Vittime preti pedofili a Roma: “Chi in Vaticano sa di abusi e coperture parli”

Le associazioni delle vittime dei preti pedofili, tra cui Snap, hanno lanciato ieri nel corso di una conferenza stampa a Roma un appello al Vaticano, affinché chi ha delle informazioni sulle coperture dei casi di abusi le faccia pervenire alla Corte Penale Internazionale de L’Aja. Proprio di recente queste associazioni hanno denunciato papa Benedetto XVI e tre prelati alla Corte de L’Aja, per lo scandalo pedofilia.
“Centinaia di dipendenti attuali e passati del Vaticano”, ha detto il rappresentante di Snap Peter Isely durante una conferenza all’Hotel Cicerone, “hanno informazioni su aggressioni sessuali perpetrate contro bambini”. Ma “è venuto il momento per i dipendenti della Chiesa ad ogni livello di farsi un esame di coscienza e condividere ciò che sanno di questi crimini e occultamenti”, ha affermato. Questo, ha aggiunto il presidente di Snap Barbara Blaine, per “dare una scossa ai responsabili vaticani”, di modo che “cambino la loro politica” di “copertura e insabbiamento” e non “aspettare che siamo noi a portare alla luce nuovi casi”. Secondo il responsabile di Snap per l’Europa Lieve Halsberghe i casi in Italia sarebbero “migliaia” e che molti italiani hanno paura di esporsi e denunciare.
Il legale Pam Spees del Center for Constitutional Rights ha risposto alle obiezioni circa la fondatezza della denuncia presso la Corte de L’Aja sostenendo che queste sono “già tenute in considerazione e previste nelle 22mila pagine di documentazione” raccolte. Le prove presentate “costituiscono solo una piccola frazione delle prove già disponibili”, ha aggiunto.

Valentino Salvatore

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154 commenti

Odis

Bisognerebbe mettere in galera chi sa di abusi e coperture, per favoreggiamento.

Diocleziano

Ciascun cattolico è moralmente colpevole, nessuno oggi può dire che non sapeva.
Deve arrivare il giorno in cui ci si debba vergognare di dichiararsi cattolici.

Bee

“Ciascun cattolico è moralmente colpevole”

Be’, ora non esageriamo…

Giorgio Pozzo

Forse esagera, ma credo che Diocleziano consideri moralmente riprovevole anche l’omertà. E, in effetti, nella lotta contro la mafia, oltre al favoreggiamento, che è un crimine, abbiamo anche che un enorme ostacolo arriva da certi atteggiamenti omertosi.

andrea tirelli

io, nel mio piccolo, ho sondato gli amici cattolici sulla questione pedofilia.
Ecco alcune loro risposte:

– La mia fede non cambia: io vado in chiesa per pregare dio e non m’interesso di cosa fa il prete.
– Talvolta anche i ragazzini e le ragazzine si vestono e si atteggiano in maniera provocante.
– Se è avvenuto ciò che è avvenuto è perché l’ha voluto Dio: il suo disegno non è comprensibile all’uomo.

Questa poi ha vinto l’oscar dell’ipocrisia:

“Pensa piuttosto all’Islam e a Maometto, il profeta pedofilo che sposava dodicenni!”
“Ma sai che età aveva Maria quando il tuo Dio, attraverso lo Spirito santo, l’ha ingravidata?”
“Si, anche lei 12 o 13, ma non l’ha mica sverginata!”

Non sono tutti così ma sono senz’altro la maggioranza.
🙁 Sic!

Kaworu

posso dirti che io gente del genere non la definirei più “amica”?

(non per il fatto che sono cattolici, ma per il disgusto che provocano le loro affermazioni. soprattutto la seconda e l’ultima, ma pure le altre…)

Lorenzo Galoppini

@ Andrea Tirelli

Sono solo alcune delle tante prove “scientifiche” che la religione può devastare letteralmente il cervello della gente.

Sandra

Io direi moralmente responsabile: la Chiesa non ha nessun motivo di cambiare davvero fino a quando i fedeli la obbligheranno a farlo, disertando le chiese e soprattutto smettendo di mantenerla. Nascondersi dietro a frasi “ma ce ne sono di bravi” o “il male è dappertutto” è una comoda scusa per non prendersi un ruolo attivo nel processo di cambiamento.

Enrico

La causa del male non è mai Dio, noi pecchiamo causa libero arbitrio.

Odis

La causa del male non è mai Dio, noi pecchiamo causa libero arbitrio

Se il tuo dio è onnipotente ma non è stato in grado di dare il libero arbitrio senza creare il male, o è un inetto o non esiste.

Odis

O ama l’uomo elo lascia sbagliare?

Se il tuo dio è onnipotente ma non può amare l’uomo impedendo al contempo che i di lui sbagli danneggino altre persone, o è un inetto o non esiste.

È inutile che lo esprimi con altre parole, il problema è il concetto…

Sandra

O ama l’uomo e lo lascia sbagliare.

Dipende: se a “uomo” sostituisci “prete” e a sbagliare “violentare”, sembra proprio che in effetti finora lo abbia amato e lasciato “sbagliare”.
Se a uomo sostituisci “bambino” e a sbagliare “subire”, il verbo amare è assai stridente. A quanto pare è difficile anche per un Dio che ama tutte le sue creature scegliere chi amare durante e dopo uno stupro: a giudicare dai fatti della “sua” Chiesa, finora le vittime non sono le predilette.

Francesco

per Kaworu.

“e la marmotta confeziona la cioccolata”

Ormai mi sono convinto che e’ piu’ facile che una marmotta impari a confezionare la cioccolata, piuttosto che certe persone imparino a ragionare.

Paolo

La causa del male non è mai Dio, noi pecchiamo causa libero arbitrio

Se un Dio ha scelto liberamente di nascere, vivere e morire per i miei e i tuoi peccati è perchè io e te da soli non possiamo Amare nella misura in cui Egli ci ha insegnato: morire per l’altro (non l’amico ma addirittura riuscire a morire per il nemico). E poichè Egli ha “compiuto tutto” questo Amore, Dio lo ha costituito Kirios affinchè vedendo quest’Amore e vivendo di quest’Amore non si muore più.

