Il Parlamento di Atene ha recentemente approvato, con 155 sì e 142 contrari su 297 deputati, una legge per tassare gli immobili, visto il periodo di crisi profonda che vive la Grecia. A pagare queste tasse sarà anche la Chiesa ortodossa greca, per le proprietà utilizzate a fini commerciali, riporta Il Corriere. Non dovranno pagare monasteri, chiese, sedi di enti no profit e caritativi. La misura, pensata all’inizio come emergenziale, rimarrà in vigore per il futuro e verrà addebitata sul consumo dell’elettricità. Chi non paga rischierà quindi il taglio della corrente elettrica.
Il governo di George Papandreou ha introdotto, dal marzo 2010, una imposta del 20% sui redditi commerciali della Chiesa e l’aliquota dal 5 al 10% sulle donazioni. Il tema ha suscitato un dibattito serrato in Grecia, con la Chiesa ortodossa cercava di minimizzare l’entità delle proprie ricchezze. Secondo le stime, la Chiesa ortodossa in Grecia è il secondo proprietario fondiario dopo lo Stato (con 130mila ettari) e risulta primo azionista della Banca Nazionale. Il valore delle proprietà ecclesiastiche sarebbe tra i 700 e oltre il miliardo di euro.
Valentino Salvatore
Questi poveri preti che dedicano la vita al prossimo! Chissà come mai però i preti diventano sempre più ricchi, ma i poveri sono sempre in crescita e sempre più poveri.
La Patriarcana della chiesa ortodossa greca gia nel 1580 fecce un accordo con L’Alta Porta, perche i suoi possedimenti terreni non venissero mai confiscati dal impero ottomano, questo fecce che molti proprietari terreni nei secoli cointestavano i loro possedimenti alla chiesa ortodossa, ovviamente alla loro morte e in mancanza di eredi maschi la terra rimaneva alla chiesa, cosi nel 1830 la chiesa risultava il piu grande proprietario terreno della Grecia, con quasi il 55% di tutto territorio.
Immaginate voi quanto di questo terreno è stato da sempre utilizzato per scopi produttivi e commerciali ed non è stato mai tassato, hanno ragione i tassa paganti tedeschi perche devono pagare loro il debito di atene, quando l’atene non fa pagare le tasse ai suoi cittadini??
Cavolo!
Sarebbe un pretesto più che sufficiente per una sollevazione popolare!
se non sono ricchi, pagheranno poche o nulle tasse
se si trovano a pagare troppe tasse, possono risolvere regalando le ricchezze ai poveri
altrimenti pagano come gli altri
Giustissimo. Non lavorano, non producono nulla, non apportano niente di utile per la società, consumano e producono rifiuti come il resto dei mortali. Almeno abbiano la dignità di pagare le tasse, ma non si vergognano neanche?. Ma da quale pulpito fanno lezione di morale?
La cosa tragicomica è che c’è voluta una crisi devastante per fare una cosa tanto razionale?
Le uniche attivita’ no-profit che dovrebbero avere agevolazioni sono quelle laiche, slegate da qualsiasi tipo di ideologia politica e religiosa.
Monasteri, chiese, sedi di enti no profit e caritativi, quando e’ solo una farsa il fatto che non producano reddito, servono come pubblicita’ (spesso gratuita perche’ pagata dallo stato) per le attivita’ commerciali della chiesa.
Parlo partendo da quello che accade in Italia non in Grecia (ma non mi meraviglerei che anche li accadano le stesse cose).
“meraviglierei”
Spero che anche qui si torni alla sanità mentale rispetto a chiese e chiesette che campano a sbafo.
Si allineano alla legge italiana. Almeno in qualcosa facciamo scuola.
Mi auguro di no, perche’ in Italia, la chiesa che paghi le tasse, accade solo in teoria non in pratica.
blabla…bla? Legge italiana? Di fine ottocento, forse.
“che la chiesa paghi le tasse”
Le chiese a parole dicono che bisogna aiutare le persone in difficoltà, ma poi sono gli altri che devono pagare e loro danno il minimo per farsi pubblicità e deve essere costretta a pagare nonostante per ragioni storiche si sia appropriata di pezzi consistenti delle varie nazioni: in tutte le nazioni stanno facendo i conti e vengono fuori le enormi ricchezze accumulate. Il valore di 1 miliardo di Euro non è corretto perchè già i terreni valgono alcuni miliardi di euro. Probabilmente il valore delle proprietà ecclesiastiche è dell’ordine delle centinaia di miliardi di Euro.
Proprio ieri il principale giornale austriaco Kronen Zeitung riportava che in Romania nonostante la grave crisi economica e i deficit di bilancio dello stato che ha portato alla chiusura di ospedali la Chiesa ortodossa sta costruendo a Bucarest un’enorme cattedrale (120 x 70 x 120 m) con annesse varie strutture senza badare a spese per un costo di 600 milioni di Euro, il più grande progetto dalla caduta di Ceausesco del 1989. Lo stato ha regalato il terreno e ha coperto per il momento circa il 10% dei costi, lo stesso stato che negli ultimi anni ha fornito sovvenzioni per 4000 chiese.
Evidentemente era questo l’aiuto che i poveri avevano bisogno, meno ospedali e più chiese. Proprio poco tempo fa il consiglio dei vescovi denunciava le difficoltà economiche in quei paesi ed organizzavano un convegno assieme ai cattolici dal titolo: “I poveri sono il tesoro prezioso della Chiesa: ortodossi e cattolici nella via della carità”. L’aiuto ai poveri rende bene.
La chiesa ortodossa avrebbe potuto costruire un complesso molto più semplice e coi soldi risparmiati aiutare le persone in difficoltà, ma evidentemente la sua logica imperiale la porta a dover mostrare la propria potenza, come avevano fatto i cattolici con la mega cattedrale africana del valore attuale di quasi 1 miliardo di Euro.
http://www.krone.at/Welt/Mega-Kathedrale_um_600_Mio._Euro_spaltet_Rumaenien-Kirche_statt_Spital-Story-297436