La newsletter ufficiale della regione Emilia-Romagna rende noto che i matrimoni, in calo nella totalità, mostrano un aumento netto di quelli civili rispetto a quelli religiosi (Istat 2009). Dati che confermano la tendenza del 2008: ora i matrimoni civili sono al 53,6%, dal 24,7% del 2000. Il rito civile è preferito tra i più giovani (sotto i 25) e i più maturi (sopra i 35-40) ed è preponderante (90%) quando uno dei coniugi è straniero. I secondi matrimoni (compresi quelli per annullamento dell’unione religiosa) sono circa il 14%.
Flavio Pietrobelli
LOL, se continua cosi` in 20 anni neanche l’1% della popolazione si sposerà con questo rito medievale fatto di genuflessioni e sottomissione.
Anche qua torna indirettamente il discorso dell’onere dei pionieri di un nuovo corso.
Per lungo tempo divorziare era cosa malvista e i figli dei divorziati erano considerati come potenziali problematici; alcuni ne hanno sofferto, poi la gente ha capito che non era così ed ora è normalità.
I matrimoni civili egualmente un tempo erano un po’ uno scandalo, soprattutto nei piccoli centri, poi la gente si è abituata ed ora sono in aumento: l’Emilia-Romagna è forse il picco massimo, ma credo che comunque ormai il matrimonio civile non sia più causa di scalpore e pettegolezzo.
La Chiesa sa che la fine della demonizzazione passa per la legalizzazione e la pratica del gesto che lei condanna, per questo si batte all’ultimo sangue contro le unioni gay: sa che se queste passassero per legge in un decennio o forse meno diventerebbero fenomeno tranquillamente integrato, anche in una società tendenzialmente mediterranea e levantina, dunque poco incline ai cambiamenti, quale è ormai diventata l’Italia.
O perlomeno io credo così.
@ Batrakos
Confermo. Dalla Sicilia profonda, dove mi trovo per lavoro, anche tra persone di media/tarda età si parla tranquillamente di giovani che vanno a convivere e di gente che si sposa in comune, anche se qui i matrimoni in chiesa sono ancora preponderanti.
tra i pionieri metto mia nonnno e mia nonna – calsse 1891 e 1893 – che si sono sposati con rito civile e non con quello religioso – un vero scandalo per quei tempi !!!! quando si dice la lungimiranza !!!!!!
@ ANCIA LIBERA
Che spettacolo 😀
eh già…in fondo noi di questo blog a tanti altri come noi lo sanno bene quanto costa lottare per un diritto che, si spera, presto sia facilmente accessibile a chiunque
dimenticavo anch’io e mia moglie ci siamo sposati con riro civile !
ops: rito
In Alto Adige questa tendenza e confermato da piu di 10 anni, Bolzano è la prima in Italia con il 78,9 di matrimoni civili, e pensare che la popolazione tedesca è considerata molto cattolica.
ESATTO!!
Molte delle cerimonie di caratterizzazione religiosa sono in realtà legate più alla tradizione che al reale convincimento personale.
Il matrimonio è una specie di film girato in presa diretta e della durata di un singolo giorno che vede una coppia, protagonista, calarsi in un ruolo i cui dettagli sono ben delineati.
Dall’abbigliamento, alle decorazioni, ai banchetti, alle pose: sono tutte cose codificate.
L’aspetto religioso, nel matrimonio convenzionale, è un background per le fotografie, non l’essenza. E il sempre crescente numero di divorzi ne è la controprova.
L’aumento dei riti civili, da parte della regione emilia romagna, può indicare da un lato una disaffezione alla tradizione (più che alla religione), o un crescente numero di seconde (terze, e oltre) nozze che la chiesa, salvo rotaliani esborsi, non concede.
La disaffezione alla religione è ben più evidente e questo dato non la rappresenta appieno, visto che una gran parte di quei diminuiti matrimoni religiosi sono ancora “di tradizione”.
Anche la crisi avrà il suo peso. Spendere quei 30.000 euro ed oltre per girare questo film trito e ritrito è diventato troppo. E la chiesa della cruna dell’ago su cui far passare cammelli non ha mai biasimato questi fasti eccessivi e (finto)opulenti, anzi li difende.
Hai ragione, concordo.
