USA, insegnante non ha diritto a propagandare Dio

Una corte federale della California ha stabilito che un insegnante non ha diritto a esporre in classe striscioni che pubblicizzano Dio. god-banners Bradley Johnson, professore di Matematica, da molti anni espone degli striscioni di circa 2mx60cm in classe con scritte che, secondo lui, “celebrano le tradizioni religiose americane”, frasi come “In God We Trust”, “One Nation Under God”, “All Men Are Created Equal, They Are Endowed By Their CREATOR”.
Il preside della nuova scuola gli aveva imposto di toglierle, ma alcuni colleghi di Johnson avevano avuto il permesso di appendere bandiere tibetane e frasi delle canzoni di John Lennon, e una prima sentenza gli aveva dato ragione, affermando che era discriminante togliere solo le frasi crisitiane.
La corte di appello ha però deciso che l’insegnante, statale, non può usare il suo ruolo per predicare le proprie idee circa il ruolo di Dio nella storia della nazione mentre gli studenti sono tenuti a seguire la lezione.

Flavio Pietrobelli

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92 commenti

Third Eye

Si vede che da loro manca la gelmini: da noi rischia il posto chi rimuove il crocifisso…

Giusto, si sa niente del professor Coppoli (se ben ne rammento il nome)?

Mattia

In una situazione normale non sarei d’accordo, ma siamo in guerra, e stanno vincendo, quindi va bene così.

il parroco di Funo

bastava dire che inneggiavano al grande architetto massone

firestarter

anche gli alieni comunisti in combutta con i rettiliani, noti mandanti delle persecuzioni contro la santa, cattolica, apostolica, romana, madre chiesa.

Southsun

@ parroco.

Guarda che il “grande architetto massone” (Tessera 1816) ce l’abbiamo in Italia, lecca il chiulo alla tua Chiesa e passa il tempo libero con papponi, ladroni e sgualdrine.

E sta buttandoci giù la casa – cioè l’Italia – pezzo a pezzo.

franco.c

Oppure che inneggiasse alla logica matematica, ai teoremi, a Pitagora ecc.

Kaworu

poteva tranquillamente limitarsi a fare quello per cui è pagato: insegnare matematica.

ti sembra così scandaloso?

Marcvs

un professore credente non poteva che suscitare inevitabilmente scalpore -se è l’individuo nella foto probabilmente all’epoca non era richiesta cultura universitaria per esercitare il ruolo-

Francesco

Se era un teologo si faceva fotografare arrampicato ad un ramo mentre mangiava una banana.

Airon90

Da matematico ti dico che io sono certamente più intelligente e superiore di te.

Un matematico deve essere razionale quindi non può credere.

Kaworu

@airon

purtroppo una persona può “scindere” la sua mente in compartimenti stagni. compartimento religione, compartimento matematica…

la cosa peggiore è quando non sono a tenuta stagna ma si mescolano e la religione contamina anche il resto, qui si creano grossi danni se questi individui lavorano a contatto con le persone

teologo cattolico

ora che leggo tutto..e continuo sotto

“Il preside della nuova scuola gli aveva imposto di toglierle, ma alcuni colleghi di Johnson avevano avuto il permesso di appendere bandiere tibetane e frasi delle canzoni di John Lennon, e una prima sentenza gli aveva dato ragione, affermando che era discriminante togliere solo le frasi crisitiane”.

Sono argomenti che dovrebbero essere di casa qui in uaar. A volte sembra che il principio della laicità funzioni solo a tratti e in una unica direzione.

firestarter

sei stupido o lo fai apposta?

quante c di volte e’ stato detto che il principio di laicita’ prevede che nessuno abbia privilegi? quindi per quale motivo fai lo scemetto sciatto e menti sapendo di mentire?

scusa solo ora ho letto il tuo nick. Tale professione insulsa non puo’ che manifestarsi in frasi insulse e pseudo furbizia con pretese maieutiche da fallito.

Francesco

Teologo.

“Il preside della nuova scuola gli aveva imposto di toglierle, ma alcuni colleghi di Johnson avevano avuto il permesso di appendere bandiere tibetane e frasi delle canzoni di John Lennon, e una prima sentenza gli aveva dato ragione, affermando che era discriminante togliere solo le frasi crisitiane.
La corte di appello ha però deciso che l’insegnante, statale, non può usare il suo ruolo per predicare le proprie idee circa il ruolo di Dio nella storia della nazione mentre gli studenti sono tenuti a seguire la lezione.”

Il motivo e’ l’uso non il contenuto.
Anzi un bravo cristiano dovrebbe sempre dubitare di chi fa propaganda con la sua religione.

