Cassazione: “è commerciale la temporanea attività alberghiera svolta da una casa religiosa”

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 17399 del 19 agosto, riprodotta sul sito OLIR, è intervenuta sul contenzioso tra un portiere e il suo datore di lavoro, una casa generalizia. Materia del contendere, l’ambito contrattuale di riferimento: se il contratto nazionale per i lavoratori domestici, oppure quello delle aziende alberghiere. La casa generalizia, infatti, offre, “oltre che – in via principale – stabile permanenza ai soggetti appartenenti alla comunità, anche – in via accessoria – temporaneo soggiorno ad ospiti laici e religiosi estranei alla comunità tenuti, per l’accoglienza, al pagamento di un corrispettivo”. Un’attività accessoria, aveva stabilito in secondo grado la Corte d’appello di Roma, che “non assume carattere occasionale o sporadico”, ma che “evidenzia la necessità dell’impiego di personale per far fronte ad esigenze organizzative analoghe a quelle dì una struttura alberghiera”.
La Cassazione ha dunque dovuto esaminare “il presupposto sotteso alla suddetta qualificazione come imprenditoriale – e, in particolare, alberghiera – dell’attività accessoria de qua, rappresentato dalla ritenuta – e tuttora contestata dalla Casa generalizia – sussistenza del fine di lucro”. E ha deciso di sottolineare “che la Corte di appello, sul punto, si è appropriatamente adeguata al consolidato (e qui condiviso) indirizzo della giurisprudenza di legittimità – affermatosi proprio in relazione a fattispecie analoghe alle presente – secondo cui il fine spirituale o comunque altruistico perseguito dall’ente religioso non pregiudica l’attribuzione del carattere dell’imprenditorialità dei servizi resi, ove la prestazione sia oggettivamente organizzata in modo che essa sia resa previo compenso adeguato al costo del servizio, dato che il requisito dello scopo di lucro assume rilievo meramente oggettivo ed è quindi collegato alle modalità dello svolgimento dell’attività (Cass. 31 marzo 2009, n. 7770; Cass. 12 ottobre 1995, n. 10636; Cass. 19 dicembre 1990, n. 12390)”.

Raffaele Carcano

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46 commenti

Diocleziano

Curioso come i credenti, che comprendono in pieno le più astruse scıocchezze teologiche, non riescano a comprendere le più elementari regole dello stato.

alessandro

le assurde sciocchezze teologiche non vanno comprese vanno solo prese per vere a priori.

tommaso

Non ti preoccupare, i credenti “comprendono”, eccome se comprendono !!!!!!

nightshade90

le sciocchezze teologice non è che le comprendono: è che decidono a seconda delle convenienze queli sono i loro significati prima ancora di dar loro anche solo un’occhiata.

teologo cattolico

@diocleziano

Buona l’intenzione del commento, ma in questo caso fuori luomo: non dirmi che tu hai capito qualcosa sulla sentenza della corte di cassazione e sulla questione contesa. A meno che non tu non sia un avvocato o giurista, dubito.

Federico Tonizzo

Suvvia teologo, non dirmi che non si capisce:
DOVETE PAGAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!! :mrgreen:

Diocleziano

teologo,
si dà il caso che io abbia capito il significato della sentenza, anche se non sono avvocato. Non sai niente di me e vorresti giudicarmi? Il senso del post in alto era generico, e non riferito alla sentenza: comprendere le astruserie della teologia ma non le chiare regole del codice civile.

(Per la verità ti avevo risposto, verso le 14,30, in maniera più articolata, ma per qualche maligno :mrgreen: influsso il post non è partito. Accontentati del riassunto)

otzi

Similis illis erunt qui faciunt ea. Ecco la teologia ed i teologi: sono simili ad dio che forgiano. Lo fanno con un buco per le offerte e rubano e violano le leggi col pretesto dello spirito della fede! E l’Italia è la più fregata!

Manlio Padovan

Ho letto tutto molto seriamente…e riletto.
Non ho capito un picchio!
Colpa mia, eh! Evidentemente non sono un cittadino degno di esserlo.

CosmoGioioso un Giorno

🙂 se può farti piacere, non sei l’unico. Le difficoltà iniziali mi hanno fatto desistere dal perderci tempo…
Secondo me questo linguaggio serve a lasciare sul tappeto i contendenti, in maniera tale che prima che qualcuno ci abbia capito qualcosa, i magistrati siano già tutti spariti.

Roberto Grendene

il titolo diceva tutto: “è commerciale la temporanea attività alberghiera svolta da una casa religiosa”
quindi non valgono privilegi come se non fosse attività commerciale

Cartman666

In pratica il portiere voleva essere messo in regola con il piu lucroso contratto di lavoro delle aziende alberghiere, invece di quello per i lavoratori domestici.
Avendo avuto ragione, l’ente religioso in oggetto dovrà pagare un sacco di quattrini.

