Sacconi, i sindacati e le suore violentate

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi difende la manovra economica del governo, durante la riunione dei giovani del PDL, con un aneddoto “un po’ blasfemo, per rispondere alla Cgil rispetto agli scenari apocalittici che ha fatto”, filmato da Repubblica.it. E si lancia: “vale quello che disse una suora in un convento del Seicento, dove entrarono dei briganti. Le violentarono tutte tranne una. Il Santo Uffizio la interrogò e le chiese: ‘Ma come mai non è stata violentata?’. Lei rispose: ‘Perché ho detto di no…'”.
L’episodio desta imbarazzo, perché Sacconi è un ‘neoconvertito’ che ha cercato spesso il consenso del mondo cattolico. Protestano colleghi parlamentari e società civile. Il Comitato Se non ora quando ha commentato: “In nessun altro Paese del mondo democratico un esponente di governo sceglierebbe la metafora dello stupro – incompatibile con qualunque forma di ironia – per esprimere una sua valutazione politica, svelando la sua visione del rapporto tra donne e uomini.”

Luciano Vanciu

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133 commenti

diotassista

l’eleganza regna sovrana
nella politica nostrana
hai visto alipìo?
ho fatto la rima anch’io

Marcvs

barzelletta carinissima. si limitarono a questo e togliessero le mani dall’Italia..

Rothko61

Seppur nelle barzellette, gli stupri non riescono a farmi ridere…
Detta da Sacconi, poi, fa vomitare…

Roby GOD

Il senso della barzelletta è proprio il fatto che non si sia trattato di stupro. Oggetto della barzelleta è il voto di castità, non lo stupro. Mi stupisce che i soliti bigotti non abbiano gridato all’ignobile attacco anticrelicale. Quello che invece non capisco proprio è il nesso della storiella con la CGIL e le sue dichiarazioni.

Rothko61

Il senso l’avevo capito, ma non cambio opinione.
Sarà colpa di Sacconi 😉

Agita&Gusta

Non è bigottismo, è schifo verso chi usa lo stupro per fare due chiacchiere, chi fa dell’ironica che dentro la parola stupro, per chi lascia intendere che uno stupro può essere assimilato al sesso consensuale.

CosmoGioioso un Giorno

indipendentemente dalla barzelletta, qualsiasi cosa esca dalla bocca di quel soggetto mi ripugna al punto che da provocarmi malessere.

Luigi Tosti

La barzelletta -o forse l’episodio di cronaca- è bellina. Solo che l’ineffabile GranSacco ne ha fatto un uso che si ritorce contro i sindacati, accondiscendenti allo manovra finanziaria (= stupro), che lui vorrebbe “difendere”: il nostro GranSacco, infatti, ha finito per assimilarli a quelle suore che, anziché rifiutarsi di subire lo stupro perché contrario al loro voto di castità, lo accettarono di buon grado.

Kaworu

si infatti, sacconi è abbastanza in alto per essere contestualizzato…

bradipo

L’infelicità della metafora è che spiega esattamente ciò che si contesta dell’articolo in questione. Facilita il compito ai briganti rendendo lecito il provarci.

davide p.

non l’ho capita… ma … quindi… le altre suore stuprate avevano detto di si? ma allora non c’è stupro!

Roberto Grendene

@ histor91

non voglio fare il moralista

semplicemente non sopporto la derisione dell’altrui bruttezza, nanismo, peluria, calvizie o qualsivoglia difetto fisico

Tino

Eccone uno sempre tutto politicamente corretto come myself che ti salta fuori con sei brutta non puoi essere violentata. Ultimamente il maschilismo, ovunque, non solo in Italia si sta liberando, vero che le femministe si sono perse in battaglie mediatiche e marginali contro pubblicità o pornografia.

andrea tirelli

La condizione in cui versa la chiesa oggi la si capisce vedendo i politici ne sono i suoi più strenui paladini (ricordate quanto si prodigò l’ateodevoto Sacconi con la sua legge per fermare la sentenza che aveva stabilito di poter staccare la spina ad Eluana?)

emmebi

certo che come comici ci sanno fare. b. a barzellette non lo batte nessuno e gli altri si adeguano se poi non ci riescono basta guardarli: gasparri, cicchitto, brunetta, il dentista,….. se poi alla banda ci mettiamo: giovanardi e teocretini vari.. era megio morire da piccoli…

Francesco

La nuova campagna dell’otto per mille della chiesa del prossimo anno.
Se decidi di dare l’otto per mille alla chiesa cattolica puoi bestemmiare quanto ti pare per tutto l’anno.

kundalini444

Non è ancora arrivato al livello di volgarità di Berlusconi, ma ci sta lavorando seriamente…

nightshade90

nella storiella in questione si parla dello stupro di tutte le suore di un convento tranne una…..non ti vedo molto attento, parroco…..

nightshade90

come non detto. ora ho capito il senso della frase. dopo mangiato sono un po’ lento….

Florenskij

@ nightshade 90. Mi permetto di supplire il parroco di Funo. ( Spero che non me ne voglia per la battutaccia forse parrocchiale che segue. ) Probabilmente quella suora potè farsi un baffo dell’aspirante stupratore… perchè lei ne aveva due.
Scherzi a parte, posso dire che qualche mese fa a una fermata di tram ho visto una suorina che sembrava dipinta dal Beato Angelico: celestiale. Santa Chiara probabilmene era molto bella. Così Alessandra Di Rudinì, che era stata amante di D’Annunzio e morì per il freddo preso in vista dell’ispezione a un convento.
Infine un episodio truce: nel ‘300, durante il saccheggio di Cesena, due soldatacci si contendevano una bella suora, tirandola uno per il braccio destro, l’altra per il sinistro. Il condottiero, l’inglese John Ackwood ( Giovanni Acuto ) per dirimere quello sgradevole disordine si comportò salomonicamente: con un fendente dall’alto in basso tagliò la suora a metà.