Qua da noi la tradizione è più forte della religione, tanto è vero che in Italia -e credo non solo- i culti cattolici si sono appoggiati alle date di quelli pagani e quasi mai il cristianesimo cattolico ha rotto tradizioni precedenti, ma ci si è inserito convivendoci e usandole pro domo sua: la Chiesa ha saputo capire prestissimo questa tecnica di diffusione con grande lungimiranza strategica, da entità di potere quale era ed è.
Ma, come dici bene, i problemi economici possono risultare più forti delle tradizioni.
“Qua da noi la tradizione è più forte della religione” mi sa che tu e Rocco avete ragione: la maggior parte delle coppie che si sposa in Chiesa, propabilmente, lo fa per tradizione, perchè “così si usa”, per aderire a quell’immagine che fa parte del nostro bagaglio storico-culturale(abbigliamento, decorazioni, banchetti…) Sinceramente ciò mi fa tristezza: questo atteggiamento è frivolo ed ipocrita! Non ci si dovrebbe sposare con rito religioso per apparire, per dimostrare sfarzo, per seguire la tradizione, ma per personale bisogno e convinzione: deve essere una cosa sentita! Almeno, io la vedo così: mi piacerebbe un giorno sposarmi anche con rito religioso(previa verifica che il sacerdote sia una persona di larghe vedute, aperta, e non un cattolico ultarconservatore!!), perchè sento il bisogno di celebrare anche la componente spirtuale che caratterizza il rapporto che ho con la persona che amo, ma se questo mio bisogno con il tempo venisse a meno e tale cerimonia fosse vissuta da tutti e due come un becero seguire la tradizione, non esiterei un momento, pur essendo credente, a proporre solo il rito civile! L’amore tra due persone è troppo importante per ridurlo ad un mero seguire la tradizione!
Qui da me la gente si sposa in chiesa e fa il ricevimento perché ci guadagna dei bei soldini…
in che senso?
@ Kaworu
“in che senso?”
Nel senso che il matrimonio lo pagano i genitori e i regali (lista nozze e buste di soldi) se li prendono gli sposi ai quali conviene il matrimonio “tradizionale” anche economicamente.
ah ok 😉
beh l’ho sempre trovato stupido dato che anche un matrimonio civile può avere il suo ricevimento, se ci tengono.
non mi pare che al ristorante vietino di prenotare se uno s’è sposato in comune 😀
Il “guadagna” è aleatorio. Se i genitori spendono 30.000 euro di matrimonio (200 invitati a 100 euro a cranio, 5.000 di vestiti, 3.000 di fotografo, 1.000 di fiori e 1.000 se bastano per altre amenità come partecipazioni, auto, anelli e affini) più che un investimento è una puntata sulla roulette.
Se si hanno parenti e amici “leali” ci si rientra appena delle spese, ma il rischio maggiore è di trovarsi, nonostante la lista, la casa piena di cose inutili (quadri, tappeti, vasi, cristalleria) e con il conto in rosso.
A qual punto sarebbe meglio un economico banchetto all’aperto con gli amici che portano regali e non “rimborsi” e 30.000 euro da spendere per avviare la “società” familiare.
Io sono per le unioni di fatto.
Sui regali: gli sposi non ci rimettono, ma le famiglie sì.
Si sa che in Italia, ma a giudicare da quel che dice Pacamanca in diversi Paesi latini, finchè paga mammà tutto bene…
Kaworu.
Mi è capitato due volte di lavorare al ristorante per pranzi di matrimoni laici fatti in comune (a fronte di tante dei matrimoni ‘tradizionali’) e devo dire che i due pranzi sono stati più sobri, intimi di numero ma, a giudicare dall’allegria e dalla spontaneità dei convitati, molto più spontanei, almeno per esperienza personale.
@batrakos
non stento a crederlo, all’ultimo matrimonio (tra l’altro ciellino) a cui ho partecipato c’era da spararsi dalla noia… e anche dalla pateticità da oratorio, ad essere sincera. non credevo che gente con più di 3 anni potesse essere così infantile.
Io invece mi domando perchè mai due si debbano sposare. Tanto nella maggior parte dei casi finiranno per divorziare, le tasse sono più alte se si cumulano i redditi, i figli li piazzi al nido con più facilità se sei nubile….boh.
perché le coppie non sposate non hanno diritti in materia di eredità (un eventuale testamento è impugnabile dai parenti, in caso di matrimonio i parenti si attaccano), assistenza al partner in ospedale, decisione sulla salute del partner in casi estremi, reversibilità della pensione, subentro nell’affitto in caso di decesso dell’altro, eccetera.