Diocleziano

Paolo, sei un caso grave di condizionamento.
Ti hanno fatto un lavaggio a 90° del cervello, con centrifuga a 1000 giri.

Paolo

Beata questa lavatrice………….. Ti auguro un giorno, dal profondo del cuore, che tu possa incontrarti veramente con il Signore, libero da condizionamenti e pregiudizi, così che tu possa essere felice anche in questa vita difficile e ricca di tribolazioni. E non te lo dico per ironia, credimi. Anche se tu possa pensare che io sia un pazzo, o uno che ha subito dei condizionamenti o dei traumi, sappi, che anche se non ti conosco, ti auguro ogni bene.

Diocleziano

Paolo,
grazie, ma la mia vita non è difficile, né ricca di tribolazioni.
E se potessi scegliere chi incontrare, tra i personaggi inesistenti, sceglierei Superman: ne avrebbe da raccontare!…

Enrico

Be vai su un barcone per Lampedusa e poi capirai la fortuna di dove sei nato con radici cristiane.

Kaworu

se vai in finlandia capirai la sfortuna di esser nato in un paese con una delle tante radici cristiane.

enrico, giochi al ribasso?

come dire “mangia questa broda, che è meglio che non aver niente” quando sai bene che ci sono persone che tutti i giorni mangiano arrosto e patate.

CosmoGioioso un Giorno

@Paul Manoni
ah ah ah veramente molto cristiano come comportamento!

Stefano

@ Paolo

Ti auguro un giorno, dal profondo del cuore, che tu possa incontrarti veramente con il Signore, libero da condizionamenti e pregiudizi

Il problema è che per dire questa frase hai subito condizionamenti e stai esprimendo un pregiudizio. Andiamo bene….

Enrico

La Finlandia ha radici cristiane, e poi li la gente non è poi cosi felice.

Stefano

@ Enrico

“La Finlandia ha radici cristiane, e poi li la gente non è poi cosi felice”

Non so perché ma la frase è tanto triste….

Enrico diciamo che per te in Finlandia NON DEVONO essere felici.
E quindi non importa chiederlo a loro.

Kaworu

piuttosto che essere grigi come te, la finlandia tutta la vita.

dove si vive bene, tra l’altro.

Kaworu

beh il tuo modello di civiltà sono stati che i diritti civili li usano come carta igienica.

i miei modelli di civiltà sono altri.

già questo è un punto a favore della finlandia (che non usa i diritti civili come carta igienica).

Batrakos

Credo che non parlerà nessuno: temo che in Vaticano in casi estremi sappiano usare argomenti molto ‘convincenti’.

So di poter facilmente essere tacciato di dietrologia: ma, visto che da parte clericale, quando si butta l’occhio sulle loro magagne, si grida spesso al complotto anticlericale, diviene lecito ipotizzare che ‘chi mal pensa, mal fa’.

Federico Tonizzo

Non parlerà nessuno anche perchè, se ORA parlassero tutti senza esserne forzati, si evidenzierebbe ancora di più la colpevole omertà che hanno tenuto fino ad ora. Se essi stessi dicessero pubblicamente “Ecco l’elenco dei 2597 preti ancora viventi che hanno abusato in tutto di 64568 bambini”, i fedeli resterebbero agghiacciati e “forse” si sveglierebbero e lascerebbero schifati la chiesa, il che non è ciò che lorsignori vogliono.

Sandra

La 21enne membro di SNAP Megan Peterson:
“E’ importante che la Corte capisca che sta succedendo ancora e che devono considerare con serità il caso e fare la cosa giusta. Non voglio che altri bambini passino quello che ho passato io”.

http://ccrjustice.org/newsroom/press-releases/clergy-sex-victims-file-international-criminal-court-complaint-case-charges-vatican-officials-‘crime

La Peterson a 14 anni, nel 2004, fu aggredita da padre Jeyapaul. Il sacerdote, dopo le accuse della giovane e prima della sentenza, torno’ in India dove continuo’ ad occuparsi di bambini, con il benestare del vescovo, presso il quale abitava.

Sandra

La notizia è riportata anche da Vatican Insider de La Stampa, ma con una “piccola” imprecisione:

“Uno dei casi presentati alla Corte Penale Internazionale è quello di Megan Peterson, una ragazza americana di 21 anni abusata alla META’ degli ANNI ’90 da padre Joseph Jeyapaul, un prete indiano che è tornato in India ed ancora oggi lavora a contatto con i minori, in quanto responsabile delle scuole cattoliche della sua diocesi.”

La 21enne è ovviamente nata nel 90. Un abuso a metà degli anni 90 la piazza nell’età prescolare. Una svista? Mah. Si direbbe che a questo punto, dovendo sbattere il mostro in prima pagina, si è preferito farlo con il sacerdote, e proteggere il capo. Perché tutta la notizia, non riportata sui giornali italiani, è che il Vaticano era stato avvisato sul conto del prete già nel 2005 (la prima lettera del vescovo americano Balke a mons. Levada prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede). Ma il prete, ormai al sicuro in India, non è stato allontanato dai bambini.

Quanto potere può esercitare un prete su un ragazzino o una ragazzina di povere origini che vuole ottenere una raccomandazione per accedere in seminario o in convento e sfuggire alla miseria?

Gargiulo

Anche nel caso che il Vaticano non venga condannato bisogna diffondere quanto più possibile questi dati per aprire gli occhi dei genitori che affidano i loro bambini a possibili criminali protetti.

Diocleziano

Pare che certi cattolici considerino le ‘attenzioni’ del prete come un privilegio…

Alfonso

@Diocleziano

Pare che certi cattolici considerino le ‘attenzioni’ del prete come un privilegio…

Di pù. La sodomizzazione dei loro figli da parte dei preti la considerano una “benedizione”. Idem anche quando i parroci mettono le mani nelle mutande delle loro figlie (nello specifico su YuouTube c’era un servizio delle Iene, peraltro magicamente sparito persino dal loro sito ufficiale. Quel video dove si vedeva il prete che infilava le mani nelle mutande di una ragazzina, ed i fedeli che lo difendevano a spada tratta definendolo “sant’uomo” !!!!!!!)