Kaworu

proprio acuto…

carine ‘ste leggende, sembran quella di quel tipo che ha proposto la stessa cosa col neonato…

Francesco

Florenskij senza i tuoi chiarimenti non so come potremmo fare.

andrea tirelli

Florenskij,
non ricordo se anche sull’orco dio di berlusconiana memoria ci hai dilettato con qualche storiella amena ed insignificante come queste.
Comunque è bello vedere come talvolta il tuo bigottismo solitamente indefesso e intransigente si sciolga come neve al sole: un bell’esempio di relativismo, non trovi?

Markus

Ma invece io appoggio il parroco

è come le vignette di maometto, ma di chi stiamo parlando ?

Di dio, di mamometto o delle suore de cuius nessuno in effetti sa nulla di certo. 🙂

Agita&Gusta

Si parla di donne stuprate, la chiesa non c’entra niente in tutta questa storia, è ridicolo anche che lui si scusi per l’eventuale blasfemia.

giulio

Il bello è che a Sacconi si contesta la blasfemia e non il maschilismo.

Sandra

appunto…. ma quale stupro? Le donne se lo inventano nella maggior parte dei casi….

vico

scusate il parroco… di solito sono i suoi colleghi in abito talare a violentare… quindi la risposta è automatica, … quale stupro?il neonato era consenziente…

Cerberus

La barzelletta insuperabile è Sacconi ministro del lavoro

Kaworu

perchè, quella “Giovanardi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile” non ti fa sbellicare?

Federico Tonizzo

Quella di Giovanardi mi fa disperare… come quelle dei ministri vari… 🙁

Roberto Grendene

beh, e’ il popolo italiano che ce lo ha messo, direttamente o indirettamente

quindi la vera barzelletta sono gli elettori italiani

crebs

Fosse solo Sacconi…
Quest’anno si festeggia il 150° anniversario dell’unità d’Italia con il peggior governo degli ultimi 150 anni (escludendo il periodo fascista).
Di gran lunga il peggior governo, è sotto gli occhi di tutti, in Italia e all’estero.

Batrakos

Sulla barzelletta ha ragione il Parroco: di fatto non è una barzelletta sullo stupro, visto che nessuna persona viene stuprata…è qua il senso della barzelletta.
Sul commento al personaggio Sacconi, quoto Cerberus.

Batrakos

Preciso per evitare fraintendimenti: ovviamente nessuna persona della barzelletta, cioè nessuna suora, viene stuprata nella situazione descritta.
Se poi la barzelletta possa sottendere un certo maschilismo non saprei dirlo; senz’altro è abbastanza irrisoria verso le suore e una certa morale di castità… nulla di che come barzelletta, a parere mio.

Agita&Gusta

Anche questa interpretazione è maschilista perchè presuppone che tutte le altre suore abbiano inventato lo stupro. Sta comunque dicendo che lo stupro è in realtà un rapporto consensuale. E lo stupro NON è un rapporto consensuale ma una violenza.

Batrakos

Scusami Agita&Gusta, ma la barzelletta presuppone proprio che le altre suore abbiano fatto passare per stupro un rapporto consensuale per non trovare da ridire con i superiori gerarchici.
Questo è il senso della barzelletta (altrimenti non reggerebbe la barzelletta stessa), non la mia interpretazione, senso che appunto anche per me può avere un che di maschilista, ma non mi sembrava luogo e tempo per introdurre questo discorso.
Ma di stupro, che appunto è una violenza (e questo lo so senza che me lo dica tu), non si parla, giacchè lo stupro, in questa storiella, risulta essere una simulazione per nascondere il consenso.
Gradirei non ricevere più accuse di maschilismo perlomeno senza che si sia letto bene il testo e ciò che dico: non è piacevole sentirsi dire certe cose.

Sandra

Batrakos,
sulla barzelletta in sè, il messaggio “sottile” che passa e che infastidisce è che tutte le donne (che siano suore o no cambia poco) tranne una mentono quando parlano di stupro, per passare da vittime quando la realtà è che non c’è stata violenza.

Batrakos

Sandra:
è proprio quello il lato maschilista che intendevo essere presente nella barzelletta.
Ma in genere quando si raccontano barzellette sulla sessualità nel mondo clericale spesso c’è una deformazione delle situazioni normali, e a me sembra che in questa barzelletta regni il messaggio per cui è stato comodo per le suore inventarsi lo stupro il quale invece non c’è stato (sennò non vedo dove possa essere la gag, che per quanto poco divertente, ci deve essere perchè ci sia una barzelletta).
Ma, appunto, l’analogia può arrivare ad estendersi a tutte le donne, come dici tu, e per questo anche a me non sembra un granchè e appare piuttosto fuori luogo.
Però io continuo a dire che qua non si sta parlando di uno stupro relamente consumato, e visto che ho fatto già questi distinguo essere tacciato di maschilismo -non parlo di te ma di Agita&Gusta- e di uno che sottovaluta gli stupri a me non va, tutto qui.

Sandra

No, avevo capito il fraintendimento. Lo stupro non c’è stato, c’è stata l’accusa falsa di stupro, da cui si deriva che le donne (suore o no) non sono credibili.

Per assurdo ci si potrebbe inventare ” la storiella di un gruppo di preti che entra in una scuola di ragazzi, eccetera eccetera, e un solo ragazzino dice “io ho detto di no” ” ed andare poi a vedere l’effetto che fa. Per misurare il proprio “maschilistometro”.

Batrakos

Sandra, scusa la fretta nel rispondere, ma fra una mezzora poco più devo andare al lavoro e mi interessa molto uscire prima possibile dall’equivoco per non generare un flame, sempre antipatico tantopiù se non ci sono a rispondere.

