In libreria: “La verità sul 2012”, di Walter Ferreri

La cooperativa “La Zisa” di Palermo ha dato alle stampe il volume “La verità sul 2012”, breve ma denso; il taglio è scientifico, con piacevoli momenti di riflessione ironica, che lo rendono vivace.
Ringraziamo l’editore per questa meritoria idea.
Presentiamo il lavoro di Ferreri con una doppia speranza:
– quella di incuriosire coloro che hanno letto qualcuno dei testi, pubblicati in seguito al diffondersi della cosiddetta “profezia dei Maya”, su quanto accadrà il prossimo anno;
– in secondo luogo, speriamo di essere utili a quanti vogliono acquisire nozioni per argomentare su basi scientifiche quando si trovano coinvolti in discussioni “fantasiose” sul prossimo futuro del nostro pianeta.
I capitoletti in cui è suddiviso il testo sono per la maggior parte di argomento astronomico (qualche titolo di esempio: “Rallentamento della Terra”, “Indebolimento e inversione del campo magnetico terrestre”, “Allineamento dei pianeti”, “Impatto con il pianeta Nibiru”, “Esplosione di una supernova vicina”); lasciamo intatto al lettore il piacere della loro chiarezza.
Riportiamo qui, invece, una riassuntiva panoramica di altri momenti della storia umana in cui qualcuno ha provato ad annunciare la fine del (nostro) mondo: l’ironia dell’Autore vi filtra lieve.
Avvertenza: i grassetti sono dell’autrice di questa recensione.
Cattolicesimo
“L’idea di una «fine del mondo» o di «giorno del giudizio» è molto antica; si perde nella memoria dei popoli.
… Il libro dell’Apocalisse introduceva qualcosa di nuovo: il millenarismo, ovvero una durata del mondo di 1000 anni ad iniziare dalla nascita di Gesù. Non stupisce quindi che alla vigilia dell’anno 1000 si assistette in tutto il mondo cristiano a conversioni, pentimenti e donazioni alla Chiesa. Fra timori e angosce anche quell’anno passò con il mondo che continuava ad esistere. Ma le parole di Daniele e dell’Apocalisse erano così oscure e il desiderio di credere così forte che fu sempre possibile una rilettura di quei libri, una riconsiderazione di quelle vaghe previsioni e un ricalcolo della data del Giorno del Giudizio” (p. 7-9).
Testimoni di Geova
“Russell [il fondatore, nel 1879, dell’organizzazione denominata ‘Testimoni di Geova’] attendeva la Seconda Venuta a ogni istante e la previde a più riprese… restando ogni volta deluso. La prima data proposta da questa organizzazione fu il 1914. La Terra passò indenne attraverso questa data ma Russell morì durante la prima guerra mondiale; ed anche alla fine di questo terribile conflitto l’Avvento doveva ancora arrivare. Secondo I Testimoni di Geova però non per molto: la data era spostata solo al 1925. Trascorso senza nulla di fatto anche quest’anno, la nuova data venne fissata al 1966 e infine al 1975.
Dopo tale anno non hanno più indicato una data precisa; si limitano a dire che la Seconda Venuta ci sarà” (p.10).
Infine, arrivando ai protagonisti centrali de libro:
Maya
“Ma com’è nata l’idea che proprio il 21 dicembre 2012 debba avvenire la fine del mondo?” (p.13). Scopriamo che il “fattore scatenante” è il calendario Maya: “Questa cultura mise a punto una misurazione del tempo basata sul Sole così accurata da risultare più precisa di quella del calendario giuliano. I Maya elaborarono tre sistemi calendariali” (p.21).
I tre diversi sistemi hanno periodicità, differenti; abbiamo:
– un calendario basato su un ciclo di 365 giorni;
– un altro, per le cerimonie, aveva un ciclo di 260 giorni;
– il terzo, detto a Lungo Computo, era utilizzato per più ampie estensioni temporali e la sua unità base, detta tun, era di 360 giorni.
Intersecando le ciclicità dei tre sistemi, qualcuno ha calcolato che il 2012 risulterebbe essere la fine di un’era, quella dell’Oro, “Quella in cui vivevano i Maya e quella nella quale viviamo noi, anche se ancora per pochissimo tempo”, commenta Ferreri.
Chiudiamo questa presentazione lasciando nuovamente la parola all’Autore:
“… appare chiaro come il 2012 sia un anno come gli altri e che la sua elezione a «anno del giudizio» non sia altro che un’invenzione di alcuni autori, scaturita da una loro interpretazione acritica del calendario Maya, al quale si è voluto attribuire un significato che non trova riscontro tra gli studiosi di questo popolo.
In conclusione, nel 2012 potrà accadere qualche fatto spiacevole, come in qualsiasi altro anno…”(p.103-104).

Nicoletta Bernardi

La verità sul 2012
di Walter Ferreri
ed. La Zisa, 2010, euro 8,90

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13 commenti

Andrea65

Senza dubbio le profezie riguardanti la fine del mondo prevista dai Maya per il 2012 è una fesseria, come lo sono state le varie “fini del mondo” dei testimoni di Geova, più volte posticipate in quanto le profezie erano errate (ma no).

Però l’asteroide “99942 Apophis” è una realtà, che comunque non ha niente a che fare con alcuna profezia, ma nel 2036 potrebbe infastidire l’umanità non poco, essendo di dimensioni abbastanza grandi e potenzialmente pericoloso, chi vuole può leggere qualcosa qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/99942_Apophis

Ciao a tutti

Giovanni Duovi

A me preoccupa più un vulcano come il marsili o i laghi atomici presenti nell’ex urss che un asteroide con 1su250k di possibilità di collisione.

però degustibus

Sandra

Forse, anzi sicuramente, è già tardi per l’edizione di quest’anno, ma si è mai pensato a una postazione UAAR – Libri al Festival di Letteratura che si tiene a Mantova proprio in questi giorni? In questo bailamme di manifestazioni clericali, un piccolo spazio per il libero pensiero e la divulgazione scientifica, in un evento che vede la partecipazione di giovani e giovanissimi, sarebbe apprezzabile.

diotassista

prendo spunto da sandra e mi scuso per il mio ot: l’uaar sarà al festival della scienza di genova?

Marcus Prometheus

Noto con stupore che nessuno parla della reale “fine del mondo” che sta avvenendo in questi anni intorno all’oggi e quindi tutto sommato anche intorno al 2012.
Non si tratta di meteoriti o di parusia o seconda venuta di Cristo o rapture, ne’ di alieni ne’ di bombe nucleari.
Si tratta invece degli effetti della esplosione demografica e della fine delle risorse facili, a buon mercato, con fine della produzione in aumento di energia e di alimenti. Il picco della produzione di petrolio gia’ avvenuto verso il 2006 ed il picco della produzione di quasi qualsiasi altra risorsa non rinnovabile (metalli comuni e meno, terre rare, pesce oceanico, produzione cerealiera ecc).che si avvicina sono le basi reali dello scoppio delle varie bolle finanziarie ed immobiliari, nonche’ dei debiti statali.
Chi vuol rendersi meglio conto della CRISI SISTEMICA (non congiunturale) in atto legga qualcosa dei documenti depositati sui siti di ASPO Italia o di Rientrodolce o legga i libri di Jared Diamond “Collasso” ed “Armi acciaio e malattie”
O comunque rifletta che la popolazione mondiale e’ quadruplicata negli ultimi 100 anni e che la terra e’ una navicella spaziale LIMITATA e dunque fisicamente incompatibile con una crescita fisica illimitata.

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