Diocleziano

Alfonso,
mi riferivo proprio all’episodio che hai ricordato, ma che non è l’unico.
Possono cancellare, ma qualcuno ricorda…

Paolo

No. Assolutamente No. Io condanno i preti o i vescovi che uccidono dentro questi bambini e scandalizzano tutte le persone che sono loro affidate. Ma il Signore ………….. è un’altra cosa. E’ Amore a noi …… incomprensibile. Non la pensa come l’uomo! Altrimenti il mondo non dovrebbe esistere più!

luigi

Bisogna mettere in carcere tutti quelli della chiesa che commettono QUALSIASI tipo di abuso.

Ratio

“Chi in Vaticano sa di abusi e coperture parli”…….

Secondo me non sa niente nessuno, ad iniziare dal no.1 😉

teologo cattolico

ah ah…come dire che allora quelli che accusano non sanno..fantastico.

teologo cattolico

..mi ero fermato alle prime due righe..
“affinché chi ha delle informazioni sulle coperture dei casi di abusi le faccia pervenire alla Corte Penale Internazionale de L’Aja..”…. fantastico… e mi si chiede perchè vengo in uaar…
..basta..

Bee

Infatti. Faremmo volentieri a meno della tua difesa ad oltranza dell’ indifendibile. Però non è prassi censurare chi non è d’accordo e infatti sei libero di scrivere quello che vuoi. Per quanto in malafede tu sia.

firestarter

@ Bee

peggio: lui e’ n fascista della peggiore risma in quanto si fa scherno delle vittime e si mette dalla parte degli aguzzini. Il tipico verme che non merita alcuna empatia.

Southsun

Non hanno avuto il coraggio di fermare il mostro Don Dessì per 15 ANNI. Credete davvero che il lupo perda il pelo e anche il vizio?

Finchè la Chiesa godrà dell’extraterritorialità de facto farà sempre la spavalda sgualdrina, e più lo Stato le darà spazio, più sarà arrogante e autoreferenziale.

andrea tirelli

eh si, e il segreto confessionale dove lo mettiamo? Basta dire che quel che sanno l’hanno saputo sempre e solo quando hanno amministrato il sacramento della penitenza et voilà, il gioco è fatto.

A proposito, chissà perché uno stato civile deve consentire a qualcuno di non collaborare alle indagini senza pagarne le conseguenze civili/penali solo perché è un clerico…mah!

A parte la legge, ci sarebbe una questione di coscienza, ma lasciamo perdere….
C’ha ragione il Teocatto: questi son poveri, poverissimi di spirito, figurarsi com’è ridotta la loro coscienza….

Mario 47

Quando è scoppiato lo scandalo della Provolo di Verona mi sono posto il problema di come si potesse sentire una mia amica – religiosissima – il cui figlio – non sordomuto – aveva fatto elementari e medie da metà anni 80. Quando ho avuto modo di parlargliene, mi sono reso conto che l’idea che potesse esserci – o esserci stato – un qualsiasi problema reale o potenziale non l’aveva minimamente sfiorata.

Quos perdere vult, prius Jupiter dementat.

mario

Mario 47

correggo:

” aveva fatto alla Provolo elementari e medie da metà anni 80″

kundalini444

La domanda da fare all’ “amico cattolico” è un’altra:

Tu il tuo bambino lo tieni lontano dai preti?
Vedrai che qualche dubbio gli viene… a primo acchitto ti risponderà “beh io lo mando da Don Oronzo di cui mi fido ciecamente perchè è una bravissima persona”.

Poi pero’ il tarlo del dubbio comincerà, dentro di lui, a scavare la lunga galleria del sospetto…

Mario 47

A proposito di segreto confessionale.

Identico problema si pone per altre categorie professionali: sociologhi, psichiatri, assistenti sociali etc. che ovviamente possono venire a conoscenza di fatti rilevanti con implicazioni giuridico-giudiziarie: qual è la loro posizione agli effetti delle leggi italiane? Esistono deontologie professionali che – a parte la loro coscienza – li esimano dall’esternare quanto conoscono all’autorità giudiziaria?

Attendo risposta da esperti nel ramo.

mario

Kaworu

che io sappia, gli psicologi hanno l’obbligo di denuncia se c’è pericolo.

immagino anche gli psichiatri.

i sociologhi non vedo cosa c’entrino.

teologo cattolico

no @kaw.. solo coloro che svolgono funzione pubblica. leggi il testo sulla deontologia relativo (che hai postato in altre occasioni…senza leggerlo evidentemente)

Kaworu

che io sappia ci sono stati casi di psichiatri e psicologi che hanno denunciato, senza per altro incorrere in sanzioni dell’ordine.

quindi…

tra l’altro, in qualsiasi attività pubblica è considerato pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

Kaworu

e ha l’obbligo di denuncia.

quindi lo psicologo dell’asl, quello che lavora nelle scuole e via dicendo, hanno obbligo di denuncia.

Francesco

Gli unici in cui posso accettare che nel loro codice deontologico ci sia il segreto professionale sono i teologi, se no dovrebbero confessare di non sapere un c .

teologo cattolico

si kaw, quello dell’asl è dipendente pubblico, cmoe quelli che lavoro nele scuole, tutti i dipendenti publici hanno l’obbligo della denuncia, per legge. Lo dice la legge, e il codice di deontologia. Non i privati.

Invece mi lascia perplesso ceh alcuni psicologi che lavorano in privato e che siano iscritti all’ordine abbiamo violato il segreto professionale ed espresso il contenuto delle loro conversazioni mediche con il paziente, senza ricevere delle sanzioni. probabilmente non sono stati denunciati dal paziente.

Kaworu

non è necessario.

l’ordine comunque è piuttosto elastico in casi estremi, a quanto pare.

anche se chiaramente a detta di tanti, certe posizioni andrebbero riviste e corrette.

Kaworu

poi chiaramente nel caso del privato sta alla coscienza individuale.

anche se tantissimi sono più che convinti che un conto sia il rapporto di fiducia e un altro la salvaguardia psichica e fisica di terzi.

personalmente mi auguro che appunto rivedano la faccenda per i privati.

