Cancellata dal comune di Ivrea la manifestazione “Atei in Piazza”, prevista ad Ivrea per il 15 ottobre prossimo, il programma della quale prevedeva anche un intervento del circolo UAAR di Torino. La domanda per la manifestazione, organizzata congiuntamente a OLTRE LA SPECIE CANAVESE ed EXIT TORINO, era stata inoltrata dai soci UAAR di Ivrea addirittura il giugno scorso. Non avendo avuto alcun riscontro per parecchie settimane, i soci UAAR avevano chiesto notizie e si erano sentiti rispondere dal Comune che “la domanda era stata persa”. Senza perdersi d’animo, i nostri soci avevano riproposto la domanda al Comune il 19 settembre, sentendosi rincuorati dall’incaricata che assicurava “nessun problema”. Il giorno 26 settembre, finalmente, la risposta ufficiale: l’autorizzazione viene negata. Motivazione addotta, una cosiddetta sovrapposizione con la manifestazione “Notte tricolore”. Da notare che la manifestazione “Atei in Piazza” era prevista per il pomeriggio, mentre “Notte tricolore”, ovviamente, per la sera. L’UAAR si sta adoperando per ottenere una nuova data.
Circolo UAAR di Torino
Mi piace pensare che la domanda sia stata persa veramente: farebbero una figura da ıdıotı più che se l’avessero cestinata.
Mi sbaglierò ma credo che in generale nella pubblica amministrazione sia piu’ probabile imbattersi in negligenze e timori di assumersi responsabilita’ che in bigotti ultraclericali
( ovviamente non mi permetto di parlare della situazione di Ivrea in particolare in quanto la ignoro asssolutamente ). Avranno avuto timore che gli strascichi di una manifestazione potessero venire in contatto con le frange della successiva e pensato ” ma chi me lo fa fare di
correre il pur minimo, infinitesimale rischio ?”
E va be’ forza e coraggio , pare che la pazienza sia la virtù dei forti…
scommettiamo che per una processione l’autorizzazione sarebbe arrivata?
Certamente sarebbe arrivata. La domanda non sarebbe stata persa, perchè sarebbe probabilmente seguita una risposta il giorno stesso della presentazione della domanda.
Roberto: mi sa che è più facile trovare un ago in un pagliaio che uno qua tra noi che punti contro! 😉
per una processione sarebbero stati pronti a cancellare sia la notte trocolore sia la visita di obama, della regina della gran bretagna, dell’intero consiglio e parlamento dell’ONU e dell’UE, un G8 e pure un incontro con un’ambasciata aliena.
Attendiamo la prossima risposta. Certo, non hanno di sicuro fatto una bella figura fin qua.
provate a chiedere l’autorizzazione per una manifestazione religiosa con tanto di processione e di canti, senza specificare che sarà dedicata al Mostro degli Spaghetti Volante
grandissima idea però
Si`, sarebbe veramente esilarante! 😀
piena solidarietà ai colleghi torinesi!
al Circolo UAAR di Ancona il giorno della visita del Papa è stato impedito di svolgere un tavolo informativo sui costi pubblici del recente Congresso Eucaristico perché il Comune ha ritenuto l’iniziativa “incompatibile” con l’evento religioso! sigh! 🙁
http://www.uaar.it/news/2011/09/07/ancona-niente-gazebo-uaar-incompatibili-con-congresso-eucaristico/
In casi del genere, cè sempre la possibilità di rinviare la manifestazione UAAR al giorno dopo o a pochi giorni dopo: così si darebbe anche la sensazione di avere l’ultima parola sulle questioni “religiose” 🙂
Sicuramente sono stati i politici, hanno pensato che se gli atei spiegano alla persone come stanno veramente le cose, altro che notti tricolore di tre colori (e anche di piu’) li fanno loro. 😆
Questo in verità pone una questione interessante: che ruolo deve avere il ‘marketing’ nelle campagne dell’UAAR?
Mi spiego: ‘atei in piazza’ fa paura al sindaco, all’assessore, al vigile urbano.
Già si immaginano una masnada di arrabbiati fare razzia di polli e vandalismo vario.
Se si fosse scelto ‘Amici di Bertran Russell in piazza’ si sarebbe forse un po’ tradito lo spirto guerrier ch’entro ci rugge, ma forse si sarebbe riusciti a fare subito la manifestazione, e a comunicare nella sua interezza, senza compromessi, il messaggio inteso.
Che ne dite?
giusta osservazione!
Magari Bertrand Russell fa già paura, evoca tribunali per i diritti umani e magari pensano anche ai no-global.
Si potrebbe ricorrere a qualche altri nome, sicuramente ignoto ai più… per esempio Paul Kurtz. Carl Sagan,…
E’ stato il libro di Russell “Dio e la religione”, una raccolta di suoi pensieri che a 19 anni mi ha spinto al cambiamento.
il ‘marketing’ prevede già nomi e slogan di vario tipo
vedere ad es. gli appuntamenti in programma ora:
http://www.uaar.it/appuntamenti
i nomi degli eventi e delle campagne sono vari: “Laik-Aid”, “Liberi di non credere”, “Darwin Day”, “Info point UAAR”, “OcchioPerMille”, “Liberi di scegliere”, ecc. ecc.
non mi sembra il caso che proprio noi censuriamo le volte in cui compare giustamente la parola ateo, no?
Tradire lo “spirito guerrier” può essere diplomaticamente utile sulla breve distanza.