Le tasse (irpef) sono pagate dalla singola persona indipendentemente dal fatto che sia sposata o no, e quelle restano: i redditi fanno cumulo solo per il calcolo dell’ISEE, che è quello che serve per il nido o le tasse scolastiche.
Elena la nostra annina è una troll molto speciale, cerca sempre di buttare il discorso in extremis, certamente solo dove il suo parroco la consente, non ti preoccupare le si diverte cosi.
@annina
perché grazie a persone come te non sono passati i dico. ecco perché.
Champagne! 🙂
Ma quale champagne!
Non si brinda all’allargamento del regno di satana!
Notizia vecchia. Già nel 2008 erano più i matrimoni civili.
Su wikipedia ci sono molte tabelle, regione per regione, provincia per provincia e di alcune grandi città, anno per anno:
http://it.wikipedia.org/wiki/Matrimonio#La_crisi_del_matrimonio_religioso_e_la_crescente_diffusione_dei_matrimoni_civili
vero
la notizia poi specifica che i dati “confermano la tendenza del 2008”
Bene!
Forse un giorno la chiesa si deciderà ad abolire il celibato per i preti….e quelli saranno gli unici matrimoni religiosi che gli resteranno…..
Ai matrimoni civili andrebbero sommate le coppie di fatto per avere una idea della percentuale di coppie che si costituiscono prescindendo dalla religione. Pare peraltro che al prossimo censimento verranno conteggiate anche le coppie di fatto, omo od etero purché siano tali, alla diffusione dei risultati ci si potrà fare un’idea della dimensione del fenomeno.
il matrimonio religioso resiste ancora nei paesini della provincia, dove magari c’e’ solo un luogo poco adatto per la cerimonia (una saletta dell’ufficio anagrafe, ad esempio)
se si guarda ad esempio Bologna, dati gennaio 2009 – luglio 2011, abbiamo oltre il 68% dei matrimoni con rito civile e meno del 32% con rito cattolico
a Bologna c’e’ la Sala Rossa, che dà su piazza Maggiore, e sebbene sia concessa per tempo limitato e le cerimonie siano fatte quasi in “batteria”, tanti cittadini ne sono contenti
Inoltre, grazie all’impegno del consigliere comunale Sergio Lo Giudice, già nostro socio, c’e’ il servizio gratuito per vedere la cerimonia online:
http://www.comune.bologna.it/matrimoni/diretta.php
io mi sono sposata un mese fa… e di pretazzi non se n’è visti 😀
Auguri Florasol … che bella cerimonia senza i corvi 😉
Io mi sono sposato in comune nel ’73 . Dopo la cerimonia un rinfresco al posto del solita abbuffata dei parenti che tra l’altro molti non d’accordo con la mia scelta non sono intervenuti e sopratutto senza la menata dell’organo sfiatato e lo stregone del villaggio da foraggiare dopo il rito.
Io dovrei sposarmi (dovrei perchè in 8 mesi tutto è ancora possibile 😛 ) verso giugno con rito civile, e sono daccordissimo con ciò che hai fatto tu: cerimonia + rinfresco è piu che sufficiente. Andare ad organizzare una giornata all’insegna del consumismo e della grande abuffata mi sembra uno schiaffo morale nei confronti di chi soffre la fame in altri paesi, senza contare che i dindini risparmiati sono dindini (come ha già fatto notare qualcunatro) che si possono poi investire “nell’impresa famiglia” che verrà (es. mutuo casa, arredamento e spese di vario genere).
Devo dire che con mia grande sorpresa (o forse un po me lo dovevo aspettare ) mia nonna di quasi 90 anni è stata felice della mia scelata (mia nonna sta a Palermo) e anzi mi ha confidato che non sarebbe stata felice se avessi optato per la chiesa, così lei come molti altri miei parenti anche di una certa età…..
mi spiace che alcuni suoi parenti non siano intervenuti, credo con l’ipocrita motivo così magari si sono sentiti esonerati dal regalo, ma in questo modo ha potuto giudicare le persone e regolarsi. Capita a molti. Auguri per la sua vita matrimoniale iniziata nel 1973
Mi sembra ovvio! , perchè la gente dovrebbe rovinarsi una giornata così speciale con i soliti e nosiosi discorsetti che nessuno ascolta neppure ?.