Kaworu

c’è da dire che la questione è più complicata del prete, comunque.

lo psicologo non ha “potere” sullo spostare o meno un pedofilo, può semmai (tentare di) aiutarlo.

però un superiore del prete pedofilo che viene a sapere, ha un potere ben diverso. e di questo si parla qui.

Kaworu

dovresti trovare in rete qualcosa dell’ordine, non mi ricordo benissimo.

teologo cattolico

ovvio. come ha detto @kaw leggi ad esempio l’articolo di deontologia sullo statuto dello psicologo….

in ogni caso nessun privato cittadino è tenuto alla denuncia. questo lo dice la legge. Non è obbligato al segreto (la tua domanda verte su questo, ho capito), ma non è obbligato alla denuncia (questa è la mia aggiunta)

Paul Manoni

Ci sono dei casi in cui il privato citadino ha l’obbligo di denucnia ECCOME!

Chi “avendo avuto notizia di un delitto contro la personalità dello Stato, per il quale la legge stabilisce l’ergastolo, non ne fa immediatamente denuncia” (ai sensi dell’art. 364 del codice penale).
Chi venga a conoscenza di fatti e circostanze riguardanti il sequestro di persona, anche solo tentato, ai sensi dell’art 630 del Codice Penale.
Chi venga a conoscenza di detenzione di armi o di esplosivi da parte di persone che non possiedono l’autorizzazione della questura.

Giusto per citarne qualcuno…

teologo cattolico

si @paul, in quei casi si, mi riferivo alla denuncia dei casi di abuso pedofilo, perchè di questo parlava il 3d. Ma hai fatto bene a precisare per chi non lo sapesse.

Digitando su google “obbligo di denuncia” si trovano le informazioni

dario colombera

L’azione della chiesa cattolica è ben più vasta, devastante, subdola e perniciosa, di quella che traspare dalle cronache giudiziarie e dai giornali. Se volete colpire i falsi profeti cattolici, dovete prima uscire dalla cultura che vi hanno creato attorno. Poi potrete considerare se i veri profeti cattolici hanno una qualche possibilità di essere utili per la comunità dei fedeli, cosa di cui dubito.

Diocleziano

Non esistono ‘veri profeti cattolici’. I profeti, per definizione, sono tutti falsi.

ser joe

Se la caveranno con la scusa che è scritto anche nel vangelo: “Lasciate che i pargoli vengano a me”.

Maurizio_ds

Beh, quando natzinger, bertone, bagnasco e ruini rifiuteranno di rispondere alle accuse della corte dell’Aja, sarà chiaro a tutti chi copriva i preti pedofili.

Federico Tonizzo

Rifiuteranno, oppure assumeranno un atteggiamento il più possibile negazionista.

RobertoV

Basterebbe leggersi le varie ammissioni e considerazioni di persone della chiesa, tipo quelle del padre gesuita Klaus Mertes, ma ce ne sono tante altre riportate all’estero, ma non in Italia, le interviste delle vittime della pedofilia, oscurate in Italia, per rendersi conto di quanto diffuso fosse e continui ad essere un certo modo di pensare all’interno della chiesa.
Di quante difficoltà incontrino a tutti i livelli, con gli altri preti ed in Vaticano, ma anche coi fedeli nel tentativo di far emergere i casi di pedofilia. Delle difficoltà delle stesse vittime nel denunciare e trovare il coraggio di farlo per condizionamenti anche dell’ambiente stesso e del circolo vizioso che si può instaurare tra vittima e abusatore. Klaus Mertes parla apertamente degli insulti che ha ricevuto da cardinali e fedeli per essere stato colui che ha avviato lo scandalo pedofilia in Germania e conferma quanto poco sia cambiato l’atteggiamento e del colpevole ritardo nell’indagare. Lo stesso cardinale tedesco Marx parla di processo di apprendimento, cosa di cui aveva parlato anche il cardinale americano Levada che negli anni ’80 non si era accorto che ci fossero preti pedofili (e poi si è appurato che uno su 11 come minimo lo era).
Ed è curioso osservare come queste cose si ripetano nelle varie nazioni indicando un atteggiamento simile in tutti i posti dove è finora venuto alla luce lo scandalo: difficile non pensare che questo non sia un atteggiamento innato o acquisito con l’educazione dal clero o strutturale.
Al primo posto la preoccupazione per la casta, per lo scandalo, poi ignoranza o sottovalutazione del fenomeno, percezione delle vittime o chi denunciava come nemico della chiesa.
Quest’ultimo è uno dei punti dolenti anche nei confronti dei fedeli: non ho mai visto genitori o insegnanti che difendevano altri genitori o insegnanti dall’accusa di essere pedofili (o presidi che difendevano pubblicamente i loro insegnanti accusati, anche perchè rischierebbero la prigione), mentre questa cosa è regolarmente successa nel caso delle accuse ai preti, abbiamo visto sia dai fedeli che dalle gerarchie in genere una difesa a priori dei preti accusati, una tendenza a sminuire le responsabilità o a trovare capri espiatori o giustificazioni, con attacchi, intimidazione o denigrazione delle vittime, indicando come per loro il problema siano le vittime e chi denuncia, non i preti pedofili. E vediamo anche la povertà di analisi delle cause, il non voler affrontare il problema dall’origine e l’illusione che con un po’ di pulizia e dichiarazioni tutto si aggiusti e il problema sia risolto per il futuro, una fretta di chiudere e passare oltre, di restaurare (mentre ci sarebbe il problema delle nazioni dove gli abusi non sono ancora emersi e dei paesi del terzo mondo, li una vera giungla).
Le associazioni delle vittime proprio perché cozzano contro queste difficoltà ed hanno notato come passata la bufera la chiesa tenda a riprendere l’atteggiamento precedente si sono attivate nelle varie nazioni per cercare di spezzare questo muro di omertà e per cercare di migliorare le possibilità di intervento, combattendo i privilegi di cui la chiesa ha goduto, come del fatto di gestire lei in proprio le indagini al suo interno, senza mettere a disposizione i propri archivi e consentire indagini accurate di commissioni realmente indipendenti (in Austria lo vogliono chiedere con un referendum popolare).

