Assisi, ordinanza del sindaco vieta eventi “che non rispettano valori culturali e religiosi”

Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci (Pdl), ha recentemente emesso un’ordinanza in cui definiscono regole più stringenti per le attività culturali che dovranno svolgersi nella cittadina e in particolare nei luoghi con valenza religiosa, come riporta il sito VivereAssisi. Vengono autorizzate solo le mostre d’arte – sia in interno che in esterno – con “alto valore artistico” e “coerenti con i luoghi, la cultura e la spiritualità dei siti, in particolare religiosi”, si legge nel comunicato firmato dal sindaco. Eventuali patrocini ma anche le semplici autorizzazioni saranno concesse solo dopo la presentazione preventiva del catalogo delle opere esposte. Sono inoltre vietate in prossimità di siti religiosi, sfilate di moda e concorsi di bellezza “che non siano coerenti con il rispetto dei luoghi e degli orari degli eventi e manifestazioni religiose”. Anche agli artisti di strada “che non siano rispettosi dei valori religiosi e culturali” di Assisi viene interdetta l’attività.
In generale, l’ordinanza vieta l’utilizzo di “piazze e spazi in prossimità di luoghi religiosi per eventi che non siano rispettosi dei valori culturali e spirituali”.

Valentino Salvatore

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54 commenti

Federico Tonizzo

Non credo…
Più che altro questo mi sembra un talebano!

francesco S.

Questa ordinanza mi sembra eccessiva: anche mostre le mostre al chiuso? Mica si è obbligati ad entrare e guardare. Le manifestazioni in piazza si possono limitare solo per motivi di ordine pubblico. Concordo un talebano

GianniCiardi

@Osvaldo

si se sei mentalmente devastato.
Per restare i.t. credo che prima o poi tale ordinanza verrà abbattuta a colpi di ricorsi.

giuseppe

Mi pare ovvio. Tra l’altro, visto che gran parte del turismo ad Assisi é di tipo religioso, non si puo’ rischiare di fare crollare l’economia del paese per quattro invasati che vogliono fare gli blasfemi.

Federico Tonizzo

@ giuseppe
Ma riguardo al turismo religioso di Assisi: le vendite di oggettume vario che si fa allo scopo, non è uguale a quella cosa che a Gerusalemme Gesù condannò furiosamente e mandò all’aria a calci urlando “Questa è la dimora di dio e voi ne avete fatto una spelonca di ladri?” 😀

Batrakos

Giuseppe.

Non sono mai stato ad Assisi, ma dall’ultimissima viene spontaneo un ragionamento.
Se ci sono artisti di strada e manifestazioni di moda e bellezza, forse il ‘turista’ religioso di cui parli è anche interessato al profano.
Di solito non si vietano cose che non ci sono, e se quelle cose ci sono vuol dire che a qualcuno piacciono…è il mercato!
Nemmeno l’artista di strada -che può essere un disegnatore di soggetti religiosi come uno assolutamente profano- si muoverebbe se non ci fosse chi assiste allo spettacolo e contribuisce con la colletta.

Florenskij

F. Tonizzo. Senonchè solitamente l'”oggettume” si vende fuori dello spazio sacro, mentre nel caso di Gesù era dentro. Perchè continuare a costruire piramidi a rovescio su quell’episodio? Gesù ( perdonami! ) era fuori di testa: ai suoi avversari dichiarò che poteva distruggere e ricostruire quel tempio in tre giorni.

Kaworu

questa si chiama dittatura, giuseppe.

e torniamo al discorso del “se i politici si mettono a 90 rispetto a una religione, si metteranno a 90 anche rispetto a un’ALTRA religione”.

tienilo bene a mente.

francesco S.

tra 10 anni se ne accorgeranno, e poi verranno a piagnucolare

hexengut

caro Batrakos, Assisi è un luogo di grande bellezza artistica e di grandissima e suggestiva bellezza naturale; ma è anche uno dei tanti mercati nel tempio; forse non uno dei peggiori ma quanto basta a violare, per chi ci crede, il misticismo francescano; anche se, a dire il vero, lo snaturamento del francescanesimo è cominciato proprio con la costruzione della basilica, voluta, per meri fini politici e in antitetico contrasto con gli intendimenti dell’iniziatore, da frate Elia, secondo ministro generale dell’OFM e pessimus homus a detta dei contemporanei…Per il resto…est modus: più che censurare gli artisti di strada, questi credenti così zelanti comincino piuttosto a togliere i banchetti di cartoline, rosarii e souvenirs dai luoghi per loro sacri.

