Dopo lo scalpore suscitato in Irlanda dal Cloyne Report, che ha documentato gli abusi dei preti pedofili e il tentativo di almeno un vescovo di ostacolare le indagini, il Vaticano è stato chiamato in causa, addirittura con un duro intervento del primo ministro Enda Kenny in Parlamento.
Sollecitato dal governo irlandese, il Vaticano ha diffuso un comunicato in risposta alle accuse mosse. Si ammettono “gravi ed inquietanti errori nel modo di affrontare le accuse” per le violenze sessuali da parte di sacerdoti, la Chiesa si dice “profondamente addolorata”, esprime “orrore e “vergogna”.
La Santa sede però precisa che “in nessun modo essa ha ostacolato o tentato d’interferire in alcuna delle indagini sui casi di abuso sessuale sui minori nella diocesi di Cloyne”. E “in nessun momento”, continua la nota, “ha cercato d’interferire nel diritto irlandese o di intralciare le Autorità civili nell’esercizio delle loro funzioni”. “In nessun modo” inoltre il diritto canonico “impediva la cooperazione con le autorità civili”. Sebbene la Congregazione per il clero avesse “espresso riserve circa l’obbligo di denuncia”, “non ha però proibito ai vescovi irlandesi di denunciare alle autorità civili le accuse di abuso sessuale”, “né incoraggiato i vescovi a non osservare la legge”.
Mentre “rigetta le accuse infondante”, il Vaticano dice di accogliere “in spirito di umiltà tutte le osservazioni e i suggerimenti obiettivi e utili per combattere con determinazione lo spaventoso crimine dell’abuso sessuale sui minori”.
Valentino Salvatore
lette le dichiarazioni, avrebbero dovuto dire che mai hanno collaborato alle indagini suo preti pedofili, accampando una serie di scuse ridicole
La Santa sede (…) “in nessun modo essa ha ostacolato o tentato d’interferire in alcuna delle indagini sui casi di abuso sessuale sui minori nella diocesi di Cloyne”. E “in nessun momento” (…) “ha cercato d’interferire nel diritto irlandese o di intralciare le Autorità civili nell’esercizio delle loro funzioni”. “In nessun modo” inoltre il diritto canonico “impediva la cooperazione con le autorità civili”. Sebbene la Congregazione per il clero avesse “espresso riserve circa l’obbligo di denuncia”, “non ha però proibito ai vescovi irlandesi di denunciare alle autorità civili le accuse di abuso sessuale”, “né incoraggiato i vescovi a non osservare la legge”.
TUTTE MENZOGNE!!! 👿
Il clero cattolico irlandese, come quello di tutto il mondo, era sottoposto al comandamento di OMERTA’ riguardo ai reati sessuali dei preti inclusa la pedofilia, come specificato nelle “Crimen sollicitationis” (Giovanni XXIII, 1962) e “De delictis gravioribus” (Ratzinger, 2001) 👿
Ormai dovrebbero saperlo anche i sassi!
Lo sanno, ma fanno finta di niente…
Per favore, L-E-G-G-I-L-I.
Si può sapere dove è che il CS e DDG comanderebbero omertà?
@ B’Rat :
« Quoniam vero quod in hisce causis tractandis maiorem in modum curari et observari debet illud est ut eadem secretissime peragantur et, postquam fuerint definitae et executioni iam tradite, perpetuo silentio premantur; omnes et singuli ad tribunal quomodocumque pertinentes vel propter eorum officum ad rerum notitiam admissi arctissimum secretum, quod secretum Sancti Officii communiter audit, in omnibus et cum omnibus, sub poena excommunicationis latae sententiae, ipso facto et absque alia declaratione incurrendae atque uni personae Summi Pontificis, ad exclusionem etiam Sacrae Poenitentiariae, reservatae, inviolabiliter servare tenentur. » (Crimen sollicitationis, § 11)
«Delictum contra mores, videlicet: delictum contra sextum Decalogi praeceptum cum minore infra aetatem duodeviginti annorum a clerico commissum.