Sandra

“non ho mai visto genitori o insegnanti che difendevano altri genitori o insegnanti dall’accusa di essere pedofili ”

Neanch’io, ma non mi stupirei se in una comunità piccola, religiosa o meno, in cui gli interessi sono molto intrecciati, sia più importante il mantenimento dello status quo allo scandalo che potrebbe coivolgere la comunità.

“mentre ci sarebbe il problema delle nazioni dove gli abusi non sono ancora emersi e dei paesi del terzo mondo, li una vera giungla”

Il caso di cui riportavo sopra sembra proprio di questo tipo. Un sacerdote indiano, trasferito nel Minnesota, rientra in India, a seguito di accuse di abuso, si saprà da parte di due ragazze, entrambe entrate in contatto con il prete per discutere della loro vocazione a diventare suore. Il vescovo americano scrive per ben tre volte a Levada in Vaticano a partire dal 2005, ma il sacerdote indiano resta dov’è, e il Vaticano non risponde (secondo la stessa deposizione del vescovo). Anzi, il prete riceve un incarico di responsabilità nella Commissione per l’Educazione!

La corte dell’Aja si occuperà dei casi successivi al 2002, e questo è decisamente uno di questi, dato che la ragazza che ha sporto denuncia (e che ha ricevuto un risarcimento dalla diocesi americana come da sentenza) è stata aggredita nel 2004. E il Vaticano non ha fatto niente per evitare che questo tipetto entrasse in contatto con altri minori, e in India!

Interessante nonché sospetto a questo punto che il vaticanista Alessandro Speciale abbia preferito anticipare di dieci anni l’età dell’abusata, piuttosto che sottolineare che in Vaticano non è cambiato proprio niente nei fatti.

Batrakos

Prima che iniziasse l’estate mi è capitato di andare a vedere la partita di pallone di alcuni amici che si giocavano la promozione in un torneo minore.
La partita veniva disputata nel campo contiguo ad un oratorio, ed essendo sabato pomeriggio, c’erano parecchi bambini che facevano i loro giochi del dopo catechismo.
Mi sono stupito del grosso numero di bambini presenti (me ne sarei aspettati meno), ma, soprattutto, non ho notato nemmeno un prete che si occupava dei bambini ma solo persone laiche (nel senso di non preti), in maggioranza donne (tipo quattro donne ed un uomo se ho visto bene).

Non essendo molto addentro su queste vicende, mi domando forse ingenuamente se l’assenza di preti non sia dovuta a tutto quello che è successo e magari a legittime preoccupazioni dei genitori.

Kaworu

no, di solito è così.

anche perchè di prete per ogni parrocchia di solito ce n’è uno, quindi per ‘ste cose si utilizzano animatori (che spesso e volentieri sono essenzialmente dei kapò, almeno per le mie esperienze e quelle di amici) che stan lì aggratis e di solito hanno parco acquatico/gardaland/piscina sempre aggratis (pagati dalla retta dei ragazzini), quindi conviene.

Alfonso

Come le catechiste (molto spesso sono le stesse “animatrici”), che sono delle grandissime ignoranti, al limite dell’analfebetismo, ma che in quell’ambiente agiscono d’autorità e di prepotenza e si sentono importanti per il solo fatto di essere state investite da quell’incarico dato dal parroco. Quindi in quei luoghi trovano una loro dimensione esistenziale, dove sfogano tutte le loro frustrazioni sui poveri bambini.

Southsun

La mia catechista divenne VIOLA quando le chiesi spiegazioni sul “bambino concepito” e con chi si sposarono in figli di Adamo ed Eva.

Senjin

Appunto. Beh possono sempre attaccare l’aspirante prete ad un ECG e poi fargli vedere foto di bambini in spiaggia… certo questo è più un test neuropsichiatrico.

Gargiulo

Io ho un test migliore. Gli fai vedere foto di chierichetti: se si eccita è un prete pedofilo, se non si eccita è un pedofilo potenziale da seguire SEMPRE.

Kaworu

@gargiulo

è il principio del test fallometrico 😛 (si misura l’afflusso di sangue al pene durante la visione di foto/filmati)

Gargiulo

@ Kaworu

si ma il secondo (la diffidenza seguita del controllo permanente A PRIORI) è un metodo che i genitori che affidiano i loro figli a questi ambienti dovrebbero adottare.

Sandra

Leonard ha parlato di “screening”, senza specificare praticamente nulla, dicendo che comunque non è di sua competenza tecnica.

http://www.nieuwsblad.be/article/detail.aspx?articleid=DMF20110919_158

L’avvocato di alcune vittime della pedofilia clericale, Walter Van Steenbrugge, ha risposto che questo è un palliativo, e che il vero problema alla base è sempre lo stesso, il celibato e il ruolo delle donne.
“Il potere di un sacerdote, la segretezza, il ruolo che puo’ assumere. Tutto questo non si puo’ risolvere con uno screening psicologico”.

http://www.nieuwsblad.be/article/detail.aspx?articleid=DMF20110920_108

Kaworu

sinceramente dubito molto che il problema sia il celibato.

o meglio, mi spiego: dubito che sia l’impossibilità di rapporti affettivi e sessuali con l’altro sesso (ma pure con lo stesso, parlo sempre di rapporti maturi) a “scatenare” la pedofilia.

molto più probabile che sia il pedofilo a trovarsi come il verme nella mela.

nel senso che esisono pedofili regrediti, che sono quelli che riescono ad avere tendenzialmente rapporti “normali” o pseudo tali con persone dell’altro sesso o dello stesso, adulte, e mantengono un rapporto. questi sono quelli che di solito si stuprano la figlia, per capirci, e restano piuttosto confinati all’interno della famiglia o se proprio proprio, dei viaggi in thailandia. non che facciano meno male (anzi forse è peggio il padre che ti stupra, rispetto a uno sconosciuto).

poi ci sono i pedofili con un blocco evolutivo. questi sono quelli che diventano seriali e fanno un sacco di vittime, quelli che non riescono né gli interessa avere rapporti significativi o meno con adulti di ambo i sessi.
ora, va da sé che per un individuo del genere, il mestiere del prete è veramente quello ideale:

1) non ha l’obbligo di avere una facciata di storia normale, anzi! non deve averne. quindi non ha il problema del “chissà come mai quel maestro tanto carino non ha né fidanzato né fidanzata”, ad esempio. che già fan sospettare.