Qua, stando alla barzelletta, risulta solo che le suore sono poco credibili, visto che l’aver fatto sesso risulta in contraddizione col voto di castità il quale evidentemente a loro pesa; che poi Sacconi e molti possano estenderlo a tutte le donne, concordo, così come concordo che c’entri nulla con la polemica versus la Cgil.

Sul ‘maschilistometro’… secondo me dipende dall’età dei ragazzini, nel senso che se sono piccoli e si parla di pedofilia diventa una gag orribile e anche più chiara e becera di quella di Sacconi, giacchè il consenso di un ragazzino non può mai essere pieno e consapevole; il consenso di una donna adulta, suora o meno, (e aggiungo di un uomo adulto, prete o meno) invece è tale.
Per cui cambierei un po’ i termini: un prete entra nottetempo in una stanza di seminaristi dell’ultimo anno (intendo diciottenni o ventenni, per capirci…non conosco i tempi con cui ci si fa prete) ecc ecc
Così mi pare più valido, poi non so se ho capito bene io.

Sandra

Bravissimo, con il seminario è perfetta!
Un gruppo di briganti entra in un seminario e……

Tranquillo, ho capito come la pensi.

Batrakos

Infatti: meglio un gruppo di briganti rispetto al prete perchè così l’analogia con la boutade di Sacconi è equilibratissima.
Grazie della pazienza e dell’attenzione e buon prosieguo mattinata!
(Spero che anche Agita&Gusta si renda conto di come la penso…)

Agita&Gusta

Batrakos non era un’accusa di maschilismo a te.
Cercavo di dire, come poi ha detto Sandra, che non importa alla fine se lo stupro ci sia stato o meno, importa che ci sono delle suore, ossia donne, che dichiarano di essere state stuprate, occhei, poi ce n’è una che dice di non essere stata stuprata, occhei, quando le chiedono: come mai? lei risponde: ho detto no.
In tutti i casi si sta facendo dell’ironia sulla violonza sessuale seminando disprezzo e misoginia perchè, se lo stupro ci fosse stato (ho capito il senso della storiella ma), a una è bastato dire di no e non è stata stuprata, ossia tutte le donne (lo so che sono suore, ma le donne suore, maestre, operaie, sono donne indi non importa ciò che fanno – sto parlando di senso comune, di cultura maschilista, non di te) che vengono stuprate, tutte le donne che vengono stuprate dicono sì, cioè accettano di esserlo, quindi dopo di che ti lamenti? Se invece andiamo all’interpretazione per cui tutte hanno mentito, dicendo di essere state stuprate, ma in realtà hanno avuto rapporti consensuali, solo che dopo si dovevano giustificare, e lo hanno fatto inventando una violenza, cioè accusando gli uomini, sta dicendo che le donne che subiscono uno stupro mentono tutte e sempre – in realtà sta dicendo che lo stupro non esiste. La cultura dello stupro nega l’esistenza dello stupro per continuare a perpetrarlo. Poichè questo genere di storielle serve proprio a questo, cioè a dire che le donne sono delle ninfomani bugiarde.
La questione della storiella è questa. Poichè ad oggi, ogni volta che una donna viene stuprata si sente dire: sei sicura? e non hai detto niente? e tu non hai fatto niente? e tu com’eri vestita? io non ci credo ecc..
Spero sia chiaro che non attribuivo a te questo pensiero, ma dicevo e dico, del danno che questo genere di uscite provoca alla società e al genere femminile che per definizione – della cultura maschilista – è “malizioso” e “bugiardo” (secoli di storiografia).
Spero che sia chiaro adesso, non era un’accusa di maschilismo a te.

Batrakos

Tutto a posto, Agita&Gusta, ci siamo capiti.
Io stavo semplicemente alla storiella, dove una suora (o un prete) che fa voto di castità (o promessa di celibato, ora non so bene la differenza) è costretta/o a dire di aver subito uno stupro per non ammettere di aver fatto sesso.
Uscendo dalla semplice storiella, devo dire che purtroppo certamente esiste il retroterra maschilista che tu descrivi e che va senzaltro combattuto.

Lyra

Ma ‘sti politici, anzichè sparare barzellette ed anneddotti di gusto ed intelligenza dubbia, perchè non provano a migliorare le cose, che la nostra povera Italia sta andando allo sfascio? O.o Mha!

Federico Tonizzo

Beh, se pensi che hanno discusso anni sulle leggi ad personam di Berlusconi e poi fanno una “finanziaria” in quattro giorni… 🙁

Red Passion

Una “finanziaria”? Ne hanno fatte un’infinità, senza un filo logico, senza un disegno, senza alcun progetto, decidendo di volta in volta chi colpire e chi salvare in base ai gusti del momento.
Ovviamente la chiesa non si tocca, mai

Federico Tonizzo

@ Red Passion
Mi riferivo all’ultima, ma ovviamente concordo con quanto dici.

Florenskij

@ Lyra. Nell’800 ci fu anche di peggio. Un onorevole ( ? ) dichiarò:
“Gli Italiani si dividono in due categorie: da una parte ci sono i nordici; dall’altra… i sudici.

PS. Sono di origine siciliana al cento per cento.

Un’altra, strepitosa se è autentica. A Napoleone che dichiarava “Tutti gli Italiani sono ladri.” il grande scultore Canova controbattè: “Tutti no, ma buona parte sì”.

Francesco

Frorenskij io sapevo che Canova alla affermazione di Napoleone rispose “E tutte le donne francesi sono come tua sorella”.