Kaworu

a furia di recitare una parte, va a finire che uno ci resta intrappolato.

andrea tirelli

@Firestarter,
eh già, il teologo, inteso come il cattolico che scrive su questo blog, non squalifica solo se stesso ma anche il teologo, inteso come lavoro, la sua religione e financo il suo dio.
Ho cari amici credenti e cattolici che a leggere quel che scrivono i cattopitechi come il nostro teocatto se ne vergognano…

@Teocatto
C’è una bella differenza tra l’esporre nella bacheca personale di insegnante immagini o frasi di cristo (o lennon, marx e altri), e “predicare le idee circa il ruolo di cristo (o lennon, marx o altri) nella storia della nazione mentre gli studenti sono tenuti a seguire la lezione”.

teologo cattolico

@firestar.

non ho capito la tua critica: dall’articolo, almeno nei limiti di come è riportato, altri colleghi sembrano possano essere privilegiati perchè espongono cartelli con tesi, anche dal carattere religioso; non lo poteva fare il matematico cristiano. Non ti sembra si sia violato il principio di laicità. si dovrebbero togliere tutti i manifesti. perchè solo alcuni?

@francesco

non ho capito la tua puntualizzazione sulla differenza contenuto-uso: dall’articolo, almeno da quanto riportato, l’insegnante non fa un “uso” dei suoi cartelloni, non li usa come occasione di predicazione, ma semplicemente espone i suoi cartelloni, come gli altri insegnanti. L’uso che ne fa è identico a quello degli altri colleghi.

@andrea

non ho capito. Dove leggi dall’articolo, cos’ come è riportato, che i colleghi avrebbero esposto i propri banner nella cartella personale? Sono esposti in classe.

Se oltre ad esporre e appendere cartelloni, anche predica, hai ragione (non lo dice l’articolo confezinoato dall’uaar, ma l’altro). Se predicasse (okkio all’uso del condizionale), avresti ragione

Francesco

Teologo, non sono io ma il magistrato che ha emesso la sentenza che da questa interpretazione ed ha assunto degli atteggiamenti diversi nei suoi confronti. Permetti che il magistrato abbia piu’ possibilita’ di capire (visto che e’ a conescenza diretta dei fatti) di come stanno veramente le cose?
Ripeto da bravo credente non dovresti dubitare di chi ne fa un uso simile della religione?

MetaLocX

Il preside della nuova scuola gli aveva imposto di toglierle, ma alcuni colleghi di Johnson avevano avuto il permesso di appendere bandiere tibetane e frasi delle canzoni di John Lennon

Con la differenza che sui dollari non c’è scritto “in John Lennon we trust” e nessuno pretende di governare o celebrare in suo nome riti religiosi durante eventi pubblici.

diego

All Men Are Created Equal… Io dico che alla metà delle frasi che ha esposto non ci crede nemmeno lui!! Hanno fatto bene a toglierle. Striscioni così ipocriti non centrano niente con il Tibet che reclama la sua libertà.

Roby GOD

Attenzione alla propaganda, il Tibet prima dell’invasione cinese era una delle teocrazie più arretrate e totalitarie del pianeta. La casta dei monaci dettava legge e il popolo schiavo doveva solo lavorare e obbedire. L’ingresso dei cinesi ha scalzato dal potere i dinosauri buddisti e ha modernizzato il paese, naturalmente a proprio uso e consumo, creando cioè infrastrutture solo laddove erano utili agli interessi cinesi. I lama esiliati sono riusciti negli anni a dare visibilità mondiale ad una ristretta e retrograda setta buddista e a farsi una reputazione rispettabile ma il loro solo scopo è di riconquistare il potere di cui godevano prima.
NB – Questo NON significa che gli occupanti cinesi sono brave persone e fanno bene ad occupare il Tibet!

Daniele

Se nelle scuole italiane venisse tolto il crocifisso, più di 90 italiani su 100 ne chiederebbero il ripristino.

Già: perché, nonostante quello che voi dite, nel popolo italiano il sentimento religioso cristiano è molto diffuso e caro agli italiani.

Voi che dite di essere sempre dalla parte della democrazia, come vi comportereste allora?

“Tradireste” la democrazia pur di dar contro al crocifisso, oppure stareste dalla parte della democrazia e accettereste che il crocifisso rimanga?

Perché, visto che siamo in un contesto democratico, bisogna dire le cose come stanno: le vostre idee non rappresentano la maggioranza, ma soltanto un’esigua minoranza, rumorosa quanto volete, ma pur sempre minoranza.

Oppure il vostro concetto di democrazia è tale che la vostra opinione vale più di quella degli altri? Ma così che democrazia sarebbe?