Haec tantum, quae supra indicantur delicta cum sua definitione, Congregationis pro Doctrina Fidei Tribunali Apostolico reservantur.
(…)
Huiusmodi causae secreto pontificio subiectae sunt.»
(De delictis gravioribus)
LA PIANTI DI NEGARE???
E puoi dire dove nei testi che hai citato ci sarebbe scandalo?
(vabbè, a meno che tu non ti confonda su concetti come il segreto ecc.)
@ B’Rat:
Proprio il comandare il SEGRETO è comandare OMERTA’!!!
NON C”E’ POSSIBILITA’ DI CONFUSIONE!!!!
NON PUOI NEGARE L’EVIDENZA!!!!
E allora la lettera di Storero ai vescovi irlandesi, dopo che questi nel 1996 avevano messo nero su bianco le linee guida contro la pedofilia – compresa la denuncia, come la spiega il Vaticano?
“In particolare, la situazione di “obbligo di denuncia” dà adito a gravi riserve alla natura sia canonica che morale”.
Aahh, beh certo, Storero era il nunzio apostolico, non era lui la santa sede. Frammentando la responsabilità tra congregazioni, curie, sedi, missioni, e altri enti creativi, poi è facilissimo togliersi di dosso la responsabilità, di quel che si è fatto e di quello che non si è fatto. Il famoso Divide et impera in ambito amministrativo-legale. Del resto per sapere come regolarsi i vescovi avranno preso le misure in base a quanto vedevano, per esempio la protezione di cui godeva una bella personcina tipo Maciel.
Per chi si volesse rinfrescare la memoria, la lettera di Storero è visionabile a partire da:
http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-12222612
Il fatto di avere espresso delle “riserve circa l’obbligo di denuncia” è indicativo della mentalità omertosa che imperversa nei loro ambienti.
« quod in hisce causis tractandis maiorem in modum curari et observari debet illud est ut eadem secretissime peragantur et, postquam fuerint definitae et executioni iam tradite, perpetuo silentio premantur”.
Traduco.
Cio’ che maggiormente deve essere curato e osservato NEL TRATTARE QUESTE CAUSE e’ che ESSE SIANO CONDOTTE nel modo piu’ segreto e che, dopo che siano state definite e mandate ad esecuzione, siano sepolte in un perpetuo silenzio.”
La norma si riferisce ALLA CAUSA ECCLESIASTICA (praticamente un procedimento disciplinare interno) e non impone nessun obbligo riguardo al ricorso alle autorita’ civili, cui le parti lese ed eventuali testimoni (le sole persone a conoscenza diretta dei fatti, perche’ nessun prete ha mai molestato un ragazzino sotto gli occhi del Vescovo) avrebbero benissimo potuto ricorrere. Chi non lo faceva e ricorreva soltanto all’autorita’ ecclesiastica accettava liberamente che questa trattasse la cosa in modo riservato.
Saluti.
Attimo, con calma. Gli atti del processo canonico sono da trattare nel segreto, la sentenza è pubblica.
(notiamo che non può essere imposto obbligo di denuncia nel diritto canonico perchè il diritto canonico è formulato per sua stessa natura senza tener conto delle eventuali autorità civili, è del tutto indipendente da esse. Un eventuale obbligo ha senso nelle eventuali linee guida delle varie conferenze episcopali/diocesi/congregazioni)
Attimo, con calma. Gli atti del processo canonico sono da trattare nel segreto, la sentenza è pubblica.
(notiamo che non può essere imposto obbligo di denuncia nel diritto canonico perchè il diritto canonico è formulato per sua stessa natura senza tener conto delle eventuali autorità civili, è del tutto indipendente da esse. Un eventuale obbligo ha senso nelle eventuali linee guida delle varie conferenze episcopali/diocesi/congregazioni)
@ B’Rat & Cesare b
Ah sì? E la famosa “legge morale” di cui ciancia il Papa dove la lasciate?