Lario

Gli uomini che parlano come Sacconi, e ce ne sono tantissimi, non sanno cosa vuole dire una violenza sessuale. Per quel che riguarda le donne, non lo so neanche io, ma essendo ignorante in materia non mi permetto né di giudicare né di fare dello spirito, ma basterebbero le cronache antiche e moderne su questo argomento per rendersi conto che non è certo una cosa sulla quale fare delle barzellette o dello spiri-to gratuito. Se poi un uomo ci riflette con un pò di intelligenza arriva a capire. Per quel che riguarda noi, basta un colpetto nella zona e già siamo messi KO. Se poi subissimo le violenze che subisce una donna, anche se fossimo ventenni, non so se arriveremmo all’ospedale vivi. E’ vero che siamo strutturati in maniera diversa per il diverso ruolo che la natura ci ha dato, ma se la donna ha resistenza alla sofferenza, la natura tale resistenza gliela data al momento opportuno, cioè quando necessita, ma non sempre. Se chi parla con tanta ignoranza riflettesse prima di aprire bocca tante stro….e non le direbbe e non offenderebbe la sensibilità di nessuna categoria.

Marco Pisellonio

Comunque, tecnicamente, la storiella non parla di stupri, ma solo di rapporti tra consenzienti.
E più che una barzelletta la definirei una similitudine perché l’ha raccontata per spiegare meglio un concetto, non per far ridere.

Essendo uno che non si scandalizza al pensiero di una suora che fa sesso, sinceramente non mi sono sentito più che tanto scandalizzato.

Insomma dai, Berlusconi aveva raccontato la barzelletta col malato di aids e le sabbiature, quella sì…

Agita&Gusta

Non è che perchè uno racconta merdate allora l’altro ne può sparare una più grossa.
Non è una questione di scandalizzarsi, ma avere un minimo di umanità e intelligenza per capire che una storiella sullo stupro, in un paese in cui praticamente ogni giorno ce n’è uno, almeno uno denunciato, poi chissà gli altri, un paese in cui le vittime non hanno nessuna tutela e che agli stupratori fa le carezzine, beh quello, cioè l’italia, è un paese in cui fare battute sullo stupro è ignobile.

Agita&Gusta

Non è che perchè uno racconta schifezze allora l’altro ne può sparare una più grossa.
Non è una questione di scandalizzarsi, ma avere un minimo di umanità e intelligenza per capire che una storiella sullo stupro, in un paese in cui praticamente ogni giorno ce n’è uno, almeno uno denunciato, poi chissà gli altri, un paese in cui le vittime non hanno nessuna tutela e che agli stupratori fa le carezzine, beh quello, cioè l’italia, è un paese in cui fare battute sullo stupro è ignobile.

Francesco S.

@Agita&gusta

Concordo che è una battuta pessima anche se da noi atei può essere vista come una critica irriverente del pensiero religioso.

Non credo però che lo stato italiano faccia le carezze agli/alle stuprartori/trici, abbiamo leggi che puniscono la violenza sessuale con pene dai 5 ai 10 anni più eventuali aggravanti (per esempio il caso della barzelletta sarebbe stupro di gruppo che ha una pena massima di 12 anni).

In genere la copertura di tali crimini è tipica della Chiesa cattolica apostolica romana.

Per ulteriori informazioni consulta:

http://it.wikipedia.org/wiki/Violenza_sessuale

Agita&Gusta

Francesco, non è così, a parte che 12 anni per uno stupro di gruppo mi sembra veramente un gioco. Non sos e riesci a immaginare cose significa essere stuprata da una decina di persone, con tutto il corollario di violenze fisiche e psicologiche attorno. Poi ci sono tutti gli sconticini vari, nessuno stupratore resta in carcere per anni, a meno che non sia extracomunitario, lì le cose sono diverse. Quando poi sono minorenni, non ne parliamo proprio… Ma non è solo questo, c’è tutto un apparato vessatorio, tra amici, parenti, avvocati, che mira costantemente al discredito delle vittime, che costituisce una ulteriore violenza, che non si conclude nel giro di poche ore, certe volte dura anni. Che però non trova giustizia in nessuna pena.

Marcus Prometheus

Odio la cultura delle imposizioni maschiliste su donne, o bambini, o chiunque,
apprezzo quasi tutte le istanze del femminismo e dei diritti dei gay
pero’ disprezzo anche il moralismo del non si puo’ dire, non si puo’ scherzare ed adoro le barzellette, di ogni tipo.
Ora la battuta in questione riferita ad un monastero del 1600 NON puo’ essere moralisticamente contrabbandata come antifemminista.
Le condizioni erano tali per cui ben poche delle suore recluse in conventi lo erano per “vocazione religiosa”. La maggioranza prima della rivoluzione Francese, ma molte anche dopo, diciamo nell’Ottocento finivano in convento per evitare di disperdere patrimoni familiari con la dote, o per bigottismo dei genitori, o per punizione, ose di basso ceto per poverta’.
Pertanto i conventi erano spesso concentrazioni di donne insoddisfatte e si prestavano a risposte favorevoli in caso di “assalti” seduttivi. Certamente poi c’erano gli assalti basati sulla violenza di briganti o di soldataglia o di pirati saraceni in corso di razzie per predare schiavi, e su quegli attacchi c’era poco da stare allegri.

senzaverso

La speranza è oramai persa. Sono troppi gli italiani che non hanno nessun interesse per etica e giustizia. Forse se ne acorgeranno quando saremo falliti

Marcus Prometheus

@ Agita&Gusta: Dissento dalla interpretazione francamente esagerata ed assolutista che fai tu quando generalizzi abusivamente il fatto ipoteticamente “narrato” dalla barzelletta.

leggo: “ossia tutte le donne … che vengono stuprate, tutte le donne che vengono stuprate dicono sì, cioè accettano di esserlo, quindi dopo di che ti lamenti? Se invece andiamo all’interpretazione per cui tutte hanno mentito, dicendo di essere state stuprate, ma in realtà hanno avuto rapporti consensuali, solo che dopo si dovevano giustificare, e lo hanno fatto inventando una violenza, cioè accusando gli uomini, sta dicendo che le donne che subiscono uno stupro mentono tutte e sempre – in realtà sta dicendo che lo stupro non esiste. La cultura dello stupro nega l’esistenza dello stupro per continuare a perpetrarlo. Poichè questo genere di storielle serve proprio a questo, cioè a dire che le donne sono delle ninfomani bugiarde”.