E, comunque, non è escluso che negli USA, nazione in cui il sentimento religioso cristiano è così radicato da far scrivere “In God we trust” pure sulle banconote e da far leggere al Presidente – B. Obama: non di certo un fanatico – un Salmo della Bibbia nell’anniversario dell’11 settembre, questa sentenza venga ribaltata a furor di popolo (cioè secondo le regole democratiche) e il professore, insieme alle scritte, riabilitato.

Gargiulo

parli delle suposte “minoranze” come Berlusconi, sono solo da schiacciare, molto triste il tuo concetto di democrazia, molto cristiano soprattutto.

Che ne pensi se in una classe “mista” due ebrei metessero la stella di Davide affianco alla croce?. Sai questo è successo nelle aule di un tribunale italiano, ma il giudice è stato condannato alla segregazione/ghetizzazione in un’aula apparte ma non ha potuto appendere la stella di Davide.

Il cattolicessimo in Italia segue regole talebane.

Kaworu

è che loro son convinti che saranno sempre “la maggioranza” (che poi non mi risulta che gli italiani ferventi cristiani si siano mai indignati per quelli che li governano… che al massimo fan cristiano di nome, e manco questo).

gli sfugge che non è detto che sarà sempre così.

ma comunque, caro daniele…

secondo la tua personale idea di democrazia, dovresti quindi esser contento per i trattamenti che vi vengono riservati negli stati dove la maggioranza è di un’altra religione…

giusto?

Francesco

Daniele, guarda che e’ chi vuole tenere il crocifisso che tradisce la democrazia (da non confondere con la dittatura della maggioranza) e chi lo vuole togliere sta dalla parte della democrazia, tanto che i cattolici seri sono favorevoli alla sua rimozione, anche perche’ non solo sono dalla parte della democrazia (in questi casi non e’ una questione di opinione ma di rispetto per chi non si sente rappresentato da un simbolo e non vuole essere discriminato) ma lo vorrebbero anche per rispetto del proprio simbolo visto che ad un vero cattolico non dovrebbe far piacere verdelo utilizzato in modo cosi’ vergognoso.

Kaworu

se nelle scuole italiane venisse tolto in silenzio il crocefisso, più di 90 italiani su 100 nemmeno se ne accorgerebbero.

probabilmente ti sfugge la differenza tra dittatura della maggioranza e democrazia. ah c’è anche una costituzione che dice che siamo uno stato laico, sai?

sai cosa significa, si?

SilviaR

No non lo sa. E non è il solo. Purtroppo è un concetto estremamente raffinato e che a scuola non insegna nessuno.
Nella mia personale esperienza, il massimo messaggio di educazione civica che passa a scuola da almeno un trentennio è che i governi devono mettere insieme tante idee diverse quindi alla fine si decide a maggioranza.
Per la maggior parte degli italiani un parlamento è solo un’assemblea di condominio con tanti condomini, nulla più.
Non è colpa (interamente) loro. E’ che proprio nessuno gliel’ha mai spiegato.
Per loro i concetti di “tolleranza” e “integrazione” sono sinonimi di “elemosina”. Qualcosa che viene concesso dall’alto, in base a quanti spiccioli ti sono avanzati e a quanto ti senti generoso quel giorno.
E quanto più sei tollerante, tanto più ti vedono come un ricco snob. E ti odiano.

Giulio

La maggioranza non può e non deve schiacciare la minoranza, altrimenti cadiamo nel totalitarismo. In più, il paragone con gli stati democratici calza ben poco, dato che in Parlamento è presente anche un’Opposizione.

Odino

La differenza tra democrazia e dittatura della maggioranza, oltre che presente sul 90% buono dei testi di educazione civica delle medie, è stata spiegata così tante volte su questo sito che non vale neanche la pena tediate gli altri utenti riproponendola per l’ennesima volta.
Chi vuole smetterla di fare orecchie da mercante può usare internet per leggersela.

Ritornando invece alla definizione di democrazia che ti è tanto cara mi premuro di segnalarti questo articolo:
Sondaggio: Il popolo vuole il testamento biologico e l’eutanasia
http://www.lucabecattini.it/2011/eurispes-gli-italiani-vogliono-leutanasia-ed-il-testamento-biologico/

Che dici Daniele, quando la facciamo questa bella legge voluta dal popolo?

SilviaR

Ma voi avete fatto educazione civica alle medie? Intendo qualcosa in più del “si attraversa sulle strisce e col semaforo verde” e “la bandiera italiana è bianca rossa e verde”?
Si fa oggi? Lo chiedo sul serio perché non ho figli o nipoti di quell’età e non ne ho idea.