Diocleziano

È importante perché, se da una parte c’era il tentativo di fregare il dipendente, dall’altro c’è la conferma che fregano anche lo stato.

Federico Tonizzo

Eddai teologoooooo, non dire che con la tua “teo-scienza” non c’eri arrivato da soloooooo!!! :mrgreen:

Diocleziano

teologo,

”… il fine spirituale o comunque altruistico perseguito dall’ente religioso non pregiudica l’attribuzione del carattere dell’imprenditorialità dei servizi resi…”

hai capito adesso? Qualche preghiera non impedisce che la struttura venga considerata ‘commerciale’.

Chissà quale vezzo spinge i magistrati a usare un gergo tanto desueto e decadente da mettere in difficoltà perfino un teologo!… :mrgreen:

Manlio Padovan

Grazie a Cartaman666.
Ammetterai che il testo della Cassazione riportato alla fine è esoterico a dire poco.

Cartman666

certo, come d’altronde tutte le leggi fiscali, il cui studio d’altronde mi ha fatto diventare sclarato e pervertito.

Alb

Perfetto.
Ora che hanno stabilito che è un impresa a fini di lucro, ovviamente le richiederanno il pagamento dell’ICI, vero?
Alb

Magdalene

Che domande…ovviamente no! Il “fine spirituale o comunque altruistico perseguito dall’ente religioso’ salverà capra, cavoli e quattrini. Mi ci gioco i gioielli del mio gatto castrato.

Cartman666

per l’ici purtroppo non cambia nulla, speriamo nell’intervento della comunità europea.

Perchè?

E allora come mai non l’han tenuta in conto nella Commissione bilancio del Senato quando i radicali hanno proposto gli emendamenti per ar pagare l’ICI agli esercizi alberghieri citati dalla sentenza della Corte di Cassazione? Questa manovra è sempre più incostituzionale e ignora persino una sentenza, la stessa Commissione affari costituzionali dovrebbe boccciarla la manovra e riammettere all’esame gli emendamenti dei radicali.

Francesco S.

Seeeee, faranno di tutto per mantenere i privilegi, serve qualcuno con le palle per abolire il concordato.

Diocleziano

Al governo non c’è nessuno con le palle, ci sono solo coglıonı… :mrgreen:

Federico Tonizzo

Ottima, Diocleziano!!!!!! 😀 Penso che la propagherò 😀

Maurizio_ds

La sentenza è chiara: un’attività, in questo caso alberghiera ma si potrebbe dire commerciale in genere, se viene svolta anche solo temporaneamente, è sempre attività commerciale.
Quindi bisogna pagare tasse, imposte eccetera. E il locale in cui si svolge, mi arrischio a dire, è soggetto a ICI.

guglielmo

Secondo me devono pagare per legge anche l’ici perchè manca la “discontinuità dell’apertura” e la “limitata accessibilità “.

andrea tirelli

Caro teo, proviamo a fare un esercizio di stile:

in un momento difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese, quale contributo puo’ dare la chiesa cattolica?
Non sarebbe il caso di rinunciare ai privilegi fiscali (come la riduzione dell’Ires e l’esenzione dall’ICI), a quelli previdenziali (ai clerici bastano 18 anni di contributi!) etc. etc. etc.?

teologo cattolico

@andrea
io ti rimando invece al lessico corretto del termine privilegio.
esiste il privilegio solo rispetto ad una regola, ad un universale, rispetto cui il privilegiato eccettua; e in questo caso se esistesse una legge che obbligasse tutti a pagare tranne un caso singolo, e nonostante la regola. Ebbene ti informo che l’esenzione ICI non tocca la Chiesa cattolica in quanto tale, o le scuole cattoliche in quanto cattoliche, ecc.

cerca su google “esenzione ICI” . Questo è il primo link che ti può chiarire tutto:

http://www.dossier.net/guida/immobili05.htm

se poi vuoi approfondire ti rimando al solito link

http://www.facebook.com/notes/papa-benedetto-xvi/ma-quali-privilegi-e-ici-la-chiesa-le-tasse-le-paga-sei-non-sei-anche-tu-una-pec/247474578607943

andrea tirelli

Teo, mi par di capire che – malgrado il momento difficile del nostro paese – alla tua chiesa non chiederesti nessun sacrificio, nessuna rinuncia, nessun contributo.

Io continuo a pensare che dal tuo dio ucciso da una casta sacerdotale sia nata una casta sacerdotale e che non sia morale accumulare ricchezza facendo carità.

Anziché negare l’evidenza, sarebbe meglio interrogarsi sul significato teologico di tutto ciò. Mi pare più consono al nickname che utilizzi.