No. lo stupro esite, eccome ed e’ tragicissimo, e in quasi tutti i casi di accuse e’ verissimo.
Tuttavia esistono anche altre cose al mondo, ed esisteva nel ‘600 la tragica reclusione in convento non basata su convinzione religiosa, ma su insensibilita’ rispetto alle esigenze umane di liberta’ e di relazioni sia sentimentali che sessuali, e persino di farsi una famiglia e di aver figli. Ed e’ un andazzo che e’ durato un migliaio di anni, non una situazione rara.

E’ necessario focalizzare meglio la barzelletta e ricordarsi che in genere le battute sono scherzi, e che e’ abbastanza abusivo e forzato volerle considerare proprio con la stesso metro di manifesti politici pienamente intenzionali e coscenti. Ma persino se la si volesse prendere come dichiarazione ideologica non si puo’ parlare di SEMPRE, di TUTTE hanno mentito, di STUPRO MAI ESISTENTE, cioe’ di accusa generalizzata alle donne.
Tutte queste estensioni e generalizzazioni nella battuta originale non ci sono.
Ma proprio per niente.
Anzi c’e’ una situazione molto specifica che la letteratura dei secoli scorsi ha descritto come generalmente opposta.

E lo stupro ripeto tragicissimo e condannabilissimo comunque va provato, e non puo’ essere condannato solo in base adi una semplice dichiarazione SENZA RISCONTRI come mi pare dimostri il caso recente di DSK l’ex capo del FMI abbattuto da una accusa non confermata, evidentemente puramente strumentale.

Agita&Gusta

Non c’entra niente il fatto che un’accusa di stupro vada verificata. Tutte le accuse vanno sempre verificate, per qualsiasi delitto o infrazione della legge, altrimenti non ci sarebbe giustizia. Non tratta di tribunali la storiella, ma è figlia di un sistema di pregiudizio, un sistema piuttosto consolidato con il quale personalmente mi trovo a confrontarmi ogni giorno, e come me milioni di donne.
Far passare impunemente quei messaggi è pericoloso. La storiella li contiene tutti. Viviamo in un paese in cui le donne contano meno di zero, come persone, ovviamente, come soggetti soggetti attivi della società – perchè come prodotto andiamo benissimo. Dove, ad oggi, siamo a 99 femminicidi, e nè la società civile nè la politica hanno interesse ad occuparsi di questo. Le prime ad essere licienziate sono le donne, non esiste rete sociale e tutto si regge sulla nostra rinuncia alla crescita professionale e personale in favore del sostegno alla famiglia, che sia un marito e dei figli o dei genitori anziani, non importa. Poi c’è il versante “fabbrica dell’insoddisfazione” e rappresentazione delle donne come oggetti sessuali. Ecc. non voglio fà un trattato, è solo un commento, scritto anche in fretta, in cui cerco di toccare alcuni punti di un problema asai complesso, ma la complessità è fatta di parte minime che agiscono in sincrono.
Sì, questo è un granello, ma i granelli tutti assieme fanno le spiagge e noi siamo completamente arenat*.

ernset

mi sa che bisogna togliere dall’inno italiano la frase :l’italia s’e’ desta… e quando mai ci desteremo? possibile che avendo cosi tante palle al piede(vaticano,certi politici anzi certi amministratori regionali,comunali,nazionali,provinciali ecc,ecc,) siamo cosi anestetizzati da non abbozzare una rivolta pacifica ad oltranza?tipo bivaccare come hanno fatto gli spagnoli .qui in italy certi politivci sprecano troppo, rubano troppo, danno troppo agevolazioni a ki (vaticano) e’ piu’ ricco di noi.e quindi DOVE VOGLIAMO ANDARE CON CERTI PERSONAGGI?

lLonfetto

A me pare offensiva nei confronti delle suore, non delle donne. In ogni caso è di cattivo gusto. Ho uno zio che racconta barzellette analoghe che però non è ministro: è semplicemente uno zio rincoglionito.

Southsun

E’ sto ministro del menga che è una barzelletta.

E non fa affatto ridere, come quello schifo di manovra (che “non occorreva” fino a due mesi fa) che fa caghiare come chi l’ha scritta e approvata.

Sandra

In nessun paese un ministro usa una barzelletta, bella o brutta che sia, per spiegare una norma che avrà un impatto sulla vita delle persone.
Invece parlare di qualcosa di reale, come quello che succede negli altri paesi è ovviamente fuori questione. Per esempio citare la Grecia, che qualche mese fa ha dovuto riformare il mercato del lavoro, ma sarebbe troppo complicato per quel sacconi di…. del ministro che ci ritroviamo. E magari illustrare se e quanto e come questa riforma sia stata efficace in Grecia, ecc. Niente di nuovo sul fronte dell’opposizione, anche li’ mai uno straccio di “vediamo cosa succede in Germania per esempio”.
E cosi’ tutti a perdere, o prendere?, tempo sulle barzellette, chi le dice chi si scandalizza chi puntualizza chi solidarizza, e le scuse alle suore, alle femministe, ai briganti che invece erano entrati nel convento solo per il nocino….

Diocleziano

Abbiamo un governo di defıcientı. Grazie a una opposizione di defıcıenti.
Le cose peggioreranno con il dimezzamento dei deputati: si dimezzerà anche il QI.
E se li rimpiazzassimo con degli Asimo?…

Kaworu

per una momentanea dislessia, ho letto “con degli asini”.

anche questo rimpiazzo secondo me sarebbe vantaggioso, comunque.

Kaworu

si ma in quanto a QI, comportamento e altro, superano mediamente di una spanna gente come sacconi

Kaworu

e poi si possono sempre riciclare come stallieri i nostri politici disoccupati, no? tanto alcuni hanno già avuto a che fare con degli stallieri 😉

Markus

In ogni caso via libera all’umorismo su tutto. Sta polemica lascia il tempo che trova tra genti infelici. Sacconi non mi piace, ma apprezzo enormemente le battute senza dimenticare poi il contesto politico che è chiaramente da 1789. Ridiamo finchè si può, chi vuol esser lieto sia.