Daniele

Se test. biologico ed eutanasia sono la volontà del popolo, mi chiedo allora perché la maggioranza degli italiani nel 2008 ha votato per una coalizione che legifera in senso opposto: schizofrenia degli italiani o, piuttosto, l’eutanasia non è così amata come voi dite? Penso la seconda…
Comunque staremo a vedere chi verrà eletto nel 2013 (e, soprattutto, quanti voti andranno non tanto al PD, ma piuttosto ai Radicali, a SEeL, ecc…, cioè ai partiti più favorevoli di altri all’eutanasia), così capiremo la volontà degli italiani.

nightshade90

@daniele

uno schieramento politico non si riduce ad una sua sola posizione ad un suo solo ambito: evidentemente gli italiani sono a favore dell’eutanasia, ma concorda col governo (o sono contrari all’oposizione) su altri punti.

la chiesa sostiene berlusconi, berlusconi ha una vita sessuale, diciamo, “molto poco cristiana”. questo vuol forse dire che la chiesa, pur dicendo di essere per una sessualità consapevole e solo all’interno del matrimonio, in realtà è a favore del puttaneggio con giovani e minorenni?

Odino

@SilviaR
Io alle medie l’ho fatta e bene, e pensa andavo pure dalle suore. 🙂
Al liceo il libro lo fecero comprare ma poi non ce la fecero studiare.
Poco male, alla fine me lo lessi da solo.

Ora francamente non so com’è la situazione, sulla carta ci dovrebbe essere poi nella pratica tutto può cambiare.

@ Daniele
A Danie! Che facciamo? Ci mettiemo pure a dubitare dei sondaggi che non ci piacciono. Suvvia siamo seri.
Gli italiani sono favorevoli, questo dice l’evidenza.
Ora, per onestà, dovresti ammettere che in base al tuo concetto di democrazia una legge sul fine vita che lasci libertà di scelta dovrebbe essere approvata.
Per onestà, non so se ne sei provvisto.

Sulla questione delle preferenze politiche degli italiani, lascia che ti faccia una domanda: Quanti anni hai?
Te lo chiedo perché, se non sei un adolescente, allora saresti il primo adulto con cui ho avuto a che fare che non ha ancora capito come funziona la politica e in base a quali meccanismi votano gli italiani.
Kaworu ha menzionato il porcellum ma io presuppongo che ad un adulto queste cose dovrebbero essere già note.
È l’ABC.

Sandra

Daniele Daniele, poche idee ben confuse…

1978: passa la 194. Governo Andreotti (DC), elezioni ’76, DC 38,7% primo partito
1981: bocciato il referendum abrogativo 194, Governo Forlani (DC), elezioni ’79 DC 38,3% primo partito

Nathan

Innanzitutto gli atei militanti saranno una piccola minoranza, ma anche i cattolici militanti non sono certo il 90% della popolazione; come ampiamente trattato in altri post, sulla base di ricerche commissionate da istituzioni cattoliche e pubblicate dalla stampa cattolica, si può ragionevolmente dire che siano circa 1/3 della popolazione (vedi anche le firme esplicite per la Chiesa cattolica nel 8 per mille). Secondo, l’argomento del crocifisso esposto a maggioranza è molto pericoloso, e continuate a non rendervi conto. Se un giorno , a livello di singola scuola, o di citta, per esempio, i mussulmani passassero il 50%, allora via i simboli cattolici e si espongono mezzalune e frasi del Corano? La soluzione francese, laicità assoluta delle istituzioni pubbliche, fino al divieto di esposizione dei simboli e degli abiti a carattere religioso, mi sembra la piùopportuna per evitare qualunque prevaricazione. La soluzione americana, che sta nel I emendamento della costituzione degli stati uniti, stabilisce che il governo federale, e anche quelli statali non possono ne favorire ne ostacolare alcun credo religioso. In nome di tale principio costituzionale il presidente Kennedy, tra l’altro cattolico, proibì ogni tipo di preghiera nella scuola pubblica. Da allora la destra religiosa amerikana ha provato in ogni modo a rimuovere o aggirare tale divieto, ma finora non ci sono riusciti.Cio non toglie che la religione abbia un ruolo pubblico enorme, probabilmente esorbitante e pericoloso, nella politica americana, ma per fortuna ci sono ancorea queste difese costituzionali escogitate da illuministi massoni come Jeffersono più di due secoli fa.