Ai credenti: veramente credete che i preti siano un mezzo di comunicazione con il vostro dio?. Sè così è un peccato, un dio con segretaria non è onnipotente, vi hanno fregato.
Ebbene si, il dio dei credenti è vecchio e un po’ rinco, nonostante le nuove tecnologie non ha ancora installato una linea telefonica direttamente con i suoi aficionados
Personalmente sono allergico al matrimonio, ma se proprio due persone (e sottolineo persone, senza distinzione di genere) decidono di sposarsi, molto meglio in Comune. Il matrimonio religioso è una pura tradizione destinata a scomparire gradualmente.
Le preferenze delle persone per il rito targato CCAR, stanno scendendo come una slavina!! 😀
La secolarizzazione avanza, e fagociterà loro e le loro illusioni in tempi piuttosto ristretti. 😉
Hanno scoperto l’ acqua calda !!!
E’ risaputo che oggi più che mai si ricorre ai matrimoni civili se non alla pura e nuda convivenza (che, secondo me, aumenterà ancor di più rispetto ai matr. civili) !!!
E questo è male!!! 🙂
…Pentiti Bee!!! 😆
Io in Italia non ci penso neanche a sposarmi, manco a fune.
Se accadrà sarà all’estero, lontano da questa marmaglia cattolica in bancarotta, succhiasoldi e manibuche.
Le mie tasse allo Stato che le merita, non certo a ‘sta mezza teocrazia corrottissima e viscida.
L’Isotta Fraschini della chiesa continua a viaggiare con quello che ha in serbatoio, ma non ci sono più distributori di fedeli sulla strada della storia.
A livello economico, riescono a fare il pieno di tanto in tanto e quindi sopravvivere, solo grazie alle leggi favorevoli che vengono concepite dalla politica servile e riverente.
A livello religioso, esistono solo perche’ continuano a farsi vedere grandi e potenti mediaticamente. Le Chiese sono vuote, le vocazioni al minimo, i fedeli non partecipano piu’ e l’autorevolezza della CCAR viene meno di anno in anno. Fanno fare piu’ viaggi al loro guru, organizzano piu’ megaeventi (pagati con soldi del contribuente, ovvio!), proprio per mostrare a livello mediatico che sono tanti. Nella realtà fanno una fatica bestiale a radunare gente alle loro giostre e parate.
Sotto una certa massa critica di fedeli, non avrà alcun senso favorirli economicamente.
Una buona notizia finalmente…ora matrimoni per tutti!!!!
Tremonti annuncia una nuova legge introdotta nella finanziaria: i matrimoni civili costeranno 1000 euro mentre chi si sposa in chiesa (per salvaguardare le nostre tradizioni culturali) ricevera’ mille euro come bonus. 😥
Stavo scherzando, lo so che potrebbe accadere ma per adesso stavo solo scherzando.
poi arrivano dopo.
??? 😯 ???
Magari qualche volte puo’ anche accadere quelloche dici tu parroco, ma se fosse un fenomeno molto vasto non si noterebbe nelle statistiche?
non so,
perché se i matrimoni religiosi in statistica sono quelli religiosi trascritti al civile,
quelli religiosi che seguono quelli civili ovviamente non vengono trascritti e sfuggono alle statistiche
(se invece quelli religiosi sono quelli dichiarati dalla Chiesa, ok)
cmq non mi pare vastissimo.
nel numero dei civili giocano molti i matrimoni dei divorziati, che ovviamente non possono sposarsi in chiesa
Mi auguro che chi abbia elaborato le statistiche abbia tenuto conto di queste cose se si tratta di undagine statistica seria.
@il parroco di funo
se credere questo ti fa stare bene..buon per te.
Immagino che il parroco intenda che prima la gente si sposa con rito civile e poi, a volte, per mia esperienza per far contenti alcuni parenti, anche con rito religioso. Il cugino di un mio amico e sua moglie hanno fatto esattamente questo. Durante la funzione il celebrante ha sottolineato come l’affetto che li univa fino a quel momento NON ERA VERO AMORE, ma che esso diventava tale solo a partire dal quel momento.