Tino

Ma certo facciamo pure che il ministro della sanità si metta a raccontare barzellette sui tumori o su bambini malformati, poi bello questo discorso, una battuta non ti fa ridere sei automaticamente infelice. E poi questa secondo me non è neanche una battuta al limite sarebbe stata una battuta (squallida ma si sente spesso in giro) se avesse detto che la donna che è stata violentata era particolarmente brutta, semmai è un paragone osceno. Libero a te di divertirti con questo se ti rende felice.

elena

In altri Stati non si sarebbe tollerata un’idiozia del genere. I nostri politici dovrebbero parlare meno e agire (bene) di più

Tino

Viene tollerata anche in altri stati elena, non significa che sia giusta ovviamente. In Inghilterra e negli USA poi hanno inventato gli stupratori affetti da sonnambulismo. Ti stuprano se lo stupratore dimostra di essere sonnambulo, lo rilasciano.

elena

ciò non toglie che un ministro della repubblica non si debba permettere uscite da bar sport. Il problema di questi cialtroni è che non hanno rispetto per il ruolo che ricoprono. Non hanno il minimo senso dello stato
(sono un’Elena diversa, non quella che ha commentato prima – sono quella che scrive con lo stesso nome sul forum)

Tino

Mi sembra di averlo detto elena “non significa che sia giusta ovviamente”, che i ministri parlino di più il linguaggio della gente è necessario che escano fuori con dichiarazioni volgari e oscene no anche perché la gente non passa il tempo a dire ste’ castronerie, ma evidentemente hanno come vedi un pubblico anche qui sulle ultimissime a cui piacciono queste uscite. Io volevo semplicemente dire che già qui in Francia ci dicono che sarkò è più volgare di chirac, in realtà chirac era altrettanto volgare (pensiamo solo a quella sull’odore degli africani) adesso poi che è senile lo tengono al chiuso perché spara unicamente battute di sesso non lo mostrano più è diventato molto pericoloso nelle uscite.

Francesco

Io sapevo questa su una suora.

Un prete gioca a ping-pong con una suora…
ad un tratto, sbaglia un colpo e dice:”Minghia, sbagliai!”
e la suora:”Padre, non dica così, per carità!”
Continuano a giocare e il prete sbaglia un’altra volta e dice: “Minghia, sbagliai!”
E la suora:”Padre, non dica così, che poi il signore la punisce!!”
Giocano ancora e il prete sbaglia e dice di nuovo: “Minchia, sbagliai”.
A questo punto dal cielo arriva un fulmine e becca in pieno la suora,
che rimane incenerita e si sente una voce imperiosa dall’alto che dice:”Minghia, sbagliai!”

Mapo

A proposito di stupro e di possibile consenso delle donne agli stupratori, Giampaolo Pansa nel libro “I vinti non dimenticano” racconta la storia di un ragazzo che nella Toscana del 1944 sarebbe stato violentato da un soldato marocchino delle truppe alleate, il fatto è che l’allora ragazzo, ora anziano ma evidentemente ancora in vita, avrebbe raccontato a Pansa che lui sulle prime mentre veniva violentato sarebbe stato malissimo, sarebbe rimasto nauseato e sconvolto ma poi in un secondo tempo sarebbe stato consenziente con il soldato stupratore fino al punto di scoprirsi omosessuale ed in seguito sarebbe stato omosessuale per tutta la vita fino al punto di innamorarsi addirittura del soldato marocchino che lo aveva violentato e fino al punto di far volentieri l’amore con tale soldato marocchino quando diversi anni dopo la fine della guerra era tornato in Toscana a cercarlo! Se questo episodio è vero, secondo me potrebbe dimostrare che ci può anche essere un fondo di verità nella diceria che le donne o gli uomini che subiscono uno stupro possano almeno in alcuni casi finire per diventare consenzienti allo stupro.

Agita&Gusta

Ecco il risultato della storiella di Sacconi: alle donne piace essere stuprate.
Forse non vi è chiara la gravità di certe cose.
Questa è cultura dello stupro.
Mapo spera di essere stupato, in gruppo magari, così allarghi i tuoi orizzonti sessuali, e dopo ci vieni a dire quanto ti è piaciuto.

Agita&Gusta

Edit.
Eccolo il risultato della cultura dello stupro, quelli che al primo levare di capo del misogino di turno, accorrono in massa.

Tino

A ma certo mapo se domani ti iniettano l’eroina di forza poi stai tranquillo che continuerai tu da solo a farti senza bisogna di ulteriori costrizioni… ma è proprio necessario leggere queste cose qui? Oltrettutto basate su, se questo è vero dimostrerebbe che in alcuni casi… Come si fa a diventare consenzienti a uno stupro? Al massimo si può uscirne talemente fulminati da sviluppare una sindrome di stoccolma. Ma insomma…

Kaworu

è evidente che né mapo né pansa hanno minime conoscenze di psicologia.

Sandra

Che citazione disgustosa, già il pensiero di Pansa a quest’ora mi fa venire la nausea, si’ ci sono stati stupri in guerra, ma guarda un po’ che scoperte, la ciociara Moravia l’aveva scritta prima di Pansa, ma ci vuole questo grattacarte che va a rimestare nel bidone del rusco per portare a galla preziosi scorci di vita vissuta…
Anni fa trasmisero “Processo per stupro”, con l’avvocato difensore che declamava “vis grata puellae” a sostegno della tesi che alle donne in fondo piace il masculo un po’ irruento, eh, se credessi, pregherei proprio che ci fossero due marocchini assatanati per ognuno di questi vermi.