Forse non vi è chiaro che la denuncia di un PE-DO-FI-LO alle autorità CIVILI – previa raccolta di indizi chiari, ovvio – è un DOVERE MORALE specialmente di chi i “doveri morali” (altrui) ce li ha in bocca dalla mattina alla sera.
Ergo, era DOVERE MORALE dei vescovi o dei semplici “colleghi” dei preti sospettati di pedofilia denunciare i fatti alla Magistratura, ove sussistessero fondati motivi (e non semplici pettegolezzi velenosi di strapaese).
E questo indipendentemente dall’obbligo di denuncia previsto o no dalla legge civile.
Invece li hanno sempre protetti e trasferiti, oppure semplicemente “lasciati fare” (Don Marco Dessì), in un unico modus operandi MONDIALE.
Voi parlate del diritto canonico come qualcosa di COGENTE. Ma come state?
Mettetevi in testa che i dipendenti della Chiesa che operano fuori dal Vaticano sono TENUTI ad osservare il DIRITTO CIVILE SECOLARE del Paese, sopra e prima di tutto.
Il fatto che il diritto canonico “sia formulato senza tener conto delle autorità civili” lo rende ancora più illegale e nullo fuori dai confini della teocrazia cattolica.
Voi volete creare uno Stato nello Stato, ma in USA e in Irlanda (e in mezzo mondo) vi hanno ribadito a colpi di sentenze che non è così.
Mi fa molto piacere,li credo perch la Chiesa non pu ostacolare le indagini sui preti pedofili,ci sarebbe contrario al comandamento di Cristo,il quale ha detto :(lasciate che i bambini vengano a me).
http://www.uaar.it/news/2011/09/03/irlanda-chiesa-su-cloyne-report-mai-ostacolato-indagini-su-preti-pedofili/#comment-549382
Infatti Don Marco Dessì fu lasciato libero di violentare i meninos de rua nicaraguensi per 15 anni, dal 1991 al 2006, mentre il Vaticano sapeva tutto.
Per mentire non sempre è necessario dire bugie, basta usare la supercazzola!
”… basta usare la supercazzola!…”
Certo, l’hanno inventata loro, anzi, hanno inventato perfino una (pseudo)scienza per
perfezionarla al massimo grado…
A me basta rileggere il “dossier” di Don Marco Dessì – mai citato abbastanza – e la vergognosa infame lettera di complimenti del card. Castrillon Hoyos al vescovo Pican per aver protetto Bissey.
Letterina gentilmente approvata dal “santo subito” Wojtyla, compare di Nazinger in queste ed altre nequizie.
Sebbene la Congregazione per il clero avesse “espresso riserve circa l’obbligo di denuncia”
Ma vi rendete conto? Ma quale “persona umana” esiterebbe a denunciare un pedofilo, chiunque esso sia?
Perché, sono forse umani dei personaggi che scrivono documenti come le “crimen sollicitationis”, “de delictis…” etc.?
Invece chi ne parla senza averli letti quei documenti… si può sapere cosa avrebbero di orribile?
B’Rat.
Dovresti chiederlo alle vittime, alle DECINE E DECINE di vittime in giro per il mondo cos’hanno di orribile quei documenti.
I risultati tremendi di quei pateracchi romani parlano da soli. Se erano scritti per fermare la copertura dei preti pedofili, hanno ottenuto l’esatto contrario. Ratzinger dovrebbe imparare perlomeno a scrivere meglio.
Solo dal 2006 è finita la pacchia, visto che lo scandalo non si poteva più arginare in nessun modo e il Vaticano ha dovuto mutare strategia volente o nolente.
Sennò, altro che preti pedofili assicurati alla giustizia! Pican si fregherebbe le mani!
“Chiacchiericcio delle opinioni dominanti”
Papa Benedetto XVI sui preti pedofili
Cita la fonte. Nell’omelia in cui il Papa ha usato questa espressione non vedo dove si possa trovare il collegamento coi preti pedofili.