Bee

@Daniele

Premesso che secondo me ci sono questioni più importanti del crocefisso nelle aule:

1)Ehm, degli striscioni di due metri sono un po’ più di un crocefisso…

2)L’america non è nata come nazione cristiana. I padri fondatori erano agnostici o tutt’al più deisti. La sritta “In God we trust” venne posta sulle banconote solo dopo la seconda guerra mondiale, negli anni 50.

3)Come ti comporteresti se nella tua classe un ragazzo indiano/ebreo/musulmano/quello che vuoi osservasse che quel simbolo religioso non lo rappresenta, chiedendo inoltre il motivo della sua esposizione in un edificio statale in una nazione laica?

Stefano

@ Daniele

Ok, noi zitti sul crocifisso e tu zitto su aborto e divorzio. MUTO.

E per lo stesso principio. Siete solo una minoranza rumorosa.

E a quanto pare pure con le idee confuse.

nightshade90

@danielòe

se un giorno i mussulmani diventassero laggioranza, tu allora saresti dipsoto a vedere affissa per legge in tutte le aule e tribunali la mezzaluna al posto della croce?

ipocrita

(tra parentesi, che 90 italiani su 100 voterebbero per mantenere OBBLIGATORIO il crocifisso è una tua fantasia, e pure parecchio spinta…)

nightshade90

e tra l’altro, daniele, perchè non parli anche del fatto che 2 itliani su tre sarebbero a favore dell’eutanasia e ancora di più a favore del testamento biologico? la maggioranza ha sempre ragione solo quando è daccordo con te?

alessandro

maggioranza? huahauha il 30% tra i 18 e i 24 anni , 22,4 % tra i 25 e 34 anni e 28,5% tra i 35-44.
direi che la maggioranza sia composta da indifferenti

elena

in classe mia, per tredici anni dalla prima elementare al giorno della maturità, il crocifisso non c’è mai stato. Motivo: c’era almeno un alunno che non faceva religione. Nota bene: nessuno ci ha mai fatto caso, nessuno si è mai lamentato. E sì che erano tutti cattolici.

sin.night.

“Se nelle scuole italiane venisse tolto il crocifisso, più di 90 italiani su 100 ne chiederebbero il ripristino.”

Io non ne sarei tanto sicuro… parlo per esperienza diretta.

Quando andavo alle superiori, nella mia scuola mancavano i crocefissi: l’edificio era di costruzione relativamente recente e non erano mai stati messi. Tutti se ne accorgevano il primo giorno in cui entravano, ma nessuno si prendeva la briga di richiederli. Nessuno tranne l’insegnante di religione, che una volta durante una delle sue lezioni ci raccontò dei vuoi vani tentativi di ottenerne l’installazione (in quel periodo – mi pare fosse il 2003-2004 – uno dei temi caldi sui mass media era la richiesta di rimuovere i crocefissi dalle pubbliche istituzioni per rispetto a chi non è cristiano): all’inizio di ogni anni scolastico faceva richiesta al preside di provvedere all’installazione, ed ogni anno la richiesta cadeva nel vuoto (non ricordo se i crocefissi non fossero mai stati acquistati oppure se giacessero in un cassetto perché dovevano essere installati da personale tecnico qualificato… le solite cose surreali all’italiana…).

I miei compagni di classe al tempo erano quasi tutti favorevoli alla presenza del crocefisso nelle pubbliche istituzioni (“è simbolo culturale italiano” o qualcosa del genere…), io ero uno dei pochissimi che riteneva non dovessero esserci per una questione di laicità delle istituzioni (e ai tempi non ero ancora ateo, ero ancora cristiano praticante anche se con dubbi sempre più forti e comportamenti spesso “non ortodossi”… però mi ritenevo a tutti gli effetti cristiano e non ateo, un pessimo cristiano ma pur sempre un cristiano) e mi guardavano come un alieno quando mi esprimevo sulla questione.
Per farla breve, in cinque anni nessuno dei miei compagni di classe si è mai attivato per richiedere l’installazione dei crocefissi (e dire che ritenevano che dovessero esserci!) né, che io sappia, si sono attivati nelle altre classi… e la scuola non era piccola, mi pare avesse su per giù 600 studenti (ricordo che rientrava nella cosidetta “scuola dell’autonomia”): mi sembra un fatto significativo che su una questione a parole così importante poi non ci fosse nessuno che si spendesse attivamente per ottenere l’affissione.