Tino

Sandra purtroppo in Francia, nel sud mentre tutti vituperavano contro DSK durante un processo gli avvocati hanno trattato di ninfomane una ragazzina di 14 anni e lo psicologo ha detto che ha provato un piacere affettivo nell’essere stuprata da una trentina di maghrebini in una cantina per un mese e prostituita agli automobilisti. Pene ovviamente leggere per i poverini. Il problema è anche che le associazioni contro lo stupro sono più interessante a apparire in tv per discutere du DSK e trattare la moglie di cornuta invece di sostenere queste ragazze (qualunque sia l’identità dello stupratore).

Tino

Comunque concordo con sandra su pansa, francamente da uno storico ci si dovrebbe aspettere ben altro. Le fonti quali sarebbero il rapporto medico dell’epoca che dimostra che questo tipo è stato effettivamente stuprato?

diotassista

e secondo te questo schifo di storia cosa dovrebbe dimostrare?
1 – che quel povero ragazzino è stato plagiato?
2 – che in circostanze eccezionali come la guerra i rapporti sono distorti?

Elvetico

Io non ho capito bene come la notizia riguardi l’ UAAR, non ho capito perché Sacconi l’ha raccontata per spiegare la posizione della CGIL ma forse è semplice spirito di emulazione per il suo capo.

Tino

L’associazione difende determinati valori elencati nello statuto, inoltre qui si parla di suore quindi a maggior ragione. I motivi per cui si è diffidenti dalle religioni sono perché intervengono soprattutto nella sfera privata dando le loro lezioni di cosa è giusto e sbagliato.

giulio

Sacconi difendeva la disposizione della manovra per cui in singole aziende, col consenso dei sindacati, l’imprenditore può avere il diritto di licenziare in deroga allo Statuto dei lavoratori.
La similitudine di Sacconi è che come le suore potevano rifiutare il rapporto sessuale, così i sindacati possono rifiutare i licenziamenti facili (che sono possibili solo sulla base di accordi fra singola azienda e sindacati più rappresentativi). Quindi come le suore non vengono stuprate, così ai lavoratori non vengono imposti i licenziamenti facili.
Non passa per la testa al ministro che ad avere il coltello dalla parte del manico è l’imprenditore che può dire o voi sindacati accettate i licenziamenti facili o io vado a investire da un’altra parte.

Tino

“In nessun altro Paese del mondo democratico un esponente di governo sceglierebbe la metafora dello stupro – incompatibile con qualunque forma di ironia – per esprimere una sua valutazione politica, svelando la sua visione del rapporto tra donne e uomini.””

Non ne sarei così sicuro qui in Francia se ne sono sentite di simili durante l’affare DSK indipendemente dal fatto che nessuno sa cosa sia successo in quella camera d’albergo, in questo caso a sinistra visto che DSK era di sinistra, ancora una volta indipendentemente dal fatto che quello che dice Sacconi è orrendo, la tendenza a giocare l’estero contro l’interno è comune a tutti i paesi. “All’estero tutti ci prendono in giro”, “All’estero non succede mai così”. Eh beh no, all’estero ne succedono di tutti i colori e soprattutto la gente non sta a pensare giorno e notte a cosa succede in Italia. Dico questo perché certe frasi cominciano ad essere un po’ pallose.

Sandra

Beh, io vivevo in Francia quando Berlusconi “è sceso in campo” e nasceva Forza italia, e posso confermare che “all’estero ci prendono in giro”. Non c’è classe politica in Europa, tolta Russia e Bielorussia, che uguagli lo squallore di quella italiana. Quello che all’estero sono “affaires” da noi sono cultura.

Tino

All’epoca sì ma adesso non più Sandra fidati oltrettutto con l’affare DSK abbiamo avuto politici del tipo “vabbé non è morto nessuno”, oppure “sifonatura di donna delle pulizie” a sinistra e preciso che per me il trattamento opportunista della destra dell’affare DSK è scandaloso perché non capisco come si possa decidere subito della sua colpevolezza, ma a sinistra hanno dato i bastoni per farsi battere. Leggiti inoltre il link segnalato sopra e vedrai che non è perché i politici sono un po’ più educati che nei tribunali ci sia più rispetto per le vittime di stupro.

Sandra

Si’, ho letto, infatti c’è un passaggio in cui parlano di “clima siciliano”….
Ma si sa com’è in Francia, i grandi personaggi, les grandes ecoles, i personaggi predestinati alla carriera e al successo, non è una democrazia alla scandinava, si sente ancora la monarchia in francia, ognuno occupa il suo posto assegnato nella società e a meno di doti straordinarie ci resta. La ragazzina in questione, scappata di casa, non mi pare una bcbg no? Molto francese, una faccenda da banlieusards, on se mele pas…. Piu’ che sessismo, è classismo. Dsk non sfugge, il grand’uomo, ricco, alla mitterand, al francese medio piace, rappresenta, ha la sua funzione socialmente coreografica. Ma lascerei perdere destra e sinistra che ci si confonde solo le idee.

Tino

Sandra certo che non è un discorso di destra o di sinistra (anche se molti qui lo riducono alla destra) recentemente però a sinistra i maschilisti saltano fuori come funghi quando c’è da parlare per esempio della banlieue. La ragazzina scappata di casa non credo appartenesse alla banlieue (del resto hanno detto al processo de fosse una delle NOSTRE donne non sarebbe successo), del resto è anche stato detto che se l’è cercata andando in banlieue, per questo poi a interessarsene è l’estrema destra, sul classismo sono d’accordo e le femministe appartengono poi alla stasse classe di DSK quindi se la prendono con lui per regolare conti personali con la moglie che è antipatica non è abbastanza femminista e accetta le corna dell’uomo, sul fatto che poi lui piacia si discute, semplicemente la maniera in cui è stato condotto negli usa il processo è allucinante e lo stesso procuratore dopo averlo incolpato ha perso un processo contro due poliziotti accusati di stupro e le prove lì erano più solide.. Alla fine andiamo tutti nel muro.