nightshade90

@francesco S.

tra 10 anni se ne accorgeranno, daranno comunque la colpa a noi(come tentano di fare già adesso). sono intrinsecamente incapaci di ammettere i propri errori, lo fanno solo quando sono inchiodati senza via di fuga e sempre e comunque minimizzandoli e/o limitandosi ad un misero “scusa” per poi ripartire da capo come se niente fosse accaduto. e magari cercando ancora di cambiare le carte in tavola anche dopo le “scuse” (vedi i tentativi che sussistono ancora oggi di dipingere crociate, roghi e inquisizione come “leggende nere”)

andrea tirelli

Mi pare ovvio…che nei paesi musulmani si vietino manifestazioni e atteggiamenti “coerenti con i luoghi, la cultura e la spiritualità dei siti, in particolare religiosi”.
Eh già, mi pare ovvio…

OT
Per anni ho dialogato e mi sono confrontato con fascisti orgogliosi d’esserlo.
E per anni loro si sono confrontati con noi, ch’eravamo sull’altra barricata.
Mai, dico, mai m’era capitato – ascoltando quel che avevano da dire – di pensare “ma dicono solo e sempre una marea di stronxate!”.
E, cioè, esattamente quel che penso quando leggo i commenti di Giuseppe e della maggioranza dei cattolici che qui scrivono.
E questo mi riempie di tristezza.

Florenskij

@ Hexengut. Saluti. A Lourdes le bancarelle ci sono, ma FUORI dalla zona del santuario, rigorosamente interdetta al commercio. Per il resto veda sopra, se vuole.( Però nel santuario di Loreto le bancarelle sono nel cortile davanti alla basilica ). Domanda di aggiustamento: il Portico dei Gentili era considerato zona sacra come quelli più interni, non parliamo del “Santo dei Santi”?

Quanto allo snaturamento del Francescanesimo, il discorso è lungo e occorrerebbe documentarsi accuratamente. Anzitutto un fatto che spesso sfugge: il tenerissimo SAN FRANCESCO DETESTAVA I PECCATI MORTALI ( non gli inquinatori maledetti dagli ecologisti) E CREDEVA ALL’INFERNO ( finale del “Cantico delle creature ).Il suo ideale era e rimase in seguito quello cavalleresco. Inoltre pare che l’episodio del suo ecumenico incontro col sultano sia stato ampiamente stravolto: Francesco avrebbe detto che preferiva un accomodamento pacifico, benchè i Cristiani fossero dalla parte del diritto e si fossero spinti fin lì per una guerra giusta..

I francescani “spirituali” finirono in gran parte su posizioni di contestazione globale, di tipo ribellistico-anarchico ( nel senso peggiore del termine ), a cui Francesco, protetto dal cardinale Ugolino di Segni, futuro Gregorio IX, non avrebbe aderito in quanto fautore della “santa obbedienza”. Su frate Elia bisognerebbe vedere quanto l’immagine presentata dagli “Spitituali” sia stata deformata dal loro astio. ( Ahimè, l’unica “Vita di Francesco” che non fu confiscata e distrutta, in quanto ufficializzata è quella di san Bonaventura ). La doppia basilica di Assisi fu oggetto di controversia per il suo costo enorme; senonchè bisognerebbe vedere quanti dei filofrancescani d’accatto, magari dotati di villetta con piscinetta, andrebbero ad Assisi se ci fosse solo un terreno spelacchiato con un po’ di capanne sgangherate: in perfetta linea con “Madonna Povertà”. Idem: Assisi potrebbe fare da perno delle manifestazioni per la pace se ci fosse quella tale radura desolata con capanne di frasche non più grandi della Porziuncola o dell’anfratto di Rivotorto? Non è che qualcuno sia stato attratto dall’ideale francescano perchè sedotto dalle immagini di Giotto? E se calcolassimo la spesa, più o meno esagerata, di un grande edificio in proporzione al numero dei frequentatori – fruitori, come per gli stadi faraonici contro cui nessuno protesta ( a proposito, quanto costò l’Altare della Patria, mammuttone destinato a celebrare la Terza Roma, capitale dell’Italia nata dal Risorgimento? Quando c’erano tantissimi poveri! Allora non è un vizio solo dei gonnelloni! Il Francescanesimo non finì nel 1224, perchè nel corso della sua storia ci furono numerosi santi e benefattori ( del tipo Padre Cristoforo e anche padre Pio, che vi piaccia o no). La totale rinuncia al denaro “sterco del diavolo” dovette rientrare perchè i frati, avendo l’esigenza di predicare e aiutare i fedeli nelle situazioni pratiche e anche di tipo mercantile ( come fece il simpatico san Bernardino da Siena ) avevano bisogno di fare lunghi e costosi studi, anche universitari. Padre Cristoforo avrebbe potuto essere un così afficace consigliere dei poveri se non avesse avuto fior di cultura? Non si è detto qui che la Chiesa è la sentina di tutte le forme di incultura e ignoranza? Dante studiò sia dai Domenicani che dai Francescani, lo sa bene.
( E che dire del francescano Luca Pacioli, armato di compasso? )