2) fa un mestiere che gli permette di avere fiducia a priori da troppi adulti e bambini, quindi già si mette su un gradino più alto di insospettabilità

3) ha la possibilità di stare a lungo a contatto con i bambini, anche da solo, senza che nessuno si faccia domande

4) ha la possibilità di individuare le “gazzelle malate”, ovvero bambini con problemi familiari che per certi mostri sono prede molto più facili.

va da sé che non è il celibato ad essere il problema.

Sandra

No, neanch’io credo che sia solo il celibato, o il celibato in sè. E’ tutta la preparazione all’obbligo del celibato che secondo me è malata. Mi era capitato di leggere quello che Giovanni XXIII scriveva da adolescente seminarista sul fatto di imporsi di evitare con lo sguardo le donne, come fonte di pericolo. Non so come sia adesso, su quali libri si formino, ma anche gli ultimi papi non possono troppo scostarsi dalla sessuofobia dei padri della chiesa, non possono andare contro il pensiero di un san Tommaso, per esempio. Di fatto tutto cio’ che è sesso è peccaminoso, se non circoscritto al matrimonio in vista della procreazione. E il prete per essere davvero sacerdote, questo essere superiore, alla donna per nascita e all’uomo comune per scelta, non deve sporcarsi con il sesso. La visione del sesso come cosa sporca non puo’ portare secondo te un uomo diciamo normale ma un po’ fragile, dopo anni di isolamento e impossibilità di confidenza, a iniziare a fantasticare su ragazzini e ragazzine e poi andare oltre? La chiesa non credo sia mai stata molto aperta e nemmeno molto “supportive” nell’ascolto dei propri uomini in questa materia, appunto perché considerata impura.

Kaworu

@sandra

che sia malata (specie i seminari minori che trovo… perversi) sicuro.

però sul fatto che “provochi” la pedofilia ho qualche dubbio.

anche perchè per una diagnosi di pedofilia basta che il soggetto abbia 16 anni o più e sia di almeno 5 anni maggiore dell’altro bambino. quindi è una cosa che “esce” piuttosto presto.

c’è però da dire che se un ragazzino entra “sano” in seminario minore e viene magari molestato da un prete pedofilo, ha ottime probabilità di diventare a sua volta pedofilo (circa il 43% dei pedofili è stato a sua volta vittima). magari con tutta la sessuofobia questo rischio si può ulteriormente alzare.

ecco, il rischio maggiore secondo me c’è nei seminari minori dove più che altro si possono creare (se non ci sono molestie) individui spaventati/ossessionati dal sesso, questo si.

per i seminari dove entrano gli adulti, opto più per il “il pedofilo ci entra per comodo”.

però approfondirei la faccenda, poco ma sicuro.

e ripeto che sarei veramente curiosa del tipo di test che hanno deciso di fare in belgio…

Sandra

@Kaworu
In un articolo di lavenir.net (metto il link sotto se passa) Joëlle Rochette, direttore del seminario di Namur, dice che si tratta di uno studio e un accompagnamento psicologico, al quale fa seguito la valutazione professionale dello psicologo sull’equilibrio del candidato, ma dice anche che sono diversi anni che si fa questo screening. La differenza è che oggi lo si dice pubblicamente.

Sandra

sapevo, non passa. L’articolo si intitola:
“Screener les candidats prêtres ? : ça se fait déjà”

Kaworu

@sandra

curioso che sia una donna a dirigere un seminario.

leggerò, ma la vedo dura sinceramente.

nel senso che un pedofilo è innanzitutto furbo, non certo un babbeo che si apre l’impermeabile al parco giochi (si per carità, ci sono pure quelli, ma hanno una comorbilità. anche due o tre a volte).
quindi può fingere e manipolare benissimo un test e anche uno psicologo.

in pratica: trovo che sia inutile purtroppo.

Sandra

No, infatti è Joël!! Hanno scritto sbagliato, anche se sul sito del seminario di Namur risulta che siano tre o quattro donne che insegnano. Tra le materie di studio c’è anche psicologia!, ma mancano i programmi e i testi, quindi chissà cosa leggono. C’è solo una foto di tre lungaioni seminaristi che non hanno l’aria molto rassicurante, ma magari sono solo poco fotogenici….

Ma poi c’è il fattore potere in rapporto all’ambiente, se una ragazza in america puo’ avere ragionevolmente qualche aspettativa di giustizia per aver sporto denuncia, la situazione è completamente diversa per lo stesso reato compiuto in un paese del terzo mondo. C’è poco da fare, un uomo in grado di controllarsi per paura della condanna della società puo’ perdere ogni freno quando è riverito come il signor prete cattolico e sa che nessuno oserà mai denunciarlo. Come si dice, l’occasione fa l’uomo ladro, e l’occasione è fornita dalla chiesa cattolica con il suo porre il prete al di sopra dei fedeli, e non allo stesso livello.

Kaworu

ah ecco, mi sembrava XD

mi agghiaccia il solo pensiero di che cosa possano insegnare a quelli di psicologia e come.

il tuo discorso è quel che facevo sul “mestiere perfetto” per il pedofilo.
i preti godono ancora, specie in zone povere e sottosviluppate (anche culturalmente), di un immotivato rispetto e reverenza, che li pongono automaticamente al di sopra della vittima. chi mai oserà dire o fare qualcosa contro il prete? -.-”’

Southsun

@ Kaworu.

Ceeerto, così nei seminari dovranno mettere i manichini dietro le finestre per far vedere che c’è qualcuno.

Francesco

“Chi in Vaticano sa di abusi e coperture parli”

Questo si che sarebbe un miracolo, altro che statue di madonne che lacrimano sangue.

giuseppe

“Centinaia di dipendenti attuali e passati del Vaticano”, ha detto il rappresentante di Snap Peter Isely durante una conferenza all’Hotel Cicerone, “hanno informazioni su aggressioni sessuali perpetrate contro bambini”.