ANCIA LIBERA

il popolo italiano è stato talmente anestetizzato da quella banda di clerico fascisti che sta al governo ed in parte all’opposizione – leggi Pd ed UDC che al momento le lascia passare tutte – spero che prima o poi si svegli ed allorra si vedranno tante piazze loreto.

Barbara

A me invece interesserebbe sapere quanti ne ha stupatri oppure no il Co.co.co e quanti ne stuprerà del tutto la morte del contratto nazionale. Ancor di più mi interesserebbe sapere da dove arriva tutta questa domanda di liberismo totale ora che anche oltreoceano paiono essere declassati…

Sai

Che Sacconidimer… faccia schifo come essere umano è indubitabile, ma tovo patetiche queste “ultrafemministe” contro la barzelletta. Non è una barzelletta sullo stupro, ne a favore dello stupro.

Ci sono dei briganti che entrano in convento, fanno sesso con le suore (tranne una). Le suore mica possono dire “abbiamo fatto sesso”, allora inventano di essere state violentate. Tutto qui.

Kaworu

il problema è che si tratta di un ministro, non di uno che sta prendendo un quarto di bianco con gli amici.

avrebbe potuto essere una qualunque altra barzelletta (certo, i cattos non si sarebbero indignati in quel caso, dato che appunto… dito e luna).

Sandra

Con Batrakos piu’ sopra abbiamo partorito la variante seminariale. Si potrebbe fare anche quella dei briganti nordafricani che arrivano a un convegno di leghisti, o a un meeting di cl. Nessuno di loro puo’ dire di aver amoreggiato cunt-i-negher o di aver fatto sesso tout court, e allora si inventano di essere state violentati. Cosi’, per riequilibrare i toni. Anche se dubito che Sacconi avrebbe trovato qualcosa di divertente nell’immagine di un uomo che fa sesso con un altro e poi inventa lo stupro per mascherare la faccenda.

Sai

Ma io non difendo ne sacconi ne la barzelletta, però non è una barzelletta ne sullo stupro, ne che scherza sullo stupro.

Diocleziano

Il significato reale della barzelletta è che i sindacati si sono fatti fo††ere e non si sono lamentati…
Sindacalista: ”Sentito niente…”
Operaio: ”io sì…” :mrgreen:

diotassista

ciao sai, sono un’ultrafemminista patetica, a quanto pare 🙂
secondo me in un mondo ideale dove non esistessero discriminazioni e colpevolizzazioni delle vittime si potrebbe scherzare sullo stupro. nel mondo reale, è un confine sottile che è meglio non superare per non legittimare chi discrimina davvero.
mi spiego meglio: se scherzando con mio marito gli dico, che ne so, “sei abbronzato come un vucumprà”, è una battuta (discutibile) tra due persone che si riconoscono in una comune cultura antirazzista e quindi non esiste equivoco. se faccio una battuta simile tra amici, il confine è più sottile. se sono sul bus, ancora di più. se sono un ministro, il confine non esiste più.

diotassista

p.s. non si dovrebbe fare il callo alla volgarità. nb: per me la volgarità non coincide né col sesso né con le parolacce, è qualcosa di più vago che so riconoscere ma non spiegare.

fab

Non mi risulta che se i lavoratori dicono di no Sacconi smetta di stuprarli.

Benjamin l'@sino

Ho letto un’ampia parte dei commenti e sono piuttosto basito: state reagendo a una barzelletta con una rancorosità che ricorda da vicino quella che i bigotti islamici riservano a chi disegna il loro cosiddetto “profeta”. Piuttosto, provate a concentrarvi su quel che Sacconi voleva sottintendere, che magari è più importante della barzelletta in sè e ha ricadute ben peggiori sulla vita di tanti.

Tino

Certo, certo se fossimo dei bigotti islamici ti sarebbe già esploso il computer. Magari c’è gente che non ha semplicemente che è stufa di vedere che ministri delle “politiche sociali” oltre a non combinare nulla fanno anche battute da osteria.

Maurizio_ds

Si vede che quella di raccontare barzellette è una mania contagiosa. Non sapevo che sacconi fosse un neoconvertito, direi che come ministro del lavoro fa danni a sufficienza. Mentre a proposito di tutti quelli che si indignagno, tipo le donne del pdmenoelle, non ho visto la stessa indignazione per la mafia messa in piedi da penati & c: sarà perché è del loro stesso partito?

diotassista

@ maurizio_ds
che c’entra? cos’è, il solito gioco pagliuzza e travuzza?
personalmente non appartengo a nessun partito ma mi infastidiscono le barzellette di questo genere, per i motivi già spiegati sopra e – molto meglio di me – da sandra, kaworu e agita&gusta.
@ benjamin
non è bigottismo, si tratta semplicemente di avere una diversa idea del buon gusto. non ha nulla a che fare con la sessuofobia. quanto al sottinteso, certo, hai ragione.

Giuseppe C.

Mi sembra che Adriano Sofri, oggi in prima su La Repubblica, abbia sufficientemente analizzato il caso umano del “ministro” in questione. Se potete, leggetevi l’articolo…

La barzelletta di Sacconi ministro che fa pena

Che volete, i cortigiani di un re nudo (che fa pure schifo, rifatto com’e’ dai capelli alle scarpe) cercano di dare fondo ai loro peggiori numeri di avanspettacolo.

chiesafree

che abile comunicatore con un colpo solo è riuscito
a:
offendere le donne considerate consensienti sempre e comunque
a dire che le suore sono li che aspettano
a parlare dello stupro come si parla nei peggiori bar

che uomo riflessivo!che profondità di pensiero! un grande uomo di stato…complimenti
pensano di avere ogni licenza

a dimenticavo è uno dei piu grandi difensori della vita (vedete caso Englaro) con il suo amico quaglianello

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