dv64

Quindi, secondo il “ragionamento” di giuseppe, il meeting di CL dovrebbe sloggiare da Rimini perchè è noto che in Riviera ci si reca usualmente per ben svolgere altre “attività”… 😉

SilviaR

E ad Arcore si potranno organizzare ancora gruppi di preghiera?

Batrakos

Grazie della spiegazione, Hexengut; buon proseguimento di giornata!

Marco A

Io sono curioso di sapere se questa ordinanza (chiaramente illegale) sia stata sollecitata da qualche religioso, oppure sia una “pia pensata” del primo cittadino. Non è la prima volta che un sindaco si dimostra più realista del re…

John

Ragazzi, sta roba è anticostituzionale, sui patrocini nulla da dire, ognuno si merita la giunta che vota, ma sulle autorizzazioni non esiste, se non è per motivi di ordine pubblico (e su queste cose poi ci pensa il questore) non possono vietare alcuna manifestazione, se entrano nel merito dei contenuti è censura. Ricorso immediato!

alec

“anche le semplici autorizzazioni saranno concesse solo dopo la presentazione preventiva del catalogo delle opere esposte.”
e chi è che valuta il sindaco?, la curia?

vieta l’utilizzo di “piazze e spazi in prossimità di luoghi religiosi per eventi che non siano rispettosi dei valori culturali e spirituali”.
id est in una città come assisi ovunque .

mi sembra un precedente pericoloso

Kaworu

la cosa divertente è che gente come giuseppe che adesso viene alla sola idea di questi divieti, domani frignerà quando le stesse cose saranno concesse agli islamici, magari.

Florenskij

@ Lumen rationis. Medioevo? Non ricordo di aver trovato questa espressione nei testi latini classici. Che sia un termine esclusivamente medievale?

Gargiulo

Mi sembra palesemente anticostituzionale tanto per inizziare.

Il mercatino religioso che prevale sul mercato culturale sembrava un incubo sconfitto nel Secolo dei Lumi. In questo paese c’è rpoprio una grossa resistenza alla cultura.

Mistico

In una città ed in una regione in cui la spiritualità si tocca con mano, è il minimo che si poteva fare, per salvaguardare questo patrimonio dell’umanità da falchi predatori.

Francesco

E’ una citta’ dove ci sono un sacco di negozi che vendono alcolici che la spiritualita’ si tocca con mano?
Fino a quando la religione fara’ business allora i nostri politici accorderanno alla chiesa tutti questi privilegi, quando il vento cambiera’ allora faranno aprire pure i sexy shop se creranno soldi ad Assisi, non ti preoccupare.

Gérard

Questa ordinanza assomiglia pari pari a quelle emanate nell’ Unione Sovietica . Un ordinanza di stampo bolchevico questa…!

Kaworu

unione sovietica, iran…

in una dittatura a scelta, poco importa lo stampo (religioso o meno)

Batrakos

Stia attento Berlusconi: ormai le infiltrazioni comuniste sono arrivate finanche dentro il suo partito! 😉

Gargiulo

Il sindaco di Assisi sta facendo allestire anche un’altare per i roghi.

andrea tirelli

Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci (Pdl)…
Per cosa sta la “L” di PDL?