Ridicolo. La maggioranza degli impiegati del Vaticano (poche centinaia ) ha mansioni che nulla hanno a che vedere con la gestione del clero e degli abusi di pedofilia. Continuino pure cosi e si copriranno di ridicolo. E poi che ardore : noi denunciamo il papa (innocente ) e voi che lavorate con lui dovete collaborare con noi.

Bee

Visto che sai tutto, forse saprai anche che nessuno degli accusatori li può obbligare a testimoniare contro i “datori di lavoro”.

Sarà poi il caso di considerare un attimo la presenza quelle 22000 pagine di documentazione (tanto per dare un’ idea, sono dieci volte il vocabolario Zingarelli della lingua italiana) prima di gridare al complotto?

giuseppe

Sandra risponde:

mercoledì 21 settembre 2011 alle 17:43

“non ho mai visto genitori o insegnanti che difendevano altri genitori o insegnanti dall’accusa di essere pedofili ”

Ma in che mondo vivete ? Forse ora, sull’onda emotiva, ma nel passato era cosi dappertutto.

Kaworu

purtroppo verso i preti c’è ancora la reverenza del passato, spesso.

Sandra

giuseppe
prima di quotare dovresti leggere e cercare di capire. Io avevo quotato quella frase di Roberto e risposto la mia opinione.

Come mai invece il prete indiano di cui sopra, e di cui il prefetto della congregazione della dottrina della fede card. Levada, successore di Ratzinger, aveva ricevuto tre lettere informative dal suo vescovo americano, ancora nel 2010 era a capo della commissione educazione in una diocesi dell’India? In che mondo vivi tu, piuttosto. Un sacerdote pedofilo in un paese povero come l’India è una tragedia, e il Vaticano sapeva e lo ha lasciato girare per le scuole.

RobertoV

Certo che in passato era così.
Ma oggi la situazione è cambiata, soprattutto nelle nazioni più avanzate nella lotta alla pedofilia. Il problema è il ritardo temporale tra quello che avveniva nella società e quando è scoppiato lo scandalo pedofilia nella chiesa, perchè nella società erano anni che si parlava del problema pedofilia, anche se sicuramente ancora in modo insufficiente.
Negli USA si combatteva da decenni la pedofilia e già negli anni ’80 si raggiungeva il picco di denunce, circa 200 mila, mentre la chiesa dormiva sonni tranquilli. Il cardinal Levada ha affermato che negli anni ’80 non aveva mai sentito parlare di preti pedofili: peccato che vent’anni dopo si è appurato che proprio in quel periodo ce n’erano almeno 1 su 11 e si è scoperto come si è comportata la chiesa in diverse situazioni preoccupata di tutelare l’immagine della casta.
Negli anni ’90 c’è stato lo scandalo pedofilia tra i Battisti, ma la chiesa ha continuato a dormire sonni tranquilli e quasi nessun prete veniva denunciato.
Poi all’inizio del 2000 è scoppiato lo scandalo anche all’interno della chiesa cattolica, cioè con 20 anni di ritardo.
Cosa analoga in Germania, dove il picco di denunce nella società è stato raggiunto con più di 10 anni di anticipo, a fine anni ’90, mentre si è dovuto aspettare il 2010 perchè si scoprisse quanto si celasse all’interno della chiesa cattolica e le modalità per cui prima si denunciasse poco.
In questi paesi più avanzati si nota un calo delle denunce per pedofilia nella società ed un numero di denunce per pedofilo in diminuzione perchè diversi pedofili sono stati condannati e perchè la presa di coscenza e la maggiore attenzione verso il fenomeno riduce gli spazi per i pedofili ed i tempi perchè si arrivi ad una denuncia. Certo c’è ancora molto da fare anche li, ma la chiesa ha colpevolmente nascosto e ritardato l’emersione del fenomeno al suo interno ed ha un grosso probema culturale nell’affrontarlo, testimoniato dalle reazioni al suo interno e tra i fedeli. Questa è la ragione principale dello scandalo.

giuseppe

Stando alla campagna stampa in corso e a tutte le associazioni che si mobilitano contro la chiesa non si direbbe.

Kaworu

capita ancora che il prete venga difeso dai parrocchiani nonostante tutto.

e che la vittima diventi ancora più vittima per le solite cose.

se l’è cercata, provocava e affini

Sandra

Hai sentito di Umberto Eco che ha detto che Ratzinger non è il grande filosofo né teologo di cui si parla? E’ uscito sul Berliner Zeitung un paio di giorni fa.

Southsun

@ giuseppe.

Tu vaneggi. Quando Don marco Dessì fu scoperto si scatenò una campagna giustificazionista da brivido.

In tribunale si presentarono decine di persone VENUTE APPOSTA DAL NICARAGUA per difenderlo a spada tratta. Arrivarono a definirlo “un santo”. Misero su addirittura un comitato!

Non so che faccia avessero, però, quando vennero sentiti in aula i nastri delle intercettazioni con la voce dello schifoso che ordinava ai suoi SGHERRI di minacciare le vittime o di corromperle con denaro.

Uno schifo immane, e non smisero di difenderlo manco dopo la condanna in primo grado.

SOLO DOPO che la Chiesa lo sbattè fuori nel febbraio del 2010 i “fan” se ne fecero una ragione.

Pensa te che pazzoidi: pensano solo quando il Papa dice loro di farlo!

Fedele Razio

Mah, pare che la gente onesta abbia capito chi sono questi signori, e se ne tenga alla larga.

Paolo

E poi mi si viene a dire il demonio non esiste………….. prova ne sia l’esistenza di questo sito e il nutrimento quotidiano di odio verso Cristo e di conseguenza della Chiesa.

Paolo

Hai tempo……..non ti preoccupare! Prima che arrivi la Morte, però! Il Signore è lento all’ira e grande nell’Amore.

Sandra

si si… ma sulla corte penale internazionale, invece, hai qualcosa da dire? Sai per restare in tema. Ho come l’impressione che tu stia cercando di portare fuori tema… Che è la responsabilità del Papa.
Domanda facile: Il papa è responsabile, si o no? Ha fatto tutto ma proprio tutto tutto? Si è impegnato come se si fosse trattato di un’eresia? Perché li sono pignoli sti papi, ma pignoli…

Kaworu

se questo è l’amore, tienitelo pure tutto va’.

per me il vostro amore corrisponde a odio.