Però, Gio, considera che nel corso della storia moderna le forze politiche o i movimenti chè hanno optato per questa scelta hanno presto tradito l’idea di partenza.
Direi, quindi, no. Cioè, a questo livello divisibilità è meglio mantenere una identità chiara, forte; se il nome “UAAR” spaventa, ammesso che sia solo quello il problema ad Ivrea, lo considero un’ottimo segnale.
Rispondo a te ma mi rivolgo a tutti.
Non riesco a scegliere con tranquillità la via del marketing, i pericoli sono quelli che tu suggerisci, ma per quanto sosterrò con convinzione l’approccio diretto, temo che radicalizzerà i sospetti nei nostri confronti.
E’ terribile a dirsi, ma Troia è caduta con un tranello.
Grazie della discussione ragazzi.
Gio
Continuamente ricevo conferme del mio sospetto che ormai tutte le nostre Istituzioni siano disoneste, cioé criminali.
Non sei l’unico a riceverle.
Continuamente ricevo conferme del mio sospetto che le nostre Istituzioni siano demenziali nelle loro tattiche e inesistenti in termini strategici.
Non sei l’unico a riceverle.
Questa faccenda non quadra proprio.
Non voglio fare assolutamente polemiche, ma quando si presentano richieste o documenti in genere agli uffici amministrativi pubblici o a enti previdenziali o a qualsiasi ufficio pubblico o parapubblico è buona norma fare la fotocopia di quanto presentato, così come è perentorio che chi accetta la documentazione, rilasci una ricevuta che ha valore legale.
Inoltre l’ufficio che ha ritirato la documentazione ha la responsabilità della custodia dei documenti e il cittadino interessato può, in virtù della legge 241/90 (legge sulla trasparenza amministrativa), pretendere che la documentazione da lui presentata venga ritrovata e messa a sua disposizione.
Se la documentazione poi non fosse davvero reperibile, la ricevuta che è stata rilasciata al momento della consegna della domanda e riportante in oggetto a cosa la ricevuta è relativa, unitamente alla fotocopia della domanda e dei documenti in essa contenuti e consegnati, darà modo, all’amministrazione di poter ottemperare ai suoi doveri.
Diversamente, si avrà diritto ad adire le vie legali richiamando davanti al giudice i responsabili a rispondere delle loro responsabilità civili e penali.
Per esperienza diretta posso affermare che tutte le volte che ho visto scattare la 241/90, come per incanto, la documentazione è stata sempre tirata fuori o nella peggiore delle ipotesi, onde evitare guai legali, si è sempre transato e fatto valere, così come ho spiegato prima, la ricevuta sostenuta dalle fotocopie del materiale presentato.
Gli amministratori pubblici queste cose le sanno e sanno anche a quali guai vanno incontro se solo provano a fare i furbi.
Siccome nei paraggi di Ivrea ci vivo e a Ivrea ci lavoro, faccio un salto in comune…
peccherò d’ingenuità, ma secondo me è solo una questione di fastidiosa e imbarazzante disorganizzazione dell’ufficio eventi culturali.
In effetti, la Notte Tricolore (organizzata anche dalla provincia di Toriono) in programma per il 15/10 è un insieme di iniziative alcune delle quali sono previste nelle vie del centro anche nel pomeriggio (dalle 17 in poi).
Riprovateci e vedrete che sarete più fortunati (o loro più efficienti): ci si vede presto in piazza!
ps ho telefonato in comune per chiedere il permesso di un’iniziativa sula beata Verna di Ivrea con Antonio Socci per il 15/10. Mi hanno gentilmente risposto picche…
A me hanno “perso” una volta il permesso di soggiorno in questura quando dovevo ritirarlo dopo un’anno di attesa.
Ho fatto muovere alcuni fili telefonicamente e il permesso spuntò magicamente da sotto il bancone del poliziotto che avevo proprio d’avanti !. Imbarazzante.
Ma quando avete inoltrato richiesta, avete fatto una raccomandata?
Avete consegnato a mano? Fatto protocollare?
Una lettera non può perdersi negli uffici, se avete le ricevute potete fare ricorso. C’è poi l’obbligo di risposta da parte dell’ufficio pubblico entro un determinato periodo (30 o 60 giorni, non ricordo) altrimenti dovrebbe valere la regola del silenzio assenso.
Cercate di verificare.
Se poi la richiesta l’avete fatta a voce o in posta semplice il problema è vostro.
Il problema non è la perdita della domanda, in quanto questa è stata riconsegnata. Il problema è il rifiuto con motivazione niente affatto convincente.
Da notare che ad Ivrea, comunque, si erano effettuati banchetti informativi UAAR. Il sospetto nasce proprio sulla motivazione della sovrapposizione con altri eventi.
Discriminazione e censura nei confronti degli atei? E’ il segno che cominciamo a far paura.
suggeriscio a quelli dell’UAAR di chiedere il permesso non per una manifestazione ma per una processione atea – vediamo cosa succede !!!
La nostra richiesta per un tavolino informativo UAAR durante il Ceongresso Eucaristico in Ancona, ben distante delle zone della città coinvolte nella giostra cattolica, fu’ negata con motivazioni perfino piu’ discriminanti…”Incompatibile” con il Congresso Eucaristico, ci dissero. Come se l’evento confessionale pagato con i soldi dei cittadini, fosse questione di vita o di morte!! 😯