UN ESEMPIO PER TUTTI: Colm O’Gorman, chierichetto appena quattordicenne, fu violentato a più riprese tra una messa e l’altra da padre Seán Fortune della diocesi di Ferns in Irlanda. I superiori di costui lo sapevano, ma non informarono le autorità competenti, iniziando nel contempo una trafila di trasferimenti che, invece di eliminare il problema, lo allargò a macchia d’olio, provocando nuove vittime, nuovi dolori, nuove infanzie negate.
“Una Chiesa con l’autorità morale per fare quello che è giusto è venuta meno al dovere di impedire l’abuso sui bambini. Eppure aveva avuto una reale opportunità di dichiarare al mondo che si sentiva responsabile della protezione dei bambini. E invece non rispondeva neppure” .
DA: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
(Nexus Edizioni)
517 pagine, 130 immagini, € 25
http://www.shopping24.ilsole24ore.com/sh4/catalog/Product.jsp?PRODID=SH246200038
Si, ma se leggi la risposta del Vaticano si spiega che questo è stato un comportamento deciso dalla diocesi, che ha disatteso le linee guida della Chiesa (che imponevano, al minimo, un processo canonico per laicizzare il sacerdote).
b’rat,
Leggi e commenta:
http://graphics8.nytimes.com/packages/pdf/world/Ireland-Catholic-Abuse.pdf?ref=europe
Già letto, grazie.
Ebbene? Dà un elemento che nella stampa spesso non compare, ed è a favore della Santa Sede: il nunzio mette in guardia sul fatto che, guardando la questione sotto il profilo, la formulazione con cui era posto l’obbligo di denuncia entrava in conflitto col resto del codice e rischiava di rendere invalidi i processi canonici, aprendo strada a ricorsi praticamente basati su un cavillo, il chè sarebbe stato decisamente pessimo.
Se poi a colpire è la parte sul problema morale, ricorderei che l’unico problema morale di cui si abbia notizia in Vaticano è quello tirato in ballo dal cardinale Hoyos nella lettera di congratulazioni al vescovo arrestato per non aver appunto rispettato un obbligo di denuncia: se sia lecito imporre la denuncia anche ad un vescovo a cui il crimine sia stato confessato dal reo sotto forma di confidenza. Vorrei far presente la seguente cosa: se passa l’idea che anche in tal caso il vescovo deve denunciare, è chiaro che nessun pedofilo che voglia confidarsi, magari per un disagio verso i propri atti e proprio per chiedere “aiuto”, senza autodenunciarsi andrebbe a parlarne col proprio vescovo, e tutto resterebbe come è, soprattutto se il sacerdote è bravo a non farsi beccare. Se invece sa di avere a disposizione un margine di segretezza, può darsi che il vescovo, che nei confronti dei suoi sacerdoti ha una particolare posizione di responsabilità, autorità e paternità, riesca a convincere il reo a fare dei passi che lo portino a far emergere le proprie responsabilità o almeno a non essere più in condizione di far del male.
Nota: intendevo “guardando la questione sotto il profilo giuridico, la formulazione con cui era posto l’obbligo di denuncia entrava in conflitto col resto del codice […]
Il fatto è che il vescovo Pican, quello che viene congratulato per il silenzio da Hoyos, dopo aver saputo (e non solo in confessione, c’era anche la testimonianza del vicario generale a cui si era rivolta la madre di un ragazzino) della pedofilia del prete, cosa fa? Lo riassegna ad un’altra parrocchia a Mondeville, dove per fortuna non ebbe il tempo di fare porcherie, dato che venne arrestato poco dopo il trasferimento.
Oltre a essere informato dal vicario Morcel, Pican venne interrogato anche a proposito di una lettera anonima indirizzata alla diocesi nel 1990 (8 anni prima dell’arresto) e che accusava di pedofilia un prete che allora “lavorava” alla parrocchia di Chemin-Vert, e che Pican disse erano cosa da buttare “in spazzatura”.
E’ chiaro dai fatti che il margine di segretezza del vescovo gli è servito per trasferire un pedofilo in altre parrocchie.