Bee

Guarda Paolo, la barbetta da capra me la sono fatta crescere, ma le corna ancora non sono spuntate.

Diocleziano

Paolo il dolce.

”…E poi mi si viene a dire il demonio non esiste…”

Lo dicono a te?
Odddioooooooo!!! Fai qualcosa, aspergiti di acquasanta, procurati un cilicio…

Paolo

Non essere ridicolo! Sii serio. Lo sai qual’è la sua più grande invenzione? ………… La negazione di se stesso. Convincere, in questo mondo nichilista, anke gente come i preti o i vescovi che egli non esiste………. per far si che non lo si possa combattere e possa distruggere tranquillamente ciò che vuole: famiglie intere, vite (portandole al suicidio), omicidi innocenti (aborti), vite consacrate (preti pedofili) ecc. ecc.

Diocleziano

Cerca di capire, Paolo, ma quando si tratta di religione non riesco proprio a prenderla
sul serio…

Ah, secondo te il diavolo dice di non esistere e i preti pedofili e i vescovi gli credono ?
È un bel problema! Dovresti acchiappare il diavolo per la coda e portarlo davanti a questi creduloni perché finalmente aprano gli occhi. Fammi sapere, sono curioso…

Paolo

Sei rimasto ai tempi delle …………elementari. Ma cosa dici? Diavolo con la coda…. con le corna…… Sei rimasto proprio indietro anni luce…………… Beata ignoranza!Non ci scherzare!

Bee

Paolo, alcuni esponenti della chiesa affermano che se c’è la crisi economica è colpa del demonio e che Harry Potter induce al satanismo… Permetterai se sorridiamo a queste affermazioni…

Paolo

Sarà……….. ne avremo ancora per altri cinque lunghi anni prima di vedere uno spiraglio di miglioramento.

Kaworu

ah pensavo fossi così arguto da credere nella fine del mondo per il 2012

Stefano

@ Paolo

Sai qual è la più grande invenzione del diavolo?

Far dire a chi crede che esista che la sua più grande invenzione è far credere che non esista.

Lo crei e lo fai vivere: due volte fesso.

Tre, perché nemmeno te ne accorgi.

Sandra

ah, ma io lo lascio fare a te, avete tanto in comune. A cominciare dalla reticenza nel rispondere alle domande. Magari sei pure tu del genere che tira manate.

Paolo

Che brutta risposta……. Sandra!
Mi sembra che io non ti abbia detto nulla di male?

Diocleziano

Pregare per il papa? Ma dai, sarebbe come fare l’oroscopo a un astrologo… :mrgreen:

Sandra

Paolo, non dirmi che non conosci la scena della manata al giornalista per la domanda a Maciel…. pensavo ti piacesse lo stile di Ratzinger, visto che come lui continui a non rispondere e a uscire dal tema che è la responsabilità ecc.

Paolo

Pregare per il papa? Ma dai, sarebbe come fare l’oroscopo a un astrologo…

E……. si! Anche il Papa ha bisogno……………delle nostre preghiere, anche se sembrerebbe ridicolo o si stenterebbe a crederci.

Sandra

Cosa mi dici del prete indiano lasciato in mezzo a bambini e bambine, dopo che ne ha aggredite due in Minnesota nel 2004 e che il vaticano ne è stato informato dal 2005?

Paolo

No, Sandra. Non ti rispondo perchè non so ……………. risponderti. Non pensare che io sia reticente, ma mi riesce difficile pensare che il Papa, che è il custode della Fede lasciata dal Signore dopo la Risurrezione, e che …….. vive per il bene di ciascun essere che gli è stato affidato (cristiano, ebreo, musulmano che esso sia), possa aver taciuto una cosa del genere!

Ffrank

beh.. Paolo… allora non ti rimane che farti vedere da qualcuno.. ma che sia bravo pero’ !

Kaworu

ma tipo, paolo…

restare it e parlare della protezione che i tuoi cari capi accordano ai pedofili?

so che è scomodo, ma credo siano più “diavolo” quelli.

e quelli stan nella chiesa come pascià.

abbi un minimo di decenza, va’.

Sandra

Paolo, raccontala giusta, non sai o non vuoi rispondere?

Ti linko sotto le lettere del vescovo Balke al card. Levada, successore di Ratzinger, dopo quella che le gerarchie cattoliche propagandano come la svolta del papa.
Le lettere sono tre, le ragazze abusate a cui fa riferimento il vescovo sono due, e al processo il vescovo dice di non aver mai ricevuto risposta dal Vaticano. Il pedoprete nel 2010 risultava ancora responsabile della Commissione Educativa in India.

Francesco

Per Paolo.

Quindi avverti la prensenza del demonio visitando questo sito?
Perche’ non ti leggi un po delle malefatte che ha e continua fare la tua chiesa?

Il Signore è lento all’ira e grande nell’Amore? Il tuo e’ grande nell’Amore “molesto” soprattutto nei confronti dei minori.

andrea tirelli

lascia stare Paolo, quello pensa “se criticano me, criticano cristo”.

Per lui ogni essere umano che crede in cristo è cristo e tanto più è in alto nella gerarchia ecclesiastica, tanto maggiore è l’identificazione (leggi le stupidaggini che scrive sul papa come se i papi della storia fossero tutti santi….).

Southsun

Il demonio è tutto nella tua Chiesa, caro.

E si esprime benissimo, di scandalo in scandalo, di porcheria in porcheria, secolo dopo secolo.

Paolo

Buona notte a tutti.
Il Signore ci conceda una notte serena e un sonno tranquillo.

Kaworu

magari sognerai le vittime di quei preti.

ah già, dimenticavo…

voi avete un’empatia pari a zero.

andrea tirelli

Ehi Paolo, prova a chiedere al tuo buon dio di farti star tranquillo anche da sveglio così magari non senti il bisogno di dimostrare il tuo fervore cattolico insultando chi non la pensa come te.
Riposa (e vivi e lascia vivere) in pace.

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