Grazie.

teologo cattolico

@andrea
io ti rimando invece al lessico corretto del termine privilegio.
esiste il privilegio solo rispetto ad una regola, ad un universale, rispetto cui il privilegiato eccettua; e in questo caso se esistesse una legge che obbligasse tutti a pagare tranne un caso singolo, e nonostante la regola. Ebbene ti informo che l’esenzione ICI non tocca la Chiesa cattolica in quanto tale, o le scuole cattoliche in quanto cattoliche, ecc.

cerca su google “esenzione ICI” . leggi il primo link che trovi, ti può chiarire tutto

Ora sono le 22.38. Ho pubblicato un analogo commento alle 20.24 (come verificherai quando e se sarà pubblicato). dopo due ore di censura riposto senza link il contenuto….

teologo cattolico

Ancora mi stupisco delle ragioni che un sito laico come l’uaar ha di censurare certi miei commenti e link… e mi stupisco ancora di più di stupirmi.

otzi

Certo, l’eccezione conferma la regola: tutti pagano, io chiesa cattolica, no!Cioè gli stupidi pagano, i furbi rubano perchè lo sancisce un privilegio rispettoso di una regola universale. Ma va a farti la solita doccia di parole dolose…

otzi

Dimenticavo…Sant’Agostino insegnava bene che ci sono due modi di rubare: uno infrangendo la legge, l’altro stabilendo un’eccezione.

Kaworu

potresti ad esempio provare a crescere, dato che frignare funziona solo per i tuoi correligionari.

esiste un filtro automatico, non c’è qualcuno brutto e cattivo che legge i tuoi commenti e li blocca.

diotassista

è tutto un complotto teo. ti si vuol chiudere la bocca perché sei pericoloso.
ora scusa ti lascio perché devo affilare la mia coda rossa appuntita.

Cesare b

Visto? La strada e’ questa: contestare i comportamenti non in linea con la legge, caso per caso. Come ha fatto quel dipendente, cosi’ dovrebbero fare anche gli Enti Pubblci per quanto riguarda le tasse e imposte di loro competenza. E i cittadini che notano mancanza d’impegno in questo senso dovrebbero richiamarli ai loro obblighi. Certo che generalizzare e’ piu’ comodo.
Saluti.

nightshade90

1 contestare i comportamenti non in linea con la legge lo facciamo già

2 alcuni soprusi della chiesa della chiesa SONO in linea con la legge PERCHE’ hanno leggi ad hoc che li privilegiano (vedi la legge sull’esenzione ICI che le consentirebbe di non pagarla in un caso come questo). noi denunciamo anche questi. non perchè siano illegali, ma proprio perchè frutto di privilegi.

Alipio

Il “nero” della prostituzione è una cifra da capogiro; basti ricordare come esempio le ingenti somme versate dall’ineffabile Predidente della Regione Lazio Marrazzo (PD, notare!) ai mignotti con cui si congiungeva fra una sniffata e l’altra. A quando una giusta tassazione in questo campo?

Kaworu

beh siete voi, caro troll, ad avere dei problemi con la legalizzazione della prostituzione.

nightshade90

per tassare la prostituzione si dovrebbe prima istituzionalizzarla quale lavoro legalizzato, ma dubito che la chiesa sarebbe daccordo…..

io, personalmente, con una tassazione della prostituzione (e quindi una sua effettiva legalizzazione) sarei anche daccordo. sono i cattolici che preferiscono in pubblico fare finta che non esista e di essere contrari al 100% alla sua esistenza mentre in privato vanno a prostitute, trans, fanno turismo sessuale, ecc……

Alipio

Non mi pare che Marrazzo, PD, il più noto, recente frequentatore di mignotti a suon di mazzette provenga dall’area cattolica o sia cattolico militante…

diotassista

a parte che marrazzo non si è mai proposto come modello morale e tuttavia ha avuto l’eleganza di dimettersi – non è stato semplicemente spostato in un’altra diocesi, ehm -, mi spieghi che c’entra marrazzo con l’ateismo?

Kaworu

non mi pare che tu, caro alipio (o come ti chiamerai tra qualche giorno), sia un campione di logica.

anzi, sembri avere grosse difficoltà anche a capire quel che tu stesso scrivi…

stai studiando insieme ad ale in seminario?

Southsun

@ Alipio.

Io non so davvero da quale limbo disconnesso dalla realtà tu provenga.

T’informo che Marrazzo – DOPO ESSERSI DIMESSO – ha scritto una ridicolissima lettera di scuse al Papa e si è chiuso in un convento, dopo essere stato pescato con le mani attorno alle tette del trans.

Non esattamente un atteggiamento da ateo, quindi.

Invece, il vostro Messia Berlusconi non si dimette, sbrodola di “VALORI CATTOLICI” a ogni vostra adunata e, dopo aver toccato il fregnone alla sgualdrina di turno, bacia la mano inanellata a quell’altra assurta al soglio pontificio (che tra le due sgualdrine è quella peggiore).

PER FAVORE! Avete i sepolcri imbiancati bagassoni bestemmiatori in casa e vi attaccate proprio a Marrazzo??

Ma attaccatevi al TRANS, che fate miglior figura!

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