@ Sandra.
E’ per questo che Wojtyla ha così caldamente approvato Pican tramite Hoyos, no?
Peccato-ammantato-mezzo-perdonato e ‘fanchiulo alle vittime. S’arrangino.
Basta che l’onorabilità della Chiesa-sgualdrina sia salva e profumi di lillà, invece che di frægna usata.
@Southsun
E’ anche per questo che il cardinale Law se ne sta bel bello a Roma, premiato anche lui. Chissà quante ne sa, per essere tenuto così in conto, se lo sono subito portati in casa.
Eh, il potere che dà essere sempre dalla parte buona del confessionale….
Il report l’ho letto anch’io, e in nessun modo si dice che la Chiesa ha ostacolato le indagini.
Al contrario, si dice chiaro e tondo che le procedure della Chiesa erano addirittura più severe di quelle dello Stato.
Detto questo, come ribadito più volte, i cittadini degli stati liberi NON SONO tenuti a denunciare i reati di cui vengono per qualsiasi motivo a conoscenza, a meno che non rivestano la qualifica di pubblico ufficiale.
E’ un principio di civiltà giuridica, violato solo dai regimi nazifascisti e comunisti.
Il fatto che la violazione di tale principio piaccia tanto ai fanatici dell’umanitarismo solleva forti dubbi sul fatto che l’umanitarismo sia davvero una cultura di libertà.
sì vabbé Fedele Strazio… tu eri anche quello che asseriva che era logico vederci una coincidenza fra l’uragano Irene e l’approvazione dei matrimoni omosessuali a New York? 😀
si si era lui XD
siamo al livello del cappellino di carta stagnola per evitare che gli alieni (o la CIA) leggano i suoi pensieri.
Ah, quindi che per te sarebbe da “nazifascisti e comunisti” che un prete, sapendo che un altro sacerdote sta violentando un bambino, abbia l’obbligo di denunciarlo. Mentre è molto più normale, per te, che si volti dall’altra parte e si faccia gli affari suoi. Esattamente quanto successo, grazie per averlo chiarito di nuovo.
@ Fedele Idiozia.
Guarda che qui di nazifascista c’è solo la Chiesa cattolica, che denuncia pubblicamente tutti e tutto quello che le da fastidio, ma sui preti pedofili è stata ZITTA per decenni.
Guarda, se il report l’hai letto evidentemente non l’hai capito. Altrimenti, se dicesse quello che dici tu, il governo irlandese – cattolico – non avrebbe fatto il lisciabusso al Vatic-ano proprio per AVER OSTACOLATO e NASCOSTO i preti pedofili.
Leggiti la letterina del card. Hoyos allegramente approvata da Wojtyla, e sparisci!
La Chiesa che parla di “principi di civiltà” è come un puttæna che parla di verginità.
Ma il card. Hoyos e Carol Wojtyla non erano veri cattolici se non non lo avrebbero fatto, quindi non vale, hihihi.
Ciao a tutti
Vedi sopra.
@ B’Rat.
Vedi commento di Sandra delle 21:32 che smonta tutto il tuo discorso.
Vedi anche la famosa vicenda di Don Marco Dessì – di cui il Vaticano sapeva TUTTO dal 1991 – venuta fuori nel 2006 DOPO le indagini incredule di un dentista laico.
Il Vaticano sapeva così tanto di Don Dessì che gli aveva intimato di rientrare in Italia e ritirarsi in preghiera a Frosinone – INVECE CHE DENUNCIARLO ALLE AUTORITA’ NICARAGUENSI E ITALIANE.
Don Dessì gli rise in faccia e continuò a violentare i meninos de rua per altri 15 anni, andando e venendo dall’Italia tranquillamente.
Fosse stato per il Vaticano quel criminale sarebbe ancora a Chinandega, a fare il ricco porco in vestaglia di seta con proprietà intestate a prestanome, minacciando le vittime tramite i suoi sgherri.
Ma vai e nasconditi, tu e le tue scuse.
