domenica, hanno l’opportunità di visitare e di portare la loro testimonianza nelle varie parrocchie. La scuola è aperta agli esterni e il sem è visitabile ogni giorno. niente viene nascosto e io so tutto quello che succede nella mia “seconda casa”. lì ho amici con i quali mi diverto e chiacchiero ogni giorno. siamo liberi di esprimere quello che vogliamo e abbiamo una guida con la quale possiamo confrontarci e esprimerci su tutti i campi. giochiamo per ben 2 ore al giorno ( il gioco è abbligatorio, per evitare che molti di noi si isolino) e in iù ci sono i momenti vari di svago, totale: 4 ore di gioco. poi c’è anche lo studio, visto che siamo comuni mortali studenti e non polli o alieni addomesticati a pregare tutto il giorno, perchè è questo che molta gente pensa di noi. E voi questo lo chiamate un pollaio? Bene, visitate almeno un seminario minore prima di giudicare, e poi rispondete, ma con buon senso e raziocinio.
Ti faccio notare che il termine “pollaio” è stato associato ai seminari minori da don Mazzi. Non pensi che lui ne abbia visitato qualcuno in qualità di sacerdote?
Forse dovresti scrivere a lui e chiedergli in dettaglio il perché si sia fatto quest’idea.
quoto Sandra. e la risposta è sì, ne ho visti e ho conosciuto persone che li hanno frequentati. quindi parlo a ragion veduta, anche se con meno esperienza del mazzi.
p.s. quanti anni hai? perché da come scrivi, sembri enrico – che nel frattempo è opportunamente sparito, noto.
@rik
Il calo in Europa occidentale e Nord America e’ risaputo.
Diversa pero’ e’ la situazione in altre parti del mondo.
Hai qualche dato aggiornato sulla situazione in Sud America?
Si, ho la situazione stato per stato, ma è difficile da riassumere. E’ un pò a macchia di leopardo. In generale la tenuta del clero è abbastanza buona per un fondamentale: l’incremento demografico.
Il fenomeno dell’avanzata delle confessioni protestanti, specialmente in Brasile, non incide molto sul numero dei preti, ma si sta facendo sentire sul calo dei seminaristi. Se ne deve dedurre che a lungo termine caleranno anche i preti.
Ma teniamo presente che questi due paesi hanno meno di 20.000 preti l’uno, nonostante abbiano più di 100 milioni di cattolici ogni stato. E hanno più seminaristi dell’Italia!
Seminaristi in calo anche in Argentina e Cile, ma preti ancora in aumento. Primi segni di crisi anche nella cattolicissima Colombia.
Grazie. I tuoi dati confermano quello che ha scritto tempo fa José María Vigil, un religioso claretiano e teologo della liberazione di origine spagnola, residente a Panama
“La vita religiosa in America Latina semplicemente “si mantiene” (non cresce né “esporta”) e la previsione è che sta per cominciare una “nuova epoca”, che trasformerà la società latinoamericana nel senso della “secolarizzazione” europea, e alla lunga porterà la vita religiosa sulle rotte che segue quella dell’Europa”