Ovviamente questo campione non è un modello valido per modellare l’intera popolazione italiana (è limitato ad una certa fascia d’età, ad una piccola area geografica e ad un certo tipo di istruzione), ma è comunque interessante riscontrare un simile “lassimo” (per essere buoni ed usare un eufemismo) sul tema del crocefisso…
Se invece fosse mancata la carta igienica ci sarebbe stato l’apocalisse.

bardhi

@ Daniele

Nel 7 febbraio1967 in Albania dopo un “spontanea iniziativa”dei alluni di un liceo di Durrazzo fu distrutto un luogo sacro ortodosso, quello fu solo l’inizio, dopo pochi giorni a furor di popolo segui la chiusura e la distruzione di moltissimi istituti religiosi, chiese cattoliche e ortodosse, moschee etc etc.
Fino in quel momento Albania non era stato dichiarato stato ateo, infatti questa decisione fu preso solo dopo che il “popolo decreto” la fine della religione, questo poi fu scritto nella Costituzione del 1976. Curiosamente ai cattolici e altri questa volontà di popolo non li piacque, sei ancora sicuro che è sempre giusto a rispettare la “volontà di popolo”, quindi se in un paese islamico il popolo vuole che tutte le religioni delle minoranze fossero messi fuori legge, a te va bene vero???

Roberto Grendene

“Se nelle scuole italiane venisse tolto il crocifisso, più di 90 italiani su 100 ne chiederebbero il ripristino.”

ah ah ah

nelle scuole dei miei figli (scuole dell’infanzia, elementari, medio) il crocifisso non c’e’ mai stato e nessuno proprio nessuno ha avuto da ridire

stessa cosa capitata dove per ristrutturazioni il crocifisso non e’ stato riappeso: tutto bene, anzi meglio, senza

Roby GOD

“A furor di popolo” non corrisponde alle regole della democrazia come sostieni, è più vicino al concetto di Legge di Lynch.

PINK

E daie con sta storia della democrazia uguale a maggioranza. ma quante volte bisogna ripeterlo ? All’infinito mi sa ! …

Kaworu

si dovrebbe fare educazione civica a scuola, non religione.

forse certi individui comprenderebbero le differneze tra dittatura della magioranza e democrazia, chissà.

PINK

Si, si dovrebbe fare educazione civica a scuola, ma non un’ora alla settimana, … con esame annesso per poter votare !… con prove di amissione diciamo ogni tre anni … !!!

andrea tirelli

diciamo pure che democrazia=maggioranza.

A parte che bisognerebbe capire quale maggioranza (relativa, assoluta etc. etc. etc.), mi domanderei: basta la democrazia per garantire una società civile?

Direi di no (è civile la maggioranza di un paese che decide di mandare al rogo una minoranza, etnica, religiosa, politica, etc.?): allora ci vuole qualcosa d’altro, qualcosa di più.

Occorre che la maggioranza dimostri d’essere civile e non c’è niente di meglio per misurare la civiltà di un paese (e la sua maggioranza) che guardare alle condizioni in cui in esso vivono le minoranze (hanno gli stessi diritti? godono dello stesso rispetto? etc.).

E se tu, Daniele, non lo comprendi, beh, vuol dire che ti va bene l’esser nato cristiano duemila anni dopo che è nato il tuo Cristo: saresti stato vittima della religione e della sua casta sacerdotale mentre oggi ne fai parte.

Cartman666

questa storia che i cattolici siano la maggioranza in italia, non mi convince per niente. Se fosse vero avremmo perso i referendum sul divorzio e l’aborto.
Al momento i cattolici piu’ retrivi e osservanti non sono piu’ del 20/25% della popolazione, una percentuale piu’ o meno identica agli atei e agnostici dichiarati, mentre la restante maggior parte e’ religiosa solo formalmente ma in pratica e’ lontana dal seguire i dettami della chiesa.

Gianluca

@ Daniele

Il principio di maggioranza non funziona quando viola i diritti fondamentali dell’individuo. Per lo stesso motivo per il quale in Italia, a maggioranza di razza bianca, sarebbe incostituzionale fare una legge che discrimini le persone di colore, allo stesso modo il diritto alla libertà di religione non è soggetto al principio di maggioranza. Anche il 100% di cristiani in Italia non giustificherebbe l’apposizione del crocifisso.

Ps: La mia non è un’opinione, deriva da una sentenza.