Per la Chiesa cattolica non vigeva l’obbligo di denunciare gli eretici, pena la scomunica? Sai, gli editti di fede dell’Inquisizione. Come questo, del 1705:
Tipo documento: Testo a stampa
Livello bibliografico: Monografia
Autore: Santa Sede : Congregazione dell’Inquisizione
Titolo: Editto del S. Offizio
Dati editoriali: Roma : Stamperia Camerale
Data di pubblicazione: 1705
Formato: 1 manifesto ; atl.
Descrizione: Editto contro eresia, magia, negromanzia e altre pratiche condannate
Lingua: latino
Soggetto: Editto di fede
OBBLIGO DI DENUNCIA
Data emanazione: Roma 18 marzo 1705
Gli eretici la chiesa cattolica non se li è lasciati scappare, aveva stretto le maglie.
Ma per i pedofili hanno chiuso occhi e orecchie.
Cultura di libertà, dicevi?
Appunto: 1705!
Che fai, contestualizzi?
@ Cesare b.
Appunto. Benedetto sia Garibaldi che vi ha tranciato le unghie una volta per sempre.
Vedi che le, ahem, “dottrine” quando volete le cambiate? E come questa, tante altre.
Ce ne sono altri, di questi documenti comunque nel sito che ho messo, sono 16 editti di fede relativi all’obbligo di denuncia, l’ultimo è del 1753.
Mutevoli nel tempo e nello spazio. L’aborto che un tempo non era associato a scomunica.
Oppure l’eutanasia che in Italia è peccato ma in Olanda no: nel paese dei tulipani è il prete che non celebra il funerale a essere sospeso.
Cesare b,, come ci spieghi che il cattolico olandese abbia un funerale cattolico e l’italiano no?
Il documento per l’OBBLIGO DI DENUNCIA DEGLI ERETICI, di un predecessore di Ratzinger:
http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/viewItemMag.jsp?case=&id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3ARMLE043454
Il documento per l’OBBLIGO DI DENUNCIA DEGLI ERETICI, di un predecessore di Ratzinger:
Appunto: di un REMOTO predecessore di Ratzinger.
Il precedente dell’obbligo di denuncia c’era, confessione o non confessione, giusto? Se si poteva fare per gli eretici, perché non per i pedofili?
Ovvio, i bambini non costituiscono una minaccia in senso politico.
Ma guarda di botto come ti diventano liberal. Hanno tanti obblighi, ma la denuncia di fatti tanto gravi deve essere meno importante.
L’ obbligo di denuncia per il privato cittadino d’ un reato di cui sia a conoscenza, apparentemente sembrerebbe quanto di piu’ ragionevole si possa pensare. Naturalmente, in ogni caso, riguardo a conoscenza certa e diretta (de visu), non certamente per sentito dire, o, tanto meno, per confidenze del reo, che dopo la denuncia potrebbero sempre essere smentite (il che gia’ escluderebbe la stragrande maggioranza degli abusi su minori, che ovviamente nessuno compie sotto gli occhi di estranei). Ma perche’ i moderni Ordinamenti Giuridici, in genere, lo escludono? Non e’ soltanto per non imporre un gravoso peso (e, in parecchi casi, un pericolo) alla generalita’ della popolazione. Non e’ soltanto per non gravare la Giustizia d’un numero spropositato di denunce, che per lo piu’ si rivelerebbero infondate o senza adeguate prove. Non e’ soltanto per non dover punire (in qualche caso a torto) un numero spropositato di calunniatori (o di poveracci che avrebbero fatto il loro dovere, ma non potrebbero provare adeguatamente le colpe dell’ astuto malvagio da loro denunciato). Non e’ soltanto per non dover aprire, accanto a ogni processo per un reato, altri numerosi processi a carico di tutti coloro i quali presumibilmente di questo reato sarebbero stati a conoscenza ed avrebbero mancato all’obbligo di denuncia. E’ anche per non incrementare la reticenza dei testimoni. Infatti se Tizio, che fosse stato testimone d’un reato ed avesse omesso di denunciarlo, rischiasse a sua volta, per tale omissione, di essere severamente punito … mai e poi mai renderebbe veritiera testimonianza a carico dell’ imputato.