Florenskij

@ Gargiulo. Non si è accorto di una certa qual rima tra un nome iniziante per G e un altro “inizziante” per L?

Da un lato c’è il pane; dall’altro si contrappone la focaccia.

Propongo la concessione di licenze per l’apertura di pornoshop e locali a luci rosse presso l’Altare della Patria, Porta Pia, via Condotti, piazza di Spagna, in via Rasella. Che male ci trovate? Non c’è ( o ci dovrebbe essere) la libertà sessuale )?

L’esempio è portato all’estremo: però non sarebbe il caso di considerare che almeno intuitivamente il problema si pone in termini economici ( bassamente ? Quanti ci campano? Bisogna frustare energicamente i venditori di cartoline, rosari, boccette con la neve che cade se le si rovescia? ); inoltre c’è un problema di salvaguardia, non solo economica ma anche culturale e psicologica di un ambiente caratterizzato da una grande icona, di valore riconosciuto anche dai non credenti, quando non prevenuti? Ogni comune ha diritto di scegliere lo stile dell’arredo urbano e di vietare le difformità stilistiche di negozi e quant’altro. Per ambiente si intende anche un certo clima psicologico culturale coerente. In una società non più confessionale come la nostra ( in fase di trasformazione verso questo modello ) non sarebbe il caso di legiferare su queste esigenze? Non è che in caso di carenza o totale mancanza di normativa specifica il problema non esista.

pacamanca

Io vivo nel comune accanto, mio marito è del comune di Assisi, i suoi abitano ancora lì e mia figlia ci va a scuola; tutti i giorni mi trovo a dover andare a Santa Maria degli Angeli per un motivo o per l’altro, e devo dire che il sindaco è molto bravo, fa dei lavori necessari e fatti bene, il paese funziona molto bene – o almeno le frazioni che frequento io. Questa novità non la sapevo proprio, ma sinceramente mi sa che poco cambia, visto che TUTTO ciò che succede nel comune ha sempre qualcosa ha che fare con la chiesa. Non so proprio a quali artisti di strada si riferisca l’ordinanza perché non ho mai visto niente del genere, né sotto (a Santa Maria) né sopra (ad Assisi, dove ho pure lavorato per qualche anno, in Piazza del Comune). Tutti gli eventi culturali hanno il cattolicesimo come sottofondo, ma proprio tutti. Da sempre. Quindi non so cosa hanno intenzione di cambiare.

Al contrario, il mio comune è abbastanza attivo culturalmente; a parte la festa del patrono che è molto sentita, ovviamente non per il patrono ma per il casino, le taverne, le salsicce, la rivalità fra i rioni, le altre manifestazioni di solito sono indipendenti da qualsiasi nota religiosa. Per non parlare delle mostre al centro fieristico, che trattano di tutto e di più.

Adesso la cosa mi è incuriosita; cercherò di informarmi e se salta fuori qualcosa di interessante vi faccio sapere.

Gargiulo

Probabilmente qualcuno avrà voluto proiettare in qualche sala dei cartoni di Popeye, personaggio troppo laico per il gusto locale.

Batrakos

Oppure nel futuro prossimo è prevista qualche manifestazione un po’ troppo laica per i gusti del sindaco, il quale già tenta di premunirsi…

Asso di bastoni

E se si cominciasse a concepire l’attentato alla libertà di espressione come reato penale? o anche come semplice reato amministrativo? In un paese dove si sente parlare soltanto di aumentare le pene e dove ogni giorno di inventano nuove fattispecie di reato è incredibile che un imbecille possa farsi forte della propria carica per negare le più elementari forme di espressione, magari costituzionalmente garantite perché non offensive della dignità altrui. Se qualcuno facesse pagare al Comune di Assisi una bella multona sarebbero gli stessi cittadini, credenti o no, a cacciare il sindaco a calci nel culo.