Gianluca

sempre @ Daniele

Tra l’altro non hai capito che l’unica strada per una convivenza futura civile è la laicità e l’assenza totale di simboli religiosi e di agevolazioni alle religioni, perchè un bambino figlio di musulmani che nasce OGGI in Italia se cresce con crocifisso nella scuola, da grande va al comune e vede lo stesso negli uffici pubblici, penserà che sia normale la sua presenza, lo legherà al concetto di maggioranza della popolazione e quando gli islamici saranno in maggioranza – e mi sa che succederà – premeranno per rimuovere il crocifisso e appendere la mezzaluna, pretenderanno fondi pubblici per la costruzione di moschee e cercheranno di sostituire il codice penale con la sharia. nvece se OGGI un bambino figlio di musulmani cresce vedendo la distinzione tra pubblico e privato, con la convinzione che la fede sia un fatto privato e la civile convivenza voglia dire pluralità di visioni garantite da uno stato laico, imparziale, equidistante, un domani non darà problemi. Invece i politici che come al solito non vedono al di là del naso, pensano di preservare la cultura attuale imponendo a tutti di essere ipocritamente cristiani – sulla carta, perchè poi di fatto ognuno fà quello che vuole.

Francesco

“La corte di appello ha però deciso che l’insegnante, statale, non può usare il suo ruolo per predicare le proprie idee circa il ruolo di Dio nella storia della nazione mentre gli studenti sono tenuti a seguire la lezione.”

Da quello che sembrerebbe, il motivo per aver tolto gli striscioni sarebbe la loro funzione, piu’ che la semplice l’esposizione di frasi contenenti la parola dio.

天路 tianlu

Questa sentenza metterebbe fuorilegge tutti i nostri insegnanti di religione in un colpo. Peccato non sia successo qui.

天路 tianlu

Questa sentenza metterebbe fuorilegge tutti i nostri insegnanti di religione in un colpo. Peccato non sia successo qui.

Batrakos

Può starci che un insegnante, incalzato dalle domande degli alunni, dica la sua sui massimi sistemi, anche se dovrebbe sempre stare attento a non sfociare nella propaganda, in un senso o nell’altro, ma presentare in modo il più neutro possibili argomenti e confutazioni.
Mettere striscioni è tuttaltra cosa, e anche dove il messaggio è apparentemente positivo (‘tutti gli uomini sono creati uguali’) si tratta di una frase che, assieme alle altre, rafforza comunque una forma di propaganda.

Le frasi di John Lennon…beh se qualcuno ha messo ‘Imagine’ -per quanto sia un testo umanista e splendido- qua si tratta comunque di una propaganda contraria alle religioni; quindi io vieterei entrambi gli striscioni e lascerei che i ragazzi imparino spontaneamente quel messaggio come è successo a tanti di noi.

La faccenda del Tibet…qua si tratta di discorsi politici, storici ed ideologici: io credo che il dibattito politico in una scuola sia invece utilissimo e si tratta di faccenda assai diversa dal proselitismo religioso o antireligioso (astuto è stato il Dalai Lama a farsi amici membri illustri dello star system holliwoodiano, altrimenti credo che difficilmente ci sarebbe stato questo dibattito, ma sarebbe stato uno dei tanti drammi dimenticati.)

Francesco

Bradley Johnson professore di matemadica ad un suo alunno: Come si definisce una divisione in cui il divisore e’ zero?
Alunno: Come la verginita’ della madonna.

Alecattolico

Il Satanismo omicida,gia per il solo fatto che anti,anticristiano,anti solidale,incita all’omicidio,specialmente dei bambini,i pi indifesi,il satanismo la vilt assoluta e totale ,in questo e uguale all’ateismo. Spero che i satanisti siano tutti liquidati.

schiaudano

Uno si chiede come si sia arrivati al satanismo.
Poi cerca sulla pagina il termine “satanismo” e scopre che la parola, oltre che nell’intervento qua sopra (e adesso anche in questo), si trova anche nel link al post precedente.
A questo punto può tirare le somme.
Ale, il titolo del’ultimissima non è
“« USA, satanista sospettato di omicidio | Main | Scomparso il vaticanista Giancarlo Zizola »”, bensì quello sotto in arancione.

Kaworu

fai un respiro profondo e riordina le tue idee.

i satanisti non sono altro che persone con problemi mentali a cui hanno dato la forma di “satana” e affini.

altri gli hanno dato la forma di santi e madonne.

altri sentono il tostapane che gli parla.

di fatto, cambia solo la forma che danno ai loro problemi, ciccio.

Diocleziano

Alecatodico,
satana è nella tua tastiera, e usa il tuo cervello come un mouse…

MarcoC.

“Il Satanismo � omicida”…”incita all’omicidio”…”Spero che i satanisti siano tutti liquidati.”
solo io ci vedo tanta ipocrisia?

fab

Toh, pensavo che con il nuovo regolamento Aluccio non sarebbe sopravvissuto. Ne sa una più del diacono, costui.