Non capisco come dei laici possano ragionare riguardo ai membri del clero in modo diverso da come IL LEGISLATORE DELLO STATO LAICO MODERNO ha ragionato riguardo alla generalita’ dei cittadini.
Saluti.
Ti sbagli, è proprio il legislatore moderno che si sta muovendo a proteggere i minori, e a portare il privato cittadino all’obbligo di denuncia:
“Le fait, pour QUICONQUE ayant connaissance d’un crime dont il est encore possible de prévenir ou de limiter les effets, ou dont les auteurs sont susceptibles de commettre de nouveaux crimes qui pourraient être empêchés, de ne pas en informer les autorités judiciaires ou administratives est puni de trois ans d’emprisonnement et de 45000 euros d’amende.”
“Le fait, pour QUICONQUE ayant eu connaissance de privations, de mauvais traitements ou d’atteintes sexuelles infligés à un mineur de quinze ans ou à une personne qui n’est pas en mesure de se protéger en raison de son âge, d’une maladie, d’une infirmité, d’une déficience physique ou psychique ou d’un état de grossesse, de ne pas en informer les autorités judiciaires ou administratives est puni de trois ans d’emprisonnement et de 45000 euros d’amende.”
Per favore cita la Legislazione di cui fanno parte queste norme, e, possibilmente, da quando sono in vigore.
Comunque non mi consta siano universalmente diffuse nei Paesi civilizzati e certamente non sono del Paese di cui qui si parla, l’Irlanda, perche’ sono scritte in francese. In astratto sono anche giuste, pero’ hanno il difetto (che ad altri Legislatori e’ apparso prevalente) d’ indurre il testimone d’un reato, che le abbia trasgredite, alla reticenza, perche’ se uno ammette d’essere stato, appunto, testimone gli viene senz’altro contestata l’omessa denuncia. Inoltre obbligano la Polizia e l’ Autorita’ Giudiziaria a ricercare e incriminare, oltre agli autori dei reati, anche tutti coloro i quali probabilmente avrebbero potuto averne notizia e non ne hanno fatto denuncia.
Comunque, poiche’ qui si parla di clero cattolico e Irlanda, il punto e’: tali norme esistevano nel Diritto Irlandese quando qualche ecclesiatico ha commesso l’omissione che gli viene contestata?
Saluti.
E’ il cod. penale della Francia (non ti riesce di usare Google?), il paese in cui è stato processato il vescovo Pican.
Perché ti importa la data? Le leggi civili sono sempre soggette a cambiamento, è il relativismo tanto stigmatizzato dalla tua Chiesa. Non capisco perché la tua Chiesa debba essere in subordine al laicismo, non hanno la verità o almeno qualche principio immutabile? Principio morale intendo, non di potere.
Tornando all’Irlanda, alcune norme, tra cui l’obbligo di denuncia, erano citate nel famoso “Framework”, noto anche come “Green Book” dei vescovi irlandesi del 1996. Nel 1997 arrivò la lettera del nunzio Storero che dava l’indietro tutta:
“In particolare, la situazione di “obbligo di denuncia” dà adito a gravi riserve alla natura sia canonica che morale”.
Quindi perché ti preoccupi di sapere quello che dice il codice penale del paese? La proposta dei vescovi era stata cassata per riserve di natura MORALE.
Sono riuscito a leggere (con grande pena e senso di disgusto) la risposta del Vaticano solo fino alle motivazioni del punto 1 e siccome non riuscirò a finire la lettura prima che chiuda il commento, voglio comunque lasciare questa sensazione: un convitato di pietra agghiacciante.
Spero che quando il Primo ministro irlandese leggerà questa risposta del Vaticano, per prima cosa proponga (in via straordinaria ma indispensabile) la ghigliottina.
In subordine mi accontenterei che imparasse a non far più domande a certa gente.