Benedetto XVI in Germania, tra discorso al Bundestag e proteste

E’ arrivato ieri mattinata in Germania papa Benedetto XVI, per una visita che durerà fino al 25 settembre. Lo ha accolto presso il castello di Bellevue a Berlino, residenza della presidenza federale, il presidente Christian Wulff, un cattolico divorziato e risposato. Il quale ha rilevato che nel Paese “la fede cristiana non è più scontata” e che “la Chiesa deve ricollocarsi in una società pluralistica”. Chiesa e Stato sono “giustamente separati”, ma la Chiesa non è “società parallela”, ha aggiunto Wulff, ma “vive al centro di questa società”. Benedetto XVI ha convenuto nel suo discorso sul fatto che nei confronti della religione vi è “una crescente indifferenza della società”. Una società che, secondo il papa, “nelle sue decisioni ritiene la questione della verità piuttosto come un ostacolo” dando invece “priorità alle considerazioni utilitaristiche”. Ma per Ratzinger “occorre una base vincolante” per la convivenza sociale, pena lo scadimento nel “proprio individualismo”. E “uno di questi fondamenti per una convivenza riuscita” secondo il papa è la religione, perché “la libertà ha bisogno di un legame originario ad un’istanza superiore”.
Ricevuto poi presso il Bundestag, il Parlamento federale, Benedetto XVI ha fatto un altro discorso incentrato sull’etica nella politica. Mancavano all’appello un centinaio di deputati, tra socialdemocratici e verdi, che non hanno assistito per protesta al discorso del papa in aula. L’uomo politico, ha affermato il papa citando anche Agostino da Ippona, deve perseguire la giustizia e non “il successo e tanto meno il profitto materiale”. Ha inoltre elogiato il movimento ecologista – sebbene intraveda in esso “troppa irrazionalità” – per la consapevolezza “che nei nostri rapporti con la natura c’è qualcosa che non va”, che “la materia non è soltanto un materiale per il nostro fare” ma che “la terra stessa porta in sè la propria dignità e noi dobbiamo seguire le sue indicazioni”. Benedetto XVI ha trattato anche il tema del confronto fede-ragione, sostenendo che la “ragione positivista” è simile “agli edifici di cemento armato senza finestre, in cui ci diamo il clima e la luce da soli e non vogliamo più ricevere ambedue le cose dal mondo vasto di Dio”. Ha criticato quindi “vasti ambienti” che in Europa “cercano di riconoscere solo il positivismo come cultura comune e come fondamento comune per la formazione del diritto, riducendo tutte le altre convinzioni e gli altri valori della nostra cultura allo stato di una sottocultura”.
Proprio a Berlino c’è stata ieri una colorata manifestazione di protesta contro l’arrivo del papa e per la difesa della laicità, organizzata da movimenti laici, di non credenti e di omosessuali. Ha visto la presenza di circa 10.000 persone e di diversi parlamentari che hanno disertato il discorso di Benedetto XVI al Bundestag. Secondo un sondaggio dell’Istituto Forsa, la visita del papa è giudicata comunque “poco” o “per niente importante” da circa l’86% dei tedeschi.

Valentino Salvatore

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