Federico Tonizzo

TESTA O CROCE?
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Qualunque opinione personale un insegnante abbia su argomenti che non siano la sua materia d’insegnamento, se la deve tenere per sè! (a meno che non ne venga informalmente richiesto daalche alunno, ma al di FUORI dall’orario di lezione).
Altrimenti uno potrebbe anche decidere di esporre, in aula durante le lezioni, pubblicità alla Coca Cola o la bandiera nazista o slogan a favore della guerra in Afghanistan o a favore della pena di morte o a favore della funesta “legge finanziaria” che il governo italiano sta raffazzonando in questi giorni…

Batrakos

Sì, un conto è parlare di Tibet, un conto è esporre bandiere e simboli che è altra cosa, e come per il Tibet così per tutto.
Se si rimane nell’ambito dell’esposizione, credo che un certo livello di discussione possa anche essere consentito in classe, se gli alunni mostrano attenzione ed interessa.
In fin dei conti, quando si fa storia e attualità indirettamente il professore di storia fa per forza uscire le sue opinioni, data la materia, ma non è detto che nell’interpretazione della storia -che un minimo ci vuole per non presentare solo una serie di fatti ma leggerli e legarli che appunto è fare storia- un insegnante di storia sia necessariamente più preparato di un altro, e che comunque, se interrogato anche nell’orario se in qualche modo il discorso c’entra, l’insegnante di italiano non possa dir la sua sull’analisi di quello di storia…per fare un esempio.
Credo che il modello che indichi tu tenderebbe a rendere la lezione troppo asettica e anche poco stimolante: tutto va fatto con misura, di tempo e di modo, ma credo che una neutralità del genere sia eccessiva.

Convengo che esporre una bandiera non rientri nel dibattito ma nella propaganda.

Federico Tonizzo

Riguardo a quanto dici su storia e attualità ovviamente sono d’accordo.
D’altro canto, ebbi alcuni (pochi per fortuna) insegnanti che, nelle loro ore di lezione, parlavano più di altro che della loro materia… e questo non rendeva più interessante (e tantomeno più comprensibile) la loro materia. Materia che poi ci dovevamo comunque studiare da soli.

Batrakos

Vedi come l’esperienza diversa contribuisce a formare idee diverse…
A me, in special modo negli ultimi due anni di liceo, capitava di sentire l’opinione sulle questioni ultime del prof di scienze e confrontarla -sempre su nostra domanda- con quella del prof di filosofia oppure chiedere diversi pareri sulle epoche storiche a quelli di storia e italiano, ma anche a quello di scienze che era persona molto stimolante, al di fuori del ruolo intendo proprio come uomo.
A me tutto ciò appassionava assai; sono invece capitati anche a me insegnanti che spontaneamente parlavano di tutto e di più annoiando a morte!

Federico Tonizzo

Beh, certo, lo scambio di vedute tra prof di scienze e di filosofia, o tra prof di storia e di italiano, o ancora il punto di vista del prof di scienze sugli eventi storici, sono cose fantastiche!
Diverso è il caso di quei prof a cui accennavo, che raccontavano alla classe i fatti propri, e il caso di Bradley Johnson, insegnante di matematica e non di religione.

bardhi

@ Batrakos

Se in quella scuola dove hanno esposto le bandiere del tibet fossero stato un bel numero di alluni e insegnati cinesi cosa succedeva?? Pensi ancora che sarebbe stato opportuno esporli?? E se gli altri avrebbero voluto fare “sensibilizzazione” pro RP Cinese, con bandiere cinese e filmati dove i pacifici monaci tibetani si danno alla distruzione, secondo te li sarebbe stato concesso?? Secondo me è meglio che tutte queste iniziative formative siano lasciati fuori dal orario scolastico e che non siano obbligatorie.

Batrakos

Bardhi: hai ragione.

Credevo di essermi già corretto rispondendo a Tonizzo: un conto è il dibattito, un altro l’apologia e lo slogan (e la bandiera rientra in quest’ultima categoria).
Per cui no; non penso sia corretto e retti f i c o il mio commento precedente, quello del 15 settembre, dove non avevo letto attentamente l’ultimissima riguardo alla condotta sul Tibet.

Florasol

Iniziato le elementari nel 72, finito il liceo nell’85. Mai vista educazione civica a scuola, nè alle religiose (elemtari, medie, ginnasio) nè alla pubblica (liceo). Si sapeva vagamente che esisteva nei programmi ma mai fatta nemmeno un’ora.

La scritta “In God we trust” sulle banconote USA mi sa che vuol dire “questa banconota è il nostro dio…” 😀

bardhi

“In God we trust” oppure “questa banconota serve al nostro dio” 🙂

Maurizio_ds

Chissà se un domani ci sarà mai qualche tribunale italiano in grado di emettere una sentenza simile.

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