Florenskij

Asso. Io vorrei far dipingere il palazzo in cui vivo nella grigia Milano di colore rosso vermiglione con pallini bianchi e quadrati blu. Non offenderei la dignità di nessuno. Mi daranno il permesso? Che dico? Perchè chiedere il permesso, visto che ci deve essere la libertà di espressione, anche artistica? L’immaginazione al potere! Vietato vietare! Surrealismo! Dadaismo! Futurismo! ( Pardon, quello no, perchè è fascista! ). Il film “Amici miei” con le zingarate sia il nostro modello! Il cesso pubblico davanti alla cattedrale, per i bi-sogni del popolo! Il coro che si esibisce in un concerto corale di musica polifonica con il mottetto “Vaffanc…” ( come effettivamente nel film ).

“Dio non ha inventato niente di inutille, ma con le mosche e i professori ci è andato vicino” ( da un giornale studentesco di quei bei tempi ).

giulio

Da abolire i poteri eccessivi che sono stati dati ai sindaci negli ultimi anni, che hanno portato a un florilegio di ordinanze assurde e incostituzionali come questa.

Giorgio Pozzo

Per quanto riguarda i valori religiosi (o spirituali), sembra abbastanza chiaro ciò a cui si riferisce: i valori cattolici. Dobbiamo comunque interpretare un poco.

Per quanto riguarda invece i valori culturali, diventa arduo interpretare. Esiste una cultura anche presso i cacciatori di teste dell’Amazzonia. Oppure, questo signore pensa (anzi crede) che l’unica cultura degna di tal nome sia quella cattolica?

ser joe

Qualche malizioso potrebbe pensare che quel sindaco sia un lekkakulo del clero.
Comunque, alcuni suoi concittadini gli hanno già detto di levarsi i peli dalla bocca quando parla.

firestarter

Peccato, stavo pensando di organizzare una gara di bestemmie composite davanti al comune ma temo che non riusciro’ ad ottenere il patrocinio.

ser joe

Basta contestualizzarle facendo presente il famoso cardinale ed è fatta.

firestarter

e’ vero, faro’ domanda per ottenere il patrocinio per la gara di bestemmie composite contestualizzate.

Francesco

Ma un gruppo di prostitute puo’ tollerare la presenza di una donna seria?
Che se poi i loro clienti la notano possono pensare di mettere la testa a posto. 😆

Maurizio_ds

Ma il sindaco di Assisi non faceva prima a dire: “chiedo l’annessione di Assisi all’impero vaticano”?

RICCARDO ATEO

CI STIAMO RENDENDO CONTO IN CHE TIPO DI PAESE VIVIAMO, SPERO CHE ASSISI VADA A FUOCO, TANTO E’ BUCO PIENO DI BIGOTTI!!!!!

Florenskij

@ Peccato! Stava per riuscire col terremoto, ma poi hanno salvato la basilica.

Alice

Mi permetto di dissentire, non fosse altro perché vivo ad Assisi

tutto è nato dalle proteste di alcuni religiosi, pare forti sostenitori del sindaco nell’ultima recente campagna elettorale, dopo una mostra d’arte vicino alla chiesa di santa chiara in cui c’erano due opere d’arte (?), una con il petto di una donna con sopra un tatuaggio che raffigurava santa chiara, l’altra quattro membri di una famiglia con la pistola alla tempia. Opere criticate da alcuni cittadini, ma, soprattutto, dal vicario del vescovo, secondo cui “suscita stupore che Assisi sia stata svilita da iniziative del tutto estranee al suo straordinario patrimonio culturale e spirituale che tutto il mondo ammira e apprezza. In particolare, è incredibile che sia stata permessa l’esposizione in Via Borgo Aretino di indecenti immagini, come un dipinto in cui era empiamente raffigurata la vicina Basilica di Santa Chiara o come lo sconcertante `manifesto’ con i componenti di una famiglia, ciascuno con una pistola in pugno puntata alla tempia!. E stupisce pure la concessione del patrocinio comunale ad una iniziativa nella cui locandina si parlava perfino di caffeomanzia, la lettura dei fondi di caffe?”

Ovviamente la manifestazione era goliardica, le opere d’arte di dubbio gusto, ma ad Assisi non ci sono SOLO bigotti, e aggiungerei pure che neanche il sindaco è assisano, ma di marsciano… prima di parlare, sarebbe utile conoscere i fatti

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