Voi come avreste reagito?
diciamo che era “vero amore umano” (chiamiamolo affetto),
che il sacramento trasfigura in amore della qualità di quello di Cristo (“vero”):
una cordicella di cotone (il legame d’amore) che viene trasformata in una fune d’acciaio
Io faccio l’esempio che quando si battezza un bambino che “dopo” diventa figlio di Dio, non è che butto via il bimbo e ne do un altro ai genitori, è sempre lui, ma qualcosa cambia.
diciamo che era “vero amore umano” (chiamiamolo affetto),
che il sacramento trasfigura in amore della qualità di quello di Cristo (“vero”):
una cordicella di cotone (il legame d’amore) che viene trasformata in una fune d’acciaio
Io faccio l’esempio che quando si battezza un bambino che “dopo” diventa figlio di Dio, non è che butto via il bimbo e ne do un altro ai genitori, è sempre lui, ma qualcosa cambia.
@ il parroco di Funo:
😯 “…quando si battezza un bambino che “dopo” diventa figlio di Dio…” 😯
Ma la chiesa non considera “figli di Dio” anche i non cristiani, eccetera? Oppure ho dimenticato qualcosa?
La notizia non mi addolora affatto. Meglio cosi, almeno i cattolici autentici saranno più evidenziati. E si vedrà quali matrimoni riescono meglio.
@ giuseppe:
http://www.uaar.it/news/2011/09/13/san-salvador-trovato-il-killer-dell-arcivescovo-romero/#comment-553587
Certo che hanno uno strano modo per evidenziare i cattolici autentici. 😆
Aehm, mi risulta che la gente si sposa con rito religioso e poi divorzia comunque, e se il matrimonio fallisce non vedo proprio il nesso con la sua natura, si essa civile o religiosa…
Hai presente Fedro e la sua “La volpe e l’uva”??? 😉
@ giuseppe:
e i cattolici (anzi, “cristiani”) ancora migliori sono quelli che non si sposano ne’ fanno sesso in alcun modo, vero? NON NEGARE: LO HA DETTTO S. PAOLO!!!
Fossero tutti “cristiani ancora migliori”, ne verrebbe un’umanità squallida e spaventosa, da incubo, anzi da psicopatologia, che finirebbe in una generazione…
concordo con l’idea che il cristiano debba mostrare una certa coerenza con il messaggio evangelico (teologicamente parlando: ortodossia ma anche ortoprassi).
Così come dovrebbero fare i simpatizzanti e gli iscritti di partiti, associazioni, gruppi etc. che hanno idee, proposte e programmi per rendere migliore il mondo in cui abitano.
Nel caso del credente, ciò presupporrebbe di conoscere ed aver compreso piuttosto bene il volere del proprio dio e, nello specifico cristiano, il messaggio evangelico.
Sono certo che tu sia convinto d’averlo capito.
E’ solo che a leggere ogni singola parola di quel che scrivi in questo blog non sembrerebbe proprio.
O, detto altrimenti, a leggere i tuoi commenti vien da pensare che se sono conseguenti al messaggio del Cristo, beh, allora, forse han fatto bene a crocifiggerlo.
giuseppe, se continua così l’aggettivo “cattolico” si userà soltanto al singolare.
Leggendo i vari post, quindi la crisi dei consumi è legata al calo dei matrimoni.
ITALIANI! SPOSATEVI DI PIU’!!
…Scherzo, ma non capisco perchè un rito dovrebbe essere cosi venalmente simile a un contratto… non so se mi capite;)
STIAMO SMENTENDO LE MARCE E PUZZOLENTI “RADICI CRISTIANE”!!!
Il matrimonio è un fatto privato. Se uno crede e gradisce vivere a pieno questo sacramento è libero di farlo.
Il problema è che molti matirmoni sono fatti in chiesa per motivi altri rispetto a quelli religiosi.
Comunque anche se non tutti lo sano, cristianamente parlando il matrimonio è fra i due sposi che lo celebrano di fronte a Dio.
Quindi che lo si faccia in chiesa o meno con o osenza un sacerdote, il matrimonio religioso c’è lo stesso a livello teologico se i due credono.
Ad esempio nel medio evo esisteva il matrimonio segreto che era valido anche se non era presente un sacerdote.
IN seguito la Chiesa ha voluto mettere il bollino anche su questo per aver maggior controllo sui suoi sottoposti!
Per cui chi se ne frega dove ti sposi? L’importante e che tu creda civilmente o religiosamente a quello che fai con coscenza!
Anche per questo è importante lo sbattezzo
😉